sabato 9 gennaio 2010

METEO e.... non solo









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QUESTA BARZELLETTA MI E' STATA MANDATA DA UN AMICO DEL BLOG
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 DUE SUORE


Una era soprannominata Sorella Matematica  (SM)  e l'altra era soprannominata Sorella Logica  (SL )

Sta facendosi buio e le due suore sono ancora lontane dal convento. 


SM:   Hai notato che un uomo ci sta seguendo da esattamente 38 minuti e mezzo? Mi chiedo cosa voglia da noi...

SL:  È logico. Ci vuole  ****

SM:  Oh, no! Di questo passo ci raggiungerà in 15 minuti al massimo. Cosa possiamo fare? 

SL:  La sola cosa logica da fare è camminare più veloce.

 Poco più tardi...  
 
SM:  Non sta funzionando... 

SL:  Naturalmente non funziona. L'uomo ha fatto la sola cosa logica: ha cominciato a camminare più velocemente anche lui. 

SM : E allora cosa facciamo? Di questo passo ci raggiungerà in un minuto! 

SL:  La sola cosa logica da fare è dividersi: tu vai da questa parte e io da quest'altra. Non può seguirci entrambe.

Così l'uomo decide di seguire  Sorella Logica.  

Sorella Matematica  arriva al convento e comincia a preoccuparsi per Sorella Logica

Infine  Sorella Logica  arriva. 


SM:  Sorella Logica ! Grazie al cielo sei qui! Cosa è successo?

SL : È successa la sola cosa logica: l'uomo non poteva seguire entrambe e così ha seguito me.

SM : Sì, sì! Ma cosa è successo dopo? 

SL : La sola cosa logica: io ho cominciato a correre più veloce che potevo e lui ha cominciato a correre più veloce che poteva.


SM : E? 

SL  : Ed è successa la sola cosa logica: mi ha raggiunta. 

SM  : Oh, signore! Cosa hai fatto? 

SL  : La sola cosa logica da fare: mi sono alzata il vestito. 

SM  : Oh, Sorella! Cosa ha fatto l'uomo? 

SL : La sola cosa logica da fare: si è tirato giù i pantaloni. 


SM:  Oh, no! Cosa è successo dopo? 

SL  : Non è logico, sorella? Una suora con il vestito alzato corre più veloce di un uomo con i pantaloni abbassati. 



E per quelli che pensavano fosse una barzelletta sporca, 

Subito 2 avemarie! 






giovedì 7 gennaio 2010

IL NUOVO PARTITO DELL'AMMMMORE

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Silvio Berlusconi , copia l'idea del Partito dell'Amore a Cicciolina e Moana Pozzi. Il premier non esclude addirittura l'ipotesi di cambiar nome al Pdl. In un impeto d'entusiasmo Pier Luigi Bersani lo segue. Lui non può cambiare nome al Pd, perchè non è cosa sua, ma in compenso può tubare al telefono con il Cavaliere.



 Smentite ufficiali a parte (che, come è noto, valgono quel che valgono), c'è una corrispondenza d'amorosi sensi tra Berlusconi e il segretario del Pd. Niente più odio, vendette, insulti e demonizzazioni, promettono i due. Ma è mai possibile? Sorge, legittimo, il sospetto che si tratti del solito gioco del cerino. Sorge, legittimo, il sospetto, che anche a quel gioco il Cavaliere alla fine riesca a "fregare" i dirigenti del Pd.

  Intanto nel suo partito dell'Amore ha imbarcato la pornostar Cicciolina (che ha avanzato la sua candidatura a tornare in politica se il Pdl dovesse cambiare nome). Sostituirà Gianfranco Fini, visto che i parlamentari organici al presidente della Camera minacciano da qualche giorno la scissione?

 

http://www.clarence.com/satira/manolibera/gallery/Manifesti_Elettorali/Forza_Italia/amore.jpg

Ecco cosa riporta il blog di B. Grillo..


E' caduto il muro delle ideologie. Non più comunisti, socialisti, fascisti. Sono scomparse anche le lotte di classe. E' rimasta solo la classe unica. Quella che fa il cavolo che le pare e che ha creato il Partito dell'Amore. Non solo nel senso di mignotte e trans, ma anche del Bene contro il Male, del Perdono contro l'Odio. Un partito trasversale, ecumenico, a cui possono aderire tutti i cittadini di Buona Volontà. Soprattutto chi evade le tasse più degli altri. Chi ama lo fa per passione, mai per sè, sempre per il prossimo. Rimette i peccati a chi prova sincero pentimento, si chiami Tartaglia o Maiolo, ma non ai pentiti come Spatuzza. E' un'incongruenza mafiosa, ma per non finire in galera si possono fare delle piccole eccezioni. Chi ama detesta disturbare l'Anima del popolo con le Brutte Notizie, fargli sapere quello che del resto intuisce già da solo: Crisi, Disoccupazione, Povertà. Il Dizionario del Partito dell'Amore ha eliminato le Brutte Parole, quelle che lo riguardano da vicino: Mafioso, Piduista, Puttaniere, Inciucista, Corruttore. Porta con sè un Dizionario Leggero (il Devoto-Bondi) e si esprime sempre con le stesse semplici parole capite dal Popolo: "Tutto va bene, in caso contrario la colpa è dei comunisti". Il Partito dell'Amore coopta chiunque voglia partecipare alla ricostruzione del Paese e del suo conto corrente, ama chi lo ama: Violante, Casini, Bersani. "Ama e fa ciò che vuoi!". Chi l'ha detto? E' la sintesi del loro Programma: "Ama, chiagni e fotti". L'ipocrisia è un atteggiamento che non appartiene ai Veri Amanti della democrazia. Hanno i capezzoli di Capezzone, il neurone (l'unico) di Gasparri, la lingua a novanta gradi di Cicchitto, il cuore trafitto di D'Alema, il profilo sereno di Napolitano. La loro idea di politica è il Lodo, una parola dolce che li manda assolti, riverginati. Non sentirete mai parole di violenza da parte dei Veri Amanti, se non verso i violenti, i peccatori di Giustizia, i fomentatori dei morti di fame. I Martiri del partito dell'Amore sono morti latitanti, come Craxi, ma più spesso condannati in vita. Come i cristiani delle origini hanno avuto i loro luoghi di passione, al posto del Colosseo, Regina Coeli e San Vittore. Luoghi Santi dai quali, una volta usciti, li aspetta il Paradiso delle cariche pubbliche, l'elevazione al Cielo dei tangentisti. Se l'apripista Cicciolina amava cum gaudio, questi ci fottono cum summo gaudio. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. 





ANNAMARIA...a dopo

... vignetta del giorno




IL DOLORE, scritto da S. MIGLIORE

IL DOLORE (scritta nel lontano 1968)
http://www.fendy.it/dolore.jpg

Il dolore amico mio
È dire a un bambino che piange
Perché vuole sua madre
“tua madre non c’è.”
il dolore amico mio
è strappare una mamma
un bambino che soffre
e che sta per morire.

http://storage.msn.com/x1pM0jCSUoiRhDJ9CmQvd9YiIGzaxB1BbAFUzoqy7mU9NMhzmkfHS-x4t3nbiDcAya7ZXk368qQn4hejZSzPDLoqY2puKkq7ssrGXmP98CZ2H7lnwnWS-RghuPV5mFnWW2M
Il dolore amico mio
È dire a una donna
“ti amo” amarla…..
e poi dirle “non t’amo.”
Il dolore amico mio
È amare una donna
Che non riesci a capire
Perché ancora bambina.
Il dolore amico mio
Ti lascia solo
Parli e nessuno ti ascolta
Ascolti e nessuno ti parla.
Perché amico mio
Mi chiedi cos’è il dolore ?
La vita che nasce la vita che muore ?
Perché lo chiedi a me ?
Anch’io sono nato e devo morire
Anch’io devo soffrire.
Il dolore amico mio
Non è qualcosa della tua vita
Il dolore ………………E LA VITA.


totò 
 http://devilrogh.altervista.org/cuore_dolore_.JPG


TUTTE LE DONNE HANNO IL PUNTO "G" .. dott V. Puppo

Amici, ma sopratutto amiche, ecco pronta la replica del nostro caro amico sessuologo dott V. Puppo, a proposito del famigerato punto "G"!...riferimento all'articolo pubblicato il 5/01/2010- e 7/11/2009

 http://unionesarda.ilsole24ore.com/foto/ArticoloSezione/268576.jpg





Il King's College di Londra ha fatto uno studio su 1800 donne non riuscendo a trovare prova dell'esistenza del mitico punto G, che sarebbe un'immaginazione delle donne, incoraggiata dalle riviste e dai terapisti sessuali.
Gli autori dell’articolo, uno studio su 900 coppie di gemelle britanniche,  pubblicato dal Journal Sexual Medicine, Burri et al. concludono: “we postulate that the reason for the lack of genetic variation - in contrast to other anatomical and physiological traits studied - is that there is no physiological or physical basis for the G-spot.”, quindi come era stato concluso anche nel congresso internazionale sulla sessualità femminile ISSWSH, a Firenze nel febbraio 2009: “non esiste alcuna base fisiologica o fisica per il punto G”!
Bisogna precisare che in nessun libro di anatomia umana c’è scritto qualcosa sul punto G e che Grafenberg nel suo articolo del 1950 non ha scritto niente di un "punto" vaginale sensibile o di un orgasmo dovuto alle ghiandole intra-uretrali.


Il punto G è stato inventato trenta anni fa, da Ladas, Whipple e Perry, questi tre “sedicenti esperti” (come li hanno definiti nel 1985 Masters e Johnson) hanno ripreso dall’articolo di Grafenberg due frasi non correlate e da due pagine diverse dell’articolo del 1950, e le hanno diciamo “mischiate”:
- la prima frase descrive la parete uretrale che al suo interno presenta un corpo cavernoso simile al corpo cavernoso dell’uretra maschile, che all’orgasmo sporge in vagina perché è in erezione come nei maschi, sporgenza più evidente nella vagina a livello del collo della vescica;
- la seconda frase è stata ripresa dalla pagina successiva dell’articolo di Grafenberg, che spiega come anche le donne possono emettere all’orgasmo del liquido che è “solo una secrezione delle ghiandole intra-uretrali” (ghiandole dette oggi anche prostata femminile).
I tre “opportunisti” quindi hanno fatto una specie di mixer con queste due frasi, e hanno inventato il punto G, dicendo che erano le ghiandole che si ingrandivano e sporgevano sulla parete anteriore della vagina alcuni centimetri in profondità, e che era, questa parte dell’uretra, una zona erogena presente solo in alcune donne come a loro risultava dopo aver intervistato alcune donne, e i mass-media poi hanno fatto il resto.
Insomma per qualsiasi professore di anatomia e per chi ha letto davvero tutto l’articolo di Grafenberg è evidente che si tratta solo di una grande “bufala” (e business…, o una “truffa” sulla pelle delle donne, come affermano alcuni?).


Domanda: ma il Dr Jannini afferma di aver fotografato il punto G?
Primo, un conto è quello che Jannini dice ai mass-media, un altro quello che veramente è stato pubblicato nel Journal Sexual Medicine: c’è stato qualche sessuologo o giornalista che ha verificato, letto tutto l’articolo di Jannini?
Chiaramente nessuno lo ha letto, visto che ne hanno parlato i mass-media di tutto il mondo, non solo, spesso è stata pubblicata una figura diversa da quella che effettivamente è presente nell’articolo di Jannini. Infatti nell’articolo di Jannini c’è una semplice ecografia (basta chiederlo anche a un esperto in ecografie o a un professore di anatomia, e poi, come tutti sanno, con una ecografia non si possono vedere ghiandole!) con delle punte di freccia lungo tutto il setto tra l’uretra e la vagina e lungo tutto il setto tra la vescica e la vagina, quindi non c’è una figura che mostra un punto particolare tra l’uretra e la vagina.
Leggendo tutto l’articolo di Jannini si può notare altre cose, prima di tutto che ci sono scritte tre definizioni diverse di punto G e tutte e tre sono sbagliate, perché come tutti sanno il punto G di Ladas, Whipple e Perry, sono le ghiandole chiamate oggi prostata femminile, secondo che ci sono molti errori scientifici e anche bibliografie non appropriate, quindi sorge subito la domanda: perché il Journal of Sexual Medicine lo ha pubblicato?
Inoltre c’è un’altra cosa molto grave che Jannini, diciamo, omette nelle interviste degli ultimi mesi, nel febbraio 2009 a Firenze si è svolto un congresso mondiale sulla sessualità femminile, dove c’è stato un dibattito sul punto G: la conclusione è stata contro Jannini, cioè il punto G non esiste:
perché i mass-media di tutto il mondo non hanno riportato questa importante notizia?
Che il punto G non esiste si può capire anche da un’altra grande bufala, di altri opportunisti: da qualche tempo dei sessuologi, tra cui anche Jannini, stanno pubblicizzando un intervento per ingrandire il punto G, con una iniezioni di collagene o acido ialuronico (da rifare ogni sei mesi…), così è più sporgente in vagina e più facile da riconoscere con le dita, ma cosa c’è scandaloso in questo? Che l’iniezione è fatta tra la vescica e la vagina, non nell’uretra dove dovrebbe esserci il punto G come “loro” dicono, anche perché sanno che nell’uretra femminile non si può mettere niente altrimenti si comprometterebbe l’uscita dell’urina all’esterno.
Quindi si pubblicizza un “intervento” inutile e che può essere anche dannoso per le donne, come scrive anche l’associazione di ginecologi americani, in un loro articolo pubblicato in una rivista specialistica di ginecologia tre anni fa, e c’è da chiedersi perché anche questa denuncia dei ginecologi, questo avvertimento per i sessuologi, non è stata divulgata dai mass-media e dai sessuologi?
Jannini ha replicato allo studio Inglese con frasi non scientifiche e in alcuni casi "oltraggiose" per gli autori: "Non è detto che il punto G abbia un'origine genetica ...considerando che il clitoride è tra gli organi più sensibili al testosterone" (Jannini comincia anche a "vaneggiare": cosa c'entra il clitoride con il punto G di Whipple?); in www.iltempo.ilsole24ore.com con: "Glielo avevo detto a Tim Spector che il metodo da lui utilizzato non era adatto. Ma è andato avanti lo stesso, credo sostanzialmente per farsi pubblicità" (???...), ma se è Jannini che pensa solo a pubblicizzare ormoni, farmaci (e interventi inutili...), come fa ad avere il coraggio di criticare questa ricerca su 1800 donne, quando il suo articolo è con solo 9 donne che "avrebbero" un orgasmo “vaginale” al mese?


In conclusione, in punto G non esiste, il nome di Grafenberg non deve essere più usato, per chi continua a crederci si deve usare “punto di Whipple/Jannini.
Con una corretta stimolazione sessuale tutte le donne possono avere uno o più orgasmi sempre: l’orgasmo è essenziale per la salute sessuale delle donne, e deve essere sempre presente quando fanno l’amore, esattamente come accade nei maschi!
In educazione sessuale si devono spiegare certezze per tutte le donne e non ipotesi, e la definizione di rapporto sessuale completo deve essere orgasmo per entrambi i partner sempre, con o senza il rapporto vaginale (e che vale per tutti gli esseri umani!), questo deve essere solo un aspetto del fare l’amore e le donne devono sapere che la contemporanea stimolazione del clitoride con le dita durante il rapporto vaginale permette l’orgasmo sempre a tutte le donne anche alla prima volta e dopo la menopausa (per approfondire, vedi i video in youtube/newsexology e il video della mia intervista alla trasmissione di Morelli: “Jannini vs Puppo-Intervista su come è stato inventato il punto G-la bufala di Jannini”, in http://www.youtube.com/watch?v=AJYVP1P5WAg ).


Vincenzo Puppo
Medico - Sessuologo
Centro Italiano di Sessuologia

http://images-srv.leonardo.it/progettiweb/madkid/blog/punto_g_260_02.gif

Tutte le donne hanno il punto G!





 un monologo  di Franca Rame.Esilerante e comico!!




ANNAMARIA...a dopo




 


LA BRUNA MUSA


-->
* * *
Ogni tramonto si ravviva
quando la bruna Musa t'ispira.
La vita è più leggera,
si ritemprano le forze
come un atleta
che ardisce trionfare.
La gioia in quel momento
ti eleva al di sopra delle nuvole
circumvagando l'etere
senza alcun impedimento.
La bruna Musa,
eterna giovane bellezza
quando sussurra desideri
di canto e musica
fresche e nuove brezze,
come un vibrante diapason
il cuore con alti e bassi
si armonizza lieve
e il fiele diventa miele.

PINO

mercoledì 6 gennaio 2010

DEDICA PER LORENZO:LA CARA VECCHIETTA..

.AUGURO BUONA EPIFANIA A TUTTI!! E dedico questo simpatico raccontino, scritto da M., al mio caro amico Lorenzo che è presente quotidianamente con i suoi commenti.




La cara vecchietta era molto stanca: erano giorni e giorni, che lavorava per preparare le calze e i pacchetti di carbone dolce per tutti i bambini del mondo. Finalmente aveva terminato il suo lavoro e aveva esaurito tutte le sue consegne. Era distrutta. Si guardò allo specchio e si vide veramente vecchia e brutta… e aveva un appuntamento per cenare con Babbo Natale! Anche lui era in vacanza e per qualche mese poteva rilassarsi e godersi le meritate ferie.
Adesso, però, la Befana doveva cercare di sistemarsi un po’ prima del suo appuntamento, Per prima cosa, pensò di rilassarsi con un bagno caldo e una sana lettura… ah! che sollievo! Adesso si ragiona! Non c’è niente di meglio per rilassarsi un po’. Un bagno caldo e profumato e letture istruttive, pensò la dolce vecchietta, mentre sfogliava il nuovo calendario dei California Dream Men. Quelli sì, che erano pieni di salute e in forma, … devono essere davvero dei bravi ragazzi!… pensò asciugandosi gli occhi.
Adesso vediamo di darci una sistemata… si disse la Befana alzandosi dalla Jacuzzi e cospargendosi di Chanel N°5. Se aveva funzionato per Marylin… avrebbe funzionato anche per lei. In fin dei conti, cosa aveva Marylin che io non ho?!?





Dopo aver indossato il nuovo completo Volta & Gabbana, in pizzo nero, che quel caro vecchietto con il vestito rosso, le aveva mandato in regalo, insieme ad un libro che ancora non aveva avuto il tempo di aprire… come era il titolo?


Qualcosa come “Il Karmasopra” o roba del genere, doveva essere di argomento filosofico, non ricordava bene. Però nel biglietto che l’accompagnava, lui si raccomandava affinché lei lo leggesse con attenzione e, anzi, le raccomandava di osservare le ricche illustrazioni che completavano il volume. Chissà perché, poi! Comunque, la Befana finì di vestirsi e si accinse a completare l’abbigliamento con un bell’abito scollato… Ah! i miracoli che può fare un bel reggiseno!!… sto benissimo, dimostro cinquanta anni di meno…
http://www.fantasygif.it/Festivita/Streghe_befane/Strega04.gif






Era già tardi, doveva sbrigarsi!! Doveva ancora finire di prepararsi ed era già quasi l’ora dell’appuntamento.

In quel momento suonò il telefono: era Babbo Natale che le faceva premura, perché aveva prenotato il tavolo in un lussuoso ristorante per la cena. Ah, e il libro, l’hai letto? No?… Un po’ seccato, Babbo Natale le disse di prenderlo con sé, che avrebbe provveduto lui!
La Befana finì di vestirsi, si sistemò i capelli… lo sapevo!! tutti sciupati dal fazzoletto! Chissà perché devo sempre uscire con quell’orrendo fazzoletto in testa, che fra l’altro mi invecchia... e si preparò ad uscire: meglio divertirsi finché si può! Ogni lasciata è persa…
Ecco il motivo per cui la Befana e Babbo Natale spariscono per tanti mesi e non si sentono mai durante l’anno: anche loro amano spassarsela!



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nnamaria ...a dopo

ASCOLTA BEFANA...da LORENZO


Grazie Lorè, che numero porti di scarpa??.. Grazie e chissà che sta befana non esaudisca  il tuo desiderio..


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyIH86vkh8aq11cnL_9tkO7A6433PKJrzDcFEzLoAf8uJC0pewHRwPYYX0wCX5gmeb2mQsCYXKoJoGiD24ezmF96XDDXRQOxJ2G_7-VVlo789c1YoJHhyILbtKVM7TSJzJQ62-Ucs9Lnt7/s320/100_1930.JPG
http://www.prlog.org/10370027-la-befana.jpg
Dormono i grandi.
I piccini sorridono
e sognano ansiosi
nei loro lettucci,
chiedon regali
alla Befana.
Anch’io, come loro,
chiedo un regalo
in ginocchio.
Ascolta, vecchietta,
ho appeso una calza
presso il camino.
E’ grande, la calza,
potrà contenerla.
Ti prego, regalami
Anna Maria bella.
 http://www.nebulagraphic.it/BEFANE/befana.gif


http://www.galleria-gabryportal.com/albums/userpics/10001/cartolina_befana.jpg



I CONSIGLI DI ENZO , la donna moglie


COME CATTURARLA

http://www.evangelo.org/public/Scienza/moglie.png



LA DONNA-MOGLIE


Per lui


ENZO: Ciao, Ducky!.
DUCKY: Ciao, Enzo!


ENZO: Diamo un altro aiutino al maschietto che incontra la donna-moglie?
DUCKY: Mi sembra giusto. Anche perche le donne-mogli sono sempre meno
numerose. Non è che siano totalmente sparite. Ma quelle che ci sono hanno acquistato la consapevolezza che è possibile sopravvivere anche senza avere un marito e che possedere un coniuge non rappresenta più un irrinunciabile status symbol.


ENZO: Chi sono queste donne-mogli, voglio dire, quali sono le donne che rientrano in questa categoria?
DUCKY: A questa categoria appartengono le donne che vogliono rapporti seri e duraturi, detestano le avventure e le trasgressioni; sono piuttosto inclini alla fedeltà e alla dedizione. Vogliono un marito, insomma, che le protegga e nello stesso tempo le apprezzi nel loro ruolo d mogli e madri.


DATELE QUELLO CHE CERCA


ENZO: Senti, Ducky, e' un tipo serio, inattaccabile, oppure sono portate per le scappatelle?
DUCKY: La donna-moglie non è portata per l'avventura: e' un osso duro per gli uomini. Quindi, voi uomini mostratevi seri; se incontrate questa tipo di donna, ripeto, mostratevi seri e disponibili nei confronti di una storia duratura e comportatevi da galantuomini. Siate quindi galanti e offritevi voi, senza tentennamenti, di pagare i conti del ristorante, del cinema, dei musei, perché questo tipo di donna ci tiene moltissimo ai gesti tradizionali di galanteria.
Fatele capire che amate i bambini, esprimete anche il desiderio. di averne in futuro. Ditele anche che vi piacerebbe avere una casa accogliente in cui possibilmente c'è ad attendervi una moglie. Naturalmente, se e' questo più o meno quello che realmente volete. Diversamente, forse vi conviene cambiare genere, e rinunciare a ogni tentativo di conquista.


COSA NON FARE


ENZO : Ducky, insomma come bisogna "prenderla", questa tipa, per non sbagliare?
DUCKY: a) Bisogna essere molto accorti. Uomini, evitate di essere aggressivi, scanzonati, cioè evitare di essere ironici, distaccati o superficiali, perché la donna-moglie adora gli uomini SERI E POSATI che emanano sicurezza e serenità;


b) Non mostratevi insicuri, ma decisi nelle vostre scelte;


c) non mostratevi insoddisfatti del vostro lavoro, ma gratificati al
massimo da quanto fate, perché la donna-moglie apprezza soprattutto
gli uomini che sanno quello che vogliono e, soprattutto, sono in grado
di prenderselo.



N.B.
La prossima intervista riguarderà la Donna-Madre e come riconoscerla.

ENZO 



http://www.evangelo.org/public/Scienza/moglie.png


QUANDO LA NATURA ESAGERA, nota breve di Pino

QUANDO LA NATURA ESAGERA

 
Una donna anziana più o meno di settant’ anni, bassa, magrissima; occhiali da vista con filtri a fondo di bicchiere, capelli biondi ben ordinati e borsetta alla spalla destra. Stava tranquillamente in piedi da alcuni minuti aspettando sua figlia che era andata a cercare un punto sosta per l’auto.

Nell’insieme non vi era nulla di anomalo che potesse attirare attenzione, né l’abbigliamento né altra cosa, ma le sue palpebre mi impressionarono. Mai viste, erano carnose come  labbra: il bordo presentava uno spessore di tre o quattro millimetri ed erano prominenti, scendevano sugli occhi  grandi e sporgenti quasi uscissero dall’orbita. Mi azzardai con discrezione per osservare meglio, mi spostai in posizione da poter vedere tra la montatura degli occhiali e l’occhio per sincerarmi dell’effettiva dimensione. E così era in effetti, ma io pensavo; forse la sproporzione è falsata dalle lenti. Non credevo fosse vero.  Sembrava come se quelle palpebre, un chirurgo le avesse asportate da una persona di enorme statura e trapiantate su quella donna piccoletta. Ma non era questione di trapianto erano: occhi esoftalmici, lo scoprii involontariamente dopo qualche settimana in un volumetto di fisionomia: I VOLTI di “Cécile de Sagne” capitato per caso fra le mani in quanto regalatomi da un amico. 


Buftalmo

aumento abnorme del tono  oculare spesso in seguito a glaucoma infantile o congenito. Il bulbo diventa estremamente grande ed esoftalmico simile, appunto, ad un occhio di bue.



PINO

martedì 5 gennaio 2010

"IL PUNTO G E' SOLO FANTASIA"

Rieccoci a parlare del famigerato "punto g"

con una notizia apparsa oggi in diversi quotidiani.



  http://images-srv.leonardo.it/progettiweb/madkid/blog/punto_g_260_02.gif

http://www.dgmag.it/files/imagecache/article300/PuntoG.jpg
Scienziati scatenano la polemica

Per la ricerca pubblicata dal Journal of Sexual Medicine, il fulcro del piacere femminile è una leggenda. I risultati sono stati ottenuti studiando 900 coppie di gemelle

 



<b>"Il punto G è solo fantasia"<br/>Scienziati scatenano la polemica</b>
LONDRA - Il punto G esiste, il punto G non esiste. M'ama non m'ama. La zona erogena più discussa del pianeta, adesso è stata di nuovo messa in discussione. Ad affermare che sia frutto dell'immaginazione di alcuni stavolta è un gruppo di scienziati del King's College di Londra guidati dal ricercatore Andrea Burri. Secondo loro non esistono prove certe del punto erogeno che resta più probabilmente frutto della fantasia della donna. La ricerca, pubblicata dal Journal of Sexual Medicine, sostiene che il fulcro del piacere femminile sarebbe un mito propagandato dalle riviste e da alcuni terapisti.


"Alcune donne sostengono non solo di avere il punto G, ma anche che la sua maggiore o minore attività sia dipendente da fattori come la dieta o l'esercizio fisico. In realtà è praticamente impossibile trovare prove tangibili dell'esistenza di questo punto erogeno" ha spiegato Tim Spector, docente di Epidemiologia genetica e coautore della ricerca inglese.


La conclusione dei ricercatori si basa sul risultato di un sondaggio effettuato su oltre 900 coppie di gemelle britanniche, mono o eterozigoti. Nonostante i gemelli identici condividano i geni, infatti, durante lo studio all'interno delle coppie di gemelle identiche sono emerse forti differenze tra le donne che affermavano di avere il punto G e le loro sorelle gemelle identiche che dicevano di non averlo.


"Questo è di gran lunga il più grande studio mai effettuato sull'argomento - ha detto Burri - e dimostra abbastanza definitivamente come l'idea di un punto G sia del tutto soggettiva. Spesso quella che viene considerata l'assenza del punto G è un modo per dare una spiegazione alle sensazioni di inadeguatezza o scarso rendimento sessuale. Non si può affermare l'esistenza di qualcosa che non è mai stato realmente individuato".



Il punto Gräfenberg, o punto G, è stato chiamato così in onore del ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg, che lo descrisse per la prima volta oltre 50 anni fa, e recentemente, proprio in Italia, nuove ricerche sembravano aver reso possibile la sua individuazione utilizzando scanner a ultrasuoni. Contro la ricerca inglese si è subito espressa la sessuologa Beverley Whipple, che da sempre avvalora l'idea del punto G. Secondo il suo giudizio lo studio dei ricercatori del King's College "è pieno di crepe": avrebbero ignorato le esperienze delle lesbiche o delle donne bisessuali ed errato nel considerare gli effetti di avere differenti partner sessuali con differenti tecniche amatorie.


Contro la ricerca anche Emmanuele Jannini, ricercatore e docente di sessuologia medica all'università dell'Aquila, che il punto G l'ha proprio fotografato. A prova del suo scetticismo, Jannini punta il dito su alcuni aspetti deboli dello studio londinese. "Non è detto che il punto G abbia un'origine genetica - spiega - e non sia piuttosto legato a una differente esposizione agli ormoni durante la vita fetale, diversità che può sussistere anche tra gemelli. A maggior ragione considerando che il clitoride è tra gli organi più sensibili al testosterone". Con questo il sessuologo riapre la questione che, a suo avviso, la ricerca inglese non ha risolto. E aggiunge così un altro tassello per sollevare ulteriori, amletici, dubbi.


fonte Repubblica.it 4/01/2010

 Dal lontano 1950 si è speculato molto sulla sua esistenza ma, come spesso accade, la sua reale esistenza è ancora controversa. Anche se i ricercatori londinesi gettano acqua sul fuoco degli entusiasmi, non dobbiamo scoraggiarci: chi è convinta di possedere questo benedetto punto G, e ne trae piacere, può tranquillamente infischiarsene!!

ANNAMARIA...a dopo




lunedì 4 gennaio 2010

e adesso musica..il BOLERO di RAVEL

Oggi, parlando di musica,  un amico  mi ha fatto ricordare  un video che ogni tanto mi ascolto; una composizione che tutti conosciamo e che sempre ci affascina. Qui nella versione diretta  dal maestro Andre Rieu. e la sua orchestra... buon ascolto!!

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b9/Andre_Rieu_2007.jpg
Andre Rieu

http://www.circolodellamusicaimola.eu/2008-2009/23_febbraio/m_ravel.jpg
M. RAVEL 1875-1937
Il bolero composto da Maurice Ravel nel 1928 è una musica, di 340 battute circa, per balletto, divenuto celebre anche come pezzo concertistico. È sicuramente il bolero più celebre mai composto, nonché l'opera più popolare del compositore.
La composizione fu commissionata da parte di Ida Rubinstein, una ballerina russa. Ravel non ne voleva più sapere di balletti dopo che aveva rotto con il mostro sacro dell'epoca in tema di balletti, quel Sergej Diaghilev che imperava a Parigi in quegli anni come direttore artistico nonché fondatore dei famosi Ballets Russes. Ma cedette alle insistenze della Rubistein e decise di orchestrare un pezzo del compositore spagnolo Isaac Albéniz, il componimento per pianoforte Iberia per un balletto. Arrivò presto però la notizia che gli eredi del grande compositore spagnolo non avevano acconsentito a nessuna trascrizione di pezzi del maestro anche perché la partitura della Iberia era già stata orchestrata dal maestro Enrique Fernàndez Arbòs. Fu a questo punto che Ravel, non scoraggiandosi, prese l'iniziativa di comporre ex novo un pezzo a tempo di bolero, scegliendo dunque un brano dal carattere tipicamente spagnolo.


Il Bolero andò in scena all'Opéra di Parigi il 22 novembre 1928, diretto da Walter Straram con le coreografie di Bronislava Nijinska. Il balletto, pur molto innovativo e provocatorio, ottenne un clamoroso successo. La prima esecuzione come brano concertistico avvenne invece l'11 gennaio 1930 e fu eseguita sotto la direzione dello stesso Ravel.
fonte Wikipedia







ANNAMARIA...a dopo

ASPETTANDO LA BEFANA...ORIGINI


L’Epifania è una delle principali feste religiose dell’anno che la Chiesa cattolica festeggia dodici giorni dopo il Natale e precisamente il 6 Gennaio.
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Il termine Epifania deriva dal greco ”Epifaneia” cioè “manifestazione”, “illuminazione”, che si riferisce al primo manifestarsi dell’umanità e divinità di Gesù Cristo ai Re Magi, dieci giorni dopo la sua nascita.


Nel rito bizantino dei cristiani orientali l’epifania è rimasta più vicina al suo significato originario del battesimo di Gesù nel Giordano mentre per i cristiani occidentali la ricorrenza ricorda, oramai, solamente la venuta dei Magi ossia la presentazione di Gesù ai pagani.


Insieme ai Re Magi che giungono nella grotta di Betlemme a portare i doni, in questa giornata giunge anche un altro personaggio: la Befana.


Gli studiosi delle tradizioni etnico-popolari fanno notare come la Befana, al contrario di Gesù Bambino e Santa Lucia, conservi anche un tratto ambiguo, quasi da strega.


La befana potrebbe infatti avere una qualche parentela con la “vecchia” che si brucia in piazza per festeggiare la fine dell’anno: un simbolo della ciclicità del tempo che continuamente finisce e ricomincia.


E allora scopriamo che la Befana ha origini più antiche dell’Epifania dalla quale ha preso il nome!
La sua origine si perde nella notte dei tempi discendendo da tradizioni magiche precristiane, prima di fondersi con elementi folcloristici e cristiani.


E’ infatti una tradizione dei popoli celtici, che erano insediati in tutta la pianura padana e su parte delle Alpi.


I Celti celebravano strani riti (officiati da maghi-sacerdoti chiamati druidi) durante i quali grandi fantocci di vimini venivano dati alle fiamme per onorare divinità misteriose.


Divinità che non dovevano essere molto benigne, se è vero quanto riferiscono alcune fonti: in epoche antiche e feroci all’interno dei fantocci si legavano vittime sacrificali, animali e, talvolta, prigionieri di guerra.


Insomma la befana “storica” è un personaggio molto meno rassicurante degli altri portatori di doni che tutti abbiamo conosciuto da bambini!


Per fortuna dei più piccoli, della cattiveria di un tempo antico, oggigiorno la Befana conserva solo… un po’ di carbone per riempire la calza dei bambini cattivi!

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Ricetta biscotti befana

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Ingredienti (per 6 persone):


  • Farina: gr. 500



  • Zucchero: gr. 300



  • Burro: gr. 150



  • 4 uova



  • Mezzo bicchiere di latte



  • Una bustina di lievito



  • Un bicchierino di rhum o anisetta



  • Scorza d'arancia



  • Anacini (confettini colorati)



  • Poco sale




  • Preparazione



    Fate un cratere con la farina e impastatela con il burro morbido, lo zucchero, 3 uova, un cucchiaino di scorza d'arancia o di limone grattata, il lievito, il liquore e un pizzico di sale. Bagnate con un po' di latte in modo da avere un composto liscio, lavorate velocemente, fatene una palla e lasciate riposare l'impasto per circa mezz'ora al fresco o in frigo. Stendete l'impasto con il matterello dandogli uno spessore di circa 4 millimetri. Tagliatelo quindi con le apposite forme a forma di trifogli, animali, cuori, stelle, etc...Imburrate una teglia e metteteci i befanini, spennellateli con l'uovo sbattuto e cospargeteli con i confettini colorati. Cuoceteli in forno caldo per circa 20 minuti, finchè non avranno assunto un bel colore tra il dorato e il nocciola.

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