Se pensate che noi poeti
siamo solo dei sognatori,
non è così.
Con i nostri desideri e agitazioni
ci inoltriamo nelle profondità
dell‘animo e l‘ universo
scandagliando oscurità e luce.
Interpreti di vizi e virtù, dolori e
inimmaginabili cose immense,
la nostra voce è ritmo timbrico,
ardente passione nell‘ intuire
che anche le cose parlano
per loro tacita espressione.
Particolari, bellezza, amore e
quanto più di soave nascosto,
fedelmente con rigore trascriviamo
sentimenti sulla pagina; emozioni
che vogliono essere liberate
per farsi conoscere dall‘ umanità.
Pino Contento
Sì, Pino, la voce dei poeti è "ritmo timbrico". Auguri.
RispondiEliminaCiao pino ci conosciamo da tempo e ti ritrovo qui con le tue dolci poesie, grazie. Sono daccordo con te nel parlare dei poeti, io scrivo poesie da quando ero ragazzina e sognavo ad occhi aperti, quando compongo mi immedesino nel personaggio e provo le sue stesse emozioni mi sembra di vivere in 1 altra dimensione e quando finisco di scrivere finisce il mio sogno, ma x me la vita e tt 1 sogno.complimenti amico mio
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