sabato 21 maggio 2011

BUON FINE SETTIMANA

LO SO NON SONO PERFETTA...


ma chissenefrega,
nemmeno la luna è perfetta,
è piena di crateri...
E il mare?
Nemmeno lui!
E' troppo salato...
E il cielo?
Sempre così infinito...
insomma,
le cose più belle non sono perfette,
sono SPECIALI.
dal web

SI RIDE, SI PIANGE



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"che il rumore non spenga la musica"

 Annamaria... a lunedi

Personaggi famosi e cibo…OSCAR WILDE - di MARIA

                                                                  Maria


Oscar Wilde: UN BUON CUOCO FA MIRACOLI 



Il famoso poeta, drammaturgo e scrittore inglese fu anche esperto conoscitore di cibi e di vini. Abituato a pranzare nei migliori ristoranti alla moda, Oscar Wilde, autore dell’immortale “Ritratto di Dorian Gray”, fu divulgatore di detti memorabili: "Quando sono veramente nei guai, come può dire chiunque mi conosca, rifiuto tutto tranne che di mangiare e bere".
Il timbro caldo e profondo della sua voce, la pulizia e la cesellatura delle frasi, la freschezza delle analogie e delle invenzioni poetiche, mediante le quali egli esprimeva anche il più banale dei concetti, stupivano sempre i suoi ascoltatori, sia in patria che all'estero.
Riguardo ai “piaceri “ della tavola, Wilde diceva: « Chi conquista Londra, conquista il mondo, e Londra si conquista intorno a una tavola da pranzo… dopo un buon pranzo, si può perdonare tutto, persino i propri parenti ».
Era solito ripetere: « Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo. Tutti gli uomini sono dei mostri; non c'è altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli ».
La sua ironia, l’avversione per le convenzioni, le stravaganze nel comportamento, lo portarono in alta considerazione nella società dell'epoca.
Le battute, le frasi, i giudizi di Wilde, diventarono più celebri delle sue opere, tanto da precederlo al suo arrivo negli Stati Uniti, dove ascoltò le sue parole sulla bocca di tutti.
Queste alcune delle frasi che amava ripetere: ;Tutto ciò che bisogna sapere nella vita moderna è dove siano le Duchesse: tutto il resto è abbastanza deprimente ;Oh, vi è una sola vera tragedia nella vita di una donna: il fatto che il passato sia sempre l'amante e il futuro invariabilmente il marito ;Bisognerebbe essere sempre innamorati. Questa è la ragione per cui non bisognerebbe mai sposarsi
;L'unico modo per liberarsi da una tentazione è concedersi ad essa
;Quando cerchi sinceramente l'amore, lo trovi che ti sta aspettando
;Se si ama veramente una donna, tutte le altre appaiono insignificanti
;Ci sono due tragedie nella vita: non riuscire a soddisfare un desiderio e soddisfarlo. ;Posso resistere a tutto, eccetto che alle tentazioni >Per entrare nella migliore società, oggi, bisogna servire buone colazioni alla gente, divertirla o scioccarla: nient'altro!
Nel 1895, all'apice della carriera, l'Inghilterra vittoriana lo collocò al centro di uno scandalo senza pari. Imputato di sodomia, fu processato e condannato a due anni di lavori forzati, uscendone finanziariamente rovinato e psicologicamente provato.
La leggenda di Oscar Wilde fu in seguito prima parlata e poi scritta, fu argomento di conversazione in ogni salotto e riecheggiò di teatro in teatro.
Ne "L'importanza di chiamarsi Ernesto", la commedia di Oscar Wilde ambientata alla fine del ‘800 dove si prende in giro la "seriosità" del periodo tardo vittoriano, erano i "cucumber sandwich" (sandwich al cetriolo) di cui la temibile Lady Bracknell lamentava la mancanza.
Questa è la ricetta di uno dei più famosi sandwiches inglesi.

Cucumber sandwich per Oscar Wilde
Togliete il bordo a 2 fette di pane in cassetta, spalmatele con del burro salato e sulla prima mettete delle fettine di cetriolo, tagliate sottili, ed un po' di pepe macinato.
Chiudete il vostro sandwich con la seconda fetta di pane e lasciatelo in frigo, fino al momento di mangiarlo, ricoperto con della pellicola trasparente.

Visto che in questo periodo si cominciano a fare le prime uscite all’aria aperta, ispirata da “Oscar”, vi propongo qualche idea da portare con voi o da preparare per uno spuntino in giardino
Club sandwich
Ingredienti fettine di petto di pollo – pancetta - pane tostato - lattuga
Procedimento Il club sandwich perfetto inizia con una croccante fetta di pane, tostata di fresco e imburrata.
Su questa va una foglia di lattuga e un po’ di maionese, fettine di petto di pollo (bollito/alla piastra/arrosto), fette di pomodoro spellato, un pizzico di sale, fette di pancetta croccante, altra maionese, e una seconda fetta di pane tostato.”


Sandwich Oscar
Ingredienti - 2 fette di pane in cassetta integrale - 4 fette di salame ungherese - 1 fettina di gorgonzola dolce - 3 carciofini sott'olio - burro q.b.
Procedimento Spalmate una fetta di pane il pane con un po' di burro, mettetevi il salame, il gorgonzola, i carciofini e coprite con l'altra fetta di pane.


Sandwich originale Ingredienti 2 fette di pane in cassetta - 4 fette di prosciutto di Praga - 1/2 caprino - paté di olive
Procedimento Deponete sulla fetta di pane 2 fette di prosciutto, 1/2 caprino, le altre due fette di prosciutto e chiudete questo sandwich con l'altra fetta di pane spalmata con un po'di paté di olive.

Sandwich “O’ sole mio”
Ingredienti 3 fette di pane in cassetta bianco - 4 fettine di mozzarella - 2 acciughe - 4 fette di pomodoro - 4 foglie di basilico - olio di oliva q.b.
Procedimento Tostate il pane in cassetta e sulla prima fetta mettete 2 fette di pomodoro, 1 acciuga, 2 fettine di mozzarella, 2 foglie di basilico e un goccio di olio di oliva. Continuate allo stesso modo con un secondo strato e infine coprite con la terza fetta di pane.


Sandwich alla francese
Ingredienti 2 fette di pane in cassetta - 50 g di paté - 50 g di formaggio brie - 1 cetriolo - 6 chicchi di uva senza semi - 5 noci sgusciate - burro q.b.
Procedimento Spalmate su una fetta un po' di burro, poi il paté e coprite con il cetriolo tagliato a fette. Sull'altra metà spalmate il brie, mettetevi sopra i chicchi di uva tagliati a metà e i gherigli di noce. Ricomponete il sandwich e buon appetito!

Sandwich NordSud
Ingredienti 2 fette di pane in cassetta - 3 fette di prosciutto cotto - 4 fettine di mozzarella - 2 fette di melanzana sott'olio
Procedimento Farcite le vostre fette di con il prosciutto, la mozzarella, la melanzana e buon appetito!
Sandwich Mister Magnifique
Ingredienti 1 baguette lunga 50-60 cm - 100 g di salame - 100 g di sottilette di groviera - 100 g di prosciutto cotto - 3 pomodori tagliati sottili - 3 cetrioli tagliati sottili - 1 lattuga - burro e senape q.b.
Procedimento Tagliate la baguette per il lato lungo. Imburrate la base e copritela con il salame, le sottilette, il pomodoro, il prosciutto cotto, il cetriolo e le foglie di lattuga. Chiudete questo super panino con l'altra metà della baguette che sarà stata abbondantemente spalmata di senape. Tagliate la baguette in 6 parti uguali.

Sandwich di pere e stracchino
Ingredienti 2 fette di pane in cassetta integrale - 50 g di Stracchino - 1 Pera Williams a cubetti - 2 noci tritate
Procedimento Amalgamate lo stracchino con la pera a cubetti e le noci tritate. Farcite con questo ripieno questo squisito panino.

Ed ora una curiosità . . .

"Insonnia, bye bye"
E' la ricetta del dott. John Stanley, prof. di biochimica al Trinity College di Oxford. Egli sostiene che mangiandolo prima di andare a letto ci addormenteremo senza problemi. Infatti grazie al triptofano contenuto nella carne del tacchino il nostro cervello produrrà serotonina, l'ormone del benessere. Il formaggio invece contiene calcio e vitamina B12 entrambi essenziali nella produzione di neurotrasmettitori che controllano il sonno
Ingredienti 2 fette pane in cassetta ai 5 cereali - 2 fette di tacchino affumicato - formaggio spalmabile tipo Philadelphia
Procedimento Sulle fette di pane deponete a strati alternati il tacchino ed il formaggio. Ricomponete il panino, mangiatelo prima di andare a dormire e... insonnia, bye bye!

Per finire , potete rilassarvi ascoltando Elvis magari assaporando il suo sandwich preferito, se condividete anche i suoi gusti…
Sandwich di Elvis Presley
2 fette di pane tostato con burro di arachidi , fette di banana  e bacon fritto, miele  a piacere.  Il sandwich è spesso cotto in padella o sulla griglia.



And please . . . good taste for all by Mary !


venerdì 20 maggio 2011

Donna disabile in tv? - ne parla ANTONELLA FERRARI



Antonella Ferrari: "La mia sfida in un mondo patinato e perfetto"


Essere una donna disabile in un mondo dove l'immagine femminile appare sempre patinata e perfetta, non è facile. Ma per Antonella Ferrari portare la sua diversità sul piccolo schermo è ormai diventata una sfida, intrapresa anche in nome di tante persone che, per i loro difetti fisici, in televisione non ci finiranno mai. Ballerina fin da piccola, scopre nel 1999 di avere la sclerosi multipla, dopo anni di diagnosi sbagliate e continui problemi alle gambe. Decide, però, di non interrompere la sua carriera. E così il suo curriculum conta oggi un ruolo di cinque anni in "Cento vetrine" la soap opera di Canale 5, varie apparizioni nella serie "La squadra" di Rai 3 e nella fiction "Carabinieri" in onda sulle reti Mediaset. Più diversi ruoli in altre serie tv. L'ultima fatica televisiva è la parte di un'assistente sociale nella fiction "Non smettere di sognare". Una serie dal titolo che sembra ispirato alla storia della sua vita. "Per recitare non devi saper correre"è diventato ormai il suo motto. E così, spaziando dalla tv al teatro, sua altra grande passione, oggi Antonella si è ritagliata anche un posto nella carta stampata con una rubrica sul giornale "Chi" diretto da Alfonso Signorini.
Antonella, il suo percorso non è stato affatto facile.
Fin da piccola mi sono dedicata interamente alla danza. Il mio impegno maggiore preservare le gambe da ogni tipo di infortunio- racconta l'attrice-. Non ho mai preso la patente per evitare gli incidenti stradali e non facevo nessun altro tipo di sport. La mia unica attività era la danza e lo studio della recitazione.
Quando si sono manifestati i primi sintomi della malattia?
Già a undici anni ho avuto i primi problemi alle gambe, ma si pensava fosse stanchezza: dal 1993 al 1999 non sono stata curata ma mandata dallo psicologo. Solo una volta arrivata all'ospedale di Monza ho scoperto la malattia: sclerosi multipla. Quando ho dovuto smettere di danzare ho pensato di smettere tutto, poi i miei insegnanti mi hanno spinta a proseguire gli studi di recitazione. E ho capito che dovevo andare avanti, dovevo farlo anche per tutti quelli come me che vivono bloccati per colpa di una malattia. Dovevo dimostrare che anche con la malattia ci si riesce. Certo, mi sono beccata tantissime porte in faccia, tantissime delusioni. Molte persone mi hanno detto che era meglio cambiare strada, ma io sapevo di saper recitare. Ho fatto la gavetta per tanto tempo e così ho continuato a propormi finché ho incontrato gli autori di Cento Vetrine che hanno deciso abbracciare la mia sfiga.
Il suo personaggio nella soap doveva durare pochi mesi, invece, è andato avanti per quasi cinque anni…
Chi mi ha scelto non ha solo sposato la causa ma ha individuato anche una sicura pubblicità per la serie televisiva.
Il rapporto di lavoro, però, dopo alcuni anni si è chiuso senza un reale motivo.
Non mi hanno più rinnovato il contratto, ma senza spiegarmi nulla. Il mio personaggio è uscito di scena da un giorno a un altro. Ma la gente continua a fermarmi per strada come se fossi ancora nel cast. Continuare il mio personaggio all'interno della soap poteva essere interessante, soprattutto per avvicinarla alla vita reale, che non è fatta solo di ricconi e di gente perfetta, ma anche di persone con disabilità. Il personaggio da me interpretato girava, infatti, sul set con le stampelle, e aveva dichiarato in una puntata di avere la sclerosi multipla. Sotto mia richiesta, però, non si è più toccato l'argomento in seguito perché il mio desiderio era far passare un messaggio di normalità. Un conto è essere un'attrice disabile, un conto è recitare la disabilità. Ho preferito la parte di una persona che è malata ma che fa la vita di tutti i giorni. A casa doveva arrivare la normalità della disabilità. Certo, in un letto a fare la terapia avrei fatto più audience, ma non volevo passare per quella che sfrutta la sua malattia per fare la carriera.
Poi è arrivato il teatro: anche sul palco lei ha portato in scena la lotta contro ogni forma di discriminazione.
Sul palcoscenico ho affrontato in vari modi la malattia, perché il teatro è più aperto e si presta a raccontare meglio questi argomenti.
Col tempo, poi, sono diventata testimonial di alcune campagne dedicate al mondo della disabilità e sono ambasciatrice dell'Aism e appena posso partecipo agli eventi di sensibilizzazione sulla malattia.
E non manca di prestare ascolto a chi ha i suoi stessi problemi.
Sì, lo faccio attraverso la rubrica "Opinioni" all'interno della rivista Chi. Questa rubrica mi ha dato delle soddisfazioni che non immaginavo. Il direttore mi ha chiamato perché arrivavano molte lettere di persone in difficoltà. E nonostante si tratti di un giornale di gossip la mia rubrica è amatissima e sta avendo un grande successo. È una finestra sui problemi di tutti i giorni . A volte bacchetto anche chi mi scrive, soprattutto chi fa la vittima o crede di essere l'unico ad avere problemi. Conoscendo la sofferenza da vicino non mi permetto di illudere nessuno.


Annamaria... a dopo

BUONGIORNO!

Consigli utili da Annamaria2






                Al micio piacciono particolarmente suoni striduli. Per farlo giocare, fate una pallina accartocciando un pezzo di carta di alluminio.
 
            Se c’è più di un bimbo in casa evitate discussioni tra loro personalizzando asciugamani, tovaglioli e biancheria con un colore diverso per ciascun bimbo.
 
            Quando stirate, utilizzate acqua già calda nella caldaia del ferro a vapore, risparmierete tempo.
 
            Per togliere gli aloni delle macchie, risciacquate, se possibile, il capo che avete smacchiato in acqua e aceto.
 
            Ammoniaca, trementina e alcool vanno usati con attenzione sui tessuti sintetici.
 
            Se volete ammorbidire un paio di scarpe, passatele con della vaselina.
 
            Gli indumenti di camoscio si puliscono strofinando in senso circolare sulla macchia un po’ di farina d’avena e spazzolando poi con una spazzola di ferro.
 
            Due tappi di shampoo neutro in mezzo secchio d’acqua, oltre a rendere lucente un pavimento di marmo, lo profumano.
 
            Per allontanare le noiosissime mosche, sistemate in ogni ambiente mezzo limone con conficcati nella polpa alcuni chiodi di garofano.
 
            Il peltro, dopo averlo accuratamente spolverato, si lava con acqua e sapone.
 
            Se avete voglia di tenere fiori freschi in casa ecco alcuni consigli: se il vaso è troppo profondo mettete della carta e un giornale accartocciato sul fondo oppure i bigodini in plastica uniti tra loro con del nastro adesivo, vi aiutano a sistemare i fiori nel vaso nella giusta posizione. Infine il filo da cucina è molto utile per tenere saldamente a posto i fiori al centro del mazzo nel vaso a imboccatura larga.
 
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DA MARIA...



Per sorridere insieme, uomini e donne...


                                   
Ecco quello che sarebbe imbarazzante dire ad un uomo nudo
- Cos'è?!
- Perché non ci facciamo solo le coccole?
- Ahhhh, carino!
- Sai che adesso la chirurgia fa miracoli?
- Posso dipingergli sopra una faccina che ride?
- Wow, e i tuoi piedi sono così grandi!
- Ok, proveremo a cavarci fuori qualcosa...
- Squittisce se lo schiaccio?
- Posso essere onesta con te?
- Magari se lo bagnamo cresce
- Perché Dio mi punisce?
- Almeno non durerà a lungo...
- Mai visto niente così

 
- Ma funziona lo stesso, vero?
- Sembra così poco usato...
- Ho fumato spinelli più grossi di questo
- Forse è meglio alla luce naturale
- Perché non passiamo direttamente alla sigaretta?
- Hai freddo?
- Se prima mi ubriachi...

 
- E' un'illusione ottica?
- E' meraviglioso che tu abbia così tanti altri talenti 



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HO VISTO UN FILM "VENTO DI PRIMAVERA" - di MARIA



REGIA :  Roselyne Bosch
SCENEGGIATURA :  Roselyne Bosch
ATTORI :  Jean Reno, Mélanie Laurent, Gad Elmaleh, Hugo Leverdez, Joseph Weismann, Oliver Cywie, Mathieu Di Concerto, Romain Di Concerto, Sylvie Testud,Anne Brochet, Jean-Michel Noirey, Roland Copé, Raphaëlle Agogué
PRODUZIONE :  Légende Films, Gaumont, Légende des Siècles
DISTRIBUZIONE :  Videa-CDE
PAESE :  Germania, Francia, Ungheria 2010
GENERE :  Drammatico, Storico
DURATA :  125 Min



Tutti i personaggi sono realmente esistiti e tutti gli avvenimenti, anche i più drammatici, sono realmente accaduti nell'estate del 1942.
Il film racconta la retata di Vel d’Hiv, arresto in massa di ebrei avvenuto a Parigi nel luglio del ’42 e il destino di una famiglia ebrea abitante nel quartiere di Montmartre, che si ritrova tra le diverse famiglie, arrestate in quella infausta data, divenuta in Francia la data simbolo della Shoah. I circa 13512 ebrei arrestati, furono divisi in 2 categorie: le famiglie con figlie le persone single. Le famiglie furono radunate nello stadio del velodromo d’inverno di Parigi, gli altri smistati nel campo di transitori Drancy, alla periferia della capitale, in attesa di essere deportati ad Auschwitz. In seguito, le famiglie con figli, smistate ad altri campi di transito, subirono una tremenda azione: i genitori mandati ad Auschwitz furono separati dai figli. Ai nazisti non era infatti giunto l’ordine di deportare i bambini ma solo gli adulti; i piccoli restarono soli nei campi , prima di seguire successivamente lo stesso destino dei genitori. Il miracolo è che Jo (nella realtà Joseph Weismann), undicenne che subisce lo stesso trattamento, sopravvive alla tragedia della deportazione.

Piace…non piace

Colpisce il il titolo italiano del film… quasi un paradosso : in originale - La rafie – (La retata). Per molti risulta l’ennesima rappresentazione della Shoah, accontentandosi di una autorevole consulenza storica, con la dimensione del film-tv. Il pathos è affidato alle vicende dei singoli qualsiasi e dei loro bambini, uno dei quali è preso come simbolo di una generazione sterminata. Documentata e discreta, l’autrice racconta nel film il rastrellamento come un thriller di guerra, con attenzione alle psicologie violentate dei piccoli. Risulta un film di valore educativo morale, dove i divi entrano nel gruppo e giocano la partita della Storia, insieme ai minorenni. Così ammiriamo Jean Reno (l’indimenticato Léon), medico senza frontiere, e Mèlanie Laurent, già antinazista in Bastardi senza gloria di Q. Tarantino, appassionata infermiera assistente della massa di piccoli deportati nella prima tappa del loro viaggio verso la morte. Diverso dal solito racconto sugli avvenimenti del passato, sempre utile per rinfrescare la memoria delle giovani menti o di chi non si è mai interessato ad uno dei più crudeli ed estremamente drammatici eventi della storia.


E da venerdì 20 maggio 2011, ci saranno nelle sale le pellicole che vi segnalo di seguito

Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare

GENERE: Azione, Commedia, Fantasy, Avventura – U.S.A. 2011 - In uscita già dal 18-05-2011
REGIA: Rob Marshall
CAST: Johnny Depp, Penélope Cruz, Ian McShane, Geoffrey Rush, Astrid Berges-Frisbey, Gemma Ward

The Tree of Life
GENERE: Drammatico – U.S.A. 2011 – In uscita già dal 18-05-2011
REGIA: Terrence Malick
CAST: Sean Penn, Brad Pitt, Joanna Going, Fiona Shaw, Tom Townsend, Jessica Chastain

Il Dilemma
GENERE: Commedia, Drammatico – U.S.A. 2011 –
REGIA: Ron Howard
CAST: Vince Vaughn, Winona Ryder, Kevin James, Jennifer Connelly, Channing Tatum, Queen Latifah

Il ragazzo con la bicicletta
GENERE: Drammatico – Francia 2011
REGIA: Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
CAST: Cécile de France, Thomas Doret, Jérémie Renier, Fabrizio Rongione, Egon Di Mateo, Olivier Gourmet

Mr. Beaver
GENERE: Commedia, Drammatico – U.S.A. 2011
REGIA: Jodie Foster
CAST: Jodie Foster, Mel Gibson, Anton Yelchin, Jennifer Lawrence, Paul Hodge, Michelle Ang

COME SEMPRE , BUONA VISONE A TUTTI DA MARIA!

giovedì 19 maggio 2011

CORSO SEMISERIO DI SESSO UMORISTICO Lezione 17 - di ENZO -




“LA LIBIDO”

Mutevole, variabile e…lunatica

Professore Primo KEMAL – responsabile del servizio di Andrologia e Sessuologia dell’Ospedale San Gustavo di Napoli.

CORSISTI:
Rosa e Ducky (detto Dudù): coniugi
Barby ed Enzo: coniugi

Nella “Sala Conferenze” del 2^ piano dell’Ospedale i quattro corsisti sono seduti nel rispettivi banchi.

ORE 19.00

Entra un uomo in sala: “ Buona sera a tutti voi e…anche piacere di conoscervi. I quattro corsisti rispondono al saluto.
L’uomo stringe la mano a tutti e sale sulla cattedra dicendo: Il vostro professore Occhiofino sarà assente per un certo tempo, spero breve: purtroppo ha qualche problema di salute.

Dudù: Oh, facciamo tanti auguri di pronta guarigione. Dottò, sono Ducky.

Rosa: Io sono la signora Rosa, sua moglie. Auguri anche da parte mia.

Enzo: Io sono Enzo…piacere, dottò, e auguri anche da parte mia.

Barby: Piacere anche mio, professò, io sono la signora Barby, la moglie.

L’uomo, nuovo docente, si presenta: Sono il dottor Kemal, Primo Kemal. Sono andrologo e sessuologo.

Barby: Scusate, dottò, non mi chiamate curiosa…!

Il professore: Prego!

Barby: Ho notato che parlate molto bene l’Italiano ma il vostro nome pare furastiere…straniere ecco!

Enzo: Barby, che domande fai?

Il professore: Nessun problema, sono mezzo napoletano e mezzo turco…eh sì…mezzo turco…Totò avrebbe detto…sono un turco napoletano. Mio padre, Erick Katz, turco, e mia madre, napoletana verace, s’incontrarono nella città di Kamakura: erano in vacanza e fu il classico colpo di fulmine. Sebbene turco, mio padre era di religione cattolica; mia madre, Fortunella La Scapizza, donna di bontà estrema, che Dio l’abbia in gloria, aveva il senso dell’umorismo: mi faceva sempre ridere con le sue battute.

Rosa: Prufessò, ma il napoletano lo parlate?

Il professore: In verità sono bilingue, parlo sia il turco che il napoletano…direi più napoletano che turco.

Barby: Ora che abbiamo “rotto il ghiaccio”, ci potete spiegare dove si sono incontrati i vostri genitori…poco fa avete detto…mi pare Kakamura.

Il professore: Veramente, si conobbero a Kamakura e non a Kakamura; Kamakura è una città giapponese che si trova nell’isola di Honshu, caratteristica città, meta di pellegrinaggii verso numerosi templi buddisti.

Enzo: Dottò, perdonate, ma il nome della città…ci fa un po’ sorridere...sembra…perdonate…un luogo di cure.

Rosa: Comunque, prufessò, grazie e scusate, qui c’è la nostra amica Barby che vorrebbe farvi una domanda.

Il professore: Prego, signora Barby!

Barby: Avete detto che siete sessuologo e androcolo…

Il professore: …andrologo, prego, signora, an-dro-lo-go.

Barby: …insomma quest’altra cosa, come dite voi. Ci potete spiegare la differenza? La vostra risposta ci farebbe stare più… sollevati.

Il professore: Bene, allora, come andrologo mi occupo della sessualità dell’uomo in rapporto alla capacità di fare figli; e sono specializzato in questa disciplina. Come sessuologo mi occupo di tutti gli aspetti della vita sessuale delle persone dal punto di vista anatomico, funzionale, patologico e psicologico. Signori miei, oggi la sessuologia è considerata una scienza autonoma insegnata in molte università.

Enzo: Apprezziamo la vostra chiarezza e vi ringrazio a nome di tutti noi.

Barby: Di che ci parlerete nella lezione di stasera?

Rosa: Stavo proprio per chiederlo.

Il professore: Della libìdo!

Barby: Oddio, non ho capito…(fra sé borbottando)…n’aggia capite niente!

Rosa: Nemmeno io…mai sentita…sembra la marca di bibita! Forse ha voluto dire vippito o bippito cioè che ha bevuto. Mi pare che ha detto…aggio vippito…insomma…ha bevuto…

Dudù: Per favore, un po’ di voce, prufessò, grazie!

Il professore: Ho detto li-bi-do, una cosa che se l’avete, vuol dire che state “sessualmente “ bene…ma non tutti ce l’hanno. E’ comunque normale e anche fortunato chi ce l’ha.
Freud, il fondatore della psicanalisi ha scritto che alla base degli impulsi umani e del piacere vi è una specie di istinto, di forza, correlata al principio del piacere.

Dudù: Cominciamo bene, Rò…tocca a te…digli che deve usare parole semplici.

Rosa: Eh no, dottò, per carità…vi dispiace semplificare. Spiegateci bene questa cosa…questa bibita o bibito…

Barby: La signora Rosa ha ragione.

Il professore: Ok, bene, avete ragione…signori miei la libìdo è la vostra sessualità, è il vostro desiderio di far l’amore. Ma questo desiderio può essere più o meno forte, intenso in ogni persona.

Enzo: Io lo sapevo.

Dudù: Anch’io.

Rosa: Prufessò, questo desiderio è più forte negli uomini o nelle donne?

Il professore: Calma, calma, intanto non bisogna confondere la “libìdo” con
la “libidine”, che è un forte desiderio, una vera e propria bramosia di pratiche sessuali.

Barby: Pratiche sessuali, in che senso?

Rosa: Appunto, cosa sono queste pratiche?

Il professore: Copule…copule…signò.

Rosa: “Coppole”?

Il professore: Ma che coppole, signora Rosa, copule, amplessi, coiti, congiungimenti carnali, rapporti sessuali, accoppiamenti…

Enzo: Chi ce l’ha più forte questa libido, gli uomini o le donne?

Barby: Noi donne certamente!

Il professore: Non si può dire. Intanto, precisiamo che non è vero che tutti gli uomini hanno una libido più intensa delle donne; ci sono in questo mondo milioni di donne con impulsi sessuali molto forti. Secondo un’indagine condotta dai ricercatori dell’Università di Chicago nel 1994 per “SEX” in America, il 54% degli uomini pensa al sesso tutti i giorni o alcune volte al giorno; i due terzi delle donne dicono di pensare al sesso solo qualche volta al mese, o, al massimo, qualche volta la settimana.

Barby: Ma come hanno fatto a stabilire questi dati, mica stanno nella testa delle donne, questi studiosi! Personalmente mi capita di pensarci spesso, anche più volte al giorno, e altre volte non ci penso proprio. Ci sono momenti in cui afferrerei il mio Enzo, lo butterei sul letto e lo riempirei di morsi. Detto in altro modo, “me sente e scì pazze”. Ro’, tu che dici?

Rosa: Barby, io ho un andamento strano.

Barby: In che senso? Cumme ‘a canzone “andamento lento!”

Rosa: Bà, strano, strano…non lento. Mi capita che per parecchi giorni sento mi sento strana, come se mi pizzicasse qualcosa …lì…ecco; in altri giorni sento un grande desiderio, vampate di calore su tutto il corpo…mi sento irrequieta…vorrei picchiare qualcuno; poi ci sono giorni in cui sento una quiete…una specie di coma nelle parti intime… dalla cintola in giù.

Barby: Forse tu tieni ancora il riscaldamento acceso?!

Rosa: Eh, scherza…scherza…’a pazzaria vene pure a me!!

Dudù: Rò, lo so bene, io spesso e volentieri non ti capisco. A volte sei allegra, cucini una meraviglia, ma ci sono…fammelo dire…giornate in cui ti metterei in una gabbia di ferro.

Barby: Enzo mio, apprezza soprattutto la mia femminilità, e io in certi giorni sono proprio donna al femminile come lui mi vuole.

Il professore: Vi prego, signori, se no qui anziché fare lezione, finiamo per fare una sceneggiata.

Enzo: Barby, Rosa, Dudù…ssst, seguiamo la lezione.

Il professore: Ora mi rivolgo a ciascuno di voi; diciamo che mi rivolgo a un “TU” ipotetico, e dico che se la tua relazione non rispecchia il generale squilibrio riscontrato a livello statistico, sei un uomo (o donna) fortunato, la differenza di libìdo, pardon, di impulsi sessuali, tra i sessi mina milioni di rapporti coniugali; consuma e distrugge a lungo termine, spegne i sentimenti di attrazione e ci induce a credere che “il pepe e il sole” del nostro legame amoroso si siano esauriti e spinge nostra moglie o nostro marito a chiedersi:
Perche non desidero l’amore di quest’uomo? Cosa c’è che non va? Non è inverosimile che arrivi a questa conclusione: “Sto con l’uomo
sbagliato.

Enzo: Che attenzione! Siamo diventati tutti seri e concentrati.

Il professione (riprende ): La differenza nel desiderio sessuale porta molte coppie davanti a un terapeuta. “Nell’esercizio della mia professione è di gran lunga il problema sessuale più comune”, ha dichiarato il dottor Donald Strasseberg, terapeuta sessuale e professore di psicologia all’Università dell’UTA a Salt Lake City. Ed è il più difficile da curare.”

Enzo: Salute!

Dudù: Hai capito bene, Rò?

Rosa: Capito, capito, però tu stai bene sotto questo aspetto.

Barby: Prufessò, il mio Enzo ha una libido di tutto rispetto, e finora non mi ha mai fatto mancare niente. Dico bene, Enzo? Anzi, spesso ha pure esagerato.

Enzo: Ba’, smettila, cerca di contenerti e segui la lezione. E tu,
Dudù, cerca di contenere anche la tua signora Rosa.

Dudù: E’ una parola!

Il professore: Signori…vi prego, grazie… questa libido è compromessa o lo può essere solo da cambiamenti di grande rilievo: alcolismo, depressione, diabete, morbo di Parkinson, effetti collaterali di farmaci.

Dudù: Faccio bene io a non prendere medicine…le prendo solo in caso di necessità.

Enzo: Io solo in caso di urgenza…io poi sono curioso. Io al medico gli dico: “Dottò, questa medicina ha degli effetti sul “desiderio” cioè su questa benedetta ‘libido’. Se lui dice “sì”, allora mi faccio prescrivere un altro tipo di medicinale.

Il professore (riprende la lezione): Molti di noi uomini arrivano alla terza età “con la caldaia ancora accesa”, ma altri no.

Enzo: Dottò, questa libido, insomma, può anche calare?

Dudù: E’ come una specie di…svenimento, un rallentamento, una diminuzione…scusate il termine, dottò…del “tiraggio”?

Il professore: Eh sì, un calo…dovuto a una diminuzione di una sostanza chiamata “testosterone” che diminuisce con l’avanzare dell’età.

Enzo: Si può aumentare in qualche modo questo testosterone?

Il professore: Sì, si può aumentare per stimolare gli impulsi della libido, sebbene gli uomini ne hanno un quantitativo superiore alle donne…circa da 10 o 20 volte superiore.

Barby: Dottor Kemal, il testosterone lo possiamo prendere anche noi donne?

Il professore: Vi rispondo subito. La dottoressa Love, terapeuta ad Austin nel Texas, ha fatto un esperimento: ha assunto per 3 mesi supplementi di testosterone. Ebbene…

Barby: … sentiamo…cosa le è successo?

Il professore: La differenza è stata strabiliante. “E’ stata come la notte e il giorno”, ha dichiarato. “Pensavo costantemente a far l’amore. Mi era facile eccitarmi e volevo fare sesso con forte desiderio.”
Ma, attenzione, signori e signore miei…!

Enzo: Ahi, ecco il guaio…sentiamo!

Rosa: Non ci spaventate, prufessò!

Il professore: Sono spuntati dei peli in faccia alla dottoressa.. e le stava spuntando anche l’acne. E lei non voleva assolutamente questo inconveniente.

Barby: Solo sul viso…Gesu’…i peli sul viso: le sarebbe spuntata la barba!?

Rosa: Mamma mia! fammi fare la croce; questa è una cosa che non prenderò mai, stu testosterone…ci vulesse pure ‘a barba…Dudù!

Dudù: Forse, ne potresti provare un po’…e un po’ di barba non ti starebbe male.

Barby: Dottò, se uno si accorge che ne ha poco?

Il professore: Allora il partner che ne ha di più deve stimolare più intensamente il partner che ne ha di meno. Essere una persona con un basso livello di testosterone significa aver bisogno di stimoli più intensi per eccitarsi.

Barby: Enzo Enzo…non te lo dimenticare questo…ricordati: “stimoli più intensi”.

Enzo: Aspè…mò prendo un appunto!

Il professore: Calma…prego! Inoltre, lo stress, “ ‘e penziere” sono ostacoli pregiudicanti. Bisogna avere tempo, l’umore adatto e il cartello con la scritta “NON DISTURBARE” appeso alla maniglia della porta. I preliminari, non li dimenticate, altrimenti è solo un atto meccanico.
Al contrario, per la persona con una libido normale, media o alta lo stress non è un impedimento…è rilassante. Puoi sgobbare tutto il giorno, andare a letto tardi e avere voglia lo stesso. Il tuo partner con una libido più bassa ti dice: “Ma non sei esausta?” E la tua risposta è: “ E’ proprio per questo.”

Barby: Quante cose interessanti da sapere.

Rosa: Ci voleva proprio un corso così.

Il professore (continua): La suddetta dottoressa Love ha scritto un libro; in esso ha elencato nove suggerimenti per il partner con desiderio – libido maggiore, normalmente è l’uomo. Eccoli:

1- Sii esplicito nel chiedere sesso. La sua risposta dipenderà molto dal suo atteggiamento, se è romantico, amorevole o diretto, amabile o esigente. Tutto sta in come ti proponi.
2- Inizia il sesso partendo da amore e desiderio, non dall’abitudine. Sei sicuro di essere tu così interessato tutte le volte che lo tiri in ballo?

3- Diventa un esperto nel creare desiderio nella tua partner. Che cosa di preciso le piace di più. Chieditelo!

4- Accetta il fatto che la tua partner può avere bisogno di un “supplemento” di stimolazione. Qualunque cosa sia: cibo, un video, musica dolce, una fantasia, un giocattolo erotico. Le stai mettendo fretta? Non sovreccitare la tua libido.

Enzo: Bene, bene, interessantissimi questi suggerimenti…oh scusate l’interruzione…proseguite dottò!

Dudù: Non interrompiamo…Enzo!

Il professore: Signori, i commenti…dopo! Ascoltate gli altri suggerimenti.

5- Non sovreccitare deliberatamente la tua libido;

6- Rispetta certe limitazioni che ti impone la partner. Se non lo vuole fare in una certa posizione, assecondala in quella che lei preferisce.

7- Parlate con tono di voce carezzevole, sussurratele di stare tranquilla, dille che l’ami e che è la persona più importante della tua vita.

8- Che le carezze siano lente, morbide; sfiorala dappertutto…ma lentamente…non avere fretta nella maniera più assoluta.

9- Non confondere l’impulso sessuale con l’Amore. Quando Lei ti respinge, non prendere il suo rifiuto franco e totale come un’offesa personale. E’ più facile a dirsi che a farsi, ma le parole e i gesti aiutano.

Ecco i suggerimenti. Qualcuno vuol fare domande?

Enzo: Sì, direi che entrambi i partner debbano assumersi più responsabilit quando c’è una differenza di desiderio sessuale, cioè se la libido è diversa. Se il loro impegno è quello di restare insieme e rendere più felice il loro matrimonio, oppure il loro connubio INSIEME; è necessario che partecipino attivamente alla soluzione del problema.

Il professore: Ben detto, signor Enzo. E lei, signor Ducky, che ne dice?

Dudù: Io aggiungerei che nella convivenza d’amore” ci dovrebbe essere la massima intimità e disponibilità di entrambi i partner. Ma dopo che avranno creato uno spazio per il sesso e l’avranno fatto funzionare per entrambi, la differenza può scomparire. “Una volta avviata la magia dell’eccitazione, il gioco si svolge alla pari.

Rosa: E io, non per niente, lo voglio proprio dire…mi piace giocare.

Barby: Ro’, come fai, ma senti…mi hai letto nel pensiero. Io quando non gioco cu ‘a libido non mi sento bene. Enzo mi conosce bene. Io sono una donna femmena, femminile pure, amorevole e amabile…e concludo dicendo…giocherei tutti i giorni…una libido oggi…una libido domani e chi è più felice di me?!

Enzo: Dottor Kemal, abbiate pazienza...non ci fate caso…quando arriva la primavera, fa sempre così…saranno le ombre della sera o le fasi lunari. E nessuno la può cambiare. Sapete che dice ogni tanto…tu ti stai allontanando…!

Il professore: Forse ha problemi di vista. La porti da un ottico e la faccia visitare: non si sa mai.

Ducky: Io non me ne intendo, ma secondo me…le sarà ingrossata la libido.

Il professore: Non diciamo sciocchezze, signor Dudù, la libido non s’ingrossa semmai aumenta d’intensità.

Enzo: Comunque, a me Barby piace così…è un po’ pazzerella.

Ducky: Enzo, se non ti offendi, io Barby e Rosa, parlando con rispetto, le metterei in una gabbia di ferro.

Enzo: Quasi quasi lo farei, ma in una gabbia…dorata.


Il professore: Signori corsisti, siete di una simpatia unica e perciò ogni tanto non mi lamento se mi interrompete. Insomma, riconosco e apprezzo la vostra simpatia. Bene, la lezione è finita.

Tutti si scambiano i saluti. Il professore scompare con la sua borsa. I quattro amici escono per rispettare il rito sabatino della pizza.

Enzo