sabato 2 settembre 2017

LEONARDO PIERACCIONI E L'EDUCAZIONE DEI FIGLI

Un messaggio divertente con riferimenti da non sottovalutare (la pedata di Chinaglia allo svogliato D'Amico) e qualche intuizione pedagogica  (l'I-Tavor somministrato ai bambini per starsene in pace).

Leonardo Pieraccioni Pagina Ufficiale, facebook 28 agosto alle ore 9:25 · 
Signori! Siamo passati da "mio padre mi fulminava con uno sguardo" a "mio padre se dice di no lo fulmino". I nostri amatissimi pargoli sin dalla tenera età stanno prendendo dito, mano, braccio e cosce. Sono i cosiddetti scatenatissimi "nativi digitali" ma mi sa che son pure "nativi" più stronzi di un tempo! Imparano velocissimi il nostro limite di sopportazione e sanno che "alla quinta volta di fila che glielo chiedo piagnucolando" noi cediamo. Maleducati per la nostra mancanza di fiato. "Babbo - mi ha chiesto seria la mia - ma se io da oggi faccio tutto quello che mi dici, tu mi potresti pagare?". La risposta doveva essere un tenero calcio nel culo alla Chinaglia e invece mi è pure scappato da ridere. Due giorni dopo si è lamentata perchè reo di averla portata nel "solito ristorante" due volte nella stessa settimana! Altra pedata nel culo mancata. Il risultato potrebbe essere che il passaggio da "simpatica bambina birichina" a "impertinente ragazzetta stronzetta" sia già scritto. Colleghi genitori, uniamoci! Se le nostre amorose e moderne spiegazioni sul vivere corretto sono accolte da pernacchie e risatine, risdoganiamo il vecchio e caro "calcio nel culo" dei nostri nonni; non ha mai fatto male a nessuno, anzi! Ritorniamo, in qualsiasi modo, a quei bambini educati e felici di ricevere un balocco e non a questi che ne chiedono uno al giorno per poi scordarselo nel punto esatto di dove lo hanno scartato. E soprattutto leviamoli davanti quel cazzo di Ipad che è solo un moderno "tavor elettronico" che mettiamo loro in mano per quando gli esauriti siamo noi. Uniamoci, facciamolo per loro. La mia non sta a tavola più delle sue cinque penne al pomodoro. Credetemi, gliel'ho detto in tutti i modi possibili che si rimane seduti finchè tutti non hanno finito. La sua risposta è stata sempre alzarsi e andare a giocare. Non ci arriva a parole perchè è nella natura ribelle di tutti i bambini fare così? Benissimo: useró il bonus di una terapeutica pedata nel culo, di quel tempo che fù. Un paio a semestre riorganizzeranno sicuramente quei ruoli persi in questo lascivo vivere moderno.



Il lungo sfogo di Pieraccioni, molto ironico pubblicato sulla sua pagina facebook ha fatto e sta ancora facendo discutere. L'attore e regista  ha  lanciato un appello ai "colleghi genitori" per unirsi nel ripristinare il "vecchio e caro "calcio nel culo" dei nostri nonni" per educare i figli.
Scrive ; Una pratica "che non ha mai fatto male a nessuno, anzi. Questo perché, "siamo passati da 'mio padre mi fulminava con uno sguardo a mio padre se dice di no lo fulmino'".
Uno sfogo semiserio, arrivato dopo l'osservazione attenta del comportamento della figlia Martina di 7 anni.
"Babbo - mi ha chiesto seria la mia - ma se io da oggi faccio tutto quello che mi dici, tu mi potresti pagare?". 
Ed ecco immediata anche la risposta di un insegnante che potete leggere qui  . Mi colpisce leggere la rassegnazione di questo professore nei confronti di ragazzi 23enni e dunque non ragazzini che durante un viaggio in Campania, in realtà difficili, postavano e taggavano su instagram giustificandolo come il loro linguaggio. E' vero che succede ma che un insegnante sia favorevole o rassegnato mi pare diseducativo.




Il padre dei miei figli soleva  ripetermi "a me i figli mi rispettano (uno assecondandolo sempre e l'altra vietandole ogni...) tu devi pensarci da sola a farti rispettare ."
(sbagliatissimo!) 
Infatti ho sempre fatto da madre e da padre con qualche fatica.
Con certi  figli più che calci in culo (magari meglio qualche scappellotto ma per il toscano Pieraccioni è un modo metaforico di espressione) i genitori devono avere anche una botta  di culo . Dire sempre si, comunque, è sbagliato .Così come giustificarli sempre sin da piccoli. Piu' avanti  te li ritrovi che danno più valore alle cose materiali che tutto il resto. Sono d'accordo che quando prendono il sopravvento un'alzata di mani , non per far male ma per capire che ci sono regole e limiti che non vanno superati e se si superano si deve pagare il prezzo, fa solo bene considerando che c è  gente che vuole tutto e il suo contrario senza pagarne il prezzo.

Annamaria