mercoledì 12 dicembre 2018

FIABE MODERNE E FAVOLE ANTICHE







Spesso quando pensiamo alle fiabe è scontato il motto ” e vissero per sempre  felici e contenti”. Ma è proprio cosi? Un motto troppo carico di aspettative.
Credo che molte donne inseguano “l’ happy ending”  (e il principe) a tutti i costi, perdendo pero’ di vista la loro felicità e rimanendo puntualmente deluse. Ecco una fiaba “divertente” segnalata da Maria



LA FAVOLA DELLA PRINCIPESSA ( EMANCIPATA) E DEL RANOCCHIO

C’era una volta in un paese lontano una principessa bellissima, indipendente e sicura di sé. 

Un giorno, durante una passeggiata non lontano dal suo castello stava osservando un rospo in un laghetto quando a un tratto il rospo le saltò addosso e le disse: “Elegantissima Signora, un tempo io ero un bel principe, ma un giorno una strega cattiva mi ha fatto un incantesimo e mi ha trasformato in un rospo. Basterebbe un tuo bacio a farmi ritornare il bel principino che ero una volta. Poi potremo sposarci e andare a vivere nel castello di mia madre, dove tu preparerai i miei pasti, laverai e stirerai i miei panni, darai alla luce i miei figli e li crescerai. È così sarai felice fino alla fine dei tuoi giorni.” 



La sera stessa la principessa sorrideva sorseggiando uno chardonnay davanti a un piatto di cosce di rana fritte, in una leggera salsa di cipolle al vino bianco.




Poi ci sono le fiabe che spaventano. Molto piu’ “crude” rispetto a quelle che con il tempo sono state edulcorate, grazie ai classici film d’animazione della Disney . Molti di questi film, in genere, si ispirano alle più celebri fiabe di derivazione popolare ma se diamo un’occhiata alle versioni originali scopriamo che il lieto fine non era così doveroso e scontato. Leggete un po’…

Biancaneve



La fiaba scritta dai Fratelli Grimm nel 1812 era leggermente diversa da quella che conosciamo: la regina era la madre di Biancaneve, voleva mangiare i suoi polmoni e il suo fegato per provare la sua morte. Alla fine deve danzare in un paio di scarpe di ferro caldo fino alla morte.

La bella addormentata



Esistono molte versioni della fiaba, tra cui “Sole, Luna e Talia” di Giambattista Basile risalente al 1634 in cui si affrontano argomenti non proprio per bambini.



Nella versione di Basile infatti la protagonista viene stuprata dal principe e rimane incinta di due gemelli, che nasceranno mentre ancora lei è addormentata. Senza parole? È la giusta reazione.

La principessa e il ranocchio



Chi ha letto la versione dei Fratelli Grimm, sa che ne “Il principe ranocchio” il rospo inganna la principessa per raggiungere un accordo con lei. Le sue richieste iniziano a diventare sempre di più e sempre più grandi, fino a quando il ranocchio non chiede alla principessa di poter dormire nel suo letto e lei, indispettita, decide di scaraventarlo con uno schiaffo contro il muro. A quel punto lui si trasforma in principe.

La bella e la bestia




Nella versione tedesca della fiaba di Ludwig Bechstein, la bestia diventa il compagno di letto della protagonista, la coccola e la bacia.  Ma lei farà una brutta fine, annegata dalle sorellastre nella vasca da bagno ma anche loro avranno una punizione e saranno trasformate in colonne di pietra.

Cenerentola



Anche in questo caso rimane la firma dei Grimm, le sorellastre di Cenerentola si tagliano parte del piede per riuscire a far calzare la scarpa, alla fine gli uccelli cavano via i loro occhi.

Rapunzel



La storia di “Raperonzolo” raccontata dai Fratelli Grimm nel 1812 il principe andava a trovare Raperonzolo così spesso che alla fine lei rimase incinta e i suoi vestiti diventarono troppo stretti, per questo motivo decise di cederli alla strega. Anche lei, come la Bella Addormentata, ebbe due gemelli.

La Sirenetta



La storia originale è di Hans Christian Andersen, la protagonista soffre moltissimo quando cammina, i suoi passi vengono paragonati al camminare su lame taglienti ma per amore decide comunque di danzare per il principe. Quando lui si innamora di un’altra donna, la Sirenetta decide di non ucciderlo per salvarsi ma muore e si dissolve in schiuma.



Annamaria

lunedì 10 dicembre 2018

SFERA EBBASTA, IL TRAPPER CHE SI CREDE UNA ROCKSTAR





Spesso, quando scelgo i video con le canzoni da inserire qui sul blog, mi imbatto in alcune canzoni di questi rapper e trapper: il numero di visualizzazioni è enorme.
Tra questi anche le canzoni scritte da Sfera Ebbasta, oggi al centro della cronaca per la tragedia avvenuta in una discoteca delle Marche.
Ovviamente lui non c' entra nulla con quanto è avvenuto.
Purtroppo, come sappiamo, la serata è costata la vita a sei persone: cinque minorenni tra i quattordici e i sedici anni e una madre di trentanove anni.
Rispetto e dolore per questa madre che lascia quattro figli ancora piccoli.
Pero', mi permetto una breve riflessione: come si fa a portare una bambina di 10 anni in una discoteca, attirati dalla presenza di un soggetto (trapper) ventiseienne che non è la versione maschile di Selena Gomez o Benju & Fede ma un "idolo" che scrive testi che promuovono le droghe, la ricchezza ostentata e soprattutto sessisti?
Dieci anni è ancora piccola. Anche se capisco che già a questa età si comincia a seguire i propri artisti preferiti. 
Qualche album di Ebbasta è stato premiato e spero i premi non siano riferiti ai testi orrendi come "Hey Tipa", un inno alla violenza sessuale, ma al numero elevato di vendita.
Ecco alcune strofe:

 “Quanto sei porca / dopo una vodka / me ne vado e lascio un post-it sulla porta/ Le more, le bionde, le rosse, le mechesate / vestite da suore o con le braccia tatuate/ le alternative, le snob pettinate, spettinate sotto le lenzuola ubriache..sono una merda ragiono col cazzo, oggi ti prendo domani ti lascio."

A Meglio se smetti ,invece, dedicata a un suo rivale di egual spessore che fa: “Rimani calmo è inutile che ti arrabbi / rolla una bomba e dopo dormi che si è fatto tardi” e...
poi ancora con Ricchi per sempre la cui altissima moralità fa dire “Scelgo una tipa, nessuna dice di no / Me la portano in camera con una Vodka”. Eccetera.

Cari genitori ma dove portate i vostri bambini? 
Capisco che è difficile ma è necessario un intervento, garbato, quando vi accorgete cosa proclama l'idolo dei vostri figli, onde evitare sorprese spiacevoli. (anche se, ribadisco, le canzoni nulla hanno a che fare con la tragedia in discoteca.) 
A questa età si assorbono come spugna i valori educativi e... potrebbero sfuggirvi... 


Annamaria