Napolitano e don Patricello |
By Today 4-01-2014
Assicuro il mio costante impegno a sollecitare interventi necessari nella cosiddetta Terra dei fuochi". E' un passaggio della lettera che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato a don Maurizio Patriciello, sacerdote di Caivano (Napoli), per esprimere la sua vicinanza al tema della protesta ambientale in Campania, nella terra martoriata dai rifiuti tossici e dai roghi di immondizia tra le province di Napoli e Caserta.
Don Patriciello, sacerdote e attivista, aveva espresso riserve su un presunto scarso interesse del Quirinale per l’emergenza ambientale in atto nella cosiddetta "Terra dei fuochi". Ecco, quindi, la lettera del capo dello Stato: "La serietà del fenomeno non può permettere di abbassare la guardia", scrive Napolitano, che al sacerdote di Caivano dice: "Vorrà credere nel mio costante impegno a sollecitare, a tutti i livelli di governo, gli interventi necessari".
Il presidente ricorda a Patriciello di aver trattato la questione più volte nei suoi interventi: "Sia in ripetuti contatti con competenti autorità locali sia sollecitando, presso le autorità governative, l’adozione di provvedimenti adeguati alle necessità più urgenti riscontrate alla luce di elementi emersi di recente".
Napolitano è conscio della necessità di un sempre maggiore impegno sull’argomento: "Malgrado l’impegno dispiegato dallo Stato, sono d’accordo con lei che la questione richiede ancora energie e attenzione. Sebbene il territorio colpito e danneggiato sia circoscritto, e non esteso all’intera Campania, la serietà del fenomeno non può permettere di abbassare la guardia".
Mi domano quante altre dichiarazioni di pentiti piu' o meno convinti in materia ambientale sono ancora secretate? Le deposizioni del pentito di giustizia Schiavone sullo sversamento illecito di rifiuti tossici in Campania sono state desecretate grazie al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle. (dopo 16 anni!!)
Quante verifiche sono state fatte a seguito di queste dichiarazioni? Parlare adesso di non abbassare la guardia è IPOCRISIA. Tanto poi il tempo aiuta a dimenticare lasciando le vittime sole con i loro drammi.
„ consiglio di andare a vedere o rivedere le dichiarazioni rilasciate da Schiavone a "Servizio Pubblico".
Ricordiamoci che Napolitano, in quel periodo, era MINISTRO DELL'INTERNO!!!
All'epoca il segreto istruttorio imponeva necessariamente la secretazione di quelle carte. Tuttavia, nonostante il segreto di stato, Napolitano fu messo al corrente. A dirlo è stato il presidente della Commissione parlamentare sui rifiuti dal 1997 al 2001, Massimo Scalia, professore di Fisica Matematica alla Sapienza di Roma.
È stato esponente dei Verdi, tra i fondatori di Legambiente e parlamentare per quattro legislature. Intervistato da fanpage.it Scalia ha affermato quello che aveva effettivamente già detto Marco de Marco, direttore del Corriere del Mezzogiorno, intervenuto insieme ad Antonio Marfella nella trasmissione “La Vita in Diretta” in onda su Rai 1: il Segreto di Stato era un atto doveroso per rispettare il segreto istruttorio del processo Spartacus. Tuttavia, quelle stesse dichiarazioni erano state fatte anche in altri processi e ne erano stati informati i Ministri, il Ministro degli Interni e il Presidente del Consiglio dei Ministri. “Si trattava del segreto di Pulcinella”, alla fine lo sapevano tutti.
Annamaria...a dopo
Inutile chiedere a Gioggio coerenza e tempestività. Agisce in base a sue scelte personalissime.
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