martedì 19 febbraio 2019
ANCHE I PAPERI HANNO UN CUORE
Nell’anno 2010 Cipriano scriveva così...
Era da diversi giorni che tenevo d’occhio la contessa Azzurra Girelli Mazzanti-Dellavecchia la quale, dopo essersi fatta lasciare nei pressi dall’autista, si recava tutti i giorni a pranzo alla mensa della Caritas; lo stesso faceva il Megadirettore Gran-Costruttor Ing. Dott. Ottone Liberalacasa che addirittura si portava a casa una busta di avanzi per poter cenare.
Chi invece preferiva affogare nell’alcool i dispiaceri economici erano il Gran Direttor delle Cliniche Riunite Cav. Dott. Felice Colica, il Presidente Generale dei canili Associati Dott. Bracco Baldo, il Grand’Ufficial Amministratore generale delle Scuole Guida Archit. Guido Maluccio, il noto politico locale Felice La Pippa con la propria consorte di origine greca, la nobildonna Mika Teladògratis, il Dirett. del giornale locale Primo Falso, ed il Magistrato in pensione Dott. Massimo Della Pena;
altresì ormai vicino al collasso psicofisico per le privazioni, era l’Amministratore Unico dei Giochi e Lotterie, il Prof. Cav. Natale Tombola. Tutti accomunati da un unico problema quotidiano, quello di poter coniugare il pranzo con la cena e poter sfamare la propria famiglia, nel contesto di una vita dura e grama fatta di enormi sacrifici e privazioni.
Non mi erano assolutamente sfuggiti nel contempo la vita allegra, spensierata e godereccia che noti personaggi locali conducevano alla faccia dei più elementari crismi di fratellanza e carità; tra i più scatenati negli ozii e nei bagordi erano i noti disoccupati Giuseppe Agonia con la fidanzata Vita Migliore, il custode del locale cimitero tale Santo Campo, addirittura si vociferava anche sul bravo parroco della Chiesa dell’Addolorata, don Massimo Conforto.
A prima vista, i più accaniti nello spendere e nello spandere si notavano tra la categoria dei pensionati e dipendenti, tra cui spiccava l’aiutante vice barbiere Felice Forfora con la sua amante clandestina ucraina di incerta professione, tale Vagina Seminova.
Naturalmente miei cari amici, a Vossignori tutto ciò pare contro natura e naturalmente anche a me tutto questo pare il mondo all’ inverso; ma poi torno a casa e ti leggo l’ultimissima notizia che non fa altro che confermare quello che era un film comico….
Cosa ti leggo?: Cresce l’evasione fiscale in Italia che si conferma primatista europeo con il 51,2% del reddito imponibile non dichiarato. Nei primi dieci mesi del 2009, l’imponibile evaso in Italia è cresciuto del 11,7% ed ha raggiunto l’ammontare di 369 miliardi di euro l’anno. In termini di imposte sottratte all’erario siamo nell’ordine dei 144 miliardi di euro l’anno.
Tutto ciò emerge da un’indagine effettuata da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it, l’Associazione Contribuenti Italiani condotta su dati divulgati dalle Polizie tributarie degli Stati europei.
Nella speciale classifica degli evasori, l’Italia è seguita da Romania (42,4% del reddito imponibile non dichiarato), da Bulgaria (39,3%), Estonia (37,2%), Slovacchia (34,5%) e cosi via …
Ma udite, udite!! Sono soprattutto i dipendenti e pensionati i “pochi ricchi dichiarati” in Italia: dagli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate, si traduce in numeri la conferma che l’assoluta maggioranza di redditi elevati ha ritenuta alla fonte, quindi si tratta di lavoratori dipendenti o in pensione.
Sono 90.3316 i dipendenti che hanno dichiarato al Fisco oltre 150.000 euro e a questi si sommano 38.962 pensionati “ricchi”, per un totale di 129.278.
Complessivamente, i cittadini che guadagnano bene sono 149.323, ovvero lo 0,3% dei contribuenti oppure 3 su mille, comunque “una rarità”.
Pensate …L’evasione fiscale è diventato uno degli sport più praticati dagli italiani al punto che anche i morti evadono il fisco tumulandosi da soli …
Il cameriere é più ricco del padrone del bar, il muratore è più ricco dell’ingegnere, l’ometto delle pulizie del padrone della catena degli Hotel, il portantino del barone, l’operaio precario del padrone.
Ma questi numeri non sono poi che il risultato matematico di una realtà che tutti conoscono, ma che in eguale misura fanno il verso della meraviglia per rigettare in virtù delle ovvie ragioni di tornaconto …Siamo o non siamo il più grande Paese di furbastri, figli e nipotini di Machiavelli e del “fine che giustifica i mezzi”, abituati a coniugare il verbo essere solo alla prima persona : …io Sono! C’è da farsi cadere le braccia dallo sconforto, sapendo che nulla cambierà perché enormi sono gli interessi socio-politici che hanno impedito, impediscono ed impediranno sempre tutte le riforme per un fisco equo in una società possibilmente a misura d’uomo.
Il benessere non si divide, soprattutto quello costruito sugli imbrogli e sulle infinite truffe grandi e piccole, sullo scambio truffaldino e sugli egoismi soggettivi ed oggettivi. (mannaggia!)
Pessimista? …Assolutamente no. Solo terribilmente realista!
In fondo io personalmente cambierei i valori della scala degli esseri viventi, dove metterei al primo gradino la razza animale al posto di quella umana, (scusatemi) visto che tra bestie della stessa razza vige un severo ed immutabile codice di reciproco aiuto, cosa semisconosciuta tra i viventi, soprattutto quando si tocca quella parte vitale che si chiama “tasca”.
Finanche il tirchio Paperon de’ Paperoni si muove a compassione molte volte verso lo sfigato Paperino …E’ tutto dire …
Ciao
con affetto Cipriano
Annamaria
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