venerdì 16 luglio 2010

UN COMPLEANNO MOLTO SPECIALE


Grosseto
Il Grande Nonno Avv. Giovanni Bindi ci ha rivelato a sorpresa il suo eccezionale anniversario: compie cento anni.
Ci conosciamo da quasi un decennio per carteggio e colloqui telefonici. Diceva spesso: "Sono molto anziano", ma non ha dichiarato mai la sua età. L’ironia era una caratteristica del suo temperamento. A chi gli chiedeva l’età, rispondeva con una allegra battuta evasiva.
Ha partecipato a vari gruppi partigiani sull'Aventino per combattere il fascismo; i suoi ideali sono libertà e difesa dei diritti umani a lui sacri.
Ha conosciuto di persona il filosofo Benedetto Croce.
Nel ‘56 ottiene l' incarico di vice Prefetto a Grosseto dove ancora risiede.
Persona amabilissima di vasta cultura e acume analitico, scrittore e poeta; è presente in varie riviste nazionali e giornali di diverse regioni. Inoltre è gradito ospite sul Blog “Il Nostro Blog-spazio aperto” a cura di Annamaria Merluzzi.
Una vita straordinariamente attiva e una mente acuta fanno di lui un personaggio di notevole levatura intellettuale.
A Giovanni, congratulazioni e i migliori auguri!
Pino Contento 


Caro Giovanni ho il piacere e l'onore di conoscerti attraverso Pino ed Enzo . Con molto piacere ho pubblicato alcune tue poesie nel nostro blog, per me è stato un onore!. ..Aspetto  le prossime ! Cari  Auguri da parte mia e di tutti gli amici del "Nostro Blog".  100 BACI!!!..e molti di più..!!

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DELLA STOLTEZZA - pubblicata il 7-aprile-2010

Quando il sole spense il dì
Ed entrò d’impeto il nero
Per cercare l’ infinito.
Sorse allora una scheggia di pensiero
Come il raggio di una stella
Nel groviglio dell’immenso
Senza luce luminoso
Ho intravisto una montagna
Fiorita di biancospino
E il mio sogno si è spezzato
Sono sceso tra gli scogli senza fiori
Una voce come un’arpa
Sottile chiara e universale
Senza guerre e violenza
Quasi un canto dell’infinito.
Questa voce levantina
È rimasta inascoltata
E in rivoli spezzata.
Sull’incudine del tempo
È restata una parola “la stoltezza”
Un peccato universale da studiare e meditare. 

GIOVANNI
IL PINGUINO BIANCO 
pubblicata il 12-febbraio-2010
-

Stanotte un pinguino bianco
è venuto trovarmi
forse sfuggito dal branco
nell’ampia distesa di neve.
In basso, tra gli scogli,
luccicanti di angoli chiari
tra giochi notturni di luna
sale un canto di ritmi amari.
Una lucciola come fuoco vagante,
fra le pietre e il balzar dell’onde
destò il mio sogno immenso
denso di nebbia e fumo d’incenso.
Non vidi il tuo dolce viso
né l’ombra del tuo sorriso.
Sentii solo il sapore d’una lacrima
lenta come un’ora di pena.
Torna, torna bel pinguino bianco
dall’ali sottili dorate,
rinchiudi il mio cuore
nel vecchio cadente maniero
dalle finestre bruciate,
coperto d’edera verde.
Lì morirà la mia lacrima
e il sogno del tuo bel viso
tra le ginestre gialle d’amore
e la stanca erba che muore.

Giovanni
 
Annamaria e tutti gli amici del blog...a dopo

METEO...e non solo



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si ride, si piange...




Lettera Di Una Mamma Al Figlio Carabiniere 



Caro figlio, ti scrivo queste poche righe perché tu sappia che
ti ho scritto. Sericevi questa lettera, vuol dire che è arrivata.
Se non la ricevi, fammelo sapere, così te la rimanderò.
Scrivo lentamente perché so che tu non sai leggere in fretta.
Qualche tempo fa tuo padre ha letto sul giornale che la maggior
Parte degli incidenti capitano entro un raggio di un chilometro dal luogo
Di abitazione. Allora abbiamo deciso di traslocare un po' più lontano.
La nuova casa è meravigliosa. C'è una lavatrice, ma non sono sicura
che funzioni. Proprio ieri ci ho messo dentro il bucato, ho tirato
l'acqua e poi il bucato è sparito completamente. Il tempo qui non è
troppo brutto. La settimana scorsa ha piovuto due volte:
la prima volta per tre giorni e la seconda per quattro.
A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tuo zio Piero mi ha
detto che spedirtela coi bottoni sarebbe stato molto caro (per via
del peso dei bottoni). Allora li ho staccati. Se pensi di riattaccarli,
te li ho messi tutti nella tasca interna.
Tuo fratello Gianni ha fatto una grossa sciocchezza con la macchina:
è sceso e ha chiuso di scatto la portiera lasciando dentro le chiavi.
Allora è dovuto rientrare a casa a prendere il secondo mazzo di
chiavi, e così anche noi abbiamo potuto scendere dalla macchina.
Se vedi Margherita salutala da parte mia.
Se non la vedi, non dirle niente.

La tua mamma che ti vuole tanto bene.

P.S.: volevo metterti anche un po' di soldi,
ma avevo già chiuso la busta.











Annamaria...a dopo

LE ALLERGIE TENGONO LONTANO IL CANCRO

Le allergie sono fastidiose, ma hanno un inaspettato risvolto positivo: proteggono dal cancro. La notizia arriva dall’American College...

Le allergie sono fastidiose, ma hanno un inaspettato risvolto positivo: proteggono dal cancro. La notizia arriva dall’American College of Allergy, Asthma and Immunology (Acaai) di Arlington Heights, nello stato dell’Illinois. Secondo uno studio condotto da un team congiunto di ricercatori americani e canadesi, un sistema immunitario iperattivo può migliorare le capacità dell’organismo di difendersi e addirittura eliminare le cellule dannose. Ecco perché le condizioni allergiche come asma o eczema, stimolando le nostre barriere difensive, riducono il rischio di sviluppare il tumore. La ricerca, pubblicata sulle pagine della rivista scientifica ufficiale del College (“Annals of Allergy, Ashtma and Immunology”), ha preso in esame 3.300 pazienti di sesso maschile affetti da una forma tumorale e 500 adulti sani (il gruppo di controllo).
Nel corso del periodo di osservazione, durato 7 anni, gli scienziati hanno calcolato l’odds ratio (ovvero il rapporto tra i casi riscontrati tra le persone malate e quelli verificati nel gruppo di controllo) per approfondire l’interconnessione tra le condizioni allergiche e più di 20 diversi tipi di cancro combinati (tra cui gli otto più comuni: stomaco, colon, retto, polmone, prostata, vescica, pelle e linfonodi). «Nel nostro studio – ha spiegato il professor Mariam El-Zein, medico dell’INRS (Institut Armand-Frappier) di Laval, nel Quebec canadese – gli uomini con l’asma hanno mostrato basse probabilità di ammalarsi di cancro allo stomaco, mentre chi soffriva di eczema ha evidenziato particolari difese contro il tumore al polmone rispetto alle persone sane. Sono dati davvero promettenti, ora dobbiamo approfondirne le ragioni: bisogna continuare a esplorare il ruolo protettivo giocato dal sistema immunitario».

Annamaria... a dopo

giovedì 15 luglio 2010

LA PRIMA ALBA - di ENZO -




IO
Apri gli occhi.
Ti mostro un dipinto.

LEI
Lasciami stare.
Dormire… ho ancora voglia di dormire.

IO
Pigrona, ti perdi il dipinto.

LEI
Oh, tesoro, mi hai aperto subito.
Due alberi erano ai lati di un grosso portone.
Avevo appena bussato…
Bianchi, erano così bianchi i tuoi capelli
Come una sorgente di  neve…

IO
Lascia che accarezzi i tuoi
Che sanno d zucchero e caffè
Sussurravi e sai quanto amo i sussurri
Dicevi …il cuore…il cuore
 http://digilander.libero.it/secondome3/images/cuore-innamorati.gif
LEI
Eri lì…a due passi da me
Ho portato una mano al petto…il cuore impazziva…
Ti aspettavo,  mi hai detto, qui tutti mi prendono in giro.
Perché non faccio che  scrutare la Terra
E bisbigliare come un folle: Così piccola, così amabile!
E poi mi hai detto…Vieni fra le mie braccia!
Voglio mostrarti un dipinto:  la prima  alba del Paradiso.
In cambio ti ho portato il cuore
Intatto come quando ebbe il primo palpito.

IO
Eri e sei rimasta una bambina
Che strano, piccola  donna mia,
E’ proprio quello che ti volevo mostrare
Ecco perché ti ho svegliata
Dimmi, piccola sognatrice!
Quell’Alba era come questa?

LEI
Era stupenda, sublime …da sogno
Ma tu ed io… ora e qui… siamo veri!


 enzo

Le notizie segnalate da CATERINA

Dai puzzle tossici ai frullatori pazzi
il difetto di fabbrica diventa di casa
Dal 2004 quadruplicati i prodotti ritirati dal mercato. Solo il 30% degli acquirenti risponde agli appelli delle  aziende a restituire gli oggetti dannosi. Nel 2009 sono stati sequestrati quasi duemila articoli in Europa. Il 60% veniva dalla Cina


Un esercito di pericolosi killer è entrato alla chetichella negli ultimi cinque anni nelle case degli italiani. Si sono nascosti nella stanza dei bimbi, nei frigo, in bagno o in garage. Innocui all'apparenza, micidiali quando entrano in azione: Barbie velenose, auto che non frenano, passeggini-ghigliottina, fasce anti-cellulite che bruciano la pelle al posto del grasso. Le avanguardie più stravaganti e "pop" del nuovo incubo domestico del globo: i prodotti nati col difetto di fabbrica. Le mozzarelle Avatar (quelle che diventano azzurrine) sono solo l'ultimo caso.

L'elenco delle trappole casalinghe pare il catalogo di un film di Argento: frullatori trincia-dita, binocoli accecanti made in China, peluche assassini, bolle di sapone (scoperte due settimane fa in Italia) piene di batteri pseudomonas putida. Refusi dell'era della qualità globale che si moltiplicano più velocemente di un virus: dal 2004 il numero degli articoli difettosi richiamati volontariamente dalle aziende o sequestrati dagli 007 anti-frode europei - cibo e medicinali esclusi - si è quadruplicato. Nel 2009 secondo il Rapex, la centrale continentale di protezione dei consumatori, i casi sono stati 1.993. Quasi 500 giocattoli, 395 capi d'abbigliamento, 196 auto e 138 piccoli elettrodomestici.

In Italia solo nell'ultimo mese sono state bloccati e tolti dal mercato un "tappeto-puzzle" per bambini all'acetofenone, occhiali da sole per moto così scuri da rischiare di causare incidenti e un asciugacapelli della Hello Kitty reo, per un  banale problema di saldatura, di mandare in corto circuito gli impianti elettrici di casa. "La globalizzazione corre (il 60% dei prodotti sequestrati nella Ue arriva dalla Cina, ndr) e i controlli di qualità non sono più quelli di una volta - prova a spiegare Francesca Magno, che ha studiato il fenomeno al dipartimento di economia aziendale dell'Università di Bergamo -. Quando si produce a ritmi forzati i margini d'errore crescono e, alla fine, il difetto di fabbrica è sempre in agguato".

Il problema, per il consumatore, è doppio. Primo: essersi preso la fregatura. Secondo: non sapere di essersi preso la fregatura. E avere in casa, chiuso nello sgabuzzino degli elettrodomestici o (peggio ancora) tra i giochi dei bimbi, uno di questi insospettabili killer della stanza accanto. "Chiariamo una cosa - dice Raffaele Ippolito, legale di Adiconsum -. Il codice del consumo è esplicito: la responsabilità della sostituzione e del ritiro di questi oggetti è in capo a chi li ha messi sul mercato. E sempre lui deve rispondere dei danni". Peccato che, una volta venduto un prodotto avariato, recuperarlo non sia poi così facile. "Noi facciamo il possibile per pubblicizzare l'elenco degli interventi della Ue", spiega un portavoce del Rapex. La colonna infame di Bruxelles è un sito della Commissione europea dove settimana per settimana viene riportata la lista dei casi incriminati. Anche il governo americano ha la sua versione a stelle e strisce all'indirizzo della Food and Drug Administration. Il fatto è che ben pochi hanno il tempo, la voglia o anche solo le informazioni giuste per controllare se la loro Barbie è stata colorata con il piombo (è capitato nel 2007 alla Mattel) o se la barretta di cioccolata Cadbury in frigo (Usa e Cina, 2009) è di quelle ripiene di salmonella. E così centinaia di phon "elettrici", bolle di sapone batteriologiche, puzzle tossici & C. rischiano oggi di essere ancora in circolazione in giro per l'Italia.

"L'unico obbligo reale per le aziende, una volta scoperto il difetto di fabbrica, è quello di pubblicizzarlo", dice Ippolito. La caccia all'acquirente è un'altra storia. Si fa, di solito, solo quando c'è un rischio reale di dover pagare troppo per eventuali danni a persone. Il compito più facile in questo caso ce l'hanno i produttori d'auto. Le vetture difettose hanno tutte un numero di targa e di telaio e un registro dei proprietari. E nel 79% dei casi, calcola una ricerca della Rutger University, vengono ritrovate e riparate. Degli 8 milioni di Toyota richiamate a inizio 2010, già il 45% è stato rintracciato. Vita facile anche per i 12 milioni di bicchieri di Shrek in dotazione ai punti vendita McDonald's. Quando si è scoperto che il mostro verde era stato impresso con un prodotto tossico come il cadmio, sono stati subito ritirati.

Il discorso è diverso per i beni di largo consumo. Inseguire i compratori delle mozzarelle Avatar, dei forni da bambini Easy Bake Oven (che oltre ai biscotti cucinavano anche le dita) o delle tende-assassine dell'Ikea è un lavoro assai più complicato. In genere, dice la Rutgers, la percentuale di successo è del 30%. Pubblicità e spot tv servono a poco. Sei mesi dopo il ritiro del mini-forno della Hasbro, i cui rischiosi effetti collaterali erano stati evidenziati senza badare a spese su tutti i mezzi di comunicazione, si erano registrati lo stesso altri 249 incidenti. Stesso discorso per il burro alle noccioline Peter Pan, eletto in America come residenza da simpatiche (e tossicissime) colonie di salmonella. La casa produttrice ha battuto tutti i 50 Stati Usa a caccia di barattoli, ha asfaltato tv e stampa di annunci. Ma non ha potuto impedire altri cento ricoveri in ospedale a distanza di mesi. Non solo: secondo la Rutgers, paradossalmente, il 12% degli americani mangia lo stesso il cibo anche quando ha scoperto che è avariato.

C'è qualche modo per proteggersi oltre ai siti internet ufficiali? La tecnologia sta sperimentando nuove strade. Sull'iPhone (peraltro vittima nella quarta versione di un fastidioso "difettuccio" all'antenna) esiste un'apposita applicazione "albo richiami". Il colosso Usa degli ipermercati Costco registra sulle carte fedeltà dei suoi clienti tutti gli acquisti per rintracciare più facilmente gli acquirenti di prodotti difettosi. E i danneggiati, in molti casi, hanno impugnato l'arma della class action per cercare di avere un risarcimento. "In Italia il diritto al pagamento è scritto nel codice del consumo - conclude Ippolito -. Basta fare una contestazione ufficiale, anche se poi, per quantificare la cifra, serve un giudice".

Il vero mal di testa, però, è quello delle aziende coinvolte: i richiami di inizio 2010 sono costati alla Toyota 30 miliardi di dollari in pochi giorni in borsa, 5 miliardi di danni e otto cause. La MacLaren, per decenni sinonimo di qualità nel mondo dei passeggini, ha visto i suoi ricavi segnare il passo quando, un anno fa, è stata costretta a riparare o sostituire un milione dei suoi prodotti, dopo che a 15 bambini erano state amputate le falangi rimaste intrappolate nei meccanismi del loro mezzo. Non è un caso insomma che, vista l'escalation di casi di questo genere, molte aziende preferiscano ormai assicurarsi contro il rischio dei difetti di fabbrica: la Perrier grazie a una copertura specifica ha ritirato negli Usa un milione di bottiglie di acqua minerale dopo che in alcune erano state trovate tracce di benzene senza spendere un dollaro di tasca sua. Nell'era del capitalismo fast food, dove risparmio e velocità contano più della qualità, è più semplice salvarsi la coscienza firmando una polizza che evita di mettere sul mercato bollicine profumate all'idrocarburo aromatico.


Annamaria... a dopo

METEO...e non solo








si ride, si piange






Annamaria... a dopo

Le notizie segnalate da CATERINA

Pesata davanti ai compagni di scuola
perde l'anno e scrive «mi uccido»
Il calcolo del peso voluto dall'insegnante di educazione fisica
I genitori della 13enne: problemi psicologici, un calvario

   


VERONA  - A dicembre era tornata a casa dicendo che non sopportava più che il professore di educazione fisica la facesse pesare davanti a tutti e da quel momento, una ragazzina di 13 anni veronese, ha cominciato ad avere problemi psicologici con conseguenti lunghe assenze da scuola.

Alla fine non è stata ammessa all'esame di terza media. La vicenda è al centro di in una lettera inviata dai genitori della studentessa al dirigente della scuola e poi agli organi superiori scolastici in cui si ripercorrono le diverse fasi di quello che viene definito «un calvario».

Dopo aver saputo da un compagno di non essere ammessa all'esame la ragazza gli ha risposto «con due parole: mi uccido». Fortunatamente il compagno ha avvisato la madre che ha subito contattato i genitori ella ragazza. Qualche giorno dopo, la ragazza ha trovato la forza di dire ai genitori che la pesatura davanti ai compagni è stata «la prassi per tutti e tre gli anni della scuola media». Il padre dice che altri genitori non sarebbero stati d'accordo con il metodo usato dall'insegnante, ma questi l'avrebbe difeso indicando che serviva a una verifica del corretto sviluppo dei ragazzi.

«Il giusto obiettivo di una corretta educazione alimentare e motoria - rileva da parte sua la dirigente scolastica regionale Carmela Paslumbo, interpellata dall'Ansa - su un piano generale non giustifica l'utilizzo di qualsiasi mezzo. Nello specifico, bisognerà comprendere se la strada seguita è stata pedagogicamente corretta o se ha sconfinato nella lesione della dignità della persona. La prima cosa quindi è capire cosa e come è avvenuto. Sarà cura del preside dell'istituto ricostruire dettagliatamente la vicenda e se necessario interverremo».



Annamaria... a dopo

mercoledì 14 luglio 2010

METEO...e non solo










si piange, si ride


... Estive
cosa mangiare quando fa molto caldo

  Ricette Estive Con la stagione estiva e col caldo generalmente non si ha molto appetito e nel momento in cui ci si siede a tavola si preferiscono vivande fresche e leggere. In estate c'è il trionfo dei piatti freddi, delle insalate, delle verdure e dei gelati. Le persone che possono farlo amano mangiare all'aperto, in giardino o in terrazzo, gustando piatti freschi, magari preparati velocemente. Per questo ho pensato di suggerirvi una ricetta  semplice e stuzzicante, particolarmente adatta a queste caldissime giornate



Con l'insalata di riso con prosciutto e melone avremo una preparazione un po’ diversa dal solito, un modo simpatico e spiritoso di rivedere due ricette tipicamente estive: l’insalata di riso e il classico prosciutto e melone, che unite formano una pietanza fresca e estiva, decisamente particolare e molto gustosa.
L'accostamento del prosciutto cotto salato, con il dolce del melone, creano quel piacevole contrasto che tutti noi conosciamo; il riso e l'erba cipollina amalgamano e aromatizzano la pietanza creando una deliziosa e sfiziosa insalata di riso.



Ingredienti

  • Erba cipollina
    tritata 3 cucchiai
  • Melone
    400 gr di polpa
  • Olio
    extravergine di oliva 3 cucchiai
  • Primosale
    100 gr
  • Prosciutto
    cotto 200 gr
  • Riso
    parboiled 300 gr
  • Sale
    q.b.

 PREPARAZIONE
Lessate il riso in abbondante acqua salata, lasciatelo cuocere per 12-15 minuti; 
nel frattempo togliete la buccia dal melone e tagliatelo a fette da cui ricaverete dei dadini ;
tagliate anche il prosciutto cotto della stessa dimensione del melone .
  Sminuzzate anche l'erba cipollina  e in ultimo il primosale riducendolo sempre in dadolata .
Scolate il riso molto bene e passatelo sotto l'acqua fredda  in modo da fermarne la cottura al dente. 
Unite in una capiente terrina melone, prosciutto,erba cipollina e poi versatevi il riso a pioggia ,
mescolate bene e poi unite anche il primo sale , e in ultimo condite con un filo di olio extravergine
di oliva a crudo; servite subito e...buon appetito!

Aforisma del giorno..

Ecco il problema di chi beve, pensai versandomene un altro:" se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; se non succede niente si beve per far succedere qualcosa".
(C. Bukowski) 



Annamaria... a dopo

martedì 13 luglio 2010

LASCIATE FARE A ME - di CIPRIANO -


Eccoci con le consuete riflessioni del nostro amico Cipriano


   Mo vech’io!   …Me la vedo io!

L’ultima volta che una persona si rivolse a
me proponendomi, seppur amichevolmente,
un aiuto personale avverso un compito da
assolvere, mi stavo trovando in un mare di guai.
Accadde quando dovevo effettuare con alcuni
colleghi un giro di controllo serale di importanti
depositi, un vispo collega anziano della stessa
squadra si rivolse a me ed agli altri componenti
con tono scanzonato ed amichevole ma perentorio,
forte del suo molto presunto carisma, riguardo
al giro di controllo, in simpatico dialetto : “Guagliò,
mo vec’hio ! “, in milanese “Ghe pensi mi”,
in italiano “Ci penso io”.

Nessuno di noi si fidava granchè dell’arzillo
collega ma non ci opponemmo affinché ci
sostituisse nel controllo.
Naturalmente per un caso fortuito, ma soprattutto
per il fatto che non nutrivamo eccessiva fiducia
nell’elemento in questione, riuscii a scoprire che
i depositi non erano stati chiusi e ponemmo rimedio
prima che potesse accadere qualche spiacevole
ed irreparabile imprevisto.
Da quella sera ho cercato scrupolosamente di
rifuggire dalle persone che mi propongono a
scatola chiusa un loro aiuto, anche credendoli
in buona fede nel farmi un piacere.
Il “ci penso io” è sostanzialmente una azione
personale messa in atto da persona in possesso
(presumibilmente) di grande determinazione ed
indubbio coraggio, il tutto messo a disposizione del
prossimo con proprio esclusivo rischio e senza
benefici personali.
Ma attenzione, a mio modesto parere, questa
azione o proposta di aiuto, sempre che non sia
un atto di megalomania o vanagloria, deve essere
rivolta ad una singola persona (al limite un piccolo
gruppo) in evidente difficoltà, essendo sicuri di poter
concludere al meglio la propria azione di aiuto e
soprattutto avendo avuto dalla persona in difficoltà
l’autorizzazione all’intervento.
Il “ci penso io” è quindi una azione ad esclusivo
vantaggio della persona che si vuol sostenere,
priva di favori personali.
Quando invece il “ci penso io” viene proposto
ad una molteplicità di individui, ad un intero popolo,
per esempio da uno dei poteri dello Stato in regime
di democrazia parlamentare, non è più una azione
rivolta ad un individuo in difficoltà ma una presa
di possesso, un avocare a se seppur sotto la personale
responsabilità, di tutta una serie di azioni che altrimenti
spetterebbero collegialmente o singolarmente a figure
istituzionali già scelte o preposte per tali compiti.
Tutto ciò parrebbe gli occhi dei più una palese mancanza
di fiducia nei propri stretti collaboratori, sacrificati
sull’altare del decisionismo, a fronte di una presunta
paralisi istituzionale e naturalmente per il bene della
collettività.
Gli “ultras” di questa concezione obietteranno che il vero
“leader” ci mette la faccia e la credibilità in questa azione;
infatti poi la storia d’Italia è piena di Politici, Direttori
Generali, Amministratori centrali e periferici che, fallita
la loro azione, hanno immediatamente rassegnato le
dimissioni dagli incarichi e ritornati alla vita agreste,
come i vecchi e saggi politici dell’antichità.
Ma “Accà nisciuno è fess’ …” dicono a Napoli,  a
Milano non so come si dice.
So solo che il grande Totò direbbe in proposito : ”Ma mi
faccia il piacere …”

CIPRIANO

Per chi non è di Milano, è una frase tipicamente bauscia che vuole in pratica dire 'lascia stare vah, non sei capace di fare niente, ci penso io a risolvere tutto'.


Annamaria...a dopo

METEO...e non solo

si ride, si piange

gelato o granita??






Il modo migliore per iniziare bene la giornata: un bicchierone di fresca e dissetante granita al limone!
.....e ci vogliamo mettere anche la brioche? Ma si! Una botta di vita, alla faccia di diete e dietisti!




rimaniamo in tema di gelato con la canzone di Pupo



Annamaria... a dopo