sabato 11 giugno 2011

IO VOTO E TU?

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io voto e tu?
 appello " famosi" e "non famosi"...




Se la gente non va a votare, perchè cavolo abbiamo lottato così tanto per ottenere la democrazia?!  brava! 






Charlie Brooker, nel suo programma 10 O'Clock Live, parla senza mezzi termini del caso Ruby.  Sottotitoli in italiano




HO VISTO UN FILM "AMICI MIEI - COME TUTTO EBBE INIZIO" - di MARIA



Regia : Neri Parenti Interpreti : Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini, Massimo Ceccherini, Alessandro Benvenuti Soggetto : Piero De Bernardi, Neri Parenti,Tullio Pinelli, Leo Benvenuti Sceneggiatura : Piero De Bernardi, Neri Parenti, Fausto Brizzi, Marco Martani Genere : Commedia Produzione : Andrea e Luigi De Laurentis Distribuzione : Filmauro Nazione : Italia 2011 Durata : 108 minuti circa
Nella Firenze della fine del ‘400, alla corte di Lorenzo ‘De Medici, Duccio, Cecco, Jacopo, Manfredo e Filippo, sono fermamente decisi a prolungare lo stato felice della giovinezza e a sfuggire alle responsabilità che la vita adulta pone loro di fronte. Celebri le loro “zingarate”, i cinque amici non si fermano di fronte a nulla, neanche alla drammatica comparsa della peste. La città, rinchiusa e spaventata a causa dell’epidemia, si rivela infatti terreno fertile per le beffe ordite dal goliardico quintetto, anche per esorcizzare la paura della morte. Quando, dopo l’ultima beffa ai danni del legnaiolo ed eroe del calcio in costume, sembrano scarseggiare le vittime, prendono di mira a sua insaputa proprio uno di loro. E’ così che Cecco diventa oggetto di una memorabile bravata dei goliardici amici, in cui giocherà la sua parte anche Lorenzo il Magnifico in persona. Oltre che negli studi di Cinecittà, dove è stata ricreata la Firenze di fine ‘400, alcune scene sono state girate in ambienti toscani ben noti, Certaldo Alta, Pistoia, Firenze, anche nelle sale di Palazzo Vecchio.


Piace…non piace

Neri Parenti è tornato indietro cinquecento anni per rendere credibile un quarto film sugli scherzi degli amici fiorentini, ma alla fine i secoli che dividono l’originale di Mario Monicelli e Pietro Germi dall’attuale film, sembrano quelli che dividono lo spirito del film dal gusto corrente. Nel 1975 lo spirito cinico e aggressivo era in sintonia con lo spirito del tempo, anche se non erano anni spensierati. Qualcuno vide nel film di allora il ‘canto del cigno’ della commedia all’italiana, in una Italia che stava precipitando negli anni di piombo. Il regista e sceneggiatore ha ritenuto giusto non dare un seguito ma piuttosto ha preferito anticipare le zingarate dei cinque burloni, con una serie inarrestabile di beffe. Le invenzioni si susseguono a ritmi ininterrotti, i personaggi vi si abbandonano, lasciandosi prendere in mezzo ora con furbizie ora con finta serietà, in una cornice dove si alternano cronache e Storia. La sceneggiatura è intelligente e non volgare, per cui i personaggi non sono particolarmente carnali e anticlericali, più innocui, meno graffianti di quelli che ricordiamo legati agli schiaffi alla stazione e alla ‘supercazzola’.

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Vi segnalo, come di consueto, i film in uscita da venerdì 10 giugno nelle sale.

BRONSON

Il bio-pic sulla vita criminale di Charles Bronson, dentro e fuori la cella

Regia di Nicolas Winding Refn. Con Tom Hardy, Kelly Adams, Katy Barker, Edward Bennett-Coles, June Bladon.  Genere Azione - Per maggiori di 16 anni - Gran Bretagna, 2008. Durata 92 minuti circa.
Michael Peterson, violento diciannovenne inglese di buona famiglia in cerca di notorietà, decide di rapinare un ufficio postale armato di un fucile. Arrestato dopo aver sottratto un magrissimo bottino, viene condannato a sette anni di carcere. In prigione non si placa la sua sete di celebrità e non perde occasione per salire agli onori delle cronache attaccando, picchiando e sequestrando, finendo per trascorrere in carcere i successivi trantaquattro anni, trenta dei quali in regime di isolamento.

LONDON BOULEVARD



L'incontro tra un ex carcerato e una giovane attrice sul viale del tramonto

Regia di William Monahan. Con Colin Farrell, Keira Knightley, David Thewlis, Anna Friel, Ben Chaplin. Genere Thriller – Per maggiori di 16 anni - USA, Gran Bretagna, 2010. Durata 103 minuti circa.
Un piccolo criminale londinese, dopo un periodo di reclusione trascorso in prigione, cerca di cambiare vita e trova lavoro come maggiordomo di una ricca, quanto solitaria, attrice. La donna ripaga la fedeltà dell'assistente con soldi, belle auto e sesso... ma il violento passato dell'uomo purtroppo riemerge.

LE DONNE DEL 6° PIANO



Non tutti i borghesi snobbano le cameriere

Regia di Philippe Le Guay. Con Fabrice Luchini, Sandrine Kiberlain, Natalia Verbeke, Carmen Maura,Lola Dueñas.  Genere Drammatico - Francia, 2011. Durata 106 minuti circa.
Parigi, 1960. Jean-Louis Jouvert (Luchini) vive una noiosa e tranquilla vita borghese con la moglie (Sandrine Kiberlain), una perfetta donna mondana, con i figli in collegio e un ufficio finanziario. Il mondo della sua famiglia viene messo sottosopra quando un esuberante cameriere spagnolo si trasferisce al sesto piano dell'edificio in cui abitano, nell'alloggio dei servitori. Jean-Louis creerà degli inaspettati legami con loro, specialmente con Maria (Natalia Verbeke). Lei è giovane, bella, felice e piena di gioia. In una parola, la vita di Jean-Louis sta per cambiare... moltissimo.

PUNTO D'IMPATTO

Aspiranti e potenziali suicidi sul cornicione di un palazzo

Regia di Matthew Chapman. Con Liv Tyler, Charlie Hunnam, Patrick Wilson, Terrence Howard,Christopher Gorham.  Genere Drammatico - USA, 2011. Durata 101 minuti circa.
Gavin, un giovane professore universitario, è in piedi sul cornicione di un palazzo, chiaramente intenzionato a saltare e togliersi la vita. Quando Hollis, un detective della polizia, viene inviato sul posto per parlare con lui e dissuaderlo, scopre che Gavin "deve" saltare prima che arrivi mezzogiorno. Anche Hollis però ha da poco subito un grosso trauma, e presto i due uomini vedranno i loro ruoli invertiti..

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Beh, anche questa settimana vi ho accompagnato al cinema, nonostante il caldo. Vi consiglio di fare come me . . . un bel ventaglio, una scorta d’acqua fresca e, nell’intervallo un buon ghiacciolo alla frutta e . . .
Buona visione . . . a tutti da Maria

venerdì 10 giugno 2011

Le riflessioni di CIPRIANO - "REFERENDUM DEL 12 e 13 GIUGNO"



...INVITO AL VOTO.
NIENTE MARE …(Tanto piove)

Premesso doverosamente che è consentito nonché
legittimo disertare le urne, io personalmente vi invito
sentitamente a non prendere impegni per domenica
o lunedì mattina p.v. e trovate pochi minuti per recarvi
al vostro seggio elettorale.
Come tutti voi “Dovreste” sapere, siamo chiamati tramite
referendum ad esprimere la nostra volontà per abrogare
o meno le leggi in questione, tramite un Si o No.
Di seguito cercherò di spiegare, in poche righe, cosa
propongono agli elettori le quattro schede referendarie,
astenendomi naturalmente dall’esprimere le mie scelte
o preferenze nello specifico delle materie in oggetto in
quanto, per correttezza, dovrebbe nella stessa sede
essere ospitato un parere opposto al mio.
Esaminiamo velocemente le quattro schede che potremo
ritirare al seggio. Scheda rossa: Il quesito prevede
l’abrogazione delle norme che attualmente prevedono
l’obbligo di gara per affidare la gestione (non la proprietà,
che resterebbe pubblica) dei servizi pubblici locali a
operatori privati o a società miste dove il capitale privato
non è inferiore al 40%.
Scheda gialla: Il quesito propone l’abrogazione della
norma che stabilisce la determinazione della tariffa per
l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente
anche la remunerazione per il capitale investito dal gestore.
Scheda grigia: Il quesito propone l’abrogazione delle
norme che consentono la produzione nel territorio
nazionale di energia nucleare.
Scheda verde: Il quesito propone l’abrogazione di norme
in materia di legittimo impedimento del Presidente del
Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in
udienza penale nel corso del loro mandato.
Comunque la si pensi, il diritto-dovere di andare a
votare non dovrebbe essere disertato, trattandosi di un
importante strumento democratico la cui forza non
dovrebbe essere svilita dall’astensionismo.
Gli italiani si lamentano sempre della classe politica
che si trova sia al governo che all’opposizione: andare
in massa alle urne a votare sarebbe un segnale forte
di partecipazione.
Scegliete come votare, liberamente ed in consapevolezza.
Non sottovalutate il potere che viene concesso al
cittadino attraverso il Referendum.
Votare è democrazia, diritto e dovere civico; decidiamo
per noi stessi e per i nostri figli andando a votare al
Referendum del 12 e 13 giugno 2011, ed in generale
in tutte le volte che siamo chiamati.
Non importa se SI, NO, scheda bianca o annullando la
scheda, l’importante è andare e scegliere liberamente
secondo coscienza.
Dimostriamo che ci interessa ancora la vita nel nostro
paese, ricordando poi che chi è assente non potrà mai
chiedere ragioni o accampare pretese.
Disse Aristotele “L’uomo è per natura un animale politico.
E la natura non fa mai nulla di inutile”.

CIPRIANO 


Ho trovato questo video carino con una canzone che "ci'azzecca" alla nostra attuale realtà. Lo dedico a te Ciprià e a tutti gli amici del blog

Donna taglia il pene a un violentatore e lo porta alla polizia

Donna taglia il pene a un violentatore e lo porta alla polizia

 

L'episodio in Bangladesh, aggredita in casa ha reagito con un coltello poi ha denunciato l'uomo che la molestava da sei mesi



 (TMNews) - In Bangladesh una donna di 40 anni ha tagliato il pene di un uomo che voleva violentarla e lo ha portato come prova alla polizia. Lo ha reso noto - riporta il quotidiano svizzero Le Matin - un responsabile delle forze dell'ordine di una regione del Paese asiatico.
La donna, sposata e madre di tre bambini, è stata aggredita sabato sera mentre dormiva nella sua modesta casa del quartiere di Jhalakathi, circa 200 chilometri a Sud di Dacca, secondo la polizia. "Mentre cercava di violentarla, la donna gli ha tagliato il pene con un coltello. Ha successivamente avvolto il membro in un sacchetto di plastica e lo ha portato al commissariato di Jhalakathi come prova del reato", ha indicato il capo della polizia locale, Abul Khaer.
La vittima ha sporto denuncia per tentata violenza sessuale nei confronti dell'uomo, anche lui quarantenne, sposato e padre di cinque bambini, precisando che la molestava da sei mesi. Il pene reciso è stato conservato dalla polizia e l'uomo è stato ricoverato in ospedale per ricevere cure.

Bugie Menzogne Riserve mentali - di ENZO -



BUGIE
MENZOGNE
RISERVE MENTALI
SIMULAZIONI
DISSIMULAZIONI


ENZO Ciao!

DUCKY Ciao!

ENZO Preso il caffè?

DUCKY Sì, l’ho preso!

ENZO Quando?

DUCKY Mentre stavi giù in garage a rovistare negli scatoloni a cercare libri.

ENZO Ma se ti ho svegliato io, hai fatto colazione e poi ti sei fatto la barba.

DUCKY Ho riscaldato il caffè che era nel secchiello, quello fatto ieri sera.

ENZO Duc, non c’era nessun goccio di caffè nel secchiello! Scherzi o mi stai
Dicendo una fesseria…pardon…una bugia?

DUCKY A dir la verità quel caffè che era nel secchiello l’ho messo nel latte, insomma mi sono fatto un cappuccino…va bene?! Che hai stamattina…tutte queste domande…fratè?!

ENZO Che bisogno c’è di dire una bugia? Bastava che dicessi…sì, l’ho preso…no, non l’ho preso…non ti pare?

DUCK Vabbè…ho detto una piccola bugia. Non mi dire che tu non ne hai mai dette perché anche se mi minacci, non ti crederei.

ENZO Calma, non ti riscaldare: le diciamo tutti…Ora che ci penso, mi è venuta un’idea…una bella idea. Ce ne prendiamo un altro…che ne dici?

DUCKY Ora sì che ci comprendiamo…Enzo…che sia forte e con le tre “C”!

ENZO: Con le tre “C”…come è …no…non lo posso spiegare per educazione ma…possiamo dire però…”C” come “C E R T O” che sono amato!

DUCKY …che sei…vuoi dire che S I A M O…io debosciato e ti scombinato, ah ah!

ENZO Duc, come mai non ci ho pensato prima…?

DUCKY A cosa?

ENZO Al mentire, alle menzogne…le bugie…frottole…Enzo…le diciamo tutti. La domanda fatidica è…perchè si dicono?

DUCKY Eh eh …perché? Frottolone mio…! Ueh non fare quella faccia…scherzo.

ENZO Sto a un metro dalle pentole e dalla padella preferita…ta scass ncapa!

DUCKY Con le bugie si vuole nascondere la verità.

ENZO O si nasconde in parte…Duckyno.

DUCKY Oh…la caffettiera…il caffè…sta bollendoo!

ENZO La sento, non sono mica sordo!

In un minuto il caffè viene preso.

DUCKY Enzo, stiamo pensando la stessa cosa.

ENZO Credo anch’io. Ne vogliamo parlare?

DUCKY Perché spesso volenti o nolenti diciamo bugie,,,mentiamo spudoratamente?

ENZO Ecco…appunto…perché?

DUCKY Non c’è individuo che nella vita non abbia mai detto una bugia.

ENZO Mi raccomando, parliamone seriamente.

DUCKY Certo. Devi sapere che uno studioso americano, un certo Feldman ha constatato che mentiamo mediamente TRE volte ogni dieci minuti.

ENZO Diciamo “fesserie” se la nostra stima è minacciata o per risultare gradevoli.…anche per fare del male, per danneggiare qualcuno.

DUCKY Lo stavo per dire; non tutte le bugie sono dannose, altre volte si mente per proteggere la nostra privacy, per evitare anche la malizia degli altri, per pudore o perché abbiamo paura dell’altra persona.

ENZO Mi pare che i motivi siano tantissimi.

DUCKY Sì, è così…si può mentire anche per evitare punizioni o una sanzione o per paura di essere rifiutati, per timore di perdere denaro…di perdere l’amore o l’affetto di una persona.

ENZO: …o anche per evitare di ferire una persona.

DUCKY Anche anche…!

ENZO Dudù, però le donne mentono di più!?

DUCKY Dai, Enzo, da te proprio non me l’aspettavo una domanda così: un conoscitore di “ciucciottine”!

ENZO Alt, Duc, prima di tutto la mia era una domanda, secondo, sai benissimo che ho conosciuto, e tu pure, ciucciottine veraci ciucciottine fasulle, cioè inaffidabili o poco raccomandabili: qualcuna dal cuore inaffidabile!

DUCKY Non è vero che le donne mentono di più: sia i mashietti che le femminucce mentono nella stessa misura.

ENZO Chi è che mente di più? Cioè che tipo di persona tende a mentire di più?

DUCKY Quanto al tipo di persona?

ENZO Sì!

DUCKY Gli esibizionisti, gli estroversi, gli individui più sicuri di sé mentono con più disinvoltura; mentono meno gli ansiosi, gli introversi…si mente ad ogni età. Con ciò non voglio dire che gli esibizionisti, gli estroversi e gli individui sicuri di sé mentono in modo grave…tutto dipende dal singolo individuo…insomma parliamo sempre di medie statistiche e anche relative e non assolute.

ENZO Chi è che porta una brutta fama di mentitore?

DUCKY I professionisti, i politici, gli uomini d’affari e…

ENZO …e…?

DUCKY …e ora non aggrottare la fronte per quello che ora ti rivelo…

ENZO Mbé, parla disgraziato!

DUCKY La menzogna è comune anche e spesso tra coniugi, fidanzati e amanti…e anche amici. Un utilizzo frequente delle “frottole” in una coppia è legato spesso a un senso di frustrazione, all’instabilità del rapporto, all’insoddisfazione nei confronti dell’altro e…la frottola viene usata come modo per evitare situazioni di conflitto.

ENZO Che brutta cosa, mentiamo proprio tutti allora?

DUCKY Direi di sì, anche le persone più benvolute mentono, ma in modo più altruiscono: per non ferire gli altri, per rassicurarli o per confortarli.

ENZO In che modo si possono dire le bugie; voglio dire ci sono delle modalità particolari di mentire? Hai capito cosa voglio dire?

DUCKY Perfettamente, è presto detto. Si può mentire in due modi: DISSIMULANDO e FALSIFICANDO.

ENZO Chiarisci Duc, se no gli amici sbuffan.


DUCKY Allora, dissimulare vuol dire evitare di far trasparire, dal comportamento o dall’aspetto, le proprie reazioni, intenzioni: insomma significa mascherare, nascondere disappunto, sorpresa…i propri sentimenti.

ENZO …se sono sorpreso, non lo faccio capire ad un’altra persona;
se mostro dell’entusiamo, lo nascondo, lo camuffo, e non lo faccio intuire o capire…e’ così?

DUCKY Esatto. Nella dissimulazione, chi dissimula:

  • NASCONDE informazioni, non dice…ma non dice cose false, cioè omette …evita di dire alcuni particolari; oppure
  • OCCULTA cioè NASCONDE delle frasi che possono portare la vittima o l’inquisitore alla scoperta della verità;
  • FUORVIANDO: cioè indirizzando l’attenzione dell’altro verso indizi irrilevanti.

ENZO: Chiaro…Duc…però ci vuole abilità…in queste cose. E tu Ducky con le bugie a che punto sei?

DUCKY Le dico, ma sono benevoli, inoffensive non sono un cattivo menzognero: non voglio fare del male a chi non lo merita…e tu, che fai tanto il sapientone, scombinato tra l’altro, a che punto sei?

ENZO: Ti rispondo con una battuta del simpatico Mark Twain…”Sono diverso da Washington, ho dei principi più elevati e più nobili. Washington non era capace di mentire, io sì, ma non lo faccio.”
Capito? Fratè?

DUCKY Capito…voglio sperare che questa citazione non sia una…fraterna bugia.

ENZO: Tiè, beccati questa padellata …faccia da cu…!

DUCKY Ahi…sei esaurito…marò…è proprio lì che mi hai fatto male…sei da ricoverare…tu si pazze..’a capa toia nun è bbona! Chi t’è mmuo…!

ENZO Non ti permettere sai, i miei e i tuoi sono gli stessi…e ora parlami della falsificazione se non vuoi che ti “falsifico” con un’altra padellata.

DUCKY Vabbè…nella falsificazione viene taciuta e anche alterata, inventando una storia o dando un’interpretazione diversa ai fatti.

ENZO: Chissà perché mi viene in mente “il comportamento e la gestualità del marito di Melania.” non mi hanno convinto e né mi hanno convinto finora. Comunque, continua.

DUCKY Pacori riporta questo esempio:
“il fatto viene presentato per quello che non è. L’esempio più classico è quello del marito che viene colto in flagrante tradimento dalla moglie mentre è a letto con un’altra ed esclama:
“Non è quello che pensi.”
Detto così suona ridicolo, ma può funzionare se la moglie ha visto che il marito semplicemente abbracciare una donna: in quel caso lui può giustificarsi dicendo che la stava consolando.
La stessa strategia può andare a segno se un borseggiatore, colto dal malcapitato con il portafoglio in mano, afferma che gli era caduto e che stava restituendoglielo.

ENZO Eh già!

DUCKY Si può mentire creando una realtà fittizia, fasulla, per coprire la verità: è il caso dell’alibi, hai capito bene dell’alibi; oppure si ingarbugliano le cose e il fatto.
Ho finito e ho una fame terribile…cucini tu che “ti sei tanto stancato ad ascoltare. Gemè, oggi linguine al sugo per primo e per secondo…che ne dici di una …zuppa di cozze”?

ENZO Pienamente d’accordo, ma ci vuole del tempo per la zuppa di cozze…!

DUCKY Ti darò una mano, dai.

ENZO Sai, Duc, quando apro le cozze…mi vengono certi pensieri...

DUCKY Anche a me, e allora cantiamooo …”va pensiero…”

ENZO “…sulle c o z z e dorate"!”

FINE
Enzo




giovedì 9 giugno 2011

Orologi impazziti nel Catanese: avanti di 20 minuti al giorno



Da oltre una settimana gli orologi elettrici di Catania, ma anche di altre città della Sicilia, sembrano letteralmente impazziti. Improvvisamente cominciano a correre riuscendo ad andare avanti anche di 15/20 minuti al giorno. Un fenomeno inspiegabile che ha acceso la curiosità di due periti informatici della St Microelectronics, la multinazionale dei semiconduttori con sede a Catania. Francesco Nicosia e Andrea De Luca sono per certi versi anche degli addetti ai lavori. Parlando tra loro hanno scoperto di avere un problema in comune. Nella Sicilia sono ormai centinaia gli orologi digitali che vanno più in fretta del dovuto. Cosa sta succedendo a Catania e nel resto della Sicilia? Qualcosa di simile a quel che avveniva tempo fa a Caronia dove televisori, frigoriferi, radioline improvvisamente prendevano fuoco? In quel caso si arrivò persino a temere la presenze di alieni che bazzicavano tra le Eolie e la fascia tirrenica. Il giallo di Caronia non è stato mai del tutto risolto, anche se di ipotesi ne sono state fatte: dall’effetto di campi elettromagnetici agli improvvisi sbalzi nell’erogazione di corrente. Più o meno le stesse che vengono fatte per spiegare “il mistero degli orologi impazziti”. Una risposta convincente la danno i ricercatori del dipartimento di ingegneria elettrica dell’università di Catania. “Tutto potrebbe nascere – ha spiegato a una tv locale il professore Emanuele Dilettoso – dal fatto che in rete ormai sono presenti dei generatori di energia, tipo gli impianti fotovoltaici, che spesso non sono autoregolati e quindi eventuali piccole variazioni di frequenza non vengono adeguatamente compensate”. E c’è pure chi fa notare che da alcuni giorni sono in corso lavori al cavo elettrico sottomarino che arriva in Sicilia. La causa andrebbe dunque ricercata negli sbalzi di erogazione della corrente elettrica? “Ci avevo pensato anch’io – replica Francesco Nicosia – ma ho fatto verificare la linea elettrica di casa mia (230 Volt, con una frequenza di 49.89 Hz) e tutto sembra regolare. E poi se fosse così i guasti dovrebbero riguardare tutti gli elettrodomestici”.
  


SALUTE E BENESSERE






Depressione:

tra le cause anche l’eccessiva pulizia...


Avere una casa brillante è sicuramente orgoglio e vanto delle casalinghe, ma attenzione, passare le giornate a pulire pavimenti, vetri e tutte le superfici lavabili non fa bene, né al corpo né alla mante, la mania della pulizia sembra essere una delle cause di depressione. Gli scienziati avevano già fatto notare che ambienti domestici troppo lindi indeboliscono il sistema immunitario, scatenando reazioni allergiche e asma, perché l’organismo non dovendo più combattere contro batteri, virus e altri germi, si addormenta e, quando entra in contatto con una sostanza strana, non sa come può affrontarla e va in tilt.


Adesso, però la mania della pulizia dovrà essere tenuta a freno, le fanatiche di scopa e straccio dovranno fare ancora più attenzione a pulire la casa. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Molecular pyschiatry”, la troppa igiene domestica, indebolendo il sistema immunitario, compromette anche la capacità del cervello di produrre alcune sostanze chimiche, tra cui la serotonina.

Quest’ultima è un ormone definito del benessere, perché regala serenità e buonumore. Quando cala il rischio depressione si fa davvero più elevato.Amiche , ma anche amici casalinghi... meglio pulire meno e sorridere di più!


Annamaria... a dopo

BULLYING e CYBERBULLING


Il termine italiano bullismo è la traduzione letterale della parola bullying, termine inglese usato nella letteratura internazionale per connotare il fenomeno delle prepotenze tra pari, in un contesto di gruppo (Olweus, 1978; Smith, 1991). Il bullismo designa un tipo di interazione tra due o più individui, caratterizzata da uno squilibrio di forze in gioco, sul piano sia fisico che psicologico. Il bullo prevarica l’altro in modo intenzionale, persistente e strumentale, cioè finalizzato al raggiungimento di qualche scopo, di tipo materiale o legato al bisogno di esercitare il potere. La prevaricazione può avvenire a diversi livelli, attraverso prese in giro, ricatti, minacce, botte o persino estorsioni. La vittima, che è l’altro protagonista dell’interazione, spesso vive in una condizione di isolamento, è debole ed incapace di reagire.

In Italia la ricerca sul bullismo è iniziata negli anni Novanta. I primi dati sono stati raccolti in due città del Centro e Sud Italia: Firenze e Cosenza, mediante la somministrazione di un questionario anonimo di Olweus (1991) tradotto e adattato alla realtà italiana a partire dalla versione inglese di Whitney e Smith (1993). I risultati riportano che, nella scuola elementare, un’alta percentuale di soggetti riferisce di aver subito prepotenze, a Firenze il 46%, a Cosenza il 38%. Nelle scuole medie le percentuali diminuiscono, pur restando elevate (Firenze 30% e Cosenza 27%).

Un’ulteriore tipologia di bullismo virtuale, è definito cyberbullying.

Il cyberbullying negli ultimi anni è divenuto oggetto di studio in diverse realtà europee come l’Inghilterra, la Germania e, nell’ultimo anno, anche l’Italia. Rispetto al bullismo tradizionale, nel cyberbullying è difficile individuare il prevaricatore, i mezzi multimediali, nella maggior parte dei casi, garantiscono l’anonimato, per cui si interagisce con dei veri e propri fantasmi. La rapidità di diffusione delle informazioni, la possibilità di conservarle e riprodurle (copia ed incolla messaggio) e la possibilità di non essere identificati favorisce una sorta di disinibizione e una diminuzione della responsabilità sociale che incoraggia il manifestarsi di condotte aggressive, ostili. Non esistono luoghi dove ci si possa nascondere, l’unico mezzo di allontanamento momentaneo dal proprio prevaricatore potrebbe essere: cambiare il numero del telefono cellulare, la mail o il nick-name nelle chat room.

 Annamaria... a dopo

mercoledì 8 giugno 2011

LIBERALVOX - IL SOCIAL NETWORK CHE FA OPINIONE: Parliamo d'amore.



di Giorgio Zorza.


Parlare d'amore può indurre a pensare subito a luoghi comuni: passione, emozioni, batticuore, attesa, baci, carezze, romanticismo, l'uomo brillante, la bellezza della donna, le attese che l'altro ci faccia divertire... insomma tante belle cose che fanno parte si dell'amore tra due persone, ma coinvolgono, a mio avviso, quel tipo di amore tipico dell'innamoramento. Ora, qui non voglio entrare nel campo dei fattori psicologici che influenzano i rapporti, ma solo esprimere il mio parere sulla distinzione che per me c'è, tra due diversi tipi di amore tra due persone. Quello dell'inizio e quello di tutta una vita. Ritengo l'amore romantico, quello che dicono sia il più vero, quello che si presuma soddisfi le nostre emozioni e passioni... un'illusione, una bufala. Non voglio essere frainteso, la vita è troppo complessa, piena di gioie e dolori, per credere e illudersi che una persona possa "salvarci", renderci felici. Proprio la felicità è un’illusione. Non potrà mai essere catturata per sempre. Sono solo momenti di gioia che si alternano ad altri. Solo la serenità interiore, penso sia forse raggiungibile. Ecco, tutto questo e altro potrà sembrare scontato per tante persone, ma in realtà non lo è. Parliamo di uno stereotipo molto potente nelle nostre società e a mio avviso un tranello. Siamo pronti all'amore? Alcuni pensano di si, io compreso. Ma prima dell'amore bisognerebbe coltivare la forza di cavarsela anche da soli. Senza addentrarci troppo nei meandri delle difficoltà della vita, parliamo della noia. Essa non è comunemente considerata un gran male, ma può diventarlo, e se non siamo noi ad imparare a combatterla non potremo mai pretendere che la colpa sia dell'altro: non mi diverte più, è cambiato, con un altro mi divertirei di più! Certo è vero che le basi solide della scelta di un compagno/a sono fatte anche da una buona dose di comunanza di gusti, passioni, punti di vista (amarsi essendo totalmente diversi è una bella frase poetica, salvo poi ritrovarsi single perché effettivamente "non era la persona giusta"), ma è anche vero che non bisogna illudersi che la qualità della nostra vita dipenda solo dall'altro. Se io amo la vita a prescindere, non solo in senso poetico ma realmente, emozionandomi facilmente per certe piccole cose, sorprendendomi continuamente di scoprire la vita, il mondo, la verità, dopo la rottura di un rapporto io soffrirò, ma alla fine devo ritornare alla serenità e allo svago che ho costruito con tanto entusiasmo per me stesso. O per lo meno farò il possibile. Se inseguissimo sempre l'amore passionale, cambieremmo partner continuamente. Magari incolpando l'altro di non farci felici. Qual è il vero amore? Questo o quello? Bè... ognuno liberamente pensa e agisce come vuole. Il mio parere è che il vero amore è l'altro. A mio avviso la passione e batticuore dell'inizio (pur bellissimi) sono poca cosa in confronto ad un rapporto che dura nel tempo. Sono geloso di una giovane coppia che si ama appassionatamente perché la passione del mio amore non è più lo stesso? Non devo esserlo. Perchè magari il mio rapporto ha delle basi solidissime che non traspaiono certo nelle sceneggiate adolescenziali con tanto di gelosia estenuante e messaggini amorosi. Se mi annoio sono io la causa. Sono io che mi devo mobilitare per scoprire cosa mi piace di più fare nella vita. E questo è anche una forma di rispetto e amore verso il partner, che a suo tempo si mobilita per la sua vita. Come diceva Gibran: la coppia è come due colonne dello stesso tempio, vicine ma ognuna con la propria vita. Un camminare insieme... Volersi tanto bene. Per me, è l'essenza del vero amor. L'amore con l'amicizia non centra nulla? Nulla di più errato a mio avviso. Intendiamoci. Non che una coppia sia un rapporto di amicizia, è la più grande amicizia a cui si possa aspirare per sperare di vivere insieme una vita. L'amicizia è sincerità, fiducia, conforto, libertà reciproca, affetto. Tutte peculiarità che in amore devono essere elevate alla massima potenza (vivere con tali valori include anche i limiti imposti alla libertà dalle responsabilità che una famiglia giustamente impone) con l'aggiunta dell'intimità sessuale. Possedere non è amare, è egoismo. Senza nulla togliere ai principi fondamentali di fedeltà a me cari, il partner deve essere libero. Libero di coltivare passioni diverse dalle tue, libero di coltivare sincere amicizie. Sta al buon senso di ognuno non confondere tale libertà con l'egoismo e abitudini sbagliate. L'amore è soprattutto una scelta, non un principio passionale incontrollabile. Scegliere di limitare spontaneamente alcune libertà per il benessere dei propri figli, della propria famiglia. L'amore passionale è anche visto come intimità sessuale, che è giusto ci sia fino ad una certa età... ma... basta ? Alcuni arrivano a farselo bastare per anni ed anni. Per poi non vivere bene magari con un uomo (o donna) tiranno e dittatore. Ognuno sceglie come gli pare. Concludo con una frase di una mia canzone dedicata ai miei principi sull'argomento: Vivilo per te, con tutto il cuore/Si che poi si può, socializzare/Non pretendere, di possedere/L'anima di lei.....

SALUTE E BENESSERE- NEWS

IL FORMAGGIO PROBIOTICO AIUTA IL SISTEMA IMMUNITARIO E PREVIENE LE MALATTIE

Il formaggio probiotico contribuisce a rafforzare il sistema immunitario ed è importante soprattutto per gli anziani. La notizia arriva dalla Finlandia, e più precisamente dall’università di Turku, dove un team di ricercatori guidato dal professor Fandi Ibrahim ha studiato gli effetti dei probiotici, già famosi per l’azione benefica nei confronti della flora batterica intestinale, su un gruppo di persone di età compresa tra i 72 e i 103 anni, tutte ospiti di una casa di cura del luogo. I partecipanti sono stati equamente suddivisi in due gruppi e invitati a consumare una fetta di pane con formaggio Gouda per quattro settimane. Con una differenza, però: la colazione del primo gruppo era addizionata di probiotici, mentre al secondo gruppo è toccato un formaggio normale.
Gli scienziati finlandesi hanno poi eseguito le analisi del sangue per valutare gli effetti dei diversi alimenti sui sistemi immunitari degli anziani, verificando in particolar modo i parametri relativi all’immunità innata. Interessanti i risultati ottenuti, riportati sulle pagine del giornale scientifico “FEMS Immunology & Medical Microbiology”: «Nei soggetti del primo gruppo – ha spiegato il professor Ibrahim – c’è stato un chiaro aumento dell’immunità naturale favorito dall’azione delle cellule NK del sangue e un contemporaneo incremento dell’attività fagocitaria. In altre parole, l’assunzione di formaggio probiotico ha contribuito a rafforzare il sistema immunitario degli anziani: se inserito in una dieta regolare, l’alimento può sicuramente aiutare l’organismo a risolvere diversi problemi di salute, prevenendo malattie e infezioni esterne».


NUOVE FRONTIERE: TRA 10 ANNI TERAPIE PERSONALIZZATE CONTRO I TUMORI



Tra dieci anni ogni malato di cancro potrà avere una terapia personalizzata, generata sulla base delle caratteristiche del proprio Dna. L’incoraggiante prospettiva è stata annunciata dai ricercatori del “Comprehensive Cancer Center” della University of Alabama at Birmingham. Nel cercare una cura efficace per la malattia di una paziente, una donna di 39 anni affetta da una forma acuta di leucemia, i ricercatori britannici ne hanno sequenziato l’intero Dna (pratica già eseguita a livello sperimentale su molte persone e destinata a diventare consuetudinaria nei prossimi anni grazie al progressivo abbassamento dei costi). Molto interessanti i risultati dell’esperimento: attraverso l’analisi dei geni, gli scienziati hanno individuato una terapia specifica ed efficace per la malattia della paziente.
«La donna con leucemia mieloide acuta – ha spiegato il professor Boris Pasche, responsabile e coordinatore dello studio, sulle pagine del settimanale scientifico “Journal of the American Medical Association” – aveva una prognosi non positiva, la cura normalmente raccomandata per la malattia non produceva gli effetti sperati. Attraverso la mappatura completa del Dna della donna abbiamo però potuto verificare le positive reazioni di un gene indicativo a una terapia alternativa». I ricercatori britannici hanno così modificato la cura e la paziente ne ha tratto beneficio, mostrando significativi miglioramenti. «Oggi sequenziare il Dna è una procedura complessa e costosa – ha aggiunto il professor Pasche – Ci vogliono quattro settimane e circa 30 mila dollari. Tra cinque anni, però, basteranno 15 minuti e 100 dollari. La mappa completa del genoma suggerirà al medico curante la terapia migliore». 

 Annamaria... a dopo