Alle porte del
Natale per chi, nonostante la dura realtà, conserva un cuore tenero, racconto
la leggenda della
STELLA COMETA
Tanto, tanto
tempo fa nel cielo splendevano delle stelle luminose e bellissime : solamente
una era piccinina e timida e la sua tenera e fioca luce si intravedeva appena!!
Le
altre stelle la prendevano in giro dicendo: "Ah, tu sei una minuscola
stella e di sicuro in terra nessuno ti vede; ben presto una folata di vento
spegnerà Ia tua debole luce e tu non esisterai più per nessuno ".
Invece tutti i
bambini, sulla terra, ammiravano quella stellina, la loro preferita, che
metteva nel loro cuoricino tanto calore e tanto amore.
Anche
il vento, quando le era accanto, soffiava adagio per paura di spegnerla e le
altre stelle gelose e superbe si arrabbiavano e decisero di farle tanti
dispetti.
La
poveretta, stanca e triste, abbandonò il cielo e scese sulla terra.
Ad un certo punto dalla
finestra di una capanna misera e spoglia scorse un vecchietto, che aveva molto
freddo ed era ammalato. La stellina, senza farsi notare, passò dal buco della
serratura, si avvicinò lentamente all'anziano e si accoccolò ai piedi del suo
letto. Subito egli si sentì invadere da un calore che gli saliva dalle
estremità fino alla testa; il suo viso pallido e scarno prese colore ed alla
stellina parve che, nella penombra. sorridesse. Se ne andò via senza farsi
vedere e riprese il suo cammino.
D'improvviso sentì
un bambino che si lamentava e si rigirava nel letto: non riusciva ad
addormentarsi, perché nel buio la sua fantasia si scontrava con fantasmi ed
assassini. La stellina si appoggiò delicatamente sul comodino ed il bambino
appena la vide non ebbe più paura: essa brillava allegramente ed egli si sentì
felice e tranquillo, sentì gli occhietti farsi sempre più pesanti e si
addormentò profondamente sognando cose liete e divertenti.
La
stellina usci in punta di piedi decisa a proseguire il suo cammino senza
fermarsi più per nessuno, ma era troppo buona e quando sentì i lamenti di una
donna non poté fare
a meno di avvicinarsi per consolarla.
Era
una vecchia vedova alla quale era morto il marito; chiusa nel suo dolore, non
faceva che piangere e scrivere poesie tristissime che spezzavano il cuore,
pensando che Dio, permettendo un dolore così, fosse crudele e cattivo.
La
stellina le si mise accanto e con tutto il suo splendore,
la sua vitalità e Ia
sua luminosità fece trasparire gli aspetti positivi della vita e la vedova,
pentita, si sentì leggera come se quell'essere minuscolo le avesse tolto un
peso enorme che le impediva di amare: pianse di felicità.
La stellina si sentì
commossa ed orgogliosa, ma era un pò malinconica perché avrebbe dovuto tornare
in cielo dove le altre stelle la deridevano.
Si lasciò andare allo sconforto e
pianse un po': le sue lacrime dorate cadevano al suolo con un leggero
tintinnio.
In
quello stesso istante un bagliore fortissimo ed immenso la travolse e sentì una
voce rimbombante intorno: quella di Dio: "Stellina ti voglio premiare per
la tua bontà e per il tuo coraggio, fra tutte sarai la stella più bella e
domani guiderai i Re Magi e veglierai sulla capanna quando nascerà Gesu".
Gli angeli
cantarono dolcemente e la stella Si trasformò in una enorme e lucente palla di
fuoco con una coda maestosa: la stella cometa.
Ed ora godetevi
le immagini con le
voci di due stelle, però del
panorama
musicale . . .
MARIA...a dopo