sabato 23 settembre 2017

LAURA E NELLO, SPOSI SINGLE

Non ci posso credere È passata solo una settimana  e....








In quel di Lissone, in Brianza, non si è fatta mancare nulla Laura Mesi . Matrimonio in piena regola . Ci sono tutti gli ingredienti, tranne il principe azzurro. L'abito bianco, le damigelle d'onore, un celebrante con la fascia tricolore al collo, un bouquet di fiori profumati, poi la festa in un ristorante e la luna di miele a Mars Alam. .

 La "sposa" brianzola, infatti ha deciso di celebrare le sue nozze con se stessa, organizzando un matrimonio in piena regola promettendosi amore eterno. Ma mi domando: se dovesse uscire con uomo, sarà un tradimento?.... Ohhh c'è un matrimonio di mezzo!




Da huffpost

"Nessuno, me per prima, ha sentito la mancanza di uno sposo" scrive la sposa single su Facebook, dove ha pubblicato le foto dei momenti più belli del suo matrimonio, senza sposo. Laura, difatti, aveva giurato a se stessa che sarebbe convolata a giuste nozze entro i 40 anni, così, allo scoccare del quarto decennio d'età, ha deciso di mantenere la promessa e ha voluto organizzare un matrimonio in piena regola, sposando se stessa in attesa di un uomo degno del suo amore.



Come ogni matrimonio che si rispetti, la ragazza di Lissone ha speso mesi e mesi nei preparativi, per rendere quello delle sue nozze single il giorno più bello della sua vita. "Amare se stessi è l'inizio di una storia d'amore lunga tutta la vita" ha scritto Laura sul social facebook sfoggiando ben 5 cambi d'abito nel giorno del suo "sì".


Laura ha voluto fare le cose in grande , pagando comunque interamente di tasca sua la festa -,e sia il rito che il ricevimento seguente diventeranno un documentario che verrà mandato in onda su Sky. Un'idea, quella delle nozze single, che è venuta pochi mesi fa anche a un uomo napoletano, Nello, che a maggio si è sposato da solo nel castello del "Boss delle cerimonie".



In entrambi i casi gli invitati sono stati tanti (70 per Laura) e tutti orgogliossimi della/o sposa/o single, del suo amore per sé e della sua immancabile dose di follia.

Ai due proporrei un incontro. Li unisce la stessa follia (simpatica)




Annamaria




venerdì 22 settembre 2017

SEI GRASSA





“‘Grassa" di solito è il primo insulto che una ragazza rivolge a un’altra quando vuole ferirla; ricordavo di averlo visto succedere sia quando andavo a scuola sia tra le adolescenti.
Così ho ricordato com’è strano e malsano l’insulto “grassa”.
Voglio dire, “grassa” è davvero la cosa peggiore che possa essere una persona? Essere “grassi” è peggio che essere vendicativi, gelosi, superficiali, vanitosi, noiosi o crudeli?

No, per me no; ma del resto, che ne so io delle pressioni sociali sulla magrezza? Vengono indicati come esempi da imitare quelle celebrità le cui più grandi imprese sono unghie perfettamente smaltate, le cui uniche aspirazioni sembrano essere farsi fotografare con nove vestiti diversi in una sola giornata, la cui unica funzione nel mondo sembra essere il sostegno del commercio di borse dal prezzo esorbitante e di cagnolini grossi come ratti.

Forse tutto questo sembra comico o di poca importanza, ma non è così. Si tratta di quello che le ragazze vogliono essere, di quello che suggeriscono loro di essere e di come si sentono per essere come sono ed in un mondo ossessionato dalla magrezza mi preoccupa, perché non voglio ci siano cloni emaciati con l’ossessione di se stesse e con la testa vuota.

Vorrei ragazze indipendenti, interessanti, idealistiche, gentili, caparbie, originali, divertenti.. C’è un migliaio di cose, prima di “magre”.”
— J. K. Rowling


Condivido pienamente il pensiero della Rowling che con genialità ha creato Harry Potter! Anche la superficialita' dovrebbe essere allontanata da ognuno di noi.
E comunque anche se non sono ragazza, dunque vale per tutte, io magra non sono da un pezzo. Indipendente lo sono. Interessante così e cosà. Idealistica, l ho archiviata. Caparbia abbastanza ma ogni tanto inciampo. Gentile quel che serve e con chi merita. Originale manco per idea. Divertente boh ...
Insomma fatemi sapere quando passa il tipo dell l'umido...............



Annamaria




giovedì 21 settembre 2017

CHE GIORNATA MERAVIGLIOSA, GRAZIE ITALIA UNO.


Questa dichiarazione è quella che "ogni donna" vorrebbe sentirsi dire. Anche se "Noi donne" è un'espressione che non ha alcun senso: a me, con certe, dà fastidio persino condividere il genere.



Sveglia alle 7, è una giornata di merda.
Sonno, freddo, pioggia e stanchezza.
Mentre bevo il caffè accendo la Tv e trovo Anna dai Capelli Rossi su Italia Uno.
È uno dei pochi cartoni anni 80 di cui non ricordo bene la trama.
Leggo Wikipedia.
“Dopo 3 mesi dalla nascita le muoiono entrambi i genitori per una malattia infettiva.
Non avendo parenti viene affidata alla signora Thomas, povera e col marito alcolizzato. Vive con loro finchè il marito non muore travolto da un treno.
Per lei non c’è più posto allora viene affidata alla signora Hammond che vive col marito e 8 figli in una baracca.
Dopo 2 anni muore anche il marito della signora Hammond e Anna viene spedita in orfanotrofio…”.
Bacio il pavimento.
Abbraccio il tavolo.
Un applauso alla tazza di caffè.
Esco in mutande e ringrazio il cielo di essere viva.
Mi rivolgo a mia mamma e le dico “Ti voglio bene!”.

Annamaria


domenica 17 settembre 2017

IGNOBEL 2017: LA SCIENZA BIZZARRA PREMIATA DAI NOBEL



Gatti liquidi, coccodrilli e slot machine, peni femminili e la dimostrazione che i gemelli sono uguali: le ricerche che si sono aggiudicate il premio più irriverente dell'anno e il più ambito da studiosi che godono di autoironia. Il riconoscimento viene assegnato da 27 anni a dieci autori di ricerche “strane, divertenti, e perfino assurde”, quel tipo di lavori improbabili che “prima fanno ridere e poi danno da pensare”, come riporta il sito ufficiale.

  
Ad Harvard, nei giorni  è andata in scena la serata di gala dei IgNobel 2017, con la consegna dei premi. Quest'anno sono state introdotte anche nuove categorie, per "ricerche serie", pubblicate su riviste scientifiche prestigiose, purché oggettivamente strampalate.


Millecinquecento spettatori, armati dei consueti aeroplanini di carta, hanno assistito alla premiazione dei vincitori che si sono visti consegnare il riconoscimento direttamente dalle mani di tre premi Nobel: Eric Maskin (economia, 2007), Oliver Hart (economia, 2016) e Roy Glauber (fisica, 2005). Ecco l'elenco delle ricerche premiate. E partiamo da quella italiana:

GEMELLI UGUALI. Il premio IgNobel per la cognizione è andato a un team italiano (Università La Sapienza di Roma e Istituto Superiore di Sanità) “per aver dimostrato che molti gemelli identici non sono in grado di distinguersi visivamente gli uni dagli altri". La ricerca è stata pubblicata sulla rivista PlosOne. Hanno ritirato il premio Matteo Martini e Ilaria Bufalari, due degli autori dello studio.





IL GATTO LIQUIDO. Sappiamo che la materia può certamente assumere uno di questi tre stati: solido, liquido o gassoso. Ma a Marc-Antoine Fardin, del Laboratoire de Physique alla École Normale Supérieure di Lione, è sorto un dubbio osservando che, come l'acqua, i gatti assumono la forma dei contenitori in cui vengono inseriti. Da questa considerazione è nato lo studio, pubblicato su Rheology Bulletin, che ha condotto Fardin alla vittoria dell'IgNobel per la fisica 2017 "per aver utilizzato la dinamica dei fluidi per rispondere alla domanda "può un gatto essere solido e liquido?". Nessun gatto è stato liquefatto nel corso dello studio...




TRA MOGLIE E MARITO. Metteteci un didgeridoo! Il tradizionale strumento musicale degli aborigeni australiani è valso al gruppo guidato da Milo Puhan l’IgNobel 2017 per la pace (tra conviventi). Lo studio, pubblicato sul prestigioso British Medical Journal, ha rilevato che il suono del didgeridoo induce degli effetti benefici nella sindrome da apnea ostruttiva nel sonno. In altre parole, vi eviterà di russare. Con buona pace del vostro vicino di letto.






LA DIPENDENZA DEL COCCODRILLO. L'IgNobel per l'economia è andato all'australiano Matthew J. Rockloff e all'americana Nancy Greer  per lo studio pubblicato su Journal of Gambling Studies. I due ricercatori hanno osservato che la propensione a scommettere alle slot machine varia in base alle emozioni che vi suscita tenere al guinzaglio un coccodrillo vivo. Se ciò vi indurrà delle emozioni positive tenderete a scommettere di più, altrimenti la vostra propensione al rischio diminuirà. 

LE ORECCHIE DI NONNO DUMBO. A volte per raggiungere traguardi importanti occorre attendere a lungo. James A. Heathcote ha dovuto aspettare ben 22 anni per vedere premiato ieri il suo articolo apparso sul British Medical Journal nel 1995. La ricerca di Heathcote cercava di comprendere perché agli anziani crescono le orecchie. Il suo contributo però si chiudeva affermando che “il motivo per cui le orecchie dovrebbero crescere mentre il resto del corpo smette di farlo non trova risposta in questa ricerca”. L'IgNobel per l'anatomia è meritato.


LA CENA DI DRACULA. Un gruppo di ricerca guidato da Fernanda Ito, dell'Universidade Federal de Pernambuco, in Brasile, è salito sul palco del Sanders Theatre di Harvard per ritirare il nuovo IgNobel per la nutrizione "per la prima relazione scientifica sul sangue umano nella dieta del vampiro peloso". Lo studio, apparso su Acta Chiropterologica, ha potuto osservare che i pipistrelli della specie Diphylla ecaudata, in mancanza delle prede consuete (polli e uccelli selvativi), hanno iniziato a nutrirsi di sangue umano. Lo studio potrebbe risultare più serio del previsto considerando che questa specie di pipistrelli potrebbe essere collegata alla diffusione della rabbia.




FORMAGGIO? NO, GRAZIE. “Per aver utilizzato tecniche avanzate di scansione cerebrale per misurare il livello di disgusto delle persone verso il formaggio": con questa motivazione Jean-Pierre Royet e i suoi colleghi francesi del Lyon Neuroscience Research Center sono stati insigniti dell'IgNobel 2017 per la medicina. In uno studio pubblicato su Frontiers in Human Neuroscience i ricercatori hanno analizzato l'attività cerebrale di un gruppo di volontari mentre annusavano formaggi puzzolenti. Lo studio sembra aver così individuato una zona del cervello che si attiverebbe nei soggetti a cui il formaggio non piace.



INSETTI TRANSGENDER. Un team internazionale (Giappone, Svizzera e Brasile) si è, invece, aggiudicato l'IgNobel per la biologia. I ricercatori hanno fatto, nel 2016, una scoperta sorprendente: nelle caverne brasiliane hanno individuato degli insetti, del genere Neotrogia, in cui gli organi sessuali sono invertiti - le femmine presentano degli apparati genitali esterni simili al pene maschile che, invece, presentano delle "vagine". Si tratterebbe del primo caso di inversione dei ruoli sessuali tra i sessi. Lo studio, dal titolo Female Penis, Male Vagina, and Their Correlated Evolution in a Cave Insect è stato pubblicato sulla rivista Current Biology.

CAMERIERE, CAFFÈ! Arriva dalla Corea del Sud lo studio che ha condotto Jiwon Han alla vittoria dell'IgNobel per la fluidodinamica. Han ha voluto capire quale fosse il modo migliore per trasportare una tazza di caffè senza rovesciarla. Il ricercatore ha esaminato complessi modelli e calcoli matematici per giungere alla conclusione che le condizioni per evitare di rovesciare il caffè sono principalmente due: tenere saldamente la tazza con tutte e cinque le dita e... camminare all'indietro. La ricerca è apparsa su Achievements in the Life Sciences.




MUSICA HOT. Marisa Lopez-Teijon e colleghi salgono sul palco degli IgNobel per uno studio molto particolare: sono riusciti a dimostrare che è possibile far ascoltare meglio la musica ai feti attraverso un dispositivo (BabyPod) da inserire direttamente all’interno del canale vaginale materno, superando così il limite del corpo materno. L'articolo (e l'allegato brevetto) sono pubblicati su Ultrasound. Premio IgNobel per l'ostetricia 2017.


Fonte-Focus

Annamaria