sabato 10 luglio 2010

METEO...e non solo

sapore di vacanze





SI RIDE, SI PIANGE

http://nuke.clubsub.org/Portals/0/immagini/sole.gif

Il ballo del qua qua..rivisto dai pinguini . Dedico questo video ad una "personcina" speciale molto vicina  al mio caro amico Lorenzo..lui sa! Baciotto










http://digilander.libero.it/memoliy/immagini/ligamore.gif
http://www.lastellinadelweb.it/Gif%20animate/Buon%20fine%20settimana/immagini/8.gif
Annamaria... a lunedi..

dal  film "scrivimi una canzone" musica anni 80

SARO’ PER TE - di FRANCESCA -




Sarò per te poeta
  Scriverò parole
    che nessuno  ha mai scritto

Sarò per te giullare
  Ti canterò storie
    Che nessuno ha mai cantato

 Sarò per te artista
   Sulla via
     Dipingerò i tuoi passi

Sarò per te il fiume
  Dove assorto
     Potrai lanciare saltellanti sassi

Sarò per te uno scrigno
  Dove con vivide speranze
     Deporrai la tua anima

E accanto ad essa
  Troveranno conforto
     Anche le tue pene

Sarò per te la spiaggia
  Dove approderà esausta
     L’onda dei tuoi pensieri

Sarò per te dimora
  Sarò per te il grembo
    Dove affiderai le nocive ansie

Sarò per te il sorriso
  Che neppure il tempo
    Potrà sfiorire

Sarò per te riposo
  Che lenirà
    Le tue fatiche

Sarò per te la montagna
  La cui meta
    Alla fine raggiungerai

Sarò per te un deserto
   Nelle cui  tranquille e assolate dune
     Nascondero’ una singolare dolcezza

Scintille e brividi
   Figli di desideri incontenibili
      E madre  di  indomabile passione

Sarò questo per te!
   Perché ti amo
      Perché sei …il Tutto

 FRANCESCA

 PASSIONE - NEFFA 

venerdì 9 luglio 2010

Le notizie segnalate da Caterina

Sono una statale triste

Una lettera presa dal web e indirizzata al ministro Brunetta

Sono una statale triste. 59 anni di età, 37 e mezzo di servizio. Un numero infinito di concorsi fatti e vinti, e senza aiutini Cassiera all’ufficio del registro in epoca lontana di condoni, con tanta gente in fila da svenire, io e loro. Funzionario di Dogana (altri concorsi) in cima ai serbatoi di greggio e porcherie chimiche varie per assistere alle misurazioni e tassare i prodotti. Nell’anticella frigorifera a controllare i tipi di carne. Ai traghetti, di disperati o di vacanzieri, con qualunque tempo e orario. Notti e natali e ferragosti all’aeroporto per controllare bagagli di ogni tipo e provenienza.

Una figlia cresciuta quando non c’erano molte possibilità di permessi, e i tre anni di età erano il limite oltre il quale, secondo il legislatore, un bambino con la febbre poteva anche stare a casa da solo. Il contratto, implicito, degli statali diceva: ti pago poco e ti lascio lavorare poco.

Ma io ,e per fortuna, non sono stata la sola -, ho sempre lavorato con coscienza, cercando di dare all’utente quello che vorrei trovare io dall’altra parte dello sportello, e questo ho cercato di trasmettere alle persone che hanno collaborato con me.

Ho iniziato a lavorare quando molti capi erano ignoranti, arroganti e incapaci arrivati a quella posizione non si sa bene come,o forse sì..Ho sempre creduto all’onestà come a un valore imprescindibile e quando tanti colleghi intorno a me sono inquisiti o addirittura arrestati ho salutato l’alba di un nuovo giorno per la pubblica amministrazione.
Ho accolto con entusiasmo la proposta di Brunetta di premiare i migliori, nella speranza che servisse da incentivo per i meno motivati, pur nel rischio di possibili errori nella valutazione (chi controlla i controllori?) e non ho battuto ciglio quando sono state allungate le ore di reperibilità nella malattia,se mi sento male sono a letto e non a spasso.

Ho lavorato con impegno, cercando sempre di migliorare la mia preparazione, affrontando i continui cambiamenti di ufficio e di mansioni propri dell’Agenzia per la quale lavoro con entusiasmo, cercando sempre un’occasione di crescita personale e professionale.

Sono entrata nello stato firmando un contratto che mi prometteva la pensione dopo 19 anni di presenza in ufficio (ho evitato accuratamente di dire -di lavoro- per evitare facili battute da parte dei non statali)
So benissimo che si trattava di un’assurdità, ma questo mi prometteva il mio datore di lavoro. E molti, troppi, ne hanno approfittato. Un diritto, non certo un furto.

Ma qualcuno ora mi deve dire perché devo pagare tutto io, dobbiamo pagare noi onesti. Non è corretto trattare tutti da fannulloni o disonesti perché non c’è la capacità, o la volontà, di isolare quelli che lo sono.
E’ stato pesante, tutta la vita, essere guardati come parassiti sapendo di fare al meglio, e con impegno, il proprio dovere.

Sono triste, dicevo, per tutti questi pensieri. E anche stanca di stare su un’ altalena ogni volta che mi avvicino alla pensione, l’asticella viene spostata un pò più in là, sempre un pò più in là e io sono così stanca, così desiderosa di godermi il meritato riposo. Quante persone nel privato sono già in pensione con la mia anzianità?

O forse dovrei dire uomini, non persone, le donne non vanno mai in pensione, al massimo smettono di lavorare in ufficio e quando i figli sono grandi si prendono cura dei loro vecchi, del loro uomo.

Un ultimo pensiero, questa volta economico: non mi lamento assolutamente del mio stipendio. Mi ha permesso, pur essendo divorziata, una vita decorosa e anche di più. E sono cattiva - penso anche che alcuni dei miei colleghi possono considerarsi miracolati ad avere questo stipendio in cambio del poco impegno che mettono nel lavoro.
Mi sta bene partecipare al risanamento dei conti dello stato contribuendo col blocco degli aumenti per i prossimi tre anni. Me lo posso permettere.

Ma tanti miei colleghi statali guadagnano molto meno di me. Il costo della vita non si ferma. Come possono vivere nei prossimi tre anni quelli che non passano i 1100 - 1200 euro al mese? E’ morale chiedere a loro questo sacrificio? Resto piena di domande e di tristezza. Mi può dire qualcosa, Ministro Brunetta?

lettera firmata

da Caterina...

Una riflessione di Caterina che condivido con gli amici del blog


Ciao buongiorno Anna Maria ,considerando che fuori fa caldo e non esco, approfitto per scrivere queste mie riflessioni con calma..oggi la vedo cosi...     
Io non ho mai chiesto niente alla vita, mai mai nulla! E oggi che mi ritrovo senza sogni e senza illusioni potrei aggrapparmi alla speranza, speranza... esiste?
Io proprio io che non posso smettere di dire alla gente di sognare e di sperare, oggi mi ritrovo davanti alla concretezza ruvida dell'abbraccio dell'esistenza.
Sognare, perché? Per andare avanti? Per non vedere il grigio che abbonda negli stati d'animo e nelle strade di tutti i giorni? Forse si forse sono coraggiosa, così come da sempre mi additano, proprio io che ho conosciuto la paura nella maniera due volte tanto. Coraggiosa... trasformerei questa parola in "realista".
Speranza... perché? Per avere forza? Per saper combattere senza essere soldati? Senza questa parola la realtà cosa diventa? Una cima insormontabile? E perché, perché non provare a scalarla senza portarsi nello zaino questo kit di sopravvivenza?
Ho sognato tanto per accorgermi che non c'è scudo che ripari dalla vita. Ho sperato tanto per accorgermi che si esiste solo nel presente. Non c'è nulla che si avveri se tu non lo vuoi veramente e non c'è speranza che tenga se nel qui e nell'oggi non semini nella giusta stagione.
E non ho mai chiesto nulla alla vita, mai! Semplicemente perché la realtà, dell'oggi stesso non rivelerà mai chiaramente il futuro voluto da un sogno o da una speranza, e se lo rivela in gran parte è bugiarda, asseconda le tue fantasie incurante del male della delusione che inevitabilmente subirai. Vivo oggi nel grigio e nei pochi raggi di sole che dipingono passi e movimenti di mani accompagnate da parole sparse e poche con un vero senso.
No, non sono in uno stato depressivo sono semplicemente sveglia! Ma continuerò a dire di sognare, e il sogno è differente dall'illusione, e continuerò ad aiutare a sperare perché non tutti costruiamo la vita allo stesso modo, e forse grazie a questo la vita e il reale impareranno a tingersi di colori... questo è l'unico vero sogno che mi è rimasto, da sveglia!
Un abbraccio e grazie per l’amicizia mi dai. Ciao


Grazie a te cara Caterina...aspetto le tue segnalazioni, ti abbraccio






Annamaria... a dopo

METEO...e non solo



Il polpo Paul è diventato letteralmente il vero protagonista di questo mondiale sudafricano. Tutti aspettano e credono nelle sue previsioni sull’esito della finale tra Spagna e Olanda, vista l’infallibilità dell’animale  nelle sue precedenti divinazioni.
Il celebre mollusco, nato in Inghilterra ma “residente” in un acquario tedesco ha indovinato anche la vittoria della Spagna contro la Germania, attirando su di se non poche antipatie tra i tifosi teutonici. Ora il simpatico animale, dovrà superarsi e azzeccare i risultati delle 2 finali del mondiale quella di consolazione per il 3°posto tra Germania e Uruguay, e quella per decretare la squadra regina. In Spagna dopo la brillante predizione ormai è un idolo, basti pensare che alcuni lo vorrebbero come simbolo delle “furie Rosse“, e che è addirittura sceso in campo il Premier Zapatero per “difenderlo” da eventuali colpi bassi. Ha dichiarato infatti il Primo Ministro: “Sono preoccupato per il polipo (Paul), e sto pensando se mandare una squadra per proteggerlo, perché è stato davvero spettacolare che abbia pronosticato la vittoria della Spagna lì (in Germania)”. Basti pensare a quanti tifosi tedeschi  dopo il match hanno mangiato un polipo proprio per vendetta nei confronti di Paul.

Il polpo (dal greco polì e pous, ovvero "molti piedi") è  un invertebrato cefalopode con il corpo lungo tra i 15 e i 30 centimetri e i tentacoli di lunghezza anche superiore ai 70 centimetri. I test scientifici gli hanno attribuito una non comune intelligenza, a cominciare dalle capacità di apprendimento per associazione. Un polpo sa aprire barattoli se c'è una preda dentro, decisamente una capacità sorprendente. Nessuno però aveva attribuito a questa specie anche capacità divinatorie, come è accaduto nel caso di Paul, ormai star dell'acquario Sealife di Oberhausen, in Germania.

Annamaria... a dopo
Annamaria... a dopo

giovedì 8 luglio 2010

BUON COMPLEANNO VERA!!!

Per la mia cara amica Vera alias Semplice un mondo di auguri per il suo compleanno...che i tuoi desideri si realizzino

http://www.goccedipoesia.it/gocciedipoesia/images/fbfiles/images/compleanno003.gif

http://www.lastellinadelweb.it/Gif%20animate/Scritta%20auguri/pagina6/auguriop3.gif




da Annamaria...e tutti gli amici del blog

METEO...e non solo

con una bella poesia di Pino



UN MINUTO

***

In questa molecola tempo

una miriade di avvenimenti

si svolgono in essa

come una confusa ressa.

I suoi istanti sono

fortuna e fatalità. Chi nasce

chi sposa , l'uno lavora

l'altro comanda o riposa.

Partenze, arrivi, esultanti

abbracci e rassicurazioni.

Fretta  per l'uno,

interminabile attesa per l'altro.

Un malato un santo prega

per la sperata guarigione

che sopporta la malattia

con pazienza dignitosa.

Feste, da follia qui

disastroso infortunio  altrove.

Una sorta di caos in seno ad un

microcosmo

racchiuso in un minuto.

Sordo fiume in piena che

travolge il tutto senza murmure

ignorato  scorre davanti  a noi

intenti all'immediato.
                                                   PINO






mercoledì 7 luglio 2010

QUANDO L'EREDITA' E' UNA PASSWORD

La vita oltre la Rete

E-mail, blog, accessi ai vari network, Facebook, Myspace, You Tube, due ragazze svedesi creano un sito che offre soluzioni su cosa fare in caso di partenza "anticipata", per proteggere domini e messaggi privati. Alla faccia della miglior vita

IL MONDO virtuale è privo di paradiso e la Rete rischia di renderci eterni blogger virtuali. Per MySpace, Twitter, Facebook, Youtube, e-mail o Flickr la morte fisica è solo un problema di puntini di sospensione. Un congelamento di dati in attesa di essere toccati ancora da un cursore. Il pensiero è macabro ma Elin Tybring e Lisa Granberg, due ragazze svedesi decisamente piene di vita, hanno deciso di fare ordine e di cavalcare un mercato che ha ancora molto spazio da offrire. Grazie a loro stabilire che fare dei vostri averi e domini nel web in caso di decesso, è solo una scelta in più. Un testamento che non ha bisogno di legali e non segue regole. Nessun parente litigherà per avere la vostra password di Facebook, questo è sicuro. O forse no.

Il sito MyWebWill 1 nasce sulla morte. La versione punto com è uscita da pochi giorni, dopo un paio di mesi di prova solo in svedese. Il sistema è classico. Basta diventare soci e poi cliccare scegliendo le varie opzioni. Si possono lasciare in eredità le varie password, decidere a chi inviarle in caso di 'partenza', mandare le mail a tutti i contatti con l'ultimo saluto, "ci vediamo dall'altra parte" si legge sull'esempio tetro ma esaustivo del sito. Si può anche scegliere di dare a qualcuno la possibilità di continuare a scrivere il proprio blog. Fino alla gestione del conto, la cancellazione delle carte di credito che altrimenti continuerebbero a pagare conti a vuoto e altre cose.

Due le opzioni post mortem. Il modello MyWebWill's 'freemium' disattiva tutti gli account. Il modello a pagamento invece, con 30 dollari l'anno, offre lo storing delle password, gli update dei post, i tweets da mandare e altre cose più o meno macabre. Spuntare le opzioni resta comunque meno difficile che compilare un testamento. Che la famiglia Addams sia d'esempio tranquillizzante. In Paesi come la Germania o la Svezia esiste un registro nazionale che segue le tracce di tutte le persone viventi e MyWebWill incrocia ogni settimana questo database. In America invece c'è bisogno di ulteriori verifiche. Questo giustifica il pagamento del servizio che, garantiscono le creatrici, è assolutamente serio e molto sicuro. Al momento dell'iscrizione la mail di conferma spiega diritti e doveri. Le due ragazze svedesi spiegando sorridono, sprizzano vitalità e mettono le mani sul vostro futuro nel web.

Nel 2005, i genitori di un marine ucciso in Iraq fecero causa a un sito che non voleva dare loro l'accesso all'account mail del figlio. Il giudice diede ragione ai familiari ma Yahoo! invece di dare la password copiò in un cd le mail. Davanti alla privacy non serve neanche la morte. La stessa politica vale per per Hotmail e Gmail che, dopo la sentenza, ora permette alla famiglia di avere un cd di backup in cambio della prova del decesso e del grado di parentela. Facebook ha recentemente cominciato a offrire profili alla memoria per i membri passati a miglior vita (Facebook Memorials). La decisione del social network è stata presa dopo la morte per un incidente di una ragazza di 21 anni. La madre aveva preso il suo posto nel network scoprendo che la figlia aveva una vita di cui essere fieri. Molti amici, molti consigli, molti gruppi.

"Abbiamo capito di aver bisogno di un protocollo del genere dopo la sparatoria alla scuola Virginia Tech. Gli studenti volevano un modo e un posto dove ricordare i compagni", ha spiegato Elizabeth Linder, portavoce di Facebook. Dal "memorial state" sono rimossi gli status e i gruppi e il profilo è visibile solo agli amici confermati. I familiari possono entrare nell'account ma non hanno accesso ai messaggi privati. La famiglia può avere dati di accesso parziali, non può arrivare ai messaggi privati. MySpace ha una politica simile ma ancora più restrizioni sulla visibilità del profilo e questo ha ispirato i creatori di MyDeathSpace.com, sito durato troppo poco prima di diventare un caso da tabloid.

Il mercato dei defunti è aperto e accattivante. Il sito Seppukoo.com 2, segue l'antica tradizione dei samurai. "Seppuku", morire con onore, concede la possibilità del suicidio virtuale. Il punto è arrivare a un suicidio di massa di tutti e 500 i milioni di iscritti nel libro delle facce. Lo slogan è "Death to Facebook". Il social network gli ha fatto causa ma loro continuano la lotta e dicono: "Impress your friends, disconnect yourself". Legacy Locker, Asset Lock e Deathswitch (costa 19.95 dollari all'anno ma mandano una mail a settimana per sapere se siete vivi, il sistema in effetti è un po' precario) offrono lo spazio per conservare password e altre informazioni e per gestirle in caso di morte. "L'assetto legale digitale nel migliore dei casi è male interpretato, nel peggiore non è neanche considerato" ha spiegato Jeremy Toeman, fondatore di Legacy Locker (30 dollari all'anno o 300, tutti insieme), che sostiene di aver avuto l'idea durante un turbolento viaggio in aereo. "Mi sono chiesto cosa sarebbe successo ai miei domini in caso di incidente. Ma sarei sorpreso se entro cinque anni la gente non inizierà a fare il testamento digitale oltre a quello normale". In effetti è facile. L'importante è solo essere ancora connessi.

da Repubblica.it

Earthlings (Terrestri)

Cari   amici,  mi è stato segnalato questo documentario Earthlings (Terrestri)  da un caro amico molto attento alla natura.  E'   un film potente e informativo che fa riflettere ;  prodotto sulla correlazione tra la natura, gli animali e gli interessi economici degli umani, di seguito una breve presentazione ...grazie Gigio..

EARTHLINGS (Terrestri) è un documentario sull'assoluta dipendenza dell'umanità dagli animali (usati come compagnia, come cibo, come vestiario, per divertimento e per la ricerca scientifica) ma illustra anche la nostra completa mancanza di rispetto per questi cosiddetti "fornitori non umani". Il film è narrato dall'attore Joaquin Phoenix, nomitato dall'Academy Award (GLADIATOR) e la colonna sonora è di Moby, artista acclamato dalla critica. Attraverso uno studio approfondito svolto all'interno di negozi di animali, allevamenti di animali domestici, rifugi, ma anche negli allevamenti intensivi, nell'industria della pelle e della pelliccia, in quella dello sport e dell'intrattenimento, e infine nella professione medica e scientifica, EARTHLINGS usa telecamere nascoste e filmati inediti per tracciare la cronaca quotidiana di alcune delle più grandi industrie del mondo, che basano i loro profitti interamente sugli animali.

Earthlings - Terrestri è un film diqualche anno fà , un film educativo e animalista a tutti gli effetti, più che un semplice documentario, che tutti dovrebbero vedere, come lo fù a suo tempo Zeitgeist.
Earthlings mostra come la momentanea specie dominante di questo pianeta - Noi umani - ci rapportiamo con le alte specie animal, così differenti, ma allo stesso tempo così simili a Noi.
Earthlings è sconsigliato ad un 'pubblico sensibile', si legge ne titoli d testa, addiritura in America è vietato ai minori di 16 anni, io invece lo consiglio ai ragazzi e ai bambini - specialmente quelli che vivono in città e non hanno mai contatti con gli animali- in modo che da subito riescano a comprendere la realtà che li circonda.

Earthlings, infine, è un film duro e crudo, che ci farà piangere, se abbiamo una seppure minima sensibilità,  sperando che sortisca quell'effeto sperato: prendere coscienza per poi mettere in pratica questa consapevolezza ed iniziare a 'fare qualcosa' perchè questo stato di cose cambi il più presto possibile, iniziative come possono essere quelle di boicottare dei prodotti di una determinata azienda che tratta in modo indegno gli animali, che magari poi ci vende per cibo.

Ps: il flm è in  inglese con sottotitoli in italiano, ottimo per chi vuole approfondire la conoscenza di qesta lingua. un motivo in più per vederlo
sottotitoli in italiano


Annamaria...a dopo

METEO...e non solo










I consigli della nostra amica Gennifer...alito pesante





Il bello e il buono delle insalate

Verdi, bianche, rosse. Foglie lisce, arricciate, ondulate disposte a cespo, a ventaglio, a cappuccio. Gli orti e le serre sono ormai campi a distesa di tutte le insalate possibili e immaginabili.


Foglie lisce, arricciate, ondulate disposte a cespo
La famiglia allargata delle lattughe seguita da quella delle scarole e delle indivie sono al top nella classifica delle “foglie” preferite dagli italiani. Ma, qualsiasi insalata si porti a tavola, si beneficia comunque del loro potere saziante, della loro ricchezza di vitamine, della loro facile digeribilità, del ristretto numero di calorie.
Mangiamo dunque più foglie. Da sole, ma anche miste ad altri sapori. Che possono essere ancora verdure, ma anche frutta, riso, uova, cereali. Insalate rustiche sposate a pancetta e borlotti. Insalate delicate unite a ribes, avocado, melone. Insalate raffinate quando, per arricchirle, si scelgono partner come il vellutato salmone affumicato o il riso Venere, ancora più splendente accanto a quello bianco.

 Ecco alcune ricette veloci ... profumi, sapori e colori quanto mai diversi e variamente conditi.
Quando condire un’insalata? Un attimo prima di andare a tavola perché le foglie non perdano il gusto naturale della loro allegra croccantezza.

http://www.piadinaonline.com/piadinaonline/titoli/ricetta.gif
  

http://www.piadinaonline.com/piadinaonline/animazioni/penna_libro.gif

Insalata riccia con fagiolini e ribes

esecuzione facile
calorie 143
Ingredienti
1 cespo di insalata riccia, 200 g di fagiolini, 100 g di ribes, 5-6 foglioline di menta, olio, sale, pepe
http://www.parlaitaliano.co.uk/IlCibo/images/insalata.gif

Insalata di melone pinoli e spinaci
esecuzione facile
calorie 211
Ingredienti
per 4 persone: 1 piccolo melone, 100 g di spinaci teneri da consumare crudi, 2 cucchiai di pinoli, 2 fette di prosciutto crudo non troppo sottili, limone, olio, sale, pepe



Borlotti con salsa di gamberetti
esecuzione facile
calorie 402
Ingredienti
300 g di borlotti surgelati, 100 g di gamberetti sgusciati, 100 g di maionese, 3 cucchiai di yogurt greco, 3 fili di erba cipollina, olio, sale, pepe

Fagioli neri con mais e avocado
esecuzione facile
calorie 419
Ingredienti
150 g di fagioli neri secchi, 150 g di mais in scatola, 1 avocado maturo, 1 limone, olio, sale, pepe rosa

Insalata alla creola di riso bianco e nero
esecuzione media
calorie 403
Ingredienti
150 g di riso Venere, 150 g di riso parboiled, 200 g di germogli di soia, 1 pomodoro maturo, 1 cetriolo fresco, limone, salsa di soia, olio, sale, pepe 
http://www.parlaitaliano.co.uk/IlCibo/images/insalata.gif

Insalata dietetica di riso
esecuzione facile
calorie 269
Ingredienti
200 g di riso Vialone, 2 carote, 1 pezzetto di sedano, 2 zucchine tenere, 1 cetriolo, 1 mazzetto di ravanelli, 1 limone, olio, sale, pepe

Insalata di sedano di Verona e salmone affumicato
esecuzione facile
calorie 185
Ingredienti
2 sedani di Verona medi, 150 g di salmone affumicato, 5 cucchiai di maionese pronta, 2 cucchiai di panna montata, sale
http://www.agrifruit.it/it/prodotti/ico/ico_insalata.gif

sigle tv



..e dopo tante velone ecco un velone che balla lady gaga



Annamaria...a dopo

martedì 6 luglio 2010

LA DIETA MEDITERRANEA PROTEGGE DALL’ALZHEIMER






Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori la dieta mediterranea fa bene al cervello e allontana il rischio Alzheimer.

La dieta mediterranea fa bene al cervello e allontana il rischio Alzheimer. La notizia arriva dalla prestigiosa Columbia University di New York, negli Stati Uniti: secondo uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori, un regime alimentare ricco di frutta, verdura, insalata, pomodori, crocifere come cavoli e broccoli, pesce azzurro, olio, cereali e noci può ridurre del 40 per cento gli effetti degenerativi del cervello umano e allontanare pericolose malattie quali appunto il morbo di Alzheimer. Per arrivare a tali conclusioni, il team diretto dal professor Yian Gu ha analizzato lo stato di salute di circa due mila anziani di età superiore ai 65 anni. All’inizio della ricerca nessuna persona presentava sintomi di demenza. Durante il periodo di osservazione, durato quattro anni e nel quale sono stati attentamente osservati i diversi regimi alimentari seguiti, 253 partecipanti hanno sviluppato il morbo di Alzheimer.
L’analisi dietologica effettuata dagli studiosi della Columbia University – recentemente pubblicata sull’autorevole rivista scientifica “Archives of Neurology” – ha evidenziato dati chiari e incontrovertibili. Le persone colpite dai sintomi della demenza seguivano una dieta ricca di acidi grassi omega-3 e omega-6, vitamina E e acido folico, ma al contempo poverissima di grassi saturi e vitamina B12. Cosa significa? «La vitamina B12 – hanno spiegato i ricercatori americani – ha la capacità di ridurre i livelli circolanti di omocisteina, e dunque il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer. I dati evidenziati dal nostro studio meritano attenzione e possono fornire supporto per ulteriori indagini tese ad approfondire il collegamento tra una dieta sana e la prevenzione delle patologie celebrali».
      

METEO...e non solo




 cosa vuol dire l'amore per il nostro amico poeta S. MIGLIORE


L'amore vuol dire
ti voglio bene,
ripetuto un milione di volte
e sempre in un modo diverso...
con uno cioccolatino,
con una rosa,
con una carezza,
con un bacio,
con uno sguardo,
con un complimento,
con un bigliettino,
con un pensierino,
con un gioiello,
con un rimprovero,
con un sorriso,
e perche no
con un ti amo..............


TOTO'

 http://www.myecard.it/card/cuore_amore_1b.gif
Si ride, si piange




http://mariarct.altervista.org/titoli/ricette.gif

Concludo la  rubrica del meteo consigliando un piatto leggero e veloce in queste giornate calde ..con una variazione sul tema formaggio fresco-pomodori: la genovese. Si prepara con formaggio fresco, possibilmente di produzione locale e si condisce con il pesto genovese.



ANNAMARIA... a dopo

lunedì 5 luglio 2010


 TINA TURNER - SIMPLY THE BEST

CORSO DI ITALIANO - Docente ENZO..(corso quasi serio -"lezione 4)



CORSO  QUASI-SERIO DI ITALIANO
           


COME PARLARE E SCRIVERE MEGLIO
                    docente: Enzo


 La lezione n.1 in data 14-06-2010
                            La lezione n.2 in data 22-06-2010
                            La lezione n. 3 in data 29-06-2010

Il professore dice, l’alunno è un asino!
Il professore, dice l’alunno, è un asino!




                                               PREMESSA

“n” diventa “m” quando è seguita da  “B” e “P”

 Es.
errato        inpugnare          corretto     impugnare
errato        inportare          corretto     importare
errato        conbattere         corretto     combattere
errato        inburrare           corretto     imburrare
errato        inbottire             corretto     imbottire           
ecc.


Consiglio: consultare spesso il dizionario, ma prima toglietegli la polvere.

Ora veniamo alla segnaletica,  non del codice stradale, ma a quella che vi aiuta a dare ordine e correttezza a quello che
                         S C R I  V E T E E E…!!!!

La “segnaletica”, nel nostro caso, è costituita da quelli che appunto si chiamano “segni”, i quali possono essere segni d’interpunzione come:
                                      la virgola
                                      il punto fermo
                                      il punto esclamativo
il punto interrogativo
il punto e virgola
i due punti
i punti sospensivi 

LA VIRGOLA : riccioletto  antipatico?

Non crediamo proprio. invece, e’ un segno straordinariamente utile. Seguitemi e ci darete ragione.  Amici lettori, avete letto il titolo della lezioni che esce con due frasi? Avete capito chi è l’asino in ciascuna di esse?  Se sì, vi dico…bravi! Se…no…vuol dire che spesso vi esprimete in stile fantozziano e  che avete proprio bisogno di seguire questa lezione.

Per un punto Martin perse la cappa…

E’ un detto, ma ora ci serve per farvi comprendere bene l’importanza fondamentale dei segni detti sopra.
Toto’, il grandissimo comico, si rivolgeva ad un attore, ma la battuta era diretta all’altro grande comico, Peppino De Filippo, dicendo: “Lo scusi, sa, è profano! Cioè, ignorante. Cari lettori, vi voglio bene, non offendetevi e, credetemi, tutti i santi giorni, leggo strafalcioni ed errori di grammatica nelle chat. Intendo solo aiutarvi, ma voi lasciatevi aiutare…voglio dire: seguitemi.
Allora, tanto tempo fa  c’era un abate di nome Martino che per aver collocato male un punto, un puntolino solo in una certa epigrafe – una scritta insomma, in cima al portale della sua chiesa, perdette la cappa, cioè la possibilità di fare carriera nella sua abbazia, e tornò semplicemente vicario. di qui nacque il detto:
        
“Per un punto Martin perse la cappa”

cioè perse il mantello di abate. Voi, lettori, vi chiederete, che cosa aveva combinato quel “profano” di Martino? Aveva commesso un grosso errore di punteggiatura. Il fatto è questo. I superiori gli avevano affidato l’incarico di dipingere appunto sul portale della sua abbazia questa iscrizione latina:

         PORTA PATENS ESTO.  NULLI CLAUDATUR HONESTO

Che significa: “Questa porta sia sempre aperta. A nessun galantuomo sia mai chiusa in faccia.”
Martino, profano (forse per distrazione), dipinse l’iscrizione, ma sbagliò la collocazione del punto, e scrisse così:

         PORTA PATENS ESTO NULLI. CLAUDATUR HONESTO.

Che significa: “Questa porta non sia aperta a nessuno. Sia chiusa in faccia ai galantuomini.”

Ce n’era d’avanzo, come vedi, per perdere una cappa! E la storiellina, nella sua semplicità ingenua vuole proprio dire che a volte dalle minuzie, dalle cose in apparenza più trascurabili, possono derivare gli effetti più disastrosi.
I segni d’interpunzione sono anch’essi queste solo apparenti minuzie. Sono insomma piccoli, ma importanti, Come i segni stradali. che in uno spazio generalmente modesto contengono quel tanto che può, in più di una circostanza, salvare la vita a una persona.

Ora vi prego di fare ancora più attenzione perché metterò in evidenza
                                      l’importanza della punteggiatura.

Che cosa rappresentano questi segnetti nel discorso scritto? Rappresentano graficamente:
-              quelle PAUSE
-              quelle SOSPENSIONI
-              quelle VARIAZIONI DI TONO

che noi quando parliamo diamo istintivamente al nostro discorso. Un piccolo esempio, ma che vi spiegherà tutto in un momento. Se pronunciamo la frase:  Certo, certo, ha ragione lei,  noi facciamo una breve pausa dopo ciascun certo perché vogliamo insistere su questo avverbio, mettendolo in un’evidenza particolare;  di conseguenza, scrivendo questa frase, noi simbolizzeremo quelle due brevi pause col segno della virgola.
Ma se diciamo: Certo certo ha ragione lei,  pronunceremo i due certo tutti di seguito, senza nessuna pausa, e quindi, scrivendo la frase, non metteremo nessuna virgola.
La cosa, come si vede, è abbastanza chiara e semplice, almeno per la virgola; ma anche per tutti gli altri segni d’interpunzione la legge essenziale che li regola è sempre la stessa.
C’è solo un’osservazione da fare subito, e che forse  i lettori più avveduti avranno già fatto in mente loro: poiché quando uno parla e formula un discorso, mette le sue pause, sfuma i suoi periodi nel modo che solo lui può fare, cioè secondo la sua propria esclusiva intenzione, ne deriva che la punteggiatura è un fatto del tutto personale, e può quindi variare da individuo a individuo. E’ proprio così, almeno in quei casi dove questo o quel segno di punteggiatura, come presto vedremo, non sia obbligatorio per tutti. Perché se e’ obbligatorio per tutti, la grammatica va rispettata. Spiegheremo meglio queste cose quando vi daremo consigli di stilistica.
Alessandro Manzoni, che non è il macellaio del vostro quartiere, ma l’autore del romanzo “I PROMESSI SPOSI”, era un “pignolo della madonna”, insomma un vero fissato della punteggiatura. Ebbene, un giorno si era recato nella tipografia, a Milano, dove si stava ristampando per una nuova edizione il suo romanzo. Aveva esaminato la composizione di alcune pagine e alla fine se n’era andato. Stava per giungere a casa sua, quando incominciò a piovere. Si rifugiò al coperto. aspettando che la pioggia cessasse. A vedere la pioggia che faceva come tante virgole sul selciato, si ricordò improvvisamente che in quella composizione tipografica che egli aveva poco prima licenziato, mancava una virgola; o meglio non era ben sicuro che quella virgola ci fosse. Che fare? Andare a casa col dubbio che la pagina venisse stampata senza la virgola, oppure rifare il percorso, a piedi, sotto la pioggia? Decise per quest’ultima soluzione e ritornò, bagnato e trafelato, nella tipografia. Si fa consegnare dal tipografo il foglio di macchina, inforca gli occhiali, cerca ansiosamente.
“Ecco qui” dice lo scrittore “non mi ero sbagliato, la virgola manca proprio…” e legge: “Diamo un pensiero ai mille e mille che sono usciti di là; (punto e virgola) (virgola: questa e’ la virgola che mancava…) col dito alzato sopra la spalla, (quest’altra virgola c’è: bene) accennava dietro di sé la porta che mette al cimitero detto di San Gregorio…”
Quando ebbe visto  personalmente che la virgola era stata aggiunta, Alessandro Manzoni ritornò finalmente a casa sua, tutto zuppo di pioggia ma soddisfatto.

QUANDO LA VIRGOLA E’ FACOLTATIVA E QUANDO E’ OBBLIGATORIA

Abbiamo detto che la virgola segna la pausa più breve nel corpo del periodo.

A-  La virgola è facoltativa ma si consiglia di usarla, per dare maggiore chiarezza al discorso, nei seguenti casi:

A.1 per indicare una pausa breve nel discorso:
        
Sarà vero, non posso crederci, un fatto simile, così assurdo, da anni non succedeva;


A.2  per separare  due proposizioni nel discorso o gli elementi di una stessa proposizione:

         Quando giunsi a casa, trovai la porta chiusa, battei sull’imposta, chiamai dalla strada, ma nessuno rispose;

A.3  per dividere una parola dalla successiva nelle elencazioni:

         Mettemmo nel sacco biancheria, scarpe di riserva, una corda, una fiaschetta di liquore, il siero antivipera, altre medicine.


B- La virgola è invece : obbligatoria:

1.    prima e dopo il vocativo, cioè per separare dal resto della frase il nome proprio o comune, della persona o della cosa a cui si rivolge il discorso:

Antonio, posso offrirti un caffè?  (Antonio e’ vocativo);

                  Avanti, signori, c’è posto!           (signori è vocativo)

                   O tempi passati, come sembravate migliori      (o tempi
passati è vocativo)

2.    per staccare nettamente un inciso, sia esso una frase o una sola parola:
Anna, spaventata, se ne andò; (spaventata è un inciso);

Tutti vennero, sembra incredibile, tutti senza eccezione; (sembra incredibile è un inciso);

Lo vedete, quello che voglio lo ottengo (lo vedete  è un inciso);

Roma, capitale d’Italia, ha origini millenarie  (capitale d’Italia  è un inciso);

                   Prima di abbandonare questo semplice e tanto importante segnetto ricordatevi questo:

REGOLA N. 1:
se volete scolpire bene tutte le cose che si susseguono come in una fila ben netta di persone, METTETE LA VIRGOLA PUNTUALMENTE TRA L’UNA E L’ALTRA COSA:
-  scarpe, giacche, pantaloni, calzini, e’ tutta roba da lavare;
- lavava, stirava, leggeva, mangiava, non era mai stanca.

REGOLA N. 2:
- se volete dare alle enumerazioni una maggiore vivacità e scioltezza,
- se volte annullare ogni pausa tra cosa e cosa, OMETTETE LA VIRGOLA e otterrete l’effetto che volete.         

Un’ultima cosa, molto importante, molti si domandano se prima della si può mettere la virgola o no. Noi rispondiamo: di norma non si mette:
         es.  Pane, amore e fantasia
               Eldyna, Maria e ducky.

Se voi che scrivete intendete creare una pausa prima della  e  l’uso della virgola e ammesso:
es.
Ci vuole volontà e coraggio, e anche un po’ di fortuna.

Quella virgola, staccando il secondo membro del periodo, gli dà un particolare rilievo. Avete capito la sfumatura? e non mi riferisco…ai capelli.

FINE LEZIONE N.4

N.B. Nella lezione n. 5 sarà trattato “il punto fermo”.

Enzo