sabato 1 settembre 2012

POLPETTA O BRACIOLA




Una delle caratteristiche del dialetto napoletano è legare situazioni astratte o stati psicologici a qualcosa di molto concreto e materiale, alla fisicità.
Tony Ricotta,
il nome è tutto un programma, sta spopolando su youtube con una divertente metafora.
Vi propongo il video ma, siccome è in dialetto abbastanza stretto, per i non campani riporto la traduzione : tenete conto che, per  l’immaginario gastronomico dei napoletani, ma un po’ per tutto il popolo campano, la polpetta e la braciola sono il massimo che si possa desiderare quando si ha fame.




Ecco il testo : - Consideriamo il caso che voi siate fidanzati oppure occupati con una ragazza ( lo spero per voi ),e ad un tratto una ragazza appare ai vostri occhi ” stupenda ” e fremete dalla voglia di uscire con lei nonostante il vostro impegno. ammettiamo che voi siate disposti a lasciare la vostra ragazza prima ancora di sapere se quella ragazza uscirà con voi . . . 
Fermi ! ! ! Seguite invece la teoria.
Sono affamato e accanto a me ho un bel piatto con una succulenta polpetta.
Dall’altro lato, quasi come per magia, appare però un piatto contenente una braciola dall’aspetto invitante, molto più della polpetta.
State attenti a non buttare la polpetta e poi mangiare la braciola. quello che dovete fare è,
mettere da parte la polpetta e non buttarla via
Se volete la braciola perche dovete buttare la polpetta? Tenetevi la polpetta e provate a prendere la braciola : se ci riuscite potete buttare nella spazzatura la polpetta per fare posto nel piatto.
Se la braciola e’ troppo lontana vi tenete la polpetta : almeno non restate digiuno.
Questa e’ una filosofia di vita !! –

Metafora per metafora, mi viene da farne una dal punto di vista femminile . . .                   
Me ne scocca in mente una “vegetale” : come comportarsi se abbiamo da scegliere tra ‘nu puparuol ‘mbuttunat (peperone imbottito) e  ‘nu cucuzziell a scapece (zucchine alla scapece)?
Io so già che me li papperei . . . uno dopo l’altro !                                                                                            Ma si sa, io sono una godereccia senza ritegno . . . ah ah ah




Maria... a dopo



COME SCOPRIRE LE BUGIE - INDIZIO 30



La città dei bugiardi- olio su tela



Il bugiardo è pronto a rispondere alle vostre domande, ma non ne fa a sua volta.
Il sincero risponde e fa domande!
Un bravo a dire bugie può essere abile a dare risposte che suonano sincere. Anche il migliore mentitore risponde, ma si tradirà nel non fare domande.
Per esempio, durante il loro primo  incontro, LUI chiede alla sua nuova ragazza se ha mai fatto il test dell’AIDS. E LEI (bugiarda): “Oh sì, certo!” e continua per un po’ a parlare di check-up annuali, donazioni di sangue, esami, ecc. e poi più nulla! MA se si preoccupasse della sua salute, avrebbe rivolto la stessa domanda a LUI, ma non gliela fa.


Ergo:  il bugiardo è pronto a rispondere alle vostre domande, ma non ne fa a sua volta.
Io ve l’ho detto!

Enzo

Bibl. David Lieberman
Scoprire le bugie
Ed. Tea


venerdì 31 agosto 2012

NAPOLITANO E LE INTERCETTAZIONI







Caro presidente Napolitano a prescindere che ad essere stato intercettato è stato il poco onorevole Mancino e non lei  e che se è arrivato al punto di chiederLe di intervenire, possiamo, noi Italiani, pensare che qualcosa di vero su questa brutta ed indegna storia fra Stato e mafia  ci sia stato.
Lei , Presidente ,è il primo cittadino e poi il PdR e come Presidente dovrebbe fare chiarezza, chiarezza!!! E non parlare di ricatto o risibilità. Evitando scontri (Istituzionali) che non giovano , anzi, questo suo comportamento di certo non chiaro spinge alle storie più fantasiose e di certo qualcuno cerca di approfittarne! E' talmente chiaro che non si riesce a comprendere la vera ragione del perchè Lei vuole il silenzio a tutti i costi. Questa storia andrà avanti malgrado i suoi tentativi di mettere tutto a tacere: ma a questo punto è evidente che le Istituzione e Lei per primo sarà avvolto nell'ombra del dubbio. Ritiri la richiesta fatta alla Consulta e ci dia dimostrazione di un gesto veramente democratico!



Sembra essere tornati a qualche tempo fà quando mister B. attaccava la magistratura per nascondere verità scomode. CI PUO' GIRARE ATTORNO QUANTO VUOLE ,SE E' SICURO CHE NELLE INTERCETTAZIONI NON CI SIA NIENTE DI PENALMENTE RILEVANTE. NE FACCIA CONOSCERE IL CONTENUTO PERCHE' SE LE FA' DISTRUGGERE, PER GLI ESSERI RAZIONALMENTE PENSANTI ,DARA' PROVA CHE QUALCOSA IN QUEI DISCORSI NON VA...






Intercettazioni: politici bugiardi e ipocriti


Fonte- Antimafia 2000


E’ pretestuoso nascondere dietro il paravento della privacy l’attacco della maggior parte dei politici ad una delle poche armi rimaste in mano alla magistratura inquirente e alle forze dell’ordine impegnate in delicate inchieste: le intercettazioni.

Già con uomini e mezzi ridotti all’osso e con cavilli legislativi che ostacolano l’azione repressiva contro crimini e criminali gli investigatori si ritroverebbero così con una capacità di azione davvero limitata. E la storia ci insegna benissimo che mafia e terrorismo non sono l’unica piaga che infetta il nostro Paese, anche perché Cosa Nostra, ‘ndrangheta e Camorra non sarebbero così potenti e devastanti se non godessero della collusione di settori deviati in tutti i poteri, a cominciare proprio dalla politica, per poi coinvolgere l’alta finanza, il mondo delle imprese, e persino le forze dell’ordine stesse e la magistratura corrotta con cui condividono metodi e scopi.
Dire che si consentono le intercettazioni per indagini di mafia e fare finta di non dover considerare questo aspetto è una ipocrisia oltre ad una manipolazione bella e buona dell’informazione. Ancora si vuol far credere che le mafie siano mere organizzazioni criminali da perseguire con mezzi ordinari.
In realtà si sta promulgando un dictat che obbliga i magistrati che onestamente svolgono il loro lavoro e le forze dell’ordine ad agire solo per colpire i delinquenti minori pretendendo di diffondere nel cittadino la falsa impressione che la sicurezza si ottiene solo arginando chi manifesta il crimine e non chi lo causa, lo alimenta e lo protegge.
Per non parlare del bavaglio di ferro che si vuole imporre all’informazione, quella seria ovviamente che non si trastulla sui pettegolezzi che riguardano persone di presunto successo di cui abbonda il nostro bagaglio cultural-televisivo. Si vuole impedire che i cittadini sappiano come si comporta chi li rappresenta al di là delle responsabilità puramente penali o giudiziarie. Quali personaggi, con quale senso delle istituzioni e delle regole e con quali obiettivi amministrano la res che dovrebbe essere pubblica e che invece è sempre più un cortiletto dove vengono coltivati interessi privati e di natura meschina e gretta.
Siano onesti almeno questi signori, ci dicano che pretendono l’assoluta licenza di comportarsi come credono al di sopra della legge e del giudizio dei cittadini che, sempre più inebetiti da una informazione supina e connivente, credono e pure con convinzione, di essere difesi e invece sono strumentalmente ingannati.
Abolire le intercettazioni e la possibilità di renderle pubbliche, nel rispetto dell’intimità personale e senza arrecar danno alle indagini, è l’ennesima mossa per rendere i cittadini sempre più inermi sudditi.

ANNAMARIA... a dopo

giovedì 30 agosto 2012

VEDREMO UN FILM

MARIA

 Eccovi, cari amici e lettori,

i film in programmazione a

 partire da questi ultimi

 giorni di agosto.


. . .  mercoledì 29 agosto . . .
Film animated gif

IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO

Il terzo film di Christopher Nolan dedicato alle prodezze di Batman
Regia di Christopher Nolan. Con Christian BaleGary OldmanMorgan FreemanMichael Caine,Anne Hathaway
Genere  Azione - USA, Gran Bretagna, 2012.
Sono passati otto anni da quando Batman è scomparso nella notte, trasformandosi, in quell'istante, da eroe a fuggitivo.Per un certo tempo la menzogna ha funzionato, le attività criminali di Gotham City sono state schiacciate grazie legge anti-crimine Dent. Ma tutto cambierà con l'arrivo di un'astuta gatta ladra con un programma misterioso. Molto più pericoloso, tuttavia, è l'emergere di Bane, un terrorista mascherato i cui spietati piani per Gotham spingono Bruce fuori dal suo esilio auto-imposto. Ma anche se indosserà di nuovo il mantello e il cappuccio, Batman potrebbe non aver chance contro Bane.


LA FAIDA

L'Albania dei nostri giorni tra telefoni cellulari e faide ancestrali.
Regia di Joshua Marston. Con Tristan HalilajRefet AbaziÇun LajçiIlire Vinca ÇelajZana Hasaj
Genere  Drammatico - USA, 2011. Durata 109 minuti circa.
Il film esplora la nascita delle faide e il loro effetto su una famiglia nella moderna Albania, attraverso gli occhi di un ragazzo di diciassette anni e della sorella minore.

. . . infine, da venerdì 31 agosto . . .

EVA

Science fiction catalano che combina tecnologia e sentimenti universali
Regia di Kike Maillo. Con Daniel BrühlLluís HomarAlberto AmmannMarta EturaClaudia Vega
Genere  Fantascienza - Spagna, 2011.
Alex Garel è un ingegnere cibernetico che sogna di costruire un robot fornito di cuore e anima. Tornato dopo dieci anni a Santa Irene, ritrova i suoi affetti e riprende i progetti lasciati a metà. Stabilitosi nella casa paterna, riordinata e riassettata da un domestico meccanico, Alex scopre molto presto che il fratello David ha una bambina ed è sentimentalmente legato alla donna amata e abbandonata dieci anni prima. Eva è una fanciulla curiosa e ciarliera che prova un'istintiva simpatia per Alex e la sua professione. Invitatasi nel suo laboratorio resta affascinata da un robot bambino a cui l'ingegnere sta lavorando per conto terzi. Tra esperimenti falliti e scivoloni sulla pista di pattinaggio, Alex comprenderà presto che niente è come sembra e che il cuore di Eva nasconde un segreto che lo riguarda da vicino.

MONSIEUR LAZHAR

Un film sulla condizione scolastica
Regia di Philippe Falardeau. Con FellagSophie NélisseDanielle ProulxJules PhilipÉmilien Néron
Genere  Drammatico - Canada, 2011. Durata 94 minuti circa.
In seguito alla morte di un'insegnante, Bachir Lazar, originario dell'Algeria, si offre come sostituto e viene accettato. Durante il suo periodo di supplenza, l'uomo fa amicizia con due studentesse che, pare abbiano avuto a che fare con la scomparsa della loro vecchia insegnante...


BABYCALL

Thriller impersonale e incolore sulla violenza domestica scandinava
Regia di Pal Sletaune. Con Noomi RapaceKristoffer JonerVetle Qvenild WerringTorkil Johannes Swensen Høeg
Genere  Thriller - Norvegia, 2011. Durata 96 minuti circa.
Anna ha un bambino di otto anni e una casa in affitto dove si è rifugiata, con l'aiuto dell'assistenza sociale, da un marito violento. Separata e terrorizzata dall'uomo che ha cercato di uccidere suo figlio, il piccolo Anders, Anna vive in uno stato di ansia e confusione permanente da cui sembra uscire davanti al sorriso di Helge, un giovane uomo incontrato sull'autobus che ne accoglie la fragilità e il dolore. Ossessionata dal padre di Anders, acquista un babycall, un dispositivo senza fili che le assicura il contatto costante col figlio addormentato nella stanza accanto. Una notte è svegliata di soprassalto dalle urla di un bambino che comprende molto presto non essere Anders

EL CAMPO

Nella nebbiosa campagna argentina, si confondono thriller di tensione e melodramma sentimentale.
Regia di Hernàn Belòn. Con Dolores FonziLeonardo SbaragliaJuan VillegasPochi DucasseMatilda Manzano 
Genere  Drammatico - Italia, Argentina, 2011. Durata 85 minuti circa.
Una giovane coppia e la loro figlia di poco più di un anno si trasferiscono in una piccola villa nella campagna argentina. La casa è molto decadente e da subito emerge un atteggiamento molto diverso nella coppia nel rapportarsi con quel nuovo ambiente. Mentre Santiago, il marito, è entusiasta e non vede l'ora di cominciare i lavori di restauro per trasformarla nella loro residenza estiva, la moglie Elisa è molto inquietata da quelle mura poco accoglienti, dai continui rumori e dagli spifferi onnipresenti, e inizia a convergere le sue paure in una morbosa attenzione nei confronti della piccola figlia Matilda.

Come sempre,  buona e 

spero fresca visione a tutti . . . da Maria !





mercoledì 29 agosto 2012

SPAGNA, I CAVALLI VITTIME DELLA CRISI



Quando gli uomini si comportano  peggio delle bestie, e le bestie  meglio degli uomini.




La crisi feroce che attanaglia la Spagna ha imposto una drastica cura dimagrante per le spese superflue. Così accade che a pagare il prezzo di una società che affonda nei debiti siano i cavalli. Un lusso costoso concesso in tempi grassi che ormai i loro proprietari non possono più permettersi. "Erano proprio in un cattivo stato, hanno mangiato i loro stessi escrementi e ci vivevano sopra. Vivevano cioè grazie alla pioggia e ai loro escrementi", dice Romero Rodriguez, del rifugio per animali Burrolandia. Quando gli operai del rifugio sono arrivati per prendere i cavalli, sette erano già morti. Ora qui stanno bene, ma alcuni mesi fa sembravano spacciati. "Per via della crisi molti cavalli vengono abbandonati e dobbiamo intervenire. La gente prova a liberarsene appena può, perché non può più prendersene cura". Allevare un cavallo costa circa 300 euro al mese: per molte famiglie e imprenditori o proprietari di scuole guida, che ora non lavorano più, è impossibile farsene carico. Senza dubbio, i rifugi sono la soluzione migliore per i cavalli abbandonati. In alternativa ci sono i mattatoi: quest'anno ci sono finiti circa il 30% dei cavalli del paese. "Di solito quando questi animali finiscono al mattatoio, significa che la loro carne verrà esportata in Belgio, Italia, Francia e Russia. L'80% è destinato a finire sulle tavole dei consumatori l'altro 20 per cento diventa mangime per animali", spiega Manuel Gonzalez, segretario generale dell'associazione delle aziende produttrici di carne. Gli animali che un tempo, loro malgrado forse, erano considerati delle star per spettacoli di intrattenimento e non solo. ora sono solo dei pesi di cui liberarsi: senza soldi per loro non c'è posto.






Due parole sull'ippoterapia...
Il cavallo è identificato spesso come la più nobile conquista dell'uomo, da sempre visto come simbolo di libertà, potenza, gloria.

Per il ragazzo portatore di handicap, il cavallo ha un aspetto spettacolare, circondato da un certo fascino e con prestazioni straordinarie, inoltre l'altezza che viene raggiunta quando si è a cavallo e lo spostamento dell'animale nelle sue andature, non fanno che aggiungere intense emozioni a questa positiva esperienza. Perchè il cavallo è qualcosa di vivo, "che gli vuol bene", "che è suo", "che lo aspetta", "che lo accetta così com'è".
Ciò stimola nel disabile, la messa in atto di una serie di prestazioni motorie, di competenze che in altri casi risulterebbero poco espresse o inutilizzate, e di facoltà intellettive come attenzione, interesse, concentrazione, memoria, e richiede stabilità dell'umore, comportamento tranquillo e fermo, tutte doti necessarie per stabilire con il cavallo una relazione positiva.

L'attività a cavallo risponde perfettamente alla richiesta di "piacere del movimento", sacrosanto diritto di una persona disabile. Attività a cavallo vuol dire armonia, autoaffermazione, abbandono a un benessere fisico diffuso, interesse all'esecuzione dell'esercizio con riguardo al carico cognitivo, attenzione al significato dei gesti, lavoro muscolare aerobico, non necessariamente massimale, entusiasmo per i traguardi personali non necessariamente agonistici, lavoro di equilibrio dovuto ai molteplici stimoli propriocettivi, relazione con l'animale che è contemporaneamente strumento dell'esercizio fisico e contatto corporeo, riavvicinamento all'ambiente naturale, diverso dalla classica struttura ospedaliera. Fondamentale inoltre l'azione favorevole di rinforzo psicologico. Davvero poche altre discipline rispondono in modo così congruo a tutte queste richieste.





L'attività riabilitativa dei piccoli disabili per mezzo del cavallo





Annamaria... a dopo

GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI




A MONACA DI CLAUSURA - di S. MIGLIORE-


Ci addumannai a na monaca dispirata
Cchì facìa ‘nto cunventu di clausura,
‘nchiusa ‘nta ddi quattru mura,
tutta sula e scunsulata
a prigari notti e ghiornu
senza vidiri li stiddi
a natura e i picciriddi
senza vidiri lu Munnu.
       Da tò vita chi ‘nni hai
       Sempri nchiusa ‘nta dda stanza
       Cu li spini ‘nta la panza
       Si nun sai ‘nsoccu a fari?
Tu pinsannu di prigari
‘nto cunventu cu duluri
ti scurdasti di l’amuri
“tu campasti sulu ppi manciari”.
‘Nta tò vita chi facisti
sempri nchiusa ‘nto cunventu
si tò Patri all’acqua e o ventu
si scurdò quannu nascisti?
Quannu mori e acchiani ‘ncelu
Chi ci cunti o Patri Eternu
Si nun sai chi è l’infernu
Chi ci cunti lu Vangelu ?
M’paradisu chi cci hai a fari”
Gesu Cristu t’addumanna
Si ……………scuntasti la cunnanna
               Ma ca supra nun ci po’ stari.


TRADUZIONE

LA MONACA DI CLAUSURA

Ci chiesi a una monaca disperata
Che faceva nel convento di clausura,
chiusa in quelle quattro mura
tutta sola e sconsolata,
a pregare notte e giorno
senza vedere le stelle
la natura e i bambini
senza vedere il mondo.
       Della tua vita cosa ne hai,
       Sempre chiusa in quella stanza,
       Con le spine nella pancia,
Se non sai cosa devi fare ?
Tu pensando di pregare
nel convento con dolore,
ti scordasti dell’amore
“ Tu campasti solo per mangiare “.
Della tua vita cosa ne hai fatto
Sempre rinchiusa nel convento
Se tuo Padre all’acqua e al vento
Dimenticò quando nascesti ?
       Quando muori e Sali in cielo
       Cosa racconti al Padre Eterno
Se non sai cos’è l’inferno
Che gli racconti il Vangelo?
In Paradiso cosa ci devi fare
Gesù Cristo di domanda
Si …………………. scontasti la condanna
Ma qui sopra non ci puoi stare.
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S.  MIGLIORE

CHI DICE DONNA ...3





       Aforismi, massime, citazioni, proverbi
      per innamorati felici e amanti respinti


Di Enzo


DUCKY         Si muore dal caldo!

ENZO Si boccheggia....non si riesce nemmeno a fare una onesta pennichella. Ti alzi sudato; short che si attaccano ai glutei.. Spola tra bagno, sala e frigo.

Caro Enzo, "chi dice donna"... l'università di Berlino ha scelto per le basse pressioni(ondate fresche) nomi femminili e per le alte (ondate di calore) nomi maschili, chissà come mai! Ti tranquillizzo, ma lo saprai bene anche tu e gli amici che ci leggono, che con Beatrice e in seguito Poppea  Lucifero verrà scalzato alla grande....Si farà festa con un nome di donna... i glutei torneranno asciutti !(O.B.)

DUCKY         Realtà attorno ferma come una diapositiva. Tutto fermo, non si muove una foglia…non dico foglie…ma una sola foglia…a mò di consolazione.

ENZO La smetti di piagnucolare? Una granita?

DUCKY         Sì, grazie!

(In due minuti Enzo confeziona due granite)
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ENZO Intanto, gustiamoci le granite e cerchiamo di non ammosciarci. Facciamo qualcosa.

DUCKY         Prendi quel libro…

ENZO …quello degli apoftegmi?

DUCKY         Coosa? Ti dispiace ripetere?

ENZO Apoftegmi!

DUCKY         Scombinato, non provarci con me, fa caldo e il caldo mi rende irritabile. Quindi, non ti ci mettere pure tu. Smettila e dimmi cosa sono questi apof…o come diavolo si chiamano!

ENZO Sono massime, sentenze, detti, aforismi, proverbi, arguzie…chiaro?

DUCKY         Hai voluto esibirti con una parola difficile, per spasso, vero?

ENZO Un po’ di sfottò… senza offesa, si capisce. Comunque, ecco il libro.

DUCKY         Leggi su, così fai una cosa seria.
ENZO In ordine alfabetico…leggo…abiti: “gli abiti più belli sono messi per essere tolti, Jean Cocteau.

DUCKY         Non solo quelli più belli, tutti.

ENZO Non proprio tutti, io preferisco che la donna non si tolga tutto, E’ più attraente con un capo di abbigliamento, magari una camicia…da uomo che copre fino alla pelvi.

DUCKY         Oggi fai il mattacchione più del solito. La pelvi mi deve far ridere, vero? Fai dell’umorismo che non mi sfugge…hai capito…. che non mi sfugge. Non rido io e nemmeno tu con quella faccia tosta che ti ritrovi, e sai perché?

ENZO Il perché dimmelo tu!

DUCKY         Perché io so cos’è la pelvi…è il bacino… e non m’arrabbio perché è una scena deliziosa e seducente una donna vestita con una camiciola fino al bacino.



ENZO            …anche un baby doll…eh, Duc!

DUCKY         Anche!

ENZO “Niente ti sta meglio di niente.”

DUCKY         A me? Mi vuoi vedere nudo? Che ti sei messo in testa? Vuoi che ti faccia degli impacchi d’acqua fredda?!

ENZO Ma no, che hai capito, scimunito, è il detto di Maurice Donnay riferito a una donna.

DUCKY         …nel senso che a questo Donnay piace nuda la donna, ammesso che sia almeno di  bell’aspetto. Io la preferisco, e anche tu, con uno o due capi di vestiario, al massimo. Fratè, continua a leggere!

ENZO “La donna onesta è tale anche nel suo abbigliamento2, lo ha detto, niente di meno che un santo, San Cipriano.

DUCKY         Ci sarebbe tanto da dire…come…l’abito non fa il monaco, nel senso che ci sono donne di malaffare che vestono in modo inappuntabile, come se ne incontrano certune, serie, abbigliate male.

ENZO e anche donne serie ben vestite. Senti quest’altra, è di Armand Silvestre: “Quando una donna fa l’amore, non è necessario che sia nuda, ma non è superfluo.”

DUCKY         Però, se lo è, è meglio: si fa meglio l’amore, è logico.

ENZO Non ti posso dare torto, Duc! Passiamo a Mark Twain “Il pudore è nato con l’invenzione degli abiti.”

DUCKY         Bè, è proprio vero..Pensa ai negri di certe tribù africane: non hanno abiti e non hanno pudore. Però…che sensazione brutta….vederne una con dei seni che sono come delle cotolette pendule. Vuoi mettere  due seni belli sodi a forma di pesche con due fragoline al posto dei capezzoli…
sexy
IN QUESTO CASO DUE COCOMERI...

ENZO Non c’è paragone, per carità….e io che ti do anche retta, che concetto si fanno le nostre amiche? Ascolta, psicolabile! Queso motto è di una donna, Genevieuve Antoine-Darrieux “L’abitudine è il cloroformio dell’amore.”

DUCKY         Ha detto bene. Beata la coppia che varia le “espressioni” dell’amore: posizioni, frequenze, tempi, carezze, parole, titillamenti, atmosfera, ecc.

ENZO Le variazioni sul tema...sono il pepe!

DUCKY         Che centra adesso il pepe?

ENZO Oh, sei tardivo o distratto oggi? Mi riferisco al modo di far l’amore o devo dire sesso, per farti capire? La sai la differenza tra fare l’amore e fare sesso?

DUCKY         Certo, io faccio l’amore e tu hai fatto sempre sesso.




ENZO Sei un bugiardone di prima qualità….perchè è proprio il contrario: io faccio e farò l’amore, il sesso lo farai tu che sei senza sentimenti. Scommetto che quando stai con una donna, vai subito “lì a quel punto” senza un po’ di romanticismo.

DUCKY         Mò stai esagerando…io in quei momenti…mi sento come un cow boy a cavallo, sai quelli dei  film western…una specie di John Wayne, rendo l’idea?

ENZO Senti, se continui così,  ti faccio una iniezione di camomilla. Avanti su, dimmi che ne pensi di quello che dice Aristotile.?

DUCKY         Non condivido. Per me l’abitudine è una seconda natura. Se ricordo bene, un certo Gilbert Cesbron ha asserito che “Più la gatta va al lardo e meno ci lascia lo zampino”, nel senso che chi ha “provato” l’amore continuerà a volerlo fare.

ENZO Perfino in amore l’abitudine è tutto!

DUCKY         Non mi dire che è un tuo pensiero.

ENZO No, è il pensiero di un nobile, Marchese di Vauvenargues.

DUCKY         Ripeto, io sono per la varietà espressiva.

ENZO Acconciatura: la devozione è la migliore acconciatura di una donna.

DUCKY         Eh sì, la devozione è un grande pregio di una donna che ama; essere devota significa…fedele, affezionata, fidata, dedita, ecc.

ENZO Trovare un tipo di donna simile è come trovare una pepita in un fiume. 
  
DUCKY         …ma si può trovare1 E tu…l’hai trovata?

ENZO Io non rispondo mai alle tue domande impertinenti prima delle ore 20.00…ora che ore sono?

DUCKY         …le 17.50….volpone sei…dopo le venti eh!? Anziché sorridere, continua la lettura, scombinato!

ENZO Una donna, Ann Hébert, ha scritto: "Non bisogna mari dirsi addio, porta sfortuna.” A volte è necessario dirsi addio…possono essere tanti i motivi.”

DUCKY         Può dipendere da tante cose, altre volte è una questione di sopravvivenza, io le chiamerei sopravvivenze dolorose; l’addio può dipendere anche da un amore non tanto vero: un’infatuazione  ma non un amore vero, genuino. Comunque, la frase ha un tono scherzoso.

ENZO Adulazione.  La maggior parte delle donne preferisce l’adulazione alla reputazione: apoftegna di Bougeart. Adulare vuol dire piaggiare, lusingare, vezzeggiare, ossequiare, incensare, lisciare, fare la corte…

DUCKY         …Eeeh basta, lo so bene, alle donne piace essere lusingate. E’ normale. Le adulazioni o vezzeggiamenti di qualsiasi specie non sono mai disgustose alla donne. Per le donne è tutto lusinghiero e gradiscono tutto con piacere.

ENZO E’ ora è il momento di chiudere con una massima di un uomo, Russel Lynes: E’ un vero e proprio consiglio a fin di bene.

DUCKY         Allora fai del bene alle Ciucciottine.

ENZO “Non accettare mai l’adulazione come se fosse un complimento e non considerate mai un complimento come se fosse un’adulazione.”

DUCKY         Caspita, mi sembra più un giro di parole che un consiglio. Credi che le Ciucciottine riusciranno a capirlo?

ENZO Quelle intelligenti sicuramente sì!



...eccone tre, intanto!!!


MARIA



ANNAMARIA2


ANNAMARIA (O.B)