sabato 1 febbraio 2014

CONTI CORRENTI SEMPRE PIU' CARI



Conti correnti sempre più cari: in tre anni aumenti del 43%.


La Bocconi: su le spese per le operazioni, dai prelievi al pagamento delle bollette.


Conti correnti sempre più cari. E non 
sono per gli aumenti che attendono 
i correntisti nel 2014. Secondo 
un’indagine condotta dall’Università Bocconi per il Corriere Economia. “In 12 mesi” si legge su Corriere, “il costo complessivo del conto corrente di dicembre (che raduna, oltre alle spese mensili, anche gli oneri di chiusura, come le commissioni sui dossier titoli o sugli scoperti) è salito del 5%, il quadruplo dell’inflazione: da 217,2 a 228,28 euro”.

ENZO:       Chi glielo dovrebbe impedire, non glielo impedisce. Se lo facesse un negoziante, ogni acquirente potrebbe cambiare negozio e lo farebbe perché basterebbe fare 100 metri e trovare un altro negoziante. Ma non è molto pratico cambiare banca.  Non lo fa e si sobbarca gli aumenti stabiliti e portati a conoscenza con una busta contenente un bel gruppetto di fogli.


Lievitano le spese per le operazioni
Lo studio è stato condotto analizzando i conti di 10 istituti bancari., ed evidenzia che, rispetto a 3 anni fa l’aumento è del 43%.
A costare caro sono soprattutto le operazioni bancarie: 18 voci di spesa analizzate, otto sono cresciute, in media del 20%.
 
ENZO:       E ti pareva, mica si aumenta una sola voce. “Ma sì, avranno detto i direttori, aumentiamone 18…è tanto un bel numero: però,  non vi sembra un religioso gesto il mancato arrotondamento a 20 voci di spesa.  Nemmeno l’astuto e mitologico Ulisse ci avrebbe pensato.
 
Dal bancomat all'elenco movimenti: le voci ritoccate.
Più nel dettaglio, il prelievo al Bancomat presso sportelli che non appartengono al proprio istituto è salito dai vecchi 2 euro ai 2,10. Le spese per i prestiti personali sono lievitate del 17%, da 1,5 a 1,75 euro in media. Ancora più cara la spesa per chi ha azioni italiane  e titoli di Stato: la commissione è salita da 50 a 55 euro. 

ENZO:  Ecco, il caro e comodo Bancomat è un esempio di fregatura. Provate a chiedere anche un prestito, non solo; provate a  fare un prelievo a un altro istituto di credito: tutte spese lievitate. Secondo voi, cari Risparmiatori, il direttore della banca si dispera o si frega le mani? Proseguiamo!

Guai per chi  va allo sportello
Se ci si avvicina allo sportello,anziché sbrigare le cose via bancomat od Home banking, i costi salgono sensibilmente. Un bonifico? Costa 4 euro contro i 3,5 del dicembre scorso. Il pagamento di bollette è lievitato da 2,5 a 3 euro, la commissione per prelevare contanti è passata da 1,5 a 2 euro. 
Così, l’elenco dei movimenti: la spesa è raddoppiata, da 50 centesimi a un euro.
 
ENZO:       Qui è tutto chiaro, non c’è bisogno di spiegare: è tutto così leggibile e chiaro. Da 50 centesimi a 1 euro.  Vi sembrano quisquilie, vero?

La simulazione: si spendono in media 8 euro in più

Facendo una simulazione su un conto “tipo”, che sia inferiore ai 5.000 euro (e non paga quindi l’imposta di bollo), il costo per le operazioni è passato da 128,25 euro, a 136,1. Quasi stabili, invece, le spese per le operazioni di chiusura annuale (da 89,01 a 92,18 euro).

ENZO:       Oh, 8 euro cosa sono?…sono 8 euro! permettetemi di convertirli in lire, sono 16 mila vecchie lire:  si comprende meglio  la fregatura, vero? La fregatura vi sembra un termine improprio? Allora diciamo con stile croupier…”Et voilà, le jeux sont fait!”…è la rapidità che conta. Un gioco di prestigio…ovvero “oplà siete alleggeriti di 8 euro.

Si salva solo l'F24
Le uniche spese stabili sono i bonifici online (il cui prezzo era al massimo di 30 centesimi) e la recente commissione media per saldare la rata del mutuo. Ancora gratuito, infine, il pagamento delle tasse con il modello F24. Per quanto, viene da chiedersi?


ENZO

Fonte:

Il Salvagente

GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI


E’ arrivato il  C a r n e v a e  

MARIA



Mi sembra che secondo il calendario anche quest’anno siamo arrivati nel periodo di carnevale . . . eppure accendendo la televisione e leggendo i quotidiani, mi era parso di essere al centro di una tragica carnevalata da un bel po’ ! ! !                                                            Bon, bon, per un attimo mettiamo da parte la realtà che ci affligge e diamo un lungo sguardo “consolatorio” a quanto ci riserva questo periodo. Sul suo  significato sacro e profano (soprattutto) sappiamo tanto per cui vorrei solo fare una panoramica sulle città d’Italia che dedicano a questi giorni manifestazioni tradizionali, proprio per esorcizzare le negatività.                                                                                                                    Ognuna esprime a suo modo la voglia di allegria, pur sempre con un retrogusto amaro, che magari si può correggere con qualche “peccato di gola” !
Inizio allora una sorvolata sul nostro lungo Stivale, rincorrendo maschere, carri, coriandoli e stelle filanti e, perché no, annusando qua e là stuzzicanti profumi . . .





Partiamo dalla Val D’Aosta . . .

Carnevale storico della Coumba Frèide a ETROUBLES (AO), sede di un caratteristico Carnevale, in cui le maschere indossano costumi tipici rievocanti il passaggio delle truppe napoleoniche. Il corteo delle maschere al gran completo fa il giro del borgo e dei villaggi il giovedì e il venerdì grasso allietando con canti e balli le fredde giornate invernali.
A PONT-SAINT-MARTIN (AO) viene rievocata la leggenda di un certo eroe che sfidò il Maligno a costruire un ponte in una sola notte.
Il carnevale di ALLEIN (AO)





 è uno di quelli più antichi della valle del Gran San Bernardo. Animato da una cinquantina di figuranti locali vestiti da Landzettes: costumi tipici che rappresentano una sorta di trasposizione allegorica delle uniformi indossate dai soldati di Napoleone nel maggio del 1800.                                                                                                                           
Anche a COURMAYEUR (AO) il carnevale ha antiche origini.
In Piemonte . . .
Carnevale Sansalvatorese a SAN SALVATORE MONFERRATO (AL).                                                                                                                          Sfilata di carri allegorici per le vie del centro storico che i giovani del Centro Giovanile Oratorio Campanone organizzano fin dal 1959. Al termine della sfilata recita della "Businà d' San Salvadur", divertente poemetto satirico in dialetto locale.
La Beò de Blins, un antico carnevale alpino a BELLINO (CUNEO), è un'antica sfilata carnevalesca interpretata dagli abitanti di alcune borgate di Bellino. La festa segna un rituale consacrato dalla tradizione, anche se lascia ampio spazio all'improvvisazione e all'estro, sia dei personaggi sia del pubblico.





Carleve 'd Caraj – A CARAGLIO (CUNEO),  correva l’anno 1198 e una notte si levò, dal castello di Caraglio, un urlo di morte. Era l’ultimo grido del “Dusu”, aguzzino e despota signorotto di quel luogo, ucciso dalla giovane Cecilia con uno stiletto nascosto nella sua lunga e bionda chioma: nasceva la nuova città di Cuneo. Assistere al rogo del “dusu” IMMAGINE  rimanda il pensiero alla notte dei tempi, in una particolare e propiziatoria atmosfera, dove questo gesto significava anche il passaggio dal cupo e triste inverno alla rinascita primaverile.
Il Carnevale di IVREA (TO) è l'unico al mondo ad avere una trama precisa, a raccontare una storia i cui protagonisti sono personaggi ideali, simbolo di valori libertari e interpreti di antichi avvenimenti.
Ogni anno viene allestita e vissuta intensamente una nuova edizione dello Storico Carnevale anche ad ALBIANO D'IVREA (TO) con il coinvolgimento attivo di gran parte della popolazione.
Carnevale Moncalierese – A MONCALIERI (TO), tutto ebbe inizio nel 1887 con la realizzazione del primo impianto di illuminazione elettrica e la composizione della canzone "La Lunetta". Proprio quest'ultima diviene maschera dal 1966.
Carnevale della Città di RIVOLI (TO) con sfilata di carri allegorici e spettacoli pirotecnici.



Il Mercu Scûrot è senza dubbio la più importante, atipica, famosa manifestazione del Carnevale di BORGOSESIA (VERCELLI).
Il Carnevale Storico di SANTHIÀ (VERCELLI) risulta essere il più antico del Piemonte. Oggi si possono ammirare le imponenti sfilate di maschere e carri allegorici e la più grande Fagiolata d'Italia.
Sorvoliamo la Lombardia . . .
Il Carnevale dei belli e dei brutti, a SCHIGNANO (COMO), singolare e fortemente legato alla tradizione.
Carnevale Bagosso a BAGOLINO (BS). Conserva intatto il suo spirito indipendente e l’originalità del suo complesso cerimoniale, rimanendo una festa in cui ancora oggi Bagolino si identifica e si immerge coinvolgendo tutto il paese.
La Mascherata di DOSSENA (BG), conserva la festosità dell'antico carnevale contadino che solennizzava la fine di un ciclo stagionale sfavorevole e propiziava magicamente l'arrivo della Primavera.



CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MANTOVA) Sfilata di carri mascherati per una giornata in allegria nelle vie del centro storico. Riproposto ogni anno con un'adesione spontanea ed unanime, il carnevale si basa sulla presenza delle vecchie maschere, indossate sempre dalle medesime persone e lasciate poi ai figli a mo' di eredità e sulla gara dei carri allegorici che ogni contrada è impegnata ad allestire.

Carnevale di sua maestà Re Gnocco a CASTEL GOFFREDO (MANTOVA) con distribuzione di gnocchi a tutti, carri allegorici e costumi medievali.
Carnevale Tiranes - TIRANO (SONDRIO). Il Carnevale Tiranese viene festeggiato nella prima Domenica dopo le ceneri in quanto, con una dispensa papale, viene seguito il calendario ambrosiano che permette di presentare il Carnevale in quaresima.
Sempre nella provincia di Sondrio, il Carneval Vecc a GROSIO.


In Trentino . . .
Atmosfere d'altri tempi rivivono durante la rievocazione storica del Carnevale Asburgico a MADONNA DI CAMPIGLIO (TN).
Carnevale asburgico  anche a ARCO (TN)
Ancora ad est, in Veneto . . .
Durante i giorni del Carnevale di VENEZIA



  la città è un fiorire di iniziative e di spettacoli, da quelli improvvisati sulla pubblica via da numerosi artisti di strada, a quelli pianificati dagli organizzatori. Ogni anno viene individuato un tema centrale che funge da filo conduttore e che viene sviluppato sotto i vari punti di vista, da quello più culturale a quello più strettamente spettacolare.
Carnevale della Monica - SALZANO (VE)                                                                               Lungo il percorso di oltre due chilometri vengono allestiti i chioschi con i tradizionali dolci del periodo come i crostoli e le frittelle, gli immancabili e colorati coriandoli.
Carnevale Noventano a NOVENTA DI PIAVE (VE)
Carnevale a BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA)
Pievecarnevale a PIEVE DI CADORE (BELLUNO) con sfilata carri mascherati.
Carnevale Sappadino - SAPPADA (BELLUNO)                                                                                                Sfilate di gruppi mascherati o carri allegorici. Festeggiamenti nelle tre domeniche precedenti la Quaresima, dedicate nella tradizione locale a tre diversi strati sociali.
Carnevalissimo a SEDICO (BELLUNO).
Carnevalone a SAN GIOVANNI ILARIONE (VERONA).                                                                Sfilata di carri allegorici preceduti dalle maschere tipiche.
Carnevale Bovolonese - BOVOLONE (VERONA).
Carnevalando a FRATTA POLESINE (ROVIGO).
Carnevale surrealista a ESTE (PD).



Eccoci in Toscana



 . . .
A  VIAREGGIO (LUCCA),  la manifestazione risale al 1873 ed è sicuramente il più grandioso e spettacolare carnevale  in grado di esaltare le capacità creative italiane.
Carnevale Follonichese a FOLLONICA (GROSSETO)                                                                 Sfilata di carri allegorici nel centro cittadino.
Carnevalino di Sant'Ippolito a VERNIO (PRATO)                                                                                        Protagonista la pastasciutta, condita con un sugo a base di tonno e accompagnata dalle aringhe. La mattina del Carnevalino i componenti la "Compagnia dell’Aringa", mascherati nei modi più strampalati, con una canna in mano dalla quale penzola un’aringa, passano di casa in casa raccogliendo le offerte che servono per finanziare il festino.

E’ di turno il Lazio . . .


Una delle manifestazioni di carnevale più importanti del viterbese è il Carnevale di ACQUAPENDENTE (VT), che si unisce alla Sagra della Fregnaccia, una frittella fatta con acqua, farina, grasso del “cianchetto” del maiale, arricchita con formaggio pecorino o con zucchero per la versione dolce, o anche con cioccolata.
Molto persone in strada per accogliere il carnevale civitonico a CIVITA CASTELLANA (VT).


                                                                                   
Il Carnevale di RONCIGLIONE (VT)  è probabilmente il carnevale più grande e fastoso della provincia di Viterbo con sfilata dei Cavalieri Ussari, sfilate di maschere, balli, carri allegorici e corsa dei cavalli senza fantino.
Carnevale tiburtino a TIVOLI (ROMA)                                                                                                 Per tradizione le festività venivano aperte nella nottata che precedeva la festa di S. Antonio, e a dare inizio alla festa erano solitamente le "Livarole" o più precisamente "le Ghiogghiare" cioè le giovani raccoglitrici delle olive.
Carnevale Veliterno a VELLETRI (ROMA) con sfilata di carri allegorici.
Finalmente in Campania . . .
Le origini del Carnevale di CAPUA (CASERTA)




 si perdono nella notte dei tempi; risalgono addirittura ai secoli che precedettero la nascita del Cristianesimo, quando nel territorio, occupato dagli Etruschi, si stabilirono popoli italici di origine osco – sabellica.
Carnevale Agropolese ad AGROPOLI (SA)
Carnevale Battipagliese a BATTIPAGLIA (SA), solitamente abbinato ad una lotteria legata ai carri mascherati.
Carnevale Amalfitano – AMALFI (SA)                                                                                    Oltre ai carri allegorici, il gruppo "Amalfi Folk", offre al pubblico un'esibizione alternativa con intrattenimento per i più piccoli.


Carnevale Picentino ad  ACERNO (SA), spesso sotto la neve.
Carnevale Borbonico a ERCOLANO (NA)                                                                 Corteo con maschere e carri allegorici e arrivo alla Piazza principale dove i vari gruppi scolastici e degli Istituti per disabili si esibiscono in performance canore e folcloristiche.

Una capatina in Molise
 . . .
Carnevale a ROCCASICURA (ISERNIA)
Eccoci in Puglia . . .
Quello di MASSAFRA (TARANTO), è da cinquant'anni il carnevale dello Jonio con grandiosi carri allegorici e gruppi mascherati.
Il Carnevale di PUTIGNANO (BA) è il più lungo e di certo uno dei più antichi d'Europa.
Di corsa in Calabria . . .
CASTROVILLARI (COSENZA)                                                                                                     Due sono gli elementi che lo rendono unico e attraente: la varietà di maschere prodotte e la partecipazione di gruppi folcloristici italiani e stranieri che compongono le principali sfilate.

Un tuffo in Sardegna  ...
 .
A BOSA (ORISTANO)  il Carnevale Bosano con cortei in maschera e sfilata di carri.
Finalmente in Sicilia . . .
Carnevale di SCIACCA (AGRIGENTO).


                                                                                    Le imponenti sfilate di carri allegorici vengono guidate dalla maschera di Peppe Nappa, tipica del paese, che distribuisce caramelle, vino e salsicce.

Carnevale Mondellese a PALERMO.                                                                                             Sfilata dei carri allegorici, gruppi folcloristici, carretti siciliani, artisti nazionali ed internazionali, spettacolari giochi pirotecnici.
Ho fatto una panoramica che certamente risulterà incompleta e mi scuso per le omissioni involontarie.  Sarà un vero piacere ricevere da voi, amici lettori, ulteriori segnalazioni, per ampliare le nostre informazioni su questa manifestazione che, pur snobbata da tanti, mantiene la sua tradizione un po’ ovunque.
Chiaramente, dolce o salato, il carnevale si “accomoda” anche a tavola e quindi eccovi qualche proposta, o riproposta, spero sempre stuzzicante.




LASAGNA AL RAGU’ DI VERDURE


                                                                 Un’alternativa vegetariana alla classica “lasagnona” al ragù di carne !                                                                         
Ingredienti e dosi per 4 persone : 500 g di lasagne secche - 2 zucchine - 2 melanzane - 2 carote - 200 cc di passata di pomodoro - 1/2 bicchiere di vino bianco - 1 spicchio d'aglio - 1 confezione di besciamella - 150 g di parmigiano grattugiato - olio - burro – sale – pepe                            
Fate cuocere le lasagne per un minuto in abbondante acqua salata. Scolatele, immergetele in acqua fredda e lascatele raffreddare. Scolatele nuovamente e stendetele su un telo. Intanto pulite bene le verdure e tagliatele a cubetti molto piccoli; in una padella rosolate l'aglio con due cucchiai d'olio, togliete l'aglio e aggiungete le verdure. Mescolate e dopo pochi minuti versate il vino; lasciate evaporare mescolando e unite la passata di pomodoro, salate, pepate e terminate la cottura. Imburrate una pirofila, sistematevi sul fondo uno strato di lasagne, copritele con il sugo di verdure, ponete qualche cucchiaiata di besciamella e spolverizzate con parmigiano grattugiato. Sovrapponete altri strati di pasta coperta con il sugo fino ad esaurimento degli ingredienti, cospargendo l'ultimo strato con dei fiocchetti di burro. Cuocete in forno a 200°C per circa 20 minuti e servite caldo.



CIAMBELLINE DI PATATE DI CARNEVALE 

  
                                                                          
Ingredienti  : 300 g di farina - 250 g di patate - 30 g di burro fuso - 20 g di lievito di birra – 1 uovo intero più un tuorlo - 1 cucchiaino di zucchero - 1 pizzico di sale - un po' di latte tiepido                                                                                                                           
Bollite le patate e appena cotte sbucciatele e passatele allo schiacciapatate, fatele freddare un po' e unite il resto degli ingredienti, sciogliendo il lievito nel latte tiepido, impastando fino ad ottenere un bell'impasto. Fatelo lievitare in una ciotola, in luogo tiepido, per un paio d'ore. Trascorso questo tempo, riprendete l'impasto e formate delle palline grandi quanto un mandarino, che appiattirete e bucherete al centro. Fatele lievitare per un'altra ora su una spianatoia infarinata. Scaldate abbondante olio di arachidi e friggetele poche alla volta. Scolatele bene e passatele nello zucchero semolato preparato in un piatto, servendole subito, calde e fragranti.

CHIACCHIERE AL FORNO     

                                                                                   Certo la tradizione le vuole fritte ma, volendo evitare . . .
Ingredienti per 4 persone : 500 g di farina - 50 g di zucchero - Zucchero a velo - 3 uova intere - 1/2 bicchiere di grappa - Aroma di limone (o vaniglia) - 1 bustina di lievito - 1 uovo sbattuto con poco latte - 40 g di olio d'oliva (o 50 g di burro fuso)
Formate la fontana con la farina, disponetevi gli ingredienti ed impastate come la pasta all'uovo. Stendete la pasta, aiutandovi magari con la macchina, allo spessore di 2 mm. Formate le chiacchiere con la rotella o con gli stampini dei biscotti, pennellate con uovo e latte, cuocete in forno a 180°C per circa 8-10 minuti.  Fate raffreddare e cospargete con zucchero a velo.



CASTAGNOLE


Ingredienti per 6 persone : 125 g di farina di castagne - 90 g di farina bianca - 1 uovo - 1 bicchiere di latte - 70 g di zucchero semolato  - 10 g di lievito di birra – 40 g di uvetta -  1 bustina di vanillina sale - olio di arachidi - 2 cucchiai di zucchero a velo.
Intiepidite il latte e versatene metà in una ciotola sopra il lievito, unite il sale e mescolate bene. Setacciate le due farine dentro una grossa ciotola, con la vanillina; aggiungete le uova sbattute e lo zucchero. Versatevi la miscela di latte e lievito, impastate con un cucchiaio di legno, incorporate il latte rimasto e aggiungete l'uvetta. Coprite la ciotola con uno strofinaccio e lasciate lievitare l'impasto per un'ora in una stanza tiepida. Friggete l'impasto, prendendolo in piccole quantità con un cucchiaio e lasciatelo cadere, in una padella con l'olio caldo, spingendolo con un altro cucchiaio. Ripetete l'operazione fino ad esaurire l’impasto. Friggete le castagnole per circa 6 minuti, tenendole immerse nell'olio con un mestolo forato; scolatele e appoggiatele su fogli di carta da cucina. Sistemate le castagnole sopra un vassoio, spolverizzatele con lo zucchero a velo e servitele calde.


CICERCHIATE

Ingredienti per 6 persone  : 250 g di farina - 100 g di zucchero - 125 g di burro - 2 uova - 2 cucchiai di vino dolce - 4 bicchieri di olio di arachide - 300 g di miele – 1/2 cucchiaio di cannella in polvere - 2 cucchiai di confettini colorati - sale.
Setacciate la farina in un mucchietto sul piano di lavoro, formate una cavità al centro e versatevi le uova appena sbattute, lo zucchero, il burro a pezzetti e ammorbidito, un pizzico di sale. Impastate unendo il vino poco per volta. Lavorate l'impasto finchè non sia liscio e omogeneo, raccoglietelo a palla, infarinatelo, avvolgetelo in pellicola da cucina e lasciatelo riposare per un'ora in frigo. Infarinate il piano di lavoro e dividete l'impasto in tante palline grandi quanto una noce. Rotolate le palline sul piano fino ad ottenere dei bastoncini di 1/2 cm di spessore che taglierete in pezzetti grandi come un cece. Friggete le palline, poche per volta, in olio caldo e scolatele, con un mestolo forato quando sono dorate, appoggiandole poi su carta da cucina. Versate il miele in un pentolino e portatelo a bollore a fuoco molto dolce e lasciatelo bollire molto piano. Tuffate le cicerchiate nel miele e tiratele fuori quando ne sono ben avvolte, scolandole molto bene. Appoggiate le cicerchiate sopra un piatto da portata, formando una montagnola, spolverizzate con la cannella e distribuitevi sopra i confettini. Servite il dolce quando si è raffreddato.
Nota : è un dolce tipico del carnevale in Abruzzo, Umbria, Marche, Lazio. All’apparenza potrebbero sembrare gli struffoli campani, trattandosi di ricette molto simili. Ma se l’accompagnate con vin brulè, vin santo, passito o Marsala, vi assicuro che “dimenticherete” in quale regione vi trovate . . . ah ah ah  !



Un gustoso  c a r n e v a l e  a tutti da . . . M a r i a  !

giovedì 30 gennaio 2014

PER NON DIMENTICARE IL GIORNO DELLA MEMORIA DELLA SHOAH

Cara Annamaria, quando si tocca il tasto de "IL GIORNO DELLA MEMORIA" mi viene da piangere. Nessuno che ricorda i 90/mila morti nei Lager russi. Mio padre morì a Pakta Aral in Uzbekistan nel 1946, la guerra era finita già da tre anni, ma nessuno fece niente per far tornare i prigionieri italiani, anzi, ti allego un documento che molti conoscono ma nessuno ne parla. In poche parole, Bianco scrive a Togliatti(e lo chiamano uno dei padri della Patria) facendo presente che gli italiani prigionieri nei lager stanno morendo come le mosche e ne chiede il suo intervento. In quel periodo Togliatti era membro del Kominter e cosa risponde.... mi vergogno a scrivertelo, leggilo tu. Ciao un grosso abbraccio

Edoardo


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RICORDARE E' UN DOVERE!










mercoledì 29 gennaio 2014

DI COSA DOVREBBE SCUSARSI IL M5S GIRGIS SORIAL?






Appoggio in pieno quanto ha dichiarato Manlio Di Stefano, deputato del Movimento 5 Stelle, difendendo il collega  G. Sorial che ha dato del boia a Giorgio Napolitano: 



"Vi è parso eccessivo definire Re Giorgio Napolitano un boia? Beh vediamo di ragionarci su, un boia è colui che uccide il condannato a morte quindi Napolitano è stato accusato di aver ucciso qualcosa o qualcuno. Dunque facendo mente locale, in questi 2 mandati (già qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte), il Re ha ucciso: la democrazia, la Costituzione, il popolo italiano, la giustizia". E, dunque, "se boia vi sembra eccessivo allora trovate voi un aggettivo che racchiuda tutti questi crimini contro il popolo italiano".



"Sui media è partita già la caccia al grillino, tutti contro di noi, ci accusano di volgarità, di violenza, di essere irrispettosi delle istituzioni di cui facciamo parte, fate pure, tutto questo ci rinforza e ricorda agli italiani che non esistono divisioni tra maggioranza e opposizione, esiste il M5S contro tutti gli altri perché sono esattamente la stessa schifosa entità parassita" commenta ancora Di Stefano che attacca poi Renzi, accusando anche lui di voler condannare a morte il Paese.

"L'ottuso burattino del sistema che - scrive Di Stefano - in un solo mese ha resuscitato Berlusconi, parla di 'Stupidità e violenza senza eguali'. Grazie ebetino di Firenze, da parte di uno statista illuminato come te è un complimento, ci invita anche a 'non essere ostaggi di chi insulta' che, in politichese, si traduce in un tentativo di seduzione per lasciare il gruppo, inutile provarci caro il mio Renzusconi, ammetto che qualche problema interno l'avevamo ma la tua presenza ci hai compattati in difesa del paese che stai condannando a morte".




Dunque piena solidarietà a Sorial (M5S).
Ha tutta la mia stima nel momento in cui si fa portavoce del giudizio di milioni di italiani (inclusa la sottoscritta) dando del BOIA ad un presidente che non mi rappresenta! L'appellativo di BOIA è un eufemismo, considerando i retroscena inquietanti della "vergognosa" carriera politica di quest'uomo (vedi i rifiuti in campania, la trattativa Stato-Mafia ecc.)






Vi consiglio il libro di Ermanno Rea "Il mistero napoletano".
Vi darà uno spaccato del PCI di Napoli che invece di impedire la morte di Napoli come porto commerciale (un porto commerciale era incompatibile con la funzione di Napoli come base della VI flotta americana) si preoccupava di commentare le direttive dei congressi del Partito Comunista Sovietico.
Voi ed io non immaginiamo gli accordi presi sulla nostra testa durante la guerra fredda. .Napolitano era una figura di spicco del PCI napoletano all'epoca.

La trattaviva stato-mafia sarebbe poca cosa in confronto alle trattative di quegli anni.

Annamaria... a dopo



OVER 40 "SPAVENTATI DA POVERTA', BELLEZZA E SESSO


Secondo gli studiosi dell'università di Bath, nel Regno Unito, l'attenzione nei confronti della salute diventa fondamentale soltanto una volta superati i 60 anni...


Quali sono le preoccupazioni degli over 40? Pensano ancora all'amore, sono concentrati sulla salute e sul benessere fisico o magari angosciati da problemi finanziari? Un gruppo di studiosi del “Centre for Death and Society” dell'università di Bath, nel Regno Unito, ha cercato risposte a questi interrogativi investigando sui pensieri ricorrenti di oltre mille persone, uomini e donne di età superiore ai 40 anni. Preoccupazioni e aspettative, hanno sottolineato gli scienziati britannici, mutano con il passare del tempo e, come è naturale, molte persone (addirittura il 50 per cento delle donne e il 39 per cento degli uomini) hanno manifestato una certa apprensione per il futuro, spaventati dalla possibilità di dover affrontare gli anni della pensione in condizioni di povertà. 
Gli altri risultati ottenuti dall'indagine, del resto, sono meno scontati e per questo molto interessanti. Una buona parte delle donne over 40 intervistate nel corso della ricerca britannica (più del 30 per cento) ha confessato di temere gli inesorabili cambiamenti del fisico, dichiarandosi in ansia per il proprio aspetto. Il 32 per cento degli uomini, invece, ha manifestato problemi o comunque preoccupazioni per la propria sessualità. Come si spiegano questi risultati? A sentire la dottoressa Kate Woodthorpe, sociologa del “Centre for Death and Society” e responsabile dello studio, sulla visione e le aspettative delle donne influisce spesso la condizione di vedovanza: per questo molte rappresentanti del gentil sesso, piuttosto che per la sessualità, sono preoccupate per questioni economiche e dunque poco attente, rispetto ai desiderati, al proprio aspetto fisico. L'attenzione nei confronti della salute, invece, cresce soltanto con il passare il tempo, diventando fondamentale dopo i 60 anni.

Annamaria... a dopo


CHI DICE DONNA...29





DUCKY                “Le lodi che meglio commuovono le donne veramente belle sono quelle che s’indirizzano al loro spirito.” Detto da Philip Dormer Chesterfield.


ENZO                   Che pensiero profondo!


DUCKY                Un proverbio italiano: “Chi si loda s’imbroda.”


ENZO                   Purtroppo è vero, dovrebbero essere gli altri a lodare.


DUCKY                Qua ti voglio, LONTANANZA. “Le lontananze brevi animano l’amore, quelle lunghe lo fanno morire. Honoré-Gabriel Mirabeau.
                               Durano con lontananze lunghe,  anche se Mademoiselle de Sommery afferma che “Essere lontani da chi si ama è non possedere che la metà di se stessi.”


ENZO                   Molte volte sì, ma non sempre un amore muore; ci sono amori che


DUCKY                Non riesco ad afferrare bene il senso…non saprei….sembra un detto sublime…e anche una sciocchezza..  Un proverbio dice “Più uno si allontana più il cuore brama. Ma…chi la pensa in un modo e chi in un altro.. Leggo. “La LUSSURIA è il più capitale dei peccati capitali.” Gaston Derys.


ENZO                   La lussuria è uno sfrenato impulso verso  i piaceri sessuali: è fare sesso in modo eccessivo e disordinato. E questo,, secondo me, non va bene, c’è una misura in tutto, anche nel sesso.


DUCKY                Insomma, il troppo storpia.  E veniamo alla magrezza. “La vera bellezza è quella della falda magra.”? Enzo?



ENZO                   Specifico,  anche qui c’è una precisazione da fare. Troppo grassa non mi piace, troppo secca nemmeno…però se c’è una certa abbondanza non mi dispiace, anche se molti credo che prediligono un corpo normale.  Duc,, abbracciare una donna da dietro e sentire le mani che si riempiono di due superbi seni è un preziosismo di notevole valenza erotica.


DUCKY                A me vengono in mente le mozzarelle di bufala del Salernitano, che quando le stringi cominciano a gocciolare, sai quel liquido bianco vivo.


ENZO                   Prosaico sei,  perché devi fare sempre queste battute sceme? E’ più forte di te, vero?


DUCKY                Charles Dupuis, “L’amore è una malattia che ciascuno deve avere una volta almeno.


ENZO                   Certo,  altrimenti  non sarà mai cos’è l’amore.. L’amore è una malattia che ha tre periodi:  desiderio, possesso e sazietà.


DUCKY                Il desiderio, se uno ama una persona,  c’è, possono mancare il possesso e la sazietà. Fratello caro,  tutta colpa della lontananza…


ENZO                   Maledetta  lontananza, è una spina nel cuore.  Continua, Duc!


DUCKY                MALDICENZA.  La maggior parte delle donne preferisce che si dica male della loro virtù che della loro bellezza e del loro spirito. Lo dice Bernard Fontenelle.


ENZO                   Non saprei cosa dirti,  forse  preferiscono  mostrare la loro bellezza e il loro carattere.  Certo è che quando ci si mettono hanno una lingua molto tagliente specialmente contro altre donne.


DUCKY                MALE, “la donna è un male necessario.”  Secondo Pierre de Bruyis, lo è..  ora ti dico altre massime. “Il vino e le donne sono i precettori di tutti i mali, se non ne sono gli autori.” “Si dice sempre delle donne peggio di quello che si dovrebbe, ma meno di quello che si potrebbe.”


ENZO                   Fratè, sai che ti dico…?


DUCKY                No, dimmelo!


ENZO                   Non è che le donne hanno più difetti di noi uomini, loro hanno i loro difetti e noi abbiamo i nostri. Punto.


DUCKY                MALINCONIA, “La malinconia è un desiderio di desideri.” Autore, Leone Tolstoj. Chapeau, Gemello!


ENZO                   E’ la più veritiera definizione:  si desiderano cose che non si possono realizzare …e si è presi dalla ipocondria.


DUCKY                LA MALIZIA…!


ENZO                   Asp….questa la so…detta da un santo, figurati, San Bonaventura. Questo santo ha detto così. “Qualunque malizia è ben poca cosa in confronto alla malizia delle donne, che è la maggiore fra tutte…le malizie..


DUCKY                Enzo, finiamo con un pensiero dolce  e a favore delle Ciucciottine, altrimenti ci prendono a padellate come minimo.


ENZO                   Subito! “La bocca continua spesso a dire “io ti amo” quando le maniere dicono il contrario.”


DUCKY                E’ questo me lo chiami un pensiero lusinghiero? Ma fammi il piacere, Enzo.


ENZO                   Rimedio subito. “L’amore, per quanto piacevole, piace più per le maniere e i modi con cui si mostra che per se stesso.”


DUCKY                Gemè, ora concordo  pienamente:  donne e  uomini  sgarbati depongono assai male nei rapporti d’amore, e non sono quali i familiari, gli amichevoli, di lavoro eccetera.


ENZO                   Basta,  fratello caro. Sono quasi le 7 e mezzo: è ora di preparare la cena.  Ho voglia di patatine fritte  con salsicce e broccoli. Su, diamoci da fare, stasera prepareremo insieme.


DUCKY                Meno male, secondo me “ti sei passato la mano per la coscienza”.: massima  di Ducky lo psicolabile.


ENZO                   Ti credo, sei  veramente il massimo dei…psicolabili!

ENZO