venerdì 4 gennaio 2013

BUONA EPIFANIA E...QUALCHE GIORNO DI PAUSA









barre de séparation



Cari amici, ci prendiamo qualche giorno di pausa.
Vi lasciamo per pochissimo! Il tempo di rintemprarci!
Dopo Natale e Capodanno, rimane lei: l'Epifania, che tutte le feste si porta via! E vorrei arrivarci "sveglia".Se avessi letto prima il prontuario che ho "scoperto" ,solo ora, della premiata ditta "Carla Ferguson Barberini", avrei affrontato meglio lo "stress" da vacanze Natalizie. Però , a dire il vero, le mie festività son state  tranquille e serene  (devo solo recuperare un po' di sonno...)
Ad ogni modo questo simpatico manualetto ve lo segnalo ugualmente; potrà servire in seguito ... in attesa del nostro rientro,qualora Vogliate tornare a trovarci!



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Titolo-Buone feste con il metodo sticazzi.-
Tecniche di sopravvivenza alle festività
Autore Ferguson Barberini Carla
Prezzo € 9,00 
Dati 2011, 123 p., brossura
Editore Aliberti  (collana AlibertiFreestyle)


Parafrasando la famosa Rossella, verrete condotti per mano a seguito del motto “Oggi è Natale. Ma domani è un altro giorno!.”
Ci vengono elargiti suggerimenti per rapportarci al meglio con i parenti, con i menu della stagione, con le decorazioni in tema, con i regali da comprare e quelli da riciclare, con le interminabili conversazioni e pranzi/cene di famiglia.
Seguendoli, approderemo organizzatissimi a Santo Stefano e sapremo persino come gestire il rientro dalle ferie (cosa rispondere all’amica ricca, al tipo noioso e/o lamentoso e via dicendo).Però non temete,  ogni tanto, in questo "feroce" manuale, troverete a sorpresa qualche elogio dei buoni sentimenti (pochi, ma buoni).
Alla voce riguardante l’alimentazione natalizia si trova questo verbo:
Il comandamento del Metodo riguardo il pranzo di Natale è: sticazzi dieta, delle calorie, dei trigliceridi, cintura. Mangiate, mangiate, mangiate e bevete senza pensieri! Storditevi di cibo, dite sì ai bis, perché il Natale è la festa della tavola! Senza esagerare ,aggiungo io, altrimenti sticazzi dopo...sai la fatica a riperdere peso! 


Il giorno della Befana tutti i bimbi, e perché no, anche gli adulti appendono la calza per farsela riempire dalla Vecchietta sulla scopa che porta dolci ai più buoni e carbone ai cattivi!!!!
Un’altra giornata da passare insieme alla famiglia ,ancora una volta riuniti intorno ad una bella tavola addobbata ed imbandita.
Per questo giorno speciale,e per la gioia dei miei figli, questo sarà il mio menu':


Ravioli ripieni di ricotta dolce


Ingredienti


-300 g di farina di grano duro
-2 uova
-500 g di ricotta
-400 g di puntine di maiale
-1 cipolla
-200 g di concentrato di pomodoro
-1/2 bicchiere di vino rosso
-zucchero
-3-4 rametti di maggiorana
-1 foglia di alloro
-cannella in polvere
-olio extravergine d'oliva
-sale

Preparazione

La tradizione vuole i ravioli cosi: pieni di ricotta dolce, che contrasta con il sugo. E sono di un buono...  

- Prepara la pasta cosi: metti nel centro della fontana di farina un pizzico di sale, le uova e 10 cucchiai di acqua. Impasta fino a ottenere un composto liscio e omogeneo che avvolgerai in un telo per 10 minuti.

- Mescola la ricotta con la maggiorana tritata e la cannella, un po' di sale e 4 cucchiaini di zucchero. Stendi la pasta in una sfoglia sottile e sistema sopra dei mucchietti di ricotta ben distanziati tra di loro. Ricoprili con un'altra striscia di sfoglia, falla aderire bene a quella sotto e poi con una rotella dentata ritaglia dei ravioli quadrati di 5 centimetri.

- Scalda 4 cucchiai d'olio in una casseruola, unisci la cipolla tritata e falla dorare. Aggiungi l'alloro, 1 cucchiaino di zucchero, il sale,  e il maiale. Rosola la carne, bagnala con il vino, lascia evaporare a fuoco vivace e aggiungi il concentrato diluito con 8 dl d'acqua. Continua la cottura per 1 ora e 30 minuti a fuoco lento, fino a che il sugo non risulti molto denso.

- Elimina la carne dalle ossa, tritala, rimettila nel sugo e continua la cottura per 30 minuti. Cuoci i ravioli in abbondante acqua salata e scolali. Condiscili con il sugo e, se vuoi, con del formaggio Ragusano grattugiato.





E per la serie GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI , Vi ripropongo la biografia tratta dal sito www.laurel-e-hardy.it  di due attori grandissimi e  indimenticabili  
http://www.gifmania.it/filmati/stanlio-ollio/id_06b1.gif
Stan Laurel  e Oliver Hardy



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Stan nasce a Ulverston nel Lancshire in Inghilterra il 16 giugno 1890. Il suo vero nome e' Stan Arthur Jefferson: diventera' Stan Laurel piu' tardi in un periodo della sua carriera artistica, quando conoscera' una cantante-ballerina australiana che gli invento' il nome d’arte Stan Laurel dato che il suo vero nome Stan Jefferson era composto di 13 lettere, un numero al quale nei paesi anglosassoni si attribuiscono influenze nefaste, come al 17 da noi. Stan Jefferson entra nel mondo dello spettacolo grazie al suo talento ma anche con l’aiuto del padre, Arthur Jefferson uomo di teatro noto come scrittore, attore e soprattutto impresario.

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Oliver Hardy (Ollie o Babe, per gli amici), nasce in Georgia il 18 gennaio 1892, ultimo figlio di una famiglia che non ha mai avuto a che fare con lo spettacolo ne' da parte degli Hardy e neppure in quello dei Norvell, la famiglia della mamma di origine scozzese. Il vero nome di Oliver e' Norvell Hardy: in America, soprattutto negli Stati Uniti del Sud si usa perpetuare il cognome della mamma assegnandolo ad un figlio come primo nome. In seguito, Ollie aggiungera' al suo anche il nome del padre, che si chiamava appunto Oliver, e diverra': Oliver Norvell Hardy. A diciotto anni, abbandonati gli studi, Norvell pensa che sia arrivato il momento di trovarsi un lavoro. 

E' il 1910 e il cinema comincia a diffondersi in tutto il mondo. Norvell decide allora di aprire una sala cinematografica nella sua citta' di Milldgville. Norvell ha trovato finalmente la sua strada; il contatto con il cinema lo introdurra' nel favoloso mondo dello spettacolo. 

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Lo stesso anno Stan parte per l'America con la compagnia teatrale di Fred Karno, impresario ed autore delle sue commedie teatrali, come sostituto e comprimario di Charlie Chaplin. Stan sembra non abbia idee e aspirazioni sue, se non quello di fare bene il proprio lavoro e di assomigliare il piu' possibile a Charlie. Dalla tourne'e americana non trae pero' nessun profitto, ne' artistico ne' economico. Nel Colorado, dopo mesi di fatiche e di stenti, Stan dopo aver ricevuto un ennesimo rifiuto alla richiesta di un aumento di paga, decide di lasciare la compagnia e di ritornare in Inghilterra. 

Dopo quasi sette anni di esperienza, proprio quando Stan decide di farla finita con il teatro, il manager della compagnia di Karno gli propone di partire nuovamente per l'America per una nuova tourne'e ma a condizioni economiche migliori. Questa volta Stan parte con l'intenzione di rimanere in America e di far fortuna. La tourne'e inizia subito a New York con grande successo con A Night in an English Music-Hall. Ora le due avventure, quella di Stan e quella di Norvell, stanno per congiuncersi. Stan ha traversato l'oceano Atlantico per sempre e Norvell ha fatto il grande passo, ha deciso di diventare attore. 


Norvell incomincia con il genere western, ma ben presto qualcuno capisce che ha la stoffa per fare il ciccione comico. Nel 1915 Oliver fa il suo primo film comico da protagonista , si chiamava L'aiutante attacchino. In California dove si sta concentrando la produzione cinematografica, Oliver viene assunto dalla casa di produzione Vitagraph. Proprio in California incontra per la prima volta Stan, ma e' una collaborazione fuggevole, per un solo film: Lucky Dog (Cane fortunato). Stan e' il protagonista e Oliver fa la parte di un rapinatore che non riesce a essere abbastanza truce perche' in lui prevale gia' la vena comica. 

Nel 1917 Stan ha 27 anni, e' un uomo di successo, dal teatro ha imparato tutto e ora gli si aprono le porte del cinema. 

A Los Angels il proprietario del teatro Hippodrome, il quale, oltre a gestire teatri, ha anche una piccola compagnia cinematografica, gli propone di girare un film: Nuts in May. Nei dieci anni successivi, Stan prima di fare coppia con Oliver mettera' insieme, come protagonista e spesso anche come soggettista e regista, una sessantina di film, diventando, anche da solo, una stella di prima grandezza del cinema comico americano. 

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Siamo nel 1926, l'anno del grande incontro, e HAl Roach, produttore cinematografico, ha affidato a Stan la regia del film L'ove'em and Weep (Amale e piangi) dove e' stato ingaggiato per la parte comica Oliver Hardy. Una domenica, Oliver, mentre si armeggiava fra i fornelli per preparare gustosi piatti agli amici, si ustionava seriamente un braccio e non poteva quindi l'indomani trovarsi sul set del film. A questo punto la parte viene sdoppiata per dare a Stan la possibilita' di sostituire Oliver per i primi giorni. Per cui, alla fine, i due, per puro caso, si ritrovano ancora una volta insieme. Da qui il sodalizio fra Stan Laurel e Oliver Hardy si consolida pian piano fino ad arrivare al grande successo. 

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Harold Eugene Roach detto Hal e' nato ad Elmira, New York, nel 1892 (mori' a cent'anni, nel 1992)ed e' stato il tipico self-made-man americano. A 17 anni parti' per l'Alaska dove fece il cercatore d'oro e si adatto' a tutti i mestieri, poi impianto' un'azienda commerciale a Settle e infine a Los Angeles divenne imprenditore. Qui, negli anni Dieci, entro' per caso in contatto con il mondo del cinema e fece la comparsa, specializzandosi come cow-boy, poi interpreto' alcune parti piu' consistenti finche' nel 1914 conobbe il comico Harold Lloyd e -utilizzando un'eredita'- gli produsse un film, che ebbe successo. Da allora, Roach incremento' sempre di piu' la sua attivita' di produttore nel cinema comico. 

Negli "anni d'oro" , quelli degli Hal Roach's Studios, dal 1926 al 1940, Stan Laurel e Oliver Hardy producono 89 film, di cui 30 cortometraggi muti, 43 cortometraggi sonori e 16 lungometraggi, ovviamente sonori.

Ollie si ammala durante la lavorazione del loro ultimo film AtolloK, l'unico girato in Europa, lontano dagli studi di Hollywood dove hanno consumato tutta la loro carriera cinematografica, prima da soli e poi dal 1926 insieme per 25 anni. Muore il 7 agosto 1957. 

Stan gli sopravvive di 8 anni, muore il 23 febbraio 1965. Quel giorno la morte di Stan Laurel mette la parola fine a due storie parallele che sono iniziate settant'anni fa ai due lati estremi dell'Oceano per poi avvicinarsi fino a coincidere perfettamente e formare cosi' la piu' straordinaria coppia comica di tutti i tempi. 




Curiosita'

Stanlio testa rossa jpg
Stan aveva i capelli rossi. Gli spettatori americani poterono vederli in "L'Albero i Provetta" (The Tree in a Test Tube - 1943), un cortometraggio documentaristico di carattere propagandistico girato durante la II guerra mondiale per il Dipartimento dell’agricoltura.

Quella fu l’unica pellicola a colori oggi reperibile che Laurel & Hardy hanno girato. Stan gioco' molto sui suoi capelli che riusciva ad alzare sulla testa in maniera radicale, quando se la grattava con aria perplessa o spaventata.

I capelli di Ollie invece sono immobili con il loro bel riportino a frangetta incollato sulla fronte, per caratterizzare il personaggio ma anche per nascondere la calvizie incipiente.

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La grattata di testa e' soltanto una delle tante espressioni di gestualita' e di mimica comiche a cui ricorre sistematicamente Stan, il quale piange, con quel suo pianto breve e nervoso, quando vuol sottolineare la sua impotenza di fronte a un evento ineluttabile, a una qualsiasi difficolta'. 

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Stan detestava piangere perche' lo riteneva una soluzione troppo facile e lui non era per le soluzioni facili. Lo faceva quasi sempre su sollecitazione di Hal Roach che amava moltissimo quel gesto perche' sapeva che piaceva molto al pubblico.

Per ottenere una camminata da piedi piatti, Stan usava scarpe militari a cui tagliava i tacchi, poi faceva passi lunghi badando a distanziare bene i piedi l'uno dall'altro e lasciando dondolare le braccia.

La reazione sorpresa, Stan la realizzava con il battito delle ciglia. 

Quando vuole darsi un contegno per dissimulare qualche pasticcio che ha combinato e, soprattutto, in un gesto di sfida, Stan incrocia le braccia senza riuscirci, perche' non gli si intrecciano ma cadano ciondoloni, rendendolo cosi' anche piu' disarmato.

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Riesce pero' a fare cose impossibili, giochetti talmente inutili, come usare le dita tipo accendino e ottenere veramente del fuoco.

Anche Ollie ha gesti e aspetti della personalita' che lo caratterizzano e che si ripetono nel tempo e nei film. Abbiamo visto lo sfarfalleggiamento della cravatta con cui cerca di uscire da una situazione imbarazzante o scusarsi con qualcuno: una sorta di saluto infantile e imbarazzato. 

Oliver invento' il "Tie-Twiddle",lo sfarfalleggiamento della cravatta, per caso in un film del 1927 (Why Girls Love Sailors - Perche' le ragazze amano i marinai -) 

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Ma il suo "colpo da maestro" e' il look in camera, quel suo guardare nella macchina da presa quasi a chiedere la comprensione degli spettatori. Lo sguardo in macchina di Ollie veniva usato da Stan non solo come gag ma spesso come momento di pausa dopo una risata e prima di un’altra.

Ma il look in camera serve anche a rimarcare un aspetto fondamentale del carattere di Ollie, il quale si ritiene certamente superiore al suo partner che pretende di guidare e comandare con affetto paterno. E' lui il leader e quindi e' lui che rappresenta la coppia nelle relazioni sociali. E' lui che ha le idee e che suggerisce le soluzioni. Ma alla prova dei fatti il suo perbenismo si sgretola davanti ai colpi di stupidita' di Stan, ma anche alla sua. 


Curiosita' sulla voce dei comici

Nei primi anni del sonoro, quando il doppiaggio non era stato ancora inventato, Hal Roach, per non perdere il mercato europeo ricorre a una trovata ingegnosa anche se molta macchinosa: fa girare le sequenze ben cinque volte, in cinque lingue diverse - inglese, spagnolo, francese, tedesco e italiano -, in maniera da coprire tutti i mercati. Ad ogni sequenza gli attori secondari vengono sostituiti con altri di lingua diversa, mentre Stan e Ollie sono costretti a leggere sul "gobbo" (un cartellone su cui sono scritte le battute che viene collocato accanto alla macchina da presa) frasi in lingue a loro sconosciute.

L'effetto e' involontariamente comico perche' sbagliando tutti gli accenti (in italiano dicono stupi'do, anziche' stupido, automobi'le anziche' automobile) e spesso storpiano completamente le parole. Il pubblico italiano si affeziona a questo modo buffo di parlare e, quando il doppiaggio viene inventato, i distributori pretendono che venga conservato dai doppiatori.

Varie coppie di doppiatori si cimentano con le voci di Laurel & Hardy, finche', nel 1935 non arrivano due ragazzi di 15 anni che inventano le voci che ancora oggi conosciamo: Alberto Sordi e Mauro Zambuto.
Alberto sordi apporto' una modifica importante alla voce del personaggio di Ollie, trasformandola in "basso", mentre nella realta' Oliver Hardy era un "tenore".
Mauro Zambuto invece ha dato a Stan una vocettina di testa, che nel gridato e nel pianto sfocia addirittura nel falsetto, che e' l'esasperazione della voce originale e non l'esatto contrario, come aveva fatto Alberto Sordi con la voce di Ollie. Comunque insieme crearono delle voci che ben si ammortizzano sulle figure di Laurel & Hardy e la cui fama arrivo' anche in America.



Curiosita' sulla vita privata

Stan Laurel ebbe cinque mogli ma fu sposato otto volte; vediamo come: la sua prima moglie era una attrice e si chiamava Lois Nelson. Da lei Stan ebbe una figlia, Louise e poi, nel 1930, un figlio che si chiamava Stanley, come il padre, e che visse solo pochissimi giorni.

Il matrimonio con Lois duro' 7/8 anni, fino a quando Stan si innamoro' di una vedova di Los Angels che si chiamava Virginia Ruth Rogers e che ando' a sposare di nascosto in Messico. Ma quando la prima moglie lo venne a sapere, lo denuncio' di bigamia. Cosi' un giorno mentre Stan girava la scena di un film, venne lo sceriffo con un mandato di cattura per Stan. Aiutato da un elettricista del teatro, Stan riusci' a fuggire ed andare subito insieme alla seconda moglie in Messico e ottenere il divorzio da questa. Dopo che la questione della bigamia fu sistemata, Stan dovette sposare, questa volta in California, Virginia per la seconda volta.

Stan dopo due o tre anni divorzio' da Virginia e sposo' Olga Vera Shovalova in arte Ilena, la prima cantante russa della sua vita, ma la seconda moglie, Virginia, quella che aveva sposato due volte in Messico e in California, lo accuso' di bigamia. In conclusione, Stan dovette divorziare secondo le regole e sposare Ilena per la seconda volta, ed ancora una terza volta con il rito ortodosso al quale Stan acconsenti' per il quieto vivere.

Ma Stan nel 1944 divorzia dalla terribile Ilena e torna ai vecchi amori sposando per la terza volta Virginia Ruth Rogers. 


Dopo quattro anni, altro divorzio e altro matrimonio, l'ultimo, con un'altra cantante russa Ida Kitaeva Raphial. Ma non e' tutto qui perche' un'altra complicazione si verifico' nella vita di Laurel: Stan per quasi dieci anni aveva vissuto con Mae Dahlberg, una cantante ballerina australiana che fece parte del The Stan Jefferson Trio e che ora reclamava i propri diritti di "moglie di fatto" che, in pratica, le venivano riconosciuti dalla legge californiana. Stan fu quindi trascinato in tribunale e condannato a... passare alla cassa.

Quindi per concludere la movimentata storia di Stan Arthur Jefferson, Stan Laurel si sposo' (fra Messico, California, rito civile e rito ortodosso) per ben otto volte e nel corso della sua vita ebbe cinque mogli.

Sembra la trama del suo film piu' divertente e la storia dei suoi matrimoni lascia intendere che fra il personaggio Stan Laurel e il signor Stan Jefferson ci sono molti punti di contatto: la stessa superficialita', lo stesso senso ludico della vita, la stessa faciloneria infantile.

Della vita matrimoniale di Oliver Hardy non si sa praticamente nulla; la prima moglie si chiamava Madeline Saloshin, sposata nel 1913 e con la quale Oliver visse fino al 1920-21, e della seconda si sa soltanto che si chiamava Myrtle Lee Reeves, dalla quale Ollie aveva divorziato quando conobbe Lucille , conosciuta sul set di "Way out west" dove lavorava come segretaria di produzione. Gli stara' accanto per 17 anni fino alla sua morte.

Oliver amava la vita mondana, scommettere alle corse dei cavalli e giocare a golf.

Quando qualcuno sul set chiedeva a Oliver un consiglio o lo consultava su una decisione artistica da prendere, la risposta di Ollie era sempre la stessa: 
Chiedi a Stan, quello che decide lui per me va bene

Oliver, all'inizio della sua carriera, aveva l'abitudine di farsi radere da un barbiere di origine italiana, dalle tendenze sessuali molto particolari, che dimostrava una vera passione per lui, soprattutto per la sua pelle liscia e per il suo viso paffuto. Dopo averlo rasato, il barbiere gli metteva il borotalco sulle guance e gli diceva: 
Nice a babe... nice a babe (che bel Bambino!). Oliver divento' cosi' per gli amici "Babe". 

Ad Oliver veniva aumentata la paga settimanale di qualche dollaro in piu' per ogni libra di peso che riusciva ad aumentare: si puo' dire che valesse tanto oro quanto pesava, e nel 1954 Oliver pesava quasi 150 chili! 

Quando Stan si ammalo' gravemente fu portato all'ospedale. All'infermiera che lo assisteva disse: 
- Mi piacerebbe tanto essere a sciare in questo momento...

- Le piace molto sciare, signor Laurel - rispose l'infermiera.

- No, lo detesto. Ma sempre meglio che stare qui...





da ANNAMARIA, MARIA, ENZO, ANNAMARIA2, MIMMA , LORENZO E CATERINA

BUONA EPIFANIA A TUTTI!





mercoledì 2 gennaio 2013

VEDREMO UN FILM...



“Cos'altro è la vita, se non starti accanto?” 
                                                                dal film "The New  World- Il nuovo mondo" di Terrence Malick





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L’anno nuovo è arrivato, ma nei cinema non cambia granchè, almeno per il momento.Ci sono sempre le solite poltrone, il solito schermo, i soliti snack . . . ma io resto fedele al mio pop-corn al caramello !! Che lussuria!
Anno nuovo . . . vecchia golosità !


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Ecco le pellicole in sala da giovedì 3 gennaio . . .





     The Master  
                                                                                                           
L'analisi della solitudine di due uomini nel contesto della nascita di una setta 
                                  
Regia di Paul Thomas Anderson. Con Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Laura Dern, Ambyr Childers.                                                                                                           
Genere Drammatico - USA 2012 - Durata 137 minuti circa. 
Straordinario ritratto di uomini alla deriva e di arrivisti nell'America del secondo dopoguerra, The Master di Paul Thomas Anderson racconta la storia di un reduce della Marina, Freddie (Joaquin Phoenix), tornato a casa dopo la guerra pieno di inquietudine e di incertezze, e del suo incontro con la Causa e con il suo leader carismatico, Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman). Amy Adams interpreta il ruolo di Peggy, la moglie di Dodd.

pellicola 4

Jack Reacher - La prova decisiva
                                                                                                                A caccia di un cecchino dal grillino facile 
                                                                                                
Regia di Christopher McQuarrie. Con Tom Cruise, Alexander Rhodes, Jai Courtney, Rosamund Pike, Robert Duvall.                                                                                                                                                                               Genere Thriller – USA  2012 - Durata 130 minuti circa. 
Dalla regia dello sceneggiatore e premio Oscar® per I soliti sospetti, arriva l'action movie tratto dal romanzo di Lee Child "La prova decisiva" ("One Shot"), parte della collana di libri che ha come protagonista l'ex-poliziotto e militare Jack Reacher. Tom Cruise veste i panni di questo personaggio, divenuto investigatore per amore della giustizia, e in questo episodio a caccia del vero responsabile di una sparatoria nel Midwest americano.

pellicola 4


Buon Anno Sarajevo 
                                                                                                            
Regia di Aida Begic. Con Marija Pikic, Ismir Gagula, Bojan Navojec, Mario Knezovic, Sanela Pepeljak.                                     Genere Drammatico - Bosnia-Herzegovina, Germania, Francia, Turchia  2012 - Durata 90 minuti circa. 
A causa della guerra in Bosnia, Rahima e Nedim sono rimasti orfani. Vivere a Sarajevo non facile, a nessuno importa che i loro i genitori hanno combattuto e sono morti in nome della libertà del paese. La loro vita di mera sopravvivenza peggiora quando Nedim partecipa a una rissa e rompe il costoso cellulare del figlio di un uomo potente. Questo episodio innesca una catena di eventi che portano Rahima a scoprire che suo fratello conduce una doppia vita.

pellicola 4

                                          Mai Stati Uniti         

                                                                                                         Cinque personaggi scoprono di avere un padre in comune
Regia di Carlo Vanzina. Con Vincenzo Salemme, Ambra Angiolini, Ricky Memphis, Anna Foglietta, Giovanni Vernia.                                                                                                                                                                    Genere Commedia - Italia 2013 - Durata 90 minuti circa. 
La storia di Antonio, un cameriere rovinato dalla passione per il gioco, Angela, una segretaria single divorata dall'ansia e dagli attacchi di panico, Nino, un ex meccanico, divorziato e senza più lavoro, Carmen, una precaria votata unicamente allo shopping e all'apparenza, Michele, un giovanotto ingenuo cresciuto in uno zoo. Tra di loro, a parte i guai, i cinque hanno ben poco in comune, anzi non si conoscono proprio. Ma vengono uniti da un notaio, e soprattutto dal destino, grazie all'eredità di un padre mai conosciuto e di cui nessuno di loro sospettava l'esistenza. Erano fratelli e non lo sapevano . . .


pellicola 4


Le avventure di Fiocco di Neve 

                                                                                                 
La storia vera di Fiocco di neve, unico gorilla bianco al mondo
                                                                           
Regia di Andrés G. Schaer. Con Pere Ponce, Elsa Pataky, Claudia Abate, Juan Sullà, Constantino Romero.                    Genere Animazione - Spagna 2011 - Durata 85 minuti circa. 
La storia vera di Fiocco di neve, unico gorilla bianco al mondo! Arrivato da cucciolo allo Zoo è diventato subito il gorilla più coccolato ed ammirato dai visitatori del parco, ma per il colore della sua pelliccia, gli altri gorilla non lo considerano parte del gruppo ed il suo unico vero amico è Miguel, un panda rosso. Fiocco di neve decide di partire con Miguel per una fantastica avventura alla ricerca della Strega del Nord, vuole il suo aiuto per diventare un gorilla nero come tutti gli altri. Scoprirà, invece, strada facendo che essere speciali non è poi così male!

 . . . e da venerdì 4 gennaio 2013 . . . 

pellicola 4


The Ghostmaker 
                                                                                                                 
Un horror dalle venature scifi girato al confine tra la vita e la morte                                                                 
Regia di Mauro Borrelli. Con Aaron Dean Eisenberg, Liz Fenning, Domiziano Arcangeli, Jared Grey, J. Walter Holland.                                                                                                                                       
Genere Horror - USA 2011 - Durata 91 minuti circa.
Un gruppo di giovani amici si imbatte per caso in una bara del XV secolo dotata di poteri straordinari, che consentono di fare esperienza del mondo nelle vesti di fantasmi. Ad uno ad uno, i ragazzi accettano di smaterializzare il proprio corpo e di affacciarsi oltre il confine tra la vita e la morte.



Buona visione a tutti da . . . Maria !



martedì 1 gennaio 2013

BUON ANNO 2013!





Con questo pezzo di Enzo , dedicato a tutte le donne, concludiamo questo terzo anno di blog.
Mizzica!... Non immaginavo proprio quanta "ricchezza" interiore mi avrebbe portato, questa mia avventura virtuale, nata per caso e grazie a una persona che aveva creduto in me come "blogghista", spronandomi .E partendo proprio da zero! Senza nessuna base conoscitiva del saper gestire un blog.  In questo blog c'è stato e c'è sempre libertà di espressione ....abbiamo più articoli che commenti (una simpatica frecciatina...). Copiati non copiati? Ma chi se ne importa! Importante è trasmettere ciò che vogliamo arrivi ai lettori che credono in noi e alle notizie (ma non solo ) che riportiamo. Le maestrine o i maestrini  saccenti non li vogliamo. Ringrazio di cuore la mia preziosissima collaboratrice nonchè carissima amica MARIA .
 ENZO,  preziosa risorsa, che con maestria arricchisce queste pagine con i suoi pezzi divertenti ma anche divulgativi, le sue dediche e le poesie...insomma, uno scrittore e opinionista a tutto tondo, !.
La nostra amica MIMMA, aggrazia queste pagine con le sue poesie.
Le notizie che ci ha segnalato durante l'anno la nostra CATERINA, con un occhio particolare al mondo disabili-
E, per ultimo ma non ultimo i preziosi e simpatici consigli utili di  ANNAMARIA2.
Insomma, alla fine di questo anno, siamo soddisfatti di questo nostro "intrattenimento" quotidiano, senza pretese e senza voler arrivare a tutti i costi a innumerevoli commenti...gonfiati. Le visualizzazioni ci danno soddisfazione. Un ringraziamento particolare va a Lorenzo, per l'affetto che ci ha dimostrato fino ad oggi commentando ogni articolo postato. GRAZIE LORENZO!
 Guardiamo avanti , sempre con la speranza che sia  un anno migliore. Un pensiero particolare va a quella povera ragazza di Nuova Delhi  morta dopo violenze e sevizie ad opera  di un branco di 6 BESTIE, chiamarli Animanli sarebbe troppo,e a tutte le donne vittime di violenze di ogni genere. . Ecco cosa chiedo all'anno nuovo, di portarsi  all'inferno questa specie di umanità che siano indiani,  italiani  tedeschi o americani (il caso dei bambini uccisi a scuola). Purtroppo mi rendo conto che il male è difficile da debellare...ma noi speriamoci sempre!!!




Gli auguri di MIMMA
ANNAMARIA, VORREI FARTI GLI AUGURI PER IL NUOVO ANNO E SE ME LO PERMETTI LO VORREI FARE ANCHE A TUTTI GLI AMICI DEL BLOG, SPERANDO CHE IL NUOVO ANNO SIA PIENO DI SALUTE SERENITA' AMORE E PACE PER TUTTI, V.V.B!


Ed ora gustiamoci il solito "botta e risposta" del duo Enzo & Ducky ", ovvero: gli ormai famosi gemelli ...quasi diversi .



Chi dice  DONNA…


DUCKY    Auguri per un migliore 2013,  in salute, in soldi e in amore!

ENZO       Io ti ricambio gli auguri  ma inverto gli auguri: l’amore al primo posto, salute poi e i soldi li metto in ultimo.

DUCKY    Eh, le donne …!

ENZO       Eh no, io dico la Donna, cioè l’amore di una donna, una sola. Non sono fissato come te che vedi in una sola direzione…le donne.

DUCKY    Gemè, non cominciamo con questa storia…è da tanto che non caccio più…e forse…dico forse tu sai anche il perché. Insomma, io e te non possiamo vivere senza donne…

ENZO       …ancora?…senza amore …ficcatelo bene nel tuo cervelletto.

DUCKY    Ok,,,siccome stiamo in tema perché…non…eh…il libro eccolo qui…l’avevo dietro la schiena. Su, che pure a te piace tanto parlare d’amore.  Leggo io, Enzuccio?

ENZO       D’accordo,  a me il commento e a te la replica. Vai.

DUCKY    Cominciamo con Molière: “Quando le donne  impiegano molto ardore nell’amare un uomo, lo fanno spesso per nascondere altre fiamme che hanno in cuore.”

ENZO       Questo Molière doveva essere un po’ o tutto misogino nei confronti delle donne che amano. Non concordo assolutamente, Duc.
Per me la donna che ama con molto ardore  ama veramente. Punto e basta.(Strano ma vero, per te ,ma... concordo! O.B)

DUCKY    La penso anch’io così.
 
ENZO       Se si fosse rivolto solo alle donne che non amano, potrei anche capire. Riprendo con Alfred de Musset: Dopo aver amato bisogna continuare ad amare.”

DUCKY    Vedi, Enzo, quando si tratta di amare sempre, continuamente, di più, significa che ogni cuore svolge la sua funzione per mantenere il rapporto vivo, rifletti sulla frase “dopo aver amato…continua ad amare” c’è una forza in queste parole che  è magia pura…l’amore  ha questo assioma. Un “bravo!”  a de Musset.

ENZO       “Si ama solo  ciò che non si possiede ancora veramente”, Marcel Proust.

DUCKY    E’ una scemenza, ciò che non  si possiede non può essere oggetto d’amore, semmai di desiderio. Posso desiderare una donna, ma non posso amare una persona solo come immagine. Un contatto, in qualche modo, un incontro ci deve pur essere.

ENZO       Ciò che non si possiede ancora allora non si ama?  Duc, concordo di nuovo con te.

DUCKY    Una volta tanto! Deliziami con la tua voce.

ENZO       Io preferisco deliziare la donna che amo,  Andiamo su. Ti leggo il pensiero di Jean Jacque Rousseau “Quando una donna finge di ridere dell’amore, fa come quei fanciulli che cantano la notte per paura del buio.”

DUCKY    Forse in parte è così, come dice lui. Ci sono donne che affrontano l’amore con timore, come se lo temessero…o forse non ci mettono né entusiasmo né speranza. E come dice Rousseau ne ridono.

ENZO       Insomma, sarebbero le ansiose dell’amore, ma forse sono più ansiose dell’aspettative erotiche…il sesso ecco. Come se fossero delle pessimistiche dell’amore.

DUCKY    Leggi, prof.

ENZO       Questa citazione la condividerai anche tu, è vera e sa di armonia di coppia.

DUCKY    Uffà, leggi, chiacchierone!

ENZO       Oh, caspita, come sei impaziente. Calmati, nessuno ci sta correndo dietro. Antoine de saint-Exupery “Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.”

DUCKY    Sicuro, perfetto, significa avere scopi e interessi comuni: cioè Lui e Lei vogliono le stesse cose, concordano gli stessi progetti  e gusti. In altre parole,  si accontentano reciprocamente e vicendevolmente. A volte Lui DEVE volere le stesse cose che DESIDERA Lei e questo vale anche durante i rapporti erotici.  Le tre parole notissime “ti voglio bene” hanno la loro manifestazione anche nel far l’amore.



ENZO       Capito, Duc. Lei chiede una certa carezza e Lui, poiché le vuole bene,.. la fa felice “eseguendo”  quella carezza.

DUCKY    …se Lui, durante  una “magia intima, le chiede di mettersi a cavalcioni…le lo fa felice…

ENZO       …mettendosi a cavalcioni, guardando nella stessa direzione.   Sai, Duc, mi è venuta un’idea…appena mi capiterà le dirò.”Tesoro, siccome guardi nella mia stessa direzione, mettiti di fronte a me a cavalcioni.”

DUCKY    Ora leggi nella direzione del libro.

ENZO       “L’impressione dell’amore  nel cuore di una donna  è come una figura disegnata sulla neve che un raggio di sole cancella .” William Shakespeare.



DUCKY    Con tutto il rispetto per il grande Shakespeare, io affermo che quello che ha scritto è poetico senza dubbio, ma pessimistico. L’amore che colpisce la donna è straordinario, è commovente e anche tenero. E non è detto che si debba squagliare “sotto un raggio di sole”, nel senso che debba finire. Può succedere ma non è detto che debba svanire. Ci sono amori – rari – ed eterni.

ENZO       “La donna che ama, trova sempre piacere nel sentimento che prova per poter riuscire a fingere. Autore Stendhal.

DUCKY    Enzooo, la donna che ama non finge. Per favore, continua a leggere. Quanto a  Stendhal, a mio giudizio, ha detto una sciocchezza.(concordo con te Ducky!...O.B)

ENZO       “La donna è nata per amare, ubbidire ed educare. Ma nell’amare e nell’educare ella regge e governa”: così scrisse Niccolò Tommaseo,  scrittore, linguista e patriota italiano.

DUCKY    Un bravissimo uomo di cultura che ha perfettamente compreso il ruolo della donna con le sue precipue qualità. E’ acuto quando dice “la donna ama, ubbidisce ed educa, ed e’ molto più vero quando afferma che Ella, nell’amore, nell’ubbidienza e nell’educazione dei figli naturalmente, diventa ella stessa reggente e governatrice. Ora vai  a fare un commento di questo tipo a una donna di oggi.(...tranne alle sante...O.B)

ENZO       ….a una femminista di oggi, ti chiude la mano , ti allunga il medio e ti manda a vaffan…(...cucuù?...O.B)

DUCKY    Caro Alter Ego, l’uomo reagisce male, d’accordo, molto male anche uccidendo, ma la donna attuale dovrebbe vestire altri panni più consoni al proprio ruolo…

ENZO       …e non citiamo il pudore…per carità…

DUCKY    …e nemmeno la lingua…

ENZO       …in senso linguistico, comunicativo!?

DUCKY    Si capisce….eroticamente  sarebbe ancora  un altro discorso. Io mi faccio la croce con mano sinistra.

ENZO       Però non è il caso di generalizzare, ci sono Donne e Ciucciottine, io preferisco le seconde a condizione che siano osservanti del galateo. Ci sono le eccezioni che confermano la regola.
Ciucciottina danzante

DUCKY    Una domanda: secondo te le donne sono ambiziose?

ENZO       Credo di sì, più o meno come noi maschietti. Sébastien Chamfort ha dichiarato che l’ambizione si attacca più facilmente alle anime piccole che alle grandi.

DUCKY    Essere ambiziosi è una buona qualità. Uno cerca di migliorare, avere degli obbiettivi. E’ un bene anche per le donne.

ENZO       Denis Cardon “Le donne hanno delle complici, ma mai delle amiche.” Sorridi, eh, Duc. Come ti conosco io….sei un malizioso.

DUCKY    Io dico che in parte è vero.

ENZO       Cosa?

DUCKY    Certe solidarietà tra donne sono micidiali; a volte si uniscono nel far del male, nel criticare, nel fare gossip. Io alle complici le farei una sola cosa…

ENZO       adesso sorrido io…sputa questa malignità!

DUCKY    Accenderei un falò e tutte le “complici sopra e dopo mi godrei le fiamme e le grida.

ENZO       Forse hai ragione. Ascolta il detto di una donna, capisci  una donna…Natalie Clifford Barney  e sorriderai di nuovo: Gli amici delle nostre amiche sono i nostri amanti.”  E’ un vero preziosismo, non credi.

DUCKY    Bravo, qua la mano, scombinato!

ENZO       Eccoti la mano, psicolabile!

DUCKY    Dai, continua, come mi piace ascoltare!

ENZO       A rincarare la dose è Henri Duvernois . Senti, per una donna, le amiche contano solo quando non è innamorata.”

DUCKY    Peggio ancora, appena s’innamorano…addio amiche.

ENZO       Mò che ti leggo la citazione di Alphonse Karr  mi farai un applauso. Lui dice. “L’amicizia di due donne è la congiura contro una terza.”

DUCKY    Alfonso caro, io ti applaudo…bravo…e pace all’anima tua.

ENZO       Solito profano, ma quale Alfonso caro, meno male siamo soli se no avresti fatto una figura di emme…e’ francese si scrive Alphonse Karr  ma si pronuncia “alfons car”. Io prendevo 9 e 10 in francese e tu abbondavi in 3 e 4.

DUCKY    Invece di criticarmi, leggi, presuntuoso.

ENZO       “Che cosa rende le amicizie così tiepide e poco durature fra le donne?

DUCKY    Lo chiedi a me?

ENZO       E’ la domanda che si fa Jean Jacque Rousseau ed ecco la sua risposta “Sono gli interessi dell’amore, è la gelosia della conquista.”

DUCKY    Chiarissimo, le donne sono gelose del loro uomo conquistato, è comprensibile.: le capisco. Ma esagera questo scrittore se pensa che si frantumano la generalità delle amicizie.

ENZO       Duc, Friedrich Stahl  ci dà un aforisma che è una verità, diciamo relativa, perché dice “Le donne caste…

DUCKY …Aspetta…una domanda…le nostre amiche Ciucciottine sono caste?

ENZO       …caste? vuoi dire illibate?

DUCKY    …illibate non direi…piuttosto….non lo fanno…insomma caste ecco oh!

ENZO       Illibate no…direi…astinenti!

DUCKY    Le aste? Che centrano le aste?

ENZO       …ma quali aste…ignorante, “astinenti”  nel senso che si astengono in attesa di incontrare il loro principe azzurro.

DUCKY    …Ahoo, ma quale azzurro…secondo me lo se lo abbraccerebbero anche se fosse rosso, bianco, nero e anche con i capelli bianchi…che danno un tocco di fascino in più.




...firmato Ciucciottine

ENZO       Però non mi hai lasciato finire il suo aforisma: “Le donne caste sono amiche perfette: se nulla danno all’amore.”

DUCKY    Sicuro, se nulla danno all’amore vuol dire che gli uomini non le interessano, in tal caso non rappresentano pericoli per le amiche innamorate. “capisce ammé.(mahhh...O.B)

ENZO       Basta, finiamo qui.    Duc, fai due caffè.


Per Ducky

DUCKY    Il solito schiavista. Mi sembri ‘o re cummana ‘a scoppola.”


...e per Enzo .GRAZIE GEMELLI E BUON ANNO!! (O.B)


FINE

ENZO