sabato 13 novembre 2010

Meteo... e non solo

 

 

 

 

 

In Pakistan, cristiana accusata di blasfemia rischia impiccagione



  Non ci sono notizie precise sulla sorte di Asia Bibi, 45 anni e madre di cinque figli. La donna, impropriamente definita "la Sakineh del Pakistan " è stata condannata all'impiccagione per blasfemia solo in quanto cristiana. Asia ha avuto un litigio verbale con altre cinque donne, contadine come lei, che la insultavano e premevano per una sua conversione all'Islam, mentre lei difendeva la sua religione protestante. Sembra che la causa scatenante sia stata una frase detta dalla donna: "Cristo per noi si è fatto crocifiggere, ha gettato il suo sangue: cosa ha fatto Maometto per voi?". A questo punto le altre donne l'hanno picchiata, gettata in una cantina e denunciata alla Polizia. Un rapido processo e la donna è stata condannata all'impiccagione, come prevede la legge pakistana.
Il Ministro degli Esteri  Franco Frattini, in visita ad Islamabad, ha parlato con gli esponenti del governo pakistano, ma ha ricevuto solo generiche assicurazioni, del tipo che la condanna è stata opera di una corte locale e che l'Alta Corte pakistana ha sempre annullato tali condanne. Ma di certo questo non basta, secondo i canoni occidentali. 
Una ong(organizzazione non governativa)per la tutela dei diritti: estremisti islamici usano la legge sulla blasfemia per colpire le minoranze religiose, o anche chi si oppone loro.


Chi volesse aderire alla campagna , "salviamo Asia Bibi può scrivere un messaggio via sms al numero 331.2933554 o all'indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it. L'auspicio è che la campagna si allarghi e che tanti si attivino, utilizzando ogni canale utile.





si ride, si piange







Annamaria... a dopo

HO VISTO UN FILM - "20 SIGARETTE" , Segnalato da MARIA


Cari amici, questo film è un esempio di come al cinema spesso troviamo motivi di grande riflessione e non solo possibilità di svago.
Proprio in questi giorni ricorre il 7mo anniversario di una delle stragi "di pace" più dolorose che ha coinvolto i  nostri militari  all'estero.
Seguire questo film non serviva per rinnovare lo strazio, per me solo per convincermi ancora di più che è labile il filo che separa la pace e la guerra.


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Ho visto un film…   20 sigarette                
 
Regia   :   Aureliano Amadei

Interpreti :  Vinicio Marchioni,  Carolina Crescentini,  Giorgio Colangeli,  Massimo Popolizio,   Gisella

                     Burinato, Antonio Gerardi, Duccio Camerini,  Luciano Virgilio, Alberto Basaluzzo, Orsetta

                     De Rossi, Edoardo Pesce

Soggetto  :   Aureliano Amadei, Francesco Trento, Volfango De Biasi

Sceneggiatura  :   Aureliano Amadei, Gianni Romoli, Francesco Trento, Volfango De Biasi

Genere   :   Drammatico

Produzione   :   R&C Produzioni

Distribuzione   :   Istituto Luce   Italia 2010

Musiche   :   Louis Siciliano

Vincitore della sezione “Controcampo” alla 67ma Mostra Internazionale Del Cinema di Venezia 2010

Menzione Speciale della giuria all’attore Vinicio Marchioni

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Il 28enne Aureliano, anarchico e antimilitarista, nonostante le sue convinzioni, le critiche e le preoccupazioni di amici e familiari, decide di partire per l’Iraq, in qualità di aiuto regista di Stefano Rolla, impegnato nelle riprese per un documentario sulla “missione di pace” dei militari italiani.   Il ragazzo si  troverà ben presto catapultato in quell’universo militare che lui non ha mai approvato e su cui ha molti pregiudizi.   Diverrà però consapevole che tra coloro che incontra vige una umanità ed un senso di fratellanza che, in fondo, appartengono anche a lui.   Poi, il 12 novembre 2003, l’attentato di Nassiriya cambierà per sempre la sua vita : Stefano Rolla non tornerà più e Aureliano, pur gravemente ferito, sarà l’unico civile sopravvissuto alla strage

Piace o …non piace…
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   Aureliano Amadei, esordisce nel lungometraggio, dopo essere stato autore di documentari, attore e regista teatrale.   Le pagine più terribili sono quelle dell’attentato, dure, realistiche, che mostrano le conseguenze disastrose della bomba.  Prima lo sconcerto e gli interrogativi dei militari di fronte a quella situazione inaspettata, poi l’orrore, il dolore, l’arrivo delle prime ambulanze.   In seguito, nei vari ospedali, con l’avvicendarsi di parenti, di amici e di personalità: si rischia in più punti di cedere ad una aneddotica che, pur certamente desunta da situazioni autentiche, scivola un po’ nel facile, specie quando la conclusione alterna  la polemica alla possibilità di una pacificazione personale.  
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQSoqVSRgp95F8KJlz863a9Du-Wh4TbSewkrFZCicl5LRc2JktAlQeRzZgNVILwO-g_lD7UbSko6xk435KR8oT89z0apu_iF8Um00qJ6WY7rxlOIJqiDyNfEtWvtSccYWKC9jfoTP6BB9V/s1600/films.jpeg
    20 sigarette a Venezia arriva in sordina, quasi ignorato, figlio di un tardo-adolescente da centro sociale, anarchico per fede ma anche per diletto, costretto a crescere e ad invecchiare in un giorno solo, il 12 novembre 2003.   Un inferno in cui la pelle dello spettatore stesso si riempie di ferite e non c’è modo di uscire da quell’incubo. Aureliano Amadei, travolto dalla strage di Nassiriya, unico sopravvissuto, ha raccontato quell’incubo in un libro e ora in un film che è un omaggio non retorico ma profondamente umano e non privo di polemica, osservando come un ragazzo ex pacifista entri nell’inferno militare.    Davvero un bel film contro la guerra !
                  BUONA              VISIONE                A              TUTTI


                             http://www.specialgratis.it/gif_nomi/M/Maria.gif





Annamaria... a dopo

venerdì 12 novembre 2010

Morte sul lavoro …Ciao Renato - di CIPRIANO

Cipriano attraverso il blog vuole ricordare un suo caro amico, vittima delle troppe
“Fra tutti i giorni in cui potevi morire,
perché hai pensato proprio al lunedì?”
Così dice una canzone di Carmen Consoli;
ma Renato Uccella, lunedì scorso non
aveva pensato affatto di morire, anzi lui
era uno di quelli che amava la vita, la vita,
proprio quella che gli è stata tolta da un
tragico destino.
Era da poco passato mezzogiorno
dell’ultimo lunedì di Ottobre scorso,
Renato Uccella, 58 anni originario di Napoli
ma residente a Capodrise ormai da anni
e l’ ing. Salvatore Tranchese ( la sua vita è
appesa ad un filo) 33 anni di Scafati, erano
saliti sul tetto della B D di Marcianise,
per effettuare un sopralluogo in vista
dell’ installazione di pannelli solari.
Ma il lucernario in plexiglass su cui stavano
camminando ha ceduto provocando la
caduta dei due per circa 15 metri.
Renato (lo chiamo per nome perché siamo
amici da 26 anni) nel cadere ha urtato
violentemente la testa, e nonostante il pronto
intervento dei soccorritori è morto appena
giunto all’ospedale civile di Caserta.
Alla tragedia di una morte bianca è seguito
lo scandalo di un’assunzione post mortem.
Un particolare inquietante e che va a
profanare una morte avvenuta già in
circostanze tragiche.
Renato, lavoratore irregolare a 58 anni, è
stato assunto sei ore dopo la caduta, e cioè,
quando il suo corpo era ormai privo di vita.
Accade anche questo in quella che viene
definita Terra di lavoro.
Morire di lavoro è qualcosa di inaccettabile
è qualcosa che non si può tollerare, ma poi,
quando alla tragedia si aggiunge una
vergogna del genere; allora il dolore e la
rabbia sono ancora più forti.
Ma chi era Renato Uccella?
Un napoletano di Secondigliano di 58 anni.
Diplomato come perito elettrotecnico.
Nei primi anni 80 entra a far parte di una
Importante azienda elettromeccanica,
la “Elettromar” di San Giorgio a Cremano,
diventata poi “Costelmar” la sede di lavoro
è San Marco Evangelista.
Da qui la decisione di trasferirsi con la famiglia
in provincia di Caserta.
Aveva sempre un sorriso per tutti perché
diceva: “Un sorriso non costa nulla e rende
molto, arricchisce chi lo riceve …Etc. …Etc.
Una persona perbene, educata, solare,
trasparente; che amava la vita, la musica ma
soprattutto amava le tre donne della sua
vita: Anna, la moglie (scomparsa prematuramente
tre anni fa) Paola e Simona le figlie per le quali
stravedeva.
Adesso il tuo sorriso lo donerai agli angeli!
Ciao RENATO.

Cipriano

Incidenti lavoro: altra esplosione  nel milanese, un ferito

  |
Un operaio è rimasto ferito in maniera non grave a causa di un'esplosione all'interno della Ghibeca, una ditta di smaltimento rifiuti a San Giuliano Milanese, durante le operazione di compattamento delle immondizie. A causare lo scoppio sarebbe stato il liquido diserbante rimasto in alcune taniche. Lo scorso 4 novembre a Paderno Dugnano un'esplosione in un'altra ditta di smaltimento rifiuti. Io mi trovavo a poca distanza dal posto dove è avvenuto lo scoppio, la Eureco Holding. Lo scoppio  aveva provocato il ferimento di dieci operai.di cui 2 gravi: un albanese di 28 anni ,ancora grave ma stazionario, e un italiano (che  conosco personalmente e che proprio 2 giorni fà ha subito un delicato intervento di ricostruzione della pelle per le troppe ustioni riportate.  Le sue condizioni restano disperate )   Ed è di poco fà la notizia che a Corsico (Mi) si è verificato un altro incidente sul lavoro . L'operaio rimasto vittima  è un italiano di 38 anni, ed è stato trasportato in ospedale in condizioni non gravi. (per fortuna ) riportando lo schiacciamento di una mano sotto un rullo.

 Annamaria... a dopo

Meteo... e non solo

agenda libri - evento -


Un libro a Milano vi aspetta il 26-27-28 novembre 2010 con un gustoso menu ricco di incontri con autori, approfondimenti tematici, laboratori creativi per i più piccoli.
E in più uno spazio dedicato alla pittura, fotografia, grafica e scultura.
La mescolanza e la ricchezza delle opere sarà fonte di scambi creativi nelle diverse arti nonché ricchezza, fascino e opportunità per tutti i visitatori. 
L'ecologia in tutte le sue sfaccettature è il tema del 2010 con particolare attenzione a quel bene primario che è l'acqua.
Slovacchia Paese Ospite d'Onore 2010.
Visto il successo ottenuto nella prima edizione, il premio letterario di quest’anno  “Un Libro, Un Sogno” è stato ampliato e rivolto agli studenti delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado di Milano e Provincia.

DOVE
: Milano
QUANDO
: 26-27-28 novembre 2010
SITO WEB
: www.unlibroamilano.it








Annamaria... a dopo

SAN VALENTINU - con traduzione - di S. MIGLIORE


Ppi la festa di li ‘nnamurati
Tutti li ziti sunu ricordati
Lu zitu ci arrigala la cullana
La zita si fa ghisari la suttana

Lu zitu ci porta la cassata

La zita ci duna na vasata.
Iù u sapiti ppi san Valentinu
Ristaiù sulu ccù nù bicchieri ‘i vinu

Iù ci dicia ca eru ‘nnamuratu

Ca vulia abbrazzari tuttu priatu
Idda ‘veci …… ridia ……. mi taliava ……
E mai m’arrispunnia “sugnu cu tia”

Idda è luntanu di lu me cori malatu

E sapi puru ca sugnu nnamuratu
Ma lu so cori è di petra allisciata
E l’amuri ci sciddica comu lu sapuni ‘nta la valata.

Quantu su beddi li so occhi quannu mi talia

ma picchì nun rispunni mai “sugnu cu Tia”?

TRADUZIONE


SAN VALENTINO


Per la festa degli innamorati

tutti i fidanzati sono ricordati
il fidanzato gli regala la collana
e la fidanzata si fà alzare la sottana.

il fidanzato gli porta la Cassata

e la fidanzata gli da un bacio.
Io lo sapete per S.Valentino
sono rimasto solo con un bicchiere di vino.

Io gli dicevo che ero innamorato

che la volevo abbracciare tutto contento
Lei invece..... rideva......mi guardava......
e Mai mi rispondeva : "sono con te".

Lei è lontana dal mio cuore malato

e sà pure che sono innamorato
ma il suo cuore è di pietra levigata
e l'amore gli scivola come il sapone sul marmo.

Quanto sono belli i suoi occhi quanto mi guarda

ma perchè non risponde Mai "SONO CON TE"???
TOTO' 
Annamaria... a dopo 

I TUOI PENSIERI

Ancora una volta la nostra amica Annamaria si "scopre" poetessa, lanciando con trepidazione un segnale d'amore Mi auguro che quel gìorno, invocato e agognato,  arrivi molto presto. Trovandoli più innamorati che mai.



Io so qual è l’oggetto
dei tuoi sospiri
Io conosco la causa del tuo dolce
segreto languire.


Ridi…? Un giorno
il motivo, tesoro, ti dirò:
tu forse lo sospetti,
ma io lo so.


Lo so quando tu sogni,
e quel che in sogno vedi,
come in un libro posso,
quel che taci leggere.


Ridi… ? Un giorno
il motivo, tesoro, ti dirò:
tu forse lo sospetti,
ma io lo so.


Lo so perché sorridi
e piangi in una volta,
io penetro nelle cavità misteriose
della tua anima di uomo.


Ridi… ? Un giorno
il motivo, tesoro, ti dirò;
mentre tu senti molto e niente sai,
io che già sento, tutto so. 

ANNAMARIA

giovedì 11 novembre 2010

METEO...e non solo






Veneto: tra Alluvione e Polemiche

 

Sono ancora tutti all'opera in Veneto dopo l'alluvione che nei primi giorni della scorsa settimana ha sconvolto in particolare le province di Verona, Padova e Vicenza, con danni che nella sola area di Vicenza ammontano a quasi 160milioni di euro, circa 500milioni in tutto il Veneto secondo una stima della stessa Regione.Addetti ai lavori e volontari di ogni età stanno lavorando alacremente per restituire un minimo di dignità a città e paesi colpiti - e purtroppo sono molti - dalla furia dell'acqua. Restano chiuse numerose aziende, soprattutto quelle medio-piccole, perché inagibili o con macchinari distrutti dall'acqua e dal fango. La situazione purtroppo rimane ancora piuttosto critica su ampie zone della Regione a causa di frane incombenti, argini malandati e sotto sforzo, fiumi ancora oltre il livello di guardia.Ma l'alluvione in Veneto è stata un po' snobbata? Bisogna dire che nei primi 2 o 3 giorni che hanno seguito l'evento, la notizia dell'alluvione in Veneto è stata relegata dai media nazionali al quarto o quinto posto nei TG, ma anche sui quotidiani: ,secondo me,  non le è stata data la dovuta importanza... a maggior ragione se consideriamo che si sta parlando di 500mila persone alluvionate, oltre 130 comuni coinvolti, più di 2mila sfollati, case e campagne ancora allagate per decine di chilometri, circa 300mila animali annegati negli allevamenti ed un'annata agricola quasi completamente perduta...troppo presi nel seguire" papy" Silvio.  




http://i25.photobucket.com/albums/c62/diariodebby/Frasi/Se_la_vita.gif


si ride, si piange




ciò che è in grado di fare la musica è stupefacente...non c'è cosa piu bella sulla terra..per Flavio






Annamaria... a dopo

COME SCOPRIRE LE BUGIE di - ENZO

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... segue l'articolo precedente pubblicato il 26-10-2010

TI STA MENTENDO SE

-        Porta una mano al naso
-        porta una mano alla bocca
-        si copre il viso e/o si tocca il naso

Spiegazione

Segno frequente di mancanza di sincerità è quando una persona, mentre risponde a una domanda o sta  dicendo qualcosa, si porta la mano al viso. In questo caso, ad esempio, se la persona che sta parlando si mette la mano davanti alla bocca, può significare che, in realtà, non crede in ciò che sta dicendo. La mano agisce da schermo, quasi fosse un tentativo inconscio di nascondere le parole.
Se poi, nell’ascoltare, si copre o si tocca il viso, questo gesto equivale al manifestarsi inconscio del pensiero: “Non voglio ascoltare”.  Anche toccarsi il naso è visto come segno del mentire; come pure grattarsi l’orecchio dietro o lateralmente oppure fregarsi gli occhi.
Quindi, “Occhio, mi raccomando!”


TI STA MENTENDO SE:

-         alza le spalle


Spiegazione

Alzare le spalle è un movimento che di solito indica ignoranza oppure indifferenza: “Non lo so” oppure “Non m’interessa”.
se vedete qualcuno compiere tale gesto, questo vuol dire che vuole ignorare il fatto, la notizia o le cose che gli dite, insomma non gliene frega niente del vostro dire.
Se però il gesto è sfuggente – se cioè lo si coglie appena – allora è indizio di qualcosa di diverso; la persona sta cercando di dimostrare di essere a proprio agio e rilassata, mentre di fatto non lo è. dal momento che ciò che prova non è un’emozione sincera, l’alzata di spalle non è un gesto convincente.
Attenzione, quindi. Se cerca di sembrare a proprio agio e rilassato riguardo le sue risposte, ma non lo è, è probabile che accenni a un’alzata di spalle.

ENZO

 Annamaria... a dopo

Le notizie segnalate da CATERINA

Ciao Anna Mmaria e amici del blog è una vergogna che uno come il Califfo( Il noto cantane Franco Califano ) che la vita se l'è goduta, non è possibile sentire certe richieste, di aiuto perchè "guadagna" solo diecimila euro ogni 6 mesi, diecimila euro, noi disabile non li percepiamo neanche in 3 anni come tanti  pensionati!
C'è gente che lavora una vita senza potersi permettere neanche lo stretto necessario e quando va in pensione è ancora peggio, è chi ha bisogno di cure, non ci posiamo curare.
E' vergognoso che la presidente della regione Lazio perda un'ora del suo tempo, dietro questa storia, visto i problemi della regione, per i disabili, i soldi e tempo non ne ha chissà se le vecchietta indigente e genitori con figli con disabilità non vengano ricevuti dalla Polverini con la stessa velocità.
Ultimamente ci sono momenti in cui mi vergogno di abitare in questo paese, è ora di finirla!
Va aiutata la gente che ha veramente bisogno!
Mi dispiace, ma, Califano e Polverini stanno dando una pessima immagine.

 Un abbraccio !








Le priorità di Renata( Polverini ): un aiuto per il Califfo ( il noto cantante Franco Califano) Paolo e Gloria, invece...

La Regione Lazio di Renata Polverini quando vuole si muove celermente. Lo fa, per esempio, per il cantante Franco Califano. «Guadagno solo 10 mila euro di Siae ogni sei mesi», si lamenta il maestro che chiede l'intervento delle istituzioni per salvaguardare il suo tenore di vita. Pazienza se quella cifra un precario, un cassintegrato o una pensionata con la minima neanche osano sognarla. Ma per il cantautore di 'Tutto il resto è noia' non sono sufficienti. E Polverini che fa? Tempo 24 ore e si mobilita per riceverlo a via Cristoforo Colombo, dicendosi «disponibile ad ascoltarlo e a dargli una mano».

Peccato che altre categorie che necessitano delle attenzioni della Regione non trovino la stessa solerzia e disponibilità. Le famiglie di disabili gravissimi che si sono viste negare le cure essenziali causa tagli della Regione Lazio ai centri di riabilitazione hanno atteso per mesi una risposta della Presidente, come L'Unità ha ampiamente documentato con le sue inchieste. I genitori di Paolo, 13 anni affetto da tetra paresi, e Gloria 16 anni, con emiparesi, hanno dovuto irrompere in una conferenza stampa dell'assessore alle Politiche sociali Forte, presente anche la Polverini, dopo che la stessa aveva ignorato per più di 20 giorni una lettera aperta con richiesta di incontro urgente inviata dalle pagine del nostro giornale.

Solo dopo questo blitz la Presidente si è decisa a occuparsi del caso (che riguarda circa 2000 disabili gravissimi del Lazio) e ne era seguito un caffè a casa di uno dei ragazzini, durante il quale la Polverini aveva dichiarato alla stampa che Paolo e Gloria avrebbero riavuto le loro terapie. Sono passati 13 giorni e niente è cambiato. «Ci sono state fatte tante promesse - dice Rita, la mamma di Gloria - ma non c'è stato l'accenno di un cambiamento; non ci ha più chiamato nessuno». Il Governatore durante la colazione aveva detto «gli ho lasciato i miei recapiti, ora possono contattarmi quando vogliono» ma aggiunge Pino Argento, marito di Rita, «io ho scritto una mail e un fax per chiedere spiegazioni, non mi hanno risposto».

«Perché le terapie non sono riprese? Ogni giorno perso di cure -continuano i genitori di Gloria - è un danno per i nostri ragazzi che aggravano le loro patologie: in casi come questi non si può aspettare, non si può perdere tempo». «La Regione non ha nessuna intenzione di tornare indietro sul taglio dell'8% perché è stato approvato dal Ministero dell'Economia - dichiara Dino Migliore, coordinatore regionale del Foai, Federazione degli Organismi per l'Assistenza alle Persone Disabili  e la circolare che prevede una compartecipazione del Comune per il 30% in realtà aggrava la situazione perché molti enti locali, fra cui Roma, non possono provvedere». «È venuta a prendersi il caffè, a fare parole - chiosa Antonietta, la mamma di Paolo - ma ci vogliono i fatti per mio figlio e per tutti quelli che stanno come lui. Per Califano i soldi li trova? E allora li facesse uscire pure per le terapie dei disabili, non ci costringa a toglierci il pane dalla bocca per andare dai privati. Altrimenti che devo fare? Mi devo incatenare sotto la Regione?»

fonte - l'Unità -






Annamaria... a dopo

mercoledì 10 novembre 2010

Meteo... e non solo





















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Sempre più matrimoni finiscono dopo i 50 anni. 


La notizia arriva da un sondaggio inglese ripreso e pubblicato sul quotidiano “Daily Mail”. Secondo gli studiosi britannici, un numero crescente di coppie entra in difficoltà nel momento in cui i figli escono di casa. Come se, “distolta” l’attenzione dalla propria prole, marito e moglie non riuscissero a ritrovare il feeling e l’amore di un tempo. Le cause dei divorzi spiegano meglio il fenomeno: secondo il 28 per cento degli intervistati, in gran parte donne, il partner è emotivamente freddo e distaccato; il 25 per cento delle persone ascoltate, stavolta in larga maggioranza uomini, accusa il compagno, o meglio la compagna, di aver perso interesse per il sesso; un “misto” 27 per cento, infine, rimprovera al coniuge uno scarso impegno nel mantenere la relazione.
Il sondaggio, commissionato e realizzato da un’azienda specializzata in prodotti per gli over 50, ha messo in luce altre possibili cause di separazione. Innanzitutto i soliti annosi motivi economici: il 9 per cento delle persone intervistate ha lamentato uno scarso contributo monetario da parte del partner, o accusato il compagno di dilapidare con troppa facilità le finanze comuni. A portare le coppie all’esasperazione e al divorzio, inoltre, ci sarebbe in alcuni casi persino il lavoro. Secondo l’8 per cento delle persone ascoltate, la scelta dell’occupazione ha reso difficile e alfine insopportabile la vita di coppia. Un altro 5 per cento, invece, ha denunciato una delle situazioni più comuni: la scappatella sul posto di lavoro, fonte inesauribile di litigi e dolorose separazioni.


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http://www.mondoglitter.it/divisori/divisori4.gif

si ride, si piange


http://www.gifmania.it/musica/disco/discot.gif





Alla fine dopo vari tira e molla e contratti non firmati, "Vieni via con me", il programma per Rai3 di Roberto Saviano e Fabio Fazio è andato in onda e ha fatto il record di ascolti: 25,38% di share e 7 milioni e 623mila spettatori.

Filo conduttore del monologo del regista toscano, Berlusconi e Ruby. Attacchi a destra e a sinistra. Sul palco anche il governatore pugliese Nichi Vendola che ha elencato tutti i modi per definire gli omosessuali in Italia. 


... l'elenco di è" tutto mio" aggiornato a ieri sera



Annamaria... a dopo

DIO! DIO?...DIO!?...DOV’E’? - di Enzo -



Chi ti ha creato?
Mi ha creato Dio.
Chi è Dio?
Dio è l' essere perfettissimo, creatore e Signore del cielo e della terra.
Dov' è Dio?
In cielo in terra e in ogni luogo.


Così  ci insegnavano quando ero piccola e di conseguenza, pensavo io, quelli che ci credono sono creazionisti.

la parola a ducky e ..Enzo 







Ducky: Enzo, siedi un po’ qui, dai.

Enzo: Qui fa un po’ fresco. Andiamo dentro al bar.

Ducky: Sì, hai ragione.

I due si siedono in un angolo. Accanto a loro una finestra. Il sole proietta un fascio di luce al lato del banco.

Enzo: Sorridi, perché…che hai stamattina?

Ducky: Sono contento di avere un fratello-gemello come te.

Enzo: Anch’io, scemo. Ti ho sempre ammirato; a volte mi fai invidia…

Ducky: Invidia? ma che dici, Enzo?

Enzo: …un pochino.

Ducky: Oh, Dio…!

Enzo: Oh, Dio, Oh Dio. A pensarci bene, e con i tempi che corrono, ci vorrebbe una sua ‘discesa’, magari una capatina…qui sulla Terra.

Ducky: Eh, sì. Dici bene. Hai proprio ragione. Tante cose vanno storte. Su certi muri avrai letto anche tu…”DIO C’E’”.

Enzo: Ho letto. Quella frase…quelle tre parole mi tornano in mente spesso. Poi mi chiedo sempre “c’è”, “non c’è”, e se c’è mi domando come potrebbe essere, e dov’è.

Ducky: Cosa credi che io non mi sia posto le stesse domande?
Meglio parlare delle donne, dell’amore, di romanticismo.

Enzo: Smettila, siamo seri una volta tanto…parliamo di Dio.

Ducky: Non so come ti vedo, stamattina. Vogliamo parlare di Dio? e parliamone! Ti avverto, dobbiamo aprire la mente e il cuore perché la conversazione riguarderà il più grande dei misteri.

Enzo: Ne sono perfettamente consapevole. La domanda è… C’E’? e DOV’E’?

Ducky: C’è chi trova tracce di Dio nelle galassie e chi crede di trovarlo nella propria mente. C’è chi si domanda perché non interviene nelle sofferenze, o quando l’uomo commette il male. si cercano prove su base scientifiche, e chi parla di merito creativo riferendosi a civiltà extraterrestri.

Enzo: Anticamente se ne discuteva dal punto di vista filosofico e
religioso.

Ducky: Vero, ne discutevano filosofi, religiosi, oggi rimane la fede personale non dimostrabile e non discutibile. Questo mistero viene affrontato dal punto di vista
dell’antropologia, della cosmologia, della biologia…

Enzo: …e chiaramente anche dalla Chiesa cattolica.

Ducky: Nel 13° secolo Tommaso D’Aquino formulò 5 prove sull’esistenza di Dio senza ricorrere alla fede ma sulla razionalità.

Enzo: …cioè col ragionamento.

Ducky: Esattamente. “Oggi la scienza può risalire al principio razionale su cui si reggono l’universo, la natura e lo stesso ciclo vitale dell’uomo. Per concepire un essere che, a livello personale, possiamo considerare Dio” afferma Vito Mancuso, docente di teologia moderna all’Università San Raffaele di Milano.

Enzo: Una delle più significative frasi la disse il grande Albert Einstein, secondo lui, Dio potrebbe essere un “Old One”, cioè, “Un Grande Vecchio” che sta dietro a tutti i principi della fisica, benché, nonostante fosse ebreo, Einstein rifiutasse il Dio della Bibbia.

Ducky: Lo so, anch’io. Piace anche a me questa immagine.

Enzo: E gli astronomi con i loro studi come la pensano?

Ducky: Ora ti dico. 14 astronomi gesuiti, all’Osservatorio astronomico del Vaticano, La Specola di Castelgandolfo, si occupano di galassie, di sistemi per la loro datazione. Il direttore argentino, José Funes ha detto: “L’Universo ha circa 14 miliardi di anni, il Sole 5 miliardi, e non prendiamo certo alla lettera la Bibbia che è un testo di valore teologico, non scientifico. Quella del Big Bang è secondo noi l’ipotesi più valida finora sull’origine dell’Universo. Che tra l’altro si accorda molto bene con la figura di un Dio creatore.”

Enzo: Ti sembrerò brutale, ma che prove abbiamo dell’esistenza di Dio?

Ducky: Le prove? Mbè, l’intelligenza dell’uomo…è unica; le condizioni favorevoli alla vita…distanza ottimale dal Sole, condizioni dell’atmosfera…sono uniche. Ma, devo anche riconoscere che queste considerazioni stanno diventando vecchie…e non sono tanto convincenti.

Enzo: Pare anche a me…!

Ducky: Pensa che esistano 100 miliardi di galassie, ognuna con 100 miliardi di stelle. Molte di queste hanno pianeti intorno.

Enzo: Vuoi dire che sono alte le possibilità che ce ne sia uno simile al nostro. E’ possibile che ci siano altre forme di vita nell’universo?

Ducky: Certo, gli extraterrestri potrebbero esistere, anche per gli scienziati vaticani. Senza per questo contraddire l’unicità della rivelazione di Dio, fattosi uomo in Cristo. Questo Funes dice anche…

Enzo: E chi è questo Funes?

Ducky: Ehi, scétate, sveglia…Enzo, mò te l’ho detto …è il direttore
dell’Osservatorio astronomico di Castelgandolfo…

Enzo: Ah, sì…ricordo. Scusa!

Ducky: Lui dice che se dovessero esistere extraterrestri intelligenti, non ci sarebbero contraddizioni. Questi esseri sarebbero fuori dal peccato e in accordo con Dio.

Dice pure che “L’umanità terrena andrebbe vista come l’evangelica pecorella smarrita che Cristo vuole riportare all’ovile per farla stare con le altre 99. Nelle Sacre Scritture non mancano passi che si possono accordare con le nuove scoperte scientifiche”. Per lui “l’universo è finito, anche se non si possono escludere universi paralleli. Universo finito significa che oltre non c’è nulla, l’Universo è il Tutto. E sebbene si osservino momenti d’instabilità – per es. intere galassie in collisione -, ciò che lo caratterizza è una grande razionalità. Le leggi misurabili dell’Universo manifestano la razionalità di Dio.”

Enzo: Duckino mio, parli bene. Ci sono tante persone che non credono a un dio: gli atei dove li mettiamo?

Ducky: Smettila di chiamarmi Duckino, Se no, mi costringi a chiamarti …, e no…preferisco dirtelo in inglese “golden tongue”!

Enzo: Zitte...malalingua…scherzavo…!

Ducky: Sai bene che è il nome che ho dato al canarino.
Quanto ai non credenti… è vero. L’ateismo ha radici antiche. Gli antichi egizi mummificavano i defunti, pensando che andassero in un Al di là, ma che tra di loro, a quell’epoca non mancavano gli scettici. Su una lapide è stato trovato una scritta:
“Nessuno è mai tornato dall’Al di là.
La vita dopo la morte non esiste.”



Enzo: Comunque, filosofi e non-filosofi non tutti sono credenti in un Dio. C’è chi crede e chi no. So che diversi filosofi era erano atei, nell’antichità e non solo, anche ai tempi nostri.

Ducky: Dinnanzi a un mistero così grande, ognuno la può pensare come crede. Anassimandro, filosofo greco, 5 DIOsecoli prima della nascita di Cristo, ipotizzò che ci fosse qualcosa di primordiale nell’universo, che chiamò “apeiron”, insomma pensò a qualcosa che non aveva limiti.
Un altro filosofo, Anassagora pensò, da ateo, che tutto fosse
una materia in continua ed eterna trasformazione. Per lui non esistevano dei.

Enzo: Platone pensò che “qualcuno” avesse creato l’Universo.

Ducky: Esatto, bravo Enzo!

Enzo: …che lui chiamò e considerò un “demiurgo”.

Ducky: Ehi, bravo, vedo che qualcosa la sai…!

Enzo: Grazie, prufessò, voi mi ‘ondulate’, site troppo buono..., ma non vi allargate troppo, perché se cambiamo argomento, sarò io a insegnare “a vuie tante belle cose utili, e sai bene a che cosa mi riferisco.”

Ducky: Eh, Enzo, che lingua…mamma mia…e anche tua. Ne convengo ne convengo, per carità….comunque poi venne Aristotele che pensò a un essere che faceva muovere tutto, senza essere mosso.

Enzo: Insomma…un motore immobile, eh!

Ducky: Plotino, e qui stiamo a circa due secoli prima di Cristo, pensò a una “realtà suprema” che sta tra terreno e divino.
Questa entità lui la chiamo l’UNO, e da essa discendono tutte le cose. Secondo lui il mondo era costituito da tre sostanze: l’Uno, l’Intelletto e l’Anima, che chiamò “ipostasi”.

Enzo: …da non confondere con la “ambosta” gustoso panino secondo il nostro dialetto napoletano.

Ducky: Buona questa! lo so che sei particolarmente spiritoso…allora sai cos’è l’ipostasi di Plotino?

Enzo: Sinceramente, no! Dimmelo tu, che sei così impaziente di sfogarti.

Ducky: Letteralmente significa “ciò che sta sotto”; indica le tre sostanze spirituali che secondo lui compongono la realtà: L’Uno (Dio), l’Intelletto (lo Spirito), e l’Anima (l’Anima del mondo e dell’uomo. Ipostatizzare significa, quindi, assumere come assoluto e vero ciò che è relativo e non dimostrabile.

Enzo: Eh, sì, qui ci vorrebbe un applauso. Con la lingua – lo devi riconoscere – siamo bravi tutti e due.

Ducky: Con la lingua, eh. Come ti capisco, come ti capisco. Caro Enzo, l’argomento è di una serietà assoluta,,,e non possiamo ‘saltare’ S. Agostino, santo e in vita grande lottatore di eresie. E’ stato il più importante fra i Padri della Chiesa. Seppe innestare la nuova religione sul ceppo dell’Antico Neoplatonismo. Agostino costituisce nella storia un’insolita cerniera fra il mondo antico e la civiltà cristiana. Ha scritto più di 300 opere. Lui crede in un essere Supremo. Ci sono domande che farebbero venire il mal di testa nella ricerca delle risposte.

Enzo: Prova a farne qualcuna!

Ducky: Come si concilia l’eternità di Dio con la finitezza temporale del mondo? Se Dio è eterno, non è logico che anche il mondo lo sia? Altrimenti, cosa faceva Dio prima di creare il mondo? S. Agostino risponde in questo modo: “Dio, eterno, è fuori dal tempo. Creando il Mondo, ha creato anche il Tempo, senza la sua creazione il Tempo non sarebbe mai esistito. Due domande o questioni stanno alla base della ricerca teologica e uomo potrebbe dare una propria risposta.

Enzo: Avanti, sentiamo!

Ducky: La prima e’ questa! La creazione deve essere intesa come una cosa fatta “dal nulla” , oppure, come supposero gli antichi filosofi greci, bisogna accettare il principio logico che “nulla nasce dal nulla” e ammettere che Dio si sia limitato a dare forma a una materia preesistente ed eterna?
La seconda domanda mi lascia sempre della tristezza “dentro”. Ed è questa. Se Dio ha creato il mondo attraverso un atto libero, come ha potuto permettere l’esistenza del male?


Enzo: Ducky, fermati qui, altrimenti ci uscirà il fumo dalla testa. La risposta di S. Agostino la darai la prossima settimana, nella seconda parte. Lasciamo riposare anche il lettore.

Ducky: Hai ragione. E’ l’una. ora di pranzo…cosa c’è per primo?



Enzo: Ziti al sugo!

Ducky: Magnifico!


ENZO





fine della parte prima