sabato 11 ottobre 2014

NOBEL PER LA PACE 2014 A MALALA YOUSAFZAY E KAILASH SATYARTHI







Assegnato l' ambito riconoscimento  all’attivista indiano per i
diritti dei bambini  ( che non conoscevo) ed alla ragazza pachistana ferita dai talebani per la sua lotta per l’istruzione femminile ( ci speravo e quindi un po' me l'aspettavo).
La studentessa ha dedicato il premio ai bambini perché: "Hanno il diritto andare a scuola e di non soffrire per il lavoro minorile". La giovane ha chiesto ai primi ministri dei due Paesi di essere presenti alla premiazione del 10 dicembre.



L'indiano 60enne Kailash Satyarthi è un attivista dei diritti umani , impegnato dagli anni '90 nella lotta contro il lavoro minorile con la sua organizzazione Bachpan Bachao Andolan. La sua azione ha permesso di liberare almeno 80.000 bambini dalla schiavitù, favorendone la reintegrazione sociale. In Nigeria per chiedere la liberazione delle ragazze.



Ritengo serio e impegnato il comitato che attribuisce questa onorificenza di valore mondiale. Quest’anno ,per me, hanno fatto un lavoro ammirevole.
Il Nobel per la pace (il mantenimento della pace) è conferito, in base al testamento del sig. Nobel, "alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l'abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l'incremento di congressi per la pace". 
La motivazione ufficiale di quest’anno è tesa a dare evidenza “alla lotta contro
lo sfruttamento dei minori per fini economici: i bambini devono andare a scuola
e non essere sfruttati finanziariamente”.
Oltre alla motivazione ufficiale c’è un messaggio “di distensione tra due paesi ormai in guerra dal 1947: l’India e il Pakistan”.
Poi due bellissime persone:  Satyarthi e  Yousafzay. Il primo, un sessantenne che ha speso la vita per la più nobile e bella causa nel mondo, i diritti dei minori, la seconda, una giovanissima ragazza combattente (senza armi…) che pur avendo già lottato (e molto…) avrà tutta la vita per lottare a favore dei diritti dei minori.
Mi auguro che queste due persone si prendano per mano e abbiano tanta energia per insegnarci tante belle cose.
Complimenti al comitato! Ogni infanzia violata è un’infanzia rubata.




In questo contesto vorrei anche ricordare  Wangari Muta Maathai, scomparsa 3 anni fa. "La Signora degli alberi". L'unica donna africana ad avere ricevuto questo Nobel, nel 2004.
40 milioni di alberi piantati in quasi trent'anni grazie al movimento da lei fondato per combattere la desertificazione del continente africano.

Annamaria... a dopo







IN GIRO ME NE VO' PER LA CITTA'...







http://ilnostrospazio.altervista.org/i-guai-tanti-proviamo-sorridere/






Spunti di viaggio: il trenino rosso del Bernina






Panorami bellissimi e alta ingegneria.




Ecco una buona occasione per chi ama la natura e i panorami mozzafiato...tutti, direi.
L'occasione buona, in questa stagione intermedia, potrebbe offrircela il Trenino Rosso del Bernina, la più alta linea ferroviaria che attraversa le alpi, da Tirano a St.Moritz

Pochi minuti dopo la partenza da Tirano, in alta Valtellina, il treno percorre lo spettacolare viadotto elicoidale di Brusio, per poi affacciarsi sul Lago di Poschiavo e percorrere l’omonima Valle. Si raggiunge la località di Alp Grüm da dove si potrà ammirare un panorama unico sul ghiacciaio del Palú e su tutta la Valposchiavo. Si transiterà in seguito dal punto più alto di tutta la Ferrovia retica, ai 2253 metri di Ospizio Bernina, nel mezzo delle imponenti vette alpine, per poi iniziare la discesa verso la meravigliosa Engadina e raggiungere la celeberrima St.Moritz, meta finale dal viaggio.




Il percorso del Bernina Express, Tirano-St.Moritz-Thusis fa parte integrante dal 2008 del Patrimonio Mondiale UNESCO. L’alta ingegneria ferroviaria (viadotti, tunnel, gallerie elicoidali costruiti più di 100 anni fa) in perfetta armonia con l’incontaminato e pittoresco paesaggio circostante. Un viaggio ideale per gli appassionati della ferrovia, ma anche per coloro che apprezzano la natura ed hanno interesse per la cultura.




Interessante viaggio nella natura e nell'ingegneria, e non manca l'aspetto social. Le foto scattate in viaggio possono essere condivise sulla pagina RhB in Twitter (@treninorosso) o Instagram Le migliori 10 saranno esposte tramite un Collage fotografico presso 10 stazioni situate sulla tratta percorsa dal Bernina Express.

Info http://www.trenino-rosso-bernina.it/

 Buon fine settimana a tutti e... occhio alle promozioni!

By Discoradio

Da Annamaria...


venerdì 10 ottobre 2014

INGHILTERRA: IN CLASSE ALLE 10 FA BENE AI VOTI









LONDRA Migliaia di studenti inglesi delle superiori inizieranno ad andare a scuola alle 10 di mattina in un progetto lanciato dai neuroscienziati dell'Università di Oxford. L'obiettivo è migliorare la loro performance e ad avere voti più alti. Secondo alcuni studi, infatti, l'attenzione degli adolescenti si attiva a partire delle 9-10 e far arrivare prima i ragazzi negli istituti sarebbe del tutto controproducente. La decisione rischia di modificare radicalmente le abitudini di genitori e figli. E non è escluso che anche altri paesi in Europa possano decidere di cambiare tempi e orari.
«La scienza ci dice che i teenager devono dormire di più di mattina», ha dichiarato Colin Espie, il professore che guida l'esperimento, della durata di quattro anni. Secondo i ricercatori, infatti, gli adolescenti sono biologicamente predisposti ad andare a dormire attorno a mezzanotte e ad essere del tutto svegli e attivi solo dopo le 9 di mattina. Il loro «orologio interno» resta regolato su questi orari fino ai 21 anni per i maschi e i 19 per le femmine. Naturalmente, specie per i più piccoli, l’esperimento rischia di mandare in crisi le famiglie: gli orari dei lavori più comuni, non vanno probabilmente d’accordo con quelli delle nuove scuole. Ma si tratta di un esperimento. E probabilmente, oltre a questa, emergeranno anche altre criticità. «Ad esempio - aggiunge Coen - per abitudine diciamo tutti ai nostri figli che dovrebbero andare a letto prima, quando il mattino vediamo che faticano ad alzarsi. In realtà non è così: non è la mancanza di sonno che li fa essere più intorpiditi il mattino, ma una semplice questione di ritmi biologici, probabilmente collegati anche all'adolescenza e all'età dello sviluppo».
A quanto pare l'esperimento sta andando bene: «L'orario circadiano è stato introdotto alla Monkseaton High School, e gli studenti sono migliorati moltissimo. Specie quelli delle fasce più deboli e quelli che avevano più difficoltà di apprendimento». Nella versione, «british», in realtà, l'orario posticipato è stato preso sul serio, affiancato da sistemi di insegnamento «a intervallo» (tipo 15 minuti di lezione, 10 di basket, altri 15 di lezione) e dalla possibilità di studiare anche a distanza, attraverso Internet. In Italia, per ora, ha scelto la strada «circadiana» solo un istituto tecnico privato di Traversetolo, in provincia di Parma. Ma Coen mette tutti in guardia: «Un corso di questo tipo è inadatto, ad esempio, a chi fa sport a livello agonistico, oppure segue lezioni intensive di musica o di danza. Si deve anche sapere che, tornati da scuola alle 16,30, la giornata non è finita, perché bisogna fare i compiti esattamente come i ragazzi che entrano alle 7,50»
By Il Messaggero


Almeno in Inghilterra , finalmente, la scuola prende atto di un dato di fatto: ci sono persone che per natura sono molto efficienti al mattino presto e altri che invece raggiungono il massimo della produttivita’ alla sera. 
E’ una questione biologica e genetica e non ha niente a che vedere con l’abitudine o la buona volontà. Io sono una di quelle persone che non ha problemi a lavorare 12 ore al giorno, se si inizia alle 9 e si finisce alle 21, ma sono totalmente improduttiva alle 6 del mattino , almeno fino alle 9. Alle elementari odiavo il turno di mattina ; il mio sogno era il turno pomeridiano, andavo a scuola, facevo i compiti una volta tornata a casa, ma la mattina potevo dormire.Tra scuola e lavoro, ho dovuto alzarmi presto per buona parte della mia vita, ma questo non ha modificato neanche un po’ i miei ritmi biologici, sono sempre inefficiente al mattino e raggiungo la mia massima produttivita’ alla sera.  Purtroppo il mondo sembra essere stato organizzato su misura per i "mattutini", perdendo tanto del contributo che i "serali" potrebbero dare se solo si permettesse loro di lavorare o studiare nelle loro ore di massima efficienza!

Annamaria... a dopo





mercoledì 8 ottobre 2014

DA KOBANE A RAGUSA, DONNE CONTRO LA SUPREMAZIA DELL'ANIMALE MASCHIO




Commento in maniera sintetica questo articolo di A. Saletti preso da il  FQ  : assimilare tutto il genere maschile a certi mostri è un insulto, non solo a tutti gli uomini ma anche a noi donne.



A Kobane le donne difendono la città. Armate, combattono, preparano cibo per chi combatte, proteggono i bambini, li portano via dalla guerra. Svarie le fasce di età , sono l'esercito delle donne dei peshmerga curdi, pronte a morire piuttosto che cadere nelle mani dei jihadisti dell'Is. All'Unità di Difesa del Popolo (Ypg) apparteneva anche la ragazza kamikaze, Arin Mirkan, che si è fatta saltare in aria vicino a una postazione dell'Is. E la 19enne Ceylan Ozalp, che il 3 ottobre si è uccisa sparandosi alla testa con l'ultimo colpo per non essere catturata. Kobane è sotto assedio dello Stato islamico da giorni, questi sono i volti di gente comune, foto trovate su Twitter sotto diversi hashtag postate dall'Osservatorio dei diritti umani, da giornalisti e testimoni, dall'Ypg.




Di Achille Saletti
(Criminologo e presidente di Saman)

La questione di Kobane va ben oltre uno scontro tra un assolutismo (religioso ) e il relativismo delle democrazie occidentali, tra controllo petrolifero e questioni economiche.ù Non si limita esclusivamente all’eterno combattimento tra un fondamentalista e un moderato.

In questa questione sono rinvenibili le punte estreme di una cultura, diffusissima in oriente ma presente, in dose massiccia, anche da noi, che mi auguro possa declinare fino a scomparire definitivamente. La cultura dell’animale maschio che enuncia la supremazia su tutto ciò che si differenzia da lui.

Isis si scontra non solo con religioni: si scontra con migliaia di donne in armi, evolute politicamente e culturalmente, che non accettano di recedere di un solo millimetro da ciò che hanno raggiunto. Parliamo delle donne di quella entità comunista libertaria che è Kobane. Donne organizzate in milizie, con gradi e stellette guadagnate sul campo, che frappongono i loro corpi tra il futuro ed il passato. Decise ad immolarsi perché non sarebbe più esistenza ragionevole e meritevole di essere vissuta, tornare indietro.


A migliaia di km da quella enclave abbandonata dall’occidente esiste una provincia siciliana (Ragusa) dove la questione passato futuro non si pone minimamente. Donne rumene di una sperduta comunità rurale della Romania ingaggiate come braccianti agricole sono schiavizzate dai loro datori di lavoro anche in termini di pretese e richieste sessuali. Non in nome della fede ma in nome di quella religione laica che prevede il maschio dominante su natura, economia, genere ed identità.


Ristabilite la legalità e catturate tutti (italiani e non) coloro che non rispettano le leggi... vedrete poi che gli onesti (contadini e imprenditori) potranno lavorare tranquillamente e pian piano si combatterà il mercato nero e della prostituzione.

Senza controlli non ci potrà mai essere un minimo di miglioramentoIn una omertà che, se possibile, è ancora peggio di quella mafiosa, le pratiche estorsive di questi uomini siciliani spaziavano da ricatto di rimandarle in patria a quello, ancora più grave, in questa galleria degli orrori, di separarle dai loro figli. In cambio baccanali notturni e sesso gratuito.

Le donne di Kobane e le sorelle romene rappresentano le due facce della stessa medaglia. Lontani i periodi in cui Virginia Woolf ragionava di guerra e donne. Vicini i periodi in cui la guerra, talvolta dichiarata e talvolta solo combattuta, presuppone una scelta vera, decisa, senza ambiguità. E non basterà il selfie del risveglio, pratica neo oligarchica della noia che si fa impegno. Ci vogliono cannoni ma soprattutto l’umiltà di comprendere come la libertà delle donne (e il reale riconoscimento) è il miglior viatico verso una società laica che rifiuta teocrazie e assolutismi. Religiosi e di genere.

A me sembra un’ottima causa.



"Esiste una provincia siciliana (Ragusa) dove la questione passato futuro non si pone minimamente. Donne rumene di una sperduta comunità rurale della Romania ingaggiate come braccianti agricole sono schiavizzate dai loro datori di lavoro anche in termini di pretese e richieste sessuali. Non in nome della fede ma in nome di quella religione laica che prevede il maschio dominante su natura, economia, genere ed identità."

Mi sembra che questo passo sia violento nei confronti degli abitanti della provincia di Ragusa e degli uomini in generale. È un razzismo e un sessismo di segno opposto. Chi violenta le donne è da condannare... ma non è solo questo che si dovrebbe fare a Vittoria... Ci sono migliaia di extracomunitari irregolari, spacciatori, ladri professionisti, violentatori, ricattatori... ubriachi ogni sera e girovaganti con coltelli o armi... dove sono i controlli nelle campagne?

Annamaria... a dopo





martedì 7 ottobre 2014

LE BUGIE...IN AMORE



“PERCHE’ LE PERSONE CHE AMIAMO CI MENTONO?”

ENZO Le bugie fanno paura.

DUCKY    Hai toccato un argomento spinoso. Parliamone, Enzo. L’argomento interessa tantissime persone…

ENZO …specialmente in amore. Sì, parliamone. Disquisisco.

DUCKY    No eh…niente parole insolite. Usa parole che capiscono tutti, intesi?

ENZO Intesi!. Ok! Partiamo con una affermazione che è una verità: L’amore ci fa toccare punte di felicità che pensavamo impossibili. L’amore rende il mondo il posto migliore in cui vivere.

DUCKY    Mi piaci; quando parli d’amore sembri un’altra persona, t’infervori. Vai, Enzo!

ENZO Dà calore, emozioni, colori alla vita.


DUCKY    Scusa, chi è che da calore?

ENZO Ooh, cominciamo bene. L’amore, distrattone!...l’amore.

DUCKY    Hai ragione, scusa, stavo pensando a una donna.

ENZO Non m’interessa, segui e basta!

DUCKY    Sei scorbutico, ma hai ragione.

ENZO  L’ammore, detto alla napoletana, quando è assente o naufraga, tutto ci sembra brutto e insignificante. E genera anche paura, sempre.

DUCKY    Ah sì?

ENZO Certo, E’ come se la felicità che porta sia fragile.; si ha paura di perderla, , ma solo dopo averla trovata e provata in tutta la sua bellezza. Accade quando siamo innamorati e ricambiati, in quei momenti si ha paura di perdere…la felicità. Vedi, Duc, le relazioni d’amore sono come le persone. Evolvono, cambiano, stagnano…

DUCKY    Stagnano? Che centra lo stagno?

ENZO Non cambiano, non migliorano, non stagnano,  chiaro?

DUCKY    Eh, non ti alterare per una semplice parola!

ENZO Ecco, tu  stagni, non cambi, tu rimani così vita natural durante.

DUCKY    Così come?

ENZO Meglio che non te lo dico: lo sai già. Le relazioni, dicevo, cambiano, stagnano, si frantumano, risorgono, o entrano in crisi irreparabili.

DUCKY    Oh marò, può succedere di tutto.

ENZO Per chi ha paura di perdere la persona amata, qualunque cambiamento relazionale può risultare sospetto. La diffidenza e il controllo emergono anche come emozioni transitorie. I momenti di cambiamento che si notano nei comportamenti vengono percepiti come pericolosi.

DUCKY    Questo è interessante, bisogna stare con gli occhi aperti.

ENZO Che occhi e occhi, ma se non hai nessuno?

DUCKY    Fatti miei, vabbè. E tu ce l’hai, che fai tanto il prof’

ENZO Fatti miei, e siamo pari. Ogni frase, atteggiamento o azione può essere la maschera che copre la realtà. E la realtà nascosta è sempre minacciosa, perché può significare che l’amore sta finendo. Ora, e questo vale anche per le femminucce e i maschietti, se attraverso l’atteggiamento sospetto scopriamo che la persona ci sta dicendo delle bugie, nasce un vero e proprio dramma. Anche se si tratta di bugie bianche, ovvero innocue e lontane dal tradimento, scopriamo che la persona che amiamo sa mentire e ci ha mentito.

DUCKY    Un guaio molto serio. Vai, Enzo!

ENZO La paura del rischio diventa certezza della minaccia e la presenza di una bugia trascende nel sospetto della bugia madre di ogni bugia: dice che mi ama e invece non è vero!  Però, c’è un però,,,

DUCKY    …dev’essere un però importante.

ENZO La ricerca scientifica ci viene in aiuto e, dopo numerosi studi, ha stabilito che…





DUCKY    …oddio, un tic nervoso?

ENZO ,,,ha stabilito che in amore non è vero che ogni bugia equivale al tradimento.  Ma siccome tu non hai nessuno…nessuna bugia ti sarà detta.

DUCKY    Tu, invece correrai il rischio di ascoltare bugie.

ENZO Non di dire scemenze, e poi che cavolo ne sai dei fatti miei?

DUCKY    Non lo so, io opino!

ENZO Instabile psichico, vai a opinare in cucina…stasera la prepari tu la cena.  Adesso continuiamo la dissertazione. A volte la sincerità fa più danni di una bugia. Una donna che vede un amico, che lo sente al telefono e con cui ha un rapporto di affetto, può non dire nulla al marito geloso, che vede in ogni figura maschile un potenziale nemico. Gli amanti possono mentirsi a riguardo senza che la menzogna sia di per sé un segnale di tradimento. Ma vi è sempre la paura della scoperta. Rompere con tale paura non è facile. Alcune bugie, che servono a mantenere l’amore non sono bugie che tradiscono la relazione, perché la mantengono, la preservano anche se suscitano contraddizioni e sensi di colpa e se scoperte, feriscono. La vera bugia è quella inerente ai propri sentimenti, le intenzionalità, le scelte condivise dentro la relazione.

DUCKY    Sempre più interessante.

ENZO La bugia può subentrare anche quando si percepisce una contraddizione fra la sincerità  che può ferire e la bugia che può far stare bene. Sono bugie accompagnate dalle migliori intenzioni. Di norma servono a evitare un inutile conflitto. Altre volte si fanno degli apprezzamenti non propriamente sentiti  Esempio: il marito si compra una camicia inguardabile di cui va pazzo e la moglie gli dice che lo rende più fantasioso. Possiamo anche mentire per apparire migliori di quello che siamo di fronte al nostro partner. Possiamo esagerare i nostri risultati al lavoro, glissare sulle nostre invidie, tacere sui nostri difetti, le nostre debolezze. Senti, Duc, uno dei modi con cui gli uomini nascondono la paura, è la rabbia: li fa sentire più forti e, secondo la tradizione machista (da macho), un uomo è tale se si arrabbia, non se piange.

DUCKY    Faccio bene io ad incavolarmi!

ENZO Attenzione, Duckino, se pensiamo che non riceviamo sufficiente affetto dal nostro partner – uomo o donna – possiamo dire che siamo stati male per incoraggiare coccole e simpatia. E ancora: all’inizio della relazione, possiamo mentire perché temiamo un’eccessiva intimità e vogliamo mantenere una distanza con la persona che amiamo; preserviamo in tal modo un sentimento di indipendenza e autonomia. Infine, e concludiamo: possiamo mentire se pensiamo che il nostro partner ci menta o che la verità porterà a una rottura della relazione. In questi casi però, la bugia è parente prossima di un tradimento in atto.

DUCKY    Come si dice…le vie della bugia sono infinite!

ENZO Bravo, e tu prendi la via della cucina e vai a preparare la cena.

DUCKY    Non prendo nessuna via, caro Prof scombinato. Ho già ordinato due capricciose con relative birre. Il caffè sarà una tua incombenza.

ENZO Molto bene!


ENZO