venerdì 9 marzo 2018

L’ARCUBALENU DI L’AMURI (L'ARCOBALENO DELL'AMORE)



Si ‘ncuntraru a Casa Bianca
E si dettiru la manu, si vasaru
Poi misiru ‘na firma
E si scanciaru la pinna…
E accussi, secunnu Iddi , ficiru la paci.
Tuttu lu munnu li vitti
‘Nni parraru li giurnali
E tutti li televisioni…

‘Ca dissiru:
“FINARMENTI A PACI E FATTA 
MISSILI NUN ‘CCI ‘NNE CCHIU’
E BUMMI NUN ‘NNI PONNU CCHIU’ ITTARI
C’E’ SCRITTU ‘NTA ‘DDA CARTA CA FIRMARU.”

Ma quannu mai…
E si poi unu cumincia a sparari
L’autru ‘cchi ‘cci dici
Vidi ca tu firmasti ca bummi nun ‘nni po’ ittari ?
A chi servi firmari carti
Si poi li Bianchi ‘ccu li Niuri nun si vasanu ?
Si poi li Russi ‘ccu li Gialli nun si strincinu la manu ?
‘Ppi fari veramenti la paci
S’hannu ammiscari li culura
Biancu, Russu, Niuru e Giallu
Pi fari finalmenti
L’arcubalenu di l’AMURI.



TRADUZIONE

L’ARCOBALENO DELL’AMORE
Si incontrarono alla Casa Bianca,
Si dettero la mano, si baciarono,
Poi misero una firma…
E si scambiarono la penna,
E cosi, secondo loro, fecero la pace.
Tutti il mondo li ha visti,
Ne parlarono i giornali
E tutte le televisioni…

Che dissero :
“FINALMENTE LA PACE E’ FATTA
MISSILI NON C’E’ NE PIU’
E BOMBE NON NE POSSONO PIU’ BUTTARE,
C’E’ SCRITTO IN QUELLA CARTA CHE FIRMARONO.

Ma quando mai ?????
E se poi uno comincia a sparare ?
L’altro che gli dice :
“Vedi che tu hai firmato che bombe non se ne puoi buttare?”
A che serve firmare carte
Se poi i Bianchi con i Neri non si baciano ?
Se poi i Rossi con i Gialli non si stringono la mano ?
Per fare veramente la pace
Si devono mischiare i colori
Bianco, Rosso, Nero e Giallo
Per fare finalmente
L’Arcobaleno dell’ AMORE.

TOTO' MIGLIORE

giovedì 8 marzo 2018

8 MARZO, GIORNATA DELLA DONNA!



Anche questo 8 Marzo giunge al termine. Ma anche oggi, purtroppo, la cronaca ci da notizia di maltrattamenti ai danni della donna: "a Varese un operaio ha picchiato e minacciato, ustionandole il collo con la sigaretta, la sua ex. Però la donna, come spesso accade, ha tentato di giustificarlo con le forze dell'ordine, accorsi per proteggerla.

notizia qui

Dico io: uomo non regalare mimose.
Non fare auguri ma regala (tutti i santi giorni) il rispetto, la verità, i sorrisi, alle donne... se proprio insisti potrebbe essere piu' utile e apprezzato un mazzo di asparagi o carciofi.
A tutte indistintamente pure "la comare Cozzolino di Laurenzana" amica della D'Urso ed anche alle donne stronze.



Eh si perchè ci sono anche le donne stronze in circolazione, da sempre! Anzi come dice "donna moderna" ne esistono due tipologie: 
-quelle che nascono stronze, egoriferite, superbe e che non vi aiuterebbero nemmeno sotto tortura. 
-e quelle che ,invece, lo diventano all'occasione, più semplici da annientare, ma ingestibili perché caratterialmente instabili.



La mimica della stronza
La prima stronza la riconosci immediatamente: la mimica facciale così come la sua postura rigida grida tutto di lei. Ogni volta che ti rivolge la parola ti fissa con gli occhi socchiusi come se stessi parlando in una lingua straniera irriconoscibile, la bocca 'imbronciata' come neanche Miranda Pristley ne "Il diavolo veste Prada" e le sopracciglia impercettibilmente alzate a sottolineare lo stupore. Scommetto che almeno una volta nella vita ti sei imbattuta in un tipo del genere! 

Non rispondere alle provocazioni

Quelle che nascono stronze sono superbe, antipatiche e, nemmeno sotto tortura, ti diranno mai che potresti avere ragione. Anzi, tendenzialmente queste persone godono nel mostrarsi superiori a te facendoti sentire inferiore e insicura. Ma c'è un modo per 'annientarla': ti basta ignorarla. Ma ignorarla non significa non rivolgerle la parola ma semplicemente non rispondere alle sue provocazioni: guardala senza interesse e con distacco perché con questo tipo di persone l’unico mezzo per renderle inoffensive è non dar loro alcun "peso".




Stronze a comando

Ma veniamo ora al secondo tipo di stronza, quella cioè  che si trasforma in tale 'a comando', a seconda della situazione: è molto sottile nelle sue manifestazioni e non ha mai un comportamento da vera stronza ma in qualsiasi momento, e soprattutto senza nessun preavviso, è pronta a denigrarti e metterti in imbarazzo in pubblico.


Quando le donne sono ingestibili

Purtroppo queste donne, anche se più semplici da sbaragliare, sono parecchio imprevedibili. E ingestibili. L'unico mezzo per annullare la sua presunzione è comportarsi allo stesso modo e farla sentire a disagio di fronte ad altre persone (sì, sappiamo che non è proprio bello!): non c’è cosa peggiore che pensare di essere giudicata da qualcuno.



Se devi chiama stronze perchè siamo quelle delle verità scomode, accomodati pure e goditi il nostro essere vere.




E stasera orzotto con gli asparagi! Ricetta qui

Annamaria

mercoledì 7 marzo 2018

POESIA DI PASQUA 2018

Gentile Redazione Le mando questa mia semplice poesia Veda se ritiene utile pubblicarla, grazie.



Anche se il dolce profumo primaverile stenta ancora a farsi sentire, pubblico con piacere la poesia di Franco.
Possiamo sempre chiudere gli occhi e immaginare i colori della natura a primavera. E magari anche un mondo davvero migliore perche' tutto è possibile... 




Il dolce profumo della primavera è arrivato, creatività e tanti bei colori ha portato, da ammirare,
madre terra con i suoi frutti fa sognare, ci dona la meravigliosa Pasqua da festeggiare.
Sogno una Pasqua, dove fiorisce la verità e l’amore per la vita, da globalizzare,
ci sia onestà e rispetto per la dignità della persona, favorendo la diffusione di un clima cordiale.
Sogno una Pasqua, dove la luce del sole ci illumina, e, ci unisca nel dire basta armi, sì alla costruzione della pace in ogni angolo del mondo,
si scommetta su ideali sani, che aprano la mente e il cuore, per portare calore umano al fratello bisognoso.
Sogno una Pasqua, dove si pratica l’amicizia, con grande volontà la vera solidarietà,
valore umano, forte e bello, che porta alle persone armonia, gioia e serenità.
Sogno una Pasqua, dove ognuno pratica il bene e la bontà, fa buone azioni con semplicità,
portando con dolcezza una carezza, un abbraccio, un sorriso, ai bambini, vecchi e ammalati, con  umanità.
Sogno una Pasqua, dove ognuno pratica etica morale, ecologica nella fratellanza, segue la luce interiore,
da forza per promuovere la globalizzazione dei valori umani, libertà, uguaglianza, giustizia, ci farebbe onore.
Sogno una Pasqua, dove si fanno meno discorsi ma più disposti ad ascoltare le persone che soffrono, con umanità,
portare loro dei diritti universali, diritto al cibo, alla salute, all’istruzione, attuando la vera fraternità.
Sogno una Pasqua, dove tutti insieme, con coscienza, ci mettiamoa sognare, ma sopratutto a fare.
Francesco Lena

lunedì 5 marzo 2018

PER CHI NON LO SLA , NON E' SOLO UNA CANZONE





Un'idea nata da Cristian Luisi contro la sclerosi amiotrofica si è concretizzata, insieme a comici sardi, in un video (emozionante) e in un cd.





I ricavati "Per chi non lo sla" verranno destinati all'associazione "Io sto con Paolo".
Molti artisti comici sardi hanno partecipato a realizzare questo video:Pino e gli anticorpi, Marco Bazzoni, Giuseppe Masia, Benito Urgu, Soleandro, Battor Moritteddos, Nicola Cancedda, Tenorenis, gli Amakiaus, Francesco Porcu, Marco Piccu, Daniele Contu e Alvin Solinas.

La SLA è una una malattia neurologica-degenerativa rapidamente progressiva, conosciuta anche come malattia di Lou Gehrig. Chi ne è affetto, in breve tempo diventa quasi totalmente paralizzato e perde la capacità di parlare. Tuttavia, c'è chi è ancora in grado di sorridere e comunicare, spostando gli occhi e dirigendo lo sguardo sullo schermo del computer, per ascoltare questa bellissima canzone che gli è stata dedicata.

Ecco come inizia

Per chi non lo sla, la vita è quel viaggio
che inizia quel giorno che trovi il coraggio
di andare avanti e cercar di capire
com'è che la notte si deve reagire

Vedi tu amico mio

Per chi non lo sla, c'è un mondo diverso
dove un sorriso non viene mai perso
nei giorni in cui tutto si fa un po' in salita
e agli occhi degli altri ritrovi la vita

Credi tu amico mio

Una soluzione cercala con me
Grida tu il mio nome, dillo a tutti che
di cercare insieme non si smetterà
dillo a tutti quanti.


Annamaria