sabato 7 luglio 2012

PENSIERO DI OGGI

PENSIERO POSITIVO DI OGGI 








Accetto il corso degli eventi senza sentirmi in colpa









TERZA ONDATA DI CALORE... dopo Scipione e Caronte ecco Minosse, invece in Gran Bretagna staziona "MINA" che sulle regioni settentrionali porta aria umida ma fresca.


Arriva l'ondata di calore più intensa della stagione, che durerà almeno fino al 15 luglio.  Dopo qualche veloce temporale al Nord, che si è verificato oggi a Milano , nel week-end  l'anticiclone Caronte si farà da parte e avanzerà con prepotenza Minosse, il terzo anticiclone subtropicale sahariano dell'estate che punterà direttamente su Sardegna, Sicilia e poi al Sud. La massima potenza sarà raggiunta tra lunedì 9 e martedì 10 ma proseguirà almeno fino al 15 luglio con record di caldo. Si raggiungeranno i 42 gradi nel Campidano in Sardegna, nella piana di Agrigento in Sicilia, nel materano in Basilicata e nel Foggiano in Puglia.


E anche Roma con i suoi 38 gradi non sarà da meno. Intanto i bollettini giornalieri del ministero della Salute segnalano oggi con il bollino rosso (emergenza per ondata di calore con possibili effetti negativi anche su persone sane) Reggio Calabria, con l'arancione (rischio per la salute per le fasce più deboli della popolazione) Palermo. La città siciliana ha il bollino arancione anche oggi, mentre domenica é indicata con il bollino rosso. Domenica, infine, bollino arancione per Campobasso, Perugia, Pescara e Rieti. Sin da ieri mattina, sulle regioni settentrionali sono giunte infiltrazioni di aria umida e fresca atlantica collegate al vortice che staziona sulla Gran Bretagna, che i meteorologi tedeschi hanno chiamato 'Mina'.








Si ride, si piange





Marito infedele?


Sì al risarcimento e alla separazione con addebito
Cassazione civile , sez. I, sentenza 01.06.2012 n° 8862 (Alessandro Ferretti)
Nel caso di separazione tra coniugi  possono sicuramente coesistere  la pronuncia di addebito e il risarcimento del danno, considerati i presupposti, i caratteri, le finalità, radicalmente differenti. E’ questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 1° giugno 2012, n. 8862.


Secondo gli Ermellini - sposando una nuova impostazione derivante dall’evoluzione giurisprudenziale in materia –  in tale contesto rileva proprio la qualità di coniuge e la violazione di obblighi nascenti dal matrimonio che, da un lato è causa di intollerabilità della convivenza, giustificando la pronuncia di addebito, con gravi conseguenze, com’è noto, anche di natura patrimoniale, dall’altro, si configura come comportamento (doloso o colposo) che, incidendo su beni essenziali della vita, produce un danno ingiusto, con conseguente risarcimento, secondo lo schema generale della responsabilità civile.


Al contrario, in passato, si riteneva che l’addebito, strumento peraltro più sanzionatorio che risarcitorio, non soffrisse la cumulabilità di ulteriori risarcimenti, salvo che vi fossero specifici danni patrimoniali, per i quali il coniuge avrebbe potuto ovviamente essere ritenuto responsabile come nel caso in cui  con il suo comportamento avesse arrecato perdite al patrimonio dell’altro coniuge; ovvero - ipotesi del tutto differente - il coniuge arrecasse danno all’altro, prescindendo dalla sua qualità in quanto mero soggetto danneggiante, come qualsiasi estraneo. Tale impostazione, peraltro, è stata accolta dal Giudice di merito e “bocciata” dalla Cassazione.


Nel caso di specie il Tribunale aveva pronunciato la separazione giudiziale tra i coniugi con addebito al marito  per violazione dell’obbligo di fedeltà, assegnando la casa coniugale alla moglie, disponendo l’affidamento congiunto delle figlie minori  con assegni a carico del marito a favore delle stesse, escludendo l’assegno di mantenimento nonché il risarcimento dei danni non patrimoniali per la moglie.


Contro tale sentenza la moglie presentava appello, lamentando la mancata condanna del marito alla corresponsione dell’assegno di mantenimento e risarcimento danni a suo favore. Tuttavia, in sede di appello, il Giudice di merito, come già evidenziato, respingeva l’istanza della moglie richiamando l’orientamento giurisprudenziale oggi respinto dalla Cassazione. Infatti, secondo i giudici di Piazza Cavour l’evoluzione giurisprudenziale  ha consentito l’entrata anche nei rapporti tra coniugi nonché verso la prole della logica e dei metodi della responsabilità civile, seguendo una linea che si inserisce nel più generale ampliamento dell’area della responsabilità aquiliana. In buona sostanza, come già sostenuto dalla stessa Corte suprema in diverse pronunce, non solo la commissione dei reati, ma anche la violazione di diritti fondamentali della persona costituzionalmente garantiti, incidendo su beni essenziali della vita, dà luogo a risarcimento di danni non patrimoniali.


Da qui l’accoglimento del ricorso della donna con la cassazione della sentenza impugnata con rinvio alla Corte territoriale, in diversa composizione.


(Altalex, 15 giugno 2012. Nota di Alessandro Ferretti)









SI RIDE

















VEDREMO UN FILM...




Per amore si può morire. Specialmente nei brutti film e nei cattivi romanzi.
                                                                                                        Roberto Gervaso


ROBERTO GERVASO




. . . prima Scipione, poi Caronte, mò pure Minosse. . . e bastaaaaaaaa!!!                                
Non ce la facciamo più ! E dire che siamo ancora nella prima quindicina di luglio . . .  Che, per caso, ci aspetta tutta la mitologia e la storia al completo?  (Maria, al norde , ieri è passata ... MINA e ci ha beneficiato di qualche "nota" temporalesca...)                                                                                               Amici cari io vi segnalo i film in uscita da venerdì 6 luglio, ma dobbiamo trovare un locale ben aerato e mi raccomando tanta acqua e frutta in tutti i formati . . . fresca, in succhi, in frullati . . . e dopo il cinema . . . lenzuola fresche per i vostri corpi caldi !!! ha ha ha



The Way Back




Sei fuggitivi si spingono attraverso terre selvagge e inospitali per raggiungere libertà e perdono
Un film di Peter Weir. Con Dragos Bucur, Colin Farrell, Ed Harris, Alexandru Potocean, Saoirse Ronan. 
Genere  Drammatico - USA 2010. Durata 133 minuti circa.
Basato sul romanzo The Long Walk di Slavomir Rawicz, il film racconta della fuga da un campo di lavoro siberiano nel 1940. Sette coraggiosi prigionieri internazionali scoprono il vero significato dell'amicizia mentre la loro avventura li conduce attraverso migliaia di chilometri di terre ostili, diretti verso l'India e verso la libertà.






Womb




Una potente storia d'amore incentrata sul controverso tema della clonazione
Un film di Benedek Fliegauf. Con Eva Green, Matt Smith, Lesley Manville, Peter Wight, István Lénárt. 
Genere Drammatico - Germania, Ungheria, Francia, 2010. Durata 107 minuti circa.
Rebecca e Tommy hanno una tenera storia d’amore infantile. Molti anni dopo si rincontrano e la loro attrazione è più forte che mai. Il fuoco della loro passione è però di breve durata, perché Tommy muore in un incidente. Rebecca, straziata dal dolore e incapace di vivere senza di lui, si rivolge al controverso «Dipartimento di replicazione genetica» per farsi impiantare nell’utero un nuovo Tommy. La vita con il piccolo Tommy è colma di gioie e piccoli miracoli. Nell’isolamento di una piccola località costiera, Rebecca si dedica anima e corpo a questa esistenza «a due». Con il passare degli anni, Rebecca non potrà sfuggire alle complesse implicazioni della sua decisione. Per quanto tempo ancora potrà tenere nascosta la verità a Tommy e ai vicini ficcanaso? Riuscirà a proteggerlo dai pregiudizi della gente nei confronti dei cloni? Quando raggiungerà l’età in cui sarà la copia esatta del compianto amato, come gli spiegherà l’insorgere di sentimenti che lui non potrà capire? Le risposte sopraggiungono mentre lei si prepara a raccogliere i frutti dolci-amari del sogno di una vita.


Cena tra amici




Da un testo teatrale, una commedia amara tutta in una stanza con tempi comici perfetti
Un film di Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte. Con Patrick Bruel, Valérie Benguigui, Françoise Fabian, Charles Berling, Guillaume De Tonquedec. 
Genere Commedia - Francia, Belgio, 2012. Durata minuti circa.
Una casa confortevole in un quartiere elegante di Parigi, amici e familiari, un futuro padre, a cena insieme: una serata tranquilla, finché una banale domanda sul nome scelto per il nascituro dà inizio a un catena di equivoci e rivelazioni inaspettate che renderanno indimenticabile quella che avrebbe dovuta essere una tranquilla cena tra amici


                                                                                                                                            . . . mentre da mercoledì 11 luglio . . . 


Biancaneve e il Cacciatore




Tra fiaba e fantasy, Biancaneve diventa una guerriera compiendo la sua ascesa sociale a colpi di spada e di (buona) volontà
Un film di Rupert Sanders. Con Kristen Stewart, Charlize Theron, Chris Hemsworth, Sam Claflin, Ian McShane. 
Genere  Avventura -  USA, 2012. Durata 127 minuti circa.
In questa epica avventura Biancaneve e il cacciatore, Kristen Stewart interpreta l’unica persona del regno più bella della regina cattiva (il premio Oscar® Charlize Theron) che vuole eliminarla. Ma ciò che la sovrana malvagia mai avrebbe potuto immaginare è che la giovane donna che minaccia il suo regno è stata addestrata all’arte della guerra da un cacciatore (Chris Hemsworth) che era stato incaricato di ucciderla. Sam Claflin si unisce al cast nel ruolo del principe, incantato dalla bellezza e dalla forza di Biancaneve.


Buona visione a tutti . . . 
da Maria !

venerdì 6 luglio 2012

SCACCIARE LA DEPRESSIONE CON LA PATATA




 Depressione :  il rimedio lo troviamo trasferendoci in cucina e preparando  delle buonissime patate al forno 



Secondo una curiosa ricerca britannica, il solo aroma avrebbe il potere di risollevare il nostro umore...


Da una curiosa ricerca condotta da Avinash Kant e Simon Bull dell'università di Nottingham, in Gran Bretagna, è emerso che il solo aroma delle patate cotte al forno avrebbe il potere di risollevare il nostro umore, stimolando bei ricordi e «offrendo una piacevole e ricca esperienza sensoriale». Per soppesare questa particolare tesi, gli studiosi inglesi hanno testato le reazioni dei soggetti reclutati ricavandone conclusioni pressoché univoche e molto interessanti: per la maggioranza dei partecipanti, la fragranza delle patate Piper Maris cotte per un'ora in forno ha evocato ricordi felici legati all'infanzia, ai parenti o ai pranzi in famiglia. 
«Il riconoscimento degli aromi alimentari è una funzione cerebrale complessa, parzialmente compresa soltanto in tempi recenti – ha spiegato il professor Kant sulle pagine del quotidiano britannico “Daily Mail” – La nostra ricerca fornisce in qualche modo una conferma della naturale risposta emotiva riscontrata verso l'alimento in questione: gli aromi sprigionati durante la cottura sono inconsciamente riconosciuti dal cervello, la memoria attivata dipende dalla positiva esperienza sensoriale avuta quando si è mangiato per la prima volta le patate al forno». Se siete di cattivo umore, dunque, potete provare a cuocere e magari anche mangiare una bella teglia di patate al forno, senza però dimenticare una piccola ma fondamentale accortezza: lasciate da parte il microonde perché l'aroma “magico” – come spiegato dagli autori della ricerca – si sprigiona soltanto quando le patate sono cotte in forno a temperatura adeguata, circa 130/140 gradi centigradi.


Quindi la patata può essere considerato un alimento non soltanto buono, ma anche salutare a livello inconscio.


Io concordo pienamente e voi?


Annamaria... a dopo

PENSIERO DI OGGI

PENSIERO POSITIVO DI OGGI 



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Io sono disposta a lasciarmi alle spalle  gli episodi dolorosi del passato perché ho scoperto che il mio potere risiede nel tempo presente






SI RIDE , SI PIANGE




MARI O MONTI













Questioni di . . . politica !
Il taglio di capelli
Una mattina un fiorista andò dal barbiere per un taglio di capelli. Alla fine, chiese il conto, ma il barbiere rispose: “non posso accettare denaro da lei, questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Il fiorista ringraziò della gentilezza e uscì. E il mattino successivo il barbiere trovò un biglietto di ringraziamento e una dozzina di rose alla porta del suo negozio.
Più tardi un poliziotto entrò a farsi tagliare i capelli e quando chiese di pagare il barbiere disse anche a lui: “non posso accettare denaro da lei, questa settimana sto facendo servizio alla comunità”. Il poliziotto ne fu felice e il mattino successivo il barbiere trovò un biglietto di ringraziamento e una dozzina di ciambelle alla porta del suo negozio.
Venne quindi un Membro del Parlamento per il taglio dei capelli e quando passò alla cassa, anche a lui il barbiere ripeté: “non posso accettare denaro da lei, questa settimana sto facendo servizio alla comunità”.  Molto contento il Membro del Parlamento se ne andò.
La mattina successivo, quando il barbiere andò ad aprire il negozio, trovò una dozzina di Parlamentari in fila per il taglio dei capelli.
Questo, cari amici, chiarisce la differenza fondamentale tra cittadini e politici.

N.B. : POLITICI E PANNOLINI VANNO CAMBIATI SPESSO E . . .  PER LA STESSA RAGIONE!


Per Marco da un'amica...






MARIA & ANNAMARIA... a dopo




E come dice TONINO "nessun dorma!"


 

HO LETTO UN LIBRO...

Donna Che Legge Un Libro (Picasso) 
            

Palermitana, madre di  tre figli, ginecologa con un’esperienza ventennale ed un’intensa attività professionale spesa a favore della prevenzione e della cura dei tumori al seno, Giuseppina Torregrossa è da alcuni anni anche scrittrice e autrice di un monologo teatrale, “Adele”, aggiudicatosi il premio opera prima “Donne e teatro” di Roma nel 2008.                                                                                                                                Rivela di aver iniziato a scrivere per gioco, nel corso di un’estate trascorsa in Sicilia, nella casa al mare in cui andava da ragazza con la famiglia.                                                                            In quel periodo ha preparato innumerevoli piatti al fianco di un'amica molto abile ai fornelli: trascrivendo le tante ricette sperimentate, ha iniziato ad inventarsi una storia per ciascuna di esse, finendo poi per accorpare questi brevi racconti aventi la figura di Anciluzza come protagonista assoluta, in cui riviveva un pezzetto di se e qualcosa delle sue amiche, oltre che di moltissime donne accostabili alla sua immagine. Nei suoi due romanzi, “L'Assaggiatrice” e “Il conto delle minne”, si alternano e rimescolano personaggi atipici insieme a figure dalle mosse prevedibili, nonni buoni patriarchi e arcigne zie esperte di sesso e vendetta, bambine già cresciute e madri bisognose di reinventarsi.
Con una scrittura descrittiva, ricca di metafore culinarie in cui gli uomini hanno le forme e l'aroma del caffè appena tostato e le donne la morbidezza ed il gusto deciso dei dolci alla ricotta, i racconti narrati, in un impasto linguistico in cui i vocaboli dialettali figurano come canditi in una crema “all'italiana”, sono storie di adulterio e soggiogazione, di amori trasognati o rovinosi, di buone usanze e malcostumi familiari.
Le sue donne sono casalinghe disperate, non nel senso telefilmico del termine; donne in cerca di emancipazione il cui destino amoroso è fatto talvolta di soli fugaci incontri,  se non di annose e scombussolanti relazioni; donne sanguigne, cerimoniose, dal fare allusivo e consapevole; donne “attapanate” (intrappolate) delle sabbie mobili dell'esistenza; donne che al nero di una vedova preferiscono un rosso sfacciato e rilevatore di intenzioni, ma anche donne disposte a scendere a patti con mariti fedifraghi e usurpatori, uomini solenni e lapidari, tanto nelle promesse quanto nella smentita, su cui esse riescono in ultimo ad avere la meglio.



Agatina delle “Minne” è una bimba timida, timorosa, inquieta, ingorda, compulsiva;                                          l'Assaggiatrice-Angela è invece una donna spiazzata ma volitiva, un'ammaliatrice annoiata, istintiva, coscientissima, silenziosa, sentenziosa.                                                                                                       Sono due personaggi femminili che imparano, crescendo, a prendere la vita a morsi, alla ricerca di una tenerezza improbabile in uomini mossi dai più bassi istinti e da una virilità ostentata, che si ritira vigliacca e veloce dinanzi all'autenticità dei sentimenti.                                                                                   Sono donne che nei rispettivi retrobottega apparecchiano, contrariate e solerti, le affollate tavole delle proprie vite.



Sia ne “L’Assaggiatrice” che ne “Il conto delle minne” l’arte culinaria è fondante, rappresentando un terapeutico momento di rilassatezza, che però favorisce anche gli scambi fra età e identità femminili diverse, nell’unire “occhi giovani” e  “mani anziane”.
In questi suoi due romanzi il cibo è anche e sopratutto amore, erotismo.                                                              
In cucina e nel sesso più tecnica o più intuizione? E’ la misura o l’istinto che conta?
La stessa autrice fa notare che, parlando di cibo, tutte le migliori ricette non riportano mai i quantitativi esatti degli ingredienti: lei stessa, una dilettante in cucina, appunta spesso le quantità al dettaglio, ma la verità è che la massaia sa bene da sola quanto occorre. E quelle che fanno la differenza ai fornelli sono per lo più quantità infinitesimali, vincolate da elementi che sfuggono al nostro controllo, come le condizioni atmosferiche: impastare le “minne” a Modena è infatti diverso dal prepararle a Napoli o a Roma, a causa del variare del grado di umidità e, di conseguenza, della consistenza dell'impasto.                                                                                                                                                               
In cucina, dunque, come nel sesso, a vincere è l'intuito: certo, quando non c'è perspicacia, il metodo aiuta.
Ho cercato altri lavori della stessa autrice e mi sono imbattuta nel suo più recente – Panza e presenza –  Ne ho letto una recensione, decidendo ben presto di proporlo anche agli alunni della mia scuola, un istituto alberghiero, ai cui alunni ci preme mostrare non solo gli aspetti professionali, bensì il panorama  tanto più variegato del “gusto”.



Mi ha attratta il titolo che viene poi spiegato nelle prime pagine della storia durante l’invito a cena dell’affascinante e volitiva commissaria Marò Pajno al collega Rosario D’Alessandro detto Sasà, affetto da un curioso disturbo della lacrimazione che fa sì che pianga quando si eccita.
La lettura è come un viaggio nei profumi e nei sapori di Palermo, rappresentata dall’autrice  con sapienti pennellate; è interessante anche l’idea ( Camilleri docet ) dell’intercalare siciliano : c’è in appendice addirittura un glossario.                                                                                                                                          
Il racconto “sentimentale” tra i tre protagonisti è un un po’ troppo femminile, nel senso di travaglio sdolcinato che si potrebbe risolvere nel giro di due pagine, ma in fin dei conti è utile per definire la psicologia dei personaggi.                                                                                                                                 Si capisce che il giallo che si sviluppa su una forse troppo scontata trama mafiosa è solo un pretesto, tanto che alla fine del romanzo si ha la quasi certezza che di chi sia l’assassino non importi granchè.
Superbe le ricette che fanno venire l’acquolina in bocca, i cui odori sembrano essere impregnare le pagine del libro, che si può definire un “giallo agli odori”.                                                                                       La protagonista, la commissaria Maria Teresa, è fresca come la pianta del basilico, odorosa, profuma di buono, ha delle forme morbide, come sono morbide le foglie del basilico.
                                                                                                     
BASILICO
           
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    I suoi due colleghi: il questore Lobianco è come una pianta di salvia, dalle foglie larghe e sostanziose, è un uomo di sostanza. 

SALVIA
                                                                                                                              
Il suo collega, l’intraprendente commissario Sasà, è piccolo e penetrante come la maggiorana, è un profumo che contamina tutti gli altri.

MAGGIORANA
                                                                                     
La vittima, il penalista di successo, infestante come una pianta di timo, ma piccola, di cui non si capisce la cattiveria e le potenzialità. 

TIMO
                                                                                                                                              
La grande protagonista, la città di Palermo : una menta odorosa, la menta piperita, dalle foglie verde smeraldo, dal colore  intenso e dal profumo penetrante, che può anche intossicare per quanto è forte.

MENTA PIPERITA
                                                                                                                                                            
Un libro consigliato a coloro che si apprestano a
 passare le vacanze in Sicilia, per mettersi nella 
giusta lunghezza d’onda con una terra tanto meravigliosa quanto complicata.   
Vi saluto con un omaggio a tutte le donne,  siciliane e non, cantata da un uomo che può essere portavoce di ogni animo maschile innamorato . . . 

MARIA...a dopo



giovedì 5 luglio 2012

IL LINGUAGGIO DEL CORPO...E DELL'AMORE 6


Nulla che già non sappiamo, cari gemelli. Però, leggervi è ottima terapia antistress e... stuzzicante. Mi domando una cosa: ma voi due ,a ciuccciottine, come siete messi? Curiosità femminile e insieme a me se lo chiedono altre amiche che conoscete bene. Forse e dico forse anche Lorenzo ha una certa curiosità , eh Lorè?! Mi sa che Lorenzo "aummmma aummma" , no?. Ho scoperto qualche giorno fa' che i pezzi di Enzo vengono copiati in rete e ne siamo felicissimi!



CLICCATE


http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9870716

CO'  STO SGUARDO CHI MI SI PIGLIA???..ANNAMARIA





                “AFRODISIACI ED ECCITAZIONE SESSUALE”









ENZO     Ciao, Duc!

DUCKY   Ciao, Enzo! Abbiamo fatto bene a comprare l’ombrellone. Qui sul balcone si sta bene… almeno la mattina e  a sera.

ENZO     L’ombrellone l’ho comprato io, tu hai preso solo le sdraio. E il tavolino.

DUCKY   E chi ha comprato la granitiera? Io! Chi ti ha fatto conoscere certe Ciucciotine stellari?

ENZO     …stellari…ma fammi il piacere! Vuoi dire “lunari” alcune sono state un grosso sbaglio, altre una delusione.

DUCKY   Ma ci sono state anche eccezioni meravigliose…ora che ci rifletto…hai avuto anche incontri reali. Di quelli virtuali non ne parliamo  e…

ENZO     …e cosa? Ecco la malalingua…cosa?

DUCKY   Però non te la devi prendere…parola?

ENZO     Dipende…allora cosa?

DUCKY   Hai mai usato…qualche  “aiuto” in certe “circostanze”?

ENZO     Sei tutto matto e anche malizioso e scemo pure dai capelli alle piante dei piedi. Per tua cultura, non ho mai usato afrodisiaci.

DUCKY   Nemmeno "un’azzurrina”? una viagretta tanto per alzare…il testosterone? Dai, al tuo Duckino lo puoi dire.

ENZO     Finora non ho mai usato nulla se non lo sguardo, la mente e i due lati del corpo, A e B. Col tempo arriverà anche la pace in quel senso  non riuscendo più a superare la forza di gravità.

DUCKY   Hai capito di che cosa parleremo oggi: con gli “aiutanti di letto o erotici. Eh, che ne dici?

ENZO     Approvo l’idea e l’argomento  e salutiamo brevemente questi apprezzati afrodisiaci.

DUCKY   …brevemente?  Eh no, caro Prof…ne parleremo diffusamente invece perché il nostro club di Ciucciotti deve sapere: la cultura è cultura.

ENZO     Hai ragione una volta tanto. Bene! Allora…

DUCKY   Che aspetti la spinta? Allora?

ENZO     Ostriche, cioccolata, vaniglia, fragola: sono alcune delle più comuni “pozioni d’amore”: gli afrodisiaci sono cibi, bevande, erbe, profumi che (si dice) stimolano o stimolerebbero il desiderio sessuale. Il loro nome prende origine da Afrodite, la dea della bellezza e dell’amore, madre di Eros, dio dell’amore e moglie di Efesto…

DUCKY   dai, un po’ di mitologia non starebbe male.

ENZO…moglie di Efesto, dio del fuoco e dei metalli…

DUCKY   …che lei, cornificò più volte.

ENZO     frena, ora ti racconto: molti probabilmente non hanno le idee  chiare o non sanno affatto sulla nascita di afrodite.

DUCKY   “sta bona pezza di dea” nacque dalla spuma del mare…questo lo sanno tutti.

ENZO     Diciamo prima di tutto che il mare significa “colei che venne dalla schiuma; difatti la leggenda legata alla sua nascita racconta che, quando Crono, tagliò il fallo a Urano, gettò il membro immortale nella bianca schiuma; entro la carne divina fu alimentata una dea che i Greci chiamarono Afrodite.

DUCKY   Io lo dico sempre alle donne “non buttatevi nella schiuma specialmente delle onde del mare.

ENZO     Suo marito…

DUCKY   Il marito della dea, “bona pezza”!

ENZO     Suo marito fu cornificato da lei molte volte, prima con un altro dio, Ares, dio della guerra da cui ebbe molti figli, poi anche con esseri umani,  quale Adone, un vero “figo”, e Anchise da cui nacque Enea. Questo efesto, dio del fuoco, riuscì a beccare la moglie Afrodirte e l’amante Ares, proprio mentre “miagolavano” sul letto; li fece incatenare entrambi, ma poi per intercessione degli altri dei li fece liberare. Afrodite contribuì al conflitto di Troia e i Greci. Per essere giudicata la più bella tra le dee, da Paride, gli promise (furbacchiona) la mano di Elena, già moglie di Menelao, re di Sparta. Il ratto di Elena…

DUCKY   “che nunnè nu sorece”, ma un rapimento!

ENZO…fece scoppiare la guerra di Troia.

DUCKY   …quelle non innamorate vedi che ti combinano…tengono  “‘o fuoco sotto”. Comunque, apprezzo parecchio questi riferimenti alla mitologia. Torniamo agli afrodisiaci…eravamo alle fragole se non mi sbaglio. Ma dimmi, funzionano davvero?

ENZO     Alcuni di quelli che si possono servire a tavola…sì, ma ci sono stimolanti migliori. Alcuni cibi sono considerati afrodisiaci per la loro somiglianza con gli organi sessuali: quali, banane, asparagi, cetrioli, melenzane, che hanno una forma fallica, o per l’ostrica, che ha l’aspetto di Sua Maestà la Vagina.
La serotonina, sostanza presente nel sistema nervoso centrale, nel sangue, nella mucosa intestinale, nell’epifisi e nella muscolatura, aumenta il buon umore. Questo sembra esere l’effetto di ginseng e cioccolata. Il famoso Pacori cita “il caviale sollecita la produzione di testosterone…



DUCKY   …il principale ormone sessuale che attizza…

ENZO     …che aumenta il desiderio sessuale sia nell’uomo che nella donna; il peperoncino piccante (noto come paprica) e il ginkgobiloba contribuiscono anch’essi allo stimolo…

DUCKY   …di “superare la forza di gravita”. Procediamo alla grande, Enzo!

ENZO     Pensa, Duc, gli uomini che hanno chiacchierato con una donna, più o meno di gradevole aspeto, mostrano tutti un consistente aumento del testosterone. Secondo altri studi, chi ha avuto rapporti sessuali recenti registra i valori più alti, mentre chi non ha relazioni di coppia o non fa sesso da tempo, non presenta quasi nessuna variazione di questo ormone. Pacori, in un altro esperimento, afferma che lo studioso Roney ha constatato che la semplice presenza di una bella donna può indurre un uomo ad assumere atteggiamenti e modi di fare che lo rendono desiderabile ai suoi occhi.

DUCKY   Se ho capito bene, questo Pacori dice che, se al Ciucciottino basta stare in presenza di una donna per far agitare “gli ormoni”; figuriamoci che cosa succede se la “Lei” mostra delle parti scoperte.

ENZO     Pscolabile, che bravo che sei! Peccato che capita di rado questa tua perspicacia.

DUCKY   Grazie, troppo scombinato.

ENZO     Non a caso, alcuni studiosi, che studiano molto diversamente da come studiavi tu, hanno affermato che la “vista” è il principale organo sessuale.
Molte donne manifestano fastidi o gelosia se il proprio partner è particolarmente epsansivo e ha molte amiche che bacia e abbraccia con disinvoltura.



DUCKY   E hanno ragione!

ENZO     Eh sì, hanno proprio ragione. La scienza conferma che un uomo”esposto” a donne di bell’aspetto, specie se si mostrano disponibili, è incline a cadere in tentazione. Tieni presente che più dell’aspetto fisico, quello che colpisce un uomo sono i sottili segnali di invito inviati con il linguaggio del corpo.
Assioma: dunque: il primo invito lo fa la donna con comportamenti anche minimi. Pertanto, Ciucciotti, tenete bene a mente  i seguenti “comandamenti:

-   se la donna vi fissa per 5 secondi, vi sta comunicando che le piacete e vi invita a farvi avanti.  Ma, attenzione, Ciucciottine sprovvedute, se è appurato che l’uomo è sensibile al fascino di una Lei, pur essendo sposato o avendo una compagna, questo non vuol dire che necessariamente poi passi ai fatti.

Altri studiosi si sono resi conto che l’essere socialmente “dominante” è un tratto comune a chi ha avuto molte storie. Insomma, conclude Pacori “se provocati” è facile che gli uomini perdono il lume della ragione. D’altra parte, un travolgente effetto afrodisiaco è dato dal semplice fatto che il loro sguardo cada su scollature, trasparenze e spacchi.

DUCKY   Ok, la donna comunica con gli occhi e lo  invita fissandolo per 5 secondi, a farsi avanti; dirige, comunica, invita, seduce…

ENZO     Esatto! Gli uomini più virili vanno in confusione quando vedono della lingerie femminile, che ha un effetto “stordente”.

DUCKY   Quindi il testosterone …si alza…si alza; fratello mio, quando si alza, il Ciucciotto si mostra  confuso, disattento, distratto e disorientato. Ah, marò…sti femmene!

ENZO     Altra arma per attirare e anche sedurre è il modo di vestire; più che la nudità vale molto di più la nudità parziale: scollature e spacchi si aprono o “puntino” su regioni legate alla sessualità.

DUCKY   Come?

ENZO     …una gonna si apre in direzione della regione genitale, una scollatura fa intravedere il seno “nu poco e zizze” vale più dell’intero seno; se la scollatura si trova dietro, ha il vertice in direzione delle simmetriche natiche, da me definite “gli emisferi erotici”.

DUCKY   …due scultorei glutei  si muovono con un perfetto sincronismo…e bloccano il respiro, lo sguardo  e lo stomaco. Fratello caro, chissà se Galilei si ispirò a questo magico movimento ondulatorio per scoprire le leggi del pendolo.

ENZO     Stai crescendo. Mi fa piacere…mi a mi sa che mi vuoi imitare. Ma sempre “disturbato” sei.

DUCKY   Franchezza per franchezza, anche tu hai un difetto, sei un irriducibile scombinato con una vena poetica che, porca miseria, ti invidio, eh sì, t’invidio da quando l’ostetrica mi tirò e mi affibbiò
Una pacca sul sedere: quell’episodio mi segnò, da allora non faccio che dare pacche sul sedere di…

ENZO…mosca…zitto…è un segreto.

DUCKY   Come vuoi, gnorsì!

ENZO     Esatto, come voglio!

DUCKY   (bofonchiando) naticofilo!

ENZO     Coosa…ripeti!

DUCKY   Uffà, ho sbuffato.

ENZO     Hai detto  nati…e poi?

DUCKY   nati dalla stessa madre, vabbè!? Mi credi ora?

ENZO     …mica tanto!
Fine

ENZO