venerdì 27 agosto 2010

Meteo... e non solo






UNA STRANA DEDICA...

Cari amici, mi prendo qualche giorno di pausa. Prima , però,  vorrei fare una dedica "particolare"ad una ragazza che si dice
stilista che  invia  ai suoi conoscenti delle foto, dichiarando di essere lei nell'immagine ,e  che ha riportato  cose infamanti verso un suo sedicente amico .. la ragazza in questione si riconoscerà...l'amico pure...e a tutti e due...ve ce manno.."cip & ciop "!!



Nel paese della bugia, la verità è una malattia.
Gianni Rodari 


per lei!



per lui!




per entrambi...


 



Nessuno può a lungo avere una faccia per sé stesso e un'altra per la folla, senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera.
Marguerite Yourcenar 

.. con una dolce canzone di B. Antonacci -"Se è vero che ci sei"- e una passionale poesia di P. Neruda -"Se tu mi dimentichi" -recitata da Ferruccio Amendola.










Annamaria... a dopo

giovedì 26 agosto 2010

una simpatica versione  della famosa canzone "Vamos alla plaja " di Flaminio Maphia...


Meteo... e non solo





si ride, si piange

Si dà per scontato che la società (Servizio sanitario, servizi sociali ecc) si debbano far carico di situazioni di disagio senile dovute principalmente alla solitudine ed alla scarsità di risorse economiche.

Mai tuttavia ci si interroga sul perché questi vecchi siano abbandonati da figli e nipoti, perchè la famiglia è fuori moda ed ancora meno fare la morale a chi molla il nonno solo in città.

Già: il cane non si deve mollare, il nonno invece si puo'. E se crepa di caldo o anche solo di solitudine la colpa è della società" non certo dei figli che stanno a spassarsela 


«Dimenticarsi del vecchio genitore... è la cultura imperante». Il dott Carlo Vergani, geriatra, non è sorpreso del caso di morte di un grande vecchio in totale abbandono. La solitudine uccide? «È un fattore di rischio, che va a sommarsi alle malattie oggettive». Oggi tre anziani su dieci sono soli. «C' è differenza tra vivere soli e la solitudine». Si spieghi. «Si può essere single, ma avere relazioni, anche semplicemente qualcuno che telefona, che fa visita. Mentre la solitudine è il completo abbandono che porta l' anziano ad essere come una barca allo sbando, a lasciarsi andare, è malattia, morte». C' è un problema culturale? «E anche un problema di politica sociosanitaria. Perché, in un breve futuro, sarà molto peggio». Cioè? «La famiglia che adesso è un grande ammortizzatore sociale verrà meno. Oggi, in percentuale, ogni grande vecchio, ultraottantenne, ci sono 14 "care giver" informali, ossia familiari che se ne prendono cura. Nel 2030 saranno solo otto e nel 2050 quattro». Chi sono questi «care giver»? «Quella che chiamiamo generazione sandwich, tra i 50 e i 75 anni. Settanta famiglie su cento che hanno in cura un anziano disabile non usufruiscono né di assistenza pubblica, né privata». Dunque? «Su questi numeri la politica dovrebbe ragionare e programmare. Bisogna pensare a questa evanescenza dei supporter familiari».
 



dal ritmo scatenato alla melodia che ha segnato un'epoca...samba pa' ti - Santana -


Annamaria... a dopo

mercoledì 25 agosto 2010

Meteo... e non solo



L'APPELLO


Anche  Carla Bruni 

con Sakineh

 

L'appello della Bruni :"Dal fondo della vostra cella, sappiate che mio marito e la Francia non vi abbandoneranno"

Risparmiate le pietre affilate a Sakineh, fermate l'oltraggio per la madre di due bambini, l'incubo della sepoltura, la morte inutile e barbara per mano di una folla allucinata: è mobilitazione generale a fianco di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, l'iraniana di 43 anni condannata alla lapidazione perché giudicata colpevole di "aver avuto rapporti illeciti" con due uomini che non erano suo marito. I giudici iraniani non precisano che rapporti siano stati, né si preoccupano di valutare che il marito di Sakineh è morto: per loro è adultera e complice nell'omicidio del marito. La donna ha confessato, ma la sua è un'ammissione estorta con 99 frustate: insomma, è solo il disperato cedimento di un essere umano ai carnefici, non certo una prova accettabile.

L'ultima a schierarsi apertamente per Sakineh è stata Carla Bruni-Sarkozy: la moglie del presidente francese ha garantito l'impegno di suo marito Nicolas a fianco di Bernard Kouchner, capo della diplomazia d'Oltralpe, già impegnato a fare pressioni sul regime degli ayatollah per salvare la vita della donna: "Dal fondo della vostra cella, sappiate che mio marito difenderà la vostra causa senza sosta e che la Francia non vi abbandonerà", scrive la Bruni. "Come si può tacere davanti alla notizia della sentenza che è stata pronunciata contro di voi? Spargere il vostro sangue, privare due bambini di una madre, ma perché? Perché avete vissuto, perché avete amato, perché siete una donna, un'iraniana?

La mobilitazione passa anche attraverso il web: l'Italia fa la sua parte, grazie al sito di
Con tutta me stessa mi rifiuto di accettarlo" Repubblica, dove le firme per la liberazione di Sakineh erano ieri sera oltre 16mila, che si aggiungono alle 200mila raccolte dalla campagna internazionale Freesakineh.org. Fra i firmatari si schierano intellettuali come Edgar Morin o Salman Rushdie, personaggi dello show business come Gwyneth Paltrow o Yoko Ono, imprenditori come Richard Branson e politici come Michael Bloomberg o l'ex presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso, e il premio Nobel iraniano Shirin Ebadi.



Ma il regime di Teheran sembra poco disponibile a rivedere la sentenza: Mohammad Mostafei, l'avvocato di Sakineh, ha dovuto fuggire in Norvegia, mentre tre suoi familiari sono stati arrestati. In un'intervista diffusa da Amnesty International, Mostafei racconta che la situazione è peggiorata da quando Larijani è ministro della Giustizia. Il suo lavoro legale "era solo umanitario, non politico", dice, raccontando della sua preoccupazione, ora che i clienti sono rimasti senza assistenza. "Ho seguito due-trecento casi. E quando uno finiva con la condanna a morte, non riuscivo a mangiare né a dormire". 

fonte - Repubblica.it 

Tra pochi giorni (il 29 agosto ) sarebbe stato il suo compleanno.

ecco un ricordo del Re del Pop.


Michael Jackson
"Eterno Peter Pan" della musica leggera, Michael Joseph Jackson nasce il 29 agosto 1958 nella città di Gary, Indiana (USA). Di famiglia non certo benestante, Michael è fin dall'infanzia interessato alla musica, come del resto tutti gli altri componenti (la madre cantava frequentemente, il padre suonava la chitarra in una piccola band R&B), mentre i suoi fratelli maggiori lo accompagnavano suonando e cantando.
Joseph Jackson, il padre-padrone della famiglia, intuendo il talento dei figli, decide di costituire un gruppo: mai intuizione si rivelò più azzeccata.


I neonati "Jackson Five", aiutati dalla musica estremamente ritmica e coinvolgente, guidati dallo scatenato Michael passano velocemente dai piccoli show locali a un contratto con la leggendaria etichetta discografica "Motown". Realizzeranno qualcosa come quindici album (di cui quattro vedevano protagonista assoluto Michael Jackson come cantante solista) in soli sette anni, scalando le classifiche e sostenendo affollati tour.

Michael registra anche alcuni album da solista con la Motown, ma nel 1975, a causa della limitata libertà artistica concessagli, il gruppo decide di non rinnovare il contratto e scegliere una nuova etichetta. Tutti, tranne Jermaine, il quale decide di continuare a registrare album per la stessa etichetta.
Siglato un accordo con la Epic, i "Jackson Five" diventano semplicemente i "Jacksons" (il marchio e il nome del gruppo erano stati registrati dalla Motown), anche se ormai il successo sembra averli abbandonati.

Michael decide di intraprendere la carriera solista e nel 1978, partecipa come attore alle riprese del film "The Wiz", con Diana Ross, del quale incide anche la colonna sonora (partecipando in ben quattro canzoni, fra cui "You Can't Win" e "Easy on down on the road"); durante le registrazioni della colonna sonora del film conosce il leggendario Quincy Jones. Nel 1979 decide di collaborare con l'amico Quincy Jones, noto tuttofare nell'ambito R&B, registra il primo album solista per la Epic Records/CBS, "Off the Wall" (Con la Motown aveva già registrato ben quattro album come solista).

Il disco oscura il declino dei Jacksons, raggiungendo la vetta delle classifiche americane e del mondo intero. La strada per l'exploit successivo, quello che lo farà entrare nella storia come autore dell'album più venduto di sempre, è segnata. Dopo essersi riunito ai fratelli per un altro album e tour, Michael Jackson realizza il secondo album solista: "Thriller".




Siamo nel 1982 e servirà almeno un decennio per smaltire l'orgia dance che il disco "Thriller" ha prodotto. L'album rimane in cima alle classifiche per 37 settimane e ad oggi ha venduto oltre 40 milioni di copie. Celeberrimo è anche diventato l'innovativo video di lancio dell'omonimo singolo "Thriller", un videoclip di quindici minuti diretto dal regista cinematografico John Landis.

Nonostante il nuovo status da superstar, Jackson ancora una volta si esibisce con i fratelli nel 1984 (Victory Tour), evento che spinge qualcuno degli altri membri di famiglia alla carriera solista (come le sorelle Janet Jackson e La Toya Jackson).
Intanto, il sempre più paranoico Michael compra un enorme ranch in California, ribattezzato "Neverland", attrezzandolo a parco giochi e invitando ragazzi sempre più piccoli a visitarlo e rimanere ospiti da lui.

La sua propensione per la chirurgia plastica e comportamenti talvolta bizzarri (come indossare mascherine mediche in pubblico) fanno di lui un bersaglio gradito per i tabloid di tutto il mondo. Inoltre la sua riluttanza a concedere interviste aumenta inevitabilmente l'interesse sulla sua vita, dando àdito a "leggende metropolitane" come quella secondo cui la star dormirebbe in una sorta di camera iperbarica.


Nel 1985 acquista la ATV Publishing, che possiede i diritti di molte canzoni dei Beatles (oltre a materiale di Elvis Presley, Little Richard e altri), una mossa che a quanto sembra ha rovinato i suoi rapporti con Paul McCartney.
Lo stesso anno Michael è promotore insieme a Lionel Richie del progetto "We are the world", un singolo i cui proventi sono destinati ai bambini africani; all'interpretazione partecipano le più grandi stelle USA della canzone: il successo è planetario.

Nel 1987 esce l'attesissimo album "Bad" che, sebbene raggiunga facilmente la vetta delle classifiche internazionali (vendendo in breve tempo ben 28 milioni di copie), fallisce nel tentativo di raggiungere il successo di "Thriller".
Segue un altro tour mondiale ma i suoi concerti vengono criticati per l'uso del playback.

Nel 1991 "Dangerous" è un altro successo, nonostante la concorrenza con "Nevermind" dei Nirvana, che segna il distacco dal pop al "grunge" per la MTV Generation. Negli USA l'immagine di Michael Jackson viene pesantemente ridimensionata dalle voci di improbabili molestie ai minori.

L'amore di Jackson per i bambini è noto, ma le sue continue, troppe attenzioni generano sospetti a non finire, regolarmente corroborati, nel 1993, dalla denuncia di un bambino "amico" del cantante, che lo accusa di molestie. Il fatto si risolve con un accordo tra Jackson e l'accusatore (il padre del piccolo).
Nel tentativo di dare fondamento alla sua "normalità", il 26 maggio 1994 si unisce in matrimonio con Lisa Marie Presley, figlia del grande Elvis. Purtroppo, il matrimonio naufraga solo due anni dopo, anche se Jackson rimedia celermente sposando la sua infermiera che fra l'altro darà alla luce il primo figlio di Michael Jackson nel febbraio 1997.

Non si ferma neanche la voglia di fare musica ed ecco che nel frattempo esce "History", accompagnato come di consueto da un'enorme campagna promozionale, tra cui video di statue enormi di Jackson che vagano per le strade d'Europa. L'album è doppio e consiste in un disco di "greatest hits" e in uno di materiale nuovo, tra cui il singolo "Scream" (in duetto con la sorella Janet) e la canzone "They don't care about us" che diventa oggetto di controversie per i testi ritenuti da alcuni anti-semiti e quindi successivamente modificati.
L'uscita viene supportata da un'altra tourné. Il blitz multimediale viene scalato per il successivo e più recente disco del 1997, "Blood on the dance floor".
Michael Jackson viene inserito nella Rock'n'Roll Hall of fame nel marzo 2001. Lo stesso anno viene organizzato un mega concerto al NYC 's Madison Square Garden per celebrare i 30 anni di carriera.

Oltre ai tributi in suo onore da Whitney Houston, Britney Spears, 'N Sync e Liza Minnelli (sua carissima amica), il concerto vede la partecipazione dei Jacksons, insieme sul palco dopo quasi 20 anni. Lo spettacolo, già
sold-out, viene trasmesso dalla CBS e batte tutti i precedenti record di ascolto con oltre 25.000.000 di telespettatori.
Subito dopo il secondo concerto la città di New York viene sconvolta dalla tragedia delle Twin Towers.
Michael decide di reagire a questo duro colpo scrivendo una canzone dedicata alle vittime di quella tragedia. Raccoglie intorno a sé 40 star (Celin Dion, Shakira, Mariah Carey, Backstreet Boys, Santana) e registra il brano "What More Can I Give?" (Accompagnato da una versione in lingua spagnola dal titolo "Todo para ti", che vede la partecipazione fra gli altri anche di Laura Pausini).


Il 25 ottobre 2001 Michael e i suoi migliori amici si riuniscono a Whashington per un concerto benefico durante il quale viene presentata ufficialmente la canzone All-Star per le vittime delle Torri Gemelle.

Nell'ottobre 2001 viene pubblicato "Invincible", che contiene il singolo "You rock my world" accompagnato da un clip che, nella tradizione di Jackson, vede l'apparizione cameo di Marlon Brando e altre canzoni che vedono l'apparizione di grandi star della musica come Carlos Santana nella canzone "Whatever happens".


Nel novembre del 2003 esce la raccolta di successi "Number ones", ma anche la notizia che Michael Jackson dovrà essere arrestato per accuse plurime di molestie a bambini, con la possibilità di pagare una cauzione di tre milioni di dollari.

Il processo si conclude il 14 giugno 2005, dopo che la giuria del tribunale di Santa Maria lo dichiara non colpevole, per tutti e dieci i capi di accusa che lo vedevano imputato.

Dopo la chiusura del Neverland ranch, dopo presunti problemi di salute, con molti debiti da evadere e dopo molto tempo lontano dalle scene, nel mese di marzo del 2009 torna in pubblico organizzando a Londra una conferenza stampa per presentare il suo nuovo tour mondiale che proprio dalla capitale britannica avrebbe dovuto partire a luglio. Ma il tour non sarebbe mai iniziato: Michael Jackson muore improvvisamente a causa di un infarto, nella sua casa di Los Angeles il 25 giugno successivo, a 51 anni non ancora compiuti.

A poche settimane di distanza dal fatto si parla sempre più di un caso di omicidio, perpetrato ai danni del cantante dal suo medico personale, il quale gli avrebbe somministrato una dose letale di anestetico. L'ipotesi viene poi ufficializzata all'inizio del 2010.

 da - biografieonline.it -

 

Un grazie, grazie  a Michael Jackson da una fan : L.

Scimone,siciliana di Palermo, che da "grande"

vuole fare l' attrice.

 Annamaria... a dopo

martedì 24 agosto 2010

Meteo... e non solo







IL PETTEGOLEZZO


I pettegolezzi sono storielle, dicerie, basate e supportate da passaparola incessanti, che ne storpiano di volta in volta il contenuto, a seconda dello stato emotivo, della loquacità e fantasia del pettegolo o pettegola di turno. Per capire se si tratta di una pura verità o di pettegolezzi, basta fare qualche domanda specifica sulla fonte della notizia e si capisce subito se sta in piedi, supportata da prove inconfutabili oppure no, ma per qualche misteriosa ragione, buona parte delle persone non pone queste domande e si abbandona ad una serie interminabile di dicerie!
I pettegoli preferiscono continuare a fantasticare e a riportare, magari ricamandoci un po’, notizie che in realtà non offrono vere informazioni! Per la maggior parte, sono solo conversazioni negative. Perchè lo fanno? Che bisogno soddisfano? Di attenzione? Importanza? Relazione?
Mah..so solo che in tutte le organizzazioni esistono i pettegoli e, fino ad un certo punto, sono anche divertenti perchè ci si ride su, ma quando diventano insistenti, ripetitivi, seri e anche con un certo grado di cattiveria, la cosa si fa antipatica e altamente negativa! Passare dal pettegolezzo alla diffamazione, il passo è breve! Con il pettegolezzo organizzato ad hoc e continuo, si possono demolire persone ed organizzazioni. Basta vedere i politici in tv o sui giornali, non fanno altro che spettegolare gli uni degli altri e sono coinvolti in questa interminabile spirale, poichè chi non controbatte sembra dalla parte del torto! Il fatto è che parlare con un idiota per lungo tempo crea un problema, cioè poi gli idioti sono due!!
A me piace il “pettegolezzo” buono, quello da risata, con la consapevolezza che, anche in questo caso, sono storielle umoristiche con poche o nessuna verità alla base! Ponendo la massima attenzione che, comunque, non ferisca la sensibilità di alcuno!
E che differenza c’è fra il bugiardo e il pettegolo?
Il pettegolo, se gli fai due domande che vanno in profondità, si rende conto di aver abboccato alla classica diceria di turno, priva di fondamenta. Il bugiardo, invece, persevera in ciò che dice e lo fa in malafede, perseguendo un qualche suo scopo a danno della verità, per interesse personale!
Il bello è che il bugiardo col passare del tempo, a forza di ripetere le stesse cose, si autoconvince di ciò che pensa e dice. In poche parole ha due memorie, la memoria reale che si basa su cose vere e la memoria menzognera che, partendo da quella reale, viene continuamente alimentata da cose inventate ad hoc. Col passare del tempo, quella menzognera, si ingigantisce e fa scomparire quella reale! A questo punto il bugiardo ci crede veramente e come spesso accade, quando viene smascherato in maniera inconfutabile, se ne rende conto anche lui e gli crolla il mondo addosso! Quello stesso mondo che egli stesso aveva costruito nel tempo!


Ecco  il parere della dott.ssa G. Proietti ( Psicologa-psicoterapeuta)


La diceria è una 'voce che corre', che si diffonde all'interno della società un po' come un virus, di cui tutti siamo portatori sani, o come un telefono senza fili in cui tutti noi siamo soggetti emittenti e riceventi.

Molto spesso le dicerie sono leggende, cose stranissime che capitano a persone sconosciute, ad amici degli amici. Si viene così a sapere di quel tipo che si è trovato vivo in una cassa da morto e per la disperazione si è cavato gli occhi, o della bambina rapita dagli zingari nel grande centro commerciale.

Su internet poi le notizie e le 'bufale' corrono velocissime, circa nuovi virus da eliminare,  bambini da aiutare ed altre iniziative a sfondo filantropico.

Ovviamente non tutte le dicerie sono false, ma buona parte di esse lo sono e la cosa che più sorprende è la nostra mancanza di senso critico nel sentire certe storie strampalate e soprattutto la nostra disponibilità inconscia a continuare a trasmettere agli altri cose in cui non crediamo o crediamo solo a metà, senza far nulla per opporci a questa sorta di catena di Sant'Antonio.

Le dicerie nella maggior parte dei casi sono innocue, ma vi sono situazioni in cui possono diventare davvero pericolose, stroncare la vita e le relazioni sociali di una persona, isolarla e portarla perfino alla morte.

Un caso del genere è accaduto ad esempio alla cantante Mia Martini, che nella civilissima Italia di fine novecento si è sentita esiliata dallo show business per oltre quindici anni, con le sofferenze e le conseguenze psicologiche che tutti possiamo immaginare per il semplice fatto che qualcuno aveva messo in giro la voce che la cantante... 'portava sfiga'.

Dati gli strepitosi effetti della diceria e del pettegolezzo sulla credulità popolare, non è escluso che molte persone o gruppi sociali interessati, possano mettere in giro delle dicerie 'ad arte', per raggiungere obiettivi concreti come il discredito di un avversario o la crescita di consenso rispetto ad una determinata idea o tendenza.

Attenzione dunque a non farsi intrappolare nella rete delle 'dicerie organizzate', ma altrettanta attenzione anche all'altro aspetto della chiacchiera sociale, al pettegolezzo, un conversare apparentemente futile e distensivo, che però, anch'esso, non manca di produrre i suoi effetti nella società. 

Il pettegolezzo nasce dalla chiacchiera sociale ed infatti è una 'verità' non verificabile, la cui infondatezza non rappresenta un limite, ma addirittura un fascino per la possibilità che offre di immaginare.

In genere qualche particolare del pettegolezzo è vero e magari lo è anche molto di più; il suo obiettivo è quello dello svelamento di una doppia vita, di un segreto esistenziale o comportamentale che riguarda qualcuno non perfettamente inserito nella società o nel proprio gruppo, oppure una persona di potere, temuta, che viene così 'smontata'.

Attraverso il pettegolezzo infatti si riesce perfettamente a demolire una persona o almeno ad insinuare dubbi nell'opinione pubblica sull'immagine che una persona vuole dare di sé. 



Qual è la differenza tra uno scandalo e un pettegolezzo? Oh! Il pettegolezzo è gradevole! La storia è soltanto pettegolezzo. Ma lo scandalo è un pettegolezzo reso noioso dalla moralità. Un uomo che moralizza è di solito un ipocrita, e una donna che moralizza è invariabilmente scialba .  
 (OSCAR WILDE )





Annamaria... a dopo

lunedì 23 agosto 2010

Meteo... e non solo



                             SEGNALATE DA CATERINA

Arriva la dieta intelligente: sazi con i cibi giusti.

Alimenti speciali per dare il senso di pienezza senza i chili di troppo


Una dieta intelligente, in grado di dare soddisfazione e sazietà, senza tuttavia far salire di peso.

Questo l'oggetto di una ricerca dell'Università di Aberdeen (sezione Rowett Institute of Nutrition and Health) in Gran Bretagna, diretta dal professor Julian Mercer.

Come spiegano gli scienziati, la dieta intelligente si basa sull'asse cibo-intestino cervello.

Alcuni cibi, con dosi significative di proteina, provocano nel consumatore una sensazione di sazietà più rapida: in questo modo, il cervello ferma la nutrizione prima. Il team di Mercer vuole sfruttare tale principio, pensando ad una linea di alimenti, che diano una percezione di pienezza rapida, stimolando così la perdita di peso (o almeno, non la sua crescita).

Così si esprime Mercer: "Sappiamo che ci sono alcune diete che consentono di mangiare fino a quando non ci si sente pieni, ma in realtà si consumano meno calorie di quanto si potrebbe altrimenti".

Nonostante le finalità più che meritevoli, la dieta intelligente del gruppo di Aberdeen non incontra consensi unanimi. Secondo gli oppositori, in particolare, il cibo speciale (che sazia ma non fa ingrassare) potrebbe essere in realtà un prodotto modificato chimicamente o/o geneticamente, dagli effetti non totalmente prevedibili.




Si ride, si piange




Annamaria... a dopo

domenica 22 agosto 2010

Meteo... e non solo




splendida serata , ieri, con   Renzo Arbore e L'orchestra Italiana. Ecco una delle tante canzoni..



Annamaria... a dopo