sabato 1 maggio 2010

METEO...e non solo...

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Leo Longanesi
Chi rompe non paga e si siede al governo. 

 





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...e un video musicale che un caro amico dedica ad una "lei" che gli ha preso il cuore....


anima mia remix


Annamaria a ...lunedi!!!!!...

 


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venerdì 30 aprile 2010

MA QUANTI TIPI DI AMORE CI SONO? - da ENZO -

Enzo intervista Ducky



Enzo Ciao, Ducky
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DUCKY Ciao, senti ho poco tempo. Te lo dico subito.


Enzo Ehi, pensavo di chiederti un paio d’ore per l’intervista. Su, i lettori sono
tanti.


DUCKY Voglio venirti incontro: un’ora e mezza…perché ho un appuntamento.
Avanti, qual è l’argomento?


Enzo L’Amore…


DUCKY Oddio, ma sei fissato…ne parlano tutti. E poi ne abbiamo già parlato
In ben nove interviste in questo blog.


Enzo E’ vero, ma le mie domande saranno un po’ diverse, ora.


DUCKY Su, spara la prima.

Enzo Dimmi se sei d’accordo su questo: io penso che ci sono tre tipi di amore, grosso modo, e’ chiaro: 1- quello passionale, materno e il “voler bene”.


DUCKY L’ho già detto tempo fa questo: possiamo suddividerlo in tre scaglioni.


Enzo Con questo termine ci riferiamo a quel sentimento tra un uomo e una donna che si innamorano. Perciò a differenza di quello materno e il voler bene, nel passionale c’è anche l’attrazione sessuale. Se, infatti amiamo una donna solo nel senso di volerle bene, ma non proviamo per lei alcuna attrazione fisica, possiamo parlare di amore affettivo, paragonabile a quello verso una sorella, una madre, non di amore passionale.

DUCKY L’amore materno non ha bisogno di spiegazioni: L’amore affettivo, il terzo tipo è il classico “voler bene”, verso i familiari, gli amici, i compagni verso i quali si ha stima e simpatia. E’ una forma d’amore in parte inclusa nelle due precedenti. Quasi tutti gli studiosi dicono:” L’Amore va distinto dall’amicizia e, a seconda degli individui coinvolti, può variare per grado di intensità, passione e impegno.”


Enzo Il secondo e il terzo si riconoscono e se ne sa tanto…insomma lo conosciamo tutti…Duc, parlaci di quello passionale, è molto più interessante, intrigante…insomma mi capisci…

DUCKY Lo sapevo…ok…un certo Robert Sternberg, insomma uno psicologo americano, nell’amore passionale ci devono essere tre componenti: ATTRAZIONE FISICA, AMICIZIA, intesa come affinità di carattere, e DESIDERIO DI STARE INSIEME.


Enzo Ho capito: attrazione fisica+carattere+desiderio di stare insieme.


DUCKY Questi TRE elementi, da soli o insieme danno luogo a 8 (otto) combinazioni di relazione cioè otto tipologie di rapporti.


Enzo Cominciamo con il primo rapporto.


DUCKY Rapporto n. 1: mancano tutte e tre le componenti: questo e’ un rapporto di solo conoscenza. I due sono semplici conoscenti, e basta.


Enzo Poi?


DUCKY Rapporto n. 2: solo amicizia. Abbiamo la simpatia, è quello che provano due persone, legate da un’affettuosa amicizia.


Enzo Terzo!

DUCKY Rapporto n. 3: solo desiderio di stare insieme. E’ l’amore vuoto. Mancano sia la passione che il carattere. E’ il caso di quelle donne che si sposano solo per “farsi una famiglia” o per motivi economici. In pratica, qualsiasi persona di sesso opposto ritenuta piacevole e con uno stipendio. E’ un caso frequente. Spesso queste persone più che amare, fingono (anche a se stesse) di amare.


Enzo Continua. Siamo al punto 4.

DUCKY Rapporto n.4: solo passione. Sono assenti l’affinità di carattere cioè l’amicizia, e l’impegno, cioè il desiderio di stare insieme. In sostanza, abbiamo l’infatuazione, la cotta, a volte non ricambiata. Succede quando
s’incontra una donna (o ragazza) che ci attrae tantissimo. Stesso è il primo passo verso l’amore, ma altrettanto spesso svanisce tutto nel nulla. Alcune volte l’amore non viene ricambiato, altre volte non sopravvive ad una conoscenza più profonda.

Enzo Se ho capito bene, un uomo immagina una donna in un modo, e lei è diversa da come lui se l’aspettava. E’ così?

DUCKY E’ così, e subentra la delusione. Questo tipo di amore è normale solo nella prima fase. La persona che continua ad amare per anni un’altra persona, che non la degna nemmeno di uno sguardo, oppure non decide di realizzarsi con lui ( o con lei), è immatura o ha dei problemi psicologici.
Allo stesso modo, l’amore esclusivamente spirituale, cioè solo platonico, può essere considerato normale solo nel primo periodo, la cosiddetta magia dell’incantesimo. Insomma, caro Enzo, le persone che continuano a frequentarsi per moltissimi mesi o per anni senza passare ai rapporti sessuali (a meno che non ci siano degli impedimenti pratici) hanno qualche problema.

Enzo Passiamo al quinto tipo di relazione.

DUCKY Amicizia + Passione, tra i due c’è sia intesa-amicizia-carattere e sia attrazione sessuale, manca, invece il desiderio di stare insieme. E’ quello che succede quando si ha un’avventura, si conosce una persona in un certo posto e si vive una meravigliosa storia che non si desidera portare avanti. L’amore sublime, insomma il vero amore, deve avere un carattere duraturo (almeno nelle intenzioni).


Enzo Molto interessante, sono sempre più curioso di saperne di più: è il momento della tipologia n. 6. Sentiamo.

DUCKY Ehi, lasciami tirare il fiato. Finiamo il caffè, prima.


Enzo Hai ragione, scusa…ecco…riprendiamo.

DUCKY Al tipo di relazione n. 6 abbiamo Passione + Impegno cioè desiderio di stare insieme. Qui si parla di “amore fatuo”: in questa relazione i due fidanzati sentono una forte attrazione tra di loro, desiderano fortemente dare una
svolta duratura al loro rapporto, ma hanno dei caratteri troppo diversi e questo è motivo di notevoli contrasti. Questa combinazione, che è molto frequente nella vita, spesso dà origine a grandi amori, , però dà origine amche a litigi, scenate, “guerre” di tutti i tipi, non è da consigliare a chi vuole una vita tranquilla.
Spesso finisce con una rottura, ma a volte anche in un matrimonio che a forza di cose diventa molto “vivace”. Se non ci sono fattori che lo tengono unito (es. i figli o altri motivi), il matrimonio si sfascia e la separazione diventa inevitabile.


Enzo Siamo quasi alla fine ormai. Tipo numero 7, il penultimo.


DUCKY Qui siamo quasi alla perfezione con due componenti: Amicizia + Impegno.
Cioè affinità di caratteri e desiderio di stare insieme. E’ il cosiddetto ”sodalizio d’amore”. Tra i due partner c’è uno stretto rapporto d’amicizia, sia una forte volontà di stare fisicamente insieme, sotto lo stesso tetto, manca del tutto o parzialmente l’importantissima passione o c’è solo da parte di uno dei due. E’ il caso di certi matrimoni combinati tra famiglie, di quelle persone che si sposano perché ormai hanno una certa età e non possono aspettare per sempre il grande amore o di quelle che hanno poco interesse per il sesso, per loro prevale il desiderio di farsi una famiglia e di avere dei figli.


Enzo Ce ne sono di situazioni, Ducky: il mondo e’ vario…comunque…si dice che dove c’è gusto…con o senza componenti…come le chiami tu…se due stanno bene insieme…

DUCKY Però se le tre componenti ci sono…tanto meglio…Enzo!


Enzo E qui all’ottavo tipo ci sono tutti e tre gli elementi essenziali, siamo al top della perfezione. Siamo all’Amore Perfetto: e’ il tipo di relazione “IDEALE”,
ci sono tutte e tre le componenti:
Passione + Amicizia + Desiderio di stare insieme
cioè i due intendono il rapporto come qualcosa di duraturo. E’ il tipo di amore a cui tutti aspirano.
“Raggiungere” l’amore perfetto – scrive Robert Sterberg – e’ come cercare di perdere peso, difficile. ma non impossibile.

ENZO-DUCKY

da ENZO- TI LASCIASTI MORIRE CON L'ULTIMA STAGIONE



Era estate e ridevamo entrambi
Gli schiocchi di risa irrompevano
Improvvisi e sonori
Come scrosci d’acqua
Sospinti da un vento impetuoso

In autunno cominciarono a cadere
Le prime foglie esanime
Messaggere di strani presagi
E spesso il mio sguardo
Cominciò a vagare nel vuoto
Sospinto a forza dall’ansia
Che il tuo cuore si ottenebrasse
Ma le tenebre già convenute
In convegno avevano deliberato
La fine.
Era Inverno
La tua stella, una supernova,
Aveva esalato l’ultimo bagliore
come il sole
che col suo lento calare affonda
dietro il monte
e, come una flebile fiammella
all’ultimo istante di luce,
così ti avviasti ignara
verso una compagna sinistra,

la Solitudine:
e ti lasciasti morire con l’ultima stagione
e nel ricordo perdo pezzi dell’Anima mia.

enzo

ahhh l'amore...


solitudine




e per sorridere ..mister max!!!!


ANNAMARIA...a dopo

METEO

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giovedì 29 aprile 2010

PERCHE' SMETTERE DI FUMARE


DEVO SMETTERE DI FUMARE...

PERCHÈ SMETTERE DI FUMARE
 
Per incoraggiare i fumatori, soprattutto i giovani, a smettere di fumare qui di seguito vi riporto nove validi motivi, dichiarati dall'American Cancer Society. 

(dedico quest'articolo (F )a chi mi raccomanda continuamente di smettere, anche se non sono una grande fumatrice)
     
SE SMETTI CI GUADAGNI DA SUBITO

ENTRO 20 MINUTI
  • si normalizza la pressione arteriosa
  • si normalizza il battito cardiaco
  • torna normale la temperatura di mani e piedi
ENTRO 8 ORE
  • scende il livello di anidride carbonica nel sangue
  • si normalizza il livello di ossigeno nel sangue
ENTRO 24 ORE
  • diminuisce il rischio di attacco cardiaco
ENTRO 48 ORE
  • iniziano a ricrescere le terminazioni nervose
  • migliorano i sensi dell'olfatto e del gusto
ENTRO 72 ORE
  • si rilassano i bronchi, facilitano il respiro
  • aumenta la capacità polmonare
DA 2 SETT. A 3 MESI
  • migliora la circolazione
  • camminare diventa sempre meno faticoso
  • aumenta del 30% la funzione polmonare
DA 3 A 9 MESI
  • diminuiscono affaticamento, respiro corto, sinusite e tosse
  • aumenta il livello di energia generale
ENTRO 5 ANNI
  • la mortalità da tumore polmonare per il fumatore medio (un pacchetto al giorno) scende da 137 per centomila persone a 72. Dopo dieci anni scende a 12 per centomila che é la normalità.
ENTRO 10 ANNI
  • le cellule precancerose vengono rimpiazzate
  • diminuisce il rischio di altri tumori: alla bocca, alla laringe, all'esofago, alla vescica, ai reni e al pancreas.



Perché prendere a martellate il proprio DNA?
Dal Notiziario "Fondamentale" Associazione Italiana per la ricerca sul cancro -
In sostanza, é quanto fa chi fuma, sigaretta dopo sigaretta, boccata dopo boccata. E, a furia di martellate, alcuni geni vengono irrimediabilmente danneggiati, la cellula si altera e... allora sono proprio guai.
I misfatti del fumo sono noti a tutti. Tutti sanno che fa male e che aumenta nettamente la probabilità di incorrere in decine di malattie, tra cui spicca per gravità il cancro. Poco conosciuto è invece il processo attraverso il quale il fumo fa danno e arriva a provocare il cancro. Conoscere questo processo, seppure nelle sue grandi linee, è un motivo in più per spegnere la sigaretta una volta per tutte.
A ogni boccata, 4-5.000 sostanze liberate dalla combustione del tabacco invadono i polmoni del fumatore.   E` un aerosol micidiale che, dai polmoni, si espande poi in altre parti del nostro corpo.
Tra le sostanze più pericolose c'è il catrame (alias condensato o TAR), che include sostanze a elevato potenziale cancerogeno, come nirrosamine, benzopirene e idrocarburi aromatici. Ma nel catrame ci sono anche tante sostanze irritanti (formaldeide, acido cianidrico, acroleina, ammoniaca ... ) in grado di paralizzare le cellule epiteliali ciliate che rivestono la trachea e i bronchi e che normalmente servono a filtrare ciò che respiriamo. Le cellule Polmonari rimangono così più esposte alle aggressioni esterne di polveri, germi e altre sostanze cancerogene presenti nell'ambiente.
Boccata dopo boccata, sigaretta dopo sigaretta, giorno dopo giorno, le cellule polmonari entrano in contatto con veleni capaci di danneggiare e di alterare il DNA, di far mutare alcuni geni in senso tumorale. Quando questo succede è un po' come se la cellula polmonare impazzisse e diventasse incapace di svolgere i suoi compiti. Una cellula impazzita che ha invece la capacità di riprodursi a dismisura, di creare un esercito di replicanti che tolgono spazio alle cellule sane, che aumentano il disordine e che finiscono per far lavorare male il polmone.
Non solo: queste cellule impazzite spesso non sì fermano nel polmone e cercano di invadere altri organi, portando dovunque disordine, inefficienza, malattia.
PREVENZIONE
Naturalmente tutto questo processo non viene innescato da una sola sigaretta fumata. Perché una cellula polmonare impazzisca e diventi cancerosa occorrono in genere più di 20 anni. Diversi sono gli stadi di mutazione e bisogna che non un solo gene, ma più geni, siano irrimediabilmente danneggiati allo stesso tempo, inclusi quei geni "riparatori" presenti all'interno delle cellule proprio allo scopo di rimediare a eventuali guasti. Ma ogni sigaretta messa in bocca e ogni boccata aspirata contribuiscono a questo processo. Ogni volta che aspiriamo il fumo di sigaretta è un po’ come se dessimo una martellata al nostro DNA. Alla prima martellata non succede niente. Alla centesima magari c'è solo un’ammaccatura. Ma alla millesima rischiamo di deformare alcuni dei nostri geni, di "scassarli" al punto non solo di farli funzionare male, ma di farli funzionare contro di noi.
Ma non dirne più !!
Sul fumo sopravvivono autentiche bugie e false idee, in molti casi perpetuate dalla pubblicità e dai... "venditori di fumo".
Smascheriamo alcune tra le più diffuse.
Chi fuma ha più fascino.
Denti e dita ingialliti, alito pesante, occhi arrossati, pelle spenta e solcata da rughe, il respiro mozzato alla prima rampa di scala: sarebbe questo il bel biglietto di presentazione che rende più affascinante un fumatore? Al contrario, chi fuma sarà tenuto a distanza da tutti coloro, e sono sempre di più, che non ne vogliono proprio sapere di farsi affumicare dai propri vicini.

Il fumo fa bene all'amore.
Forse è vero nei film e nella pubblicità delle sigarette, vale a dire nel mondo delle illusioni. Perché quando facciamo ritorno nella realtà, scopriamo che il fumo fa male all'amore del maschio e aumenta sensibilmente il rischio di impotenza. La ragione è semplice: la nicotina tende a stringere i vasi sanguigni e a ridurre l’afflusso al pene del sangue necessario all'erezione. Gli uomini e le donne che fumano sono anche meno fecondi: il fumo riduce la densità dello sperma e altera gli assetti ormonali.

Fumare vuoi dire "sono grande".
Questa idea è diffusa soprattutto tra gli adolescenti. Ed è un’idea debole. Con una sigaretta in bocca a 13 o 14 anni si diventa solamente "pecore" che imitano un modello imposto da altri. "Grande" è semmai chi raggiunge autonomia e consapevolezza di sé, chi fa le proprie scelte e decide da solo il proprio stile di vita, senza farsi condizionare dal "gregge" o dal "capobranco".

Fumare aiuta la concentrazione.
Il fumo produce questo risultato solo a breve termine; poi segue un effetto opposto. Salvo accendere una sigaretta dopo l'altra, e aggiungere danno a danno. Anche nei confronti dello stress, il fumo sviluppa una reazione analoga.

Se si smette, s'ingrassa.
Gli ex fumatori tendono a ingrassare di 4 chili: mangiano più cibo e bevono più alcol per compensare la mancanza di sigarette, perché il fumo tende a ridurre l'appetito e la nicotina tende ad accelerare il metabolismo. Non si tratta però di una condanna ineluttabile. C'è chi smette senza ingrassare: facendo un po’ di esercizio fisico e seguendo una dieta equilibrata e ricca di vegetali.

Il fumo passivo non fa male.
Le prove scientifiche sui danni del fumo passivo sono ormai molte. Chi assorbe il fumo degli altri - solo per citare alcune delle conseguenze aumenta del 50 per cento il rischio di ammalarsi di cancro al polmone, di bronchite cronica e di enfisema polmonare. Bronchite cronica e altre patologie respiratorie affliggono molti bambini, principali vittime del fumo "subito". Si può discutere sull'entità dei danni provocati dal fumo passivo, non certo sulla loro esistenza.

Mio nonno ha 90 anni, ha sempre fumato molto, eppure non ha il cancro.
Fumare non dà la certezza di subire il cancro, ma aumenta sensibilmente la probabilità che prima o poi ciò accada. Il nonno fumatore, insomma, è stato fortunato. Perché chi fuma aumenta di oltre 25-30 volte le probabilità di sviluppare un rumore del polmone. Un cancro che viene 95 volte su 100 ai fumatori.

Ormai è tardi per smettere.
Non è mai troppo tardi. Già dopo 2 ore che si è spenta l'ultima sigaretta, la nicotina comincia a essere eliminata dal corpo, dopo 24 il monossido di carbonio scompare dall'organismo e i polmoni cominciano a espellere sostanze nocive. Dopo due settimane migliora la circolazione. Nel giro di un anno diminuisce del 50 per cento il rischio di infarto, in cinque anni si dimezza il rischio di cancro al polmone. Dopo 15-20 anni il rischio di tumore o di un attacco di cuore torna a essere uguale a quello di un non fumatore. Smettere entro i 35 anni previene in maniera quasi completa i danni del fumo.

Le sigarette light non sono nocive.
Falso. Le sigarette a basso tenore di catrame e nicotina servono a poco perché si finisce per fumarne di più e si tende ad aspirarle in modo più profondo.
Il fumatore cerca di raggiungere comunque la dose di nicotina a cui è assuefatto.


ecco cosa NON fare

Qualcuno ci potrà consigliare dei metodi per farci odiare il fumo: NON ascoltatiamoli! Ecco alcuni esempi di "tecniche" da non seguire:

Fumare rapidamente, aspirando dalla sigaretta ed espellendo il fumo a cicli molto rapidi (5/6 secondi): NO!

Accendere una sigaretta dietro l'altra finchè avvertite un forte senso di nausea e capogiri: NO!

Associare problemi fisici, disgrazie e quanto altro ad ogni boccata: NO!

Trattenere a lungo il fumo in bocca continuando a respirare con il naso fino ad avvertire una sensazione di disagio e, in alcuni casi, di vomito: NO!

Qualsiasi sorta di punizione inflitta ogni qualvolta fumate una sigaretta: NO!

Alcune regole base che mi hanno 

suggerito per smettere di fumare

...Smettere di fumare non è facile, ma possibile per tutti, dicono!

Lo sforzo maggiore è relativo alle prime due settimane, concentrato in gran

parte nella prima settimana.

Ecco alcuni suggerimenti per iniziare con il piede giusto.



Prepariamoci a smettere ...
Decidere in modo convinto
e risoluto di smettere, definendo una data

precisa in cui iniziare.

Troviamo e trascriviamo i motivi che ci hanno portato a questa scelta 

(quelli in cui crediamo mettiamoli per primi).

Sarà utile averli sottomano e rileggerli di tanto in tanto.

Nelle settimane che precedono la data che abbiamo fissato, iniziamo a

fumare una marca di sigarette poco gradita ed a basso contenuto di

catrame e nicotina.

Ridurre il numero di sigarette fumate e farlo solo quando se ne avverte

un forte desiderio; evitate di inalare a fondo per sopperire alla maggiore

leggerezza delle sigarette.

Informiamo le persone che frequentiamo (amici, parenti, colleghi) della

nostra scelta; non chiediamo il loro aiuto, ma che facciano il possibile

per non metterci i bastoni tra le ruote e ci rispettino.

Per i primi tempi evitiamo le situazioni che ci hanno sempre

portato a fumare (cene con amici, pokerini notturni, bar ....).

Rivolgiamoci al nostro medico segnalando la nostra scelta; conoscendoci,

saprà indicarvi qualche metodo o farmaco su misura per il vostro fisico.

Adesso siamo pronti ...
Quando arriva la data che abbiamo fissato, eliminiamo sigarette, accendini,

posacenere e qualsiasi altra cosa possa stimolarvi la voglia di fumare. Liberiamo

la nostra macchina, i nostri vestiti ed i nostri ambienti dall'odore del fumo.

Facciamo un regalo importante (coerentemente con le nostre possibilità) 

nel giorno in cui decidete di smettere.

Teniamo mente e fisico impegnati: non diamogli la possibilità di reclamare

o sentire il bisogno della sigaretta. Iniziamo a praticare del movimento 

o aumentiamolo, frequentiamo ambienti dove è vietato fumare 

(cinema, biblioteche, ormai  è vietato dappertutto ...).

Importantissimo il movimento: facciamone tanto. Scarichiamo lo stress,

ossigeniamo i polmoni!

Facciamo attività fisica se l'abbiamo trascurata  da tempo, facciamoci 

seguire da qualche

istruttore che ci impedisca di esagerare (andiamo in palestra, piscina ...).

Attenzione a quando decidiamo di smettere. Ci sono particolari periodi

nei quali lo stress è più alto (pressione sul lavoro, lutto, ....); scegliamo

un momento diverso.

Inizia una nuova vita ...
Abbiamo smesso! Questa dovrebbe essere la nostra parola d'ordine!

Per i primi tempi è bene:
- Evitate ambienti dove è permesso fumare.
- Aumentate l'attività fisica.
- Bere molti liquidi (compresa frutta e verdura).
- Evitare alcolici e caffè.
- Se abbiamo bisogno della ritualità, usiamo delle gomme senza zucchero

o teniamo tra le dita dei piccoli oggetti (penna, chiavi, ...).
- Ricordandoci continuamente dei benefici che abbiamo ottenuto

smettendo di fumare.


- Se ci capita di fumare una sigaretta, non succede niente!

Uno strappo non significa che abbiamo fallito e non significa

avere ricominciato.

 

DECALOGO PER SMETTERE DI FUMARE
decalogo smetti di fumare

 

 
dopo aver postato quest'articolo, una bella sigaretta ci vuole ...eh??....

http://cookaround.com/yabbse1/foto/data/3241/pensando.gif

Annamaria...a dopo

METEO...e non solo...


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...sorpresa!!!!... ricetta veloce ma, appetitosa..



e alla faccia della dieta un bel tiramisù..


..

ora una bella canzone ...giusto per smaltire  "balla mia bella" di U. Balsamo (1979)



 Retrospettiva musicale  ..Tulipan del Trio Lescano (1940)

 
Il Trio Lescano fu un trio vocale popolarissimo in Italia a cavallo tra gli anni trenta e gli anni quaranta. Era composto da tre sorelle olandesi: Alexandra (1910 - 1987), Judith (1913 - 2007) e Kitty Leschan (1919 - 1965), i cui nomi vennero italianizzati in Alessandra, Giuditta e Caterinetta (Caterina) Lescano. Biografia Le tre sorelle erano figlie di un contorsionista ungherese e di una cantante d'operetta olandese. In Olanda, dove erano cresciute, lavorarono prima come acrobate e poi formarono un trio vocale. Arrivarono in Italia a metá degli anni trenta, dove vennero scoperte dal maestro Carlo Prato e col nome di Trio Lescano rappresentarono la risposta italiana al trio statunitense delle Andrews Sisters. Cominciarono accompagnando cantanti celebri come Ernesto Bonino e Silvana Fioresi per poi esibirsi in canzoni tutte loro, soprattutto di genere swing, tra le quali ricordiamo Maramao perché sei morto, Ma le gambe, Pippo non lo sa, Tulipan e Il pinguino innamorato. Lo stile del trio era basato su raffinati virtuosismi vocali, una tecnica che prese il nome di vocalese, su armonizzazioni swing e jazz. Grazie alla radio, divennero in breve tempo cosí famose che persino Benito Mussolini, passando un giorno sotto il loro balcone, le riconobbe e si fermó a salutarle. Nel 1939, l'anno della canzone Mille lire al mese, il Trio Lescano guadagnava mille lire al giorno! Nel 1941 le sorelle Lescano ottennero la cittadinanza italiana, e la notizia ebbe grande risalto sulla stampa italiana, che per loro aveva coniato definizioni come "Le tre grazie del microfono", "Il fenomeno del secolo", "Le sorelle che realizzano il mistero della trinitá celeste". Ma appena due anni dopo, il loro periodo d'oro finí drammaticamente: a causa dell'origine ebrea della madre, furono prima cancellate da qualsiasi programma radiofonico, poi arrestate ed incarcerate con l'accusa di spionaggio. L'assurda tesi sosteneva che attraverso le loro canzoni mandassero messaggi in codice al nemico. Per esempio si disse che Maramao perché sei morto fosse una parodia dolce-amara della vicenda di Galeazzo Ciano. Finita la guerra, dopo due anni di silenzio, il Trio Lescano volle congedarsi dal pubblico italiano con una ultima interpretazione, alla radio, il 1 settembre 1945. Le tre sorelle si trasferirono poi in Sudamerica, dove continuarono la loro carriera artistica nel dopoguerra. Dopo il 1945, Caterinetta, una delle tre sorelle Lescano, lasció il trio (ufficialmente per sposarsi) e fu sostituita da una giovane donna di Chivasso, in provincia di Torino di nome Maria Bria, che partí con il Trio per il Sudamerica e continuó a cantare con loro fino agli anni cinquanta. Della sostituzione non si accorse nessuno poiché all'epoca non c'era ancora la televisione e la voce ascoltata alla radio era molto simile. Negli anni novanta Maria Bria ha partecipato ad una trasmissione televisiva condotta da Paolo Limiti durante la quale ha raccontato la sua storia personale e la sua esperienza con il Trio Lescano.



http://i196.photobucket.com/albums/aa212/RaiodeLuar/Gifs/BUONGIORNO.gif

mercoledì 28 aprile 2010

relax...

 http://i2.photobucket.com/albums/y41/Freefreq/mothersday/images/mothers-day-relax.gif




 frasi e consigli semiseri...

-se ti bacia sulla guancia, ti aspetta. se ti bacia sulla bocca, è amore. se ti fa l'occhiolino, sei bella. se ti porta nella sua stanza, sono cavoli tuoi!!!

- Vuoi dimagrire? Fai la doccia con Nelsen piatti al limone. - Perché - Sulla confezione c'è scritto che scioglie il grasso

-In un campo di Fiorucci, Sisley dice a Stefanel: Tvt Benetton. Lui: Se non ti Levi's da qui ti do un calcio con tanta Energy che ti faccio volare fin Lee. 

- Pensa a chi ti pensa e non pensare a chi non ti pensa perchè se pensi a chi non ti pensa, chi ti pensa non ti penserà piu. pensaci un pò!!!!!



Annamaria..a dopo 

STRAGI NELLE FAMIGLIE

http://www.americaoggi.info/files/imagecache/home_primo_piano/files/Famiglia_1252291778.jpgTORINO 26 aprile..Ha aggredito la moglie a martellate e poi ha tentato di strangolarla con del filo di ferro. E' accaduto ieri sera a Nichelino (Torino) e ora i Carabinieri stanno cercando l'aggressore, un muratore romeno che e' fuggito a bordo di un Fiat Doblo', che e' stato ritrovato vicino al fiume Sangone. Le condizioni della donna, una romena di 43 anni, non sono gravissime e ora e' ricoverata all'ospedale di Santa Croce di Moncalieri. E' cosciente ed e' gia' stata sentita dai militari ai quali ha raccontato i problemi di famiglia, forse una separazione imminente.(ANSA)

MANTOVA, 25 APR- Si chiama Omar Bianchera, di 42 anni, l'uomo che stamani ha ucciso l'ex moglie, una vicina e un'altra persona e poi si e' dato alla fuga. Per il momento e' riuscito a far perdere le sue tracce nei boschi della zona collinare dell'alto Mantovano, vicino al lago di Garda. L'uomo e' armato, ha con se' due pistole e un fucile e si teme possa uccidere ancora. Questa mattina ha raggiunto l'ex moglie, tra i due sarebbe scoppiata in strada una lite furibonda. Nel corso del litigio l'uomo ha fatto fuoco uccidendola sul colpo. Poi, in auto, avrebbe raggiunto un bar alla periferia del paese, sulla strada per Monzambano, e qui ha ucciso una vicina di casa con la quale esistevano da tempo dissapori. Quindi avrebbe raggiunto il paesino di Picar, a un chilometro di distanza, dove ha ucciso un uomo di 35 anni, un vignaiolo del paese, nel cortile di casa sua. Anche in questo caso sembra che tra i due da tempo i rapporti fossero tesi ma non si sa ancora per quale motivo. Bianchera e' quindi fuggito facendo perdere per il momento le sue tracce.(ANSA)
REGGIO EMILIA – Ha 19 anni la ragazza di Luzzara che è stata fermata dai carabinieri per aver assoldato due sicari. Insieme a lei sono stati posti in stato di fermo anche un amico, che l’avrebbe aiutata a prendere contatto con i killer e la madre, complice del tentato omicidio avvenuto lo scorso 8 gennaio. La vittima designata era il padre della giovane reo di aver fatto vivere le due donne in una condizione di ‘assoggettamento’ per svariati anni.
A tradire le mandanti uno dei sicari che ha denunciato tutto alle autorità. Ironia della sorte era stato lo stesso padre a pagare i due assassini. La 19enne aveva chiesto soldi al genitore per andare a studiare in America, invece i 5 mila euro che era riuscita a racimolare servivano a pagare i killer. L'accusa ora è di concorso in tentato omicidio.
Il primo tentativo di uccidere l’uomo era avvenuto lo scorso 8 gennaio, quando il primo killer aveva fallito nell’intento. Le due donne però non si erano date per vinte assoldando un secondo sicario. Le indagini però hanno infine svelato la vera natura dell’aggressione, salvando la vita all’uomo.(ANSA)

(CALTANISSETTA), 26 APR - Arresti domiciliari per Vanessa Lo Porto la casalinga di Gela che venerdi' scorso ha ucciso i suoi due bambini, annegandoli. La donna e' ai domiciliari in un centro di riabilitazione psico-motoria a Troina, in provincia di Enna. Lo ha disposto il Gip del Tribunale di Gela ritenendo il carcere il luogo meno adatto per la sua detenzione, considerata la sua grave patologia psichica. Oggi i corpi dei bimbi saranno restituiti alla famiglia. (ANSA)
 
E'   un susseguirsi di notizie di madri che uccidono i propri figli  mariti che uccidono mogli.figli che uccidono genitori..
secondo la stampa i mariti uccidono le mogli per raptus, perché sono depressi, per gelosia...e sempre di più  ricorre l'attenuante di pietas cristiana.

Prendiamo il caso del camionista omicida preso da "raptus"che nel mantovano ha ucciso l’ex moglie e due vicini di casa sembra ripercorrere una delle scene del film “la città verrà distrutta all’alba”. Nella trama cinematografica, all’origine della follia omicida, c’è un virus preparato nei laboratori per scopi militari e sfuggito al controllo a causa della caduta di un aereo che lo trasportava.
Nel caso crudo e reale di cronaca nostrana, invece, l’uomo, super armato, ha fatto fuoco senza pietà uccidendo più volte secondo un terribile piano di vendetta. Il suo sistema nervoso non è stato colpito da un virus introdotto involontariamente con l’acqua inquinata ingerita ma è stato semplicemente invaso da un odio viscerale verso i propri simili ritenuti la causa della propria incapacità di vivere. Si tratta probabilmente di un processo di disumanizzazione dei rapporti che si sta sempre più diffondendo nella società italiana alla stessa stregua di un virus. Sono oramai innumerevoli i fatti di sangue che si consumano dentro e fuori le mura domestiche e che testimoniano il declino progressivo di punti di valore di riferimento e il travilicamento di ogni limite morale nella convivenza umana. Questi omicidi efferati non possono più essere definiti “eventi sentinella” perché cominciano a connotarsi come fatti quotidiani ordinari.
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Ecco un'analisi della dottoressa Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dell’età evolutiva, tratto da "Donna Moderna"


Sfogliare i giornali negli ultimi tempi è stato terribile. Le stragi familiari si sono susseguite a un ritmo impressionante: un omicidio un giorno sì e uno no, secondo, anche, l’istituto di ricerca Eurispes. È innegabile che ogni delitto sia una storia a sé, ma questi assassinii dimostrano che la famiglia sta attraversando un momento davvero critico.
Perché? Perché non esistono più ruoli precisi, quelli codificati dalla tradizione: l’uomo che comanda e porta i soldi a casa, la donna madre e custode degli affetti. Oggi marito e moglie sono alla pari, lavorano entrambi, entrambi hanno rapporti sociali al di fuori del contesto domestico. Sempre più spesso, poi, la moglie chiede al marito di impegnarsi maggiormente nella famiglia e nella cura dei figli. Questo cambiamento di ruoli è in contrasto con la cultura tradizionalista dei rapporti tra i due sessi, che purtroppo resiste. E si creano così tensioni e conflitti.
Nei periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, infatti, è facile che il capofamiglia maschio vada in tilt quando perde il lavoro o quando i soldi non bastano: si sente sminuito di fronte alle persone che ama. Senza contare il fatto che oggi nessuno aiuta la coppia a risolvere le incomprensioni e i momenti difficili, come facevano una volta il parroco o i parenti. È così che si può creare un silenzio assordante, molto pericoloso. Convivere è diventato un lavoro difficile, che richiede, oltre alla capacità di tenere sotto controllo i propri impulsi, una comunicazione continua. E purtroppo molte persone non sono in grado di farlo.
Ecco perché dico che la colpa dei delitti in famiglia è nella famiglia stessa. Buona parte degli italiani crede nei miracoli, nei maghi, magari nei gesti risolutivi anche se tragici. È sacrosanto domandarsi come mai la casa sia il luogo in cui si sfogano le frustrazioni accumulate altrove, per esempio in ufficio. Perché invece di sparare a un odiato datore di lavoro, evento abbastanza raro, si prendono di mira i propri cari?
Purtroppo, per le persone poco equilibrate è più facile scaricare la rabbia su chi vive accanto a loro, spesso sui più deboli. Magari un marito torna a casa dopo una giornata difficile in ufficio, di quelle che ti fanno sentire un fallito, e la moglie lo tratta male o distrattamente. Ecco che un uomo fragile, invece di vedere i fatti nella giusta luce, può identificare nella compagna la causa di tutti i suoi mali.
Molti mi chiedono quanto pesi il fattore emulazione. Credo che abbia un’influenza, ma solo sulle persone particolarmente deboli: per loro leggere sui giornali che altri hanno ucciso può essere un elemento scatenante, una specie di autorizzazione a imitare quel gesto. 

 lo Stato dovrebbe investire molti più soldi nei servizi pubblici che forniscono spazi di ascolto a chi soffre. Tanti, troppi delitti in famiglia sono compiuti da persone che vivono in uno stato di disagio mentale o che attraversano un periodo di depressione. mi domando..se qualcuno parlasse con loro, li aiutasse a uscire dal tunnel in cui sono finiti, di stragi familiari ce ne sarebbero meno??

ANNAMARIA...a dopo

PER NATALINA...

Ciao Nat !
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Il nostro sogno si sta realizzando. Manca ormai pochissimo al nostro incontro...e non sarò da sola, con me
ci saranno anche altri amici che potrai conoscere ed abbracciare. Trascorri una serena giornata e ,come promesso, ti dedico un video con la canzone di uno dei tuoi cantanti preferiti (anche il mio!!) bacio!

 


ANNAMARIA...a dopo

METEO...e non solo...

http://www.meteoindiretta.it/cartine/elaborate/0_italia.png
dedicato a tutte le donne deluse!!



una canzone francese scritta e cantata dalla Littizzetto ..da Che tempo Che fa...



http://linocasadei.myblog.it/album/vignetta-del-giorno/658739730.gif


http://www.feco.it/soria/ultima.jpg

IL VECCHIO SAGGIO - di Pino -

Il VECCHIO SAGGIO

 
*  *  *

Signore, gli anni che mi assegnasti
volgono alla conclusione della vita
ma non saprei dichiarare
se nel bene o nel male ho agito.
Ho vissuto di molto poco, però
non mi lamento per gli stenti
frequenti, contrarietà e dolori;
consolanti gioie ho pur ricevute.
Chissà, se dopo il trapasso che conduce
ai tanti che mi hanno preceduto
possa io incontrare i miei cari
e gli amici un tempo conosciuti?
Questo domando a me stesso
come a cercare un’orma che c’è
ma a nessun occhio è visibile.
La Patria celeste è luogo diverso
da questa pur magnifica sfera terrestre
alla quale siamo decisamente ancorati
e che mai vorremmo lasciare.
Ma l’Origine e l’ordine
sono custoditi nel tempio eterno,
a chiunque inaccessibile.
Non esiste scienza umana
che possa violare quel sigillo,
l’umanità deve accettare e accetta
il dono della vita così come donato.
Immaginare cosa possa essere,
in qualunque modo; avvicina
ancor meglio della conoscenza diretta
un inconoscibile segreto.
E il bollo fu valida ragione
per evitare si contaminasse la sorgente pura
e il tutto deciso dell’intero universo.
 Pino