la quarta parte in data
16-04-2012
Parte 5
…ma chi deve
comandare?
DUCKY Enzo, tu che hai
spiegato tanto bene gli atteggiamenti, i comportamenti che distruggono un
matrimonio, dì anche quale dovrebbe essere la situazione ideale…insomma c’è
qualcuno che dirige? che comanda? che conduce?
ENZO Domanda esortativa
precisa e legittima. Ti rispondo subito: entrambi, Il marito e la moglie, il
LUI e la LEI. La domanda, di primo
acchito, sembra stupida, ma non lo è.
DUCKY Ok, sai bene che in
tutti i matrimoni si esprimono diversità di opinioni, occorrono contrasti,
dissidi, conflitti. E allora come la mettiamo?
ENZO 1) Che si deve fare? Altra domanda legittima!
Chi deve prevalere, Lui o Lei? Vediamo di dare delle indicazioni utili. Bisogna
discutere, mediare, cercare di fare un
compromesso o di raggiungere un accordo, ma non sempre ci si riesce. Quando
le opinioni divergono in modo “irreparabile” e non c’è speranza che si possa
arrivare a una posizione comune, G. Gargione propone di agire in questo modo: si
cede una volta per uno.
DUCKY Ottimo! Io cedo
questa volta, la prossima volta cederai tu.
ENZO 2) Applicate il principio del veto. Bisogna fare come nel
Consiglio dell’ONU, basta il veto di uno dei membri per bloccare qualsiasi
decisione. Nel caso di due coniugi o di due non coniugati, è tutto più facile.
Per qualsiasi spesa, o iniziativa, occorre il consenso di entrambi. In effetti,
un solo voto non basta per fare una scelta, bisogna essere in due a volerlo. Ho
conosciuto una coppia sposata: Lei decise di comprare una pelliccia, anche
senza “il voto” del marito; il marito, a
sua volta, senza il consenso della moglie, acquistò, una moto, per dispetto, e
non era nemmeno opportuno e necessario farlo; fu il primo di una serie di
errori che minarono l’armonia coniugale in maniera definitiva: separazione e
divorzio fu l’inevitabile conseguenza.
DUCKY Secondo me, quelle
“divergenze” non erano le prime. Comunque, sono d’accordo…ci vuole l’unanimità,
Enzuccio.
ENZO 3) Se la tua partner non è d’accordo su una scelta, chiedile di fare una controproposta.
DUCKY Dici a me? Se sai
che non ho nessuna donna, perché me lo chiedi. Semmai chieditelo tu davanti
allo specchio! Ma guarda che tipo! Tu hai mai fatto una controproposta ad una
Ciucciottina?
ENZO Ne ho fatte…ma mi
vengono in mente le mie Madonne, di Lourdes e Loreto, Quella, parlando con grande rispetto, di
Loreto, mi ha dichiarato testualmente…”Ducky, “ ‘a femmena è nu mistero gaudioso, e quando si innamora dà il meglio
di sé.”
DUCKY …e la Madonna di
Lourdes?
ENZO Ha detto che “bisogna amarle… non cercare di conoscerle e…avere
tanta pazienza.” Ah un’altra
cosa...mi ha consigliato con uno sguardo dolce, tenero e materno… “bisogna saperle prendere”, me lo ha detto due volte…”bisogna saperle
prendere”. In quel momento mi è venuto un pensiero: “Le so prendere, eccome!” E di botto Lei mi fa: “Non in quel senso
lì, scombinato,” Sono rimasto di sasso, mi sono sentito come un cane bastonato, Duc. mi aveva letto
nel pensiero.
DUCKY Ti credo,
scellerato, alla Madonna vai a fare quella battuta.
ENZO 4) Tiro un sospiro per riprendermi e
continuiamo: ai coniugi consiglierei…
DUCKY …un gustoso “pasta
e fagioli come primo, una bella braciola
come secondo accompagnata da patatine
fritte e come dessert…
ENZO …le vedi queste
forbici?...sono da sartoria…ma io le userò, se dici un’altra “fesseria”.
DUCKY Cretino…non dire
parolacce… francamente questa parola mi fa pensare a una fabbrica di…
ENZO Questa mi
piace…sfiziosa,,,direi alla Petrolini…basta così.
Ai coniugi….ssst….ai coniugi consiglierei: fare un baratto,
proprio come se si trattasse di un operazione commerciale: io vengo domenica a
pranzo dai tuoi genitori, ma tu poi verrai a pranzo dai miei!
DUCKY Giusto!
ENZO 5) Le giovani coppie possono ricorrere a un
sorteggio. Quando non si trovano altri mezzi, si può lanciare una monetina in
aria. Se esce testa, comanda LEI, se esce croce, comanda LUI: più democratico
di così, si muore.
DUCKY Capisco, non mi
pare una cattiva idea. Non bisogna poi intestardirsi sulle proprie posizioni,
essere pronti a smussare gli angoli e non eccedere in pignolerie.
ENZO Bisogna sforzarsi
per il bene della coppia, per l’armonia dell’unione, e se ci sono dei figli è
doveroso cercare di salvare la loro crescita pedagogica.
DUCKY Io ho vissuto una
situazione conflittuale…
ENZO Aspetta, me lo di
dopo. Un altro motivo che può diventare causa di litigio e di rottura è il
luogo dove risiedere. La situazione più a rischio, ovviamente, è la convivenza
con i genitori di uno dei due.
DUCKY È proprio questo
che ti voglio chiedere. Io ho convissuto con i miei suoceri.
ENZO E’ una situazione
a rischio perché è difficilissima, e questo per una serie di motivi: perché la
propria privacy non è protetta abbastanza, percè si tratta sempre della casa di
“un altro”, percè la tentazione di impicciarsi negli affari dell’altra coppia è
forte, eccetera.
DUCKY Si creano dissidi,
poi si uscì da quella situazione.
ENZO Ciucciottini, se
vi trovate nella necessità di convivere con i genitori, provateci pure, ma tenetevi pronti a cambiare casa. Se, infatti,
la coabitazione si dovesse risolvere in continui litigi, screzi, attriti, non
vi resta che trovarvi un altro tetto. Il rischio che correte è quello di
sfasciare non una, ma due famiglie. Non incaponitevi nello stare con i propri genitori, ma “vivete” con il vostro partner in un nido
che sia “tutto vostro”.
DUCKY Enzo, e se i due
“piccioncini” risiedono in città diverse, spesso lontane?
ENZO Il consiglio è
questo: prima di cambiare città e andare a vivere in un posto completamente
diverso da dove siete cresciuti, pensateci bene. Ogni anno centinaia di coppie
si separano per questo motivo.
DUCKY Ci sono donne che
“per amore” seguono il proprio LUI anche in città lontane.
ENZO …e quelle che “rompono” rinunciando al rapporto.
DUCKY E allora? Che vuoi
dire? Mi sembra che tu sia “dicotomico”, o molto buono o molto severo. Non sno
tanto d’accordo. A volte il bene e il male non sono scindibili esattamente a metà.
ENZO A parer mio dico
innanzitutto, questo, la città deve piacere alla Lei, come pure bisogna trovare
accogliente la sua gente e condividere la mentalità diffusa sul posto.
DUCKY Sembra facile…!
ENZO Per verificare che
esiste una “compatibilità”, trascorrete prima di “unirvi”, lunghi periodi, nei
limiti del vostro tempo libero, sul posto. Tenete presente che in quella città,
ci dovete passare il resto della vostra vita, non un week-end. Se trovate
assolutamente odioso viverci, non vi piace il luogo o la gente, al vostro posto
ci penserei cento volte prima di sposarmi.
Cambiare città, lasciare gli amici, i familiari, per andare a
vivere in un posto ostile, o che considerate ostile, non è una cosa di poco
conto, vi mettereste in una trappola. Mi sembra che basti per ora. Che ne dici,
Duc?
DUCKY Che ne debbo dire?
Hai detto bene e hai esposto anche meglio.
ENZO Però ritengo
opportuno precisare che le mie non sono semplici “teorie”, ma riflessioni, constatazioni di una realtà che presenta una moltitudine di
problemi e…l’amore… non sempre è sufficiente per far filare tutto liscio.
DUCKY Così sia!
ENZO Io aggiungerei
anche una buona dose di assertività
e una massiccia dose di empatia.
DUCKY O marò, stavi
terminando così bene e te ne vieni con quei due paroloni. Ora spiegali.
ENZO L’assertività è un
processo in cui un individuo impara a conoscere e rispettare i propri diritti e
quelli degli altri sia nelle decisioni che nell’espressioni delle opinioni
altrui.
DUCKY …e l’empatia?
ENZO è la capacità di
comprendere e identificarsi con le emozioni comprendendo le gioie e le
sofferenze altrui: è necessaria per arrivare a capire i propri e i sentimenti del prossimo.
DUCKY Insomma, capire gli
altri profondamente?!
ENZO E’ così!
DUCKY Eh, mi credevo, la fai sempre così difficile.
Avanti, passiamo ora a preparare la
cena.