venerdì 17 gennaio 2014

NAPOLITANO SCRIVE A DON PATRICELLO "MI IMPEGNO PER LA TERRA DEI FUOCHI"



Napolitano e don Patricello


By Today 4-01-2014
Assicuro il mio costante impegno a sollecitare interventi necessari nella cosiddetta Terra dei fuochi". E' un passaggio della lettera che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato a don Maurizio Patriciello, sacerdote di Caivano (Napoli), per esprimere la sua vicinanza al tema della protesta ambientale in Campania, nella terra martoriata dai rifiuti tossici e dai roghi di immondizia tra le province di Napoli e Caserta.

Don Patriciello, sacerdote e attivista, aveva espresso riserve su un presunto scarso interesse del Quirinale per l’emergenza ambientale in atto nella cosiddetta "Terra dei fuochi". Ecco, quindi, la lettera del capo dello Stato: "La serietà del fenomeno non può permettere di abbassare la guardia", scrive Napolitano, che al sacerdote di Caivano dice: "Vorrà credere nel mio costante impegno a sollecitare, a tutti i livelli di governo, gli interventi necessari".

Il presidente ricorda a Patriciello di aver trattato la questione più volte nei suoi interventi: "Sia in ripetuti contatti con competenti autorità locali sia sollecitando, presso le autorità governative, l’adozione di provvedimenti adeguati alle necessità più urgenti riscontrate alla luce di elementi emersi di recente".

Napolitano è conscio della necessità di un sempre maggiore impegno sull’argomento: "Malgrado l’impegno dispiegato dallo Stato, sono d’accordo con lei che la questione richiede ancora energie e attenzione. Sebbene il territorio colpito e danneggiato sia circoscritto, e non esteso all’intera Campania, la serietà del fenomeno non può permettere di abbassare la guardia".



Mi domano quante altre dichiarazioni di pentiti piu' o meno convinti in materia ambientale sono ancora secretate? Le deposizioni del pentito di giustizia Schiavone sullo sversamento illecito di rifiuti tossici in Campania sono state desecretate grazie al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle. (dopo 16 anni!!)
Quante verifiche sono state fatte a seguito di queste dichiarazioni? Parlare adesso di non abbassare la guardia è IPOCRISIA. Tanto poi il tempo aiuta a dimenticare lasciando le vittime sole con i loro drammi.




„ consiglio di andare a vedere o rivedere le dichiarazioni rilasciate da Schiavone a "Servizio Pubblico". 






Ricordiamoci che Napolitano, in quel periodo, era MINISTRO DELL'INTERNO!!! 
All'epoca il segreto istruttorio imponeva necessariamente la secretazione di quelle carte. Tuttavia, nonostante il segreto di stato, Napolitano fu messo al corrente. A dirlo è stato il presidente della Commissione parlamentare sui rifiuti dal 1997 al 2001, Massimo Scalia, professore di Fisica Matematica alla Sapienza di Roma.
È stato esponente dei Verdi, tra i fondatori di Legambiente e parlamentare per quattro legislature. Intervistato da fanpage.it Scalia  ha affermato quello che aveva effettivamente già detto Marco de Marco, direttore del Corriere del Mezzogiorno, intervenuto insieme ad Antonio Marfella nella trasmissione “La Vita in Diretta” in onda su Rai 1: il Segreto di Stato era un atto doveroso per rispettare il segreto istruttorio del processo Spartacus. Tuttavia, quelle stesse dichiarazioni erano state fatte anche in altri processi e ne erano stati informati i Ministri, il Ministro degli Interni e il Presidente del Consiglio dei Ministri. “Si trattava del segreto di Pulcinella”, alla fine lo sapevano tutti.

Annamaria...a dopo



OCCHIO ALLE NOTIZIE BUFALE IN INTERNET

Gira in rete questa immagine che sembra essere una bufalata 

Questa è davvero semplice da "sbufalare", non esiste fonte, non esiste decreto...non si sa su cosa si basi.
Ma anche volessimo dire che è una "notizia" andando a cercare per trovare una fonte si scopre che: la cifra riportata non è riportata da alcuna parte, si basa sui conti fatti da un blogger che scrive sul Fatto Quotidiano, ma l'articolo in questione è evidentemente stato rimosso visto che si  trovano solo alcune citazioni: http://www.ecodellevalli.tv/cms/2011/08/29/45-milioni-per-la-carta-da-lettera-di-camera-e-senato-e-scorte-di-carta-igienica-fino-al-2030/

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/casta-sprechi-costi-carta-parlamento-946393/

Diciamo che BlitzQuotidiano è quello che riporta la notizia al meglio, con cifre citate con dovizia, cifre che vengono appunto dall'articolo reale di Tecce di cui però non c'è piu' traccia.

Quello che cercando in rete si  trova è che le spese di carta, atti, tipografia erano già alte negli anni 80, non è questa o quella casta a costare troppo, è il sistema intero a farlo.

Detto ciò la "Carlo Colombo" di cui si parla non è una cartiera, ma una tipografia, che non solo fornisce la carta (non quella igienica), ma che si occupa della stampa, e provvede agli atti e alla stampa degli stessi. I costi sono ben diversi che dal vendere risme di carta e rotoloni di carta igienica, si parla d'inchiostri, buste, eventuali affrancature...sicuramente esagerati, ma probabilmente rapportati ad un carrozzone come il teatro della nostra politica.
By "Bufale un tanto al chilo"




Le notizie "bufale" mi danno il pretesto per soffermarmi un momento a riflettere sull’informazione in rete. Internet ha moltiplicato gli spazi informativi e il volume delle notizie che circolano e così  proprio perché il web rende possibile un’informazione sempre più rapida e copiosa, è anche più complicato verificare la veridicidà delle notizie. Mancano il tempo, la voglia o lo spirito critico per farlo.
Anche agli stessi giornalisti capita di evitare il controllo accurato e a fare da megafono a informazioni errate. Ci si fida di quanto riportato da un’agenzia di stampa o dal sito di un altro organo di informazione. E visto che il tempo è tiranno si taglia dove si può a scapito dell’accuratezza e della verità.

Più di frequente la bufala ci raggiunge nella nostra casella di posta elettronica. A chi non è capitato di ricevere la versione telematica della vecchia catena di Sant’Antonio, o e-mail allarmate che avvertono di virus in grado di distruggere il nostro hard disk alla sola apertura del messaggio? E distinguere il vero dal falso diventa sempre più difficile. 


Annamaria... a dopo

martedì 14 gennaio 2014

F. BOCCIA E N. DE GIROLAMO, LA COPPIA DI LARGHE INTESE...

La coppia De Girolamo e Boccia sono l'emblema del pd e del pdl che qualcuno si ostina a voler sostenere.Un ministro di destra, sposata con un deputato di sinistra, che sa come dimostrare chi comanda, mandando i controlli, per fare acquisire 
successivamente un bar dell'ospedale allo zio.
Tanto potere e tanta arroganza da far impallidire il ricordo del peggiore Vito Ciancimino ex sindaco di Palermo. Ma quando finirà questo strazio??


by- Repubblica.it

"Quello che sta subendo Nunzia è un linciaggio, un autentico linciaggio. Per lei è una prova dura". La "prova" è dura stavolta anche per lui, Francesco Boccia, il marito del ministro nella tempesta. Anzi doppiamente dura, visto che proprio dal suo partito, il Pd, arrivano le richieste di dimissioni della moglie.

Professore di economia, master alla Bocconi, una lista di ricerche pubblicate, Boccia è presidente della commissione bilancio della Camera. Le larghe intese, dopo averle fatte in casa sua sposando un ministro (allora) di Forza Italia, le ha replicate anche nel partito. Collaboratore di Enrico Letta, ha poi sostenuto Renzi alle primarie. È proverbiale la sua freddezza, l'atteggiamento compassato da Lord di Bisceglie. Ma quando gli si tocca "Nunzia" l'aplomb lo perde eccome. "Il fatto è che vedo in giro troppi censori improbabili, troppi sepolcri imbiancati che farebbero bene a tacere. Io conosco la vita e la strada, ma c'è un limite alla mancanza di pudore. Vede, accetto tutto, tranne i falsi moralisti".

Non vuole dire con chi ce l'abbia, forse con tutti. A partire dai giornali che stanno illuminando più di altri la vicenda della Asl di Benevento, al solo scopo di "attaccare il governo Letta". Ma certo ce la deve avere anche e soprattutto con quella parte del suo partito - da Sandro Gozi a Paolo Gentiloni - che ha deciso di cavalcare l'affaire De Girolamo. "Sono state chieste le dimissioni per mia moglie? Loro hanno il loro diritto, perché questa è la politica, sono le regole della politica. Li comprendo, li capisco, è successo molte altre volte. Ci sarà un dibattito e il ministro si difenderà da sola, è in grado di farlo". La chiama "il ministro", proprio per sottolineare il distacco tra la vicenda personale e quella politica. Ma poi il diaframma salta, inevitabilmente: "Si dimette, non si dimette? Io non lo so. Purtroppo i danni che dovevano essere fatti ormai sono stati fatti".

La mattina, per un impegno ormai fissato, Boccia si trova a Napoli al forum sulla legalità organizzato da sette associazioni di ispirazione cattolica (Cisl, Acli, Coldiretti, Confcooperative, Confartigianato, Movimento cristiano lavoratori, Compagnia delle Opere). Sembra uno scherzo del destino, il titolo è impegnativo: "Ladro chi ruba e chi mantiene il sacco". E Boccia deve relazionare, niente di meno, sull'etica della responsabilità. "È stato
faticoso, un palazzetto con quattro mila giovani, ma non potevo dare buca", confida.

L'etica della responsabilità e l'etica dei principi. Persino il vecchio Weber sosteneva che "il raggiungimento di fini buoni è accompagnato il più delle volte dall'uso di mezzi sospetti". Boccia ha poca voglia di scherzare. "Chi sbaglia paga nella vita, sempre. E io appartengo a quella scuola antica, molto rigorosa con tutti, con chi è accanto e con chi è di fronte, ma chi sbaglia lo faccio decidere alla magistratura, non lo decido io. Dell'etica e della responsabilità ho fatto la mia ragione di vita: sull'etica della responsabilità invito tutti, nel nostro mondo, a farsi un esame serio di coscienza. Ecco, su questo mi piacerebbe aprire un dibattito molto profondo".

Quanto alla vicenda di Benevento, alle registrazioni "illegali" a casa De Girolamo fatte da Felice Pisapia - "un delinquente che sta al domicilio coatto, uno accusato di truffa e peculato" - , Boccia non vorrebbe proprio entrare. L'unica cosa che si lascia sfuggire è il sospetto, o forse qualcosa di più, che si tratti di un caso montato ad arte per precisi interessi politici e affaristici. "I giornali hanno abboccato, ma questa è vicenda è stata costruita sul territorio a tavolino. Era sul mercato da mesi e nessuno se la comprava. Adesso è uscita fuori". Chi l'ha costruita a tavolino? Boccia lo sa ma non lo dice. Lascia intendere che l'identikit corrisponde a un personaggio preciso di Benevento, un politico. Mentre Felice Pisapia sarebbe solo una pedina.




by F.Q
30 luglio 2012, ore 19 e 15. Inizia la riunione a casa del padre di Nunzia De Girolamo. Dura 116 minuti. Ad un certo punto il ‘direttorio’ affronta il problema dell’ubicazione degli uffici Asl ad Airola.

Nunzia De Girolamo: “Sai cos’è? Che Tanga (?) vuole un compenso… Dove dovremmo metterlo? A Sant’Agata che Valentino (il sindaco, ndr) è uno stronzo? Cioè, nemmeno è venuto da me”.

Michele Rossi (manager Asl Benevento): “Ma aspetta, attenzione, perché noi questo… Valentino è diverso, Nunzia. A Valentino noi non gli stiamo facendo un piacere”.

Felice Pisapia (direttore amministrativo Asl): “Mh”.

Rossi: “A Valentino stiamo creando un po’ di problemi che lui intelligentemente ha incassato”.

De Girolamo: “Ah”.

Rossi: “Nel senso che noi gli stiamo spostando delle attività da…”.

Pisapia: “Dal centro città alla periferia”.

Rossi: “Dal centro città nell’ospedale” 

(…)

Rossi: “Quindi lui ha incassato questa cosa…”.

De Girolamo: “Ma lui però non ha… Non avrà piacere che lo mettiamo ad Airola”. 

(…) 

Più avanti si parla di una struttura a Puglianello
Luigi Barone (collaboratore di Nunzia De Girolamo): “…fatto a Puglianello, il coso… Puglianello era centrale, eh!”.

Gelsomino Ventucci (direttore sanitario Asl): “No ma quello quando…”.

Barone: “…il sindaco era Tonino Bartone, non perché era centrale…”. 

Ventucci: “Sì, volere è potere, politicamente si può…”. 

Barone: “Allora dico (inc.) a me se i nostri sindaci non hanno interesse, si fa ad Airola e si può fare anche a Forchia!”. 

De Girolamo: “No, Forchia no!”. 

Barone: “No, voglio dire…”. 

De Girolamo: “Preferisco poi darlo ad uno del Pd che ci vado a chiedere 100 voti…”. 

Infine si parla dell’ospedale religioso Fatebenefratelli
De Girolamo: “Miché, scusami, al Fatebenefratelli facciamogli capire che un minimo di comando ce l’abbiamo. Altrimenti mi creano “coppetielli” con questa storia. Mandagli i controlli e vaffanculo”. 

Pisapia: “Sempre colpa tua è!”. 

(…) 

De Girolamo: “Così si impara Carrozza (direttore amministrativo Fatebenefratelli, ndr)! E che cazzo! Va da Michele, Michele è sempre disponibile, viene da me…”. 

Rossi: “Quelle lettere che lui mi chiese gliele ho fatte tutte e due”. 

(…) 

Pisapia: “Se Fra’ Pietro gli dà l’ok, Carrozza, anche se non è d’accordo, lo fa”. 

(…) 

De Girolamo: “E perciò, se tu gli crei un problema di controllo, devi vedere come diventano tirchi! Devi vedere Fra’ Pietro come dice a Carrozza: Accelera”! 

Pisapia: “Eh, credo”. 


De Girolamo: “E fagli il 700!”.





Ancora una volta, ci troviamo nel tipico esempio di una classe politica che invece di governare per il bene del Paese usa la "poltrona"  per distruggere i nemici e per far emergere gli amici con corruzione e malcostume. Funzionari, dirigenti ASL e impiegati pubblici vengono usati (e si fanno usare) dal politico di turno e utilizzano i controlli come arma di ricatto per leggi e regolamenti spesso assurdi e impossibili da rispettare; per cui chi vuole essere in regola non può esserlo e chi vuole fare il furbo trova sempre il modo di mettersi d'accordo! Naturalmente senza vergognarsi! E ,guarda caso, quando sono successi questi fatti la De Girolamo era braccio destro di Berlusconi...Quanto alla vicenda di Benevento, alle registrazioni "illegali" a casa di De Girolamo, fatte da Felice Pisapia,  "un delinquente che sta al domicilio coatto, uno accusato di truffa e peculato"... si circonda di belle figure ed in più li fa entrare a casa sua. A sua insaputa, eh?...

Annamaria... a dopo


RIDUCIAMO LO STRESS MANGIANDO IL PESCE


E' un consiglio che ci arriva  dai ricercatori dell’università dell’Ohio: gli acidi grassi Omega-3 riducono il livello delle citochine, sostanze nocive responsabili di ansia e stress psicologico...

Per scacciare ansia e stress bisogna mangiare tanto pesce. A sostenerlo sono i ricercatori dell’università dell’Ohio, negli Stati Uniti, autori di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Brain, Behaviour and Immunity”. Nell'approfondire le qualità del pesce, gli scienziati americani hanno coinvolto 68 studenti della facoltà di Medicina partendo da un assunto: gli acidi grassi essenziali Omega-3 contenuti in grandi quantità in alcuni pesci sono in grado di ridurre il livello delle citochine, sostanze nocive spesso responsabili delle infiammazioni. Ma non solo, perché, come hanno ricordato gli autori della ricerca , l'elevata presenza delle citochine nell'organismo umano rappresenta una delle principali cause dell'ansia e dello stress psicologico. 
Per appurare il ruolo giocato dagli Omega-3, gli scienziati americani hanno suddiviso gli studenti in due gruppi: al primo è stato somministrato un semplice placebo, al secondo un integratore a base di olio di pesce (equivalente a quasi cinque porzioni di salmone). «Pensavamo che gli Omega-3 potessero ridurre lo stress indotto dall'aumento delle citochine pro-infiammatorie , ha spiegato la dottoressa Janice Kiecolt-Glaser, docente di psichiatria , e per questo abbiamo somministrato ad alcuni studenti un ricco supplemento a base di olio di pesce. I risultati ci hanno dato ragione: chi ha assunto gli Omega-3 ha mostrato una riduzione significativa, nell'ordine del 20 per cento, di ansia, stress e disagio psicologico rispetto a chi ha ricevuto il semplice placebo». Dunque gli acidi grassi essenziali, già noti per la capacità di tenere sotto controllo il colesterolo e contrastare le malattie cardiovascolari, svolgono un ruolo fondamentale anche contro ansia e stress. «La scoperta è importante , ha ammesso la dottoressa Marta Belury, coautrice dello studio , ma necessita di ulteriori approfondimenti: l'utilizzo di integratori a base di Omega-3 potrebbe non essere raccomandabile per tutti».

Annamaria... a dopo

IL SIGNORAGGIO E LA FRODE DEL DEBITO PUBBLICO


(cosa significa essere schiavi)

Il signoraggio è la più colossale truffa che sia mai stata organizzata nella storia. È il mezzo usato da pochi uomini per ottenere un potere supremo: il potere di controllare, governare, intere nazioni. Eppure probabilmente non sapete niente a riguardo, perché se i media non parlano di un argomento, questo di conseguenza è come se non esistesse. Ma il signoraggio è il problema mondiale più serio che esisti, perché è il padre di ogni malessere economico e sociale.


In parole povere:

Per emettere moneta, tutti gli Stati del mondo li hanno sempre chiesti in prestito a delle Banche Centrali private, che creano questo denaro dal nulla, semplicemente stampandolo.
Il debito pubblico, lungi dall'essere dovuto alle incompetenze dei politici, è in realtà il debito che lo Stato, noi, abbiamo nei confronti di queste Banche Centrali usuraie, e ammonta a tutta la moneta emessa, più gli interessi mai emessi.



Definizione di signoraggio

Il signoraggio è il reddito percepito da chi emette moneta, pari alla differenza tra il valore facciale della moneta, detto valore nominale, e il suo costo di produzione, detto valore intrinseco.

Richard Nixon

Il 98% della moneta circolante è moneta scritturale (vale a dire virtuale come assegni, carta di credito etc.), il restante 2% è moneta fisica, a sua volta costituita per il 98% da banconote e per il 2% da monete metalliche. Il valore intrinseco delle moneta scritturale è nullo (basta memorizzare i soldi nei computer). Per le monete metalliche il costo è di 20 cent circa a moneta, e per le banconote è sempre un valore irrisorio intorno ai 5 cent di euro (quanto costa la carta e l'inchiostro?).

È importante sapere che dopo il 15 Agosto 1971, con l'abolizione da parte del presidente Nixon degli accordi di Bretton Woods del 1944, la moneta emessa non ha nessuna contropartita aurea. Vuol dire che non esiste più convertibilità con le riserve di metalli preziosi come l'oro (nelle nuove banconote infatti non compare più la scritta "Pagabili a vista al portatore", proprio perché non si attinge più alla riserva aurea per creare moneta, e di conseguenza non può neppure essere convertita).
La moneta oramai viene creata dal nulla, semplicemente stampandola.
Con la abolizione delle riserve, la moneta non ha più un valore creditizio, ma un valore indotto, vale a dire prende forma dall'accordo e per convenzione di chi la utilizza come mezzo di scambio.
Siamo noi che diamo un valore alla moneta, tanto è vero che, come ha detto il professore di diritto Giacinto Auriti, se prendiamo un governatore e lo spediamo su un isola deserta a stampare moneta quella moneta non acquista un valore perché non c'è nessuno che la accetta e la utilizza.
Emissione della moneta

Arriviamo al nodo cruciale: chi crea ed emette la moneta?
Mentre le monete di metallo sono coniate ed emesse dallo Stato, la moneta scritturale e le banconote sono create, stampate, dalle Banche Centrali Nazionali (nel nostro caso Bankitalia SpA per conto della Banca Centrale Europea o BCE, in America la Federal Reserve, in Inghilterra la Bank of England) che sono però banche private a tutti gli effetti (su Bankitalia leggetevi anche questo).

Analizziamo la truffa: come avviene l'emissione del denaro della Banca Centrale

L'emissione del denaro da parte della Banca Centrale, avviene solo in contropartita a Obbligazioni emesse dallo Stato al corrispettivo valore, che la nostra BC (Bankitalia) acquistaindirettamente attraverso l'acquisto di titoli di stato sul mercato di questi titoli.
Semplice esempio: quando lo Stato ha bisogno di un milione di euro, emette titoli di Stato (come BOT, CCT etc..) da un milione di euro. Per chi non sapesse cosa sono questi titoli: sono come dei "pagherò" che alla scadenza (hanno una vita che può variare da 3 mesi ad alcuni anni) lo Stato ripagherà ai loro proprietari, dandogli capitale più una percentuale di interesse (a seconda del titolo).
Quando Bankitalia acquista questi titoli dal valore di un milione, crea un milione di euro dal nulla (stampa in banconote solo il 2%) e lo cede allo Stato, che a sua volta paga gli stipendi i sevizi etc...
La Banca Centrale ora proprietaria di questi titoli, può subito venderli alle banche e ai risparmiatori. In ogni caso, una volta scaduto il periodo di vita, lo Stato dovrà dare al possessore dei titoli il capitale più una percentuale di interessi.


Per semplicità ho tralasciato il tasso di sconto, cioè l'interesse sul prestito di denaro deciso dalla BCE stessa!

Ecco la colossale truffa: la Banca Centrale si appropria del reddito da signoraggio di tutta la moneta emessa (sia scritturale che le banconote). Questo è testimoniato dal fatto che ponga alpassivo nel suo bilancio tutta la moneta emessa non come sarebbe corretto al valore tipografico, ma al suo valore nominale.

Si comporta come se la moneta fosse di sua proprietà all'atto dell'emissione, come se ci fosse ancora una riserva a cui attinge per creare denaro. Ma quella riserva non c'è più!

Inoltre, non c'è nessuna norma né Europea né Italiana, che dica di chi è la proprietà della moneta. Dopo l'abolizione degli accordi di Bretton Woods, la moneta perde il valore creditizio, non rappresentando più un debito per la banca. Di conseguenza, avendo un valore indotto, la proprietà della moneta appartiene alla collettività.

La Banca non può (per logica) prestare quel denaro poiché non è di sua proprietà, ma purtroppo avviene proprio così.

Facendo leva sul riflesso condizionato
causato dall’abitudine secolare di dare
sempre un corrispettivo per avere 
denaro,le banche centrali hanno emesso
la moneta col corrispettivo del debito, 
cioè “prestandola”.
 In tal modo i grandi usurai non si sono 
solo limitati ad espropriare i popoli dei 
valori monetari, ma li hanno indebitati 
di altrettanto, caricando, sin dall’origine, 
il costo del denaro del 200%.
[...]
La riserva aveva un significato quando 
la banconota era convertibile in oro a 
richiesta del portatore. È diventata 
ormai una ridicola sceneggiata, per
mascherare la truffa dell’emissione
con cui la banca centrale consegue
un arricchimento parassitario pari 
alla differenza – duplicata 
dall’equivalente  prestito –
 – tra costo tipografico e valore
 nominale della moneta. 



Il debito pubblico, è quindi il debito che lo Stato ha nei confronti di questi banchieri usurai, e ammonta a tutta la moneta emessa (prestatandola!) dalla Banca Centrale, più gli interessi, che la Banca non crea e non stampa.

Centinaia di migliaia di milioni di euro ogni anno vanno via, per pagare un debito che è in realtà fondato su una frode: il signoraggio bancario. La maggior parte delle tasse che paghiamo servono, secondo i politicanti amici dei banchieri, a pagare questo debito, che come abbiamo visto proprio debito per noi non è.


Signoraggio, Esempio in soldoni
(di Sandro Pascucci)
lo Stato prende in prestito una banconota da €100 euro dalla Banca Centrale e la «paga» con una «obbligazione» da €100. A fine anno dovrà «drenare» dalla popolazione quei €100 per restituirli al legittimo proprietario (che è il Bankiere Internazionale), più gli interessi, diciamo un 2,5%. La Banca Centrale ha stampato quella banconota spendendo (tutto compreso) 30 centesimi di euro (quindi era solo un pezzo di carta, una merce come un altra, come un biglietto del cinema) mentre la banconota da €100 (+2,5%), che lo Stato restituisce alla Banca Centrale, l'ha tolta a noi ed essa è frutto del nostro lavoro, delle nostre fatiche, del nostro sudore, insomma è pregna di valore e impegno umano! La Banca Centrale è una tipografia e si comporta come se fosse la padrona della banconota! Ve lo immaginate l'impresario di un teatro che si sente dire dal tipografo: «Considerato che l'ingresso al tuo spettacolo «vale» €40 allora i biglietti da me stampati te li affitto e me li paghi €41» !
Ergo:
il signoraggio su una singola banconota è di €102,5 - €0,30 = €102,2
Fate Voi i conti.. e questa è la punta dell'iceberg, sotto, celata e forse più pericolosa, c'è lariserva frazionaria.
 [www.signoraggio.com]

Dove sono gli enormi profitti della truffa del signoraggio?
Essi sono, [alla Megan] tutt'intorno a te. Il signoraggio è nelle banconote che usi, tutte di proprietà BCE - come chiaramente scritto sopra!! - è nelle tasse che paghi, nei servizi che non hai, nei serbatoi vuoti delle auto della Polizia, nelle stampanti dei tribunali ferme per mancanza di carta, nelle mani vuote dei barboni per strada, nelle lacrime delle vedove e degli orfani di chi si è ammazzato per insolvenza... il signoraggio è nei conti correnti segreti delle Cayman, nel mutuo che stai pagando, nell'aria inquinata che respiri - aria inquinata dalla combustione del petrolio, noto veicolo di riciclaggio dei dollari-carta-straccia, è nei magazzini-pieni-di-invenduto per l'anemia finanziaria di cui la Società tutta soffre, Società che pur li ha costruiti, quei magazzini, e poi li ha riempiti col lavoro dei suoi cittadini... il signoraggio è celato dalla partita doppia, che bilancia una banconota da 30 centesimi con un Titolo di Stato - che rappresenta il nostro futuro lavoro. Il Grasso Bankiere paga con 30 centesimi un'ora del tuo tempo, della tua vita... e tu mi vieni a chiedere dov'è il signoraggio? ma per favoreee...
[Sandro Pascucci www.signoraggio.com]



Ma il signoraggio non ha solo la funzione di arricchire questi banchieri internazionali, è anche un metodo e un mezzo di controllo della massa, con la schiavitù che ne deriva.

La soluzione è semplice: bisogna prendere coscienza che la proprietà della moneta appartiene al popolo, a noi, e non può quindi esserci prestata dalle Banche. Dobbiamo ottenere la nostra sovranità monetaria, e non affidarla a delle banche usuraie.

Il signoraggio derivante l'emissione della moneta deve essere nostro, come dovrebbe essere nostro il denaro che abbiamo fra le mani. Il signoraggio andrebbe accreditato ad ognuno come reddito da cittadinanza.

Attualmente i politici e i media sono sotto il controllo di questi banchieri usurai, e non hanno nessuna intenzione di far trapelare una verità tanto sconvolgente. Alcuni grandi politici si opposero a questo sistema di indebitamento, stampando denaro di Stato, e non preso in prestito alle Banche Centrali. È il caso del presidente degli Stati Uniti Lincoln e del presidente Kennedy, che finirono assassinati.
 FONTE: Dmonax

ENZO



domenica 12 gennaio 2014

ELDY -LE PERSONE INQUALIFICABILI SECONDO IL NICK EDIS-MARIA



Mi riferiscono che in Eldy" Poesie" c'è un commento di tale Edis-Maria, che ancora una volta si scaglia contro le persone che a suo dire hanno "calunniato" Eldy definendole "inqualificabili" ,  costringendo così altri ad andarsene. 
Ora, chiunque esse siano queste persone, è doveroso fare notare che questo commento accusatorio ha scarsa valenza senza riportare  nomi e cognomi . Li faccia, cosa teme?

Ecco il commento:

http://poesie.eldy.org/2014/01/eldy-3/

edis.maria 01.11.14
Certo se ricordiamo Eldy fino all’anno scorso notiamo il grande cambiamento che ha fatto! Ora difficilmente si “ discorre” come prima, si affrontavano i discorsi proposti amabilmente esponendo le proprie opinioni, tracciando risate ed aneddoti piacevoli cui tutti i presenti partecipavano. Ora solo saluti, o brevi frasi come se non si avesse il coraggio di intervenire come fossero estranei alla chat! Peccato tutte le belle risate collettive, anche le discussioni serie che a volte creavano disguidi, che però si sanavano subito , perchè lo spirito di Eldy era amichevole .Tutti amici, tutti socievoli per trascorrere qualche momento di sana allegria! Non vogliamo tornare a quei tempo beati? Ha ragione Alba, c’è un’aria di “chiesa” come fossimo in un luogo noioso e triste. Molti sono stati costretti ad andarsene per le calunnie sparse da persone “ inqualificabili”, ! Peccato ..dico loro , si sono lasciati buggerare ingenuamente , ed Eldy è triste , e noi che ancora lo frequentiamo, e lo amiamo, chiediamo a tutti di partecipare di più nelle discussioni, nell’esporre i loro pareri che saranno sempre accolti con amicizia, senza timore di essere giudicati! Tutti i blog sono interessanti, ma lo sarebbero di più se gli eldyiani partecipassero esponendo le loro idee, senza timore di andare incontro a pareri opposti; qui siamo tutti amici e ognuno, nello spirito in cui è nato Eldy, ci capiamo e cerchiamo di andare incontro a tutti! ELDY TORNA COME PRIMA, E CHI LO RIMPIANGE ,RITORNI CON NOI CHE VOGLIAMO DIALOGARE, RIDERE, DISCUTERE , CREARE UN’ATMOSFERA CORDIALE E CALOROSA, COME PRIMA!! Avanti! Qualcuno intanto è già tornato! Grazie carissimo amico!!!!!! Voglio ringraziare tutti i conduttori dei blog, tutti indistintamente, per l’ottimo lavoro che svolgono, che ci permettono lo svago, l’informazione, la cultura e , tanto altro per trascorrere momenti di relax! Ciaooooo……


.



Mi soffermo e ribatto su quanto ha  affermato la commentatrice:

"Molti sono stati costretti ad andarsene per le calunnie sparse da persone “ inqualificabili”, ! Peccato ..dico loro , si sono lasciati buggerare ingenuamente , ed Eldy è triste....



"Le calunnie", come le ha definite questa tizia, sono partite anche  da questo blog. Ma NON LE CHIAMEREI TALI , BENSI' VERITA' INCOFUTABILI che la direzione nasconde ai suoi utenti.
Eldy,  non ha subito nessuna calunnia. Sono state riportate notizie ,documentabili in rete, senza violare la privacy . Purtroppo, i  quattro fessi rimasti sono disperati, in quanto le teste pensanti sono andate via.
E NON PENSO PROPRIO CHE SIANO STATE COSTRETTE. Scrive Edis-Maria che Eldy è triste e cosi anche  chi ha scritto l'articolo (non la ritengo una poesia .. ma la solita lamentela .) e pochi altri! 
La direzione  proclama l'intenzione del fare ma non mantiene, lasciando di fatto la chat (quella che maggiormente interessa a voi)  in uno stato di abbandono.
E nemmeno scrivendo a info- eldy, come vi invitano a fare, vi danno retta .
Voi, pochi restanti ,probabilmente avete poca  stima di voi stessi che vi conformate a questa situazione. 
E' la direzione che ha portato Eldy al baratro, per la NON gestione.(TRANNE QUALCHE SPORADICO COMMENTO ,COME CONTENTINO) . 
Addossare colpe a persone che si rendono conto delle  prese in giro non le rende inqualificabili.
Inqualificabili sono  la presidente e il vice  che  potevano e"DOVEVANO" portare Eldy a livelli più elevati. 
Edis-Maria, continui pure a PROSTARSI !!! Ma, prima di scrivere idiozie, si informi : in rete... non ci sono solo Eldy e i blog di Eldy.  Se non è capace si faccia aiutare da persone a lei vicine.
Inoltre , sempre prima di scrivere, si accerti che sia  il suo pc , ma anche il suo cervello, siano collegati in  maniera corretta. 

Annamaria...a dopo

AMARSI...A TAVOLA




Concluse le festività, molti si sono ritrovati un po’ appesantiti e con qualche valore di glicemia, colesterolo e “compagnia bella” alterato.
In ogni caso è opportuno riprendere le buone abitudini alimentari, in termini di quantità e qualità, nonché di maggiore regolarità.
Se dopo gli stravizi che vi siete concessi durante le feste avete deciso di disintossicarvi, i vostri sforzi saranno maggiormente premiati se ad aiutarvi nell'impresa sarà il vostro partner.
Da una ricerca condotta in North Carolina, presentata a San Francisco nel corso del congresso della “Society of Behavioral Medicine”, è risultato che la dieta affrontata in coppia è più efficace che portata avanti da soli : con il sostegno del partner, infatti, si riesce a perdere più peso.


Dai dati raccolti analizzando quasi 2000 soggetti a dieta, di cui circa 400 coppie, è emerso che una coppia a dieta perde in media oltre il 5% di peso in più rispetto alla circostanza in cui solo uno dei due partner segue un regime alimentare controllato.
La condivisione con il partner rende più efficace il dimagrimento
specialmente se entrambi devono calare di peso.                                                      
Nelle coppie a dieta risultano migliorati anche la pressione del sangue e lo stile di vita perché si modificano le scelte alimentari, consumando più verdure, meno proteine ad alto contenuto di grassi e andando meno al fast-food.
Inoltre le coppie trovano più gradevole anche svolgere maggiore attività fisica rispetto ai single (ehiiiiiiiii, non pensate subito a male ! )
C'è però un piccolo particolare da considerare: gli uomini rispetto alle donne ottengono risultati migliori . . .  
Evidentemente riescono a trovare del tempo in più da dedicare all’attività fisica ed al movimento in generale : e già, mentre lui si diletta con gli amici del calcetto . . .



lei gli prepara una casetta bella, pulita e accogliente !



Allora coraggio coppie . . . a tavola in due, ma con mezza porzione a testa !


MARIA