giovedì 16 maggio 2019

PIORACO : IL PAESE DEI NOMI STRANI


GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI....










Un piccolo paradiso perduto: Pioraco; a 50 km da Macerata, a 441 metri s.l.m, conta ben 1240 anime. 
Pioraco deriva dal latino Prolaqueum, che vuol dire “vicino al lago” ; infatti il paese era situato nei pressi di un lago, in seguito prosciugatosi. 
Incastonato tra il Monte Primo, il Monte Gemmo e il Monte Gualdo: una posizione che contribuisce alla suggestività del luogo.



Arricchitosi dal punto di vista architettonico e “salutistico” con la costruzione di un teatro, delle terme e di templi, durante il periodo dell’impero romano,  nel Medioevo, sotto il Ducato dei Da Varano di Camerino,  divenne un centro per la lavorazione della carta.                                               
Antico lavatoio
    

Ponte Romano


Ricco di chiese che conservano testimonianze artistiche di pregio risalenti a varie epoche,
Chiesa e chiostro di S. Francesco


è sede del Museo della Carta e della Filigrana, oltre che di altre interessanti raccolte museali.

 Museo carta e filigrana

 Museo carta e filigrana


E’ stata anche ricostruita una “gualchiera prolaquense”, ovvero una piccola cartiera medioevale per la dimostrazione pratica di quella che era l'antica lavorazione della carta. 
Gualchiera


Numerosi sono anche i percorsi di tipo naturalistico sui quali, a piedi o in mountain-bike, ci si può perdere nella natura incontaminata e scoprire la varietà della vegetazione, nonché la bellezza di alcuni scorci paesaggistici che in Pioraco coniugano il fascino discreto di un antico avamposto romano, il colore delle pietre medievali, la leggiadria di questo pittoresco paese dell’Appennino.




Ma Pioraco è conosciuto anche come il paese dei nomi strani; questa particolarità si fa risalire a quando in paese arrivavano enormi quantità di libri destinati al macero per la fabbricazione della carta.                                                                                        
Molti di questi libri venivano letti, conservati e costituivano una fonte inesauribile di nuovi termini, di conoscenza e . . . di nomi da mettere ai propri figli. Un assaggio: Abigaille, Ado, Alfa, Altea, Beltrando.
Alcuni di questi nomi, nel tempo, sono diventati di uso “comune”, pur conservando, a dir poco, una notevole “originalità” !                                                
La palma della stravaganza, in generale, va certamente ai vip: Oceano, Chanel, Nathan Falco, tanto per citare alcuni nomi di figli di noti personaggi pubblici. In base ad una recente statistica dell'Istat, tra i nomi originali conquista il diciannovesimo posto Noemi, mentre non sono ancora entrati nelle statistiche, ma nel registro degli strani battesimi ci sono Deva, Isla, Ruby e Zoe.                                                                              
Non si contano le Asia e le Nicole sparse per il Paese : c'e' persino chi ha scelto di battezzare la propria figlia Ave Maria!                                                                                        
A tal proposito ho letto in rete che un signore, non sapendo quale nome scegliere per la propria figlia, consultò il calendario e trovò che quel giorno segnalava “PURIF. di M.V.” (Purificazione di Maria Vergine) e quindi mise il nome di PURIF.                                                                                                   
E che dire di quel genitore che per i suoi 5 figli ha trovato la soluzione  più semplice chiamandoli Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto !!                                                                                                               
Non che i classici Francesco, Marco e Giovanni siano tramontati :  Francesco e Giulia continuano ad essere i nomi piu' gettonati dei nostri bambini.                                                                                                                          
Da Sasha a Venerdi' , sono tanti quelli che i nomi dei figli li scelgono 'strani'.                                                                                                                         
In qualche caso la troppa originalita' ha dovuto fare i conti con la giustizia e ha subito una battuta di arresto.                                                                                             
 Qualche tempo fa ad una coppia genovese andata in visibilio proprio  per 'Robinson Crusoe',aveva deciso di battezzare il nascituro 'Venerdi''.                 
Bloccati in Tribunale, i genitori di Venerdi' sono finiti sino in Cassazione dove si sono definitivamente sentiti dire che quel nome era troppo estroso e che dovevano tornare sui loro passi, con la seguente motivazione dei giudici : "Nell'impiego di tale nome si rinvenirebbe lo stesso senso del ridicolo dell'attribuzione di un nome comune, quale quello di un mese dell'anno, di un utensile, di un oggetto, oltre che connotazioni di tristezza e penitenza o, nella visione popolare, di connotazioni sfortunate o negative".
Finora non si hanno notizie di “rigetto” di alcuni dei nomi più inconsueti degli abitanti di Pioraco . . .                                                                                              
 Eccone un assortimento : Ado, Aeroplano, Agar, Ameglio, America, Amornia, Ampellio/a, Anarchino, Andio, Anelide, Aride, Armogesto, Atala, Ateo, Atto, Belgrado, Berlina, Casto, Catina, Crescentina,,Dandolo, Edolo, Dorando, Dusnella, Egeria, Emo, Eridano, Edibalda, Ermenebalda, Esilde, Eucheria, Fede, Fidalma, Finimola, Frontiano/a, Furbo, Ginnasio, Giove, Ideale, Ione, Irlanda, Landa, Levantina, Lide, Loira, Mansueto, Mietrio, Monda, Nicetta, Oddina, Olivo, Ostello, Orifiamma, Probo/a, Profilio, Pronta, Rena, Rito, Robustina, Rondinella, Seatina, Stamura, Uralia, Valmido, Valdemaro, Vesna, Visprina, Vollio, Wanbrunno, Zanele, Zelo, Zobeide . . .

Spero di non aver esagerato, ma vi assicuro che ce ne sono ancora, comprese altre località geografiche e personaggi storici e leggendari che “rivivono” passeggiando tra i deliziosi scorci del paese  di Pioraco.                          
E se volete, si accettano proposte sufficientemente fantasiose per nascituri, più unici che rari !


 Maria !


domenica 12 maggio 2019

"MIA MADRE" DI EDMONDO DE AMICIS







Niente è più come prima senza di te. Mi manchi tantissimo. 
Auguri a tutte le Mamme da uno scugnizzo che legge in napoletano la splendida poesia «Mia madre» di Edmondo De Amicis.


«Niente ha sciupato ’o tiempo, oj vicchiarella, 
niente t’hanno lévato chianto e affanne: 
mo tiene sissant’anne 
e i’ cchiù te guardo e cchiù me pare bella. 
Songo chist’uocchie tuoje na calamita; 
tu parle? e ride ’e gioja chistu core. 
Ah, s’io fosse pittore, / te faciarria ritratte tutta ’a vita! 
Te pittarria quanno vicina viene 
e io te vaso chella trezza janca, / o quanno triste e stanca 
c’’o pizzo a rrisa m’annascunne ’e ppene. 
Ma si cercà putesse a Dio na cosa 
nun le cercasse ’e addeventà Raffaello 
p’arritrattà a cciammiello 
’sta faccia toja gentile cchiù ’e na rosa. 
Le cercarria ’e cagnà cu’ ’na parola 
vita cu’ vita e darte ’a giuventù, 
vederme io viecchio e tu 
p’’o sacreficio mio turnà figliola». 

Raffaele Pisani

Annamaria