sabato 5 febbraio 2011

Ho visto un film : NOI CREDEVAMO - di Maria -

Carissimi,  stavolta mi sono organizzata per assistere ad una pellicola davvero impegnativa…a partire dalla durata:  170 minuti !
Ma non è la durata del film che mi preoccupa… piuttosto: cosa scegliere da sgranocchiare (mi raccomando silenziosamente) per placare qualche languorino ?   Eh eh eh… attendo i vostri suggerimenti.
  Ho visto un film… NOI CREDEVAMO

                                                                                Liberamente ispirato a vicende storiche realmente accadute e al romanzo di Anna Banti “Noi credevamo”

Regia   :  Mario Martone

Interpreti  :  Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Toni Servillo, Luca

                     Zingaretti, Luca Barbareschi, Andrea Bosca, Guido Caprino , Ivan      


Soggetto   :  Anna Banti,  Giancarlo De Cataldo, Mario Martone

Sceneggiatura  :   Giancarlo De Cataldo, Mario Martone       

Genere   :  Storico - Drammatico

Produzione   :  Palomar, Rai Cinema, Rai Fiction

Distribuzione   :   01 Distribution

Nazione   :  Italia 2010

In concorso alla 67ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

Domenico, Salvatore ed Angelo, tre ragazzi del Sud Italia, testimoni della feroce repressione borbonica dei moti del 1828, decidono di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. La loro amicizia si spezzerà a causa della differenza di classe e del diverso modo di intendere la lotta per la libertà. Mentre Domenico è il puro che ha cieca fede nella repubblica il cui agire mai sconfina nell'attività criminale impulsiva e sconsiderata, Angelo è il radicale, le cui azioni si fanno sempre più violente durante l'arco del film. Ad Angelo basta poco per sospettare del tradimento di Salvatore e ucciderlo in un accesso d'ira, delitto che continuerà a lacerargli l'anima fino alla fine dei suoi giorni. Le loro esistenze, sospese tra rigore morale e impulso omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche, si svolgono sullo sfondo della più sconosciuta storia dell’Unità d’Italia e vengono segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori  e rivoluzionari.

 
Piace o …non piace…

  Il titolo Noi credevamo è quello di un romanzo di Anna Banti: ogni speranza e promessa del Risorgimento delusa, tradita. E’ la storia di una sconfitta,un film tragico; i temi discussi sono appassionanti,ma lo stile sembra troppo posato e teatrale. Lo  stile e i costumi degli attori appartengono ai modi più convenzionali di una soap televisiva. Troppi fatti da raccontare rendono il film lungo, contorto e talvolta poco comprensibile, se non a chi conosce la Storia

 
  Penso di aver visto un capolavoro , un film profondo, un affresco risorgimentale, di cui inspiegabilmente esistono solo 30 copie sul territorio nazionale. Mario Martone, avvezzo alla regia televisiva, pensa al film come ad una sinfonia in 4 movimenti, piuttosto che ad uno sceneggiato in 4 puntate: e pensare che sinfonie e melodrammi erano gli intrattenimenti popolari dell’Ottocento. Noi credevamo mostra il Risorgimento come “passato che non passa”, quasi uno specchio deformato  del nostro presente, album di famiglia affollato di tutti i tipi e le tendenze che popolano la vita pubblica italiana. Il film rovescia come un guanto ciò che “credevamo” di sapere sulla nascita della nostra nazione rendendo ogni figura più viva che mai. Il risultato è il racconto di verità storico-scomode sul nostro Paese, con una serie insistente di allusioni al nostro presente. Fra le tante anime del film, tutte di rilievo, il Franceco Crispi di Luca Zingaretti ed il Mazzini di Toni Servillo, rappresentano l’opportunismo politico contro l’idealismo tragico: il livello della recitazione è un altro motivo per non perdere questo magnifico film.

 
Vi segnalo le pellicole che troveremo nelle sale dal 4 febbraio 2011

 
Another Year di Mike Leigh   con   Jim Broadbent …

Primavera,  estate, autunno, inverno: quattro stagioni, un anno di vita di diversi personaggi che ruotano intorno a Gerri e Tom, una coppia felice cui la vita ha regalato tutto



Biutiful
di Alejandro González Iñárritu   con   Javier Bardem …

Questa è la storia di un uomo in caduta libera. Sulla strada verso la redenzione, l'oscurità illumina la sua via e lo mette in comunicazione con la vita nell'aldilà



Femmine contro maschi
di Fausto Brizzi   con  Claudio Bisio, Nancy Brilli, Ficarra e Picone, Luciana Litizzetto …

Femmine contro maschi ribalta la prospettiva del difficile rapporto tra i due sessi.


I fantastici viaggi di Gulliver
di Rob Letterman   con   Jack Black …
A Lemuel Gulliver, un uomo privo di entusiasmo, di slanci e di coraggio, condannato a una vita priva di tutto ciò che serve per sentirsi davvero vivi, compreso l'amore, si presenta l’occasione della vita quando gli viene data la possibilità di scrivere un reportage dal Triangolo delle Bermuda...
 
                        Buona    visione    da          
 
                                                           Maria

venerdì 4 febbraio 2011

“Pronto Alzheimer” -SMS solidale per sostenere

 in ricordo di mio padre affetto dal morbo di Alzheimer

E’ partita il 17 Gennaio la campagna “Pronto Alzheimer”, il primo servizio telefonico in Italia per il sostegno, l’assistenza e l’orientamento per i malati e i loro familiari. C’è tempo ancora fino al 13 febbraio per sostenere il progetto e donare 2 euro inviando un SMS al numero 45503 da tutti i cellulari privati Tim, Vodafone, Wind e 3 o da telefono abilitato Telecom Italia oppure chiamando lo stesso numero da rete fissa Fastweb; sarà inoltre possibile donare  5 o 10 euro chiamando da rete fissa Telecom Italia.
L’Alzheimer, purtroppo, è ancora oggi una malattia inguaribile e la più comune causa di demenza.
Per sua natura, le sole cure sanitarie non bastano. Necessita di un livello di assistenza tale da comprendere più professionalità; senza contare l’attenzione speciale da rivolgere alla famiglia del malato che viene caricata di un peso emotivo e assistenziale non indifferente. Oggi i malati di Alzheimer sono oltre 600 mila in Italia e 35 milioni in tutto il mondo.
“Pronto Alzheimer” della Federazione Alzheimer Italia, dal 1993, porge una mano non indifferente a queste famiglie. Basti pensare che in 17 anni di attività sono state oltre 113.000 le richieste di aiuto. E oltre ad essere un punto di riferimento per le famiglie, lo è anche per le strutture sanitarie.

Anche se l’Alzheimer è un male inguaribile, molto si può fare per aiutare coloro che ne sono affetti. “Pronto Alzheimer”, a questo proposito, risponde a qualsiasi tipo di domande e la sua linea telefonica (02-809767) è attiva dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.

dedica di Cipriano e sua figlia a Imperia - TI VOGLIAMO BENE TANTISSIMO



Le allieve erano tante barbie
che sfilavano felici tra i banchi dell’aula
a raccogliere, coi loro corpi snelli, consensi
e applausi e occhiate di fuoco
da tutti  i maschi della scuola.
Ero felice di frequentare l’istituto
ed ero anche contenta del mio corpo.
Ma poi diverse mie compagne di studio
puntarono il dito sul mio corpo cicciottello
sottolineando  come  potevo migliorarlo.
Anzi, tutta la mia  aula sollecitò
con un programma  alla mano, un fai da te,
che ci sarei riuscita. Perfino quelli delle terze
e delle quarti e quinte si associarono
e tutti a incoraggiarmi per  essere
bella e attraente come una velina.
In fondo cosa significava mangiare di meno?
Imparai a staccarmi dal cibo,
a disprezzarlo come una malattia.
Mi  ripetevo: ”Ci vuole un bel corpo
per farti voler bene, solo un bel corpo;
solo il bel corpo vale  e nient’altro”.
Così la pelle mi divenne sulle ossa come una petella
e il mio  corpo un tiro a segno di diete da bancone.
Il cibo ambivalente mi doleva gli occhi,
e il cuore, agitato da una furia nuova,
batteva strade dove l’abisso e il cielo
si incontravano con mani disperate.
Colsi la scuola impreparata e assente
perfino il giornale locale non ebbe spazio per me.
Ma straordinaria fu la processione
verso il mio banco vuoto per lasciare un ricordo.
E tutti sfilarono depositando qualcosa:
chi un candido fiore reciso,
chi la bandiera della mia squadra del cuore,
chi una lettera con parole profonde
…Su un drappo rosa dove avevano scritto:
”Ti vogliamo bene tantissimo”.




CIPRIANO
Questa poesia è dedicata a Imperia
amica di mia figlia, venuta a mancare a novembre scorso


BUONGIORNO!

Talentuosi,  attenzione: in primavera ci sarà la nuova stagione del talent show Italia’s Got Talent. Nella prima edizione, il programma è stata una sorpresa stupefacente, dando spazio a cantanti, ballerini, attori, prestigiatori e mimi di dimostrare all’Italia intera il loro talento.
La vincitrice Carmen Masola, in questi giorni ha fatto parlare di se.
 altri concorrenti ,pur non avendo vinto, che hanno partecipato a Italia’s Got Talent sono diventati famosi in Italia. Ad esempio, il giovane cantautore Federico Fattinger ha potuto dimostrare di avere talento  e l’energica cubista Angela Troina, nonostante l’età avanzata,( 66 anni) è riuscita a partecipare a “Uomini e Donne”, ballando nella sua gabbia dorata.





La vincitrice Carmen Masola, in questi giorni ha fatto parlare di se.



"Ho vinto Italia's Got Talent ma oggi sono disoccupata, non arrivo a fine mese. E non ho più sentito nemmeno Maria De Filippi". Hanno scatenato una polemica le dichiarazioni rilasciate dalla cantante lirica Carmen Masola.



"Masola ha avuto quanto le spettava" dichiara l'ufficio stampa di Italia's Got Talent",



la casa di produzione In merito alle dichiarazioni rilasciate al settimanale “Diva e Donna” da Carmen Masola, vincitrice della prima edizione del talent show “Italia’s Got Talent”, ha precisato che “Carmen Masola ha vinto un premio del valore di centomila euro e ha ottenuto un contratto di un anno con la major discografica Sony.
I giudici Scotti, De Filippi e Zerbi (con il pubblico, via televoto), sono strati il tramite dell’eventuale successo della cantante Masola, consegnandole un premio in denaro che non farebbe certo presupporre un disagio economico a distanza di soli otto mesi. Carmen ha avuto inoltre, fuori dal regolamento del programma, la promessa, immediatamente mantenuta, della realizzazione di un disco per il quale proprio uno dei giudici, Rudy Zerbi, ottenne la produzione e la cura di un Maestro come Celso Valli, numero 1 della produzione musicale italiana nel mondo, che ha appunto firmato il disco della signora Masola.
Spiace vedere come un talento della portata di Carmen versi in difficoltà ma il rammarico della produzione non può certo essere quello di averle dato un’occasione di tale portata che forse oggi lei confonde con “illusione” ma la produzione di un disco, un contratto discografico con una grande etichetta e centomila euro sono tutt’ altro che un’illusione. Purtroppo le delusioni che chi vorrebbe vivere d’arte spesso è costretto a subire, a volte offuscano la vista al punto di accusare gli unici che ti hanno dato forse la sola vera occasione. Se a Carmen mancano risposte lavorative riguardo agli investimenti pubblicitari e quant’altro, forse però le domande andrebbero rivolte alla casa discografica con cui Carmen ha un contratto. Ma questo comporterebbe meno clamore suoi giornali?



da Supertalent 2010 Gewinner - Freddy Sahin-Scholl "Carpe Diem"




si ride, si piange


giovedì 3 febbraio 2011

IL MIGLIOR PERSONAL TRAINER ? IL CANE





Non c’è stanchezza o maltempo che tenga: per l’animale passeggiata d’obbligo e vantaggio dell’accompagnatore. I ricercatori dell’Università di San Diego presso due grosse cliniche veterinarie,  hanno sottoposto un questionario a circa un migliaio di proprietari di cani. Tra quelli che hanno risposto, due su tre hanno dichiarato di occuparsi personalmente dell’uscita obbligata. Dalle risposte è emerso che, in questo modo, il 64% di loro raggiungevano senza accorgersene i livelli di attività fisica raccomandati per prevenire le malattie del cuore e della circolazione da due importanti società scientifiche mediche come l’American College of Sports Medicine e l’American Heart Association. I proprietari che delegavano ad altri il dog walking, come chiamano gli americani la passeggiata col guinzaglio in mano, erano invece tendenzialmente più sedentari: poco più della metà si muoveva almeno quel tanto necessario per mantenersi in buona salute.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per guadagnare salute basta mezz’ora di attività fisica moderata (come si ottiene con una camminata a passo sostenuto, praticabile a tutte le età e anche se si è un po’ acciaccati) almeno 5 giorni la settimana. I padroni che si fanno carico personalmente di portar fuori il cane, secondo i dati dello studio, fanno anche di più, camminando in media più di tre ore la settimana. Katherine Hoerster, che ha coordinato l’inchiesta, conosce bene, in quanto psicologa ed esperta di salute pubblica, la difficoltà di modificare stili di vita non corretti, come la sedentarietà: «Rispetto ad altre modalità di promozione dell’attività fisica in cui la persona non intravede alcun obiettivo e prima o poi abbandona il programma consigliato, l’avere un cane ha il vantaggio di fornire una motivazione precisa e inderogabile, da mantenere necessariamente a tempo indeterminato».
 Leggi l’articolo sul Corriere.it

confermo!!! parola di Laika..bau bau!

BUONGIORNO!

Se qualcuno ruba un fiore per te, non far finta di non capire: ci sta provando, e più tu non vorrai concederti, più lui rischierà di farsi ingabbiare per furto di ciclamini… dai… 

il fiore che mi ha mandato Natalina è per ricordarmi che la nostra amicizia è un forte sentimento... e mi rimprovera quando non la chiamo, leggete qua!

ciao carissima Annamaria, come stai cara?
Fammi sapere se non hai più tel in tasca , oppure questa sera ti telefonerò !! io sto bene
Che ora sei andata a letto questa notte ahhhahhahhahahahahah
Spero che passa presto questo tempo  sono molto desiderosa di rivederti
e te e gli amici ciao un abbraccio  ti voglio tanto bene tua amica Nata................
Questa e la rosa vuol dire che ti voglio bene...................
Le Rose rosa (come quella che hai inviato tu) o arancio esprimono con delizia i nostri sentimenti per un amico in qualunque momento dell’anno, e una rosa Tea gialla con i petali bordati di rosso indica amicizia e innamoramento, la rosa gialla è diventata il fiore simbolo della popolare tradizione della ‘Giornata Internazionale dell’Amicizia’ che si celebra con entusiasmo, a livello nazionale, ma non ufficiale, in numerosi Stati e culture nel mondo (Stati Uniti, India, Bangladesh, Malesia, ecc.), in diversi modi e date stabilite. Il fiore di rosa è stato scelto in giallo per il motivo che così accende il cuore dichiarando quanta gioia e felicità ti arrechi quell’amico in particolare, gli ricorda quanto gli si vuole bene e gli si chiede di pensarci, ma invia anche un messaggio di speranza per un nuovo inizio. Nel corso degli anni, nei diversi Paesi, i giovani di entrambi i sessi hanno iniziato a scambiarsi a vicenda, con tutti i loro amici, dei mazzi di rose gialle fresche, mentre in India, per esempio, si regalano anche composizioni di Orchidee bianche e viola oppure di Rose rosa insieme a dolci al cioccolato. I fiori rientrano tra i doni, insieme ai biglietti di auguri e ai braccialetti, in occasione del ‘Giorno dell’Amico’ (Día del Amigo), che si tiene ogni anno il 20 luglio in un centinaio di nazioni (Argentina, Brasile, Uruguay, ecc.).

Natalina , sarò sempre grata ad Eldy per avermi dato la possibilità di conoscere una splendida donna, quale sei tu!!!! Anche io ti voglio tanto bene e cosi anche Giadina, Rosa, Luna, Anna,Semplice,Caterina,Lorenzo,Luigi,Enzo,Cipriano,Maria,Maurizia, Franci,Roberta, Vicky, Marcella, Rosaria... e l'elenco non finisce qui... A presto amica mia!

...tutti insieme, ed io in particolar modo, ricambiamo con 
                                                                  non ti socrdar di me
"Non-ti-scordar-di-me" un fiore dove si ricorda all’amico che lo si racchiude nel cuore. Il delizioso fiore dell’Alstroemeria (o Giglio peruviano o degli Incas) ha la caratteristica di illuminare con i suoi colori brillanti e di essere di lunga durata, per cui riscalda il cuore dell’amico che lo riceve,  testimoniando una profonda amicizia, la fiducia in questo legame duraturo offrendo sostegno.

                                         Natalina 

ecco il video di Gianni Morandi- "Un Mondo D'Ammmore"
http://www.spaghettifile.com/data/2008_11_12/www.spaghettifile.com_img_376415.gif


si ride, si piange


aforisma del giorno

Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male."
(F. Nietzsche)


a domani con la rubrica "nell'angolo del gusto " di Maria

mercoledì 2 febbraio 2011

Le notizie segnalate da CATERINA

L'alunna disabile aspetta sul bus 


 I tagli a organici e risorse in settori delicati come la scuola non sono mai indolore e ai "macro" problemi si aggiungono i disagi, piccoli ma che toccano nel quotidiano i singoli, soprattutto i soggetti più svantaggiati. Un po' quello che è accaduto a Formigine (MO)

E' il caso di una bambina disabile che frequenta la scuola media Fiori di Formigine. La bimba ogni mattina arriva a scuola sul bus insieme agli altri bambini (e questo è possibile grazie al Comune, che l'ha inserita a proprie spese in un progetto personalizzato in deroga ai regolamenti); ma poi, poco prima delle 8, guarda gli amichetti e la sorellina scendere e avviarsi verso il cortile, mentre lei resta sul bus con l'accompagnatrice e l'autista, si fa un altro giro sul mezzo pubblico intorno all'edificio in attesa che la scuola apra e poi scende quando l'insegnante di sostegno la prende in carico e l'accompagna all'interno. Può sembrare un dettaglio, ma per una famiglia che ha lottato per far inserire la bambina sul bus insieme alla sorella e ai compagni, evitandole il trasporto speciale per disabili, è qualcosa che arriva direttamente al cuore.

La questione sta tutta in quei pochi minuti di differenza tra il momento di arrivo del bus, che è davanti alla scuola qualche minuto prima delle 8 in modo da fare entrare in tempo anche i bimbi della elementare, e il momento in cui la scuola apre, cinque minuti dopo le 8. O la bimba scende in cortile e aspetta fuori o resta sul bus e si fa un altro giro senza compagni, in attesa che la scuola apra. Il bus, peraltro, non può nemmeno restare in attesa davanti all'edificio poichè gli altri mezzi pubblici in arrivo devono poter parcheggiare e scaricare gli altri bambini. «La scuola non riesce ad anticipare l'apertura, come è stato chiesto e suggerito dalla famiglia, perchè non ha personale e monte ore sufficienti a causa dei tagli - spiega l'assessore all'istruzione e vicesindaco di Formigine, Antonietta Vastola - questa è una delle conseguenze dei tagli che il governo ha fatto ricadere sulla scuola.



Se fino a poco tempo fa si poteva fare un'eccezione e la situazione era sufficiente elastica da poter far entrare in anticipo un bimbo in condizioni particolari, ora non è più possibile. In tutto questo occorre però sottolineare che il Comune è intervenuto a compensare parzialmente tagli che avrebbero potuto pesare in misura anche maggiore su casi come quello della bambina che frequenta le Fiori». L'amministrazione comunale, infatti, proprio per venire incontro alle richieste della famiglia, «ha consentito una deroga al regolamento sui trasporti scolastici - prosegue Vastola - evitando alla piccola il trasporto speciale per disabili e accettando di inserirla nel bus insieme alla sorella e ai compagni. Abbiamo anche assunto due operatori ad hoc, che si succedono nelle diverse fasce orarie proprio per poter attuare questo progetto personalizzato.


Ciò a dimostrazione di una sensibilità e un'attenzione che questa amministrazione da sempre ha nei confronti del sociale, della scuola e degli ambiti educativi. Certo, non possiamo sostituirci alla scuola e se l'apertura anticipata non è possibile, su questo possiamo fare ben poco. Sicuramente siamo disponibili a condividere insieme alla famiglia eventuali modifiche all'accordo preso e se, con la bella stagione, la famiglia riterrà opportuno e chiederà di far scendere la bambina per farla attendere nel cortile insieme agli altri, ebbene, questo si farà». La preside, da parte sua, si è limitata a sottolineare che ritiene «la situazione sotto controllo»

fonte-gazzetta di modena           da



POETANDO... POETANDO...ANNAMARIA 2 - "INCOMPRESO"

INCOMPRESO





                Il mondo è cieco,
            il mondo è stupido!
            Dice di te, mio tesoro,
            che non hai un buon carattere
            ma il mondo è cieco,
            il mondo è stupido!
            e non riuscirà mai a capirti.
            Il mondo non sa
            come sono dolci le tue carezze
            e come sono ardenti i tuoi baci.
 
                                                                       Annamaria2


                






relax... ma non troppo

questo video lo dedico a Lorenzo

Lorè,  una stupenda canzone di Giuni Russo! Cantata, in stretto siciliano, insieme a Franco Battiato. Un pò triste ma bellissima e intensa ,ricordandoci la nostra terra.

 


si ride, si piange

I MEZZI PUBBLICI PERICOLOSI PER LA SALUTE





Viaggiare sui mezzi pubblici aumenta il rischio di contrarre infezioni virali. Una deduzione logica confermata da un recente studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’università di Nottingham, nel Regno Unito, e pubblicato online sulla rivista scientifica “Journal BMC Infectious Diseases”: chi utilizza autobus, tram e metropolitana ha molte possibilità – per la precisione sei volte più del normale – di ritrovarsi a letto con l’influenza o comunque sviluppare un’infezione respiratoria acuta, dal raffreddore alla faringite fino alla bronchite o addirittura alla polmonite. Interessante e particolare, invece, un altro dato messo in risalto dai ricercatori britannici: paradossalmente chi viaggia sui mezzi pubblici quotidianamente è più protetto da virus e bacilli rispetto a chi prende l’autobus una volta ogni tanto.
Per arrivare a queste conclusioni, gli scienziati britannici hanno analizzato numeri e statistiche della stagione influenzale 2008-09. Gli esperti hanno sviscerato le abitudini giornaliere di 138 vecchi pazienti, indagando sull’eventuale utilizzo di trasporti pubblici nei cinque giorni precedenti la comparsa dei sintomi influenzali. «In questo modo – ha spiegato Jonathan Van Tam, coordinatore del gruppo di ricerca – abbiamo potuto individuare un’associazione statistica tra le infezioni virali e l’uso dei mezzi pubblici: secondo i nostri risultati, il rischio di finire dal dottore è quasi sei volte più alto per chi prende il tram ed è addirittura maggiore nei viaggiatori sporadici. Questi numeri giustificano e avvalorano il bisogno di praticare una buona igiene delle mani e delle vie respiratorie soprattutto nei mesi invernali, quando circolano i virus, per evitare la diffusione dei germi».

martedì 1 febbraio 2011

Le notizie segnalate da CATERINA



La politica ignora la disabilità, consapevole di ignorarla , anzi vuole cancellarla dalle priorità dove invece dovrebbe essere inserita.

L'accordo tra i vari partiti esista solo per quanto riguarda la disabilità, infatti nessuno ne parla, e quando lo si fa è per tagliare, su scuola, sanità, lavoro, tasti importantissimi per tutti, ma per le persone con disabilità assolutamente indispensabili per la vita.

Le leggi esistenti e sono numerose 104/92, 162/98, 328/2000, 13/89, non sono rifinanziate adeguatamente a livello nazionale da anni e ogni Regione con i fondi a disposizione agisce come può e come vuole creando così gravi disparità tra i cittadini : DIVERSI TRA I DIVERSI

La pensione d'invalidità civile di 267 euro al mese, non permette certo unitamente all'indennità di accompagnamento di 480di condurre una vita dignitosa dal profilo economico e le famiglie si devono far carico di tutte le necessità che esulano da tali cifra.

L'assistenza Sanitaria non è pienamente competente per permettere una vera e concreta riabilitazione motoria e cognitiva, i bambini a cui bisognerebbe garantire una precoce quanto efficiente riabilitazione per sfruttare al massimo le capacità residue vengono trascurati spesso a causa delle gravità delle loro condizioni senza che i genitori abbiano la possibilità di opporsi a questa grave trascuratezza, se non inseguendo terapie riabilitative in varie parti del mondo alcune molto costose e di dubbia efficacia.

Le esigenze dei genitori ad avere una rete sociale a cui rivolgersi per colmare le lacune o per avere sostegno psicologico e organizzativo per sopperire alle notevoli e complesse necessità quotidiane non vengono prese in seria considerazione penalizzando così il nucleo familiare al completo.

Il lavoro ritenuto fondamentale nella nostra Costituzione è penalizzante per i genitori di figli disabili, molti di questi genitori, specialmente nel settore privato, nel timore di essere licenziati o di non avere il rinnovo dei contratti a progetto non dichiara di avere un figlio disabile rinunciando così anche ai permessi che spetterebbero per legge.

Nella scuola a parte la sensibilità e condivisione di molti operatori che pur apprezzabilissima non garantisce però su tutto il territorio nazionale la stessa opportunità a tutti gli studenti, non vi sono norme con un ben definito iter a cui tutti i direttori devono attenersi e in caso di inapplicabilità non sono previste sanzioni, i Gruppi di lavoro Handicap GLH in numerose scuole non sanno neppure cosa sia , il PEI (progetto educativo individuale) che prevede la partecipazione di tutti gli "attori" coinvolti per una buona riabilitazione ad ampio raggio: ASL, SCUOLA, SERVIZI SOCIALI, GENITORI, INSEGNANTI, spesso viene visto come un'inutile pratica burocratica, gli ausili tecnologici , di postura, di mobilità (computer, sedie , sedie a rotelle, tavoli, sollevatori) necessari durante la permanenza a scuola non si sa ancora con chiarezza chi li deve fornire e ci sono dei rimpalli di responsabilità che non fanno altro che accrescere le difficoltà delle famiglie che non hanno la possibilità di avanzare richieste ben definite non sapendo a chi indirizzarle.

Vi sono genitori a cui è stato chiesto di portare a scuola ogni giorno il seggiolone e il deambulatore da casa . Negli Ospedali viene richiesta per le persone disabili gravi e gravissime sia minori o maggiorenni l'assistenza di un familiare per tutto il periodo del ricovero, giorno e notte, in quanto le strutture ospedaliere non hanno personale sufficiente per assistere in tutte le loro necessità queste persone, ma non sono previsti per legge, quindi non rivendicabili per questi familiari, nella maggioranza dei casi padri e madri, ne benefici assistenziali primari, fornitura gratuita dei pasti, ne possibilità di lavarsi e cambiarsi o lavarsi gli indumenti, ne di avere un minimo di sostegno psicologico e emotivo.

Quando ci si ricovera con il proprio figli ci si ricovera in due, ma il genitore viene considerato come necessario per alleviare la struttura dall'assistenza, ma come persona ignorata totalmente, e spesso lasciando altri figli a casa ci si porta appresso anche la preoccupazione di questa lontananza che potrebbe avere ripercussione future non indifferenti.

Non si affitta alle persone disabili e a chi ha figli con disabilità, è ormai prassi comune in molte regioni italiane, e quindi spesso chi ha figli disabili deve acquistare l'alloggio pur con le gravi penalizzazioni a livello economico che questo comporta, infatti spesso sono famiglie in cui almeno un genitore ha dovuto lasciare il lavoro diventando famiglie monoreddito.

L'assistenza domiciliare alle persone disabili è quasi inesistente su buona parte del territorio italiano, e dove è presente, i vincoli burocratici e/o di reddito rendono sempre più esiguo il numero dei possibili beneficiari.

Il reddito di inserimento o di mantenimento per chi ha perso il lavoro e ha a carico un figlio disabile prevede dove è stato attivato un iter talmente complesso e spesso prima di essere erogato passano mesi, e nessuno si chiede come queste persone riescano a vivere.

Gli ausili necessari per avere una vita più agevole negli spostamenti: carrozzine elettroniche con varie funzioni, per avere nelle abitazioni una più facile mobilità specie per chi, totalmente non autosufficiente deve essere aiutato nelle minime funzioni, sollevatori elettrici, sollevatori a soffitto, per evitare le piaghe da decubito: materassi, letti ortopedici, spesso vengono riconosciuti dal SSN solo in parte e le famiglie devono partecipare in modo anche importante alla spesa, ma come fanno con 700 euro al mese di indennità e pensione?

Le pratiche di riconoscimento di invalidità in molte Regioni tra le quali Calabria e Sicilia hanno tempi lunghissimi, le famiglie aspettano anche due anni prima di ottenere il decreto con la percentuale riconosciuta.

Siamo un Paese strano, la nostra politica si comporta come se fossimo un Paese ricco e forte, i nostri politici dal 2001 ad oggi non hanno più legiferato a favore di questi cittadini le cui condizioni stanno precipitando nell'indigenza totale, non vengono prese in considerazioni le varie richieste dall'aumento della pensione d'invalidità per potersi almeno permettere di mangiare tutti i giorni, al prepensionamento per i famigliari che assistono disabili gravi e gravissimi, si lavora solo e sempre stanziando cifre anche elevate per costruire nuove RSA (residenze sanitarie assistenziali), senza tenere conto del diritto di ogni cittadino, anche di quello disabile, di poter rimanere se lo desidera nella propria casa con un'assistenza efficiente e con gli ausili necessari.

Preferiscono , in contrasto con tutti i preamboli delle varie leggi e normative nazionali, regionali e locali che, dicono, tutelano e appoggiano il più possibile la volontà di rimanere nel proprio ambiente, spendere il denaro per ricoverare in strutture socio - sanitarie queste persone, quando costerebbe molto meno anche economicamente mantenerle nella propria abitazione.

Ma quand'è che la politica, quella vera, pulita, onesta, responsabile tornerà veramente dalla parte dei cittadini, di questi cittadini che hanno il diritto come esseri umani di essere considerati non soltanto pesi sociali da ignorare, ma cittadini a cui la società tutta dovrebbe inchinarsi per la dimostrazione di forza, determinazione e coraggio che ogni giorno dimostrano loro e le loro famiglie nell'affrontare la nuova giornata .non mi aspetto più nulla da questa politica ma ho speranza che il popolo che conosce la disabilità sulla propria pelle continui a impegnarsi e non si faccia piegare dall'indifferenza e dalle difficoltà anche se è sempre più difficile avere fiducia e sperare in un domani migliore.

FACCIAMO VEDERE L'ORGOGLIO E LA FORZA DI CUI SIAMO CAPACI,



Marina Cometto



E A TUTTE LE DONNE DELLA POLITICA

Come associazione che si occupa di sostenere, aiutare e difendere i diritti delle famiglie con a carico un figlio disabile gravissimo; siamo sconfortati e molto preoccupati per come tali nuclei familiari vengono sostenute a livello sanitario e assistenziale.
In Italia, abbiamo delle buone leggi 104/92 – 162/98-328/2000 le quali spesso
Rimangono tali solo sulla carta.

Abbiamo una Costituzione Italiana, una Costituzione Europea ora anche una Convenzione ONU oltre alle varie leggi regionali e comunali che affermano che le persone disabili devono essere sostenute con appositi piani personalizzati di cure sanitarie e assistenziali, anche per 24 ore al giorno, quando si tratta di gravissima disabilità inoltre, è necessario prevedere e realizzare sostegni per permettere alle persone disabili di rimanere a casa propria con il proprio nucleo familiare.
Ma oltre a confortare chi le legge , queste normative si rivelano una pura utopia e molte sono le motivazioni che vengono presentate alle famiglie per giustificare tali mancanze:

1- non ci sono le risorse economiche

2- la situazione è troppo complessa

3- viene sostenuta velatamente tramite parole, atteggiamenti e comportamenti la non opportunità di impegnarsi in un progetto completo e soddisfacente perchè, stando alle statistiche, la vita di una persona disabile con gravissima disabilità , molto spesso bambino, è piuttosto breve e perciò……………………………………..

ALLE DONNE DELLE NOSTRE ISTITUZIONI

molto impegnate a battersi per le Pari Opportunità tra uomini e donne vorremmo chiedere di battersi anche per le Pari Opportunità da donna a donna e immedesimarsi nelle mamme che da un giorno all’altro dalla gioia più grande dell’attesa di un bimbo, sprofondano nella disperazione per la nascita della loro creatura con gravi malformazioni o malattie genetiche ( in forte aumento) , sovente con pluripatologie che comportano anche l’inserimento di un ventilatore polmonare, di alimentazione tramite Peg, cateterismi ecc.
Queste creature vengono dimesse dagli ospedali , consegnati nelle braccia di queste mamme senza un progetto definitivo , devono improvvisamente diventare infermiere ( senza aver preso il diploma), imparare a destreggiarsi col respiratore, a somministrare l’alimentazione con la Peg, a valutare il momento di cambiare il “bottone”, a mettere il catetere , a dormire pochissimo Ecc,ecc,
Queste mamme non hanno altra scelta: oltre al dolore di vedere la loro creatura soffrire , oltre a dovere trascurare gli altri figli dopo aver usufruito dei due anni di congedo retribuito previsto dalle leggi e unica forma di sostegno veramente messa in pratica in tutta Italia devono lasciare il lavoro e diventare le infermiere dei loro figli.
Le ASL non costruiscono progetti sanitari allo scopo specifico, i Servizi Sociali attuano progetti carenti sia in qualità che in quantità , quasi sempre motivati con carenze di risorse economiche.


Cosa fareste voi DONNE DELLA POLITICA ?
VOLTERESTE LE SPALLE ALLE VOSTRE CREATURE?

Vi rassegnereste a una vita da reclusa impegnata al 100% nel permettere a vostro figlio una vita il più lunga possibile il più dignitosa e serena possibile anche trascurando gli altri figli , cosa che sovente succede, oppure vi impegnereste e vi battereste per il riconoscimento dei vostri diritti di donna , di madre e di essere umano?
Loro non hanno questa forza o l’ hanno perduta, dopo mesi o anni sono esauste e il DIRITTO alla Salute e alla qualità di vita viene loro negato così come ai loro figli.
Come associazione continuiamo a inoltrare richieste e a incontrare responsabili delle ASL e dei Servizi Sociali ,ma ogni volta è una lotta immane e faticosa .
Bisogna proprio sempre ricorrere alle denunce sui giornali o alle vie legali per salvaguardare il benessere fisico e mentale di queste famiglie .
Quando il diritto di queste famiglie a condurre una vita “normale” verrà veramente riconosciuto e garantito?
Oppure saremo condannate a vita per espiare "la colpa" di aver dato vita a una creatura disabile?
SERVONO STANZIAMENTI ECONOMICI A LIVELLO NAZIONALE RICONOSCIUTI COME DIRITTO NON NEGOZIABILE .
Attendiamo segnali di effettiva attenzione , non solo parole
Cordiali saluti,
la presidente dell'associazione
MARINA COMETTO