sabato 22 dicembre 2012

PENSIERO DI OGGI



La nostra felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.
Confucio



Abbiamo bisogno di gesti positivi, di parole positive, di pensieri positivi.
La vita e’ molto piu’ straordinaria di quanto qualcuno si ostini a farci credere.
L’universo ha tanto da dirci e tanto da darci.
Se non riusciamo a liberarci dalla corazza dell’insana paura che ci circonda come un aurea,impediremo ad ogni segnale di gioia di arrivare alla nostra mente e alla nostra anima.
Quei sengnali torneranno indietro e si smarriranno. Perderemo l’occasione di dare alla nostra esistenza l’opportunita’ di quella svolta che ci renderebbe persone molto piu’ serene appagate e in sintonia con tutto l’amore che vibra nel mondo….
Tina




MONTI HA DATO LE SUE DIMISSIONI , NON PER COLPA DEI MAYA, HA DICHIARATO.  “UN ANNO FA IL VARO DEL GOVERNO, OGGI, NON PER COLPA DEI MAYA, TERMINIAMO”, HA ANNUNCIATO.




STRONZIO: BIRRA BERLUSCONI



Nessuna volgarità nel titolo , ma cronaca anche se con due mesi di ritardo in qesto blog.Potrebbe sembrare una notizia buffa e inverosimile, ma viviamo in tempi inverosimili ed è notizia vera.  E allora eccola qui, la Birra Berlusconi, prodotta da un birrificio danese, che si appresta a immetterla nel mercato. Il nome dell'azienda è "Stronzo brewing company", con sede a Copenaghen. Non ci credete? Se non ci credete vi rimando al sito : www.stronzo.dk. L'annuncio è stato dal sito Facebook circa due mesi fa  con tanto di foto del Cavaliere. Per il resto, la birra, non ancora sul mercato, viene presentata come "sfacciata, un po' troppo abbronzata», con tanta schiuma e ricca «di note di frutta e spezie». Il che la rende «amabile e un po' dolce", "un po' grassa al palato ma con un lungo retrogusto molto amaro". 

Siete pronti a bere la birra Berlusconi?...una riflessione: siamo  sicuri che quello che vediamo imperversare in questi giorni sugli schermi tv si proprio lui, mister B?...sembra un manichino del vecchio Coin... 

Intanto beviamoci una delle sue ultime dichiarazioni : 
"Eliminare l'Imu è assolutamente possibile, è al primo punto del nostro programma". Spiegando di avere  pronte quattro misure per compensare i mancati introiti dell'Imu e lo Stato darà gli stessi soldi ai Comuni eliminando sprechi e mettendo piccole maggiorazioni su alcuni prodotti non necessari, come gli alcolici", (tra questi ,la birra...)


Come guadagnarsi una birra.

Signò belluscone,
almeno una bottiglia di birrrrra per questi due "lagnusi". Esilarante gag...



Si ride, si piange





BUON FINE SETTIMANA AGLI AMICI DEL SUD



BUON FINE SETTIMANA AGLI AMICI DEL NORD



Stando alle previsioni:  NATALE mite al centrosud,con punte di 20 gradi pioggia e neve al nord.

Annamaria...a dopo








venerdì 21 dicembre 2012

2012: DODICI MESI DI BOLLETTE SALATE




Il 2012 è stato un anno in cui, almeno secondo quanto stimato dal la Federconsumatori, si saranno spesi quasi 2.400 euro per i principali servizi. I 2.390 euro in questione, infatti, si riferiscono all’energia elettrica, all’acqua, al gas e ai rifiuti. Imbarazzante il confronto con lo scorso anno, considerando che il rincaro è stato di ben 237 euro!

Il caro bollette ha di fatto ridotto drasticamente i consumi, visto che molti cittadini non sono più in grado di far fronte a simili aumenti. Ma andiamo per ordine e analizziamo bolletta per bolletta.

Energia elettrica.
Per un consumo medio l’anno di 2.700 chilowattora, la spesa del 2012 sarà di 504 euro, sessantasette in più rispetto al 2011 (+15,3%).

Gas.
Il consumo medio preso in esame dall’associazione dei consumatori è di 1.400 metri cubi di metano: la bolletta sarà di 1.299 euro, con un aggravio di 140 euro e oltre dodici punti percentuali di differenza.

Acqua.
L’ipotesi è quella di consumo medio annuo di duecento metri cubi: con un valore del genere, la bolletta arriverà fino a 346 euro, venti in più dello scorso anno (+6,1% per la precisione).

Rifiuti.
Gli aumenti sostanziosi sono anche quelli della bolletta dei rifiuti, Tarsu (Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani) o Tia (Tariffa di Igiene Ambientale) che si tratti: l’aumento di spesa sarà pari al 4,1%, per un totale di 241 euro.


TARES , LA NUOVA TASSA DEL 2013


Se il 2012  sarà ricordato come l’anno delle tasse , il 2013  non inizia sotto auspici migliori. Tra le novità fiscali delle quali avremmo fatto volentieri a meno troviamo  anche  la Tares, (la nuova tassa sui rifiuti )che, insieme all’IMU, per la quale ci sono alle viste alcune modifiche, sarà certamente l’imposta che più di tutte graverà nei nostri bilanci. È dunque il caso di prendere subito dimestichezza con questo nuovo salasso che, secondo stime condotte dalla Uil, peserà in media  circa 350 euro a famiglia, con un aggravio di 80 euro rispetto all’anno scorso.

Cosa si paga
La nuova Tares non servirà più ai Comuni per coprire solo le spese per la gestione dei rifiuti. Non a caso infatti l’acronimo sta per Tassa per rifiuti e servizi. Oltre all’immondizia dunque, i sindaci da questa imposta dovranno trarre i fondi per la gestione dell’illuminazione pubblica, delle strade e di tutta una serie di altri servizi. La conseguenza più immediata è che, come detto, il valore della Tares sarà superiore a quanto pagato finora per la Tarsu e la Tia, le due imposte che nei Comuni servivano appunto a coprire fino a oggi i costi per lo smaltimento dell’immondizia. Si stimano aumenti medi del 14-15%, con punte massime, calcolate sempre dalla Uil, a Matera +39,5%, Bari +30% e Milano +20%.

Perché si paga di più
Ma le ragioni che porteranno le amministrazioni comunali ad aumentare i valori della Tares rispetto alle vecchie Tarsu e Tia discendono da un altro motivo fondamentale. D’ora in poi infatti i Comuni saranno tenuti a coprire in maniera integrale le spese sostenute per la gestione dei rifiuti. Sembrerebbe un’ovvietà, ma in realtà nell’80% dei Comuni ciò finora non avveniva. E gli sforamenti di gestione ricadevano sulle spalle del bilancio statale. Ora questo non sarà più possibile, e tutti i sindaci dovranno ricavare dalla Tares le risorse per il corretto smaltimento dei rifiuti.

MA QUANTE TASSE PAGANO GLI ITALIANI?
Come si calcolerà la Tares
Il procedimento fa riferimento in linea di massima a quanto avveniva già per Tarsu e Tia. Ossia si adotteranno valori medi di produzione dei rifiuti, calcolati con criteri diversi ovviamente per famiglie e imprese, e saranno rapportati alla superficie degli immobili in cui le famiglie vivono, o in cui le aziende svolgono la propria attività. I coefficienti determinati si applicheranno all’80% della superficie totale, andando a determinare il valore finale dell’imposta. Da notare che i Comuni potranno poi applicare una sovrattassa da 30 a 40 centesimi per metro quadro, un valore che naturalmente le singole amministrazioni calcoleranno in base alle proprie esigenze, come sopra rilevate. Nella determinazione delle superfici degli immobili da tassare si farà riferimento ai valori finora utilizzati per Tarsu e Tia, in attesa che il catasto aggiorni i propri valori e li comunichi in via ufficiale ai vari Comuni.

Quando si paga
Una volta che la tassa andrà a regime sarà possibile pagarla in quattro rate: a gennaio, aprile, luglio e dicembre. Per il 2013 in via eccezionale, è stato annullato il primo versamento e quindi si inizierà a pagare da aprile. Tra l’altro sempre per l’anno prossimo in attesa che i singoli Comuni decidano le proprie tariffe di maggiorazione, ci si dovrà comportare come per le aliquote dell’IMU: si pagheranno gli acconti sulla base delle tariffe base, mentre a dicembre ci sarà il saldo riferito alle decisioni adottate dalle singole amministrazioni. Infine, per gli anni a venire, i sindaci potranno anche variare le scadenze dei pagamenti e sarà consentito a chi lo vorrà di pagare il tutto in un’unica soluzione a giugno.

Novità per l’IMU
In riferimento infine alla tassa sulla casa, l’imposta più odiata dagli italiani, sono state introdotte due novità per l’anno prossimo, la seconda delle quali per una volta a favore dei contribuenti. Il gettito complessivo dell’Imu 2013 infatti andrà interamente ai Comuni. Le amministrazioni locali però, nella definizione delle aliquote sulla seconda casa, non potranno superare il tetto massimo dello 0,96%, ossia un risparmio per i cittadini di uno 0,1% rispetto all’anno in corso, quando si poteva arrivare infatti fino a 1,06%. Si tratta di certo di un’inezia, ma di questi tempi non si può che rallegrarsene.


Fonte-Federconsumatori

Annamaria... a dopo

LA FINE DEL MONDO...E' RINVIATA!…






DUCKY     Che brutta cera che hai. Che c’è?  qualche altro guaio? E parla, per la miseria!

ENZO        Ma quale guaio!

DUCKY     Con quella faccia, gardati nello specchio… C’hai un muso. Litigato con…OB?, AM2, con Meri o…

ENZO        E basta mò, smettila, sei una lagna…non ho litigato con nessuno: sono normalmente serio, ok…normalmente serio.

DUCKY     Mi sembrava “scombinato”. Sai che mi viene in mente?

ENZO        Cosa?

DUCKY     …che sarai scombinato fino al 21 cioè fino a domani.

ENZO        …e tu psichicamente instabile anche dopo il 21 di questo mese. Senti, ma tu non mi dire che hai paura? Magari un po’ d’ansia!?

DUCKY     Per carità, ad essere franco, un po’ d’ansia te le mettono questo genere di cose…sai…le parole creano un minimo d’ansia. Ma tu che ne dici?

ENZO        Tu te la senti di rilassare un po’ lo spirito e parlarne? Diciamoci tutto quello che sappiamo. D’accordo. Io mi sono documentato anche storicamente, non potendo ricordare tutto.

DUCKY     Ok, per me va bene. Il prof sei tu quindi…!

ENZO Bene, la dissertazione abbraccerà un millennio più o meno. Allora…andiamo indietro  nel tempo fino all’anni 1284.
Ritenendo che la fede nell’Islam fosse inizita nel 618, Papa Innocenzo III postulò che tale periodo potesse durare un numero di anni pari a 666, l’apocalittico “numero della Bestia”. La somma faceva 1284, e in quella data fissò la fine del mondo.

DUCKY     …che poi non e’ successo nulla.

ENZO        Non fare domande cretine! Anno 1524- L’astrologo tedesco, Johannes Stoffler, fece una previsione: secondo lui si sarebbe verificato un secondo diluvio universale a causa dell’allineamento di alcuni pianeti nel segno d’acqua per eccellenza, i Pesci. A londra si diffuse il panico. E oltre 20mila persone abbandonarono le case: Invece quell’anno fu straordinariamento secco.

DUCKY     Aveva scambiato “asso per figura”.

ENZO        Nove anni dopo, cioè nel 1533, fu la volta di un prete….

DUCKY     Prima un papa, poi un astrologo…ora un prete.

ENZO        Il sacerdote luterano, un certo Michael Stifelius, appassionato di matematica, elaborò un metodo di calcolo che dall’iscrizione Inri sulla croce di Cristo, ne estraeva le lettere che avevano un significato nella numerazione romana e le sommava tra loro.Ne dedusse che la fine del mondo sarebbe arrivata il 18 ottobre 1533, disse anche l’ora, alle 8.00 del mattino, e lo rivelò ai fedeli durante la Messa.  Ci fu un furioso temporale, ma quando uscì il sole, i parrocchiani capirono di essere stati ingannati e lo fecero incarcerare.



DUCKY     Embè, quanno ce vo ce vo…come si era permesso di diffondere una stro…pardon, una quisquilia del genere.

ENZO        Passiamo a un matematico svizzero, 1719- Jacques Bernoulli. Secondo lui il ritorno di una cometa già avvistata nel 1680 avrebbe portato alla fine del mondo, ma della cometa nessuna traccia.


DUCKY     Caro Prof, uno con i numeri si può confondere…sai come si dice “quello da i numeri” e sarà capitata una cosa così a questo matematico.

ENZO        Per caso, hai bevuto…dici tante fesserie…gli studiosi devono fare calcoli e previsioni…per il bene dell’umanità. Passiamo oltre…oh marò, ci mancava la profezia di una…indovina, Duc.!

DUCKY     Lo sapevo, me lo sentivo scorrere…un’altra profezia…questa e’ di una donna!! Stiamo proprio…


ENZO        Ssst…non nominare Ciucciotine… mi farai passare un guaio…rimaniamo ai fatti. Anno 1814- Joanna Southcott…

DUCKY     Gia’ so cotte…cosa? Le castagne?

ENZO        Ma sei scemo e anche profano…si pronuncia così il nome e il cognome di questa donna…”Jonna sautcot”.


 Questa donna inglese appartenente alla chiesa metodista, era  convinta che quando il 19 ottobre di quell’anno avesse partorito Shiloh, che lei considerava il secondo Messia, il mondo sarebbe finito.

DUCKY     Forse si trattò di una gravidanza isterica, fissata com’era.

ENZO        Infatti, era proprio una gravidanza isterica e la donna morì 10 giorni dopo la mancata profezia.

DUCKY     Gemè, secondo me era lei isterica e non la gravidanza. Chi  è il prossimno profeta? Sentiamo quest’altra “arca di scienza”.

ENZO        Arriviamo al 1881 – Analizzando le dimensioni
della piramide di Cheope…


DUCKy      …di Peppe’ che centre Peppe...?

ENZO        Oh Dio santo…ma fatti visitare da un otorino…secondo me stati diventando sordo…ho detto Che-o-pe, a Giza, l’astronomo inglese Charles piazzi Smyth scoprì che la grande galleria era lunga 1881 pollici. Ritenendo che il maestoso monumento fosse stato realizzato da Mosè per ispirazione divina, concluse che si trattava di un calendario, in cui ogni anno corrispondeva a un pollice e non “pullece”, che sono animaletti che ti fanno muovere in continuazione.

Ducky …perciò si dice “tiene ‘e pullece”.
ENZO…ogni anno corrispondeva a un pollice. Credette che il mondo sarebbe finito all’ultimo pollice.

DUCKY     Mi viene da ridere…e’ più forte di me…

ENZO        Muto, per cortesia . Siamo arrivat all’anno 1914 – Un predicatore…

DUCKY     Stavamo scarsi a predicatori…!

ENZO        Lasciami dire, basandosi su calcoli tratti da testi biblici. Il predicatore Charles Taze Russell, fondatore dei Testimoni di Geava…

DUCKY     Dio ce ne scampi!

ENZO        …predisse che quell’anno avrebbe segnato la fine del mondo.

DUCKY     Però le azzeccano tutte…!

ENZO        Calma. 1919. Secondo il sismologo e meteorologo italiano Alberto Porta…

DUCKY     …che cosa porta?

ENZO        Non porta niente, oh Gesù, dammi la pazienza…non porta niente; si chiama Alberto Porta, oh, residente a San Francisco, secondo questo studioso, una corrente magnetica avrebbe “trafitto” il Sole, provocando un’immane esplosione distruggendo la Terra. La profezia diffuse il terrore e provocò diversi suicidi in varie parti del mondo.


DUCKY     Per carità, non dico nulla, non rifiato proprio. Non voglio incazzarmi.

ENZO        Forse ora t’incazzi veramente….non mi guardare così. Stai calmo…la prossima profezia è di una donna…che non è una Ciucciottina-verace. Quindi, calma e gesso e respiro profondo. Anno 1925 – Secondo una donna, anche questa di san Francisco, Margaret Rowan, non ridere


Duc, l’arcangelo Gabriele le avrebbe annunciato che il mondo sarebbe finito il 13 febbraio di quell’anno.

DUCKY Te lo dico papale papale…aveva incubi causati da astinenza sessuale…

ENZO        1945 – io ero un fanciullo. Charles Long, un prete statunitense di Pasadena, era convinto che il 21 settembre di quell’anno la Terra si sarebbe “vaporizzata” e tutti gli esseri umani si sarebbero traformati in ectoplasmi.


DUCKY     Senza dubbio, questo è nato in una giornata di nebbia fittissima.

ENZO        1954 – Non ridere. 

DUCKY     Non rido, però mi è difficile mantenermi serio. Ti 
ascolto.

ENZO        Anno 1954. Quando il 18 maggio comparvere delle crepe sul Colosseo, qualcuno ricordò l’antico detto popolare
Che Roma e il mondo sarebbero stati al sicuro “finché il Colosseo fosse rimasto in piedi”.

DUCKY     Qua cadono palazzi un giorno sì e un giorno no, a Napoli sprofondano le strade…è la fine della terza Repubblica, la casa di mio nonno trema col pavimento e si pure un po’ inclinata… la fine del mondo verrà  se il prossimo governo non governerà in modo onesto… altrimenti lo spread, in mano al popolo, diventerà un’arma contundente.

ENZO        Gemè, hai ragione…però ora ti devi calmare altrimenti ti farò un’iniezione di camomilla.

DUCKY     A me…mi vuoi fare una siringa di camomilla? Ah sì, e io sai che faccio? Ti rovino…spargo la notizia che sei innamorato…eh sì…anzi dirò di più…dirò che oltre a essere “scombinato” sei diventato un po’ cretino…anzi no…tutto cretino.

ENZO        Ooooh Gesù, frate mio, tu hai bisogno di un lungo periodo nella clinica di Fantozzi a °pane e acqua col divieto di toccare ‘i polpetti nel vassoio”.

DUCKY     Mi sono sfogato..ora sono calmo. Continua…stavi dicendo del Colosseo.

ENZO        …dicevo che Roma e il Mondo sarebbero stati al sicuro finche il Colosseo fosse rimasto in piedi. Viste le crepe, un sacco di gente si riversò in piazza San Pietro per chiedere al Papa l’assoluzione dai peccati.

DUCKY     Io lo considero un “esaurimento nervoso collettivo”. Altra profezia, Enzo?

ENZO        Ce ne sono state. Hai voglia…meglio sorridere. Siamo all'anno 1960 – Secondo il pediatra Elio Bianco, che sosteneva di essere in contatto diretto con le potenze celesti, il mondo sarebbe stato distrutto esattamente il 14 luglio 1960 alle ore 14.45 da un’arma segreta americana.
Per questo costruì sul monte Bianco un’arca da 15 stanze dove si sarebbe salvato chi fosse stato con lui.




DUCKY     Scusa, ma i familiari non si erano accorti che lui era psichicamente instabile, insomma era da ricoverare?

ENZO        1978 – “Per difendersi dall’imminente invasione delle forze del male” secondo gli ordini del loro capo, il predicatore…

DUCKY     …ma i predicatori non si potrebbero farei i ca…i cavoli loro che mettersi a rovinare le menti della brava gente inculcando fesserie insane e deleterie?

ENZO        …il predicatore Jim Jones,  912 persone, seguaci della congregazione del Tempio del Popolo, si suicidò in massa nella loro comune di Jonestown, Guyana,  bevendo un micidiale cocktail al cianuro.


DUCKY     Io lo avrei “impalato” questo  pazzo criminale.

ENZO        Altri predicatori – anno 1980 – Leland Jensen e Charles Gaines, due statunitensi fondatori di una piccola setta religiosa, annunciarono che la Terza guerra mondiale sarebbe scoppiata  il 29 aprile basandosi sui calcoli tratti dal Libro dell’Apocalisse e sulle dimensioni della Grande Piramide d’Egitto. La data fu poi posticipata….

DUCKY     …perché le previsioni del tempo non erano buone?

ENZO        … fu posticipata al 7 maggio e i fedeli attesero inutilmente la fine nel bunker che avevano costruito.

DUCKY     Enzo, la guerra era scoppiata in testa a questi due sciagurati predicatori. Vai, con la prossima profeziaaa “a gentile richiesta”.

ENZO        Eccomi a esaudire la richiesta! Anno 1982 – nel loro libro del 1974, The jupiter effect,  gli astrofisici inglesi John Gribbin e Stephen plagemann predissero che per quel’anno si sarebbe verificato un raro allineamento  per cui tutti i pianeti si sarebbero trovati tutti dalla stessa parte del Sole con effetti disastrosi per la Terra.

DUCKY     Appresso, no comment!

ENZO        1992 – Secondo il reverendo Lee Jang lim, della Chiesa missionaria di tarni, nella Corea del Sud, Cristo avrebbe chiamato a raccolta 144mila fedeli alla mezzanotte del 28 ottobre per salvarli da Armageddon.

DUCKY Che cos’è?

ENZO        E’ il conflitto finale tra il Bene e il Male alla fine del tempo. Si tratta di due spirito immondi, di re, di conglitto….Nuovo testamento…Apocalisse…meglio che evitiamo. Comunque, ti stavo dicendo che oltre 100mila persone lasciarono lavoro e famiglia e donarono tutti i loro beni al reverendo lim, che fu poi arrestato per essersi appropriato…


DUCKY     ,,,io direi, e non elegantemente, “fottuto”... tutto il loro denaro.

ENZO        2004-2005 – Termino con il crononauta…

DUCKY     …un altro ricoverabile tra gli agitati? Azz…ma non finirà mai sta storia!?

ENZO        Un ultima attenzione, Duc. John Titor, un personaggio misterioso che si spaccia per viaggiatore del tempo (un crononauta) proveniente dal futuro, nel 2000 annunciò tremenda guerra americana che sarebbe iniziata nel 2004 e finita nel 2005. A questa dovrebbe seguire la guerra civile americana con tre miliardi di morti.

DUCKY     Ah sì, e forse c’è stata ma nessuno se n’è accorto. Io non me ne sono accorto, e tu?
ENZO        Nemmenio io! Oh, Gemè, ti sei accorto che domani ne abbiamo 21,  e che i Maya hanno predetto che domani…


DUCKY     …che domani ci dovrebbe essere la fine del mondo?
Senti Enzo, ma tu con tutto quello che abbiamo detto, l’hai mai vissuta la fine del mondo…o una specie?

ENZO        Una specie…sì, quando l’ho incontrata la prima volta.

DUCKY     Lei chi?

ENZO        LEI, la guardai ed esclamai con un fil di voce: “È la fine del mondo.” E le sue mani si mossero in un modo particolare.

DUCKY     In che modo?

ENZO        E’ un segreto, non lo saprai!

DUCKY     ...hai mancato l’avverbio “mai?
ENZO        Non l’ho mancato perché un giorno lo saprai!

DUCKY     Della profezia dei Maya che ci facciamo, Enzo?

ENZO        Siccome mi sono arrivati dalla Campania dei dolci tipici della zona, ci attacchiamo al cartoccio, ne approfittiamo ad libitum e dopo calmiamo la sete con un caffè speciale.

DUCKY     Marò, come si vede che sei un poeta? Però a volte ti “vedo” più guappo che poeta...

ENZO        ….di cartone, scommetto!

DUCKY     …non proprio…na specie!

ENZO

FINE 
Bibl. AIRONE 








Pranzo di Natale e Cenone di Capodanno: come Risparmiare





Il pranzo di Natale e il Cenone di fine anno puntualmente si traducono in un consistente spreco di denaro: buona parte delle pietanze che si preparano per le feste, vanno a finire nella spazzatura. Basta qualche piccolo accorgimento per preparare un banchetto coi fiocchi, spendendo poco ed evitando gli sprechi.                                                                       Secondo il Presidente dell’Adoc, fare la spesa per le feste costa il 3,4% in più rispetto all’anno scorso, per un totale di 163 euro a famiglia. Tra i prodotti che hanno subito gli aumenti più consistenti troviamo i classici panettoni (+12,9%), salmone affumicato (+12,1%), datteri (+17,3%) e pandoro (+6,2%), ribassi invece per mandarini (-9,4%) e torrone (-5%).




                                                                                                                                     Ci sono cibi che è meglio evitare, per risparmiare soldi e per non inquinare il pianeta; i prodotti provenienti dall’altra parte del mondo infatti, oltre ad essere poco saporiti, costano molto poichè percorrono migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole.                                                                                                                                                Il consumo durante le feste di fine anno di prodotti fuori stagione provenienti dall’estero fa aumentare di molto il costo necessario ad imbandire le tavole natalizie.                                        Senza contare che spesso tali prodotti (per lo più frutti esotici), vengono raccolti ancora semi acerbi per resistere ai lunghi viaggi che dovranno percorrere sopratutto in aereo, liberando nell’aria gas ad effetto serra.                                                                                                                        In base a quanto emerso da uno studio condotto da Coldiretti, nell’ultimo decennio, sopratutto sotto le feste, l’incremento di importazione di frutta straniera è cresciuto a dismisura : solo per fare qualche esempio, le more dal Messico hanno avuto un incremento del 6.100%, i mirtilli dall’Argentina +560%, le ciliegie provenienti dal Cile +122% . . . c’è da riflettere !                                                                                                            Sulle tavole si vedranno sempre meno i prodotti di lusso come caviale e champagne : Natale non è più tempo di spese folli e grandi libagioni.                                                                                Visto che quest’anno la crisi si fa sentire anche in cucina, ognuno di noi a modo suo corre ai ripari : una delle spese che viene subito controllata è proprio quella per la casa. 

                
Magari si prendono tagli meno pregiati di carne, o vini meno conosciuti e di moda, ma altrettanto buoni, realizzando un buon pranzo, senza spendere una fortuna.                                                   Basta qualche semplice regola per ridurre considerevolmente gli sprechi, dal pianificare con attenzione il menu delle feste al comprare solo l’essenziale, dall’evitare le offerte illusorie alla giusta conservazione di frutta, verdura e pesce, al riciclo intelligente degli avanzi, per evitare di buttar via cibo e denaro.                                                                                      Organizzare con attenzione il menu delle feste per sapere con certezza cosa e quanto acquistare, spendendo il giusto, e ridurre inoltre il numero di portate da preparare : la cosa migliore da fare è preparare una lista della spesa  e fare in modo di rispettarla.
                                
Iluoghi più indicati dove spendere meno nell’acquisto degli ingredienti sono innanzitutto gli hard discount, negozi in cui si può abbattere il costo dei prodotti di circa la metà rispetto ai tradizionali negozi.                                                                                                                                                                                 Nei mercati rionali poi, sempre rispetto ai negozi tradizionali, su molte cose i prezzi sono piuttosto convenienti. Seguono gli ipermercati e all’ultimo posto dei luoghi dove si può risparmiare per il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno ci sono i piccoli negozi ai quali è meglio ricorrere solo nel caso in cui qualche specifico prodotto non si riesca a trovare altrove.                                                                                                                             Non credo che per forza si debbano mangiare due o tre portate, il cibo non ci manca e quando abbiamo un buon primo piatto (che in generale costa meno rispetto ad un secondo) e una seconda portata, siamo già a buon punto.                                                                                      Per quanto riguarda il dolce, se non siete esperte, anche un panettone che possiamo servire con un pò di gelato o una crema andrà benissimo!                                                                                           Ma vediamo qualche possibilità...
Partiamo dalla base. Il pane : si sta diffondendo l’abitudine di farlo in casa. Ciò presuppone di essere in grado di preparare la pasta madre, che si può trovare anche già fatta. Se ve la sentite, è già un primo, piccolo passo improntato all’economia.                            Passiamo alla prima portata : un risotto, economico, veloce, si può presentare anche molto bene, senza per forza doversi riempire con delle paste al forno.




Risotto con melagrana, caprino e pistacchi    
                                                                             
Ingredienti x 2 persone : 180 g di riso Carnaroli - 1/2 cipolla bionda o 1 piccolo scalogno - 20 g di burro - 1 melagrana - 2 grosse foglie di salvia (+ alcune piccole per decorare) – 1 o 2 chiodi di garofano - mezzo bicchiere di vino bianco - brodo vegetale q.b. - 25 g di caprino pistacchi tritati q.b. - sale e pepe.                                                                                         Preparazione : tritate finemente cipolla o scalogno e fate rosolare a fuoco basso in una casseruola con  burro, salvia e chiodi di garofano. Quando la cipolla avrà assunto un colorito dorato, aggiungete il riso e lasciatelo tostare fino a quando non diventerà traslucido, mescolando con un cucchiaio di legno per farlo insaporire; sfumate con il vino e lasciatelo evaporare completamente. Versate un mestolo di brodo bollente e portate a cottura il risotto, aggiungendo altro brodo solo quando il precedente è stato completamente assorbito. Mescolate spesso. Tagliate a metà la melagrana e con lo spremiagrumi (con cautela ! ) ricavate il succo da una delle due metà. Sgranate la seconda metà, battendone energicamente il dorso con un cucchiaio di legno sopra di una ciotola per raccoglierne i chicchi.                                                                                                                                           Quando il riso è quasi giunto a cottura, aggiungete il succo di melagrana, completate la cottura quindi spegnete il fuoco, regolate di sale e pepe, aggiungete alcuni chicchi di melagrana a piacere e mantecate con il caprino. Lasciate riposare per 3 minuti circa e, al momento di impiattare,  spolverizzate il risotto con i pistacchi tritati e decorate con qualche fogliolina di salvia ed altri chicchi di melagrana.



Passiamo poi al secondo piatto, restando in tema colore, con eleganza ma pensando ad un tipo di carne che non costi troppo, il galletto, e il colore dato da un frutto che c'è in questa stagione, il pompelmo.



Pollo laccato al pompelmo 
                                                                                                                        Ricetta d'effetto nella presentazione, ma semplice e poco laboriosa nella preparazione.
Ingredienti : 1 galletto (in base al numero delle persone, calcolatene anche uno a testa a seconda delle dimensioni) - olio di oliva extravergine – burro – sale – pepe – rosmarino - erba cipollina (o erbe aromatiche a vostra scelta) – 4 o 5 spicchi d'aglio - 2 pompelmi succosi - 1/2 bicchiere di vino bianco - 5 cucchiai di miele millefiori - il succo di 1/2 arancia.                                                                                                                                                            Preparazione : scaldate il forno a 200°C. Pulite il galletto e prima di adagiarlo in una teglia riempitelo con qualche erba aromatica come rosmarino ed erba cipollina, sale e pepe e uno spicchio di aglio. Massaggiatelo con poco burro morbido, o se preferite spennellatene la superficie. Irrorate con del vino bianco e qualche cucchiaio di olio di oliva. Aggiungete il succo filtrato di 1/2 arancia e gli altri spicchi di aglio. Aggiustate con sale e pepe. Tagliate a piccoli spicchi un pompelmo e disponetelo nella teglia con il galletto. Infornate quindi per circa 15 minuti. Nel frattempo in una ciotolina sbattete il miele con il succo dell'altro pompelmo, unite pochissimo sale e una spolverata di pepe e, con un pennello, spennellate tutta la superficie. Versate poi il rimanente composto su tutto il galletto. Abbassate la temperatura del forno a 180°C e fate cuocere per un'altra ora circa o almeno fino a quando non risulterà ben dorato e croccante. Non preoccupatevi la carne rimarrà molto tenera, sarà sufficiente riversare nuovamente il sugo di cottura, contenuto nella teglia, ogni volta sul galletto per mantenerlo sempre ben umido.


Infine un dolce che potete preparare anche il giorno prima e che richiama sempre i colori del Natale, senza bisogno di troppi ingredienti elaborati.                                                                       In questo caso viene utilizzata la marmellata di mirtilli, che potete sostituire con quella di fragole, ma si possono usare i frutti rossi surgelati: con 6€ avete una bella busta piena.                                                                                                                                             Il rotolo dolce ripieno si prepara velocemente ed è molto semplice nell’esecuzione : bello da vedere e facile da fare!




Dolce Rotolo ai Mirtilli 
                                                                                                          Ingredienti per 6 persone : 120 g di burro – 120 g di zucchero  – 120 g di farina 00 - 2 uova grandi - mezza bustina di lievito per dolci  - 1 arancia o 1 limone non trattati - 5 cucchiai di marmellata di mirtilli  senza zuccheri aggiunti.                                                                                                                    Preparazione : accendete il forno a 190°C, grattate la scorza dell’arancia e spremetene il succo. Fate fondere il burro, lavoratelo con lo zucchero ed incorporatevi le uova, il succo e la scorza dell’arancia. Mescolate bene ed aggiungete la farina ed il lievito in modo da ottenere una crema. Versate l’impasto su un foglio di carta da forno e stendetelo con una spatola, mettere il foglio di carta su una placca, infornate e cuocete per 6 minuti. Una volta cotto, tiratelo fuori, versateci la marmellata avendo cura di spalmarla bene ed arrotolate la torta mentre é ancora calda con l’aiuto della carta da forno. Chiudete bene il rotolo e lasciatelo raffreddare senza coprirlo; servitelo cosparso di zucchero a velo.

Da qualche tempo c’è una moda che si sta diffondendo e che, per fortuna, sembra essere conveniente sotto diversi aspetti : qualità e prezzo.                                                                        Parola di chef e nutrizionisti esperti di “Cucina Wellness”, l'iniziativa per una gastronomia del benessere, che invitano a pensare alle tasche e alla salute puntando sui piatti «poveri» della cucina italica, come legumi, pane (ottimo per la panzanella) e pesce azzurro : merluzzo, sgombri o alici, sono più economici e garantiti nella freschezza rispetto a prodotti ittici «blasonati» come ostriche e aragoste che arrivano surgelati dai mari del Nord.                                                                                                                                                 Altra raccomandazione degli esperti della “Cucina Wellness” è quella di scegliere verdure di stagione che si possono acquistare al mercato, come puntarelle, carciofi, zucca, verze, cipolle (quella rossa rispetto a quella bianca contiene 100 volte più antiossidanti), cime di rapa e finocchi.                                                                                                                                                 “Da un punto di vista nutrizionale - spiega la nutrizionista Chiara Manzi -  il primo consiglio nei menu di Natale è abbondare con le spezie, compreso il tè verde, che può essere utilizzato sui pesci, con risultati eccellenti. Come contorni, largo invece alla frutta: mele e prugne si adattano molto bene ad accompagnare i piatti natalizi come cappone ripieno e arrosti».  Per dolce si può gustare un semplice pandoro farcito con crema e ganache.
                                                                                                                       Con un budget di 10 euro a persona e con un massimo di 850 kcalorie è possibile mettere in tavola un menù  completo dall'antipasto al dolce.                                                            
Ed ecco qualche proposta . . .

Un menù potrebbe prevedere : come antipasto, filetto di alici con panzanella e insalata di puntarelle; come primo un raviolo di melanzana ripieno di merluzzo con passatina di lenticchie; come secondo un millefoglie di spatola con insalatina tiepida di carciofi e passatina di ceci; come dessert un semifreddo allo yogurt con frutti di bosco con pesto di castagne.





Filetto di alici con panzanella 
                                                                                                   Ingredienti : 1 cipolla rossa di Tropea (60 g circa) - 100 g di pane casereccio - 3 cucchiai d'olio extravergine di oliva - 1 cucchiaio di aceto di mele  – sale – pepe – origano - 3 spicchi d'aglio - 400 g di pomodorini tipo Pachino - 4 filetti di acciuga sott'olio – 4 o 5 foglie di basilico - 100 g di mozzarelline ciliegia-
Preparazione : Affettate la cipolla sottile e mettetela a bagno in una ciotolina con acqua fredda per 4-5 minuti cambiando l'acqua un paio di volte e rimescolando di tanto in tanto. Tagliate il pane a fette piuttosto spesse e riducetele in cubettoni di un paio di centimetri di lato. In una ciotola emulsionate con un cucchiaio d’acqua, l'olio, l'aceto, l'acqua, un pizzico di sale, una grattugiata di pepe, una manciata di origano. Tenete da parte due cucchiai di emulsione per condire ed utilizzate la restante per bagnare il più uniformemente possibile i cubetti di pane. Poneteli quindi su un foglio di carta da forno e fateli abbrustolire sotto il grill fintanto che non saranno ben dorati. Appena ritirati, sfregateli brevemente con uno spicchio d'aglio. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Scolate i filetti di acciuga dal loro liquido di governo, tamponateli con carta da cucina e tritateli grossolanamente. Lavate le foglie di basilico e spezzettatele, tenendone da parte un paio per decorare. In una capace ciotola mescolate i pomodori con la cipolla ben strizzata, i filetti di acciuga , le mozzarelline, il basilico, l'aglio affettato e l'emulsione di olio tenuta da parte. Unite il pane, mescolate brevemente, disponetele in un piatto e servite subito, con un ulteriore filo di olio a crudo per chi lo desidera.



Raviolo di melanzana ripieno di merluzzo


                                                                               Ingredienti per 4 persone : 1 melanzana - 2 filetti di merluzzo - 1 pezzetto di scamorza ( o pecorino ) - 15- 20 pomodorini freschi - 30- 40 g di pinoli - basilico - 4 spicchi di aglio - qualche gambo di prezzemolo - olio extravergine - olio di arachidi per friggere - sale -pepe;                                                                                                                                             Per la pastella :  5-6 cucchiai di farina – sale - 1/2 bicchiere circa di birra.
                           
Preparazione : lavate la melanzana, sbucciatela con il pelapatate conservando la buccia.
Scaldate sul fuoco la griglia, tagliate la melanzana a fette piuttosto sottili ( servono 8 fette.). Quando la griglia sarà calda cuocete da ambedue i lati le melanzane, passatevi sopra un filo di olio, pochissimo sale e lasciatele su di un piatto.                                                 
Intanto tagliate i filetti di pesce e, poiché di solito sono molto spessi, copriteli con la pellicola trasparente e batteteli leggermente con il batticarne per appiattirli ( leggermente, altrimenti si rompono).                                                                                                                    In una padella scaldate due spicchi di aglio con alcuni gambi di prezzemolo e saltatevi i filetti di pesce,un pizzico di sale e pepe. Riprendete le melanzane e accoppiatele leggermente, mettetevi un filetto di pesce, sopra il formaggio, e chiudete a involtino, passateli nella pastella e friggeteli.                                                                                                Per preparare la pastella, mescolate la farina con il sale e la birra sufficiente a rendere la pastella fluida.                                                                                                                             Nella stessa padella dove è stato cotto il pesce mettete ancora due spicchi di aglio con un filo di olio, aggiungete i pomodorini lavati e tagliati in quattro, i pinoli,un pizzico di sale, e cuocete per circa due o tre minuti, mettete il basilico e spegnete il fuoco.                                                     Con le bucce della melanzana ricavate dei fili con il coltello, infarinateli e friggeteli.            
Mettete nel piatto i pomodorini con sopra un involtino di pesce e per guarnire qualche filo di buccia di melanzana fritta.




Millefoglie di spatola (con insalatina tiepida di carciofi e passatina di ceci)
                            
Ingredienti per 4 persone : 800 g di pesce bandiera o pesce spatola, in quattro filetti - 8 cucchiai d'olio extravergine d'oliva - 3 spicchi d'aglio - 1/2 cipolla.                                             Preparazione : fate scaldare in una padella 4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva con due spicchi d'aglio in camicia. Quando l'aglio inizierà a sfrigolare, unite i filetti di pesce in modo tale che la pelle sia a diretto contatto con il fondo della padella. Aiutandovi con un cucchiaio ed inclinando la padella, raccogliete l'olio di cottura e distribuitelo sul lato superiore del pesce; continuate con questa operazione fino a che i filetti non saranno completamente cotti. Prelevate i filetti dalla padella e conservateli al caldo, fino al momento di servirli con il contorno.                                                                                                                Per ottenere l’effetto “millefoglie”, prendete quattro coppapasta tondi (o quadrati per avere meno scarto possibile di pesce) e stratificate il pesce e le verdure realizzando almeno 4 strati in tutto.  Appena prima di servire, togliete i coppapasta e servite immediatamente.



Semifreddo allo yogurt con frutti di bosco 
                                                                             Ingredienti per 2 porzioni : zucchero 45 g - latte parzialmente scremato 50 g - yogurt magro bianco 80 g - panna fresca 50 g - frutti di bosco surgelati 100 g  - 2 g di colla di pesce o un foglio di gelatina alimentare - 5 gocce di aroma vaniglia.                                                                                     Preparazione : ammollate la gelatina in acqua fredda per 2 minuti. In una pentola antiaderente di 24 cm, scaldate i frutti di bosco surgelati con 20 g di zucchero per circa 5-8 minuti, a fuoco medio-alto, e fate restringere il sugo che si formerà fino ad ottenere uno sciroppo abbastanza denso. Scaldate il latte con 25 g di zucchero e 5 gocce di estratto di vaniglia in un pentolino e scioglietevi la gelatina ammollata. Montate la panna. In una ciotola, unite lo yogurt e il contenuto del pentolino, mescolate bene con una frusta metallica, poi unite la panna montata e mescolate delicatamente fino ad ottenere un composto omogeneo. Versate il composto in due ciotole monoporzione e mettete in frigorifero per un'ora, oppure in congelatore per 10 minuti e poi in frigorifero per mezz'ora. Prima di servire, versate i frutti di bosco sul semifreddo.                                                                                                                           N.B. Al posto dell'aroma vaniglia liquido si può usare lo zucchero vanigliato (solo nel latte) oppure un pizzico di vanillina. I frutti di bosco possono essere versati nelle coppe ancora tiepidi per sfruttare il contrasto caldo-freddo.

A questo punto mi fermo . . . anche per non farvi fare una indigestione !                                                                             Tra qualche giorno troverete altre proposte per rendere i vostri menù delle feste originali, gustosi e . . . a prova di crisi !!
A proposito : Ma voi, cosa ne pensate?                                                                                                          Quest'anno risparmieremo sul pranzo delle feste o faremo finta di niente?


Buon gusto a tutti ma soprattutto . . .

da Maria !