RICETTE PER DETERSIVI BIOALLEGRI
DETERSIVO PIATTI E LAVASTOVIGLIE fai da te:
3 limoni, 400 ml di acqua, 200 gr di sale, 100 ml di aceto bianco
Tagliare i limoni in 4-5 pezzi togliendo solo i semi e mantenendo la buccia (è più facile se
tagliate il limone a rondelle)
Frullarli con un mixer insieme ad un po' di acqua e al sale.
Mettere la poltiglia in una pentola, aggiungere tutta l'acqua e l'aceto e far bollire per circa
10 minuti girando con una frusta perchè non si attacchi. Quando si è addensato e un pò
raffreddato mettere in vasetti di vetro e usarne due cucchiai da minestra per la
lavastoviglie e a piacere per i piatti a mano.
E' anche un ottimo anticalcare per il lavello e la stufa soprattutto se sono inox.
Usare,a parte, un po' di detersivo ecologico per piatti a mano, se i piatti da pulire sono
unti (per togliere il grasso, infatti, ci vogliono i tensioattivi).
Ricordate che le soluzioni acide, come quella del detersivo fatto con aceto e limone, hanno
una composizione chimica opposta a quella del detersivo piatti classico, sia chimico che
eco, quindi non vanno usati insieme.
O si usa solo il detersivo classico per piatti, o si pretratta con il detersivo fai da te, ma
senza mescolare i due prodotti.
Stessa accortezza in lavastoviglie: o si usa il detersivo fai date, o si usa la polvere
lavastoviglie.
PULITUTTO E LAVAVETRI FAI DA TE
Per 500 ml. servono:
- 100 ml di alcool per liquori
- 400 ml di acqua distillata
- 8-10 gocce di detersivo per piatti
- 5 o più gocce di olio essenziale a scelta.
Miscelare il tutto in uno spruzzino
è efficace e deliziosissimo!
* l'acqua distillata non è sempre necessaria: se l'acqua di casa vostra non è particolarmente calcarea
va benissimo.
Altrimenti un'acqua dura rischia di lasciare aloni di calcare sulle cose più delicate e visibili, tipo vetri;
in questo caso meglio usare acqua distillata.
* l'alcool alimentare bianco è inodore e ottimo per questo detersivo, ma parecchio costoso. Se non vi
da fastidio l'odore dell'alcool rosa si può usare anche quello. In effetti però lo spruzzino con alcool
inodore e oli essenziali è di una piacevolezza speciale!
PULIZIA VETRI i consigli di Ivana e Aliciuzza
"Penso di poter consigliare un buon sistema (superecologico!) per lavare i vetri:
il segreto è la spatola per asciugare i vetri (quella che usano i lavavetri per strada per
intenderci).
Uso acqua caldissima, un po' d'aceto, panno in microfibra, la spatola e un panno di tela.
Metto in un secchio dell'acqua pulita molto calda con un po' d'aceto, immergo il panno in
microfibra, lo strizzo ma non troppo (in modo che il vetro non si asciughi
immediatamente), lo passo e strofino bene in tutti gli angolini.
Poi passo la spatola e quando ho terminato la striscia prima di farne un'altra asciugo la
spatola con un panno di tela.
I vetri sono perfetti in pochi secondi!
E altro piccolo segreto: non fare mai al sole questa operazione: asciugando
immediatamente il vetro si creerebbero aloni e strisce.
Un ultima cosa, spendere qualche euro in più per la spatola, che deve essere di gomma
morbida; quelle economiche in genere sono di plastica dura e il risultato non sarà
perfetto!"
ACIDO CITRICO ANIDRO PURO
ANTICALCARE AMMORBIDENTE
DISINCROSTANTE BRILLANTANTE
Confezione: 500 gr.
Modalità d'uso
Su tutte le superfici lavabili: applicare una soluzione al 15% per eliminare le incrostazioni
calcaree. Lasciare agire qualche minuto e risciacquare. Non utilizzare su marmo e pietre, legno, cotto
e tutte le superfici sulle quali è sconsigliato l’uso di sostanze acide.
In lavatrice come disincrostante: ogni mese versare 1 litro di una soluzione al 15% direttamente
nel cestello e avviare un programma ad alta temperatura.
In lavatrice come ammorbidente: versare 100 ml di una soluzione al 10% nella vaschetta
dell'ammorbidente.
In lavastoviglie come brillantante: riempire la vaschetta del brillantante con una soluzione al
15% e regolare l'indicatore al massimo.
Preparazione soluzione al 15%: sciogliere 150 gr. di Acido Citrico Anidro Puro in 1 litro
d’acqua.
Altre ricette su www.officinanaturae.com dove si può anche acquistare per corrispondenza.
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COME LAVARE LE TENDE
- ciò che rovina di più le tende è il detersivo che rimane nella tenda.
Le tende vanno lavate con pochissimo detersivo,
se sono particolarmente sporche si fa un ammollo prima.
Non si mette ammorbidente.
Per togliere residui di detersivi conviene risciacquarle due volte:
prima che parta l'ultima centrifuga, si ferma la lavatrice e si riporta all' ultimo risciacquo
fonte: nostra amica tappezziera
STURALAVANDINI
Tra i prodotti più pericolosi utilizzati per la pulizia della casa, vi sono i disgorgatori o
sturalavandini.
La composizione di questi prodotti è prevalentemente a base di Soda Caustica (Idrossido
di Sodio) o Acido Solforico, sostanze estremamente tossiche e aggressive per pelle e occhi
e che possono rilasciare gas pericolosi.
Una ricetta casalinga è questa:
mescolare 150 gr. di sale da cucina e 150 gr. di bicarbonato di sodio o Soda da bucato
(soda Solvay) versare nello scarico, e subito dopo versare una pentola di acqua bollente.
Attenzione: se non si versa l’acqua subito si rischia di intasare lo scarico!
Utilizzando questo sistema con dosi ridotte e ripetendo la procedura una volta al mese, ci
garantiremo sempre scarichi liberi.
fonte officina naturae
PULIZIA TAPPETI ricetta di Simo
Aspirare il tappeto per bene.
Fare scendere bicarbonato a pioggia sul tappeto, spargendolo su tutta la larghezza, poi
stendere con le mani in modo da coprirlo tutto.
Lasciare agire per tutta la notte. Ripassare con l'aspirapolvere ripulendolo per bene.
Toglie gli odori.
DEODORANTI PER AMBIENTI
Se vi piace l'odore del caffè, potete utilizzarlo per deodorare piccoli ambienti (vani singoli
degli armadi, cassettoni, scarpiere):
Mischiare in una ciotola larga e bassa fondi di caffè asciutti e alcuni chiodi di garofano, a
piacere, e mettere nell'ambiente da deodorare. Cambiare quando perde efficacia.
Ancora caffè per combattere l'odore forte di aglio, cipolla, funghi secchi, negli ambienti in
cui li conservate: mischiate aceto e fondi di caffè asciutti, o polvere di caffè, in una ciotola
formando una pappa densa. Si asciuga da sola. Cambiare quando perde efficacia.
DOSATORI PER DETERSIVI
NB : sappiamo che voi siete intelligenti e non avete bisogno di questa lezione, ma giacchè
una persona di noi ne aveva proprio tanto bisogno -e non vi spifferiamo il nome- abbiamo
approntato una lezione a prova di grammi e millilitri, su come misurare i detersivi ...
Perciò vi giro pari pari la lezione che la scienziata del gruppo ha fatto all'amica che pesava i
millilitri con la bilancia dei grammi.....
Se ci servono 100 ml di un liquido, bisogna vedere quali dosatori sono da 100 ml.
Un vasetto di yogurt ne contiene circa 125, se ne dobbiamo prendere la metà, avremo dei
problemi perchè il vasetto è conico.......
Quindi bisogna fidarsi solo di dosatori tarati. Allora cerchiamo dei dosatori tarati:
i tappi dei detersivi liquidi spesso sono tarati: basta leggere le istruzioni sul flacone.
Spesso c'è specificato 1 tappo= x ml e anche l'altezza a cui deve giungere il liquido.
Anche le palline e i misurini dei detersivi in polvere.
Se non li abbiamo in casa, ce li facciamo regalare da una parente o da un'amica e ci
scriviamo con un pennarello indelebile la capacità (letta sulla confezione).
Altri contenitori tarati si trovano in alcune tinture per capelli. Altri ancora -ma piccolinegli
sciroppi per bambini o per animali.
Un sistema valido può essere quello della siringa: si prende una siringa da 10 cc, si
riempie di acqua fino alla misura esatta. Poi si versa nel contenitore che abbiamo scelto
(possibilmente trasparente) e si fa una tacca. Si versa un'altra siringa e si fa una seconda
tacca e così via, fino a farci un contenitore graduato con una scala di 10, 20, 30, 40 cc ecc.
Non è importante neanche la forma del contenitore, perchè l'importante è attenersi alle
tacche (in un vasetto di yogurt classico le tacche salendo saranno sempre più vicine)
Bisogna invece stare attenti a non confondere i ml con i grammi!
I grammi vanno pesati! perchè ogni solido ha un diverso peso specifico (per capirci: un
cubetto di polistirolo pesa infinitamente meno di un cubetto di ferro, pur delle stesse
dimensioni)
Da ricerca in mille pagine di internet, una selezione
dei consigli più semplici e validi che ho trovato qui e là :
LAVELLO ED ALTRE SUPERFICI LAVABILI
Può essere utilizzata una pasta composta da acqua e bicarbonato di sodio, passandola
direttamente sulla superficie utilizzando una spugnetta. Essa sarà in grado di eliminare dal
lavello, in acciaio o in ceramica, e dalle altre superfici da pulire, i residui di opacità, ridonando la
luminosità iniziale e senza graffiare. Dopodiché si risciacqua abbondantemente con acqua e si asciuga con
un panno. Il bicarbonato offre inoltre il vantaggio di consentire una igienizzazione, senza il rilascio di
residui chimici ed è pertanto indicato per pulire quelle superfici, anche delicate, che vanno a contatto con
gli alimenti.
SBIANCANTE
Puoi ottenere un’azione sbiancante blanda immergendo capi di cotone in acqua in cui sono state
bollite alcune fette di limone,
SANITARI
Anche in questo caso si può utilizzare acqua calda e bicarbonato di sodio oppure una miscela di
aceto di vino bianco e acqua calda.
L’aceto è ottimo per togliere le incrostazioni di calcare da lavandini, rubinetteria, ecc. (basterà passare
con una spugnetta imbevuta di aceto caldo e successivamente sciacquare ed asciugare molto bene). Se il
calcare ha ostruito le griglie rompigetto di rubinetti e della doccia, svitarli e immergerli nell'aceto finché il
calcare non inizia a sciogliersi, dopodiché sciacquarli e rimetterli a posto.
MOBILI
Per quelli in laminato o “formica” della cucina e del bagno basta un po’ di acqua tiepida
saponata oppure acqua ed aceto (si può ad esempio usare uno spruzzino riempito per ¾ di
acqua e per ¼ di aceto, spruzzando le parti interessate e rimuovendo lo sporco con una spugna, avendo
l’accortezza di lasciar agire un minuto nel caso in cui lo sporco sia resistente).
Per lucidare i mobili in legno sono invece ottimi i prodotti a base di cera vergine d’api, l’olio di lino (o l’olio
di noce, per i mobili scuri) oppure anche un’emulsione ottenuta mescolando il succo di limone all’olio di
oliva. Questi ultimi andranno distribuiti in piccole quantità, dopo aver spolverato, utilizzando una pezza.
Trascorse 2 o 3 ore bisognerà infine lucidare energicamente utilizzando un panno di lana.
FORNO
Innanzitutto bisognerebbe evitare assolutamente l’utilizzo dei molti prodotti presenti in
commercio (che spesso contengono soda caustica, solventi ed altre sostanze nocive), i cui
residui non riescono mai ad esser rimossi del tutto, ed evaporando potrebbero penetrare nei cibi cotti
successivamente.
La prima regola da seguire consiste nel pulire il forno spesso, utilizzando acqua calda in cui sia stato
sciolto bicarbonato o limone o aceto bianco.
FORNO MICROONDE
Mettere mezzo bicchiere di acqua e succo di limone (o acqua e aceto) in parti uguali nel
microonde. Fare partire a potenza massima per 5-6 minuti e poi aspettare un paio di minuti prima di
togliere il bicchiere e passare con una spugna morbida inumidita.
FRIGORIFERO
Si pulisce con lo spruzzino all’aceto o con quello al bicarbonato, e si sciacqua.
Per deodorare: mettere qualche cucchiaio di bicarbonato in una vaschetta larga e aperta e
lasciala in frigorifero. Ha un efficacia di circa 3 mesi.
TAGLIERI DI LEGNO E SUPERFICI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI
Passarli con una pasta fatta di acqua e bicarbonato (1 parte acqua e 3 parti bicarbonato) e
sciacquare dopo qualche minuto (ha effetto igienizzante, sgrassante e toglie gli odori)
PULIZIA ARGENTO
Prepara una pastella di bicarbonato e acqua, passa sull’argento con uno straccio, sfregando
bene.
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A questo punto della ricerca, dobbiamo confessarvi che il "gruppo MondoNuovo" deve il suo
indomito e inesauribile ottimismo al fatto che per un semestre si è affaccendato nel mitico
"laboratorio delle schifezze", ove si sono prodotte cose turpi a tutt’oggi nascoste in cantina (vedi
le inservibili conserve di gel alla marsiglia).... e ciononostante è qui a raccontarla...
Onde evitare di produrvi in altrettante mirabolanti esperienze, consigliamo poche righe di chimica
elementare :
A SCUOLA DI POZIONI
Nei detersivi "fai da te" bisogna fare molta attenzione a non mescolare prodotti acidi con prodotti basici (o
alcalini):
Nella detersione chimica ciò è raccomandato, per esempio, per acido muriatico e varechina o ammoniaca,
perchè producono una violenta reazione, con esalazioni dannose per chi le respira.
Altrettanto si dica per aceto e bicarbonato, perchè -anche se la reazione è più blanda, dal
momento che l'acido acetico è un acido debole- comunque si neutralizzano a vicenda e l'effetto
detergente si annulla.
ACETO E BICARBONATO
Entrambi hanno, da soli, un forte potere sgrassante. Coadiuvano tantissimo alla pulizia di
casa, in maniera naturale ed efficace.
Sono due prodotti dalla chimica opposta e quindi non vanno assolutamente mescolati.
Nelle miscele (acqua, detersivo per i piatti, alcool) vanno usati singolarmente, o uno o l'altro, altrimenti si
inattivano a vicenda.
Il bicarbonato ha un'azione addolcente sull'acqua che rende i tensioattivi più aggressivi (il detersivo agisce
meglio). I tensioattivi sono indispensabili per sgrassare a fondo.
L'aceto si può utilizzare sia nelle pulizie che in fase di risciacquo.
Per quanto riguarda l'aceto dobbiamo sfatare un mito :
Non ha alcuna azione igienizzante, tanto è vero che il vino si trasforma in aceto grazie a dei
microrganismi.
Attenzione a non usare l'aceto (e gli altri acidi) sul marmo e sul travertino.
BICARBONATO IN PRIMO PIANO
Il bicarbonato è economicissimo soprattutto se di marca NON pubblicizzata.
E' interessantissimo leggere le indicazioni e modi d'uso del bicarbonato, leggendo il sito che segnaliamo
scoprirete tanti modi di utilizzo e pulizia, veramente efficaci, caratteristiche tecniche e quant'altro serva
sapere: http://www.bicarbonato.it/
Un accenno delle sue caratteristiche e proprietà:
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CARATTERISTICHE
- Solubile in acqua
- Non solubile nell'alcool
- Delicatamente abrasivo
- Impedisce la formazione dei funghi
- Ha la grande proprietà di assorbire gli odori
COME SI USA
-in soluzione acquosa negli spruzzini detergenti fai da te ( attenzione alle miscele di prodotti che si
annullano, vedi aceto e acido citrico + bicarbonato )
- coadiuva nella sgrassatura delle stoviglie e facilita l'azione dei tensioattivi presenti nel detersivo piatti
- In pasta acquosa per pulire superfici : frigo, microonde, taglieri cucina, lavabi, ecc.
- Lasciato in scatola aperta negli spazi dove vogliamo assorbire gli odori o cosparso puro su lettiere per
gatti ecc.
BICARBONATO E IGIENE
L' alcalinità è indicata da un pH tra 7 a 14.
Una soluzione ottenuta da 50 g di bicarbonato sciolti in 1 litro di acqua ha un pH compreso tra 8,1 e 8,6
(a temperatura ambiente).
Ciò significa che rende debolmente alcalino l'ambiente; quindi impedisce la sopravvivenza di quei batteri
che vivono in ambiente neutro o debolmente acido.
Per avere un potere igienizzante superiore, bisogna usare una soluzione concentrata, ricordando che la
solubilità massima è 96 g in 1 litro.
IN SINTESI : il bicarbonato ha un potere igienizzante , variabile a seconda della concentrazione con cui
viene diluito in acqua e a seconda della temperatura dell'acqua.
Una soluzione di 50 gr di bicarbonato sciolto in un litro di acqua ha una modesta azione igienizzante
Una soluzione più concentrata, fino 96 g per litro, aumenta il potere igienizzante.
Non va usato con acqua troppo calda, perchè si scompone a temperature superiori a 60°C
OLI ESSENZIALI
Gli olii essenziali sono sostanze oleose profumate che si estraggono da parti di piante : fiori,
frutti, buccia, radici e foglie.
Sono sostanze fortemente concentrate che non devono mai essere usate pure, a parte rarissime
eccezioni, per non andare incontro a irritazioni.
Hanno proprietà terapeutiche, che non verranno prese in esame in questo studio. Sappiate solo che
queste essenze vanno utilizzate con cura e attenzione, in piccole dosi.
Particolare attenzione va usata qualora vi siano donne in gravidanza, molto sensibili agli effetti degli olii
essenziali, e bambini, che hanno un olfatto molto ricettivo e ne avvertono e assimilano anche le minime
tracce.
In entrambi i casi gli oli essenziali vanno usati molto diluiti.
Rimane inteso che ammoniaca, acido muriatico, candeggina, e quant'altro usiamo quotidianamente in
case abitate da bambini e donne gravide, sono molto più dannosi.
Gli olii essenziali di camomilla, canfora e menta, agrumi (ammessi solo mandarino e pompelmo) sono
antagonisti dei rimedi omeopatici perciò non li usate se state assumendo questi ultimi.
La conservabilità degli olii essenziali nelle diluizioni è di due-tre mesi, vanno quindi preparati in quantità
necessaria all'uso momentaneo.
Gli olii essenzali non si sciolgono in acqua ; si sciolgono invece negli oli grassi, nell'alcool e nel sapone
liquido. Non si devono mescolare con aceto e limone, che li inattivano.
Tutte le essenze sono antisettiche e disinfettanti.
In particolare:
per disinfettare l'ambiente : cannella, eucaliptus, garofano, ginepro, lavanda, limone, origano, salvia,
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timo, tea tree
contro insetti : basilico, lavanda, limone, maggiorana, melissa
contro le muffe : lavanda e geranio
Gli oli essenziali vanno comprati oculatamente, per avere un minimo di garanzia che siano prodotti di
qualità. Se non conoscete marche valide, rivolgetevi alle erboristerie e nei negozi biologici chiedendo oli
essenziali naturali.
I prezzi variano a seconda del tipo di olio, in quanto cambia il metodo di estrazione, la quantità di olio che
si riesce a ricavare da un frutto o da una radice e anche il prezzo all' origine del prodotto da cui si estrae l'
olio.
COSA SONO I TENSIOATTIVI ?
I tensioattivi, principali ingredienti dei detersivi, sono composti organici che sciolti in acqua
favoriscono la solubilità dello sporco. Infatti sono composti da una parte che si lega all'acqua
(generalmente con carica positiva o negativa ma anche neutra) e da una parte che si lega allo sporco
grasso (neutra). Se si immagina il tensioattivo come un fiammifero, il gambo è la parte che si lega al
grasso, mentre la testa è la parte solubile in acqua.
La maggior parte dei tensioattivi utilizzati è sintetica, quindi non presente in natura. Alcuni possono essere
di origine vegetale, ma la molecola originale è stata etossilata (th) con una frazione di origine
petrolchimica.
Un trucco per capire se un tensioattivo è di derivazione petrolchimica o vegetale, è vedere da quanti C
(atomi di carbonio) è composta la molecola: :il numero dispari corrisponde a tensioattivi petrolchimichi, il
numero pari corrisponde a tensioattivi vegetali. Es.
- C13 è di origine petrolchimica
- C14 è di origine vegetale
Questa regola non si applica ai PEG che, a prescindere dal numero riportato, pari o dispari (4, 15, 20, 50
ecc.), derivano tutti dal petrolio....
I tensioattivi si classificano come:
Tensioattivi anionici - perchè hanno carica elettrica negativa (i saponi, quantitativamente predominanti nei
detersivi)
Tensioattivi cationici - perchè hanno carica elettrica positiva (sono generalmente sali di ammonio
quaternario dotati di azione umettante e battericida. Sono utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami
per capelli)
Tensioattivi non ionici - perchè non hanno carica elettrica (gli alcool). Questa classe ha un elevato potere
emulsionante e detergente. hanno la capacità di lavare a basse temperature e sono poco schiumosi.
Tensioattivi anfoteri - che hanno carica elettrica sia positiva che negativa. Buoni schiumogeni. Attenuano
l'aggressività dei tensioattivi ANIONICI, per questo nella cosmesi sono spesso accoppiati.
Nei detergenti, per la casa o per il corpo, si utilizzano diversi tipi di tensioattivi perchè ognuno è dotato di
caratteristiche proprie:
Potere distaccante: si “infilano” sotto lo sporco e lo staccano dalla superficie cui è attaccato
Potere bagnante: aumentano la superficie di contatto con l'acqua
Potere emulsionante: avvolgono lo sporco formando delle micropalline (micelle) che vengono poi
asportate dall’acqua di risciacquo
Per approfondire:
http://www.chimicasostenibile.com/cstensioattivi.php
http://www.officinanaturae.com/
COSA SONO GLI ENZIMI ?
Alcune pubblicità reclamizzano l'uso di enzimi nei loro detersivi. Vediamo di fare un po' di
chiarezza su cosa sono e a cosa servono.
Gli enzimi sono sostanze prodotte dagli organismi viventi: piante e animali, ma anche microrganismi come
batteri e funghi. Hanno il compito di favorire le reazioni biochimiche, aumentandone la velocità e
abbassando la temperatura. Per esempio il nostro intestino, senza enzimi, dovrebbe funzionare a
temperature elevate.
Visto che molte macchie di sporco sono di origine naturale, gli enzimi hanno cominciato a essere inclusi
nei detergenti, sia liquidi che in polvere, e negli addittivi. Ciò aumenta la capacità dei detergenti di
rimuovere le macchie dalla biancheria, permettendo che il lavaggio avvenga a temperature più basse e
più velocemente.
Gli enzimi presenti nei detergenti sono perfettamente biodegradabili e sotto il profilo ecologico hanno
portato a significativi vantaggi: il loro utilizzo in basse quantità permette
- di abbassare la temperatura di lavaggio con minore spreco di elettricità e danneggiamento dei tessuti.
- di ridurre la quantità di tensioattivi ed in particolare quelli più tossici per gli organismi acquatici.
- di ridurre i tempi di ammollo, evitando lo sviluppo di batteri nel liquido di lavaggio.
Gli enzimi si possono trovare nelle polveri lavatrice e lavastoviglie, nei liquidi bucato a mano e lavatrice,
negli ammorbidenti, nei prodotti specifici per capi neri, negli additivi per lavaggio (sbiancanti,
smacchianti), ecc. Poiché possono attaccare le mucose, è bene evitare di inspirarla quando si versa la
polvere; anche in caso di dermatiti è consigliabile usare guanti per evitare il contatto con la pelle o usare
detersivi dichiaratamente senza enzimi.
Noi consigliamo di leggere la composizione dei detersivi e, in presenza di enzimi, di tenere la temperatura
di lavaggio sotto i 60° (al di sopra vengono distrutti, quindi non svolgono la loro funzione).
...SEGUE
fonte : Mondo Nuovo
Annamaria...a dopo