sabato 11 aprile 2015

A. MOSETTI, MADRE E FIGLIA UGUALI , (RI) FATTE CON LO STAMPINO



Essere madre vuol dire essere MAMMA! Anche se alle volte questo comporta ostilità da parte dei propri figli. Nel caso riportato dalla Lucarelli , trovo giusta la critica della bloggher, nei confronti della ex ragazzina di non è la rai , A. Mosetti, ormai quasi 40enne e madre di una ragazza 18enne che da in pasto ai vari social la figlia e se stessa con pose ammiccanti , offrendo il proprio corpo e quello della figlia (grave!) già ritoccato dalla chirugia plastica.



Poi e' un discorso a parte tutti questi figli di...che vogliono seguire le orme dei genitori famosi solo perchè raccomandati dai vari papà o mamme ; 


Naike Rivelli


vedi il figlio di J. Scotti, Albano, Ramazzotti , Caniggia, Rivelli e... presto...Santiago, il figlio di Belen...


Mosetti e figlia




(S. Lucarelli)
Non è (più) la Rai e mamma Mosetti non lo sa. 
Tra le ex ragazze di Non è la Rai c’è chi vent’anni dopo fa l’attrice credibile (Ambra, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore), chi tiene famiglia e ha appeso il singolo “Please don’t go” al chiodo per dedicarsi alla famiglia (Pamela Petrarolo, tra le tante), chi annaspa nel sottobosco televisivo (Laura Freddi) e chi ha deciso che tutto sommato nel 2015 basta sostituire Boncompagni con Instagram, i balletti ammiccanti con qualche selfie modello strapponcella di provincia e se stesse con la figlia adolescente e il Non è la Rai 2.0 è bello che servito. Sto parlando della frangetta tarantolata più famosa di quegli anni, ovvero Antonella Mosetti (oggi trentanovenne), che assieme alla figlia neo diciottenne Asia è da un paio d’anni protagonista di una preoccupante parabola molto rappresentativa di quanto le ambizioni di genitore frustrato riversate sui figli miste a ossessioni estetiche e uso sconsiderato dei social, possano creare dei mostri poco più che maggiorenni. Provate a scorrere l’account instagram della ragazza. Intanto come nome di battaglia s’è scelta un sobrio “lolitainred”, roba che se mia madre mi avesse beccata a farmi chiamare “lolita in rosso” nell’adolescenza, probabilmente sarei finita in una risaia cambogiana fino ai ventotto anni. Ma non è questo il punto. Il problema è la galleria infinita di selfie tristemente ammiccanti in cui la ragazzina si mostra in costume, hot pants e mutande, esibendo tatuaggi e tanti strati di trucco tanti quanti ce ne sono di Savoiardi nel Tiramisù. Non manca nulla, né le pose di spalle col costume in mezzo alle chiappe, né il bacio saffico con la sua amichetta.
ASIA NUCCETELLI FIGLIA DI ANTONELLA MOSETTI

Della serie: Miley Cirus dammi due anni e ti mando a sfamare i piccioni al parco Lambro. D’accordo, nuove generazioni, nulla di cui stupirsi, direte voi. Gli adolescenti si mandano su whatsapp i video in cui copulano o mostrano le tette per una ricarica Wind, figuriamoci se ci mettiamo a formalizzarci per due selfie da Lolita de noantri. Però c’è dell’altro, in questa moderna e avvilente faccenda. Ci sono un papà e una mamma palesemente eccitati dalla visibilità della figlia. C’è un papà che commenta divertito su instagram le sue pose ammiccanti con rossetto fucsia e ciglia finte : “Ti ho dato il permesso di uscire stasera? Guardi Colorado e poi a letto!”. C’è una mamma quarantenne, devastante, che sfida a colpi di selfie in costume da bagno la figlia diciottenne, indossando gli stessi bikini e scimmiottando le pose della figlia (o forse è la figlia che scimmiotta quelle della madre) in un delirio narcisistico che fa venir voglia di burqa e jihad . E l’ex Lolita di Non è la Rai, ormai trasformata a colpi di botox da gattina di Boncompagni a donna gatto, sponsorizza galvanizzata la sua giovane Lolita di Instagram, con continue lodi sulla bellezza sfolgorante della figlia. Con link ad articoli pietosi della serie “Antonella Mosetti e la figlia: sfida di bikini in piscina”. Con interviste su Chi e altre riviste in cui entrambe posano in mutande e la figlia si dichiara fiera di essersi tatuata la scritta “Lolita” poco più su della patonza. O afferma tutta tronfia “Piaccio tanto ai feticisti” e “Che male c’è se do un bacio lesbo e posto la foto?”, con la madre che le dice “Brava, tu sei bella, gli altri sono invidiosi!”. E se qualcuno, tra i commenti, fa notare che forse la ragazza a 18 anni appena compiuti tra selfie con la sigaretta e foto in slip con la bocca alla Signorina Silvani e le pose da cubista del Cocoricò, forse sta un tantino esagerando, la milf rampante piomba rapida a difendere la figlia con argomenti sofisticati tipo (testuali anche le maiuscole) “Invidiose, sfigate, cesse, MIA FIGLIA E’ IL TOP IN ASSOLUTO e voi? Frustrate a casa a guardare!”. E anche qui direte che sono antica. Che sto invecchiando. Che sono un anziano Solone tuona sentenze. Ma c’è un’altra piega in questa storia che fa una certa impressione. Una nuova frontiera dell’ossessione per la fama e il successo proiettato su una ragazzina che forse, in un altro contesto familiare, su instagram posterebbe foto di cani e normali ritratti con le amiche di scuola. Guardando le foto di Asia fino a un paio di anni fa è evidente che la ragazzina non è solo cresciuta. Non le si sono solo allungate le gambe. Le si sono anche gonfiate le labbra, si è assottigliato il naso, le è cambiata completamente la faccia. Prima aveva un visino simpatico, un naso importante, due labbra sottili e un sorriso semplice da ragazzina normale, ora sembra un misto tra la Jolie e la Parietti, tristemente modificata dalla chirurgia estetica in un età in cui una mamma dovrebbe regalarti autostima e consapevolezza di te, non il tagliando dal chirurgo. In un’età in cui una mamma dovrebbe capire che vent’anni dopo Non è (più) la Rai e che una ragazzina, a neanche diciotto anni, non ha bisogno di labbra nuove, ma di una madre con uno straccio di buon senso. Le figlie Frankenstein create con brandelli mal cuciti di ambizioni inappagate e proiezioni di gloria sono destinate a un’infelicità che mai nessun filtro di Instagram riuscirà a riparare. Chissà se mai sfiorerà questo pensiero alla Lolita in pensione, alla prossima posa da Lolita della Garbatella della figlia. (nella foto la figlia con la sua faccia di un tempo e con quella di oggi)

Annamaria


mercoledì 8 aprile 2015

COACH DELLE ABITUDINI





Oggi si riparte. Sono belle le ripartenze se fatte bene, se sono affrontate con uno spirito di speranza e di sicurezza che ne varrà comunque la pena. 
1) Pensa al perché stai facendo quello che stai facendo. Se il perché non è abbastanza forte, riparti iniziando a cambiare strada oppure trovalo. 
2) Datti intervalli di riposo che ti permettano di avere più energie. Non può essere Pasqua tutte le settimane, però tu puoi riposarti di più, organizzandoti meglio. 
3) Parti nella direzione che vuoi, con gli occhi sulla fine della giornata. Goditi il momento ed impara dall'oggi.
Non preoccuparti della vetta distante. 
L'affronterai quando sarà il momento. 
Buona ripartenza.

Annamaria