Leggete la pratica disumana che succede in Camerun
Tentare di appiattire i seni delle ragazze adolescenti stirandoli con oggetti scaldati sul fuoco: è il breast ironing, una pratica ancora oggi molto utilizzata in alcuni paesi africani e che negli ultimi mesi è balzata agli onori delle cronache, attirando l’attenzione internazionale e africana su tale fenomento.
In una recente indagine condotta tra le donne del Camerun è emerso come madri e figlie vivano ancora in modo intenso e doloroso questo gesto rituale e che un quarto (oltre il 25%) delle madri camerunensi utilizza questo sistema per rallentare lo sviluppo sessuale delle proprie figlie.
Come racconta, in un lungo reportage, ‘Street News Service’, Joyce, oggi 25 anni, ne aveva solo 8 quando il suo dramma ebbe inizio.
La ragazza ricorda la madre prendere una pietra piatta e riscaldarla sul fuoco per alcuni minuti: “si proteggeva le mani perché sapeva che era incandescente e poi premeva sul mio seno con forza. Pregavo ogni notte perché il mio seno scomparisse”.
In genere sono le madri o le zie a praticare il breast ironing. Per stirare i seni vengono utilizzate pietre oppure bastoni, o anche gusci di cocco, spatole, martelli o altri utensili.
La ginecologa camerunense Sinou Tchana, vicepresidente dell’associazione delle donne medico in Camerun spiega che si tratta di una pratica vecchia come il Camerun stesso.
Una indagine condotta all’inizio degli anni ’90 aveva mostrato come questo rituale fosse diffuso in tutte le zone del paese.
In un rapporto del 2006 si leggeva che tale pratica era presente soprattuttosulla costa e nel nord est, tra le comunità cristiane e animiste del sud più che tra quelle musulmane del nord. Il rituale è praticato inoltre nella Guinea Bissau, nell’Africa occidentale e centrale inclusi Chad, Togo, Benin e Guinea-Conakry.
“Noi tentammo di spiegare che non era una cosa buona, ma le madri e le zie ribattevano che era normale, nel momento in cui il seno incominciava a crescere” spiega la dottoressa. Secondo Tchana, che incontra nella sua clinica sia le vittime che le responsabili di tale pratica, spesso le madri non si rendono conto del dolore che infliggono alle proprie figlie. Ricorda le parole di una donna che chiedeva perdono: “quando mi sono scottata anche io ho capito che dolore provasse la mia bambina”.
Il breast ironing può avere due diverse conseguenze. Può ridurre considerevolmente il volume del seno, rendendolo praticamente piatto, oppure al contrario, può trasformarlo in una enorme sacca di grasso senza forma.
I seni piccoli sono la conseguenze dell’utilizzo di tecniche “giuste”, ovvero pietre non troppo arroventate e stiraggio omogeneo di tutta la parte.
Nel caso in cui vengano utilizzate pietre troppo calde e metodi troppo rapidi, si ha come conseguenza un seno molto grande e ustioni.
In ogni caso l’intervento per la ricostruzione del seno è molto difficile, oltre che estremamente costoso. Le vittime di questa pratica rituale, oltre al dolore e al dramma psicologico, vanno incontro a molte complicazioni: impossibilità di allattare, ascessi, prurito, infezioni, cisti, tessuti danneggiati e anche cancro al seno.
Nonostante i medici tentino di spiegare i suoi effetti nocivi, lo stiraggio del seno viene difeso e spiegato dalle madri che lo praticano. Ze Jeanne, donna di 57 anni, madre di 8 figlie, sedendo tranquilla sulla poltrona di casa sua, a trenta minuti dal centro della città di Yaoundè, spiega: “quando il seno di una giovane inizia a crescere ogni uomo può andare a importunarla cercando di fare sesso con lei; per far sì che loro possano continuare ad andare a scuola siamo costrette a fare così”. Mentre racconta di aver stirato i seni di tutte le sue figlie, Clarisse, la minore, è sdraiata sul divano vicino a lei. “Nel suo caso” dice Ze riferendosi a Clarisse, “il suo seno incominciò a crescere all’età di nove anni, e quindi fui costretta a stirarlo per cercare di fermalo. L’ho fatto per aiutarla”, insiste.
Il breast ironing oltre ad essere un’usanza iscritta nel patrimonio culturale di queste popolazioni è considerata quindi una tecnica finalizzata ad evitare contatti sessuali precoci.
Serve a mascherare le forme delle giovani per rendere meno visibile la loro maturità sessuale.
Per le madri è preferibile al rischio di gravidanze indesiderate, aborti pericolosi, violenza sessuale e malattie veneree.
Molte delle ragazze sottoposte a tale pratica dichiarano, come Joyce, che essa non previene affatto le attenzioni sessuali degli uomini. Mamma Ze pensa invece che il breast ironing abbia preservato lei e le sue figlie da gravidanze non desiderate evitando che sembrassero troppo presto delle donne, ed è convinta che loro lo abbiano capito.
Tuttavia, quando viene chiesto a Clarisse se lei farebbe lo stesso con sua figlia, risponde enfaticamente: “non farei mai una cosa del genere alla mia bambina”. Joyce racconta che cominciò a fare domande dal primo momento in cui le venne messa una pietra rovente sul petto: “mia madre mi disse che ero troppo giovane per avere il seno e che se lei non lo avesse impedito tutti gli uomini sarebbero venuti da me. Mi disse anche che se non lo avesse fatto non sarei più potuta diventare grande”.
In Camerun c’è un enorme e diffuso taboo sul sesso e quindi molte ragazze subiscono il breast ironing senza neppure sapere il perché.
Quasi tutte le pratiche cruente che sono state inflitte alle donne nel corso della storia, tra cui i busti per stringere la vita (con conseguente frattura delle costole), la frattura e deformazione del piede per le bambine cinesi, l’infibulazione, la cintura di castità, erano volte a favorire i gusti e le convenienze maschili garantendo la fedeltà delle donne o rispondendo ai canoni estetici dei tempi.
Il breast ironing al contrario è una pratica usata dalle donne su altre donne proprio per sfuggire alla prepotenza sessuale degli uomini.
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Annamaria