IL SITO DI ASSANGE
Wikileaks, nuovi file sull'Italia
"Politici non combattono mafia"
Scetticismo anche sul Ponte sullo Stretto: "Mancano le strade".Rivelazioni sull'Afghanistan: le province sotto controllo italiano erano nel mirino dei razzi talebani. Alcuni gruppi di terroristi avrebbero operato sotto direttive del governo iraniano
Julian Assange, fondatore di WikiLeaks
Dall'Afghanistan alla mafia, nuove clamorose rivelazioni sull'Italia dai file di Wikileaks.
Scarso impegno contro la mafia. "Anche se le associazioni imprenditoriali, i gruppi di cittadini e la Chiesa, almeno in alcune aree, stanno dimostrando promettente impegno nella lotta alla criminalità organizzata, lo stesso non si può dire dei politici italiani, in particolare a livello nazionale" scrive J. Patrick Truhn, console generale Usa a Napoli, in un dispaccio del giugno 2008. "Come ci ha ricordato Roberto Saviano, il tema (della lotta alla criminalità organizzata, ndr) è stato virtualmente assente dalla campagna elettorale di marzo-aprile" continua Truhn. Il diplomatico suggerisce a Washington di "lavorare per fare presente al nuovo governo che la lotta al crimine organizzato è una seria priorità del governo Usa, e che i drammatici costi economici della criminalità sono un argomento convincente per una azione immediata".
L'incontro con lo scrittore. ""Quelli che lottano contro la mafia - sottolinea il console
- hanno bisogno di essere considerati come dei modelli reali. E Saviano può ben essere su questa strada". Lo scrittore infatti "appare regolarmente sulla stampa e sui media radiotelevisivi non come un'autorità per la gente, ma - ed è più importante - come una bussola per coloro che sono disposti ad ascoltare". Infine il dispaccio riporta
un incontro tra il diplomatico e lo scrittore. "Quando gli abbiamo chiesto come il governo degli Usa, al di là della cooperazione giudiziaria, potrebbe supportare al meglio la lotta al crimine organizzato, Saviano, in aprile, ha risposto: 'Solo parlando della questione, le date una credibilita' che il resto del mondo, italiani inclusi, non può ignorare".
L'allarme 'ndrangheta. "Se la Calabria non fosse parte dell'Italia, sarebbe uno Stato fallito. La 'ndrangheta controlla infatti "vaste porzioni del suo territorio e della sua economia". "Loiero (ex presidente della Regione ) non è stato in grado di offrire nessuna soluzione alle difficoltà della regione. Quando gli è stato chiesto come immaginava utilizzare i circa 14 milioni di euro che l'Ue aveva stanziato per la Calabria, ha dato una vaga risposta e ha cambiato argomento".
I preti "eroici". "La Chiesa cattolica viene criticata per non assumere una forte posizione pubblica contro il crimine organizzato. Uno dei pochi preti che lo ha fatto, padre Luigi Merola, è ora sotto scorta, così come il vescovo di Piazza Armerina Michele Pennisi" scrive Truhn, che suggerisce a Washington di "cercare cooperazione nel Vaticano".
Il Ponte sullo Stretto non serve. Il ponte sullo Stretto "servirà a poco senza massicci investimenti in strade e infrastrutture in Sicilia e Calabria" scrive J. Patick Truhn, console generale Usa a Napoli in un dispaccio del giugno 2009 in cui si analizza la situazione in Sicilia, dopo lo scontro politico tra Raffaele Lombardo e "il partito del premier Silvio Berlusconi". Il "grandstanding" (teatrino) politico ha "bloccato una operazione di trivellazione per gas lo scorso anno e minaccia di rinviare un importante sistema di comunicazione satellitare della Marina statunitense".
Afghanistan, 2007. I missili dell'Iran erano puntati contro obiettivi nelle province afghane sotto comando italiano, Herat e Farah. Tra i bersagli anche il Prt di Farah, gestito dagli americani. Nei nuovi file di Wikileaks si legge: "Gli iraniani hanno detto di aver puntato i missili contro questi bersagli perchè si aspettano un attacco statunitense contro la Repubblica islamica".
Dai dispacci emerge anche che alcuni gruppi talebani "operano sotto direttive emanate dal governo iraniano", e non solo: "Il governo iraniano ha dispiegato truppe lungo il confine con il distretto di Ghoryan nella provincia di Herat" si legge nel file, "e pianifica di offrire supporto agli insorti".
I file. Nel dispaccio militare Usa datato 24 giugno 2009 si può leggere che: "Il gruppo talebano di Gholam Yahya Akbary (GYA) è in possesso di alcuni razzi iraniani e mine a pressione per lanciare attacchi nel distretto di Ghozareh, a sud di Herat. Il gruppo ha ricevuto tutto l'equipaggiamento ed i finanziamenti dall'Iran, e dimostra le sue attività alla Repubblica islamica, talvolta sparando razzi e granate su Camp Arena e altri obiettivi". A luglio 2009, kamikaze arrivati da "Iran e Pakistan" e "coordinati da figure di primo piano dell'intelligence iraniana" pianificavano attacchi suicidi a Herat.
In un altro file datato agosto 2009, si riferisce che il GYA "ha ricevuto sostegno finanziario da un alto ufficiale dell'intelligence iraniana, e progetta attacchi contro la città e l'aeroporto di Herat dopo le elezioni". Dispacci confermati dalla cronaca: in quelle settimane si contarono almeno due attacchi a colpi di razzi contro Camp Arena, senza fortunatamente causare vittime nè danni.
Talebani e armi. In altri file, si delineano le attività di addestramento dei talebani all'uso e all'assemblaggio dei micidiali Ied. In un dispaccio del settembre 2009 si fa riferimento a "sei mine anticarro molto potenti ricevute dall'Iran" che i talebani "utilizzeranno contro le forze della coalizione internazionale o esponenti di spicco della polizia afghana
L'allarme 'ndrangheta. "Se la Calabria non fosse parte dell'Italia, sarebbe uno Stato fallito. La 'ndrangheta controlla infatti "vaste porzioni del suo territorio e della sua economia". "Loiero (ex presidente della Regione ) non è stato in grado di offrire nessuna soluzione alle difficoltà della regione. Quando gli è stato chiesto come immaginava utilizzare i circa 14 milioni di euro che l'Ue aveva stanziato per la Calabria, ha dato una vaga risposta e ha cambiato argomento".
I preti "eroici". "La Chiesa cattolica viene criticata per non assumere una forte posizione pubblica contro il crimine organizzato. Uno dei pochi preti che lo ha fatto, padre Luigi Merola, è ora sotto scorta, così come il vescovo di Piazza Armerina Michele Pennisi" scrive Truhn, che suggerisce a Washington di "cercare cooperazione nel Vaticano".
Il Ponte sullo Stretto non serve. Il ponte sullo Stretto "servirà a poco senza massicci investimenti in strade e infrastrutture in Sicilia e Calabria" scrive J. Patick Truhn, console generale Usa a Napoli in un dispaccio del giugno 2009 in cui si analizza la situazione in Sicilia, dopo lo scontro politico tra Raffaele Lombardo e "il partito del premier Silvio Berlusconi". Il "grandstanding" (teatrino) politico ha "bloccato una operazione di trivellazione per gas lo scorso anno e minaccia di rinviare un importante sistema di comunicazione satellitare della Marina statunitense".
Afghanistan, 2007. I missili dell'Iran erano puntati contro obiettivi nelle province afghane sotto comando italiano, Herat e Farah. Tra i bersagli anche il Prt di Farah, gestito dagli americani. Nei nuovi file di Wikileaks si legge: "Gli iraniani hanno detto di aver puntato i missili contro questi bersagli perchè si aspettano un attacco statunitense contro la Repubblica islamica".
Dai dispacci emerge anche che alcuni gruppi talebani "operano sotto direttive emanate dal governo iraniano", e non solo: "Il governo iraniano ha dispiegato truppe lungo il confine con il distretto di Ghoryan nella provincia di Herat" si legge nel file, "e pianifica di offrire supporto agli insorti".
I file. Nel dispaccio militare Usa datato 24 giugno 2009 si può leggere che: "Il gruppo talebano di Gholam Yahya Akbary (GYA) è in possesso di alcuni razzi iraniani e mine a pressione per lanciare attacchi nel distretto di Ghozareh, a sud di Herat. Il gruppo ha ricevuto tutto l'equipaggiamento ed i finanziamenti dall'Iran, e dimostra le sue attività alla Repubblica islamica, talvolta sparando razzi e granate su Camp Arena e altri obiettivi". A luglio 2009, kamikaze arrivati da "Iran e Pakistan" e "coordinati da figure di primo piano dell'intelligence iraniana" pianificavano attacchi suicidi a Herat.
In un altro file datato agosto 2009, si riferisce che il GYA "ha ricevuto sostegno finanziario da un alto ufficiale dell'intelligence iraniana, e progetta attacchi contro la città e l'aeroporto di Herat dopo le elezioni". Dispacci confermati dalla cronaca: in quelle settimane si contarono almeno due attacchi a colpi di razzi contro Camp Arena, senza fortunatamente causare vittime nè danni.
Talebani e armi. In altri file, si delineano le attività di addestramento dei talebani all'uso e all'assemblaggio dei micidiali Ied. In un dispaccio del settembre 2009 si fa riferimento a "sei mine anticarro molto potenti ricevute dall'Iran" che i talebani "utilizzeranno contro le forze della coalizione internazionale o esponenti di spicco della polizia afghana
Wojtyla beatificato il primo maggio 2011
Papa firma decreto che riconosce il miracolo
CITTA' DEL VATICANO - A sei anni dalla morte, avvenuta il 2 aprile del 2005, Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, sarà beatificato il primo maggio di quest'anno. Benedetto XVI infatti ha derogato alle norme canoniche che prevedono si aspettino cinque anni dalla morte per aprire il processo canonico per la beatificazione.
"La beatificazione di Papa Wojtyla ad appena sei anni dalla morte è stata resa possibile da una 'corsia preferenziale' voluta da Benedetto XVI, che aveva anche dispensato dall'attesa dei cinque anni per avviare il processo. Ma nessuno sconto è stato fatto nelle procedure e negli accertamenti durante il processo canonico, che anzi è stato particolarmente scrupoloso", ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.
L'annuncio della beatificazione di papa Wojtyla è stato dato con la promulgazione del decreto che attribuisce un miracolo all'intercessione di Giovanni Paolo II, la guarigione dal "morbo di Parkinson" di suor Marie Simon Pierre Normand. Padre Lombardi ha annunciato che il rito avverrà il primo maggio, nella Domenica in Albis, cioè la prima successiva alla Pasqua, nella quale lo stesso Karol Wojtyla ha istituito la festa della Divina Misericordia. Nel 2005, il 2 maggio, la morte del Papa avvenne alla vigilia di questa festa, anzi quando era liturgicamente iniziata con i primi vespri. "E' importante notare che il motivo della scelta - ha spiegato Lombardi - è legato a questa coincidenza liturgica".
SI RIDE , SI PIANGE
LA CANZONE DI OGGI
IN ITALIA...FABRI FIBRA-GIANNA NANNINI