“LA LIBIDO”
Mutevole, variabile e…lunatica
Professore Primo KEMAL – responsabile del servizio di Andrologia e Sessuologia dell’Ospedale San Gustavo di Napoli.
CORSISTI:
Rosa e Ducky (detto Dudù): coniugi
Barby ed Enzo: coniugi
Nella “Sala Conferenze” del 2^ piano dell’Ospedale i quattro corsisti sono seduti nel rispettivi banchi.
ORE 19.00
Entra un uomo in sala: “ Buona sera a tutti voi e…anche piacere di conoscervi. I quattro corsisti rispondono al saluto.
L’uomo stringe la mano a tutti e sale sulla cattedra dicendo: Il vostro professore Occhiofino sarà assente per un certo tempo, spero breve: purtroppo ha qualche problema di salute.
Dudù: Oh, facciamo tanti auguri di pronta guarigione. Dottò, sono Ducky.
Rosa: Io sono la signora Rosa, sua moglie. Auguri anche da parte mia.
Enzo: Io sono Enzo…piacere, dottò, e auguri anche da parte mia.
Barby: Piacere anche mio, professò, io sono la signora Barby, la moglie.
L’uomo, nuovo docente, si presenta: Sono il dottor Kemal, Primo Kemal. Sono andrologo e sessuologo.
Barby: Scusate, dottò, non mi chiamate curiosa…!
Il professore: Prego!
Barby: Ho notato che parlate molto bene l’Italiano ma il vostro nome pare furastiere…straniere ecco!
Enzo: Barby, che domande fai?
Il professore: Nessun problema, sono mezzo napoletano e mezzo turco…eh sì…mezzo turco…Totò avrebbe detto…sono un turco napoletano. Mio padre, Erick Katz, turco, e mia madre, napoletana verace, s’incontrarono nella città di Kamakura: erano in vacanza e fu il classico colpo di fulmine. Sebbene turco, mio padre era di religione cattolica; mia madre, Fortunella La Scapizza, donna di bontà estrema, che Dio l’abbia in gloria, aveva il senso dell’umorismo: mi faceva sempre ridere con le sue battute.
Rosa: Prufessò, ma il napoletano lo parlate?
Il professore: In verità sono bilingue, parlo sia il turco che il napoletano…direi più napoletano che turco.
Barby: Ora che abbiamo “rotto il ghiaccio”, ci potete spiegare dove si sono incontrati i vostri genitori…poco fa avete detto…mi pare Kakamura.
Il professore: Veramente, si conobbero a Kamakura e non a Kakamura; Kamakura è una città giapponese che si trova nell’isola di Honshu, caratteristica città, meta di pellegrinaggii verso numerosi templi buddisti.
Enzo: Dottò, perdonate, ma il nome della città…ci fa un po’ sorridere...sembra…perdonate…un luogo di cure.
Rosa: Comunque, prufessò, grazie e scusate, qui c’è la nostra amica Barby che vorrebbe farvi una domanda.
Il professore: Prego, signora Barby!
Barby: Avete detto che siete sessuologo e androcolo…
Il professore: …andrologo, prego, signora, an-dro-lo-go.
Barby: …insomma quest’altra cosa, come dite voi. Ci potete spiegare la differenza? La vostra risposta ci farebbe stare più… sollevati.
Il professore: Bene, allora, come andrologo mi occupo della sessualità dell’uomo in rapporto alla capacità di fare figli; e sono specializzato in questa disciplina. Come sessuologo mi occupo di tutti gli aspetti della vita sessuale delle persone dal punto di vista anatomico, funzionale, patologico e psicologico. Signori miei, oggi la sessuologia è considerata una scienza autonoma insegnata in molte università.
Enzo: Apprezziamo la vostra chiarezza e vi ringrazio a nome di tutti noi.
Barby: Di che ci parlerete nella lezione di stasera?
Rosa: Stavo proprio per chiederlo.
Il professore: Della libìdo!
Barby: Oddio, non ho capito…(fra sé borbottando)…n’aggia capite niente!
Rosa: Nemmeno io…mai sentita…sembra la marca di bibita! Forse ha voluto dire vippito o bippito cioè che ha bevuto. Mi pare che ha detto…aggio vippito…insomma…ha bevuto…
Dudù: Per favore, un po’ di voce, prufessò, grazie!
Il professore: Ho detto li-bi-do, una cosa che se l’avete, vuol dire che state “sessualmente “ bene…ma non tutti ce l’hanno. E’ comunque normale e anche fortunato chi ce l’ha.
Freud, il fondatore della psicanalisi ha scritto che alla base degli impulsi umani e del piacere vi è una specie di istinto, di forza, correlata al principio del piacere.
Dudù: Cominciamo bene, Rò…tocca a te…digli che deve usare parole semplici.
Rosa: Eh no, dottò, per carità…vi dispiace semplificare. Spiegateci bene questa cosa…questa bibita o bibito…
Barby: La signora Rosa ha ragione.
Il professore: Ok, bene, avete ragione…signori miei la libìdo è la vostra sessualità, è il vostro desiderio di far l’amore. Ma questo desiderio può essere più o meno forte, intenso in ogni persona.
Enzo: Io lo sapevo.
Dudù: Anch’io.
Rosa: Prufessò, questo desiderio è più forte negli uomini o nelle donne?
Il professore: Calma, calma, intanto non bisogna confondere la “libìdo” con
la “libidine”, che è un forte desiderio, una vera e propria bramosia di pratiche sessuali.
Barby: Pratiche sessuali, in che senso?
Rosa: Appunto, cosa sono queste pratiche?
Il professore: Copule…copule…signò.
Rosa: “Coppole”?
Il professore: Ma che coppole, signora Rosa, copule, amplessi, coiti, congiungimenti carnali, rapporti sessuali, accoppiamenti…
Enzo: Chi ce l’ha più forte questa libido, gli uomini o le donne?
Barby: Noi donne certamente!
Il professore: Non si può dire. Intanto, precisiamo che non è vero che tutti gli uomini hanno una libido più intensa delle donne; ci sono in questo mondo milioni di donne con impulsi sessuali molto forti. Secondo un’indagine condotta dai ricercatori dell’Università di Chicago nel 1994 per “SEX” in America, il 54% degli uomini pensa al sesso tutti i giorni o alcune volte al giorno; i due terzi delle donne dicono di pensare al sesso solo qualche volta al mese, o, al massimo, qualche volta la settimana.
Barby: Ma come hanno fatto a stabilire questi dati, mica stanno nella testa delle donne, questi studiosi! Personalmente mi capita di pensarci spesso, anche più volte al giorno, e altre volte non ci penso proprio. Ci sono momenti in cui afferrerei il mio Enzo, lo butterei sul letto e lo riempirei di morsi. Detto in altro modo, “me sente e scì pazze”. Ro’, tu che dici?
Rosa: Barby, io ho un andamento strano.
Barby: In che senso? Cumme ‘a canzone “andamento lento!”
Rosa: Bà, strano, strano…non lento. Mi capita che per parecchi giorni sento mi sento strana, come se mi pizzicasse qualcosa …lì…ecco; in altri giorni sento un grande desiderio, vampate di calore su tutto il corpo…mi sento irrequieta…vorrei picchiare qualcuno; poi ci sono giorni in cui sento una quiete…una specie di coma nelle parti intime… dalla cintola in giù.
Barby: Forse tu tieni ancora il riscaldamento acceso?!
Rosa: Eh, scherza…scherza…’a pazzaria vene pure a me!!
Dudù: Rò, lo so bene, io spesso e volentieri non ti capisco. A volte sei allegra, cucini una meraviglia, ma ci sono…fammelo dire…giornate in cui ti metterei in una gabbia di ferro.
Barby: Enzo mio, apprezza soprattutto la mia femminilità, e io in certi giorni sono proprio donna al femminile come lui mi vuole.
Il professore: Vi prego, signori, se no qui anziché fare lezione, finiamo per fare una sceneggiata.
Enzo: Barby, Rosa, Dudù…ssst, seguiamo la lezione.
Il professore: Ora mi rivolgo a ciascuno di voi; diciamo che mi rivolgo a un “TU” ipotetico, e dico che se la tua relazione non rispecchia il generale squilibrio riscontrato a livello statistico, sei un uomo (o donna) fortunato, la differenza di libìdo, pardon, di impulsi sessuali, tra i sessi mina milioni di rapporti coniugali; consuma e distrugge a lungo termine, spegne i sentimenti di attrazione e ci induce a credere che “il pepe e il sole” del nostro legame amoroso si siano esauriti e spinge nostra moglie o nostro marito a chiedersi:
Perche non desidero l’amore di quest’uomo? Cosa c’è che non va? Non è inverosimile che arrivi a questa conclusione: “Sto con l’uomo
sbagliato.
Enzo: Che attenzione! Siamo diventati tutti seri e concentrati.
Il professione (riprende ): La differenza nel desiderio sessuale porta molte coppie davanti a un terapeuta. “Nell’esercizio della mia professione è di gran lunga il problema sessuale più comune”, ha dichiarato il dottor Donald Strasseberg, terapeuta sessuale e professore di psicologia all’Università dell’UTA a Salt Lake City. Ed è il più difficile da curare.”
Enzo: Salute!
Dudù: Hai capito bene, Rò?
Rosa: Capito, capito, però tu stai bene sotto questo aspetto.
Barby: Prufessò, il mio Enzo ha una libido di tutto rispetto, e finora non mi ha mai fatto mancare niente. Dico bene, Enzo? Anzi, spesso ha pure esagerato.
Enzo: Ba’, smettila, cerca di contenerti e segui la lezione. E tu,
Dudù, cerca di contenere anche la tua signora Rosa.
Dudù: E’ una parola!
Il professore: Signori…vi prego, grazie… questa libido è compromessa o lo può essere solo da cambiamenti di grande rilievo: alcolismo, depressione, diabete, morbo di Parkinson, effetti collaterali di farmaci.
Dudù: Faccio bene io a non prendere medicine…le prendo solo in caso di necessità.
Enzo: Io solo in caso di urgenza…io poi sono curioso. Io al medico gli dico: “Dottò, questa medicina ha degli effetti sul “desiderio” cioè su questa benedetta ‘libido’. Se lui dice “sì”, allora mi faccio prescrivere un altro tipo di medicinale.
Il professore (riprende la lezione): Molti di noi uomini arrivano alla terza età “con la caldaia ancora accesa”, ma altri no.
Enzo: Dottò, questa libido, insomma, può anche calare?
Dudù: E’ come una specie di…svenimento, un rallentamento, una diminuzione…scusate il termine, dottò…del “tiraggio”?
Il professore: Eh sì, un calo…dovuto a una diminuzione di una sostanza chiamata “testosterone” che diminuisce con l’avanzare dell’età.
Enzo: Si può aumentare in qualche modo questo testosterone?
Il professore: Sì, si può aumentare per stimolare gli impulsi della libido, sebbene gli uomini ne hanno un quantitativo superiore alle donne…circa da 10 o 20 volte superiore.
Barby: Dottor Kemal, il testosterone lo possiamo prendere anche noi donne?
Il professore: Vi rispondo subito. La dottoressa Love, terapeuta ad Austin nel Texas, ha fatto un esperimento: ha assunto per 3 mesi supplementi di testosterone. Ebbene…
Barby: … sentiamo…cosa le è successo?
Il professore: La differenza è stata strabiliante. “E’ stata come la notte e il giorno”, ha dichiarato. “Pensavo costantemente a far l’amore. Mi era facile eccitarmi e volevo fare sesso con forte desiderio.”
Ma, attenzione, signori e signore miei…!
Enzo: Ahi, ecco il guaio…sentiamo!
Rosa: Non ci spaventate, prufessò!
Il professore: Sono spuntati dei peli in faccia alla dottoressa.. e le stava spuntando anche l’acne. E lei non voleva assolutamente questo inconveniente.
Barby: Solo sul viso…Gesu’…i peli sul viso: le sarebbe spuntata la barba!?
Rosa: Mamma mia! fammi fare la croce; questa è una cosa che non prenderò mai, stu testosterone…ci vulesse pure ‘a barba…Dudù!
Dudù: Forse, ne potresti provare un po’…e un po’ di barba non ti starebbe male.
Barby: Dottò, se uno si accorge che ne ha poco?
Il professore: Allora il partner che ne ha di più deve stimolare più intensamente il partner che ne ha di meno. Essere una persona con un basso livello di testosterone significa aver bisogno di stimoli più intensi per eccitarsi.
Barby: Enzo Enzo…non te lo dimenticare questo…ricordati: “stimoli più intensi”.
Enzo: Aspè…mò prendo un appunto!
Il professore: Calma…prego! Inoltre, lo stress, “ ‘e penziere” sono ostacoli pregiudicanti. Bisogna avere tempo, l’umore adatto e il cartello con la scritta “NON DISTURBARE” appeso alla maniglia della porta. I preliminari, non li dimenticate, altrimenti è solo un atto meccanico.
Al contrario, per la persona con una libido normale, media o alta lo stress non è un impedimento…è rilassante. Puoi sgobbare tutto il giorno, andare a letto tardi e avere voglia lo stesso. Il tuo partner con una libido più bassa ti dice: “Ma non sei esausta?” E la tua risposta è: “ E’ proprio per questo.”
Barby: Quante cose interessanti da sapere.
Rosa: Ci voleva proprio un corso così.
Il professore (continua): La suddetta dottoressa Love ha scritto un libro; in esso ha elencato nove suggerimenti per il partner con desiderio – libido maggiore, normalmente è l’uomo. Eccoli:
1- Sii esplicito nel chiedere sesso. La sua risposta dipenderà molto dal suo atteggiamento, se è romantico, amorevole o diretto, amabile o esigente. Tutto sta in come ti proponi.
2- Inizia il sesso partendo da amore e desiderio, non dall’abitudine. Sei sicuro di essere tu così interessato tutte le volte che lo tiri in ballo?
3- Diventa un esperto nel creare desiderio nella tua partner. Che cosa di preciso le piace di più. Chieditelo!
4- Accetta il fatto che la tua partner può avere bisogno di un “supplemento” di stimolazione. Qualunque cosa sia: cibo, un video, musica dolce, una fantasia, un giocattolo erotico. Le stai mettendo fretta? Non sovreccitare la tua libido.
Enzo: Bene, bene, interessantissimi questi suggerimenti…oh scusate l’interruzione…proseguite dottò!
Dudù: Non interrompiamo…Enzo!
Il professore: Signori, i commenti…dopo! Ascoltate gli altri suggerimenti.
5- Non sovreccitare deliberatamente la tua libido;
6- Rispetta certe limitazioni che ti impone la partner. Se non lo vuole fare in una certa posizione, assecondala in quella che lei preferisce.
7- Parlate con tono di voce carezzevole, sussurratele di stare tranquilla, dille che l’ami e che è la persona più importante della tua vita.
8- Che le carezze siano lente, morbide; sfiorala dappertutto…ma lentamente…non avere fretta nella maniera più assoluta.
9- Non confondere l’impulso sessuale con l’Amore. Quando Lei ti respinge, non prendere il suo rifiuto franco e totale come un’offesa personale. E’ più facile a dirsi che a farsi, ma le parole e i gesti aiutano.
Ecco i suggerimenti. Qualcuno vuol fare domande?
Enzo: Sì, direi che entrambi i partner debbano assumersi più responsabilit quando c’è una differenza di desiderio sessuale, cioè se la libido è diversa. Se il loro impegno è quello di restare insieme e rendere più felice il loro matrimonio, oppure il loro connubio INSIEME; è necessario che partecipino attivamente alla soluzione del problema.
Il professore: Ben detto, signor Enzo. E lei, signor Ducky, che ne dice?
Dudù: Io aggiungerei che nella “convivenza d’amore” ci dovrebbe essere la massima intimità e disponibilità di entrambi i partner. Ma dopo che avranno creato uno spazio per il sesso e l’avranno fatto funzionare per entrambi, la differenza può scomparire. “Una volta avviata la magia dell’eccitazione, il gioco si svolge alla pari.
Rosa: E io, non per niente, lo voglio proprio dire…mi piace giocare.
Barby: Ro’, come fai, ma senti…mi hai letto nel pensiero. Io quando non gioco cu ‘a libido non mi sento bene. Enzo mi conosce bene. Io sono una donna femmena, femminile pure, amorevole e amabile…e concludo dicendo…giocherei tutti i giorni…una libido oggi…una libido domani e chi è più felice di me?!
Enzo: Dottor Kemal, abbiate pazienza...non ci fate caso…quando arriva la primavera, fa sempre così…saranno le ombre della sera o le fasi lunari. E nessuno la può cambiare. Sapete che dice ogni tanto…tu ti stai allontanando…!
Il professore: Forse ha problemi di vista. La porti da un ottico e la faccia visitare: non si sa mai.
Ducky: Io non me ne intendo, ma secondo me…le sarà ingrossata la libido.
Il professore: Non diciamo sciocchezze, signor Dudù, la libido non s’ingrossa semmai aumenta d’intensità.
Enzo: Comunque, a me Barby piace così…è un po’ pazzerella.
Ducky: Enzo, se non ti offendi, io Barby e Rosa, parlando con rispetto, le metterei in una gabbia di ferro.
Enzo: Quasi quasi lo farei, ma in una gabbia…dorata.
Il professore: Signori corsisti, siete di una simpatia unica e perciò ogni tanto non mi lamento se mi interrompete. Insomma, riconosco e apprezzo la vostra simpatia. Bene, la lezione è finita.
Tutti si scambiano i saluti. Il professore scompare con la sua borsa. I quattro amici escono per rispettare il rito sabatino della pizza.
Enzo