sabato 9 luglio 2011

PUPPURRI'...

 Anche il "ciucciottino" Enzo si cimenta con le barzellette
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A me sono piaciute...
ora tiratevi su!
ENZO

- Lei con la vi al posto della erre:
Cavo, mi fai una cavezza?
Lui:Ti amo tanto che ti faccio la carrozza compresi i cavalli.
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  • Cara, sarò il tuo calorifero finchè non sarai stufa.
  • Qual è la TV privata più porno d’Italia?
  • TELE LECCO.
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  • Non leggo le riviste porno, guardo solo le figure.
  • Ma…l’hard disk è un disco porno?
  • Nei film porno il protagonista e il montatore sono la stessa persona?
  • Una gamba dice all’altra: C’è qualcosa di grande fra noi due.
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  • REGOLE PER SCRIVERE CORRETTAMENTE L’ITALIANO:
  1. concordare i pronomi con il suo antecedente;
  2. non usare virgole, che non sono necessarie;
  3. il verbo devono sempre concordare con il soggetto:
  4. è importante un’ uso corretto dell’apostrofo;
  5. bisogna che si sappi usare il congiuntivo;
  6. rileggere sempre ciò che si è scritto per vedere se qualche parola;
  7. l’ortografia è esenziale.
  8. Ricordate come si scrive squola e cuaderno e che la cul tura è importante nella vita: vi saranno aperte tante porte.

La moglie al marito: “Caro…tu non mi ami più come una volta, quando mi accarezzavi con amore sotto il mento, che mi piaceva tanto.”
E lui: “Vedi, cara, vent’anni fa ne avevi solo uno di mento.
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Mangio troppo, lo so, è per questo che mi chiamano LUPUS IN TABULA.”

Mio nonno mi ha scritto la sua prima email:
Ciao Gianni, questa è una prova, sto imparando a usare la posta elettronica. Se ricevi il messaggio, telefonami!”

Mia suocera mi ha detto: “Quanto a bellezza, tu sei un incrocio tra Raoul Bova e Kevin Kostner. Solo che uno dei due non si è fermato allo stop.

Io, uno che sbaglia i congiuntivi non lo voterei neanche se sarei morto.

Non riuscivo a finire gli studi, mi mancavano 9 esami. Poi mi iscritto a un’università privata e finalmente mi ho preso la laura in giurisprudenza.

ENZO
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 LETTURE ESTIVE

tratto da "Le Storie da Calendario" di Bertolt Brecht. 

Un passante volle sapere da un fanciullo in lacrime il motivo della sua pena. “Avevo messo insieme due soldi per andare al cinema- disse il ragazzo- quando mi si avvicinò un giovane e me ne strappò uno di mano”, e indicò un giovane che si poteva vedere a qualche distanza. “E non hai chiamato aiuto?”- chiese il passante. “Certo”- disse il fanciullo singhiozzando un po’ più forte. “Non ti ha udito nessuno?”- domandò l’uomo- “Allora dammi anche quest’altro”. Gli prese di mano l’ultimo soldo e continuò tranquillamente la sua strada.



 

IL CANE, UN FEDELE AMICO


Un cane è indubbiamente l'animale più impegnativo per il tempo che richiede, le cure e la disponibilità, anche economica, per sostenere le spese necessarie per l'alimentazione e le visite dal veterinario. Ma si sa che tutte le cose belle hanno un prezzo alto e avere la compagnia di un cane è sicuramente una cosa molto bella.
Il rapporto che si stabilisce tra un cane e la famiglia che lo ospita può essere considerato una vera e propria amicizia, basata sul contatto fisico, espressioni, sguardi.
Un cane può diventare un buon compagno, un amico con cui giocare e, in alcuni casi, anche un aiuto effettivo. Ricambia il tempo che gli si dedica con tanto affetto e una devozione senza pari. In queste pagine ci sono alcune semplici regole da seguire per ospitare l'amico fedele.

IL CANE, A CHI E' ADATTO


Un cane è molto sensibile, ha bisogno di attenzioni e assistenza quotidiana, che va oltre la semplice nutrizione.
Ha bisogno di compagnia e solitamente tollera male la solitudine. Per questa ragione non è adatto a chi passa l'intera giornata fuori casa e non può portarlo con se, oppure chi è spesso in viaggio per lavoro.
E' necessaria una presenza costante, quotidiana, per diverse ore al giorno.
Inoltre, soprattutto se è di grossa taglia, ha bisogno di spazio, quindi non è sicuramente adatto a chi vive in un monolocale. 

IL CANE, COME TROVARLO


Non è necessario comprare un cane.
Si può trovare guardando tra gli annunci gratuiti, ci sono sempre deliziosi cuccioli in cerca di una famiglia, oppure, se si amano veramente gli animali e si pensa che vivere con un cane sia un'opportunità di crescita, si può scegliere di adottarne uno, andando a cercarlo in un canile o nel rifugio delle numerose associazioni animaliste che se ne occupano.
Non è affatto vero che i cani adulti non sono disposti a farsi prendere in casa, è una leggenda da sfatare. Farselo amico potrebbe essere un po' faticoso all'inizio. I cani abbandonati o cresciuti per la strada possono essere timorosi nei confronti dell'uomo. Per questa ragione sarà necessario avere un po' di pazienza e anche prudenza. Non bisogna forzare il contatto fisico, bisogna evitare i movimenti bruschi e gli sbalzi del tono di voce standogli vicini o parlando con lui.
Bisogna invece occuparsi del nuovo arrivato con regolarità, in modo che possa, un po' alla volta, abituarsi alla nuova presenza umana e ambientarsi ai ritmi della sua nuova vita. Ne varrà la pena, perché il nuovo amico sarà riconoscente e saprà ricompensare le cure che gli si dedicano con affetto e dedizione. 

IL SUO POSTO


Come cuccia, se il cane è di piccola taglia, può andare bene un cestino con un cuscino comodo e facilmente lavabile.
Oppure si possono scegliere le brandine per cani, che sono più facili da pulire, di grandezza adeguata in modo che si possa distendere in tutta la sua lunghezza.
Bisogna collocarla in un luogo che non sia di passaggio, anzi, meglio se piuttosto appartato, al fine di favorire il suo riposo. 


ATTREZZATURA NECESSARIA
PER OSPITARE IL NUOVO AMICO


Oltre che della cuccia, ha bisogno di due ciotole, una per il cibo e una per l'acqua che deve essere sempre pulita e lasciata a disposizione.
Bisogna comprare inoltre un collare, il guinzaglio e la museruola.
Se non si sono mai avute esperienze con animali forse potrebbe essere utile anche l'acquisto di un buon libro specifico sull'allevamento dei cani, sia per familiarizzare meglio con il nuovo amico, sia per poterlo consultare in caso di necessità. 


LA DIETA DI FIDO


Per favorire la tranquillità del cane è meglio dare delle abitudini precise per i pasti, collocando le sue ciotole in luoghi fissi.
Il pasto deve essere somministrato una volta al giorno, a orario fisso, preferibilmente la sera.
La mattina, se Fido lo desidera, si può dare del latte con biscotti o del pane secco. Da evitare il pane fresco perché fermenta. Sono da limitare anche i grassi cotti e i dolci.
L'alimentazione deve essere varia, composta da riso, sia lessato che soffiato, che è più digeribile della pasta. Le verdure e la loro acqua di cottura aggiungono preziosi sali minerali alla sua dieta.
Inoltre vanno bene le patate, la pasta e i farinacei in genere. Bisogna fare un uso molto limitato del cibo industriale in scatola, che potrebbe risultare comodo quando non si ha voglia di preparare la pappa, ma non fa certo bene per una alimentazione quotidiana.
La carne deve essere cotta perché potrebbe essere veicolo di parassiti.
Un cucchiaio di olio di oliva crudo aggiunto ad ogni pasto favorisce le funzioni intestinali e fornisce gli acidi grassi di cui ha bisogno per mantenere il pelo lucido e in buono stato.
Se il cane osserva ogni tanto un giorno di digiuno non bisogna preoccuparsi, e inoltre si deve permettergli di mangiare l'erba quando sente la necessità, che serve appunto a purgarlo.

USCITE QUOTIDIANE


La passeggiata dovrebbe avvenire tre volte al giorno, per almeno una ventina di minuti.
Se le strade sono appartate e se si ha la possibilità di portare il cane a spasso tra i prati, si può lasciarlo libero, almeno per una parte della passeggiata.
Quando lo si porta a spasso bisogna evitare di farlo avvicinare ai rifiuti e alla sporcizia, e si deve fare attenzione che non mangi cibi avariati trovati per strada o nei prati. 


IL CANE E L'IGIENE


E' importante una scrupolosa igiene fisica e dell'ambiente perché il cane è, fra gli animali domestici, quello che soffre di malattie che ricordano molto quelle dell'uomo con il quale condivide la vita.
Infatti quando vive in ambienti urbani fortemente inquinati ed è alimentato con cibi industriali inscatolati, il cane soffre degli stessi stress psicofisici di cui soffre l'uomo che si trova nelle medesime condizioni.
Non è necessario lavare il cane molto spesso, soprattutto se ha il pelo corto, è invece consigliabile spazzolarlo spesso, sia per mantenere il pelo pulito, sia per evitare che lo ingerisca, visto che si ricambia continuamente.
Quando è necessario, gli occhi si possono pulire con una garza inumidita.
Controllare periodicamente che non abbia le zecche. Se le ha bisogna irrorare con l'apposito insetticida anche la cuccia e le zone di muro e di pavimento dove il cane soggiorna più a lungo. Le uova delle zecche si schiudono e le larve affamate si orientano verso qualunque luogo dove sentono il calore animale e, se non trovano il cane, gli va bene anche l'uomo.
Bisogna usare con le dovute precauzioni gli insetticidi contro le zecche, perché contengono sostanze tossiche nocive sia per l'uomo che per il cane. 

IL CANE E LE CURE SANITARIE


Quando si acquista, si trova o si riceve in dono un cane, la prima cosa che bisogna fare è una visita dal veterinario. Durante la prima visita il veterinario si accerterà che il nuovo paziente sia in buona salute e potrà fornire preziosi consigli sui modi per avene cura.
Bisogna inoltre far fare le necessarie vaccinazioni e rispettare scrupolosamente le scadenze per i richiami.
Ogni tanto si può portare ugualmente a fare una visita di controllo, anche senza aspettare di notare che ci sia qualcosa che non va.
Per maggior sicurezza, sia del cane che di tutti, saltuariamente si può richiedere al veterinario il controllo delle analisi parassitologiche attraverso le feci.

canebau.com


tutti uniti contro l'abbandono

 


 Annamaria... a dopo


venerdì 8 luglio 2011

PUPPURRI'...




un caldo sorriso da Maria

                                                                                  
- Papà, papà perché hai sposato la mamma?
Te lo stai chiedendo anche tu, vero?
                                                                 
- Stasera esci? - No, non posso
Hahaha! Devi stare con la mammina?! - Si, con la tua!
                              
- Spense la luce.. chiuse la porta a chiave.. chiuse le tende, le finestre, le tapparelle.. mi buttò sul letto e mi disse:
Amore guarda ho l'orologio fosforescente 
                                                            
- Dopo aver visto l'ultima bolletta mi è passata la paura del buio.
Ora ho paura della luce.
                                                                           
- Ti senti solo ???
Apri un pacco di chewingum e tutti verrano da te!


 MARIA
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO2tWgmHi5c8Vvz5diOcpbBAkUzSpx3-itSj6NJPZ-p6t9tmZKMPS_RlYiEmLkATZg0C13UPC6UtTupTanFWgZ2cSPcjAIvo2chimdxbJCNEwg4GuSBz_Gh1zgpo4M0FL-vzRObtpNV5E/s1600/gif_animate_separatori_09.gif
si ride , si piange

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una ricetta al volo

CUORICINI AI MIRTILLI
http://www.caciosuimaccheroni.it/ricette2/cuoricini-ai-mirtilli.jpg
Ingredienti per 4 persone:
1 rotolo di pasta frolla fresca, 2 etti di confettura di mirtilli, 1 cucchiaino di zucchero a velo vanigliato.

Preparazione:
Stendere il rotolo di pasta su un piano e ricavare 4 dischi della misura degli stampini per tartellette. Tagliare 4 dischi di carta da forno e foderare gli stampini. Disporre quindi i dischi di pasta e bucherellare il fondo con una forchetta. Versare sopra la confettura e livellare la superficie con il dorso di un cucchiaio.
Con uno stampino per biscotti ricavare 4 cuoricini dai ritagli di pasta e posizionarli al centro. Tagliare a striscioline il resto della pasta e metterla intorno ai cuoricini.
Cuocere i dolcetti nel forno preriscaldato a 180 gradi per circa 10 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare.
Cospargere la superficie con lo zucchero a velo, lasciato cadere da un setaccino a maglie fitte. Levare i dolcetti dagli stampini, trasferirli nei piattini e servire.
Sono ottimi con il te o per la merenda.
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- Confucio dice: Chi se la tira troppo, rischia di strapparsela tutta. - 

 Annamaria... a dopo



TAV IN VALLE DI SUSA

 
SECONDO VOI PERCHÈ TUTTO QUESTO DIFENDERE LA TAV A TUTTI I COSTI DALLA RIBELIONE DEGLI ABITANTI DELLA VAL DI SUSA? ECCO LA DIMOSTRAZIONE CON QUESTO VIDEO "IL TAV SECONDO IL GIUDICE IMPOSIMATO. MAGISTRATO E POLITICO ITALIANO SI E' OCCUPATO DELLA LOTTA ALLA MAFIA , CAMORRA E AL TERRORISMO, TRA CUI IL RAPIMENTO DI A. MORO. SI OCCUPA ANCHE DELLA DIFESA DEI DIRITTI UMANI


giovedì 26 gennaio alla Fiom, intervento di Antonello Brunetti
COME NASCE E CHE COSA È LA TAV

Sino a Tangentopoli il sistema del passaggio di mazzette era abbastanza scoperto e rozzo. Esistevano due cupole, quella imprenditoriale e quella politico-amministrativa. Raramente avveniva un rapporto diretto fra chi versava e chi riscuoteva. Per il passaggio esistevano gli intermediari, i Pacini Battaglia per capirci, affiancati dai boiardi di Stato, dai tecnici, dai progettisti che agevolavano o bloccavano gli stati di avanzamento, le perizie suppletive, i ricarichi sull'appalto. Non era necessario inevitabilmente pilotare gli appalti, si poteva anche intervenire successivamente sulle ditte vincitrici.
Anche per l'Alta Velocità dapprima si pensa di agire così e i diari di Lodigiani confermano la presenza di tangenti per la Bologna-Firenze.
É proprio nel 1990-1992 che ci si inventa il sistema TAV creando uno scatolone vuoto. Privo di capitali e di capacità tecniche. La sua unica funzione è quella di fare da intermediario fra pubblico e privato. Sparisce il sistema classico, ad esempio di un Comune che fa un appalto per un campo sportivo e, sulla base del criterio impostato in precedenza, vince e opera la ditta che ha fatto l'offerta migliore.
Sono Cirino Pomicino e Necci che inventano il sistema TAV spa, una società di diritto privata che non fa parte della amministrazione pubblica e che ha il compito di far preparare i progetti e gestire le assegnazioni.
Essendo una società privata i suoi debiti rimangono fuori dalla contabilità pubblica e in questo modo decine di miliardi di lire di debito rimangono fuori dal Bilancio statale superando così i limiti imposti da Maastricht.
La TAV non fa praticamente nulla ed è totalmente incompetente. Unico obiettivo quello di gestire l'immagine della operazione (convegni, pubblicazioni, pubblicità) e soprattutto fare da intermediario.
"L'affare del secolo" nasce con sei tratte ad A.V. alle quali si aggiunge qualche mese dopo quella anomala della Genova-Milano per accontentare gli esclusi e soprattutto la vecchia Montedison.
La TAV privata deve gestire i soldi dei privati. Questa la grossa frottola che verrà diffusa in tutta Italia dal 1992 al 1998. Cosa assolutamente falsa poiché il famoso 60% dei finanziamenti di origine privata non si vedrà mai, neppure una lira è stata spesa dai privati. Ci sono stati, è vero, prestiti da parte di banche, ma tutti garantiti dal Ministero del Tesoro.
Noi dei Comitati sostenemmo questa verità fin dalle Osservazioni presentate nell'agosto del 1992, e si dovette attendere il 1998 prima che un uomo politico, in questo caso il ministro Burlando, dicesse a chiare lettere che i privati non avevano tirato fuori una lira. È in questa occasione che la TAV diventa pubblica e restituisce le poche quote messe a disposizione delle banche.
Il 7 agosto del 1991 lo Stato deliberò di mettere a disposizione il 40% della cifra complessiva per l'Alta Velocità, allora quantificata in 26.000 miliardi di lire, ossia versò 12.000 miliardi. Tali finanziamenti esclusivamente pubblici derivano da prestiti che comportano interessi intercalari che nel 2002 hanno richiesto 350 milioni di euro, 550 nel 2003 e 700 nel 2004.
È previsto che dal 2010, data in cui si presumeva che l'Alta velocità sarebbe entrata ovunque in funzione, oltre agli interessi intercalari, che allora saranno intorno ai 17.000 miliardi di lire, scatterà la restituzione entro vent'anni del capitale complessivo che, secondo nostri calcoli sarà cresciuto a 88 miliardi di euro ossia del 623% rispetto al 1991. E dove prendere i soldi per pagare interessi e restituire il capitale (un contributo annuale previsto intorno ai 6.000 miliardi di vecchie lire), visto che ormai è convinzione degli stessi gestori delle Ferrovie che le entrate derivanti dalla gestione non supereranno il 15% delle spese sostenute?
Dato che il ministro Lunardi ha ormai acquisito il nomignolo di la talpa mi pare appropriato raffrontare questa architettura contrattuale incentrata sulla scatola vuota della TAV come una talpa che sta scavando sottoterra e che poi, fra pochi anni, emergerà e allora, non me ne vogliano le reali e simpatiche talpe, saranno lacrime e sangue per le casse pubbliche italiane e sinceramente penso che sarà difficile ripianarle.
E ricordiamoci che stiamo parlando solo di Tav e che la stessa cosa vale per Ponte di Messina, Mose, e tutte le altre opere della legge obiettivo con un debito pauroso che renderà impossibile gestire il risanamento economico dell'Italia.
E tutto questo mentre le linee di un vecchio ma sano sistema ferroviario vanno allo sfascio senza alcun intervento di riqualificazione e di ammodernamento; mentre il personale è stato ridotto da 210.000 addetti a 100.000; mentre le efficienti officine di manutenzione, ricche di professionalità, sono state interamente smantellate; mentre si tagliano i fondi per garantire la sicurezza e si impone il macchinista unico; mentre si eliminano le cosiddette tratte non redditizie anziché potenziarle per poterle rendere produttive, mentre si elimina la tecnologia tutta italiana del Pendolino con enormi possibilità di espansione produttiva sostituendolo con il macchinone ETR 500, non prodotto da noi, pesantissimo e squassabinari. L'unica cosa a non essere tagliata sono gli appannaggi ai dirigenti e le società che ruotano intorno alle Ferrovie e che producono se stesse, montagne di carta, consulenze a gogo e immagini pubblicitarie.
L'incredibile è che il governo, pur assorbendo la TAV, ha lasciato e legalizzato la sua vecchia funzione.
In Europa sono ammessi due tipi di contratti fra pubblico e privato. Se il pubblico ha i soldi fa un contratto d'appalto e controlla tutto quel che esegue la ditta appaltatrice.
Se non ha i soldi può fare un contratto di gestione per cui la ditta fa l'intervento a proprie spese e ottiene in cambio la gestione dell'opera per tot anni per cui ha tutto l'interesse di realizzare un'opera fatta per bene e che funzioni perfettamente per tutti gli anni di concessione e nello stesso tempo sa che corre un rischio.
Ad esempio se un Comune mi affida il compito di realizzare un campo di calcio per poi consentirmi di rientrare delle spese con la gestione, so che devo farlo per bene altrimenti devo chiuderlo per rifare il manto erboso o le tribune e ci rimetto. Per di più se la squadra che gioca su quel campo non va bene il pubblico si ridurrà e, senza colpa alcuna mia, ci rimetterò (il rischio).
Con la legge obiettivo il general contractor non partecipa a nessun appalto, stabilisce lui il prezzo, viene pagato al 100%, ha il massimo potere progettuale consentito, ha tutto da guadagnare se si ritarda o si fanno variazioni poiché comportano maggiori introiti e soprattutto non corre alcun rischio.
Di fronte a questa colossale Truffa nei confronti dello Stato, ossia di tutti noi (ad esempio solo il Terzo Valico costerà a ciascuna delle famiglie italiane dai 250 ai 300 euro) occorre battersi ma non tanto per difendere l'ambiente, il giardino di tutti, ma soprattutto per difendere l'interesse nazionale che viene calpestato da bande di lestofanti in simbiosi, politici e imprenditori, affiancati da una informazione dalla quale sono completamente scomparsi i fatti, le cause, i fini e che si basa su vuoti slogan e su luoghi comuni.
Se ci sarà una forte resistenza, del tipo Val di Susa, allora forse si inizierà una storia diversa che parlerà di treni costruiti per essere utili alla qualità della vita dell'uomo e non di territori e uomini sacrificati nel nome dei treni, della velocità e soprattutto della logica del profitto individuale.
Noi su questa lunghezza d'onda ci troviamo da sempre e, anche se spesso siamo stati trattati con irritata arroganza, definiti sprezzantemente asini raglianti, ambientalisti inutili, candelai o anarco insurrezionalisti, siamo disponibili a discutere e a presentare le nostre proposte articolate, ampie e che esistono fin dall'inizio di questa vicenda, nel 1992. Ciò, e scusatemi se faccio l'apologia dei movimenti, non è facile e dimostra una accettazione della democrazia ad altissimo livello. Noi vogliamo discutere, confrontarci, ascoltare ed esprimere opinioni e vi giuro che non è facile con il muro di gomma di una classe politica rinchiusa nei propri riti, non disponibile a mettersi in discussione, ostile ad ogni espressione che non sia il complimento untuoso dei molti, troppi lacchè. Inoltre, e lo capite certamente, mettersi a dialogare con una classe politica che ha prodotto la TAV richiede uno sforzo immane che non è facile reggere.
Ricordo che alla fine di un suo intervento nell'ottobre del 1992, Alberto Santel, che aveva avuto il compito di spiegare ad una folta assemblea che cosa fosse la TAV, si era chiesto se tanti cittadini dovessero turbare le loro attività e la quotidianità degli impegni di lavoro per presentare pagine e pagine di osservazioni al progetto o non fosse più giusto replicare con un secco commento: "Visti gli antefatti, considerato il progetto si chiede per i responsabili una sola cosa: IN GALERA!".

SEI COSETTE SULLA VAL di SUSA ricavate da un incisivo articolo di Luca Mercalli
- Se non si avviano subito i cantieri si perdono 600 milioni di euro europei. In realtà sono 300 perché metà sono francesi e metà italiani. Parliamo chiaro: se non si inizia si guadagnano 17 miliardi di euro (quanto occorrerebbe ora), niente debiti capestro sino al 2040, vivibilità in una intera valle distrutta da opere che movimenterebbero centinaia di camion per una dozzina d’anni, nessuna conseguenza negativa per i trasporti che sono in fase riduttiva e facilmente sostenibili con le linee attuali decisamente sottoutilizzate.
- “Le grandi opere non le vuole più nessuno, salvo chi le costruisce e la politica bipartisan che le sponsorizza con pubblico denaro. Dell'inutilità del Ponte sullo Stretto non vale più la pena di parlare, e dell'affaruccio miliardario delle centrali nucleari ci siamo forse sbarazzati con il referendum. Prendiamo invece il caso Tav Val di Susa. Per i promotori si tratterebbe di un progetto "strategico", del quale l'Italia non può fare a meno. Chiacchiere senza un solo numero a supporto, è da vent'anni che le ripetono. I numeri invece li hanno ben chiari i cittadini della Valsusa che costituiscono un modello di democrazia partecipata operante da decenni, decine di migliaia di persone, lavoratori, pubblici amministratori, imprenditori, docenti, studenti e pensionati, in una parola il movimento "No Tav", spesso dipinto come minoranza facinorosa, retrograda e nemica del progresso.
- Veniamo ora all'essere tagliati fuori dall'Europa: detto così sembra che la Val di Susa sia un'insuperabile barriera orografica, invece è già percorsa dalla linea ferroviaria internazionale a doppio binario che utilizza il tunnel del Frejus, ancora perfettamente operativo dopo 140 anni, affiancato peraltro al tunnel autostradale. Questa ferrovia è attualmente molto sottoutilizzata rispetto alle sue capacità di trasporto merci e passeggeri, sarebbe dunque logico prima di progettare opere faraoniche, utilizzare al meglio l'infrastruttura esistente. Lyon-Turin Ferroviarie a sostegno della proposta di nuova linea ipotizza che il volume dell'interscambio di merci e persone attraverso la frontiera cresca senza limiti nei prossimi decenni.
I dati degli ultimi anni lungo l'asse Francia-Italia smentiscono infatti questo scenario: il transito merci è in calo e non ha ragione di esplodere in futuro. Un rapporto della Direction des Ponts et Chaussées francese afferma che riguardo al trasferimento modale tra gomma e rotaia, la Lione-Torino sarà ininfluente.
- E ora i costi di realizzazione a carico del governo italiano: 13 miliardidi euro, che considerando gli interessi sul decennio di cantiere portano il costo totale prima dell'entrata in servizio dell'opera a 17 miliardi di euro. Ma il triste è che anche quando funzionerà, la linea non sarà assolutamente in grado di ripagarsi e diventerà fonte di continua passività, trasformandosi per i cittadini in un cappio fiscale.
- La banalità più disperante è l’affermazione che "i cantieri porteranno lavoro". Ma suvvia, ci sono tanti lavori più utili da fare e che a pari cifra garantirebbero molti più posti di lavoro! Piccole opere capillari di manutenzione delle infrastrutture italiane esistenti, ferrovie, acquedotti, ospedali, protezione idrogeologica, riqualificazione energetica degli edifici, energie rinnovabili. Non abbiamo bisogno di scavare buchi nelle montagne che a loro volta ne provocheranno altri nelle casse statali, altro che opera strategica!
- Se oggi in Italia tanti comitati si stanno organizzando per dire "no" alle grandi opere e per difendere i beni comuni e gli interessi del Paese, non è per sindrome Nimby (Non nel mio cortile), bensì perché per troppo tempo si sono detti dei "sì" che hanno devastato il paesaggio e minato la nostra salute fisica e mentale.

Anche se Voi Vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti (F. De Andrè, Canzone del Maggio)



Annamaria & Antonio

giovedì 7 luglio 2011

TEST SULL'AMBIZIONE - di ENZO -




IL TEST SULL’AMBIZIONE

Siete persone ambiziose e volitive? Quando avete uno scopo, dedicate tutte le vostre energie al suo conseguimento o date poca importanza alla competitività?
Ciucciottine e ciucciotti, cercate di rispondere in modo sincero alle seguenti 30 domande, in caso di incertezza, fate una crocetta in corrispondenza del punto interrogativo.

DOMANDA 01
Sentite fortemente l’ambizione di primeggiare nella comunità di cui fate parte?
SI ? NO

DOMANDA 02
Vi prefiggete aspirazioni modeste allo scopo di risparmiarvi eventuali delusioni?
SI ? NO

DOMANDA 03
Vi ritenete ambiziosi?
SI ? NO

DOMANDA 04
Per conseguire il successo lavorate sodo invece di fantasticare per ottenerlo?
SI ? NO

DOMANDA 05
Avvertite una certa tendenza alla pigrizia?
SI ? NO

DOMANDA 06
Quando eravate studenti vi preparavate con molto impegno agli esami?
SI ? NO

DOMANDA 07
Portate avanti il vostro lavoro con determinazione?
SI ? NO

DOMANDA 09
Certi giorni vi capita di non combinare nulla?
SI ? NO

DOMANDA 10
Vi riesce difficile godervi una vacanza perché preferireste trovarvi invece al lavoro?
SI ? NO

DOMANDA 11
Confrontare spesso la vostra abilità e i risultati che ottenete in un dato lavoro con quelli degli altri?
SI ? NO

DOMANDA 12
A volte siete così entusiasti del vostro lavoro da non riuscire a prendere sonno la notte, se vi pensate?
SI ? NO

DOMANDA 13
Siete portati a rodervi per l’invidia di fronte ai buoni successi altrui?
SI ? NO

DOMANDA 14
Vi animate quando descrivete a un’altra persona il lavoro che state eseguendo?
SI ? NO

DOMANDA 15
Per voi è sommariamente importante “riuscire nella vita”?

DOMANDA 16
Vi piace leggere le biografie di personaggi famosi?
SI ? NO

DOMANDA 17
Procurate di svolgere di buon grado il vostro lavoro, giorno dopo giorno, invece di affannarvi per migliorare la vostra carriera?
SI ? NO

DOMANDA 18
Se siete presi dal lavoro, vi riesce difficile seguire quello che vi stanno dicendo?
SI ? NO

DOMANDA 19
Vi riesce facile non pensare al lavoro quando siete in ferie?
SI ? NO

DOMANDA 20
Siete soddisfatti di quanto guadagnate attualmente?
SI ? NO

DOMANDA 21
Vi piacerebbe molto trovarvi “al centro dell’attenzione”?
SI ? NO

DOMANDA 22
Vi siete mai proposti come modello per la carriera una persona che ha raggiunto il successo?
SI ? NO

DOMANDA 23
Se vi accorgete di cedere alla pigrizia reagite subito?
SI ? NO

DOMANDA 24
Vi sentite più orgogliosi del dovuto per il lavoro che svolgete?
SI ? NO

DOMANDA 25
Desiderate fortemente “migliorarvi”?
SI ? NO

DOMANDA 26
Preferite frequentare le persone che potrebbero aiutarvi a farvi strada?
Si ? no

DOMANDA 27
Ce la mettete tutta, tenacemente, per fare carriera?
SI ? NO

DOMANDA 28
Quando siete su una scala mobile, vi lasciate trasportare senza salire i gradini?
SI ? NO

DOMANDA 29
Fra i vostri valori prioritari collocate il successo?
SI ? NO

DOMANDA 30
Spendete molta parte della vostra energia nel tentativo di dare un apporto creativo alla società?

LA VALUTAZIONE DEL TEST:
Il SI vale UN (1) punto;
Il punto interrogativo vale MEZZO punto;
Il NO vale ZERO punti.

Avendo risposto a tutte le domande, si otterrà quindi un punteggio tra zero e 30, con una media attorno ai 15 punti.
Quanto più il risultato si allontana da questo valore per salire verso il 30. tanto più sarete una persona ambiziosa, strenua lavoratrice, combattiva, spinta dalla volontà di migliorare la vostra condizione sociale e portata ad attribuire un valore prioritario alla produttività e alla creatività.
Quanto più il risultato scende verso lo zero, tanto più sarete una persona che attribuisce scarsa importanza alla competitività; a volte, gli individui con punteggi bassi sono apatici, timidi, schivi e non si propongono una meta precisa.

Fine

Enzo




mercoledì 6 luglio 2011

Facebook si appresta a lanciare Skype video-chat

 Una notizia per gli appassionati di fb

Qualche mese fa il colosso dei social network Facebook e il software VoIP più usato, Skype, hanno firmato un accordo per portare un'integrazione reciproca dei servizi per gli utenti nelle rispettive piattaforme. Se il primo periodo di collaborazione ha visto perlopiù delle aggiunte volte alla condivisione della base di utenti, adesso sembra che sia arrivato il momento per offrire il servizio di videochiamate direttamente dalle pagine di Facebook.

Questo almeno è il contenuto della rivelazione attesa per la prossima settimana, definita straordinaria dai vertici della compagnia di Mark Zuckenberg. I frutti di questa partnership andranno a insidiare non poco le velleità di Google di diventare social network con quel servizio Google+ appena lanciato.

Insomma: in questo periodo di crescita vertiginosa del settore IT che sembra non avere fine, le alleanze strategiche assumono importanza critica per determinare gli equilibri di mercato, e le decisioni che un domani influenzeranno centinaia di milioni di utenti. In questo scenario l’alleanza Facebook-Skype (che è a sua volta stato acquistato da Microsoft) rappresenterà un centro di gravità di primaria importanza, che Apple e Google dovranno saper fronteggiare.



E in tutto questo, gli utenti finali (per una volta) ci guadagnano.


Annmaria... a dopo

SOGNO D'ESTATE di ENZO

L'ultima composizione di Enzo: una poesia dialogata! Prima di pubblicare (domani) un altro "interessantissimissimo" test !




SOGNO D’ESTATE

CUORE Anima, se mi leggessi dentro!
ANIMA Dentro dove?
CUORE Nel profondo.
ANIMA Che cosa dovrei leggere?
CUORE Uscire da qui, dal Corpo, evadere…
ANIMA Sei matto, è impossibile!
CUORE Non sono matto…e nemmeno tu lo sei: io e te siamo UNO e DUO nello
Stesso tempo.
ANIMA Che vuoi dire, non ti capisco…Uno e Duo…!?
CUORE Siamo singoli, ma indissolubilmente legati come una cosa sola. La tua vita, le tue gioie e i tuoi dolori sono anche i miei.
ANIMA …e siamo prigionieri del CORPO. Non ci siamo mai separati da Lui.
CUORE …e nemmeno Lui riesce a separarsi da noi. Potremmo tentare un fuga.
ANIMA Ti ripeto, è impossibile!
CUORE Fifona, di che hai paura? Potremmo evadere e poi…tornare da Lui.
ANIMA Ma Lui non può stare senza di me…diventerebbe malinconico, debole, perderebbe il coraggio di lottare nella vita.
CUORE E’ vero, Cuore, e senza di me soffrirebbe le pene dell’inferno. Io gli servo per amare; se non sono con Lui, vivrebbe una vita desolata senza significato, scialba insomma, come se fosse morto dentro.
ANIMA Allora, Cuore, che facciamo…ci rassegnamo?
CUORE No, Anima, evadiamo…fuggiamo…insieme lasceremo il Corpo…siamo in estate…è il periodo buono: le notti sono piene di stelle. A noi ne servono due, la mia e la tua ci sorreggeranno durante la fuga.
ANIMA Sai, mi hai convinto…ma dimmi…qual è lo scopo di questa fuga? Dove andremo?
CUORE Ingenua, ecco la solita ingenua…non l’hai ancora capito? L’AMORE:
Andremo a raggiungere i nostri amori: tu la tua Anima lontana e io il mio Cuore anche lui lontano.
ANIMA Cuore, era da tanto che non mi scendeva una lacrima.
CUORE Le mie me le tengo tutte dentro, non voglio che Il Corpo se ne accorga, siamo già in due a soffrire.
ANIMA Quando evaderemo, dimmi!
CUORE Non stanotte…sai che c’è una notte delle stelle cadenti?
ANIMA Certo, in quella notte si esprimono desideri.
CUORE …vedrai che le stelle sono nel massimo splendore!
ANIMA Appena vedrò una stella cadere, esprimerò il mio desiderio, e anche tu farai lo stesso!
CUORE Perspicace, amabile e amorevole,..ecco quello che sei…oltre che…piccola!
ANIMA …e tu, tenero, amorevole e bello da principe azzurro.
CUORE Ricordati, lasceremo il Corpo, ma non temere…poi torneremo, sai bene che il Corpo non può stare senza di noi.
ANIMA Cuore, non ti arrabbiare…dimmi…
CUORE No, non mi arrabbio…cosa c’è?
ANIMA Durante il viaggio starai sempre vicino a me?
CUORE Ma certo,,,per tutto il viaggio…promesso, ansiosetta. Ora, però, dormiamo!
ANIMA Sì, dormiamo.
CUORE Distenditi sul fianco e poggia la testa sul mio petto.
ANIMA Cuore…mi tieni la mano?
CUORE Sì, ecco!
ANIMA Posso dirti una cosa?
CUORE Sì, ma…una sola.
ANIMA Come batte il tuo cuore!
CUORE Dovresti sapere anche il perché.
ANIMA Lo so lo so, Cuore, TU AMI!
CUORE …e io divento sempre più pesante per “i pesi” che porto dentro.
ANIMA Io ti aiuterò a sorreggerli. Sarò sempre al tuo fianco!
CUORE Grazie, anch’io i tuoi…ora dormi…dormi…
ANIMA Sì, sento il tuo cuore…che…batte…pa-tu…pa-tu…pa-tu…
CUORE Dormi…è un ordine…dormi
ANIMA Sì, dormo…doorm…dor..m…dor…no..ttee!

FINE


ENZO

martedì 5 luglio 2011

I RECORD: L'ORGANO PIU' PICCOLO - di ENZO -


QUELLO PIU’…PICCOLO

Dati storici confutabili e inconfutabili e la natura che si diverte con le sue diversità!

LEI “Marò, ce l’hai così piccolo?”
LUI “Ti assicuro che è già in stato di erezione!”

Terrazzo di casa, ombreggiato da tende grigie ai tre lati: Enzo e Duc distesi in due sdraio. Ore 20.25. Mancano 5 minuti al rito del caffè.


ENZO Sai, Duc, è piaciuto il pezzo sulla lunghezza!

DUCKY Non avevo dubbi; sono pezzi che stuzzicano le ghiandole salivari delle ciucc…

ENZO Alt, che ti prende, Duc. Self control… e sai bene che significa! Piuttosto…il caffè a che punto è?

DUCKY (curva la mano e la porta all’orecchio) La moka è in ebollizione.

ENZO (arriccia il naso e chiude la bocca) Ahaa, questo è delizia dell’olfatto.

I due fratelli prendono il caffè.

ENZO Allora, Duckino, riprendiamo con i record…quelli particolari…è chiaro. Andiamo a ritroso? Quelli grandi…ma ci sono quei maledetti…poco sviluppati…!

DUCKY Ti piace l’argomento, eh?

ENZO Certo, dopo questo inestimabile caffè, niente tele… non ci resta che gustarci questo, anche se tiepido, venticello. Sono le 20.30 e si sta piuttosto bene qua fuori al balcone.

DUCKY Eh, sì, ora si comincia a respirare meglio.

ENZO Dai, torniamo ai record…abbiamo esaminato il più grande…parliamo ora del “più piccolo”. Non ce la faccio, Duc, mi viene da ridere…ma mi trattengo.

DUCKY L’argomento ti fa ridere…ma pensa a quei poveri disgraziati che vantano – si fa per dire – questo tipo di record o soffrono questo problema…come minorati sessuali.

ENZO Ci sono tante battute su questa malformazione.

DUCKY Eh, già! C’è chi nasce biondo, chi nasce audioleso, chi videoleso…

ENZO …e chi tiro…leso, conosco la battuta, fratello Duc!

DUCKY e chi “gnocchettato o gnocchettino”. Ci va di scherzare, ma tu pensa che molte persone , secondo alcune stime, sempre relative e discutibili, pensano di avere un organo sessuale inferiore alla media.

ENZO Ci sono studi in proposito, anche se discutibili?

DUCKY Sì, e forse potrebbe consolarli sapere che sono numerosi gli uomini che posseggono organi estremamente piccoli. Lo studioso Pomeroy afferma che “l’organetto” più piccolo, rilevato dalle indagini dal dottor Kinsey, era lungo, e non ridere, 2,50 cm.

ENZO Poco più di un batuffolo. Ci vogliono gli occhiali a distanza ravvicinata per vederlo. Però non specifichi se “a capo chino” o “sull’attenti”?

DUCKY Questo non si sa bene, voglio credere misurato “in stato di quiete”; però posso dire del più piccolo organetto “sull’attenti”, eretto quindi: secondo lo studio FORUM…
nella vita cresceranno o diventeranno nevrotici o complessati. E non sono piccolezze queste cose.

ENZO Secondo, non esagero, sono proprio piccolezze.


DUCKY Ci mancava la battuta…me l’aspettavo. Purtroppo, questi “organetti” vengono etichettati con il termine appropriato di micropeni o anche micro falli.

ENZO La natura infame!

DUCKY E’ un’anomalia congenita…uno ci nasce “povero in canna”.

ENZO Guarda chi parla di battute: non hai resistito.

DUCKY …dovuta ad una insufficiente stimolazione di testosterone durante lo sviluppo del feto. Questo disgrazia viene chiamata anche microspadia.

ENZO Passare un guaio così…poteva capitare a te!

DUCKY …o a te…tiè…e fammi toccare!

ENZO Sei a posto, Duc. a postoo!

DUCKY Anche tu, sciagurato di fratello.

ENZO Vuoi sapere una cosa? Al posto di Mamma io non ti avrei fatto uscire. Ti avrei attaccato al cordone ombelicale come Tarzan… così potevi saltare e volare nel grembo…e per evitarti la solitudine ti avrei trapiantato una scimmietta…che avresti potuto chiamare Duchettina. Ah ah!

DUCKY Prosaico…avrai pure dell’immaginazione…ma sei prosaico.
Continuiamo?

ENZO Certamente, riprendi. Dicevi della microspadia.

DUCKY Sì, C’è una superdisgrazia che potrebbe colpire un uomo.

ENZO No, non mi dire!

DUCKY Eh sì, caro fratello, c’è una condizione conosciuta come ipoplasia congenita,, in cui il corpo dello gnocchettino è totalmente assente e il glande, qui il cinese non c’entra, si pronuncia proprio così… g l a n d e…

ENZO Ad essere franco preferisco dire “fragola”…che è come presentarlo su un vassoio con un bocciolo di rosa in un bicchiere di cristallo!

DUCKY Permetti che mi metto le mani sui fianchi? Non ti esibire…non ci sono ciucciottine qui…siamo soli io e te.

ENZO Cavolo, come la prendi sul serio…e rilassati!

DUCKY Scombì, non cominciare…e il glande o la fragola, come la chiami tu,
è attaccato alla regione pubica…

ENZO …che nelle cuicciottine rappresenta, e a me piace tanto, il monte di Venere.

DUCKY Oggi non ti vedo bene. Tu hai messo qualcosa nel caffè.

ENZO Ahh, Duc…mi fai sorridere…una volta mi dicesti che ti addormenteresti volentieri…su quel tipo promontorio. Non fare lo smemorato…eh eh!

DUCKY Bè sì…però precisai pure…”dopo” e lì mi vorrei svegliare.

ENZO Torniamo alla…come hai detto che si chiama quella disgrazia…ipo…

DUCKY Ipoplasia congenita!

ENZO …scusa…e lo scrotino…insomma la borsetta e i testicoli?

DUCKY Quelli tutti normali. Però la normalità della “borsa” e del contenuto doppio, non è proprio una consolazione.

ENZO Lo credo bene. In questi casi…NON SI PUO’ FARE NULLA!

DUCKY Personalmente preferisco pensare al femminile…a quella più… “capiente”!

ENZO Io invece, preferisco dare, onore, gloria ed emozione a quella …”oblunga”. Io m’inchino sempre al “pozzo dei desideri”.

DUCKY Enzo, L’inchino vattelo a fare prima di farti la doccia…e che l’acqua sia gelida…così ti rimetterai presto.

ENZO E tu, fattela con l’acqua a temperatura…polare…capito, Duc
…polare.

DUCKY Per adesso accontentiamoci di una rinfrescante granita…ti manca eh? Credo che ti manca!

ENZO La granita?

DUCKY Eh, Cucciolone…ti manca la granita…eh mannaggia!


Fine

Enzo