sabato 27 novembre 2010

Eldy a Handimatica 2010


 

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HANDImatica è una mostra-convegno nazionale, unica nel suo genere, dedicata alle tecnologie informatiche e telematiche utilizzate a beneficio delle persone disabili: ha cadenza biennale e dura tre giorni. E’ rivolta a tutti i tipi di disabilità: visiva, uditiva, motoria, mentale, cognitiva.
Si compone di due parti: una parte espositiva in cui produttori specializzati presentano le novità tecnologiche (hardware e software) sviluppate per i disabili e una parte convegni in cui vengono dibattuti i temi più attuali relativi al mondo della disabilità, collegati alle tecnologie.

SABATO 27 novembre 2010 – 
Eldy partercipa oggi a “Lost in translation: la comunicazione aumentativa e alternativa per l’inclusione sociale di adulti e anziani”.

maggiori dettagli:
http://www.handimatica.com/programma/seminario-lost-in-translation-la-comunicazione-aumentativa-e-alternativa-per-l-inclusione-sociale-di-adulti-e-anziani/

 Ottima iniziativa che offre la possibilità di abbattere le barriere
anche in campo informatico!!

Annamaria... a dopo

Meteo... e non solo

si ride, si piange




RIFLESSIONI

Riflesso


Un padre e un figlio passeggiano su un sentiero tra le montagne. Improvvisamente, il figlio perde l’equilibrio, cade, si ferisce e grida:
"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Con sua massima sorpresa, il ragazzo coglie una voce, proveniente da
qualche parte della montagna: "AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Curioso, si mette a gridare: "Chi sei?"
E riceve la risposta...: "Chi sei?"
E allora urla di nuovo alla montagna: “L’ho chiesto prima io!”
La voce risponde: “L’ho chiesto prima io!”
Arrabbiato per la risposta, urla: “Codardo!”
E riceve la risposta: “Codardo!”
Il ragazzo guarda il padre e chiede: “Papà, che sta succedendo?”
Il padre sorride e gli dice: “Figlio mio, fai attenzione...”
E l’uomo si mette a gridare: “Sei un campione!”
La voce risponde: ““Sei un campione!”
Il ragazzo è sorpreso, ma non comprende.
Allora il padre gli spiega: “La gente la chiama ECO, ma in realtà questa è
la VITA. Ti restituisce qualsiasi cosa dici o fai.

La nostra vita è semplicemente un riflesso delle nostre azioni.
Se vuoi più amore nel mondo, crea più amore nel tuo cuore.
Se vuoi più fiducia dal tuo prossimo, sii degno della fiducia altrui.
Questa relazione si applica a tutto, in ogni aspetto della vita.
La vita ti restituirà tutto quello che tu gli hai dato.

La tua vita non è una coincidenza, è il riflesso di te stesso.










Annamaria...a dopo

DIO! DIO?...DIO!?...DOV’E’? - di Enzo - terza e ultima parte

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terza parte
 - prima parte pubblicata il 10-11-2010 - seconda parte pubblicata il 16 - 11 - 2010

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ENZO: Ducky, un’amica ha fatto un’obiezione in merito alla teoria dell’evoluzione, dice che questa teoria è in contrasto con concetto della creazione.

DUCKY: Ripeto. Ognuno può esprimersi come vuole e secondo le proprie induzioni e deduzioni. Oggi, ripeto, la Chiesa riconosce la validità della teoria di Darwin, ma non è che disconosce la creazione. Ma c’è una domanda che assilla, o come diceva un conduttore TV, sorge spontanea,

CHI HA AVVIATO IL MOTORE?

ENZO: Appunto, chi?

DUCKY: Secondo i darwinisti la situazioni non è chiarita completamente. L’evoluzione che scopo ha o avrebbe? Uno studioso, un teologo, dichiara: “L’evoluzione non ha alcuno scopo. Gli organismi viventi, uomo compreso, sono il risultato di catene di eventi casuali. Nella storia naturale il 99% della specie si è estinto. L’uomo rappresenta solo una delle soluzioni possibili di adattamento all’ambiente. Nell’evoluzione insomma, non ci sarebbero “raccomandati” né disegni tracciati a priori. Io credo che la casualità delle variazioni genetiche e degli eventi ambientali lavori sempre salvando gli aspetti utili (eliminando cioè il male); nell’evoluzione si costituisce un ordine e qui sta il suo fine”. L’evoluzione è la legge della vita: ciò che non evolve, è destinato a finire.”

ENZO: Io la domanda la trasformerei in “chi ha avviato l’evoluzione?

DUCKY: Io sostituirei la parola evoluzione con “creazione” e direi..chi ha avviato la “creazione?”, e aggiungerei, ritenendo che dal nulla non si crea nulla!!!

ENZO: Bella supposizione…!

DUCKY: Quale?

ENZO: …ritenendo che dal nulla non si crea nulla…! Questa e’ una frase che mi ha accompagnato e mi accompagnerà per tutta la mia vita

DUCKY: Mi hai proprio letto nella mente e…non solo lì, Enzo

ENZO: Una domanda secca!

DUCKY: Dimmi!

ENZO: Qualcuno, per motivi di rancore, ha delle idee sbagliate sulle tue credenze religiose.

DUCKY: Vedi, a volte l’individuo perde lucidità perché la sua anima è logorata da tristezza, il senso critico è svanito…in certi casi emerge l’odio. Ma questo è un altro discorso. Abbiamo fatto una digressione e siamo usciti fuori tema.

ENZO: Ok, la domanda secca…hai un’idea o un’immagine di Dio?

DUCKY: Mi vuoi male, Ducky, che razza di domande mi fai?

ENZO: Rispondi, invece di fare polemica.

DUCKY: Ok, ti rispondo. In una giornata di sole, vedo l’ombra che crea il mio corpo; ovunque io vada, Essa mi segue.

“L’ombra di Dio è creata dalla mia anima e dalla sua spiritualità.”

ENZO: Caro, Duc, io e te abbiamo la stessa ombra-immagine io e te.

DUCKY: E ne sono felice. Ma nella notte dei tempi gli uomini l’hanno cercato, immaginato, adorato in tanti modi.

ENZO: In tanti modi…in che senso?

DUCKY: Sì, gemelluzzo caro, ora ti sorprendo, sai. Perché le divinità sono “apparse”, cioè immaginate, agli uomini in tante varietà diverse. Perfino il nostro Dio, quello degli Ebrei, Cristiani e Musulmani, sembra avere avuto, in tempi remoti, insospettabili identità.

ENZO: Anticamente uno pensava a un entità e la dipingeva.

DUCKY: Come entità no, ma personificava o immaginava “qualcosa”.

ENZO: Cerca di essere più chiaro!

DUCKY: La prima immagine di una divinità con forma umana, corna di cervo e pelle di lupo fu trovata in una grotta, la Grotta dei tre Fratelli, in Francia, circa 25 mila anni fa.
Gli sciamani, insomma certi sacerdoti-stregoni, entravano in trance e poi ritraevano immagini viste sotto l’effetto di quei momenti parossistici. Spesso o quasi sempre erano figure zoomorfiche, figure di animali, Duc. Col tempo le divinità assunsero figure femminili.

ENZO: Più tardi, con la Bibbia l’uomo antico cominciò a pensare in modo più “elevato”.

DUCKY: Sì, nella Bibbia viene fuori “Yahweh”, il dio ebraico che è considerato il creatore, l’unico vero Dio, di tutti. E questa nuova immagine di Dio si è diffusa grazie al formidabile strumento teologico della Bibbia. Analizzando le Sacre Scritture, gli studiosi hanno scoperto che il monoteismo si affermò in un modo un po’ diverso da come comunemente si crede. Dal politeismo si passò, dopo tanti avvenimenti, al monoteismo.

ENZO: Secondo te, è scritto da qualche parte che Dio abbia parlato a qualcuno?

DUCKY: Nel Vangelo di Giovanni Dio avrebbe parlato di persona e detto dal cielo:
“L’ho glorificato e lo glorificherò” e si riferiva a Gesù. La prima volta che parlò agli umani, secondo la Bibbia, lo fece con la coppia originaria, Adamo ed Eva. Dopo il fattaccio dell’albero della conoscenza disse alla donna: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai i tuoi figli.” Si susseguirono, sempre secondo le Scritture, altre cinque volte; l’ultimo contatto lo ebbe con Giosuè.

ENZO: Non fermarti, ti sto seguendo.

DUCKY: Voglio anche dirti che la figura di un Dio ha assunto diversi nomi Aton, Dea Madre, Elohim, Eloah, El, Adonai.
Il Dio ebraico ha diversi nomi perché risulta dalla fusione di varie divinità preesistenti.
ENZO: Una specie di coalizione…!

DUCKY: Duc, te la potevi risparmiare questa…! Insomma, mi segui?

ENZO: Ti seguo, fratello caro, di quello che dici non mi perdo una virgola. Se sapessi…come ti conosco io non ti conosce nessuno!

DUCKY: Nella narrazione della creazione Dio creò la Luna, il Sole e le Stelle che rappresentavano divinità babilonesi.Un modo per dire che le divinità di quelli discendevano dall’unico vero Dio, quello ebraico. Poi Dio si fece uomo, divenne l’uomo del Cristianesimo. Durante le persecuzioni romane, Cristo da divinità pacifica diviene il divino giustiziere nell’Apocalisse di Giovanni, che sarebbe tornato sulla terra per trionfare. dopo la conversione di Costantino le caratteristiche di Dio Padre e del Figlio Gesù cambieranno ancora all’epoca delle grandi eresie.

ENZO: Come sarebbe, quali caratteristiche cambiano?

DUCKY: Il modo di considerare Gesu’. Per gli ariani del IV sec. d. C., Cristo aveva natura solo umana. Mentre nel XII secolo i Catari, diffusi anche nel Veneto e in Lombardia, ritenevano che il mondo materiale fosse il risultato di un Ente o Principio malvagio. Con la riforma protestante, Dio divenne l’unico artefice della salvezza degli uomini. Ma è con Allah che al Dio delle religioni monoteiste viene attribuita la massima influenza. Nella religione islamica è ragione diretta di ogni cosa, anche delle azioni umane. Una concezione così forte della divinità la ritroviamo nell’unificazione delle popolazioni arabe sotto la bandiera di un unico Dio. Nell’Islam, quindi, è sempre stata difficile la separazione fra potere dello Stato e potere religioso.

ENZO: Prendi fiato, per favore, Duc!

DUCKY: Prendo fiato, e ricordati, fratello caro, che l’immagine di Dio è creata dall’ombra della mia Anima che portò dentro di me.

ENZO: …che portiamo…io e te. Ducky.

DUCKY: Lasciamelo dire, hai una scorza dura all’esterno, ma dentro sei un “baba’ erotico”.

ENZO: E tu hai preso proprio da meee!!!!!


(Fine della parte terza)

"UN SOGNO" - di ANNAMARIA2 -


Egregi Signori critici lettori e commentatori

                                innanzitutto complimenti. Ho elaborato dei vecchi miei appunti universitari coi pensieri attuali, credendo fossero miei e non conoscendo affatto quel poeta. Secondo me per ovviare al problema non ci resta che firmare invece di Annamaria2: versi tratti dal poeta Bequer ed elaborati da Annamaria2.  
Questa che leggerete è solo mia.!
(adoro l'ironia della mia omonima...)


         Dicevi: fai la brava!
         Poi con la mano
un cenno di indietreggiare
forse eri arrabbiato
o volevi solo ammonirmi.
Ma nei tuoi occhi brillava
una fiamma così dolce
che soave mi penetrava
nel cervello e nel cuore.
E intanto mi guardavi
con uno strano stupore,
amorevolmente però…
e di colpo mi svegliai.

Annamaria... a dopo

venerdì 26 novembre 2010

SALUTE: dolore cronico per 6 casalinghe su 10

 Una condizione di vita femminile davvero poco rassicurante...

 

La sofferenza cronica è donna e casalinga. A rivelarlo sono i dati emersi da una recente indagine, condotta da DonnEuropee Federcasalinghe e dal Centro Studi Mundipharma, su 684 casalinghe italiane, residenti in 12 regioni campione: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. I risultati della ricerca confermano, ancora una volta, quella che è una spiacevole verità: il sesso femminile è bersaglio "privilegiato" della sofferenza fisica inutile.
Il 65,2% delle donne intervistate ha dichiarato di soffrire di dolore cronico dovuto, nel 74,4% dei casi, ad una patologia di origine non neoplastica. Artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide rappresentano oltre il 61% delle cause di dolore non oncologico, mentre tumore al seno, alla tiroide e all`ovaio costituiscono il 59,6% dei casi di dolore da cancro.
L'aspetto importante da sottolineare è che il dolore provato, d`intensità media pari a 5,6 su una scala numerica da 0 a 10, risulta essere una presenza costante per le casalinghe coinvolte nell`indagine: in oltre il 64,6% dei casi, si protrae da più di un anno e, per l`86% del campione, grava significativamente sulla qualità di vita. In particolare, limita le attività giornaliere (63,3%), il riposo notturno (43,3%), le faccende domestiche (33,2%) e le relazioni con familiari e amici (22,7%), rendendo necessario un supporto esterno per svolgere le attività domestiche, o almeno le più faticose, nel 56,3% dei casi.
 
La ragione di questa sofferenza è da ricercare nelle terapie antalgiche assunte, spesso non adeguate: nell`88,1% dei casi, infatti, vengono impiegati Fans. Di conseguenza, il 49% delle pazienti giudica le cure poco o per nulla inefficaci. Sono gli specialisti che, nel 54,1% dei casi, prescrivono la terapia, ma non si tratta di specialisti del dolore, consultati solo nel 16,7% dei casi, bensì specialisti della malattia "primaria", medici molto probabilmente poco formati per la cura del dolore.
Analizzando il dato per regione, si evidenzia come il dolore cronico sia più frequente in Lazio, Campania e Lombardia, rispettivamente con il 74,8%, il 74,5% e il 72,1% di donne sofferenti, mentre il Friuli Venezia Giulia risulta la regione dove la patologia è significativamente meno presente (31,9%), seguìta a considerevole distanza dalle Marche (50%). La Campania veste la maglia nera anche per l`intensità di dolore provato dalle casalinghe intervistate (NRS 6,9), staccando di ben 1,1 punti la Sicilia, seconda classificata.

Annamaria... a dopo

Meteo... e non solo

si ride, si piange



RIFLESSIONI



L'ALBERO DEGLI AMICI

Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici
per il semplice caso di avere incrociato il nostro cammino.
Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
gli altri li vediamo appena tra un passo e l'altro.
Tutti li chiamiamo amici e ce ne sono di molti tipi.
Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno
dei nostri amici.


Il primo che nasce è il nostro amico Papà e la nostra
amica Mamma,
che ci mostrano cosa è la vita.
Dopo vengono gli amici Fratelli, con i quali dividiamo il
nostro spazio affinché possano fiorire come noi.
Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che
rispettiamo e a cui auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta ad altri amici che non
sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino. Molti di loro
li chiamiamo amici dell'anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene,
sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi amici dell'anima
si infila nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato.
Egli da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra,
salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche quegli amici di passaggio, talvolta una
vacanza o un giorno o un'ora. Essi collocano un
sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro.
Non possiamo dimenticare gli amici distanti, quelli
che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento
soffia appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
Il tempo passa, l'estate se ne va, l'autunno si
avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono
l'estate dopo, e altre permangono per molte stagioni.
Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che
sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre
radici con allegria.
Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando
incrociarono il nostro cammino.



Ti auguro, foglia del mio albero, pace
amore, fortuna e prosperità.
Oggi e sempre........ semplicemente perché ogni persona che
passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un poco di se e prende un poco di noi.
Ci saranno quelli che prendono molto,
ma non ci sarà chi non lascia niente.
Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e
la prova evidente che due anime non si incontrano
per caso.



(Scritto da Paul Montes, un missionario sud-americano)














Annamaria...a dopo

VIENI ACCANTO A ME - di ENZO -


Tra una lezione e l'altra, Enzo ci regala anche delle emozioni



Con il silenzio non faccio alcun patto
Con le notti uguali non voglio trastullarmi
Chiedo all’Anima se ha un tozzo di conforto
Essa si sottrae e non risponde
Non fa che rimuovere vittorie e sconfitte.
E Tu?
Tu, tranquillo, attendi
Tu, speranzoso,
Riprendi le lunghe attese
Tu, ubbidiente,
Come un guerriero fedele
Custodisci amori svaniti
Devoto sempre
E sempre pronto per mestiere
T’infiammi all’apparire di un amore nuovo
E ti schianti per la fine di un amore scomparso
So bene chi sei
Sei il cuore, Cuore mio!
E Tu, Anima
Stammi vicina!
Vieni accanto a me!

ENZO

giovedì 25 novembre 2010

HO VISTO UN FILM - "MANGIA, PREGA, AMA" - Segnalato da MARIA



Annamaria carissima, pazienti spettatori, tra un impegno e l'altro, anche questa settimana sono riuscita a vedere un film in sala, forse non uno dei migliori della Roberts... ma nonostante tutto ne sono uscita con il cuore leggero, consapevole che l'amore cerca "l'occasione" per manifestarsi, e noi quell'occasione dobbiamo sempre dargliela.
 

                          

 



Ho visto un film…  Mangia, prega, ama


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Regia    :   Ryan Murphy

Interpreti   :   Julia Roberts, James Franco, Javier Bardem, Billy Crudup, Richard   

                        Jenkins,    Viola  Davis, Arlene Tur, Luca Argentero, Elena Arvigo.

Soggetto   :   Tratto dal romanzo bestseller di Elizabeth Gilbert

Sceneggiatura  :   Ryan Murphy, Jennifer Salt                                          

Genere   :   Commedia

Produzione   :   Columbia Pict., Plan B Entert., Red Om Films

Distribuzione   :   Sony Pictures Releasing Italia

Paese   :   U.S.A. 2010

Musiche   :   Dario Marianelli

 
Cosa fare quando tutta la tua vita sembra destinata ad andare a rotoli?  Partire per un viaggio alla scoperta di sé: è quello che decide Elizabeth Gilbert, per andare alla sua personalissima ricerca della felicità, per un anno in giro per il mondo.  In Italia riscopre il piacere di mangiare, in India arricchisce la sua spiritualità e, inaspettatamente, a Bali ritrova il suo equilibrio interiore grazie al vero amore.

 
Piace o …non piace…


☻   In linea con le pagine del romanzo, il film è un concentrato di stereotipi sull’Italia. Bravi attori restano bloccati in interpretazioni dal sapore retrò che li penalizzano. Il sincero intento di una donna di far prendere una direzione diversa alla sua vita, si scontra con le meccaniche di Hollywood. Il dramma diviene commedia e il personaggio di Liz non evolve, restando nella solita vicenda sentimentale americana. 

Non poteva essere che Julia Roberts la protagonista del film di Murphy. L’inconfondibile “pretty woman” rende con grazia le angustie di Liz Gilbert, l’autrice del bestseller autobiografico che ha ispirato migliaia di donne americane a cambiare vita. Bisogna ammettere che è proprio la  radiosa e spumeggiante Roberts, che riesce a “sorridere anche con  il fegato”, ad illuminare una storia cinematograficamente frammentaria.  Restano intatti lo stile e l’eleganza del regista, anche se non riesce ad accompagnare emotivamente lo spettatore nel lungo viaggio della protagonista. Si tratta comunque di una pellicola che ,senza pretese, lascia un senso di serenità con i sorrisi di Liz, tanta dolcezza, tanto calore, fino al lieto epilogo… insomma, per chi non si attende da un film esclusivamente spunti di riflessione e/o considerazioni sociologiche

 


BUONA . . .   VISIONE   A   TUTTI







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Annamaria...a dopo

Mr. Brown, una canzone per Haiti

 

Mr.Brown ad Haiti

 Andrea Pellizzari de Le Iene è andato nell'isola colpita dal terremoto, che ha fatto più di 250.000 morti, per aiutare i bambini rimasti orfani. Quello che è nato è una divertente canzone, sulle note di "London Bridge", cantata da Andrea e 30 ragazzi dell'orfanotrofio Kay Saint Helene. Un allegro e divertente motivetto  in vendita su iTunes e nei migliori negozi di dischi. I proventi del cd (distribuito da Universal) andranno interamente alla Fondazione Francesca Rava-N.P.H. Italia Onlus. Ecco le foto che documentano questo bellissimo incontro 




 




Annamaria... a dopo

METEO... e non solo

si ride, si piange


RIFLESSIONI


ALTRI TEMPI

Latte, burro e uova

1960
Vai a prendere il latte, con in mano un pentolino di alluminio, dal lattaio che ti saluta. Prendi il burro tagliato a panetti fatto con latte di mucca, poi chiedi una dozzina di uova che sono messe in un grosso vaso di vetro. Paghi con il sorriso ricambiato della lattaia ed esci sotto il sole splendente. Il tutto ha richiesto circa 10 minuti di tempo.

2010
Esci di casa, prendi l’auto e vai al più vicino supermercato. Cerchi un parcheggio libero possibilmente vicino all’ingresso. Maledici quella vecchia imbranata che non riesce ad uscire dal suo buco e ti imponi di non arrabbiarti.
Prendi un carrello che ha una ruota bloccata e che va da tutte le parti salvo in quello che tu vorresti. Fai per entrare, ma la porta automatica è bloccata perché un cretino l'ha urtata e ci sono i tecnici che la stanno riparando.
Fai il giro dall’altra parte e ti metti alla ricerca del settore latticini, dove normalmente ti congeli e cerchi di scegliere fra 12 marche di burro, che dovrebbe essere fatto a base di latte comunitario. E controlli la data di scadenza..
Per il latte: devi scegliere fra vitaminico, intero, scremato, nutriente, per bambini, per malati o magari in promozione, ma con la data di scadenza ed i componenti e... lasciamo perdere!
Per le uova: cerchi la data di deposizione, il nome della ditta e soprattutto verifichi che nessun uovo sia incrinato o rotto e, accidenti! Ti ritrovi i pantaloni sporchi di giallo! Fai la coda alla cassa, ma la cicciona davanti a te ha preso un articolo in promozione che non ha il codice e aspetti e… aspetti.
Sempre con questo carrello del cavolo, esci per prendere la tua auto sotto la pioggia, ma non la trovi perché non ti ricordi più dove l’hai parcheggiata.
Infine, dopo averla finalmente ritrovata, bisogna riportare l'arnese rotto e ti accorgi che è impossibile recuperare la moneta da due Euro perché l’aggeggio si è bloccato. Ritorni alla tua auto sotto la pioggia che si è intensificata nel frattempo.
E' trascorsa più di un’ora da quando sei uscito da casa.



Un viaggio in aereo

1960
Viaggi con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello che vuoi, il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è talmente largo che ci può stare in due.

2010
Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura che hai in mano perché te l’hanno fatta togliere al controllo perché l’allarme suonava al tuo passaggio. Ti siedi sul tuo sedile e se respiri un po' forte dai una botta con il gomito al vicino. Se hai sete lo stewart ti porta la lista e i prezzi sono da gioielleria.



Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.

1960
Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha comprato per andarsene a comprare uno uguale perché è bellissimo.

2010
La scuola viene chiusa, si chiama la Polizia che porta Michele in commissariato per accertamenti. Il TG1 presenta il caso in diretta TV.



Disciplina scolastica

1960
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla un ceffone. Quando arrivi a casa racconti l’accaduto a tuo padre che te ne molla un altro.

2010
Fai il bullo. Prendi la sberla. Il professore ti prende in disparte e ti domanda scusa. Tuo padre ti compra il motorino e va a spaccare la faccia al “prof”



Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno fuori dalla scuola.

1960
Gli altri seguono lo scontro. Marco vince. I due si stringono la mano e diventano amici per tutta la vita.

2010
La scuola chiude. Il TG1 denuncia la violenza scolastica. Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.



Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere tirando un sasso. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come gira la vita.

1960
Enrico quando giocherà farà più attenzione. Diventa grande normalmente, va a scuola e poi all'università e diventa una bravo professionista.

2010
La Polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa arrestare.



Giovanni cade dopo una corsa a piedi.
Si ferisce il ginocchio e piange. La professoressa lo accarezza e lo abbraccia per confortarlo.

1960
In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.

2010
La professoressa è accusata di perversione su minori e si ritrova disoccupata, si becca tre anni di prigione con la condizionale. Giovanni va in terapia per cinque anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e alla professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La professoressa, disoccupata e interdetta e si suicida gettandosi da un palazzo. Un anno dopo Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.



Arriva il 25 ottobre.

1960
Non succede nulla.

2010
E' il giorno del cambio dell'ora legale: le persone soffrono d'insonnia e di depressione.



La fine delle vacanze.

1960
Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia nella roulotte trainata da una Fiat 128, le vacanze terminano. Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.

2010
Dopo 2 settimane alle Seychelles, ottenute a buon mercato grazie ai "buoni vacanze" offerti dalla ditta, rientri stanco ed esasperato a causa di un’attesa di 4 ore in aeroporto e dopo 12 ore di volo. Una volta al lavoro ti ci vuole una settimana per riprenderti dal fuso orario.



Come si dice: Viviamo davvero in un'epoca formidabile ...


Le più belle canzoni della musica Italiana degli anni 60!!!
Adamo"la notte",Neil Sedaka"La Terza Luna",Paul Anka"Ogni Volta"e "ho in mente te"




Annamaria... a dopo

LA ROSA BIANCA - di S. MIGLIORE



Era una fresca sera di maggio
Quando ti incontrai
E i tuoi grandi occhi
Parlavano d’amore.
Poi…………cadde la neve
E tutte le rose
Diventarono bianche
Bianche come la tua pena
Cadde la neve
Anche sulla tua anima
E i tuoi occhi diventarono tristi.
La neve si scioglierà
E le rose ritorneranno rosse
Ma la tua pena resterà
E i tuoi grandi occhi
D’amore……………non parleranno più.
 http://www.janfriend.com/natale/card.gif
TOTO' 
http://i576.photobucket.com/albums/ss205/fatasenzaali/rose.gif

Annamaria... a dopo

mercoledì 24 novembre 2010

COME SCOPRIRE LE BUGIE - di ENZO -



                                                       https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaY9UJMX_HHBo9XLLFgBn6znA41XCPOdnWRk7X3nqhXdwYhcbFavRcBCi1DgWi_cztIKHLXkbhfRzwrU_GfM7RZj_GtvqKKcEKjGq_0WhhRDC0Xh43nYzVyr0smLNynQWja9ZskKADKTpW/s1600/bugie.jpeg

                                               INDIZIO 5

       -L’importanza dei tempi di reazione
     -Parole e gesti devono essere coerenti, se si                    contraddicono, l’interlocutore vi sta mentendo, o    vi nasconde qualcosa.

 Spiegazione

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Amici lettori, questo è un indizio di notevolissima importanza e utilità. Però dovete essere “osservatori: e’ bene osservare ogni gesto singolarmente soprattutto in relazione alle parole che lo accompagnano. Sappiate che esiste un rapporto tra parole e gesti. Detto in altro modo, significa che contemporaneamente parole e gesti devono dire e/o far capire la stessa cosa. Per esempio, il vostro interlocutore, dicendo di sì (parola) scuote la testa (gesto): ciò è contraddizione; esistono altri segni d’inganno più sottili, ma ugualmente rivelatori. Incongruenze tra gesti e parole ed anche emozioni sono anch’essi indizi significativi, in quanto offrono un messaggio duplice. Un esempio? Eccolo!

Voi avete subito un furto e una persona amico/amica vi sorride mentre esprime il proprio rincrescimento. Ergo, state attenti, l’emozione espressa in quel momento (che dura poco) non è sincera.

Stiamo in argomento e parliamo ora del tempo, o per meglio dire, dei tempi di reazione. Ora sapete già che ci sono PAROLE e GESTI.

Parole e gesti devono essere contemporanei: in tal caso la persona vi sta parlando sinceramente.

Se invece una persona esprime un’ opinione e la vedete annuire dopo, non vi sta dicendo cose vere: l’emozione è falsa.

Cercate anche di individuare i movimenti delle mani e delle braccia che si muovono dopo che un’opinione è stata espressa. Non solo i movimenti delle mani e delle braccia partiranno in ritardo, ma sembreranno meccanici e sfasati rispetto alla puntualizzazione verbale.

Ed ancora. Se per esempio voleste convincere qualcuno di essere arrabbiati mentre in realtà non lo siete, è ovvio che cerchereste di recitare bene e dare l’impressione di esserlo davvero. Ma non solo: sono importanti anche i tempi dell’espressione facciale che esprime rabbia. Allora, se essa viene dopo, l’affermazione (“Sono arrabbiato con te”… pausa… e poi l’espressione), essa apparirà FALSA.

Al contrario, mostrare l’espressione prima di dire: “Sono così arrabbiato, non sarebbe indizio d’insincerità.

RICORDATE, quindi:

la persona che crede in ciò che sta dicendo tenderà a muovere la testa in sincronia con l’uso di certi termini per dare enfasi alle proprie argomentazioni. Siano essi dall’alto in basso o da destra verso sinistra, i movimenti del capo sono volti a sottolineare precisi punti di vista e idee.
Annuire meccanicamente e senza partecipazione è indice di gesti meditati, non chiari e non sinceri. E se anche con tali gesti intendiamo far mostra di partecipazione emotiva, nella persona che sta mentendo essi non sono in sincronia con il ritmo naturale del messaggio.

ENZO

Annamaria... a dopo