venerdì 26 settembre 2014

TECNOSTRESS E' LA CAUSA DELL'ASTENIA SESSUALE




Lo stress della vita frenetica, l'abuso di pornografia online e i cellulari sempre nelle nostre mani: queste le principali cause di problemi legati alla sfera sessuale. Parola di Shirley Zussman, sex therapist centenaria.
È stata testimone delle maggiori rivoluzioni e scoperte sessuali, dalla legalizzazione della pillola contraccettiva, all’epidemia dell’AIDS fino all’esplosione del sesso online.


Parliamo della dottoressa Shirley Zussman che da 50 anni svolge la professione di terapista sessuale e ancora oggi, a 100 anni compiuti, pratica a New York. Interessante il suo punto di vista su quali siano oggi le maggiori cause di problemi e disturbi legati alla sfera sessuale.
Tra queste sicuramente il tempo gioca un ruolo chiave: il nostro essere sempre indaffarati, i nostri ritmi frenetici e il nostro voler sempre di più ci porta ad essere a un certo punto della giornata esausti, stremati e senza energie da dedicare al sesso.

Anche la pornografia online può essere dannosa, secondo la Zussman, che non la critica in quanto tale, anzi, ritiene che essa possa aiutare a sviluppare la fantasia sotto le lenzuola, ma sostiene che per molti diventa l’unico modo di fare sesso, annullando il desiderio di conoscere nella realtà partner in carne e ossa.

Ma più di tutto, quello che “spaventa” la dottoressa, è l’uso smodato che facciamo degli smartphone e dei computer anche al di fuori dell’ufficio. Un uso che ci porta a limitare molto il contatto con le altre persone: non ci si guarda più, non ci si tocca, si parla meno e ci si abbraccia di rado. E tutto ciò è l’anticamera per lo sviluppo di problematiche legate alla sfera sociale e sessuale.



By Al Femminile


Dunque i social network uccidono e sono i portatori del calo del desiderio . Tra gli effetti negativi di facebook, per esempio,  ci sarebbe infatti anche quello di diminuire i livelli di testosterone. Sembra che numerose ricerche abbiano dimostrato che un’eccessiva gratificazione online, ottenuta per esempio attraverso i “mi piace”, provoca a livello chimico lo stesso effetto di un rapporto sessuale. In sintesi, in alcuni casi l’essere ignorato online abbassa la libido. Un consiglio, per risolvere il problema, arriva anche da Carlo Molinari, urologo dell’ospedale San Camillo di Roma: “Dialogo con il partner, una maggiore socialità, un po’ di coccole e massaggi per risvegliare i sensi assopiti” e soprattutto “staccare la spina a computer, tablet ,smartphone” e... non dare importanza se i "mi piace" vengono ignorati. Io li abolirei e lascerei solo la possibilità di commentare, per esprimere la propria opinione. Cosi, oltre al resto, salviamo la libido...che poi ,a livello chimico, una cliccata faccia lo stesso effetto di un rapporto sessuale mi sembra esagerata. Non mi resta che dire ,meno virtualità e piu' contatti reali!

Annamaria... a dopo


martedì 23 settembre 2014

“#STAISERENOENRICO”



A Napoli si dice: ‘o Purp se coce dint’all’acqua soje, volendo indicare che ognuno si costruisce il destino con le proprie mani. E’ proprio ciò che sta accadendo a quella che oggi viene definita la “minoranza” del Partito democratico e che è stata fino all’avvento del ragazzo di Firenze, la granitica maggioranza. Accade che con il job act, il governo intende attuare l’eliminazione dell’articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori, la “foglia di fico” che pudicamente ancora copre la devastazione dei diritti che ha condotto il nostro Paese a essere al vertice delle forme di sfruttamento del lavoro in Europa e anche oltre.

La cosiddetta sinistra del Pd è contraria e prepara l’opposizione, sapendo che alla fine il progetto passerà perché loro non potranno assumersi la responsabilità di far cadere il governo, su un provvedimento di capitale importanza. Così continuerà a cuocere come il polpo nell’acqua che ha generato in questi anni che hanno portato attraverso svolte e contro-svolte, allo snaturamento di un partito che aveva storicamente rappresentato più di ogni altro il mondo del lavoro, i sindacati e tutte le forze che si battevano per il riscatto sociale.



I dirigenti della sinistra sono stati gli apprendisti stregoni, i dott. Stranamore di un cambiamento, fatto passare per rinnovamento che ha mano mano tagliato le radici su cui poggiava la pianta della sinistra. Hanno negato il nome e i simboli, hanno abiurato la cultura della sinistra, facendola passare per paccottiglia del passato, hanno sposato la causa della “modernità del pensiero unico”, hanno perseguito e maldestramente imitato le forme del marketing comunicativo che affidava tutto all’uomo della provvidenza, l’unto dal Signore, incarnato da Berlusconi, abbattendo regole, costumi e morale che avevano distinto la sinistra come un sistema di valori opposti a quelli dell’arrivismo individualista e dell’egoismo capitalista.

Così attraverso una serie di goffe rappresentazioni e tragicomiche farse, si è passati da sconfitta a sconfitta, da complotti e menzogne (per tutti i tradimenti di Prodi), a far avanzare e prendere il potere a una razza di pescecani autentici, icasticamente rappresentati dall’hastag “#staiserenoEnrico” preludio della congiura di Palazzo che ha portato il giovane autocrate al potere.



Le ragioni della crisi verticale del sistema politico italiano, sono ovviamente più profonde, di quanto possa questa breve polemica raccontare e ancor più interpretare. Si tratta della caduta del ciclo d’espansione economica che ha determinato l’affermazione di un capitalismo finanziario selvaggio e violento, contro il quale le difese erette dalle poche forze che vi si contrappongono, sono state finora del tutto inadeguate. Si parla del mondo, della globalizzazione, dell’ingresso sulla scena mondiale di protagonisti inattesi fino a non molti anni fa.

E però, è certo che l’Italia tra tutti i paesi europei, è quello che ha risposto peggio di altri, lasciando che prevalessero forze regressive, incapaci di indicare una prospettiva alternativa. Da noi l’ingiustizia, le diseguaglianze, la povertà sono aumentate più che in ogni altro Paese e ora abbiamo anche un governo che su questo terreno va oltre la stessa destra. Che piacere!





Dopo aver letto questo articolo su "IFQ" voglio solo aggiungere un mio pensiero  per tranquillizzare i tanti "pidddini" che tremano alla sola idea che cada il governo per il motivo citato nell'articolo. Il governo non cadrà per la sola ragione che verrebbe in suo soccorso Forza Italia. Ma anche se dovesse cadere, non pensino di andare a elezioni anticipate, magari con una nuova legge elettorale messa su in fretta e furia. Il vero tutore di Renzi che sta al di sopra di lui, e che decide su tutto, non scioglierebbe mai le Camere prima della scadenza naturale della legislatura. Piuttosto affiderebbe l'incarico di formare un nuovo governo al primo che passa per strada affacciandosi da una finestra del Quirinale.

Annamaria... a dopo



lunedì 22 settembre 2014

LEZIONE DI GRAMMATICA - Di Enzo - (Gia ' letti ma sempre... ripassabili)





I REGISTRI LINGUISTICI


Gentili Lettori, l’argomento di oggi è difficile, ostico, impegnativo. Cercherò quindi di aiutarvi usando un linguaggio semplice e accessibile. Ci provo, almeno, e ci tengo pure perché determinate regole interessano tutti quelli che amano il corretto scrivere, scrivere poesie, “pseudo” poesie, prosa, ecc. Chiaro? Bene!

Innanzitutto, cerchiamo di far capire che cos’è un registro: diciamo quello che non è:
- non è un libro;
- non è un ufficio governativo;
- non è un congegno meccanico:
- nel linguaggio musicale è la qualità della voce o del suono definiti secondo l’altezza e l’estensione (es. registro di tenore, registro di soprano.
MA
Il nostro registro Non è nulla di tutti questi enunciati,
E’ invece il modo di scrivere o di parlare, secondo un livello espressivo in una data situazione o contesto. E’ oggetto di studio in una particolare disciplina: la linguistica, che è lo studio scientifico del linguaggio umano. Essa studia varie lingue, i loro rapporti, la loro genealogia e la loro ramificazione: in particolare, ci fa sbuffare con la FONETICA, LA MORFOLOGIA, LA SINTASSI, IL LESSICO (che non è il fratello del famoso cane Lassy), e la SEMANTICA (che non ha nulla a che fare con i semi botanici): finendo di scherzare diciamo che l’oggetto della linguistica è la descrizione della lingua nel suo evolversi nel tempo. Orbene, vi prego di fare attenzione.
Immaginate una persona che parla, la chiameremo PARLANTE, o anche, emittente, mittente, destinatore, allocutore, enunciatore, codificatore. Sono troppi modi? Se ci tenete a migliorarvi, vi dovete rassegnare a impararne almeno uno.
Immaginate ancora un’altra persona che ascolta una frase (comunicazione) detta dal PARLANTE: chi riceve il messaggio, o frase che sia, è detto RICEVENTE o pure destinatario, enunciatario oppure decodificatore.

In linguistica è la varietà delle parole o frasi che il parlante sceglie per l’occasione, avendo in considerazione le circostanze, che sono il luogo, il tempo,, i ruoli, gli scopi, la cultura, l’età, l’esperienza, ecc. del ricevente, destinatario, ascoltatore.
I REGISTRI, quindi, sono i diversi modi di esprimersi e di comunicare con i vari tipi di ascoltatori-destinatari.

Immaginate una scala: in basso ad essa è situato il linguaggio INFORMALE, in alto al massimo e ultimo scalino troviamo il registro FORMALEo SOLENNE, cioè il più elevato. Tutti i registri si suddividono in base ai toni e allo stile.
Chiarisco con un esempio:

“Che cavolo vuoi! In tutto questo tempo non hai mai preso in mano un libro. Non hai fatto un accidente!”

E’ una frase che usa un registro informale e che potrebbe essere detta da uno studente ad un suo compagno, ma non da un insegnante ad uno studente, né da un dirigente ad un suo impiegato in una lettera ufficiale. La stessa frase però può essere espressa con un registro formale adeguato ai casi prima esclusi e cioè:

“Come puoi pretendere di essere promosso senza aver fatto nulla per tutto questo tempo?”
Confido che voi Lettori notiate la differenza.

ED ECCO GLI 8 REGISTRI (antipatici, vero?)

REGISTRO 1 : AULICO O SOLENNE
Livello : alto o formale
Situazione : circostanze ufficiali, rapporti pubblici
Interlocutore : uffici, superiori, pubblico di cerimonie
Applicazione : discorsi, omelie, celebrazioni, arringhe

REGISTRO 2 : COLTO
Livello : alto
Situazione: : rapporti di studio o professionali
Interlocutore : colleghi, studenti, lettori specialisti, ascoltatori esperti,
insegnanti
Applicazione : lezioni, articoli, saggi, libri, relazioni, congressi, rapporti
Su ricerche

REGISTRO 3 : BUROCRATICO
Livello : formale
Situazione : pratiche di uffici pubblici
Interlocutore : impiegati, funzionari, agenti, vigili, utenti
Applicazione : modulistica, domande, certificati, circolari, bandi, avvisi,
codici, regolamenti

REGISTRO 4 : MEDIO
Livello : comune, standard
Situazione : relazioni sociali, comunità di scuola o di lavoro, sanitari,
politici
Interlocutore : colleghi, amici, conoscenti, superiori, allievi, assemblee
Applicazione : discorsi quotidiani, giornali, trasmissioni televisive,
lettere, resoconti.

REGISTRO 5 : COLLOQUIALE
Livello : medio, inferiore
Situazione : colloqui, conversazioni, riunioni del tempo libero, feste,
vacanze.
Interlocutore: : amici, compagni, conoscenti, compagni di viaggio.
Applicazione : brevi lettere, biglietti, dialoghi, copioni televisivi,
canzonette.

REGISTRO 6 : INFORMALE FAMILIARE
Livello . medio, inferiore
Situazione: : discorsi improvvisati, conversazioni in famiglia, al bar
Interlocutore : persone con cui si è in confidenza, persone di servizio, parenti
Applicazione: ; comunicazioni rapide, discussioni in casa, litigi,
manifestazioni, telefonate.

REGISTRO 7 : CONFIDENZIALE INTIMO
Livello : medio
Situazione : colloqui, confessioni, dichiarazioni d’amore, sfoghi
di stati d’animo, rievocazioni, pronostici, promesse

d’amore.
Interlocutore : amici del cuore, fidanzati, confidenti, consiglieri.
Applicazione : lettere private, diari, rapporti intimi, messaggi segreti,
confessioni.

REGISTRO 8 : POPOLARE
Livello : medio
Situazione : mercati, bar, feste e fiere, cortili, lavori manuali, cortei,
trattorie, stadi, ecc.
Interlocutore : familiari, compagni di lavoro, avventori, venditori di
piazza, club tifosi, ecc.
Applicazione : modi di dire, slogan, mercanteggiamenti, litigi, giochi,
teatro dialettale, farse.

CONSIDERAZIONI FINALI

Gentile Lettore, la scelta di un registro linguistico presuppone una competenza linguistica, cioè una certa cultura; non solo, ma anche una COMPETENZA COMUNICATIVA secondo il contesto o circostanza, in base altresì all’argomento da trattare. In altre parole, più il vostro vocabolario (personale) è ricco più spazierete nei vari registri.
Insomma, un avvocato non parla come un falegname, il linguaggio di un meccanico è ben diverso da un insegnante, un bambino, che usa un registro infantile, si esprime diversamente da un monaco: i linguaggi devono essere appropriati secondo l’emittente-parlante.

Quanto alle caratteristiche dei vari registri, occorre precisare che essi si differenziano per il patrimonio lessicale cioè di tutte le parole che si conoscono, lo stile, l’uso o il non uso di forme gergali e dialettali o straniere, i toni con varie curve culmi native (urlo, sussurro, lamenti, riso, respiro, ecc.), linguaggi settoriali, elementi non verbali, quali, gesti, immagini.

Gentile, Lettore, credimi, ho fatto il possibile per rendere il testo comprensibile. Non so se ci sono riuscito. L’argomento è ritenuto di notevolissima utilità specialmente per la scrittura creativa, e non: insomma, utile soprattutto per coloro che si vogliono cimentare nella scrittura creativa (racconti, romanzi, poesia, fiabe, ecc.) insomma nella diversa tipologia di prosa.

Mi scuso fin da ora se qualche concetto non è risultato totalmente comprensibile.





Enzo



Enzo