Il fisco vedrà tutto – Via ogni
segreto: Ecco l’arma decisiva per stanare chi ogni anno sottrae ben 120
miliardi alle casse dello Stato.
Signori
Lettori e Signore Lettrici,
come
Direttore tributario, pardon come ex direttore tributario, vi consiglio, nel
vostro interesse, di seguire le informazioni che seguiranno e che
riguardano il vostro “portafoglio”. Ho scovato un buon fascio di comunicazioni
e che io vi espongo senza indugio. Prendete una sedia e accomodatevi…ma non
sobbalzate nell’apprendere quanto esporrò, spero in modo semplice e chiaro.
1 - CHE COSA E’ CAMBIATO PER
I CITTADINI (E I LORO SOLDI)?
A
partire dal 24 giugno scorso, gli istituti bancari e tutti gli intermediari
finanziari possono cominciare a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati
finanziari relativi ai loro clienti: informazioni sensibili che finiranno
automaticamente al “cervellone” SID, il Sistema informatico gestito dalla
SOGEI.
2 – A CHE COSA DOVREBBE SERVIRE?
Malgrado
redditometro e raid delle Fiamme Gialle ( stati calmi, è la Guardia di Finanza)
nei luoghi vip, la guerra all’evasione fiscale è tutt’altro che vinta.
Il
33% degli scontrini non è regolare e, solo quest’anno, sono stati scovati 3.504
nuovi evasori totali. Ora, con l’anagrafe dei conti correnti, il Fisco vuole
recuperare i 120 miliardi (non lire, ma Euro) sottratti ogni anno alle sue
casse.
3 – QUALI DATI FINISCONO SOTTO
OSSERVAZIONE?
(State
calmi, non vi agitate) Tutti i rapporti finanziari inclusi quelli postali:
- conti correnti
- depositi a risparmio
- gestioni patrimoniali
- fondi comuni
- fondi pensione
- cassette di sicurezza
“Solo
il numero di accessi annuali”, spiegano all’Agenzia delle Entrate, “e non il
contenuto. E’ una tessera di puzzle, assieme ad altre: come i saldi delle carte
di credito o i dati sul possesso di titoli”.
4 – QUANTO SI GUARDA
INDIETRO?
“I
primi dati che confluiranno nel SID”, spiega l’Agenzia delle Entrate, “ sono
quelli relativi all’anno 2011 (autocontrollo, prego) e saranno inviati dagli
operatori finanziari entro il 31 ottobre. A seguire, saranno trasmessi
entro il 31 marzo 2014 i dati
2012. A regime, invece, gli operatori
finanziari comunicheranno i dati relativi all’anno precedente entro il 20
aprile di ogni anno”.
5 – COME VIENE TUTELATA LA
PRIVACY?
(Rilassatevi) ”I contribuenti non hanno nulla da temere per
la propria privacy”, fanno sapere dall’Agenzia delle Entrate. Il SID,
garantisce la massima sicurezza dei dati, in linea con le indicazioni del Garante
per la privacy. E’ un sistema automatizzato, “application to application”, che prevede un dialogo tra sistemi
senza intervento umano.
Esclude
la possibilità di accessi non autorizzati e garantisce la massima sicurezza di
tutte le informazioni.
6 – CHE COSA SONO LE LISTE
DEGLI “OSSERVATI SPECIALI?”
(Ora
vi innervosite, purtroppo!) I dati raccolti dal cervellone (non singole
operazioni, ma la consistenza iniziale e finale dei conti e la somma di tutti i
movimenti) “saranno utilizzati per formare, a livello centrale, delle liste
selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione”, spiegano dall’agenzia
delle Entrate. Liste che, successivamente, “saranno poi inviate agli uffici
competenti sul territorio per i relativi approfondimenti” consistenti in “pelo e contropelo.
7 – CHI RISCHIA DI FINIRE
NELLE LISTE (pelo e contropelo?)
La
definizione dei parametri che possono classificare i contribuenti come
possibili evasori e farli finire nella “lista
dei cattivi” è, ovviamente, il nodo cruciale della questione. Nel mirino ci sono gli scostamenti tra reddito
dichiarato e tenore di vita, evidenziato dalle informazioni trasmesse al
cervellone. A decidere qual è la
misura dell’incogruenza che accenderà i riflettori del Fisco sarà forse un
provvedimento che arriverà dopo l’estate.
Per
adesso, quel che si dice, è che il campanello d’allarme potrebbe suonare
davanti a scostamenti nella misura del 20 per cento.
I Cittadini- contribuenti non avranno nulla da
temere: quelli non contribuenti sì, avranno un affollamento di pensieri e…l’ansia
influirà anche…a letto. Sapete come si dice a Napoli? “’O c… nun vole penzieri”. Tradotto con un eufemismo…”Il flauto non vuole
penzieri”.
ENZO
(Fonte
“Gente 09.07.13)