mercoledì 28 aprile 2010

STRAGI NELLE FAMIGLIE

http://www.americaoggi.info/files/imagecache/home_primo_piano/files/Famiglia_1252291778.jpgTORINO 26 aprile..Ha aggredito la moglie a martellate e poi ha tentato di strangolarla con del filo di ferro. E' accaduto ieri sera a Nichelino (Torino) e ora i Carabinieri stanno cercando l'aggressore, un muratore romeno che e' fuggito a bordo di un Fiat Doblo', che e' stato ritrovato vicino al fiume Sangone. Le condizioni della donna, una romena di 43 anni, non sono gravissime e ora e' ricoverata all'ospedale di Santa Croce di Moncalieri. E' cosciente ed e' gia' stata sentita dai militari ai quali ha raccontato i problemi di famiglia, forse una separazione imminente.(ANSA)

MANTOVA, 25 APR- Si chiama Omar Bianchera, di 42 anni, l'uomo che stamani ha ucciso l'ex moglie, una vicina e un'altra persona e poi si e' dato alla fuga. Per il momento e' riuscito a far perdere le sue tracce nei boschi della zona collinare dell'alto Mantovano, vicino al lago di Garda. L'uomo e' armato, ha con se' due pistole e un fucile e si teme possa uccidere ancora. Questa mattina ha raggiunto l'ex moglie, tra i due sarebbe scoppiata in strada una lite furibonda. Nel corso del litigio l'uomo ha fatto fuoco uccidendola sul colpo. Poi, in auto, avrebbe raggiunto un bar alla periferia del paese, sulla strada per Monzambano, e qui ha ucciso una vicina di casa con la quale esistevano da tempo dissapori. Quindi avrebbe raggiunto il paesino di Picar, a un chilometro di distanza, dove ha ucciso un uomo di 35 anni, un vignaiolo del paese, nel cortile di casa sua. Anche in questo caso sembra che tra i due da tempo i rapporti fossero tesi ma non si sa ancora per quale motivo. Bianchera e' quindi fuggito facendo perdere per il momento le sue tracce.(ANSA)
REGGIO EMILIA – Ha 19 anni la ragazza di Luzzara che è stata fermata dai carabinieri per aver assoldato due sicari. Insieme a lei sono stati posti in stato di fermo anche un amico, che l’avrebbe aiutata a prendere contatto con i killer e la madre, complice del tentato omicidio avvenuto lo scorso 8 gennaio. La vittima designata era il padre della giovane reo di aver fatto vivere le due donne in una condizione di ‘assoggettamento’ per svariati anni.
A tradire le mandanti uno dei sicari che ha denunciato tutto alle autorità. Ironia della sorte era stato lo stesso padre a pagare i due assassini. La 19enne aveva chiesto soldi al genitore per andare a studiare in America, invece i 5 mila euro che era riuscita a racimolare servivano a pagare i killer. L'accusa ora è di concorso in tentato omicidio.
Il primo tentativo di uccidere l’uomo era avvenuto lo scorso 8 gennaio, quando il primo killer aveva fallito nell’intento. Le due donne però non si erano date per vinte assoldando un secondo sicario. Le indagini però hanno infine svelato la vera natura dell’aggressione, salvando la vita all’uomo.(ANSA)

(CALTANISSETTA), 26 APR - Arresti domiciliari per Vanessa Lo Porto la casalinga di Gela che venerdi' scorso ha ucciso i suoi due bambini, annegandoli. La donna e' ai domiciliari in un centro di riabilitazione psico-motoria a Troina, in provincia di Enna. Lo ha disposto il Gip del Tribunale di Gela ritenendo il carcere il luogo meno adatto per la sua detenzione, considerata la sua grave patologia psichica. Oggi i corpi dei bimbi saranno restituiti alla famiglia. (ANSA)
 
E'   un susseguirsi di notizie di madri che uccidono i propri figli  mariti che uccidono mogli.figli che uccidono genitori..
secondo la stampa i mariti uccidono le mogli per raptus, perché sono depressi, per gelosia...e sempre di più  ricorre l'attenuante di pietas cristiana.

Prendiamo il caso del camionista omicida preso da "raptus"che nel mantovano ha ucciso l’ex moglie e due vicini di casa sembra ripercorrere una delle scene del film “la città verrà distrutta all’alba”. Nella trama cinematografica, all’origine della follia omicida, c’è un virus preparato nei laboratori per scopi militari e sfuggito al controllo a causa della caduta di un aereo che lo trasportava.
Nel caso crudo e reale di cronaca nostrana, invece, l’uomo, super armato, ha fatto fuoco senza pietà uccidendo più volte secondo un terribile piano di vendetta. Il suo sistema nervoso non è stato colpito da un virus introdotto involontariamente con l’acqua inquinata ingerita ma è stato semplicemente invaso da un odio viscerale verso i propri simili ritenuti la causa della propria incapacità di vivere. Si tratta probabilmente di un processo di disumanizzazione dei rapporti che si sta sempre più diffondendo nella società italiana alla stessa stregua di un virus. Sono oramai innumerevoli i fatti di sangue che si consumano dentro e fuori le mura domestiche e che testimoniano il declino progressivo di punti di valore di riferimento e il travilicamento di ogni limite morale nella convivenza umana. Questi omicidi efferati non possono più essere definiti “eventi sentinella” perché cominciano a connotarsi come fatti quotidiani ordinari.
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Ecco un'analisi della dottoressa Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dell’età evolutiva, tratto da "Donna Moderna"


Sfogliare i giornali negli ultimi tempi è stato terribile. Le stragi familiari si sono susseguite a un ritmo impressionante: un omicidio un giorno sì e uno no, secondo, anche, l’istituto di ricerca Eurispes. È innegabile che ogni delitto sia una storia a sé, ma questi assassinii dimostrano che la famiglia sta attraversando un momento davvero critico.
Perché? Perché non esistono più ruoli precisi, quelli codificati dalla tradizione: l’uomo che comanda e porta i soldi a casa, la donna madre e custode degli affetti. Oggi marito e moglie sono alla pari, lavorano entrambi, entrambi hanno rapporti sociali al di fuori del contesto domestico. Sempre più spesso, poi, la moglie chiede al marito di impegnarsi maggiormente nella famiglia e nella cura dei figli. Questo cambiamento di ruoli è in contrasto con la cultura tradizionalista dei rapporti tra i due sessi, che purtroppo resiste. E si creano così tensioni e conflitti.
Nei periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, infatti, è facile che il capofamiglia maschio vada in tilt quando perde il lavoro o quando i soldi non bastano: si sente sminuito di fronte alle persone che ama. Senza contare il fatto che oggi nessuno aiuta la coppia a risolvere le incomprensioni e i momenti difficili, come facevano una volta il parroco o i parenti. È così che si può creare un silenzio assordante, molto pericoloso. Convivere è diventato un lavoro difficile, che richiede, oltre alla capacità di tenere sotto controllo i propri impulsi, una comunicazione continua. E purtroppo molte persone non sono in grado di farlo.
Ecco perché dico che la colpa dei delitti in famiglia è nella famiglia stessa. Buona parte degli italiani crede nei miracoli, nei maghi, magari nei gesti risolutivi anche se tragici. È sacrosanto domandarsi come mai la casa sia il luogo in cui si sfogano le frustrazioni accumulate altrove, per esempio in ufficio. Perché invece di sparare a un odiato datore di lavoro, evento abbastanza raro, si prendono di mira i propri cari?
Purtroppo, per le persone poco equilibrate è più facile scaricare la rabbia su chi vive accanto a loro, spesso sui più deboli. Magari un marito torna a casa dopo una giornata difficile in ufficio, di quelle che ti fanno sentire un fallito, e la moglie lo tratta male o distrattamente. Ecco che un uomo fragile, invece di vedere i fatti nella giusta luce, può identificare nella compagna la causa di tutti i suoi mali.
Molti mi chiedono quanto pesi il fattore emulazione. Credo che abbia un’influenza, ma solo sulle persone particolarmente deboli: per loro leggere sui giornali che altri hanno ucciso può essere un elemento scatenante, una specie di autorizzazione a imitare quel gesto. 

 lo Stato dovrebbe investire molti più soldi nei servizi pubblici che forniscono spazi di ascolto a chi soffre. Tanti, troppi delitti in famiglia sono compiuti da persone che vivono in uno stato di disagio mentale o che attraversano un periodo di depressione. mi domando..se qualcuno parlasse con loro, li aiutasse a uscire dal tunnel in cui sono finiti, di stragi familiari ce ne sarebbero meno??

ANNAMARIA...a dopo

1 commento:

  1. E' una terribile realtà, che contrasta con tutte le nostre ciance in merito alle società più o meno avanzate come la nostra.
    Certo, dovremmo, anzi lo Stato (questa impalpabile visione,) dovrebbe fare, agire, ecc.
    Io purtroppo quando si parla di cose che costano scappo subito.
    Tutti dovremmo fare, agire, ma cambierebbe la società a cui molti sono affezionati. Piena di rumori, casini, passioni , rancori. E anche, come giustamente si dice, di solitudine di ritorno. Lancinante, ossessiva, disperante.

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