sabato 13 marzo 2010

RETROSPETTIVA CINEMATOGRAFICA

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Ieri, oggi e domani di Vittorio De Sica- episodio
"Anna"  scritto da Cesare Zavattini e Billa Billa
dalla novella "Troppo ricca" di Alberto Moravia

 
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METEO..e non solo..


cantiamoci su e

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Una bella canzone d'amore di A. Minghi



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QUELLO CHE I MARITI NON DICONO - Il libro di Efe Bal -



                                                                   EFE BAL ,oggi

                                                                     EFE BAL, ieri

Si definisce la più dolce e viene presentata come la trans più bella del mondo. Lei (o lui) è Efe Bal, una 30enne di origine turca, che Natalia Aspesi ha descritto come una cerbiatta di 1 metro e 90. Da alcuni mesi, Efe Bal è diventata un personaggio televisivo. Non risponde affatto ai consueti canoni dei trans e si stenta a credere che non sia una bellissima donna. In questi giorni è uscito il suo libro "Quello che i mariti non dicono", edito da Mondadori, in cui Efe ha raccontato la sua vita e i suoi maschi a Stefania Berbenni. Scoppierà un nuovo caso? Il volume conterrà rivelazioni imbarazzanti? Nel volume si legge: "prima o poi qualsiasi uomo vuole provare l’esperienza del trans... non dico tutti ma quasi tutti. Se fossi sposata non mi fiderei. Non c'è cittadino al di sopra di ogni sospetto".








ANNAMARIA...a dopo

BUFERA TELEBAVAGLIO

Amici,chiudiamo la settimana con una riflessione dell'amico Cipriano riguardo alle imminenti elezioni e a tal proposito vi riporto la notizia del momento presa da "il fatto Quotidiano"

Silvio Berlusconi voleva "chiudere" Annozero. Un membro dell'Agcom – dopo aver parlato con il premier - sollecitava esposti contro Michele Santoro. Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini – al telefono con il capo del governo – annunciava d'aver preparato speciali da mandare in onda sui giudici politicizzati. E le loro telefonate sono finite in un fascicolo esplosivo. Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi: sono stati intercettati per settimane dalla Guardia di Finanza di Bari, mentre discutevano della tv pubblica delle sue trasmissioni. E nel procedimento aperto dalla procura di Trani - per quanto risulta a Il Fatto Quotidiano – risulterebbero ora indagati. Lo scenario da “mani sulla Rai” vien fuori da un'inchiesta partita da lontano. L'indagine .- condotta dal pm Michele Ruggiero – in origine riguardava alcune carte di credito della American Express. È stata una “banale” inchiesta sui tassi d'usura, partita oltre un anno fa, ad alzare il velo sui reali rapporti tra Berlusconi, il direttore generale della Rai Mauro Masi (che non risulta tra gli indagati), il direttore del Tg1 e l'Agcom. Quelle carte di credito, in gergo, le chiamavano “revolving card”. Sono marchiate American Express e, secondo l'ipotesi accusatoria, praticano tassi usurai sui debiti in mora. In altre parole: il cliente, che non restituisce il debito nei tempi previsti, rischia di pagare cifre altissime d'interessi. E così Ruggiero indaga. Per mesi e mesi. Sin dagli inizi del 2009.

Fino a quando una traccia lo porta su un'altra pista. Il pm e la polizia giudiziaria scoprono che qualcuno – probabilmente millantando – è certo di poter circoscrivere la portata dello scandalo: qualcuno avrebbe le conoscenze giuste, all'interno dell'Agcom, che è Garante anche per i consumatori. Qualcuno vanta – sempre millantando – di avere le chiavi giuste persino al Tg1: è convinto di poter bloccare i servizi giornalistici sull'argomento, intervendo sul suo direttore, Augusto Minzolini. Le telefonate s'intrecciano. I sospetti crescono. L'inchiesta fa un salto. E la sorte è bizzarra: Minzolini, il servizio sulle carte di credito revolving, lo manderà in onda. Ma nel frattempo, la Guardia di Finanza scopre la rete di rapporti che gravano sull'Agcom e sulla Rai. Telefonata dopo telefonata si percepisce il peso di Berlusconi sulle loro condotte. Gli investigatori si accorgono che il presidente del Consiglio è ciclicamente in contatto con il direttore del Tg1. La procura ascolta in diretta le pressioni del premier sull'Agcom. Registra la fibrillazione per ogni puntata di Annozero. Sente in diretta le lamentele del premier: il cavaliere non ne può più. Vuole che Annozero e altri “pollai” - come pubblicamente li chiama lui - siano chiusi. E l'Agcom deve fare qualcosa. Berlusconi al telefono è esplicito: quando compulsa Innocenzi - che dovrebbe garantire lo Stato, in tema di comunicazione - parla di chiusura. E Innocenzi non soltanto lo asseconda. Ma cerca di trovare un modo: per sanzionare Santoro e la sua redazione servono degli esposti. E quindi: si cerca qualcuno che li firmi.

I ruoli si capovolgono: è l'Agcom che cerca qualcuno disposto a firmare l'esposto contro Santoro. Innocenzi è persino disposto, in un caso, a fornire, all'avvocato di un politico, la consulenza dei propri funzionari. La catena si rovescia: un membro dell'Agcom (che svolge un ruolo pubblico), intende offrire le competenze dei propri funzionari (pagati con soldi pubblici), a vantaggio di un politico, per poter poi sanzionare Santoro (giornalista del servizio pubblico). In qualche caso si cerca persino di compulsare, perchè presenti un esposto, un generale dei Carabinieri. L’immagine di Berlusconi che emerge dall’indagine è quella di un capo di governo allergico a ogni forma di critica e libertà d’opinione. Si lamenta persino della presenza del direttore di Repubblica, Ezio Mauro, a Parla con me: Serena Dandini, peraltro, è recidiva. Ha da poco invitato, come sottolinea il premier, anche il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. Il premier si scompone: nello studio della Dandini, due giornalisti (del calibro di Mauro e Scalfari), l'hanno attaccato. Chiede se - e come - l'Agcom possa intervenire. Innocenzi ci ragiona. Sopporta telefonate quotidiane. Berlusconi incalza Innocenzi, ripetutamente, fino al punto di dirgli che l'intera Agcom, visto che non riesce a fermare Santoro, dovrebbe dimettersi.

Il premier intercettato dimostra di non distinguere tra il ruolo dell'Agcom e il suo ruolo di capo del Governo. Pare che l'Autorità garante debba agire a sua personale garanzia. Gli sfugge anche che, l'Agcom, può intervenire soltanto dopo, la trasmissione di Annozero. Non prima. E infatti – dopo aver raccolto lo sfogo telefonico di Innocenzi sulle lamentele di Berlusconi – un giorno, il dg della Rai Mauro Masi, è costretto ad ammettere: certe pressioni non si ascoltano neanche nello Zimbabwe.

Il parossismo, però, si raggiunge a fine anno. Quando Santoro manda in onda due puntate che faranno audience da record e toccano da vicino il premier. La prima: quella sul processo all'avvocato inglese Mills, all'epoca indagato per corruzione, reato oggi prescritto. La seconda: quella sulla trattativa tra Stato e Cosa Nostra, dove Santoro si soffermerà sulle deposizioni di Spatuzza, in merito ai rapporti tra la mafia e la nascita di Forza Italia. Non si devono fare, in tv, i processi che si svolgono nelle aule dei tribunali, tuona Berlusconi con il solito Innocenzi. Secondo il premier – si sfoga Innocenzi con Masi – si potrebbe dire a Santoro che non può parlare del processo Mills in tv. Non è così che funziona, ribadice Masi. Non funziona così neanche nello Zimbabwe. Comunque Masi non risparmia le diffide.

Per il presidente della Rai non mancano le occasioni di minacciare la sospensione di Santoro e della sua trasmissione. A ridosso della trasmissione su Spatuzza, al telefono di Innocenzi, si presenta anche Marcello Dell'Utri. Tutt'altra musica, invece, quando il premier parla con Minzolini, che Berlusconi chiama direttorissimo. Sulle vicende palermitane, Minzolini fa sapere di essere pronto a intervenire, se altri dovessero giocare brutti scherzi. E il giorno dopo, puntuale, arriva il suo editoriale sul Tg1: Spatuzza dice “balle”. Tutte queste telefonate, confluite ora in un autonomo fascicolo, rispetto a quello di partenza, dovranno essere valutate sotto il profilo giudizario. Se esistono dei reati, dovranno essere vagliati, e se costituiscono delle prove, avranno un peso nel procedimento. È tutto da vedersi e da verificare, ovviamente, ma è un fatto che queste telefonate sono “prove” di regime. Dimostrano la impercettibile differenza tra i ruoli del controllato e del controllore, del pubblico e del privato.

Le parole di Berlusconi che, mentre è capo del Governo e capo di Mediaset, parla da capo anche a chi non dovrebbe, Giancarlo Innocenzi, dimostrano che viene meno la separazione tra i due poteri. Altrettanto si può dire delle parole deferenti di Innocenzi che anziché declinare gli inviti esibisce telefonicamente la propria obbedienza e rassicura Berlusconi: presto sarà aperto lo scontro con Santoro. Dietro le affermazioni sembra delinearsi un piano. È soltanto un'impressione. Ma il premier sostiene che queste trasmissioni debbano essere chiuse, sì, su stimolo dell'Agcom, ma su azione della Rai. Tre mesi dopo questi dialoghi, assistiamo alla sospensione di Annozero, Ballarò, Porta a porta e Ultima parola proprio per mano della par condicio Rai, nell'intero ultimo mese di campagna elettorale. E quindi: la notizia di cronaca giudiziaria è che Berlusconi, Innocenzi e Minzolini, sono coinvolti in un'indagine.

La notizia più interessante, però, è un'altra: il “regime” è stato trascritto. In migliaia di pagine. Trasuda dai brogliacci delle intercettazioni telefoniche. Parla le parole del “presidente”. Il territorio di conquista è la Rai: il conflitto d'interesse del premier Silvio Berlusconi – grazie a questi atti d'indagine - è oggi un fatto “provato”. Non è più discutibile.

ANNAMARIA...a dopo

VotAntonio votAntonio- le riflessioni di CIPRIANO




Ancora un paio di settimane e finalmente andremo a votare per le elezioni
amministrative .
Naturalmente ed ovviamente mi asterrò scrupolosamente da formulare
indicazioni od auspici di parte anche se chiaramente, come tutti quelli che cercano di pensare con la propria testa, ho fermamente i miei orientamenti
politici, ma me li tengo per me. Ma ciò non mi può esimere dal fare alcune “riflessioni “ su quello che il convento ci passa (politicamente parlando). Iniziamo col dire che non so più in quale Repubblica siamo ( la seconda?
la terza? la quarta ?), o forse siamo più indietro della prima …
Tutti i cittadini, anche quelli più anziani e scafati, devono sempre più sorbire piccoli sorsi del veleno del disincanto e della frustrazione; chi è vicino o ha superato la mezza età ricorda tutte le campagne elettorali, ed onestamente
le novità , politicamente intese come reali interessi del popolo, non se ne vedono molte, e si ha sempre l’impressione che il tutto è ben manovrato
dall’alto, magari dal solito e noto personaggio uscito dalla porta e ridisceso dal ...Camino pronto, una volta arrivato, a farti ormai solo fesso e contento.
Abbiamo davanti agli occhi quello splendido film del grande Totò,
Gli Onorevoli “ dove l’onesto ma ingenuo Antonio La Trippa, tenta l’avventura politica circondato da cinici avvoltoi ; si riabilita alla fine, quando
in quel memorabile comizio: …La Trippa: “Se io vi dicessi che una volta eletto farei costruire scuole, strade, acquedotti, case, case, case, voi mi credereste? ... Se io vi dicessi che questi onorevoli, degne di pregiarsi di questo appellativo parlamentare adopereranno i vostri voti per il bene del paese, voi mi credereste ?
Il Popolo : Siiii!!
La Trippa : E allora sapete cosa vi dico? Che siete dei fessi!
Naturalmente il tutto finisce con quella precipitosa e famosa fuga del candidato e degli accoliti, rincorsi dai cittadini con il forcone.
Totò firma in quel film uno dei pezzi più comici ma di una incredibile morale di tutta la storia repubblicana italiana; facendo il verso al Duce, …Un po’ prendendo in giro il conformismo democristiano, un po’ deridendo il grigiore comunista, Totò fa tabula rasa di ogni credibilità della scena politica italiana. Ancora oggi non sappiamo se ridere o piangere quando Totò urla “dormite,
borghesi pantofolai!”.
In sessanta anni le cose non sono cambiate molto, anzi …Gli italiani sono migliorati, sono meno ignoranti di una volta; iniziano pian pianino (troppo
piano) ad avere un po’ più di senso civico; tuttavia dati alla mano la classe politica pare ancor più peggiorata.
Abbiamo un parlamento con più di 20 ‘onorevoli’ condannati in via definitiva, di governi che anno dopo anno fanno leggi sempre più a favore delle
Multinazionali, e degli interessi privati, dimenticandosi praticamente dei cittadini di seconda fascia, che sono poi la maggioranza (ma non lo dite,
perché loro vi elencheranno stizziti i risultati acquisiti: …Un chilo di carne e dieci quintali di fumo).
Evidentemente essere meno ignoranti ma limitarsi solo a farsi ‘informare” dalle televisioni, come purtroppo avviene per la maggior parte degli italiani, consente a chi le spara più grossa di vincere le elezioni.
Ritornando quindi al grande Totò, quel suo film è diventato un“cult”, incredibilmente attuale nonostante quella sessantina di anni dal comizio
del candidato Antonio La Trippa (ciò sconforta non poco); la politica rimane
in molti casi intesa come imposizione del proprio personale potere; si vedono addirittura scolpiti nel volto di taluni, la loro vera immagine, la loro vera natura con nome e cognome: ARROGANZA.
A questi dovremmo avere il coraggio di strillare con tutte le forze, in faccia , in questi giorni: “ Togliti di mezzo! …Io! voto Antonio La Trippa “ .
Un abbraccio Cipriano!


venerdì 12 marzo 2010

STRESS DA TRAFFICO, LITI PER 6 ITALIANI SU 10


  La città fa male alla salute. Si dorme trenta minuti di meno a notte e si litiga anche di più creando stress e microconflittualità esasperati dal traffico urbano quotidiano. Ma anche obesità e polveri sottili minano la tenuta sanitaria dei cittadini. L'analisi è di Legambiente che ha presentato i dati nell'ambito della V Conferenza ministeriale ambiente e salute organizzata dai ministeri dell'Ambiente e dalla Salute italiani e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa. In particolare sono 5 i nodi 'caldi' per la salute in città, secondo Legambiente. "Incidenti stradali, obesità ma anche piccole conflittualità, stress, rumore e insonnia - ha detto Alberto Fiorillo, responsabile mobilità di Legambiente - minano la nostra salute in città ogni giorno". Ecco in particolare la mappa inquinamento e salute nelle città italiane: - MICROCONFLITTUALITA' E STRESS - Lo stress da traffico è causa di episodi di microconflittualità per 6 italiani su 10. Stare in coda, bloccati nell'auto, ad esempio, scatena quotidianamente la litigiosità e gli scontri verbali nel 61% degli italiani, pronti ad alterarsi, attaccare briga e suonare nervosamente il clacson. D'altronde gli abitanti delle città passano ormai un'ora (o anche più) al giorno incolonnati nel traffico, spostandosi a una velocità media che nel migliore dei casi supera di poco i 25 kmh. A Roma, ad esempio, il tempo passato al volante è di 74 minuti al giorno, a Napoli e Torino è di 63 e 62 minuti, a Milano un'ora esatta, a Palermo e Genova 58 e 53 minuti. Ridicole le velocità medie: Torino è la città con la mobilità più "fluida" (26 kmh), seguita da Genova (25), Roma (23), Milano (22), Napoli (21), Palermo (20). - INCIDENTI STRADALI - Nel 2008 sulle strade urbane si sono verificati 168.088 incidenti (76,8% del totale) che hanno causato 228.325 feriti (pari al 73,5% sul totale) e 2.076 morti (pari al 43,9%). - Obesità - Circa un terzo degli adulti è sovrappeso e lo stesso vale per i bambini. Gli obesi, coloro che superano i 130 chili di peso, sono poco meno del 10% della popolazione, circa 5 milioni di persone. Per gli alimentaristi la colpa va ricercata nell'alimentazione sbagliata, ma anche nella sedentariertà. Soprattutto per gli adulti, l'uso dell' automobile come principale mezzo di spostamento è il nemico numero 1. Basterebbe ad esempio, camminare o andare in bicicletta per circa mezz'ora al giorno per ridurre del 50% il rischio-obesità. - INSONNIA E RUMORE - Si stima che vivere in una grande città significhi dormire trenta minuti a notte in meno a causa dei rumori da traffico. E sono circa 20 milioni gli italiani che abitano nelle medie e grandi aree urbane. Che l'inquinamento acustico in città sia percepito come un problema grave è confermato anche dalle famiglie italiane, che secondo un'indagine dell'ISTAT dichiarano per il 36,8% gravi problemi relativi al rumore nella zona in cui abitano. - SMOG - Le polveri sottili insidiano gravemente la salute dei cittadini. 57 città italiane su 88 che hanno dati completi sulle Pm10 superano il limite previsto dalla legge. Ma il problema esiste soprattutto a Napoli (156 superamenti del limite medio giornaliero di 50 microgrami/metro cubo), Torino (151), Ancona (129) e Ravenna (126). Tra le altre grandi città svettano Milano (108), Roma (67) e Venezia (60). Valori molto elevati se pensiamo che per legge sono consentiti al massimo 35 giorni di superamento all'anno. Le Regioni del nord quelle in cui si registrano i valori più critici con tutti i capoluoghi della Lombardia e dell'Emilia Romagna monitorati fuori dal limite di legge, 7 su 8 in Piemonte e 6 su 7 in Veneto. Nulla di buono nemmeno sul fronte ozono che nei mesi estivi ha fatto registrare livelli record: (dal 1 gennaio 2010 è entrato in vigore il limite per la protezione della salute umana di 120 microgrammi/metro cubo da non superare per più di 25 giorni in un anno). Oltre la metà delle città monitorate nel 2009 non rispettavano questo limite (32 città su 50 monitorate). 

Annamaria...a dopo

METEO..e non solo

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SAI COME ABBORDARLA? ..i consigli di ENZO






Se sbagli ti becchi un rifiuto, se ingarri, sei sulla buona strada per
conquistarla: ma siamo pronti per darti un aiuto.

Ascolta il colloquio tra Enzo e Ducky.

Enzo: Caffè, Ducky?

Ducky: Sì, per me liscio!

Enzo: Anche per me!

Ducky: Che hai da guardarmi?

Enzo: Stavo pensando…

Ducky: Ah sì. Pensi pure?

Enzo: Non scherzare…stavo pensando alle donne…

Ducky Bè, anch’io ci penso…e allora?

Enzo: Giorno 8 è la Festa delle donne e io mi sono ricordato quando da
Giovanotto facevo la corte alle ragazze…

Ducky: parli di abbordaggi”…per acchiapparle…insomma per la conquista?

Enzo: Eh, credi che ci siano dei sistemi, io dico di no, non c’è una regola fissa. Per
ogni donna ..un sistema, una tecnica, un modo insomma.

Ducky: Ci sono uomini che hanno coraggio, hanno una battuta di approccio e si
lanciano. I pavidi non tentano perché non hanno il coraggio…non sanno
come fare e…rinunciano.

Enzo: Di battute pronte ce ne sarebbero tante…Ma questa manìa delle battute non è che sia valida al cento per cento.

Ducky: D’accordo, condivido…io aggiungo anche che nel momento in cui ti avvicini a una donna e apri la bocca, lei ti ha già valutato e ha già detto sì o no. Tempo fa leggevo su una rivista che una certa Dottoressa Moore, docente di psicologia alla Webster, ha pubblicato uno studio sul “linguaggio non verbale” delle donne, cioè gesti che le donne fanno nelle sale da ballo, nei bar e negli altri luoghi frequentati da single. Insomma, segnali di gradimento che stanno a intendere…mi piaci, e altri che stanno a significare…non sei il mio tipo.

Enzo: Segnali? Ti riferisci al linguaggio del corpo? Ne ho sentito parlare e ho letto anche qualche libro in proposito. Se sei simpatico ad una donna , lei ti manda dei segnali col corpo.

Ducky: Bravo, e’ proprio così. Questa Dottoressa ne ha scoperti, se non mi sbaglio, 52, La sua ricerca ha rilevato 52 “gesti da flirt”.

Enzo: Se ho capito bene, se io riuscissi a capire questi 52 movimenti, saprei se una donna mi vuole o no. Insomma, saprei se le interesso? E’ così, Ducky?

Ducky: Hai capito perfettamente.

Enzo: E tu, questi segnali, li conosci tutti, prufessò?

Ducky: Quasi tutti.

Enzo: E allora non fare la carogna, e dimmene almeno due o tre!

Ducky: Mi limiterò a illustratene una decina, solo perché…sei tu. Allora, ascoltami bene. Questi movimenti o gesti devono essere memorizzati nella tua capoccia. Perché devi comprenderne il significato. Eccoli;


  1. Il movimento delle sopracciglia: un alzarsi esagerato delle sopracciglia di entrambi gli occhi per un paio di secondi, seguito dal rapido riabbassarsi nella posizione normale. Spesso accompagnato da un sorriso e dal contatto visivo.


  2. Leccata di labbra: molto comune. Alcune donne si passano la lingua solo su un labbro, inumidendosi quello superiore o quello inferiore, mentre altre la girano su tutta la circonferenza della bocca.


  3. Occhiatina veloce: di solito avvengono in serie, con una media di 3 occhiate per volta.


  4. Colpetto ai capelli: personalmente io le chiamo “testate” o “testatine; in pratica la donna si spinge le dita nei capelli. Alcune donne eseguono il movimento con una mano sola, altre si accarezzano i capelli.


  5. Sorriso malizioso: un sorrisetto abbozzato che non mostra i denti o li scopre appena, accompagnato da un abbassamento dello sguardo o da contatto visivo brevissimo.


  6. Bisbiglio: la donna si sporge all’orecchio dell’amica, come ai tempi del ginnasio.


  7. Aggiustatina: un colpetto o una lisciata agli indumenti che indossa, anche quando non ce n’è assolutamente bisogno.


  8. Risalita della gonna: ecco che l’orlo della gonna si arrampica per mostrare un po’ più di gamba.


  9. Carezze a oggetti: giocherella con le chiavi, fa scivolare il palmo della mano su e giù sul bicchiere o si balocca con gli oggetti che ci sono sul tavolo;

Enzo: Ca…

Ducky: Alt, niente parolacce…se no ci bannano…sai benissimo come sono
“delicati” in certe chat…

Enzo: Ma quale parolaccia, stavo per dire “caspita”…non esagerare…! Intanto,
non stiamo in certe chat. Volevo anche dire che sei formidabile,,,e se non mi sbaglio manca il segnale n. 10.

Ducky; Hai ragione, rimedio subito. Il segnale n. 10 e’ il Ballo solitario: cioè, lei sta seduta, ma muove il corpo a tempo con la musica.

Enzo: E io, se non sono un babbeo, la devo invitare a ballare.

Ducky: Che bravo, non ti facevo così intelligente. Comunque, gli uomini non sono tanto bravi a decodificare quel “linguaggio non verbale, cioè a capire i “gesti-segnali che la donna trasmette.

Enzo: Siamo un po’ testoni?

Ducky: Vedi, non è questione di essere testoni; guarda che agganciare una donna e’ un processo, non un fatto.

Enzo: Spiegati chiaramente e non fare il cacasenno, sii semplice e chiaro, in giro c’è tanta gente che vorrebbe sapere.

Ducky; Va bene…ma mi devi seguire però.

Enzo: Sì, ma non te la prendere…basta che spieghi bene.

Ducky: “mmm…in altre parole, la prima fase del corteggiamento è innescata dalla donna che invia segnali non verbali. Nella seconda fase tocca all’uomo rispondere, avvicinandosi e presentandosi. A questo punto lei potrebbe cambiare idea perche ora ti vede meglio, da vicino, e quello che vede non le piace, oppure tu hai detto qualcosa di cattivo gusto o di inquietante e non le è piaciuto quello che ha sentito. Ma, le cose vanno avanti, la serata continua e lei parla anche con gli altri. Lei può rinunciare in qualsiasi momento. E se lei ti dà il benservito, tu non ti devi offendere.

Enzo: Vuol dire che avrò fatto una gaffe, oppure avrò sbagliato in parole o “in opere…

Ducky; E se hai sbagliato parecchio, ti potrebbe arrivare anche una sberla. Ti dirò di più: negli anni Ottanta un certo dottor Cunningham (studioso Chicago)
Mise alla prova battute d’approccio classificate in tre tipi: DIRETTE/ INNOCUE/ e DISINVOLTE-SPIRITOSE. Ebbene, quelle dirette hanno battuto alla grande le altre. La frase: “M’imbarazza un po’ farlo così, ma mi piacerebbe conoscerti” funzionò nell’82 per cento dei casi, cioè quasi sempre.
Al secondo posto è risultato l’approccio con questa frase: “Che cosa pensi della band?”
La battuta-disastro fu: “Scommetto che reggo l’alcol meglio di te.”

Enzo: Interessante, veramente interessante Mi puoi dire anche le gaffe da evitare, insomma, le frasi di approccio “alla Fantozzi”.

Ducky: Eccoti il decalogo, partendo dalla più scema.

10- “Vuoi ballare con un solitario armato di pistola?”
9- “Sei brutta ma m’intrighi.” Con questa rischi di essere menato;
8- “Posso leccarti le dita?” Se ha un gelato in mano, lei te lo infilerà sul naso.
7- “Bond, James Bond"
6- “Colleziono cose morte e le tengo nei vasetti nel mio armadio;
5- “Quel naso e’ rifatto?”
4- “Sapevi che questi pantaloni sono reversibili?”
3- “Somigli a una squillo che conoscevo a Lecco;”
2- “Ehi! Hai gli occhi dello stesso colore del mia giacca sportiva:”
1- “Questo a te sembra infetto?”

Enzo: Però, ce ne sono di modi per fare brutte figure. Comunque, vai avanti Ducky.

Ducky: Il dottor Cunningham arrivò anche ad un altro tipo di distorsione, variando l’aspetto fisici del ragazzo, che proponeva la battuta “Vorrei svegliarmi tra le tue braccia”, ottenne un risultato interessante. Inoltre, quando un ragazzo molto attraente sparava una spacconata, aveva meno successo che se a pronunciare la stessa frase era un ragazzo meno attraente. In particolare questo si verificò con 3 battute: “Posso offrirti da bere?”, “Ho appena comprato una macchina nuova, Ti va di fare un giro?” e “Ti va di
Ascoltare qualche CD nuovo?”
I ragazzi belli ottenevano il massimo dei risultati con la battuta :”Che cosa vuoi che ti serva per prima colazione?” sorridi quando gliela butti lì; questa stessa frase ha ottenuto anche il voto più alto per comicità tra le 10 messe alla prova. Come vedi l’aspetto fisico conta. I ragazzi belli ottenevano risultati migliori con battute di spirito che li facessero sembrare più modesti. Il timore della donna è che lui stia cercando una sveltina, quindi ,ragazzi, se siete naturali e rispettosi, prendete il coraggio a due mani e…BUTTATEVI. MA SE NON CE LA FATE, BUTTATEVI LO STESSO, MA IN UN ALTRO SENSO.



ENZO


giovedì 11 marzo 2010

RELAX con gli SQUALLOR...

nizialmente la loro notorietà è stata legata soprattutto ai testi "coloriti" da coprolalia apparentemente a buon mercato ma dietro alla quale si celava una vis satirica che sbeffeggiava vizi e malcostumi dell'Italia della cosiddetta "Prima Repubblica". Buona parte di questi momenti comici, insieme ad alcune battute famose, sono recitati e cantati in napoletano , tuttavia il gruppo non ha una vera e propria collocazione geografica.
Del gruppo hanno fatto parte parolieri, compositori e discografici quali Daniele Pace (scomparso nel 1985), Totò Savio ("il Maestro", scomparso nel 2004, che ha composto ed arrangiato tutte le musiche), Giancarlo Bigazzi, Alfredo Cerruti (la "voce narrante"), Elio Gariboldi che però ha abbandonato il progetto dopo poco tempo per motivi di lavoro ed altri membri esterni e "occulti" come Gianni Boncompagni (voce tra l'altro nella title-track di Vacca), e Gigi Sabaniche ha collaborato per l'ultimo album di inediti "Cambia mento", sostituendo alla voce Savio, provato da un intervento chirurgico che gli aveva compromesso l'uso delle corde vocali.
Gli Squallor hanno raccolto un notevole riscontro di pubblico, nonostante la totale mancanza di promozione diretta, che non siano mai apparsi pubblicamente per esibirsi in una loro canzone, e una inevitabile censura da parte delle radio (escluse poche emittenti locali). I loro brani (canzoni e sketch) sono tuttora ricordati da migliaia di appassionati. Nella seconda metà della loro carriera, hanno girato alcuni spot pubblicitari, andati in onda rigorosamente in orari notturni. È un retaggio dell'immaginario collettivo di quell'epoca, la sequenza degli ancheggiamenti di un pellerossa effeminato che esclama: "Ciao, comprati Arrapaho".
Gli Squallor toccano il loro apice nel 1985 quando l'album Tocca l'albicocca si piazza al 13° posto nella classifica dei più venduti dell'anno, grazie anche a un singolo "clean" intitolato USA for Italy, ispirato al progetto USA for Africa ed alla famosa We are the world.


Nonostante la piena libertà espressiva con cui realizzano i loro dischi, avendo anche il vantaggio di essere produttori di loro stessi alla stregua di un passatempo, diversi filoni tematici ricorrono nei loro dischi: tra questi, va menzionato quello legato a Pierpaolo, un soggetto sul quale è stata costruita una vera e propria saga. Personaggio dalla voce querula, rappresenta un figlio viziato che gira il mondo sperperando i soldi che il padre, pur avendolo rinnegato, è costretto a inviargli, in quanto da lui ricattato a causa dei suoi loschi affari. Apparso inizialmente in una traccia intitolata Famiglia cristiana nell'album Pompa, avrà, a partire dall'album Tromba, una traccia fissa nella quale sarà protagonista assoluto, attraverso una telefonata a suo padre proveniente dalle località del mondo più disparate. Il personaggio di Pierpaolo sarà utilizzato da Cerruti anche come concorrente dei quiz telefonici di Indietro tutta.
Nel novembre 2007, Alfredo Cerruti è protagonista insieme a Nino Frassica di uno spot televisivo della Wind in cui si distingue chiaramente la sua tipica "voce fuori campo", in una autentica operazione revival, benché riconoscibile solo dagli ammiratori. In precedenza Cerruti aveva caratterizzato una serie di gag nella trasmissione Indietro tutta, interagendo con Renzo Arbore e lo stesso Nino Frassica facendo il verso alle comunicazioni via radio delle pattuglie della Polizia, confluite anche nei brani "Processo a Miami" e "Abat-jour" rispettivamente tratti dagli album "Cielo duro" e "Vacca" che sottotitolavano Volante 1 a Volante 2, e rimandavano alle gag televisive che erano solite iniziare con questo richiamo. .
Alla fine del 2005, su un sito a loro dedicato è circolata la voce di un possibile ritorno del gruppo, peraltro mai ufficialmente scioltoGiancarlo Bigazzi, nonostante alcuni problemi di salute, è tornato in attività.











ANNAMARIA...a dopo

TRA IL FATTO E IL MITO -su autobus- da LORENZO


E’ successo su un autobus affollato in una grande città.
Un signore sta dietro ad una bella ragazza, che ogni tanto si gira e lo guarda.
L’uomo, ad un certo punto, sbotta: “Signorina, è già la terza volta che si gira e mi guarda. Così facendo ingenera il sospetto che io la tocchi mentre io, invece, non la sto toccando e non la toccherò. Poiché, però, si gira pur senza che io la tocchi, le dico che è una mitomane, a caccia di pubblicità”.
La ragazza ritorna confusa a guardare il finestrino e tace.
Non posso fare a meno di intervenire.
“Signore, dico, lei ha formulato accuse gravi, ed in fondo ingiuste, per un semplice sguardo. Lo sa che, in base al suo comportamento, può essere accusato lei di essere un mitomane? Sta provocando un caso senza nessun elemento di prova. E l’accusa di volersi fare pubblicità vale per la signorina ma vale anche per lei”.
“Sì, mi risponde, ma se si crea una discussione dopo un’eventuale accusa di palpeggiamento, io rischio la galera e un processo per direttissima”.
Una ragazza, esile e bruna, interviene dicendo: “Il signore ha ragione”. Un ragazzo, biondo e pelato, dà ragione a me.
Rifletto e penso che forse tutti hanno una parte di ragione. Che il torto sia dell’autobus troppo pieno? E del nervosismo che provoca? O da un conflitto fra i sessi?
La questione non mi sembra futile e ve la passo per ogni eventuale approfondimento.

Lorenzo

Caro Lorenzo mi domando: la signorina ,forse , lanciava sguardi perchè approfittando della situazione (autobus affollato) gradiva essere palpeggiata?..Del suo pensiero non sappiamo ,a parte gli sguardi e il sospiro non ha espresso parola ..secondo me quel signore avrebbe dovuto interpretare meglio “lo sguardo”della signorina in questione e al secondo sguardo..”palpeggiarla”, considerando che comunque la discussione c'è stata ugualmente
Oppure, e sono seria, può essere che la ragazza fosse semplicemente incuriosita, perchè magari il signore le ricordava qualcuno di sua conoscenza . Le interpretazioni possono essere innumerevoli dipendendo esse dallo stato d'animo e dal carattere di ognuno di noi. Però escludo, per come la penso io, che vi sia un conflitto di sessi. Indubbiamente tutto ciò è frutto della società in cui viviamo che penalizza quei gesti che una volta erano consueti come un complimento a una ragazza o una carezza a un bambino e adesso li considera come gesti che possono ingenerare equivoci (molestie sessuali, pedofilia etc) Un abbraccio Lorenzo 

ANNAMARIA...a dopo

METEO..e non solo..

http://www.meteoindiretta.it/cartine/elaborate/0_italia.png

gocce di pioggia su di me..

ALLERGIE STAGIONALI


http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/allergia-ai-pollini/allergia-pollini.jpgAnche se in questi giorni siamo ad un colpo di coda invernale, ricordiamoci in tempo dei consigli e suggerimenti degli esperti a proposito di allergie primaverili.



 



Allergie da polline:
7 consigli per difendersi



Pollini, muffe, polveri, peli di animali, ma anche alimenti, medicinali, prodotti chimici e cosmetici. A un soggetto allergico basta toccare, inghiottire o inalare la sostanza a cui è allergico, definita con il termine di "allergene", per cominciare a starnutire, lacrimare e respirare affannosamente. Ma se le sostanze in grado di provocare reazioni allergiche raggiungono diverse centinaia, le cure per combatterle sembrano ancora scarse e perfettibili. Dal Long Island College Hospital arrivano sette consigli pratici per attenuare la gravità delle manifestazioni allergiche dovute al polline (per maggiori informazioni www.ilpolline.it, sito dell`Associazione Italiana di Aerobiologia).  Pier Paolo Dall’Aglio, Direttore dell`Unità operativa "Clinica e Immunologia medica" dell`Università di Parma., ci da alcuni consigli

1. Polline.
"I pollini sono gli elementi maschili della fecondazione vegetale che ogni specie emette nell’aria secondo un proprio bioritmo in alcuni mesi dell`anno, in maggiore concentrazione nel periodo primaverile estivo", spiega l`esperto. Se si è allergici al polline, "il consiglio è di evitare di uscire all’aperto per passeggiate o jogging nelle ore centrali, e più calde, della giornata, durante le quali la concentrazione dei granelli pollinici è molto elevata". È importante inoltre sapere che i pollini raggiungono concentrazioni atmosferiche maggiori nelle giornate calde e ventose: si può quindi decidere per una passeggiata con maggiore tranquillità nei giorni estivi e primaverili più freddi, perché in quelle giornate la concentrazione del polline è più bassa. Attenzione però ai temporali: quando piove, infatti, la concentrazione delle molecole allergeniche può improvvisamente - anche se, in apparenza, paradossalmente - aumentare.

2. Vacanze. Nei periodi di picco massimo delle allergie stagionali è consigliabile prendersi una vacanza e "cambiare aria". Per evitare congiuntiviti, asma e starnuti, sono consigliate le zone di mare, "data la ridotta concentrazione dei pollini di graminacee in quelle aree", continua l`esperto.

3. Dieta. Il pesce e gli altri alimenti ad alto contenuto di antiossidanti e omega 3 possono aiutare, secondo alcuni esperti, ad alleviare i disturbi respiratori provocati dagli allergeni.

4. Igiene. Doccia e shampoo ogni sera prima di andare a letto possono essere utili per allontanare i pollini dall`organismo e contribuire a ridurre i sintomi allergici nel corso della notte. "Particolarmente importante è il lavaggio delle cavità nasali, che funzionano da filtro e trattengono i pollini, con appositi spray o docce micronizzate".

5. Occhi. Detergere palpebre, ciglia e sopracciglia può essere di aiuto per eliminare allergeni e sostanze inquinanti che si accumulano nelle zone oculari e perioculari nel corso della giornata.

6. Aria condizionata. Per evitare che i pollini entrino, attraverso le finestre e le porte, nelle stanze in cui viviamo, "il consiglio è di tenerle il più possibile chiuse durante la giornata, ricambiando l’aria al mattino presto o alla sera tardi, quando la concentrazione pollinica è più bassa", spiega l`esperto. È buona norma, inoltre, utilizzare climatizzatori con appositi filtri in grado di trattenere e impedire l’ingresso dei pollini. "I filtri - precisa l`esperto - devono essere cambiati frequentemente durante la stagione pollinica, secondo le istruzioni della ditta produttrice".

7. Reazioni allergiche incrociate. Frutta e vegetali possono contenere gli stessi allergeni presenti nei pollini: "Nella mela e nel polline di betulla, ad esempio, sono presenti molecole analoghe per cui un morso alla mela può causare, negli allergici ai pollini di betulla, una `sindrome orale` con arrossamento e gonfiore di labbra, bocca e gola, e un grave senso di soffocamento". E se Biancaneve, pallida principessa scandinava, fosse stata allergica alla betulla? Nei periodi dell`anno nei quali i pollini delle diverse specie raggiungono le concentrazioni più elevate è dunque opportuno anche controllare le cross-reattività - cioè le reattività incrociate - esistenti fra pollini e frutta o verdura, "in quanto alcuni alimenti potrebbero causare o potenziare le reazioni allergiche". Al “pieno” di congiuntivite, starnuti e asma, la reazione incrociata potrebbe quindi aggiungere arrossamento alla bocca, fastidioso prurito alla gola, gonfiore e senso di soffocamento. Meglio evitare.
 

Occhio alla frutta
«cugina» del polline
http://tolomeo.files.wordpress.com/2009/02/anonymous-frutta-fresca-5000988.jpg

Il segreto per una dieta corretta ed equilibrata? Mangiare tanta frutta e verdura. Ma per chi soffre di allergie stagionali questa potrebbe non rappresentare la soluzione ideale. Le sostanze di cui sono composti alcuni alimenti naturali, infatti, possono dare vita a reazioni allergiche incrociate con i pollini. Un terzo degli allergici stagionali affermano infatti di soffrire anche di sindrome allergica orale, provando fastidiosi pruriti e bruciori alla gola soprattutto dopo aver mangiato frutta e verdura.

Il polline nella frutta? 
- Frutta e ortaggi contengono al loro interno proteine aventi una struttura simile alle sostanze che compongono i piccoli microgranuli che infestano l’aria primaverile. E così come nel corso di un attacco allergico provocato dall’inalazione dei pollini il nostro sistema immunitario va in sovrapproduzione di istamine, serotonine, chinine e altre sostanze simili, dopo aver mangiato frutta e ortaggi “contagiati” potrebbe addirittura provocare reazioni allergiche pari alle conseguenze di una effettiva assunzione dei pollini per via orale.

Bruciori e gonfiori - E i sintomi di una reazione allergica incrociata possono essere fastidiosi - formicolio e gonfiore delle labbra, prurito della bocca, bruciore della gola - fino ad arrivare alle irritazioni del naso e dei bronchi e, nelle reazioni allergiche più pericolose, si può avere anche la chiusura delle vie respiratorie. Fortunatamente non tutti i soggetti allergici sono sensibili agli alimenti contenenti le proteine simili ai pollini, spiegano gli esperti. Nella maggior parte dei casi, infatti, le persone reagiscono ad appena uno o due alimenti. A differenza delle reazioni allergiche che colpiscono naso e occhi, limitate generalmente ai pollini presenti tra marzo e settembre, spiegano gli esperti, le reazioni agli alimenti possono verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno.

Frutti "parenti" del polline - È bene conoscere, quindi, gli alimenti “parenti” del polline cui fare attenzione. Per chi è allergico al polline dell’erba è consigliabile stare alla larga da banane, semi di girasole, zucchine, cetrioli, ma anche pesche, sedano, meloni, pomodori e arance. Gli allergici al polline delle betulle, invece, devono fare attenzione a diversi frutti e ortaggi, come le patate, le noci, le mele, ma anche le pere e le ciliegie.

Magra consolazione - Sbucciare la frutta prima di mangiarla, avvertono gli esperti, non è sufficiente a evitare pruriti e bruciori. Le proteine simili al polline, infatti, non sono concentrate unicamente nella zona in prossimità della buccia. Ma se proprio non si vuole rinunciare al proprio ortaggio o frutto preferito, mangiarlo dopo averlo ben cotto potrebbe essere la soluzione ideale per tenere lontane le reazioni allergiche. La frutta o la verdura cotta, spiegano gli esperti, presenta infatti una struttura molecolare completamente differente da quella iniziale.

FONTE: MEDICINA24

ANNAMARIA...a dopo

mercoledì 10 marzo 2010

METEO..e non solo..

DETERSIVI ECOLOGICI-CHIMICI E FAI DA TE ( terza parte )




RICETTE PER DETERSIVI BIOALLEGRI
DETERSIVO PIATTI E LAVASTOVIGLIE fai da te:
3 limoni, 400 ml di acqua, 200 gr di sale, 100 ml di aceto bianco
Tagliare i limoni in 4-5 pezzi togliendo solo i semi e mantenendo la buccia (è più facile se
tagliate il limone a rondelle)
Frullarli con un mixer insieme ad un po' di acqua e al sale.
Mettere la poltiglia in una pentola, aggiungere tutta l'acqua e l'aceto e far bollire per circa
10 minuti girando con una frusta perchè non si attacchi. Quando si è addensato e un pò
raffreddato mettere in vasetti di vetro e usarne due cucchiai da minestra per la
lavastoviglie e a piacere per i piatti a mano.
E' anche un ottimo anticalcare per il lavello e la stufa soprattutto se sono inox.
Usare,a parte, un po' di detersivo ecologico per piatti a mano, se i piatti da pulire sono
unti (per togliere il grasso, infatti, ci vogliono i tensioattivi).
Ricordate che le soluzioni acide, come quella del detersivo fatto con aceto e limone, hanno
una composizione chimica opposta a quella del detersivo piatti classico, sia chimico che
eco, quindi non vanno usati insieme.
O si usa solo il detersivo classico per piatti, o si pretratta con il detersivo fai da te, ma
senza mescolare i due prodotti.
Stessa accortezza in lavastoviglie: o si usa il detersivo fai date, o si usa la polvere
lavastoviglie.
PULITUTTO E LAVAVETRI FAI DA TE
Per 500 ml. servono:
- 100 ml di alcool per liquori
- 400 ml di acqua distillata
- 8-10 gocce di detersivo per piatti
- 5 o più gocce di olio essenziale a scelta.
Miscelare il tutto in uno spruzzino
è efficace e deliziosissimo!
* l'acqua distillata non è sempre necessaria: se l'acqua di casa vostra non è particolarmente calcarea
va benissimo.
Altrimenti un'acqua dura rischia di lasciare aloni di calcare sulle cose più delicate e visibili, tipo vetri;
in questo caso meglio usare acqua distillata.
* l'alcool alimentare bianco è inodore e ottimo per questo detersivo, ma parecchio costoso. Se non vi
da fastidio l'odore dell'alcool rosa si può usare anche quello. In effetti però lo spruzzino con alcool
inodore e oli essenziali è di una piacevolezza speciale!

PULIZIA VETRI i consigli di Ivana e Aliciuzza
"Penso di poter consigliare un buon sistema (superecologico!) per lavare i vetri:
il segreto è la spatola per asciugare i vetri (quella che usano i lavavetri per strada per
intenderci).
Uso acqua caldissima, un po' d'aceto, panno in microfibra, la spatola e un panno di tela.
Metto in un secchio dell'acqua pulita molto calda con un po' d'aceto, immergo il panno in
microfibra, lo strizzo ma non troppo (in modo che il vetro non si asciughi
immediatamente), lo passo e strofino bene in tutti gli angolini.
Poi passo la spatola e quando ho terminato la striscia prima di farne un'altra asciugo la
spatola con un panno di tela.
I vetri sono perfetti in pochi secondi!
E altro piccolo segreto: non fare mai al sole questa operazione: asciugando
immediatamente il vetro si creerebbero aloni e strisce.
Un ultima cosa, spendere qualche euro in più per la spatola, che deve essere di gomma
morbida; quelle economiche in genere sono di plastica dura e il risultato non sarà
perfetto!"
ACIDO CITRICO ANIDRO PURO
ANTICALCARE AMMORBIDENTE
DISINCROSTANTE BRILLANTANTE
Confezione: 500 gr.
Modalità d'uso
Su tutte le superfici lavabili: applicare una soluzione al 15% per eliminare le incrostazioni
calcaree. Lasciare agire qualche minuto e risciacquare. Non utilizzare su marmo e pietre, legno, cotto
e tutte le superfici sulle quali è sconsigliato l’uso di sostanze acide.
In lavatrice come disincrostante: ogni mese versare 1 litro di una soluzione al 15% direttamente
nel cestello e avviare un programma ad alta temperatura.
In lavatrice come ammorbidente: versare 100 ml di una soluzione al 10% nella vaschetta
dell'ammorbidente.
In lavastoviglie come brillantante: riempire la vaschetta del brillantante con una soluzione al
15% e regolare l'indicatore al massimo.
Preparazione soluzione al 15%: sciogliere 150 gr. di Acido Citrico Anidro Puro in 1 litro
d’acqua.
Altre ricette su www.officinanaturae.com dove si può anche acquistare per corrispondenza.
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COME LAVARE LE TENDE
- ciò che rovina di più le tende è il detersivo che rimane nella tenda.
Le tende vanno lavate con pochissimo detersivo,
se sono particolarmente sporche si fa un ammollo prima.
Non si mette ammorbidente.
Per togliere residui di detersivi conviene risciacquarle due volte:
prima che parta l'ultima centrifuga, si ferma la lavatrice e si riporta all' ultimo risciacquo
fonte: nostra amica tappezziera
STURALAVANDINI
Tra i prodotti più pericolosi utilizzati per la pulizia della casa, vi sono i disgorgatori o
sturalavandini.
La composizione di questi prodotti è prevalentemente a base di Soda Caustica (Idrossido
di Sodio) o Acido Solforico, sostanze estremamente tossiche e aggressive per pelle e occhi
e che possono rilasciare gas pericolosi.
Una ricetta casalinga è questa:
mescolare 150 gr. di sale da cucina e 150 gr. di bicarbonato di sodio o Soda da bucato
(soda Solvay) versare nello scarico, e subito dopo versare una pentola di acqua bollente.
Attenzione: se non si versa l’acqua subito si rischia di intasare lo scarico!
Utilizzando questo sistema con dosi ridotte e ripetendo la procedura una volta al mese, ci
garantiremo sempre scarichi liberi.
fonte officina naturae
PULIZIA TAPPETI ricetta di Simo
Aspirare il tappeto per bene.
Fare scendere bicarbonato a pioggia sul tappeto, spargendolo su tutta la larghezza, poi
stendere con le mani in modo da coprirlo tutto.
Lasciare agire per tutta la notte. Ripassare con l'aspirapolvere ripulendolo per bene.
Toglie gli odori.

DEODORANTI PER AMBIENTI
Se vi piace l'odore del caffè, potete utilizzarlo per deodorare piccoli ambienti (vani singoli
degli armadi, cassettoni, scarpiere):
Mischiare in una ciotola larga e bassa fondi di caffè asciutti e alcuni chiodi di garofano, a
piacere, e mettere nell'ambiente da deodorare. Cambiare quando perde efficacia.
Ancora caffè per combattere l'odore forte di aglio, cipolla, funghi secchi, negli ambienti in
cui li conservate: mischiate aceto e fondi di caffè asciutti, o polvere di caffè, in una ciotola
formando una pappa densa. Si asciuga da sola. Cambiare quando perde efficacia.
DOSATORI PER DETERSIVI
NB : sappiamo che voi siete intelligenti e non avete bisogno di questa lezione, ma giacchè
una persona di noi ne aveva proprio tanto bisogno -e non vi spifferiamo il nome- abbiamo
approntato una lezione a prova di grammi e millilitri, su come misurare i detersivi ...
Perciò vi giro pari pari la lezione che la scienziata del gruppo ha fatto all'amica che pesava i
millilitri con la bilancia dei grammi.....
Se ci servono 100 ml di un liquido, bisogna vedere quali dosatori sono da 100 ml.
Un vasetto di yogurt ne contiene circa 125, se ne dobbiamo prendere la metà, avremo dei
problemi perchè il vasetto è conico.......
Quindi bisogna fidarsi solo di dosatori tarati. Allora cerchiamo dei dosatori tarati:
i tappi dei detersivi liquidi spesso sono tarati: basta leggere le istruzioni sul flacone.
Spesso c'è specificato 1 tappo= x ml e anche l'altezza a cui deve giungere il liquido.
Anche le palline e i misurini dei detersivi in polvere.
Se non li abbiamo in casa, ce li facciamo regalare da una parente o da un'amica e ci
scriviamo con un pennarello indelebile la capacità (letta sulla confezione).
Altri contenitori tarati si trovano in alcune tinture per capelli. Altri ancora -ma piccolinegli
sciroppi per bambini o per animali.
Un sistema valido può essere quello della siringa: si prende una siringa da 10 cc, si
riempie di acqua fino alla misura esatta. Poi si versa nel contenitore che abbiamo scelto
(possibilmente trasparente) e si fa una tacca. Si versa un'altra siringa e si fa una seconda
tacca e così via, fino a farci un contenitore graduato con una scala di 10, 20, 30, 40 cc ecc.
Non è importante neanche la forma del contenitore, perchè l'importante è attenersi alle
tacche (in un vasetto di yogurt classico le tacche salendo saranno sempre più vicine)
Bisogna invece stare attenti a non confondere i ml con i grammi!
I grammi vanno pesati! perchè ogni solido ha un diverso peso specifico (per capirci: un
cubetto di polistirolo pesa infinitamente meno di un cubetto di ferro, pur delle stesse
dimensioni)

Da ricerca in mille pagine di internet, una selezione
dei consigli più semplici e validi che ho trovato qui e là :

LAVELLO ED ALTRE SUPERFICI LAVABILI
Può essere utilizzata una pasta composta da acqua e bicarbonato di sodio, passandola
direttamente sulla superficie utilizzando una spugnetta. Essa sarà in grado di eliminare dal
lavello, in acciaio o in ceramica, e dalle altre superfici da pulire, i residui di opacità, ridonando la
luminosità iniziale e senza graffiare. Dopodiché si risciacqua abbondantemente con acqua e si asciuga con
un panno. Il bicarbonato offre inoltre il vantaggio di consentire una igienizzazione, senza il rilascio di
residui chimici ed è pertanto indicato per pulire quelle superfici, anche delicate, che vanno a contatto con
gli alimenti.
SBIANCANTE
Puoi ottenere un’azione sbiancante blanda immergendo capi di cotone in acqua in cui sono state
bollite alcune fette di limone,
SANITARI
Anche in questo caso si può utilizzare acqua calda e bicarbonato di sodio oppure una miscela di
aceto di vino bianco e acqua calda.
L’aceto è ottimo per togliere le incrostazioni di calcare da lavandini, rubinetteria, ecc. (basterà passare
con una spugnetta imbevuta di aceto caldo e successivamente sciacquare ed asciugare molto bene). Se il
calcare ha ostruito le griglie rompigetto di rubinetti e della doccia, svitarli e immergerli nell'aceto finché il
calcare non inizia a sciogliersi, dopodiché sciacquarli e rimetterli a posto.
MOBILI
Per quelli in laminato o “formica” della cucina e del bagno basta un po’ di acqua tiepida
saponata oppure acqua ed aceto (si può ad esempio usare uno spruzzino riempito per ¾ di
acqua e per ¼ di aceto, spruzzando le parti interessate e rimuovendo lo sporco con una spugna, avendo
l’accortezza di lasciar agire un minuto nel caso in cui lo sporco sia resistente).
Per lucidare i mobili in legno sono invece ottimi i prodotti a base di cera vergine d’api, l’olio di lino (o l’olio
di noce, per i mobili scuri) oppure anche un’emulsione ottenuta mescolando il succo di limone all’olio di
oliva. Questi ultimi andranno distribuiti in piccole quantità, dopo aver spolverato, utilizzando una pezza.
Trascorse 2 o 3 ore bisognerà infine lucidare energicamente utilizzando un panno di lana.
FORNO
Innanzitutto bisognerebbe evitare assolutamente l’utilizzo dei molti prodotti presenti in
commercio (che spesso contengono soda caustica, solventi ed altre sostanze nocive), i cui
residui non riescono mai ad esser rimossi del tutto, ed evaporando potrebbero penetrare nei cibi cotti
successivamente.
La prima regola da seguire consiste nel pulire il forno spesso, utilizzando acqua calda in cui sia stato
sciolto bicarbonato o limone o aceto bianco.
FORNO MICROONDE
Mettere mezzo bicchiere di acqua e succo di limone (o acqua e aceto) in parti uguali nel
microonde. Fare partire a potenza massima per 5-6 minuti e poi aspettare un paio di minuti prima di
togliere il bicchiere e passare con una spugna morbida inumidita.
FRIGORIFERO
Si pulisce con lo spruzzino all’aceto o con quello al bicarbonato, e si sciacqua.
Per deodorare: mettere qualche cucchiaio di bicarbonato in una vaschetta larga e aperta e
lasciala in frigorifero. Ha un efficacia di circa 3 mesi.
TAGLIERI DI LEGNO E SUPERFICI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI
Passarli con una pasta fatta di acqua e bicarbonato (1 parte acqua e 3 parti bicarbonato) e
sciacquare dopo qualche minuto (ha effetto igienizzante, sgrassante e toglie gli odori)
PULIZIA ARGENTO
Prepara una pastella di bicarbonato e acqua, passa sull’argento con uno straccio, sfregando
bene.
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A questo punto della ricerca, dobbiamo confessarvi che il "gruppo MondoNuovo" deve il suo
indomito e inesauribile ottimismo al fatto che per un semestre si è affaccendato nel mitico
"laboratorio delle schifezze", ove si sono prodotte cose turpi a tutt’oggi nascoste in cantina (vedi
le inservibili conserve di gel alla marsiglia).... e ciononostante è qui a raccontarla...
Onde evitare di produrvi in altrettante mirabolanti esperienze, consigliamo poche righe di chimica
elementare :
A SCUOLA DI POZIONI
Nei detersivi "fai da te" bisogna fare molta attenzione a non mescolare prodotti acidi con prodotti basici (o
alcalini):
Nella detersione chimica ciò è raccomandato, per esempio, per acido muriatico e varechina o ammoniaca,
perchè producono una violenta reazione, con esalazioni dannose per chi le respira.
Altrettanto si dica per aceto e bicarbonato, perchè -anche se la reazione è più blanda, dal
momento che l'acido acetico è un acido debole- comunque si neutralizzano a vicenda e l'effetto
detergente si annulla.
ACETO E BICARBONATO
Entrambi hanno, da soli, un forte potere sgrassante. Coadiuvano tantissimo alla pulizia di
casa, in maniera naturale ed efficace.
Sono due prodotti dalla chimica opposta e quindi non vanno assolutamente mescolati.
Nelle miscele (acqua, detersivo per i piatti, alcool) vanno usati singolarmente, o uno o l'altro, altrimenti si
inattivano a vicenda.
Il bicarbonato ha un'azione addolcente sull'acqua che rende i tensioattivi più aggressivi (il detersivo agisce
meglio). I tensioattivi sono indispensabili per sgrassare a fondo.
L'aceto si può utilizzare sia nelle pulizie che in fase di risciacquo.
Per quanto riguarda l'aceto dobbiamo sfatare un mito :
Non ha alcuna azione igienizzante, tanto è vero che il vino si trasforma in aceto grazie a dei
microrganismi.
Attenzione a non usare l'aceto (e gli altri acidi) sul marmo e sul travertino.
BICARBONATO IN PRIMO PIANO
Il bicarbonato è economicissimo soprattutto se di marca NON pubblicizzata.
E' interessantissimo leggere le indicazioni e modi d'uso del bicarbonato, leggendo il sito che segnaliamo
scoprirete tanti modi di utilizzo e pulizia, veramente efficaci, caratteristiche tecniche e quant'altro serva
sapere: http://www.bicarbonato.it/
Un accenno delle sue caratteristiche e proprietà:
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CARATTERISTICHE
- Solubile in acqua
- Non solubile nell'alcool
- Delicatamente abrasivo
- Impedisce la formazione dei funghi
- Ha la grande proprietà di assorbire gli odori
COME SI USA
-in soluzione acquosa negli spruzzini detergenti fai da te ( attenzione alle miscele di prodotti che si
annullano, vedi aceto e acido citrico + bicarbonato )
- coadiuva nella sgrassatura delle stoviglie e facilita l'azione dei tensioattivi presenti nel detersivo piatti
- In pasta acquosa per pulire superfici : frigo, microonde, taglieri cucina, lavabi, ecc.
- Lasciato in scatola aperta negli spazi dove vogliamo assorbire gli odori o cosparso puro su lettiere per
gatti ecc.
BICARBONATO E IGIENE
L' alcalinità è indicata da un pH tra 7 a 14.
Una soluzione ottenuta da 50 g di bicarbonato sciolti in 1 litro di acqua ha un pH compreso tra 8,1 e 8,6
(a temperatura ambiente).
Ciò significa che rende debolmente alcalino l'ambiente; quindi impedisce la sopravvivenza di quei batteri
che vivono in ambiente neutro o debolmente acido.
Per avere un potere igienizzante superiore, bisogna usare una soluzione concentrata, ricordando che la
solubilità massima è 96 g in 1 litro.
IN SINTESI : il bicarbonato ha un potere igienizzante , variabile a seconda della concentrazione con cui
viene diluito in acqua e a seconda della temperatura dell'acqua.
Una soluzione di 50 gr di bicarbonato sciolto in un litro di acqua ha una modesta azione igienizzante
Una soluzione più concentrata, fino 96 g per litro, aumenta il potere igienizzante.
Non va usato con acqua troppo calda, perchè si scompone a temperature superiori a 60°C
OLI ESSENZIALI
Gli olii essenziali sono sostanze oleose profumate che si estraggono da parti di piante : fiori,
frutti, buccia, radici e foglie.
Sono sostanze fortemente concentrate che non devono mai essere usate pure, a parte rarissime
eccezioni, per non andare incontro a irritazioni.
Hanno proprietà terapeutiche, che non verranno prese in esame in questo studio. Sappiate solo che
queste essenze vanno utilizzate con cura e attenzione, in piccole dosi.
Particolare attenzione va usata qualora vi siano donne in gravidanza, molto sensibili agli effetti degli olii
essenziali, e bambini, che hanno un olfatto molto ricettivo e ne avvertono e assimilano anche le minime
tracce.
In entrambi i casi gli oli essenziali vanno usati molto diluiti.
Rimane inteso che ammoniaca, acido muriatico, candeggina, e quant'altro usiamo quotidianamente in
case abitate da bambini e donne gravide, sono molto più dannosi.
Gli olii essenziali di camomilla, canfora e menta, agrumi (ammessi solo mandarino e pompelmo) sono
antagonisti dei rimedi omeopatici perciò non li usate se state assumendo questi ultimi.
La conservabilità degli olii essenziali nelle diluizioni è di due-tre mesi, vanno quindi preparati in quantità
necessaria all'uso momentaneo.
Gli olii essenzali non si sciolgono in acqua ; si sciolgono invece negli oli grassi, nell'alcool e nel sapone
liquido. Non si devono mescolare con aceto e limone, che li inattivano.
Tutte le essenze sono antisettiche e disinfettanti.
In particolare:
per disinfettare l'ambiente : cannella, eucaliptus, garofano, ginepro, lavanda, limone, origano, salvia,
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timo, tea tree
contro insetti : basilico, lavanda, limone, maggiorana, melissa
contro le muffe : lavanda e geranio
Gli oli essenziali vanno comprati oculatamente, per avere un minimo di garanzia che siano prodotti di
qualità. Se non conoscete marche valide, rivolgetevi alle erboristerie e nei negozi biologici chiedendo oli
essenziali naturali.
I prezzi variano a seconda del tipo di olio, in quanto cambia il metodo di estrazione, la quantità di olio che
si riesce a ricavare da un frutto o da una radice e anche il prezzo all' origine del prodotto da cui si estrae l'
olio.
COSA SONO I TENSIOATTIVI ?
I tensioattivi, principali ingredienti dei detersivi, sono composti organici che sciolti in acqua
favoriscono la solubilità dello sporco. Infatti sono composti da una parte che si lega all'acqua
(generalmente con carica positiva o negativa ma anche neutra) e da una parte che si lega allo sporco
grasso (neutra). Se si immagina il tensioattivo come un fiammifero, il gambo è la parte che si lega al
grasso, mentre la testa è la parte solubile in acqua.
La maggior parte dei tensioattivi utilizzati è sintetica, quindi non presente in natura. Alcuni possono essere
di origine vegetale, ma la molecola originale è stata etossilata (th) con una frazione di origine
petrolchimica.
Un trucco per capire se un tensioattivo è di derivazione petrolchimica o vegetale, è vedere da quanti C
(atomi di carbonio) è composta la molecola: :il numero dispari corrisponde a tensioattivi petrolchimichi, il
numero pari corrisponde a tensioattivi vegetali. Es.
- C13 è di origine petrolchimica
- C14 è di origine vegetale
Questa regola non si applica ai PEG che, a prescindere dal numero riportato, pari o dispari (4, 15, 20, 50
ecc.), derivano tutti dal petrolio....
I tensioattivi si classificano come:
Tensioattivi anionici - perchè hanno carica elettrica negativa (i saponi, quantitativamente predominanti nei
detersivi)
Tensioattivi cationici - perchè hanno carica elettrica positiva (sono generalmente sali di ammonio
quaternario dotati di azione umettante e battericida. Sono utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami
per capelli)
Tensioattivi non ionici - perchè non hanno carica elettrica (gli alcool). Questa classe ha un elevato potere
emulsionante e detergente. hanno la capacità di lavare a basse temperature e sono poco schiumosi.
Tensioattivi anfoteri - che hanno carica elettrica sia positiva che negativa. Buoni schiumogeni. Attenuano
l'aggressività dei tensioattivi ANIONICI, per questo nella cosmesi sono spesso accoppiati.
Nei detergenti, per la casa o per il corpo, si utilizzano diversi tipi di tensioattivi perchè ognuno è dotato di
caratteristiche proprie:
Potere distaccante: si “infilano” sotto lo sporco e lo staccano dalla superficie cui è attaccato
Potere bagnante: aumentano la superficie di contatto con l'acqua
Potere emulsionante: avvolgono lo sporco formando delle micropalline (micelle) che vengono poi
asportate dall’acqua di risciacquo
Per approfondire:
http://www.chimicasostenibile.com/cstensioattivi.php
http://www.officinanaturae.com/
COSA SONO GLI ENZIMI ?
Alcune pubblicità reclamizzano l'uso di enzimi nei loro detersivi. Vediamo di fare un po' di
chiarezza su cosa sono e a cosa servono.
Gli enzimi sono sostanze prodotte dagli organismi viventi: piante e animali, ma anche microrganismi come
batteri e funghi. Hanno il compito di favorire le reazioni biochimiche, aumentandone la velocità e

abbassando la temperatura. Per esempio il nostro intestino, senza enzimi, dovrebbe funzionare a
temperature elevate.
Visto che molte macchie di sporco sono di origine naturale, gli enzimi hanno cominciato a essere inclusi
nei detergenti, sia liquidi che in polvere, e negli addittivi. Ciò aumenta la capacità dei detergenti di
rimuovere le macchie dalla biancheria, permettendo che il lavaggio avvenga a temperature più basse e
più velocemente.
Gli enzimi presenti nei detergenti sono perfettamente biodegradabili e sotto il profilo ecologico hanno
portato a significativi vantaggi: il loro utilizzo in basse quantità permette
- di abbassare la temperatura di lavaggio con minore spreco di elettricità e danneggiamento dei tessuti.
- di ridurre la quantità di tensioattivi ed in particolare quelli più tossici per gli organismi acquatici.
- di ridurre i tempi di ammollo, evitando lo sviluppo di batteri nel liquido di lavaggio.
Gli enzimi si possono trovare nelle polveri lavatrice e lavastoviglie, nei liquidi bucato a mano e lavatrice,
negli ammorbidenti, nei prodotti specifici per capi neri, negli additivi per lavaggio (sbiancanti,
smacchianti), ecc. Poiché possono attaccare le mucose, è bene evitare di inspirarla quando si versa la
polvere; anche in caso di dermatiti è consigliabile usare guanti per evitare il contatto con la pelle o usare
detersivi dichiaratamente senza enzimi.
Noi consigliamo di leggere la composizione dei detersivi e, in presenza di enzimi, di tenere la temperatura
di lavaggio sotto i 60° (al di sopra vengono distrutti, quindi non svolgono la loro funzione).

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fonte : Mondo Nuovo

Annamaria...a dopo