sabato 17 settembre 2016

LA SALUTE DELLE UNGHIE


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La violenza è semplice; le alternative alla violenza sono complesse.
(Friedrich Hacker)
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Le unghie sono costituite da una sostanza proteica, chiamata cheratina. In media, e durante tutto l'arco della vita, le unghie delle mani crescono 0,1 millimetro al giorno. Quelle dei piedi invece crescono di 0,05 millimetri al giorno.
L'unghia sana contiene il 18 per cento di acqua. Quando supera il 25% di acqua l'unghia diventa molto tenera e si spezza facilmente. Mentre invece se la percentuale di acqua scende al di sotto del 16% l'unghia tende a "sfogliarsi".

TENERLE SOTTO CONTROLLO
Le unghie possono essere la spia di piccoli malesseri e per questa ragione i dermatologi consigliano di controllarle spesso. Nella medicina tibetana cono considerate così importarti che il medico inizia la visita proprio esaminando le unghie del paziente. Qui di seguito un piccolo aiuto per interpretare i segnali.
UNGHIE FRAGILI
L'unghia sana è resistente, di colore rosato e ha una superficie uniforme e levigata. La tendenza a sfaldarsi potrebbe essere un segnale di deperimento generale, dovuto alla carenza di vitamine, come la vitamina A, B6, E, oppure di sali minerali quali il ferro, lo zinco, il selenio e il rame.
Potrebbe essere anche la conseguenza di una dieta drastica oppure ancora di trattamenti farmacologici prolungati.

UNGHIE GIALLE
Se le unghie sono gialle potrebbe dipendere da una malattia dell'apparato respiratorio, come pleurite, bronchite, sinusite cronica. In questo caso l'ingiallimento riguarda sia le unghie delle mani che quelle dei piedi.
Se invece le unghie sono violacee ci potrebbero essere problemi cardiocircolatori. Una cattiva circolazione provoca una scarsa ossigenazione dei tessuti, che diventano bluastri.



UNGHIE MACCHIATE


MACCHIE GIALLE:
Una macchia estesa di colore giallo-bruno è spesso riconducibile a un fungo, e quindi si parla di "onicomicosi". In questo caso bisogna intervenire subito per evitare il distacco dell'unghia.

MACCHIE BIANCHE:
Se invece la macchia è bianca, ma nella parte finale c'è una striscia rosa, si può sospettare una cirrosi epatica.

MACCHIE SCURE:
Le piccole macchie scure invece sono provocate da microtraumi e scompaiono in breve tempo. Se invece persistono potrebbe essere un neo benigno oppure un melanoma che cresce.



Onicofagia...che è ? come notate dalla foto è la (cattiva) abitudine di mangiare le unghie




La psicologia ha messo in relazione tre situazioni differenti: mangiarsi le unghie, disaccordi coniugali, stati emotivi. Le unghie sono indifese, diventano il bersaglio del cannibalismo quando dentro di noi si agitano insoddisfatte esigenze, vicinanze sgradevoli, lavori ingrati, amori spenti. Ce ne sentiamo offesi e scarichiamo sulle unghie l’aggressività. La dottoressa Anna Marie Davidson dell’Università del Kansas ha trovato il rimedio. Dopo aver raccolto cinquanta mangiatori di unghie dai diciotto ai cinquantaquattro anni (quindici donne, il resto uomini), li ha divisi in due gruppi e ha applicato queste terapie: a) placebo, cioè sostanza inerte gabellata per farmaco, b) istruzioni e convincimento. Ha anche associato queste terapie e alla fine ha dovuto concludere che la migliore è il convincimento: nella prima lezione si insegna anatomia e funzione delle unghie, nella seconda come conservarle, e come evitarne macchie e fratture, nella terza la circolazione delle dita e come migliorarla, nella quarta il massaggio delle mani o manicure. Ogni lezione dura venticinque minuti ed è settimanale. Ma al di la degli aspetti psicologici ci sono anche aspetti pratici da non sottovalutare come l’igene. Mangiare le unghie è dannoso per la salute in quanto può provocare il trasporto nella bocca di una grande molteplicità di germi. Tra i mangiatori di unghie rientrano anche i “mangiatori” della pelle e delle cuticole circostanti. Non sono da sottovalutare le disfunzioni che ne possono derivare, infatti ai bambini può provocare la deformazione del palato e di conseguenza denti crescono di traverso (a causa del continuo succhiare), l’onicofagia è diffusa anche fra gli adulti. Porre fine a questa tortura per le nostre mani è semplice, basta un po’ di volontà per ottenere ottimi risultati in poco tempo. Rosicchiarsi le unghie è un problema estetico, ma è può essere sintomatico di una personalità ansiosa e di uno stato di nervosismo. Come comportarsi ? Ecco i dettagli:






Individuazione della causa scatenate.

 Il primo passo per eliminare questo vizio è capire cosa lo provoca, in che momenti della giornata avviene: al semaforo, dopo una telefonata, in pausa caffè, mentre si guarda un film, ecc. Una volta indviduato il momento cruciale si dà il via al tipo di terapia da applicare. Negli ultimi anni sono state sviluppate diverse forme di terapia preventiva che includono: il ricoprire le unghie con una sostanza dal sapore sgradevole, come l’olio dell’albero del thè puro o diluito con olio di mandorle dolci; l’indossare un braccialetto; l’applicare le clips-unghie finte; il sostituire in vizio con un comportamento costruttivo; l’assunzione di alcuni farmaci che devono essere comunque prescritti dal medico; Possibili cure per i danni Per eliminare i danni provocati dell’onicofagia è consigliabile applicare ogni giorno sulle unghie prodotti specifici o dell’olio di germe di grano, che si trova in farmacia, per lenire la parte rovinata. A volte le unghie di chi soffre di onicofagia sono molto deboli e si spezzano facilmente. Per renderle più forti assumete integratori alimentari a base di ferro, cisteina e cistina che potrete trovare in farmacia in erboristeria e nei supermercati più forniti. Trattamento aromaterapico L’onicofagia solitamente è presente in persone tendenzialmente ansiose ed emotive che si mangiano letteralemente le unghie alla ricerca quasi ossessiva di un momento di distrazione. Nell’aromaterapia tradizionale, contro l’ansia sono utilizzati l’arancio, il basilico, il mandarino e la lavanda. L’olio essenziale di arancio dal profumo fresco, ricco, dolce-amaro è utile in caso di ansia, nervosismo, insonnia, ritenzione idrica, disturbi circolari, stanchezza, insonnia, stitichezza, disturbi digestivi, dermatiti, rughe, gengivite, stomatite. L’olio essenziale di Basilico dal profumo fresco, pungente, balsamico è consigliato nei casi di ansia con emicrania, cefalea, coliche, spasmi intestinali, affaticamento nervoso, superlavoro intellettuale, insonnia, stanchezza, dolori muscolari. La lavanda è tra i migliori profumi per alleviare l’ansia – ha un effetto di bilanciamento sul sistema nervoso, e aiuta anche a diminuire lo stress, depressione e persino l’insomnia. Un’altro ottimo profumo è lo Ylang Ylang. Questo profumo si ottiene dai fiori di un albero originario del Madagascar. L’olio essenziale è ottenuto per distillazione a vapore dei fiori freschi della pianta (specialmente quelli raccolti nei mesi di maggio e giugno, su terreni asciutti ad una certa altitudine).
 Invece, una metodologia che non ha controindicazioni e che da i risultati sperati è il metodo dei 21 giorni.
 Il metodo dei 21 giorni Seguite passo passo questo metodo, applicandolo a tutte le unghie.
 1° Giorno: Si inizia e non si torna indietro! Applica uno smalto rinforzante per difendere e proteggere le tue unghie. Quando è ben asciutto, stendi uno smalto dal gusto sgradevole, incolore e amaro che trovi in farmacia. In questo modo, ogni volta che avvicinerai le mani alla bocca ti ricorderai che vuoi smettere di mangiare le unghie. 
2° Giorno: Idrata le unghie! Stendi ancora lo smalto amaro in modo da rinnovare e rafforzare il sapore. Per evitare di rosicchiare le cuticole (le pellicine intorno alle unghie) anziché le unghie è bene ammorbidirle, renderle elastiche e flessibili con l’aiuto di una crema idratante. In questo modo le pellicine spariranno e non avrete voglia di toglierle con l’aiuto dei denti. 3°-5° Giorno: Lima le unghie! Comprati una lima e tienila sempre a portata di mano: potresti togliere le irregolarità del bordo in qualsiasi momento evitando di farlo con i denti. Continua con l’applicazione dello smalto amaro e della crema idratante per le cuticole.
 6° Giorno: Stai andando bene ! Cominci a vedere una piccola ricrescita di unghia, quanto tempo è passato dall’ultima volta! Procedi con la classica manicure, togli lo smalto e lima le irregolarità delle unghie. Lavati bene le mani e applica nuovamente lo smalto rinforzante e quello amaro. 
7°- 12° Giorno: Difendi i tuoi risultati ! Stendi ogni giorno lo smalto amaro. Mantieni morbide e idrata le cuticole. 
13°-20° Giorno: Stringi i denti ! La parte più difficile è ormai superata e il risultato finale non è così lontano, continua così! 21° Giorno: Complimenti! Congratulazioni l’obiettivo è stato raggiunto: sono tre settimane che non ti mangiucchi le unghie! Ti accorgi che hanno iniziato a superare il bordo delle dita. Ti sei sbarazzato di una piccola mania e hai dimostrato che puoi fare tutto quello che vuoi, se solo lo vuoi!

 Come comportarsi con i bambini 



Per affrontare il problema dell’onicofagia nel bambino, è importante che i genitori non drammatizzino. Rimproverare il bambino, farlo vergognare, metterlo alle strette serve solo ad aumentare il disagio e ad esasperare la situazione. Non servono a tal proposito, smalti amari o soluzioni simili che hanno lo scopo di evitare di mettere le dita in bocca, poiché l’impulso è irrefrenabile e non controllabile. L’unico approccio che possa sortire qualche effetto è parlare con il bambino delle sue ansie, cercandone i motivi; si può inoltre iscrivere il bambino ad uno sport, in modo che la sua aggressività possa sfogarsi in maniera costruttiva. 
Conclusione... 
In questa guida sono state illustrate le problematiche e le possibile cure. Per eventuali dubbi o chiarimenti è consigliabile consultare il proprio medico curante che saprà consigliare la soluzione più adatta, per risolvere il problema.

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