Si comunica con la parola, ma si comunica anche…con il corpo
ovvero
la comunicazione “non verbale”
David J. Lieberman ha scritto:
“L’onestà è alla base di ogni rapporto, sia esso d’affari o personale. Essere consapevoli delle reali intenzioni di una persona è innegabilmente importante, spesso costituisce un risparmio di tempo, denaro, energie e dispiaceri. Conoscere le vere intenzioni di qualcuno vi darà il potere di controllare la situazione, o perlomeno farà sì che non ci si approfitti di voi.
Intendo dire che a volte o spesso non riusciamo a cogliere il vero significato di un messaggio, di una frase. Gli altri non sempre dicono quello che pensano; a volte gli altri pensano una cosa ma ne dicono un’altra. quindi, voglio aiutarvi nel farvi capire o intuire le vere intenzioni di chi vi sta di fronte.
In altre parole, ci sono delle tecniche particolari che vi aiuteranno a comprendere se chi vi parla, vi sta dicendo una bugia, una “fesseria”, vi sta mentendo, oppure vi sta prendendo per i fondelli.
Vi parlerò degli indizi offerti dal linguaggio del corpo…e ce ne sono veramente tanti; Lieberman ne individua ben 46.
REGOLA IMPORTANTE: cosa dovete fare se vi accorgete che qualcuno vi sta mentendo?
Ascoltate bene tutto quello che vi dice. Aspettate finché non avete le prove che vi occorrono e solo allora affrontate la persona e ditegli il fatto suo, cercate di usare le informazioni a vostro vantaggio.
Prima di passare in rassegna i 46 indizi, ritengo utile farvi un’elencazione di una molteplicità di “messaggi”.
SEGNALI DI TENSIONE
- grattarsi le braccia, le gambe, torso ecc.;
- pizzicarsi il volto, il collo;
- tirarsi le labbra;
- deglutire;
- mordicchiarsi le unghie;
- schiarirsi la voce, dare un colpo di tosse;
- tormentarsi o tirarsi le dita di una mano,
- sfregare un piede contro l’altro;
- tirarsi la cravatta, mettere un dito nel colletto e simili;
- aumento del battito cardiaco, accelerazione della respirazione, innalzamento della temperatura e altre variazioni neurovegetative.
SEGNALI DI GRADIMENTO
- passarsi la lingua sulle labbra;
- mordicchiarsi il labbro inferiore;
- portare le labbra leggermente all’interno;
- protendere le labbra;
- appoggiare l’indice o altro vicino o sulle labbra;
- passarsi una mano fra i capelli;
- giocherellare con un anello (o un braccialetto, una collana, ecc.)
- accavallare le gambe in direzione dell’interlocutore;
- replicare la posizione o il gesto dell’interlocutore;
- portare un oggetto verso di sé, specie se non personale, seduti a un tavolo;
SEGNALI DI APERTURA
- levarsi la giacca, cappotto o soprabito senza variazioni della temperatura che lo giustifichino;
- disincrociare le braccia e/o le gambe;
- togliersi gli occhiali;
SEGNALI DI ATTENZIONE E DI INTERESSE
- portare il busto in avanti;
- sollevare un piede;
- sospendere un’azione in corso (per es. fumare);
- orientare una parte del corpo verso una direzione (o una persona) diversa da quella in cui si è impegnati a fare qualcosa;
- aprire la bocca, dischiudendo le labbra;
- dilatazione delle pupille;
Segnali che saranno trattati nei prossimi interventi:
- SEGNALI DI RIFIUTO: FASTIDIO, STIZZA, PERPLESSITA’, DISPREZZO;
- SEGNALI DI RIFIUTO: SFIDA O COMPETITIVITA’;
- SEGNALI DI RIFUTO: AGGRESSIVITA’ REPRESSA
Nel frattempo, vi dò il primo indizio del mentire. I 46 indizi sono tratti da “SCOPRIRE LE BUGIE”– David J. Lieberman – Edizioni TEA
INDIZIO 1
Il linguaggio degli occhi
Occhi, braccia, mani, gambe rivelano con i movimenti i nostri sentimenti, il nostro stato d’animo.
Un segnale classico del mentire è quanto il nostro interlocutore evita, in parte o del tutto, di guardarvi negli occhi. Chi vi sta raccontando una bugia farà di tutto per eludere il vostro sguardo. Inconsciamente questa persona, sentendosi colpevole, non vorrà incontrare il vostro sguardo, guarderà di lato o in basso.
Al contrario, quando una persona è sincera o si sente offesa da una falsa accusa, istintivamente il suo sguardo è fisso, cioè inchioda.
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Come Pinocchio tutti diciamo bugie per vari motivi.
Chi sostiene di dire sempre la verita’ non e’ sincero.
Mentire è un’arte che si apprende a circa tre anni quando il bambino riesce ad immaginare quello che pensano le altre persone. Per la prima volta sceglie di dire una bugia per evitare la punizione. Durante l’adolescenza, invece, la bugia è utile per proteggere il senso di sé.
Nella coppia spesso succede che chi dice le bugie neghi anche di fronte all’evidenza. Solitamente la vittima della persona bugiarda si fida poco di sé ed e’ pronta a fidarsi del bugiardo. In questo caso l’unico modo per difendersi e ritrovare stima di se stessi è prendere le distanze. A volte mentire può essere una malattia. Se si perde totalmente il contatto con la realtà, si finisce per credere veramente alle menzogna che si raccontano e non si riesce più a fare a meno di dirle,In questo caso sono patologiche .
Raccontare bugie é un comportamento che ci permette di recuperare una lontana esperienza avuta nella nostra infanzia quando le bugie servivano a farci crescere,sperimentare il mondo e costruire la nostra identita’.
I nostri genitori per primi ci hanno raccontato bugie descrivendoci le cose semplicemente per farcele comprendere e hanno utilizzato metafore, esemplificazioni (es: mangi come un porcellino),o parole per indicare l’oggetto ( vuoi il brum brum per indicare qualcosa da bere).
Il bugiardo deve avere buona memoria. Quintiliano
VARI TIPI DI BUGIE
1 la bugia bianca (detta white lie in inglese) si dice per educazione e per non ferire la sensibilità altrui ( questa pettinatura ti sta bene,sei dimagrita…)
2 la bugia pedagogica si racconta ai bambini per gratificarli
3 La bugia utilitaristica :si prende una scusa per non portare a termine un impegno o un incarico
4 La bugia per farsi vedere al meglio dall’altra persona per apparire più interessanti o attraenti
5 La bugia protettiva e’ la bugia che si dice al partner per non far scoprire un tradimento
6 L’omissione che non è una vera e propria bugia .In questo caso si nasconde la verita’ o una parte di essa.
7 la bugia a fin di bene per risparmiare un dispiacere ad un’altra persona .Chi dice questo tipo di bugie vuole controllare l’altra persona .La persona bugiarda a fin di bene ha una scarsa fiducia dell’altra persona e delle sue capacita’ di affrontare la realtà anche se non e’ positiva (e’ una svalutazione dell’altro)
In realta’ chi dice le bugie a fin di bene lo fa per proteggere se stesso e perche’ in fondo ha paura della reazione di chi ascolta, di rovinare un rapporto,di non riuscire a gestire le proprie emozioni e quelle dell’altra persona.
Le bugie fanno parte delle nostre strategie di sopravvivenza.A volte essere bugiardi con alcune persone ci permette di essere sinceri con altre.
Una scusa è peggiore e più terribile di una menzogna, perché la scusa è una bugia guardinga. Alexander Pope
Il PROBLEMA NON E’ MENTIRE O DIRE LA VERITA’ ma a chi dire la verita’ e a chi mentire:una scelta.
Nel nostro sistema sociale la verità è un valore solo a livello teorico. Essere leali non significa dire sempre la verità in ogni circostanza e a qualsiasi costo. Tenere qualche segreto è una prova di indipendenza e maturità: sono i bambini che raccontano tutto alla mamma.Gli adulti sanno anche tacere piuttosto che dire la verita’ in modo brutale con l’obiettivo di ferire l’altro.
Anche chi confessa un tradimento lo fa per liberarsi dei sensi di colpa e scaricarli sul partner.Se si tratta di sbandate e’ giusto ferire il partner?E qui non sto difendendo i tradimenti che sono la spia di un disagio…
La bugia, è un comportamento strategico solo se isolata.Dire continuamente bugie innesca un circolo perverso,una escalation: menzogne sempre più grandi, usate per coprire le precedenti, stress per la paura di venire scoperti,necessita’ di avere una ottima memoria per tenere la contabilita’ di tutte le bugie.Prima o poi la verita’ viene a galla e,come si dice,le bugie hanno le gambe corte.
A meno che non si abbia a che fare con persone che "vogliono" credere alle menzogne e non vogliono vedere (le classiche fette di salame sugli occhi).In questo caso non sono piu’ bugie ma inganni verso se stessi(il famoso…raccontarsela per quieto vivere)
Quale vantaggio hanno i bugiardi? Che quando dicono la verità non sono creduti. Aristotele
ENZO - ANNAMARIA
Annamaria... a dopo