giovedì 11 marzo 2010

TRA IL FATTO E IL MITO -su autobus- da LORENZO


E’ successo su un autobus affollato in una grande città.
Un signore sta dietro ad una bella ragazza, che ogni tanto si gira e lo guarda.
L’uomo, ad un certo punto, sbotta: “Signorina, è già la terza volta che si gira e mi guarda. Così facendo ingenera il sospetto che io la tocchi mentre io, invece, non la sto toccando e non la toccherò. Poiché, però, si gira pur senza che io la tocchi, le dico che è una mitomane, a caccia di pubblicità”.
La ragazza ritorna confusa a guardare il finestrino e tace.
Non posso fare a meno di intervenire.
“Signore, dico, lei ha formulato accuse gravi, ed in fondo ingiuste, per un semplice sguardo. Lo sa che, in base al suo comportamento, può essere accusato lei di essere un mitomane? Sta provocando un caso senza nessun elemento di prova. E l’accusa di volersi fare pubblicità vale per la signorina ma vale anche per lei”.
“Sì, mi risponde, ma se si crea una discussione dopo un’eventuale accusa di palpeggiamento, io rischio la galera e un processo per direttissima”.
Una ragazza, esile e bruna, interviene dicendo: “Il signore ha ragione”. Un ragazzo, biondo e pelato, dà ragione a me.
Rifletto e penso che forse tutti hanno una parte di ragione. Che il torto sia dell’autobus troppo pieno? E del nervosismo che provoca? O da un conflitto fra i sessi?
La questione non mi sembra futile e ve la passo per ogni eventuale approfondimento.

Lorenzo

Caro Lorenzo mi domando: la signorina ,forse , lanciava sguardi perchè approfittando della situazione (autobus affollato) gradiva essere palpeggiata?..Del suo pensiero non sappiamo ,a parte gli sguardi e il sospiro non ha espresso parola ..secondo me quel signore avrebbe dovuto interpretare meglio “lo sguardo”della signorina in questione e al secondo sguardo..”palpeggiarla”, considerando che comunque la discussione c'è stata ugualmente
Oppure, e sono seria, può essere che la ragazza fosse semplicemente incuriosita, perchè magari il signore le ricordava qualcuno di sua conoscenza . Le interpretazioni possono essere innumerevoli dipendendo esse dallo stato d'animo e dal carattere di ognuno di noi. Però escludo, per come la penso io, che vi sia un conflitto di sessi. Indubbiamente tutto ciò è frutto della società in cui viviamo che penalizza quei gesti che una volta erano consueti come un complimento a una ragazza o una carezza a un bambino e adesso li considera come gesti che possono ingenerare equivoci (molestie sessuali, pedofilia etc) Un abbraccio Lorenzo 

ANNAMARIA...a dopo

1 commento:

  1. Sì, Annamaria, le interpretazioni possono essere molteplici. E anche le tue sono sacrosante. Effettivamente siamo così fissati su alcuni aspetti dei rapporti fra le persone, con netta prevalenza di quelli sessuali "proibiti", che gli interlocutori inquadrarono il fatto tutti allo stesso modo. D'altra parte, come si dice: "vox populi", con quel che segue. Ed è mortificante perché l'episodio è rigorosamente vero.

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