sabato 21 agosto 2010

Meteo... e non solo






Oggi 21 agosto è  una giornata particolare : è il mio compleanno! . Allo stesso tempo da giorni questa data è fatidica per una donna Iraniana che con la sua storia ha fatto il giro del mondo
Quale regalo migliore, per me, sapere che venga revocata la sua  condonna a morte  tanto  atroce .
Giustizia e vita per  Sakineh Mohammadi Ashtiani!!!



Questo è un nuovo appello per Sakineh Mohammadi Ashtiani, la giovane donna iraniana che rischia la condanna alla lapidazione con la presunta accusa di adulterio e di complicità in omicidio. Il Brasile le ha promesso asilo, ma l' Iran ha respinto l' offerta. Questo è un appello in extremis. È stato firmato, oltre che dall' autore di queste righe, da altre diciassette personalità, scrittori, attivisti dei diritti umani e politici, sia uomini che donne, indignati, tutti, dal persistere di questo abominio nel ventunesimo secolo: Wole Soyinka, Patrick Modiano, Milan Kundera, Jorge Semprún, Ségolène Royal, Rachida Dati, Simone Veil, Marjane Satrapi, Juliette Binoche, Mia Farrow, Bob Geldof, Taslima Nasrin, Ayaan Hirsi Ali, Jody Williams, Sussan Deyhim, Yann Richard, Elisabeth Badinter. Ci auguriamo che la loro voce trovi ascolto a Teheran. Nella prigione di Tabriz, nella regione occidentale dell' Iran, dove è rinchiusa ormai da cinque anni, Sakineh Mohammadi Ashtiani attende ancora risposta alla richiesta di riesame del suo caso, fissata per il 21 agosto. Sakineh ha già pagato per il suo «crimine» (da lei confessato, occorre ricordare, sotto tortura, e che secondo i suoi accusatori consiste nell' aver avuto rapporti amorosi al di fuori del matrimonio in due occasioni) subendo la pena di 99 frustate, cui è stata sottoposta in presenza di uno dei suoi due figli. Ma ecco che alcuni mesi or sono spunta fuori una nuova e vaga imputazione, per la quale è prevista la pena di morte. E non di una morte qualsiasi, ma di morte per lapidazione! L' opinione pubblica internazionale, inorridita davanti alla minaccia che pesa su Sakineh, ha atteso assieme all' accusata la revisione di un verdetto tanto iniquo quanto barbarico. Ma la sera dell' 11 agosto si è verificata una svolta drammatica, di quelle che sono ormai diventate moneta corrente in Iran: nel corso di un programma televisivo molto seguito, il regime ha mandato in onda la cosiddetta «confessione» della donna la quale, con indosso un chador nero che la copriva per intero lasciando emergere solo un occhio e il naso, stringeva in mano un foglio di carta, quasi costretta a recitare una parte che stentava ad apprendere a memoria. Mentre il doppiaggio in farsi copriva la sua stessa voce che si esprimeva in azero, sua lingua madre, Sakineh ha confessato la sua presunta «complicità» nell' omicidio del marito. Il suo avvocato, Hutan Kian, non ha perso tempo per ricordare che Sakineh era già stata assolta da tale accusa nel 2006. Tralasciando i sospetti più ovvi, che non è riuscito tuttavia a dissipare sulla reale identità della donna apparsa quella sera sugli schermi televisivi, nascosta sotto il velo integrale, il legale ha affermato che, a dispetto delle apparenze, la donna era stata costretta a pronunciare quella dichiarazione, ancora una volta sotto tortura. Infine, l' avvocato ha ricordato che tali parole erano chiaramente in contraddizione con quelle riportate dal Guardian il 6 agosto in cui la stessa Sakineh spiegava di essere già stata prosciolta da quell' accusa infamante nel 2006. È chiaro che le autorità iraniane hanno mentito spudoratamente, ripescando un' imputazione già da tempo scartata, con l' unico scopo di seminare confusione nell' opinione pubblica e prepararla a una rapida esecuzione della condanna a morte. Kian ha aggiunto che la «giustizia» si accanisce sul suo caso solo «perché è una donna», che vive «in un Paese dove alle donne vengono negati i diritti più elementari». A Sakineh viene negato il diritto fondamentale a reclamare giustizia per il semplice fatto che le è stato impedito l' accesso a un processo equo, in una lingua a lei comprensibile. («Quando il giudice ha pronunciato la sentenza - ha riferito la donna al Guardian - non ho nemmeno capito che ero stata condannata alla lapidazione, perché non conosco il significato della parola rajam. Mi hanno chiesto di firmare la condanna, e l' ho fatto, ma quando sono tornata in prigione e le mie compagne di cella mi hanno detto che sarei stata lapidata, ho perso i sensi»). Tutto ciò è stato confermato dal suo precedente difensore, l' avvocato Mohammad Mostafaei, che non aveva esitato ad attirare l' attenzione internazionale sul suo caso e che per il suo interessamento si è visto piombare addosso un mandato di arresto (si è salvato per un pelo, rifugiandosi in Turchia, dove è in attesa di un visto per la Norvegia. Non così sua moglie, Fereshteh Halimi, che è stata arrestata e trattenuta in ostaggio.) Infine, appare chiaro che, senza soffermarsi sull' orrore della condanna, i cui dettagli più ripugnanti non trovano posto in questa sede, la lapidazione è consentita dalla «legge» iraniana esclusivamente quando i parenti della vittima ne fanno richiesta (e, occorre ribadirlo, non è nemmeno questo il caso di Sakineh e della sua famiglia). Ma al di là di tali considerazioni, che non è opportuno né auspicabile sviscerare in questo momento, è urgente intervenire subito per impedire l' esecuzione di una condanna che gli osservatori della situazione iraniana temono possa essere imminente. È nostro dovere rispondere con urgenza alle suppliche dei figli di Sakineh, Fasride e Sajjad Mohammadi Ashtiani, che ci implorano di non chiudere gli occhi davanti a queste macabre macchinazioni del regime iraniano, per non permettere che il loro «incubo si trasformi in realtà». A nome di Sakineh, è urgente rivolgersi alle autorità affinché venga revocata la sua condanna a morte, in qualunque forma essa sia, e la donna venga rilasciata senza indugio, riconoscendo la sua innocenza.

In Iran, ogni anno, decine di donne sono condannate alla fustigazione, lapidazione e altre forme di punizioni raccapriccianti. È nostro dovere intervenire presso le Nazioni Unite per ricordare al regime dei mullah le promesse fatte nel 2002 e nel 2008, riguardanti appunto l' abolizione di queste punizioni. Se in questo momento è a rischio la vita di una sola donna, non dimentichiamo che sono a rischio la libertà e la dignità di migliaia di altre. Ricordiamo infine che è a rischio anche l' onore di un grande Paese, ricco di una splendida cultura millenaria, che non può e non deve riconoscersi, davanti agli occhi del mondo, nella maschera sanguinolenta di un volto di donna sfigurato dai colpi di pietra. Pietà per Sakineh. Pietà per l' Iran.

da Corriere.it


Una lettera al console iraniano in Italia, Mohsen Amin Zadeh, perche' intervenga per salvare Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata alla lapidazione nella Repubblica islamica con l'accusa di adulterio e complicita' in omicidi. L'ha scritta il presidente del Consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmieri, che ha aderito all'appello dell'intellettuale francese Bernard-Henri Levi e invitato i milanesi a fare altrettanto.

 "Egregio signor console - si legge nella missiva -, nel rispetto della piena sovranita' e delle leggi della Repubblica islamica dell'Iran, Le chiedo di intervenire in ogni modo e con ogni mezzo presso le autorita' del Suo Paese perche' venga revocata la sentenza di condanna a morte di Sakineh Mohammadi Ashtiani. Con una sola voce e una sola coscienza ci appelliamo a Lei e, per Suo tramite, al Suo popolo cui la nostra citta' da sempre e' vicina: 'Salvate la vita di Sakineh". "Questo appello - ha spiegato Palmeri - muove da ragioni civili e umanitarie particolarmente sentite dal Consiglio comunale e dalla nostra citta', patria di Cesare Beccaria: vogliamo accendere sempre la luce sul rispetto dei diritti umani nel mondo, dimostrando ancora una volta che essi non hanno confini e devono diventare patrimonio di tutti".

"Forte della sua storia passata - ha proseguito - Milano deve contribuire a scrivere anche quella futura nella battaglia di civilta' contro la pena di morte, il cui rifiuto e' iscritto nella sua costituzione materiale e nel suo dna civile. Dalla nostra citta' e' partito il messaggio universale di Cesare Beccaria: 'Se dimostrero' non essere la pena di morte ne' utile ne' necessaria avro' vinto la causa dell'umanita": queste parole sono ancora oggi per noi un richiamo alla responsabilita' e un monito a proseguire l'impegno in questa direzione". Manfredi Palmeri ha ricordato che il Comune di Milano aveva aderito nell'agosto 2007 alla campagna di Nessuno tocchi Caino intitolata "Le Regioni, le Province e le citta' italiane per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali". Lo scorso anno, inoltre, il Consiglio comunale aveva promosso l'iniziativa "Non lasciamole sole, non lasciamoli soli" a sostegno dei diritti umani in Iran.



Mi associo alla lettera di Palmieri!


E ora voglio ringraziare le amiche e gli amici di ELDY che nel blog "INCONTRIAMOCI" mi hanno fatto una dedica di auguri. 
Un grazie particolare alle curatrici del blog Nadia e Rosaria...continuo a ballare anche qui!!




..e dico grazie allo sconosciuto/a che mi ha inviato questa canzone




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http://carte9.dromadaire.com/dromacartes/45819g.gif



Annamaria... a dopo

SE...... di SALVATORE MIGLIORE



 http://www.2012dayafter.com/Portals/0/cielo-stellato-stelle.jpg
Se ti senti triste
se non ci sono nuvole
se hai voglia di guardare il cielo
guarda la notte che è tutta intorno a me
guarda le stelle
e mi vedrai
e la stella più lontana e più luminosa
sarà il mio cuore che brillerà solo per Te
e ascolta il vento che ti parla di me
guarda quella stella
che ti parla e ti ascolta e ti guarda
se hai bisogno di me
e se hai voglia di me
io sono già accanto a te....

TOTO'

http://i10.photobucket.com/albums/a141/elanize/stelle02.gif

venerdì 20 agosto 2010

CIAO PIETRO, CIAO ANTONIO.

Noi tutti del  blog, ma soprattutto Giada e Natalina , vogliamo ricordare due persone che ci hanno lasciato recentemente.
Non è facile trovare parole per alleviare il dolore dato dalla perdita di un caro amico, noi vogliamo esprimerlo con questa canzone.
E unendoci al dolore delle famiglie, diciamo : coraggio!


Ciao Pietro , Ciao Antonio!







Annamaria e tutti gli amici del blog

giovedì 19 agosto 2010

METEO...e non solo


DURATA: LA DURATURA VERITA' - scritto da ENZO -

corso quasi serio di sesso

pubblicato il 1- marzo-2010
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-tFJU2B3ml-Gw0Z12LkPY34ld7WBYPuehv6WbH_xqiVxLj98g1R86wHUXouUqnetMxmVHzcl4QSHoKXFGKc1Cita9821T234AILIw3fs2Z6XTAWBF7Z9Njr3Yn9SmpzlmT3bFohO9sfU/s320/sesso.jpg
Professore Mirco OCCHIOFINO - responsabile del Servizio di Andrologia dell'Ospedale San Gustavo Loffredo di Napoli

Corsettina e Dudù CAVERO : (coniugi)
Mimì e Enzo CUOFANO : (coniugi)

Nella "SALA CONFERENZE" del 2° piano dell'Ospedale i coniugi Cavero e Cuofano sono
seduti nei rispettivi banchi.



ore 19.00

CORSETTINA: Dudù, non ho capito l'argomento di stasera; qui c'è scritto "la duratura
verità". Che vuol dire "duratura"?

DUDU': E' vero, c'è scritto proprio così. Sinceramente non lo so. Provo a chiedere al
Sig. Enzo…scusate, Donnè, voi sapete che vuol dire "la duratura verità"?

ENZO: Secondo me, significa che una certa verità "dura" , cioè si mantiene
nel tempo. Comunque, poi il professore ci spiegherà la cosa.

Ore 19.00 esatte - Il professore entra e saluta le due coppie iscritte al corso "SESSO: LA GUIDA PER LA COPPIA".

IL PROFESSORE: L'argomento è delicato e interessante. Quindi vi pregherei di fare
molta attenzione: parleremo di durata e della "duratura verità".

MIMI' : Enzo, lo sapevo, lo sapevo, se ne esce sempre con le parole difficili. E' come
se lo facesse apposta…che bisogno c'era di dire "duratura; verità
so che significa, ma Dio santo, perché ci deve mettere prima sta' duratura…!

ENZO: Mimì, per favore, lui dice stì parole ma poi le spiega. Stiamo a sentire!

MIMI'': Ma tu lo sai che significa "duratura"?

ENZO: Non vorrei sbagliarmi. Per me vuol dire che una cosa dura nel tempo…zitta sssssst, ascoltiamo.

IL PROFESSORE: Signori, all'Università di Chicago hanno fatto un indagine, insomma uno studio. secondo cui il 69 per cento degli uomini pensa di aver dedicato dai 15 minuti a 60 minuti all'ultimo "amplesso sessuale"; un altro 20 per cento ha detto di essersi intrattenuto per più di un 'ora.

CORSETTINA: Dudu' ha detto 'amplesso" vuol dire che tu fai il tuo dovere?
DUDU': Corsettì, si dice " coito, accoppiamento"… e…per favore, non dire che "faccio il mio dovere.
CORSETTINA: Dudù noi non abbiamo mai misurato il tempo. Su per giù quanto tempo ci mettiamo? Una mezz'ora?

ENZO: Non ho mai fatto il calcolo. ma credo che oscilliamo…

CORSETTINA: Io e te oscilliamo …così bene…oscilliamo cosi bene il venerdì, sabato e Domenica.

ENZO: Che hai capito, Corsettì. Lasciami finire la frase. Stavo dicendo che io e te oscilliamo dai 15 minuti ai 25 minuti. Nelle festività importanti, come Pasqua e Natale raggiungiamo anche i 40 minuti.

CORSETTINA: Facciamo i fuori d'artificio… perciò ti voglio bene, per la tua tenerezza; ma quando vuoi essere duro me faie ascì pazze!
Intanto anche i coniugi Mimì ed Enzo Cuofano hanno il loro dire.

MIMI': Enzo, noi non abbiamo di che lamentarci: 30-35 minuti li teniamo bene.

DUDU': Mica sempre!

MIMI': E' stato bell'assai a maggio quando siamo rimasti soli: ti ricordi? Era il tuo compleanno.

(Il professore continua)

IL PROFESSORE: …ma come sanno gli psicologi, la maggior parte delle persone sopravvaluta il tempo impiegato per queste attività; come tutti sappiamo, gli uomini sono degli incorreggibili fanfaroni. Tutti gli uomini vogliono durare, durare e durante dentro una donna; la maggior parte degli uomini non lo fa. Ma la verità è che il tempo cronometrato va dai 2 ai 7 minuti, questa è la
duratura verità. A condizione che non si soffra di eiaculazione precoce o di eiaculazione ritardata. Precoce: quando l'uomo "esplode" prima o immediatamente dopo la penetrazione; ritardata: quando l'uomo ritarda notevolmente l'eiaculazione. Ma credo che nessuno dei vostri marito soffra di questi problemi.

ENZO: Dotto', ma a che cosa è dovuta quella ritardata?

IL PROFESSORE: Ad abuso di alcol o farmaci, oppure posso essere problemi personali, quali, lo stress, la collera, la mancanza di fiducia.

ENZO: Dotto' lo dica a mia moglie, che non ha fiducia in me, e che non dobbiamo litigare dal 20 in poi.

MIMI': Prufessò, non gli date retta, Noi litighiamo a fine mese per le bollette da pagare…per la fiducia…è meglio che mi sto zitta se no qua succede il 48.

IL PROFESSORE: Signori, vogliatevi bene, cercate di non litigare e di affrontare la vita
con coraggio…e voi signor Dudu', ditemi una cosa, e' vero che a Napule c'è
un proverbio che dice "un certo …coso… non vuole pensieri?

DUDU': Si, prufessò, si dice si dice, ma mica solamente a Napoli, anche in tutta la
Campania, e non solo, il proverbio vale su tutto il pianeta Terra. E vale
principalmente le donne. Perché quel "coso" odia 'e penzieri.

IL PROFESSORE: A proposito del "coso", lo sapete che gli antichi Romani lo portavano in
processione e lo mostravano in marmo all'ingresso delle loro case?

DUDU': Overo? Ma senti, se lo facessi anch'io davanti all'ingresso della casa che mi sto costruendo, mi porterebbero in galera per atti osceni.

IL PROFESSORE: (Saluta le due coppie): La lezione è finita. Buona sera a voi.

I 4 amici risposero al saluto e uscirono…per il rito della pizza.


E N Z O

com'è bello far l' ammmore da trieste in giù ...tanti auguri!







2 commenti:


Lorenzo ha detto...
La solita succosa scenetta. Ci serve davvero. Bene, bravi, bis.

Anonimo ha detto...
bravo enzo, molto divertente ma nell'insieme ci insegni ogni volta cose nuove complimenti.

mercoledì 18 agosto 2010

Meteo... e non solo


 Natalina dedica  questo video alla nostra cara ,carissima amica GIADINA



http://digilander.libero.it/memoliy/immagini/dolcevita.gif



due brani simili ma molto orecchiabili


ridiamoci su...



Annamaria... a dopo

QUESTA NOTTE UNA VOCE di S. MIGLIORE


Il mio corpo, questa notte, tremava
Era l’amore che il mio cuore chiamava,
Ma lui beato e tranquillo dormiva,

Allora l’amore che al petto bussava :
“Svegliati cuore” forte gli gridava;
Ma il sonno di ascoltare, gli impediva.

E il corpo, che di giorno, per Lei piangeva,
Lo scosse tutto mentre gli parlava.
Ma lui batteva, dormiva e batteva.

Ed era sordo perché di giorno per Lei soffriva
E almeno la notte riposare voleva.
Poi all’improvviso mentre sognava

sentì una voce che chiamava:
“Ciao come stai “? Dolcemente gli chiedeva.
Ma si........... era Lei che parlava.

E si svegliò ridendo e piangendo,
perché l’amava.


TOTO' 


martedì 17 agosto 2010

Meteo... e non solo

http://www.meteoindiretta.it/cartine/elaborate/0_italia.png


DEDICA PER NATALINA

http://pally688.altervista.org/_altervista_ht/amicizia10.gif


                                                                      Natalina a Loreto


                                                     davanti alla cattedrale di Loreto

natalina ti dedico un video con la canzone di Cochi e Renato - La vita l'è bela -




e ora sorridi un pò con dei comici veneti



..e nn c'è due senza tre!..una canzone veneta -




Spero di averti portato...
http://www.partecipiamo.it/gif/frasi_brevi/italiano/un_sorriso.gif
 e per chi non avesse capito ..Natalina  xe' veneta..

voria tegnarte streta qua visin de mi
voria no farte più 'ndar via
voria tante robe
ma no posse

traduzione 


 vorrei stringerti, vorrei tenerti qui vicino a me
vorrei non farti più andar via
vorrei tante cose
ma non posso

Ti vogliamo bene!

Annamaria... a dopo

L'APERITIVO NEL VENETO


Il rituale dell'aperitivo di solito inizia verso le sei di sera e viene accompagnato dai cosi detti cicchetti, una sorta di antipasto alla cena. il problema è che molti cenano direttamente al bar con questo sistema, infatti dopo cinque o sei aperitivi accompagnati da abbondanti cicchetti,  quello che doveva essere un momento per stuzzicare l'appetito diventa un sostituto della cena stessa.
Di solito come aperitivo si beve lo SPRITZ. Lo spritz è fatto con prosecco, acqua minerale e aperol, anche se esiste la versione con il campari, molto più strong e meno usata.

Il vero spritz però è fatto con vino bianco allungato con acqua, perciò se vi capita di andare in veneto cercate di specificare se volete lo spritz con aperol. specialmente nella zona di Vicenza.
Nella zona di bassano del grappa si usa bere il mezzo e mezzo, è l'aperitivo della  distilleria Nardini. Praticamente vengono mischiati in parti uguali aperitivo nardini e rabarbaro nardini, si ottiene una bevanda scura simile come gusto all'americano. Il mezzo e mezzo viene servito con seltz e una scorza di limone, il quale dà un gusto leggermente acido.



GRIGIO VERDE

Il grigio verde è una altra cosa che si beve dalle parti di Bassano. In pratica è grappa con menta, si beve preferibilmente alla taverna degli alpini sul ponte di bassano.
Per ordinare il grigio verde chiedete un GRISO VERDE.


 Annamaria... a dopo

lunedì 16 agosto 2010

CANTI POPOLARI

Per Lorenzo ..

sicilia - lazio...andata e ritorno










Annamaria... a dopo

Meteo... e non solo

Mondo perfetto
   
     

Oggetto: La perfezione
> >
> > C'era una volta un uomo perfetto e una donna perfetta che si
incontrarono.
> > Dopo essersi fatti una corte perfetta, si sposarono.
> > La loro unione era perfetta. Una vigilia di Natale, di notte, la
coppia
> > perfetta viaggiava a bordo di una macchina perfetta lungo una
strada
> > deserta, quando videro un uomo in difficoltà sul bordo strada.
Essendo
> > perfetti si fermarono per dare soccorso. La persona in difficoltà
era
> > Babbo Natale, con il sacco pieno di regali. Non volendo che
migliaia
di
> > bambini restassero delusi da questa vigilia di Natale, la coppia
perfetta
> > fece salire sulla loro macchina Babbo Natale e i doni e lo
accompagnarono
> a
> > distribuirli.
> >
> > Sfortunatamente, a causa del maltempo, i tre ebbero un incidente.
> >
> > Solo uno dei tre sopravvisse. Quale?
> >
> > (vedere la soluzione più in basso)
> >
> >
> >
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> >
> >
> > ! continuate a scendere
> >
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> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > La donna perfetta è sopravvissuta!
> >
> > Infatti è la sola persona di questa storia che esiste veramente.
> >
> > Tutti sanno che l'uomo perfetto e Babbo Natale non esistono.
> >
> > Le donne devono smettere di leggere a questo punto. La storia per
loro
è
> > finita.
> >
> > Gli uomini possono continuare.
> >
> > continuate a scendere
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > (SOLO GLI UOMINI, HO DETTO!)
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Dunque, se l'uomo perfetto e Babbo Natale non esistono...guidava
per
> > forza la donna. Ciò spiega l'incidente.
> >
> > Ancora un pò più in basso...
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > D'altra parte, se sei una donna e stai leggendo a questo punto,
stiamo
> > semplicemente dimostrando un'altra verità: La donna non ascolta mai
ciò
> che
> > le si dice !!
> >
> > FINE!!
> >
> > Inviate il messaggio agli uomini intelligenti che hanno bisogno di
un sorriso... e alle donne che vi sembrano abbastanza intelligenti per
> > sorriderne.
.






mondo - C. Cremonini & Jiovanotti

Annamaria... a dopo