venerdì 12 novembre 2010

Morte sul lavoro …Ciao Renato - di CIPRIANO

Cipriano attraverso il blog vuole ricordare un suo caro amico, vittima delle troppe
“Fra tutti i giorni in cui potevi morire,
perché hai pensato proprio al lunedì?”
Così dice una canzone di Carmen Consoli;
ma Renato Uccella, lunedì scorso non
aveva pensato affatto di morire, anzi lui
era uno di quelli che amava la vita, la vita,
proprio quella che gli è stata tolta da un
tragico destino.
Era da poco passato mezzogiorno
dell’ultimo lunedì di Ottobre scorso,
Renato Uccella, 58 anni originario di Napoli
ma residente a Capodrise ormai da anni
e l’ ing. Salvatore Tranchese ( la sua vita è
appesa ad un filo) 33 anni di Scafati, erano
saliti sul tetto della B D di Marcianise,
per effettuare un sopralluogo in vista
dell’ installazione di pannelli solari.
Ma il lucernario in plexiglass su cui stavano
camminando ha ceduto provocando la
caduta dei due per circa 15 metri.
Renato (lo chiamo per nome perché siamo
amici da 26 anni) nel cadere ha urtato
violentemente la testa, e nonostante il pronto
intervento dei soccorritori è morto appena
giunto all’ospedale civile di Caserta.
Alla tragedia di una morte bianca è seguito
lo scandalo di un’assunzione post mortem.
Un particolare inquietante e che va a
profanare una morte avvenuta già in
circostanze tragiche.
Renato, lavoratore irregolare a 58 anni, è
stato assunto sei ore dopo la caduta, e cioè,
quando il suo corpo era ormai privo di vita.
Accade anche questo in quella che viene
definita Terra di lavoro.
Morire di lavoro è qualcosa di inaccettabile
è qualcosa che non si può tollerare, ma poi,
quando alla tragedia si aggiunge una
vergogna del genere; allora il dolore e la
rabbia sono ancora più forti.
Ma chi era Renato Uccella?
Un napoletano di Secondigliano di 58 anni.
Diplomato come perito elettrotecnico.
Nei primi anni 80 entra a far parte di una
Importante azienda elettromeccanica,
la “Elettromar” di San Giorgio a Cremano,
diventata poi “Costelmar” la sede di lavoro
è San Marco Evangelista.
Da qui la decisione di trasferirsi con la famiglia
in provincia di Caserta.
Aveva sempre un sorriso per tutti perché
diceva: “Un sorriso non costa nulla e rende
molto, arricchisce chi lo riceve …Etc. …Etc.
Una persona perbene, educata, solare,
trasparente; che amava la vita, la musica ma
soprattutto amava le tre donne della sua
vita: Anna, la moglie (scomparsa prematuramente
tre anni fa) Paola e Simona le figlie per le quali
stravedeva.
Adesso il tuo sorriso lo donerai agli angeli!
Ciao RENATO.

Cipriano

Incidenti lavoro: altra esplosione  nel milanese, un ferito

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Un operaio è rimasto ferito in maniera non grave a causa di un'esplosione all'interno della Ghibeca, una ditta di smaltimento rifiuti a San Giuliano Milanese, durante le operazione di compattamento delle immondizie. A causare lo scoppio sarebbe stato il liquido diserbante rimasto in alcune taniche. Lo scorso 4 novembre a Paderno Dugnano un'esplosione in un'altra ditta di smaltimento rifiuti. Io mi trovavo a poca distanza dal posto dove è avvenuto lo scoppio, la Eureco Holding. Lo scoppio  aveva provocato il ferimento di dieci operai.di cui 2 gravi: un albanese di 28 anni ,ancora grave ma stazionario, e un italiano (che  conosco personalmente e che proprio 2 giorni fà ha subito un delicato intervento di ricostruzione della pelle per le troppe ustioni riportate.  Le sue condizioni restano disperate )   Ed è di poco fà la notizia che a Corsico (Mi) si è verificato un altro incidente sul lavoro . L'operaio rimasto vittima  è un italiano di 38 anni, ed è stato trasportato in ospedale in condizioni non gravi. (per fortuna ) riportando lo schiacciamento di una mano sotto un rullo.

 Annamaria... a dopo

1 commento:

  1. Si rimane attoniti e furenti. Addio Renato, amico del nostro amico Cipriano. Spero, come tutti noi speriamo, che tu possa avere giustizia. Ma chi ti ridarà la vita? Continua la sequela degli incidenti sul lavoro. Basta! Ci vuole più vigilanza? Ci vuole più rigore? Non lo so. Dico solo, diciamo solo Basta!

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