sabato 16 novembre 2013

GLI UOMINI MISOGINI





Cari lettori ma soprattutto lettrici, in questo fine settimana voglio consigliarvi un libro che ,anche se un po' datato, trovo che sia molto interessante 

"GLI UOMINI CHE ODIANO LE DONNE E LE DONNE CHE LI AMANO" di Susan forward.

Vi consiglio di leggerlo magari aiuterà a capire come fare ad allontanarli e come evitare di ricascarci in futuro. Ci troverete una serie di esercizi pensati a migliorare la stima in noi stesse e ad  evitare i comportamenti sbagliati sostituendoli, magari, con quelli corretti ...il libro lo troverete (solo) nelle biblioteche.

Un libro molto interessante che parla degli uomini misogini ,che non è un comportamento caratteriale qualunque ; è quasi come avere a che fare con una malattia, una deformazione del pensiero che porta questi uomini a monopolizzare e distruggere sistematicamente le loro donne.La lettura fa un effetto dirompente, magari dopo anni di sofferenza in un rapporto di coppia. Il libro racconta il modo in cui molti uomini si comportano e come noi donne il piu' delle volte rispondiamo ai suoi ai loro assurdi cambi di umore e alla fine potrete farvi una sana ghignata,anche se amara, ma pur sempre una ghignata. Perché in fondo  tutti quegli uomini o superuomini  che si atteggiano, altro non sono che dei burattini uguali a milioni di altri burattini che ci costringono in relazioni che ci distruggono.


 Le donne che amano gli uomini misogini.

 Il termine, sentito forse non tanto come un insulto quanto come un’identità non legittima all’interno della società, viene seppellito sotto una serie di bugie ricorrenti, che il Dailylife ha voluto elencare e confutare. Perché “se non sei allenata a riconoscere un misogino compiaciuto, potresti non conoscere il vero significato delle sue argomentazioni”.



Ecco le cinque bugie più comuni dietro cui si nasconde un misogino:

-1. Se vuoi combattere una vera oppressione, vai in Medio Oriente.
-2. Se le donne non si rispettano tra loro, come possono pretendere che lo facciamo noi?
-3. Smettete di parlare di servitù domestica! Alcune donne sono orgogliose di occuparsi della famiglia.
-4. E’ una questione di scienza, gli uomini sono più visuali, le donne più emotive.
-5. Anche gli uomini sono oppressi, quindi le donne non dovrebbero lamentarsi così tanto.



 I misogini sono molto affascinanti, romantici e seducenti. Sono specificamente attratti da donne potenti, in modo da poter attuare la loro distruzione..  Un misogino che odia le donne, vuole sottometterle, insultarle e abusare di loro, ma solo dopo che lui le ha sedotte e le ha usate. Egli è pieno di rabbia,  e usa il suo potere  dominante .Passa da affascinante e amorevole a crudele  , critico e offensivo in un istante. Vuole  il controllo della sua donna  e  incolpa lei per tutto. Questo è come una forma di vampirismo, che succhia la donna  della sua forza vitale, l’autostima e l’energia.  Questi uomini non sono narcisisti classici, anzi, hanno intenso calore, amore e passione per una donna, e sono spesso grandi amanti .Si tratta di un ciclo senza fine continuo che porta all’inferno, perché stare intorno ad un uomo coci' la fa sentire sempre confusa, e inadeguata.  La cosa strana è che più l’uomo abusa di una donna, più lei cercherà di dargli piacere, sottomessa, sperando di ottenere la sua approvazione. Mentre lui continuerà a sabotare lei e suoi sforzi creativi e di energia nella vita. Tuttavia, egli manipola in modo tale da far sembrare che lei è il malfattore, il maligno, e lui è la vittima. Questo è chiamato gaslighting (Gaslighting è una forma di violenza psicologica nella quale false informazioni sono presentate alla vittima con l'intento di farla dubitare della sua stessa memoria e percezione. Può anche essere semplicemente il negare da parte di chi ha commesso un atto di violenza che gli episodi di violenza siano mai accaduti, o potrebbe essere la messa in scena di eventi bizzarri con l'intento di disorientare la vittima. Gaslighting è una parola di origine colloquiale il termine è stato anche usato nella letteratura clinica).  

MISOGINI AL LAVORO
Una scarsa considerazione delle colleghe che può perfino sconfinare nelle molestie:  la misoginia nei luoghi di lavoro e come ci si può difendere
Gli atteggiamenti incivili di stampo sessista, le battute volgari nei confronti delle donne sul posto di lavoro purtroppo esistono ancora, in barba a tutti i progressi fatti (o auspicati…) in questi ultimi decenni sul fronte della parità e dell’uguaglianza uomo donna. Questi atteggiamenti non sono solo irritanti, ma producono effetti negativi sia in chi li subisce sia fra i colleghi perché generano un’atmosfera malsana, un disagio crescente che altera i rapporti e le interazioni fra le persone contribuendo a creare un clima di insoddisfazione e di tensione. Non si tratta di mobbing, bensì di “ misoginia”.

Come riconoscerla (e riconoscerli…)

Il misogino si identifica fortemente con il gruppo di appartenenza (quello dei maschi) per cui quando parla delle colleghe usa  il pronome “loro” e non il “noi”. La misoginia si esprime soprattutto negli ambienti di lavoro perché è qui che spesso le donne svolgono attività considerate “maschili” e il misogino è l’uomo che ha una concezione arcaica dei ruoli sessuali (la donna è più vulnerabile dell’uomo, un essere debole e meno intelligente, da proteggere e dominare). Con gli insulti, i rimproveri e le molestie spera di creare in lei sensi di colpa che la inducano a essere al suo servizio o a perdere la sua autonomia.


Un atteggiamento che si ripercuote sul lavoro
Perdita di motivazione e scarsa concentrazione. Ma anche depressione, assenteismo, diminuzione del livello di soddisfazione sul lavoro, minore rendimento e deterioramento delle relazioni interpersonali con i colleghi sono gli effetti tipici della misoginia. Il livello di tensione che le donne sperimentano può avere conseguenze serie, come un grave stress che danneggia l’equilibrio psicologico, confusione o senso di colpa per non essere capaci di controllare l’evento, paura, depressione e rabbia e infine disillusione, se le proprie richieste d’aiuto cadono nel vuoto. A tutto ciò si aggiungono sintomi fisici: disturbi gastrointestinali, tensione mandibolare, nervosismo, mal di testa, insonnia, perdita (o aumento) di peso, attacchi di pianto, perdita dell’autostima, senso di vulnerabilità e senso di impotenza. Il fenomeno è molto diffuso per cui sarebbe bene che le aziende si dotassero di procedure e politiche per la sua prevenzione.




Cos’è la misoginia?
La misoginia (dal greco miseo, odiare e gyne donna) è un’esagerata avversione nei confronti della donna, da parte degli uomini. Non è maschilismo, ma una visione distorta dell’universo femminile: il misogino prova rabbia e irritazione verso le donne, eppure le cerca e le corteggia e si arrabbia se queste non gli danno retta o non si lasciano dominare o, peggio, lo trattano alla pari.

La storia è piena di illustri misogini, si pensi a Euripide, il drammaturgo della Grecia Antica, che nell’Ippolito coronato ne espresse tutte le caratteristiche. Ma erano altri tempi. Da allora la situazione si è fatta più evidente perché, nel frattempo, le donne hanno acquisito una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie abilità, godono di parità di diritti e doveri e questo crea al misogino difficoltà quasi insormontabili.

Le reazioni che si possono mettere in campo nei confronti dei misogini non sono semplici. Ecco alcuni consigli per orientarsi.

Evitarli
La persona colpita cerca innanzitutto di evitare il molestatore (ad esempio, chiedendo il trasferimento in altro ufficio). È chiaro che questa via non è sempre possibile, per motivi oggettivi.

Combatterli
Si può affrontare il responsabile verbalmente chiarendo che il suo comportamento non è gradito. Occorre però valutare i reali rapporti di forza e un eventuale sostegno della direzione: può capitare di incontrare poca sensibilità.

Isolarli
Se l’ambiente lo consente, vanno create alleanze tra colleghi volte a far prendere coscienza del problema e a isolare il misogino, togliendogli la solidarietà degli altri maschi. È un approccio più lungo ma che, in condizioni favorevoli, può essere efficace. Fa mancare al misogino la necessaria sicurezza di sé.

Annamaria...a dopo


MILANO RESTAURANT WEEK: RISTORANTI PER UNA BUONA CAUSA





Fino a domenica prosegue l'iniziativa solidale a favore delle Onlus Fondazione Progetto Arca e CIAI

Ristoranti di alto livello a un prezzo accessibile. Accade a Milano, per una buona causa: è questa infatti la missione della ‘Milano Restaurant Week’, giunta  alla sua seconda edizione, con il patrocinio della Provincia di Milano e organizzata da Sapore dell’Anno, la certificazione di qualità per i prodotti alimentari attribuita direttamente dai consumatori.
Fino a domenica 17 novembre sarà infatti possibile pranzare o cenare in un ristorante milanese “top” a un prezzo fisso di 25 euro (con un menù completo composto da antipasto o primo piatto, secondo con contorno, dessert, caffè e coperto), di cui1 euro sarà devoluto in beneficenza a Fondazione Progetto Arca e al CIAI.
Per conoscere quali sono gli oltre 30 ristoranti di Milano aderenti all’iniziativa, il sito
Fondazione Progetto Arca Onlus, con sede a Milano, dal 1994 opera per offrire un sostegno concreto alle persone in stato di grave indigenza ed emarginazione, in particolare ai senza dimora.
CIAI è una Ong e Onlus che dal 1968 si batte per promuovere il riconoscimento del bambino come persona e difenderne ovunque i diritti fondamentali, alla vita, alla salute, alla famiglia, all’educazione, al gioco e all’innocenza.

Annamaria... a dopo

venerdì 15 novembre 2013

NOMADE RAPISCE BAMBINO A ROMA


Succede tutto in pochi instanti: una nomade di 25 anni afferra da un braccino il bambino e comincia a correre verso l'uscita. Sono secondi di terrore per la giovane madre che nel panico comincia a urlare cercando di attirare l'attenzione dei passanti.



«Stava lì, con lo sguardo stranito, gironzolava per la stazione. Non sembrava una persona cattiva, anzi diciamo che dava l’idea di una persona non stabile mentalmente». È questo il ricordo di uno dei dipendenti sulla donna fermata lunedì alla stazione metro Ponte Mammolo mentre cercava di “portare via” un bimbo dalle braccia della sua mamma.  Sul Messaggero è comparsa la notizia titolata così: «Ruba il bimbo alla madre: arrestata una nomade». Nel pezzo raccontato dal quotidiano si raccontano gli attimi concitati che ha vissuto la madre rimasta scioccata dopo il tentato rapimento. La donna (di origine bulgara)  è stata bloccata da due ragazzine sedicenni del quartiere di San Basilio che spesso passano le loro serate alla stazione con la comitiva. La donna, trattenuta ora a Rebibbia , risiede in un campo nomadi a Striano, in provincia di Napoli. In realtà ,dal racconto di chi c’era, manifestava una certa confusione, non proprio una lucidità criminale. «Parlava con la macchinetta delle fotografie», spiega un dipendente. «Andava in giro con due paia di scarpe ed alcuni pacchetti di crackers. Ha lasciato un pezzo di pane dall’altra parte della stazione. Girava con sguardo confuso». Insomma non proprio una mente “diabolica”.

SGUARDO CONFUSO - La prima volta la donna ha provato a sottrarre un bambino ad un altra madre nella zona bar situata al piano terra. Uno del personale è intervenuto bloccandola in modo pacifico. Nel secondo tentativo ha tentato di impossessarsi di un piccolo ma è stata prontamente bloccata da due giovani e dalla squadra Italpol che controlla la stazione. «In entrambe le volte – spiega un addetto della metro – sembra aver agito come se non avesse quella speditezza di una persona che sta commettendo un furto. Si fermava a fissare i bambini e poi tentava di prenderli». Eppure il titolo del tentato rapimento sta facendo il giro della rete. La dinamica dell’episodio è confermata grossomodo anche dai Carabinieri intervenuti sul posto e dalla relazione delle guardie in turno quel momento. Sarà poi il tribunale in un processo per direttissima a confermare la tesi di alcuni testimoni o meno. 
Giornalettismo.it




Pensa se non l'avessero fermata: "Tesoro, mi hanno rapito il figlio. Però la rapitrice non era una persona pericolosa, non aveva quella speditezza tipica di una persona che sta commettendo un furto, ha addirittura lasciato un pezzo di pane dall'altra parte della stazione. Nulla di cui preoccuparsi, quindi. Piuttosto, parliamo di cose serie: hai visto che gli schermi sono fuori uso?"...ma per favore!!...
...nei loro paesi di origine hanno vita corta.
La  Bulgaria non accetta questi individui per il loro modo di vivere. Invece, vengono in Italia e tutto gli è concesso... 
Ed ecco la testimonianza di una mia carissima amica, LAURA,  che ha vissuto questo dramma, e che per fortuna ha avuto un epilogo a lieto fine.



Non mi ha mai abbandonato l'atroce ricordo!
Splendida giornata d'agosto, decido di portare mio figlio di pochi mesi a spasso, semplicemente per fargli gustare il sapore estivo ma il DISGUSTO di quel giorno è riapparso limpido e nitido alla notizia "ROM RUBA NEONATO"
In primis un elogio alle due ragazze ,16enni, che sono prontamente intervenute! DIAMO UN PREMIO ANCHE SIMBOLICO AI NOSTRI GIOVANI FIN TROPPO BISTRATTATI e per favore FINIAMOLA con questo falso BUONISMO! SBATTIAMOLI DENTRO e GETTIAMO LE CHIAVI a questi ROM che pur avendo contributi e sostegni tentano troppo spesso di prendersi i nostri bambini per poi rivenderli! Temo di annoiare i lettori di questo splendido blog della mia carissima amica Annamaria, raccontando i particolari, se qualcuno volesse venirne a conoscenza saro' pronta ad esporli. Ovvio che ho denunciato come è ovvio che non sono mai stati trovati dalle autorita' giudiziarie. Mio figlio è salvo ma quanti non lo sono? Quante sone le madri che li RECLAMANO?
 Laura.



Annamaria... a dopo



giovedì 14 novembre 2013

ONLUS CHE TRUFFA!

 Ristoranti, alberghi, santoni, club erotici. Oltre 3 mila finte organizzazioni "no profit" sono state scoperte in tre anni. E altre frodi spuntano ovunque, per rubare fondi o evadere le tasse. Ai danni del fisco e dei veri volontari



SASSARI, un lager dietro la falsa onlus. Interrogati in carcere i quattro medici



L’AQUILA. Onlus della Curia sospettata di truffa.


EDOARDO COSTA condannato a tre anni di carcere per truffa ad una Onlus




QUANTO AIRC TELETHON E LA LEGA TUMORI investono realmente nella ricerca? Nessuno lo sa.


E’ stata pubblicata negli ultimi anni una mappa dell’associazionismo italiano, rilevata attraverso il  modello EAS (iscrizione presso l’Agenzia delle Entrate): 222.151 di enti no-profit iscritti nel 2009. Un numero impressionante, costantemente in crescita, di cui fanno parte

-  associazioni di volontariato 

-  associazioni di promozione 

sociale


-  associazioni sportive 

Di queste associazioni ben 11.049 registrate solo in Puglia, mentre il record è detenuto dalla regione Lombardia con 31.868 iscrizioni.
Oltre 200.000 associazioni Onlus in Italia, quindi, molte delle quali si fanno pubblicità anche sulle reti televisive, sollecitando donazioni per bambini malati, affidamenti a distanza e soggetti bisognosi. Associazioni che non hanno l’obbligo benché minimo di pubblicare i loro bilanci e dei soldi possono farne quello che vogliono.
Un numero rilevante di queste no-profit, come hanno dimostrato molte inchieste giornalistiche e televisive,  non sono nemmeno rintracciabili per posta, non hanno numero di telefono e, nel migliore dei casi, utilizzano risponditori automatici e segreterie telefoniche fasulle.
Non ci si deve quindi meravigliare se il presidente di una Onlus milanese “ha rubato 800 mila euro  destinati ai bambini abbandonati“, come ha accertato la GDF  (articolo della Gazzetta del Mezzogiorno 14/7) e con quei soldi ha comprato appartamenti e saldato cartelle esattoriali personali.
Si potrebbe pensare a un episodio isolato, ma non è così.
Ogni giorno si scoprono ruberie nelle raccolte di questi fondi, grazie anche al fatto che di tali associazioni non si sa mai nulla e che la beneficenza la fanno veramente, ma solo a sé stessi.
Se si andassero a verificare le dichiarazioni dei redditi dei soggetti coinvolti o i loro precedenti giudiziari, ne vedremmo delle belle.
E se si cancellassero d’un colpo tutte quelle esistenti, ripartendo da zero, ovverosia obbligandole al rispetto di norme più limpide e trasparenti, si farebbe sicuramente del “vero bene” proprio a quei soggetti bisognosi e vulnerabili, di cui le cronache italiane ed estere si occupano costantemente. Altrimenti questi stessi soggetti continueranno a ricoprire il ruolo di ostaggi indifesi nelle mani della delinquenza organizzata.
(a.s.)- Il Becco Giallo

Annamaria... a dopo

IL TEMPO DEGLI DEI








LUI: Siamo qui soli, in mezzo a questo prato.

LEI: Tutto per noi.

LUI: Porta una mano qui…lo senti?

LEI: Eh, come batte forte.

LUI: Ti ho abbracciata e sollevata Come sei bella, piccola!
    Sediamoci su questa panchina.

LEI: Così?

LUI: No, sulle mie ginocchia!

LEI: Eccomi, ma ti stancherai…sono pesante.

LUI: Ti terrei così in eterno. (Lui le guarda la fronte e poi si sofferma nelle sue pupille).

LEI: (lei resta in silenzio)

LUI: (le prende la testa fra le mani) Dammi il labbro superiore!

LEI: Oh…è tuo!

LUI: …quello inferiore.

LEI: …è tutto tuo.

LUI: La voglio…dammela!
(le loro lingue dardeggiano con avidità)

LEI: Oh, non mi lasci respirare. 

LUI: Dai, distendiamoci sull’erba…

LEI: …così guardiamo in alto su nel cielo.

LUI: Quando ti bacio…sono  tutto un caos…un vortice.

LEI: A me viene come un giramento di testa…anche a me è un caos.

LUI: Guarda lassù in cielo…ora è il tramonto…il sole sta calando. Ma quando il sole non era ancora nato, secondo la mitologia, era il Caos…

LEI: …sarebbe?

LUI: Nelle antiche cosmologie, c’era il “Caos”, un vuoto originario preesistente alla creazione del “Cosmo”. Poi nella immaginazione collettiva nacque la prima divinità, Gea, cioè la Terra, questa Gea, da sola partorì Urano (il Cielo), quello che tu stai guardando. Gea, si unì a Urano generando I Titani, i Ciclopi, e gli Ecatonchiri, secondo la mitologia erano esseri giganteschi.

LEI: Uh sembra una lezione di mitologia greca. Dimmi, Amore!

LUI: Urano, il più giovane dei Titani, sai cosa faceva?

LEI: No, acculturami!

LUI: Occultava, nascondeva i suoi figli man mano che nascevano, nelle viscere della terra…

LEI: …sanguinario e  disumano…!

LUI: Crono, figlio di Gea e Urano, doma il padre, lo mutila del fallo e lo getta nelle acque del mare…e dalla schiuma del mare nacque…
LEI: …nacque…ce l’ho sulla punta della lingua…

LUI: Afrodite…,

LEI: …Afrodite ecco!

LUI: il nome significa “colei che venne dalla schiuma”.

LEI: …dea dell’amore!



LUI: Non solo…anche della bellezza, della sessualità, della lussuria e simboleggia anche l’istinto. Non era una campionessa di fedeltà: fra Dei e uomini si è “lasciata andare” con parecchi di loro
    Il più amato di tutti fu Adone, figlio di Zeus; per lui persero la testa sia Afrodite che Persefone. Per questo Adone fu destinato da Zeus a vivere sei mesi tra i vivi con Afrodite e sei mesi con Persefone tra i morti.

LEI: Questa Afrodite, dea dell’amore, non rispecchia il dovere di fedeltà…ne ha fatte di corna, gioia mia. Della sessualità mi sta bene, ma non della lussuria che non fa parte dell’amore.

LUI. Te ed io facciamo l’amore e non i lussuriosi.

LEI: Toglimi tutto…ti voglio…oh come ti voglio…prendimi, Tesoro, prendimi…prend….voglio…l’am……entra…sono tua…

LUI: Ehi, gioia…cara…tesoruccia…mi stavi tradendo…sveglia…!

LEI: Stavo sognando, Eri tu, bambolotto…quel prato…un prato immenso…mi avevi tolto ogni  indumento…nuda…e stavi per “prendermi”…fallo ora…voglio proseguire il sogno…

LUI: Lasciami entrare nel tuo sogno…

LEI: …e tu entra “dolcemente”  nella “mia realtà”.

LUI proseguì il sogno di Lei,  invadendo il santuario della sua intimità. E Lei in preda agli spasimi gemette preda dell’amore
Il sole del mattino poggiò i suoi tiepidi raggi sul viso di Lei, adagiato sul petto di Lui.  Aprì gli occhi, battè più volte le palpebre e bofonchiò: “Oh, Afrodite Afrodite, ‘vieneme nzuonno’,  fa che di questi sogni ne possa vivere tanti altri.”

ENZO

mercoledì 13 novembre 2013

VEDREMO UN FILM...



Prima di cambiare il mondo, devi capire che ne fai parte anche tu.
Non puoi restare ai margini e guardarci dentro.
dal film "The Dreamers. I sognatori"





Ancora una settimana “prolifica” per le uscite cinematografiche.
Nel frattempo dall’8 fino al 17 novembre prosegue il Festival  Del Cinema di Roma 2013.
La manifestazione sta dimostrando a Venezia ed a Cannes di avere le carte in regola per essere considerata alla loro stregua per quanto riguarda le proposte e, perché no, anche per il glamour.
In campo femminile sul red carpet (il tappeto rosso) si sono viste finora l’affascinante Rooney Mara, la sempre charmant Kasia Smutniak, in anticipo sulle mode Scarlett Johnsson, Violante Placido, l’audace e sensuale Nathalie Rapti Gomez, Alessandra Mastronardi, dagli occhi da gatta, Valeria Solarino, Astrid Berges Frisbey, Chiara Francini un po’ dark, Catrinel Marlon, Macarena Gomez e Donatella Finocchiaro, con le loro frange laterali, decisamente di tendenza, come il ciuffo dell’enigmatica Chiara Caselli.
Non deludono la morbida silhouette di Sabrina Ferilli, la semplice eleganza di Isabella Ferrari, la figura longilinea di Marianna Di Martino, mentre non hanno riscosso apprezzamenti sul look Alessia Fabiani, Elisa Toffoli, Valeria Golino . . .
Ma potevano mancare gli scivoloni di stile su un “palcoscenico” tanto rovente ?!?
Torniamo a noi ed ecco i film in sala da giovedì 14 novembre . . . 



The Canyons



Film apatico come il paesaggio morale che racconta. Unica linfa vitale, la sofferenza della star.

Regia di Paul Schrader.  Con Lindsay LohanJames DeenNolan Gerard FunkAmanda BrooksTenille Houston
Genere  Thriller  - USA  2013.

Thriller psicologico incentrato su un gruppo di giovani di Los Angeles: a Christian piace manipolare gli altri, giocare con il potere e vivere in mezzo ai lussi che il suo fondo fiduciario gli garantisce; Tara, la sua fidanzata, è un'ex modella smaliziata e accorta che non si lascia fregare dalle sue lusinghe; Ryan è un aspirante attore che ha recitato in un film finanziato da Christian; Gina è una ragazza che lavora per Christian e Lindsay è un'insegnante di yoga. I rapporti tra loro si complicano quando si mette in mezzo l'amore . . .


Il Paradiso degli Orchi


Dal romanzo di Daniel Pennac

Regia di Nicolas Bary.  Con Bérénice BejoEmir KusturicaRaphaël PersonnazLudovic Berthillot
Genere  Drammatico  - Francia  2013.

Benjamin Malaussène è un capro espiatorio: un uomo pagato per prendersi la responsabilità di qualunque guasto di qualunque oggetto venduto ai Grandi Magazzini. Ogni volta che viene chiamato all'Ufficio Reclami deve ripetere la stessa partitura: impietosire a tal punto l'acquirente da costringerlo a ritirare il reclamo. Proprio dopo aver concluso una sua performance, nei Grandi Magazzini scoppia una bomba: un boato, delle urla, poi il silenzio. Una sola vittima: un uomo dilaniato, ritrovato con la patta aperta . . .


Jobs






La giovinezza del fondatore di Apple

Regia di Joshua Michael Stern.  Con Ashton KutcherDermot MulroneyMatthew ModineJames WoodsLukas Haas
Genere  Biografico  -  USA  2013.

Ashton Kutcher è il protagonista di Jobs, film indipendente, scritto da Matt Whiteley, che racconta la vita del guru della Apple concentrandosi soprattutto sul periodo della giovinezza, quando visse una fase hippie, prima di diventare uno dei maggiori innovatori dell'industria informatica del ventunesimo secolo.


Stai lontana da me


Regia di Alessio Maria Federici.  Con Enrico BrignanoAmbra AngioliniAnna GalienaFabio TroianoGiampaolo Morelli.
Genere  Commedia  -  Italia  2013  -  Durata 82 minuti circa.

Jacopo è il miglior consulente matrimoniale su piazza: dategli una coppia ormai alla deriva e lui in men che non si dica ne farà un esempio di vita coniugale! Purtroppo l'unico caso che non riesce a risolvere è proprio il suo: da sempre infatti porta una sfortuna nera a tutte le donne che si fidanzano con lui! Alcune finiscono al Pronto Soccorso, altre ci rimettono la carriera e ad un certo punto l'unico rimedio diventa la fuga. Jacopo lo sa e, proprio per evitare disastri, impara a fuggire per primo. Ma un giorno incontra Sara, una bella e ambiziosa architetta, della quale si innamora perdutamente. Lei lo ricambia, decisa ad amarlo e a resistere alle sventure che cominceranno a pioverle addosso, ma l'impresa non sarà facile. Una commedia divertente e imprevedibile sull'amore e la sua capacità di resistere alla sfiga.


L’ultima ruota del carro



L'Italia attraverso gli occhi di uno dei tanti eroi del quotidiano.

Regia di Giovanni Veronesi.  Con Elio GermanoAlessandra MastronardiRicky MemphisSergio RubiniVirginia Raffaele.
Genere  Commedia  -  Italia  2012.

La storia narra le vicende tragicomiche di un semplice autista di camion che per quarant'anni ha girato tutta l'Italia, su e giù per le scale a caricare e scaricare mobili. Dall'Italia della tv in bianco e nero anni '60, a quella dalle tinte cupe anni '70. Dai rampanti anni '80, agli anni '90 di Berlusconi. Attraverso il suo sguardo semplice e mille traslochi egli vedrà scorrere il tempo dal ciglio della strada. Tra scandali e malaffare, speranze e delusioni, burrasche e schiarite, riuscirà a schivare gli ostacoli più insidiosi restando fedele alla famiglia, agli amici e ai propri ideali.


The Gatekeepers





Successi e fallimenti del processo di pace in Medio Oriente

Regia di Dror Moreh.  Con Ami AyalonAvi DichterYuval DiskinCarmi GillonYaakov Peri
Genere  Documentario  -   Israele  2012  -  Durata 95 minuti circa.

Sei comandanti in capo dei servizi antiterrorismo israeliani, il temuto Shin Bet, raccontano per la prima volta la loro verità. Il conflitto che ha insanguinato il Medioriente osservato "da dietro le quinte", con la guida eccezionale di chi ha tenuto in mano il bandolo della matassa più intricata del mondo. Squarciando lo schermo del segreto di Stato, i sei protagonisti ci regalano un racconto diretto, brutale, a tratti terrificante nella sua cieca logica della "ragione superiore". Le interviste, alternate a rari materiali d'archivio, formano una controstoria in cui l'autorevolezza dei protagonisti non lascia illusioni. Un film che ha fatto discutere anche in Israele. Documentario candidato all’Oscar, campione d'incassi negli USA.



Venere in pelliccia


Regia di Roman Polanski.  Con Emmanuelle SeignerMathieu Amalric
Genere  Drammatico  -  Francia  2013.

Adattamento cinematografico dell'omonima opera teatrale di David Ives, si tratta di una commedia nera interpretata da due soli attori. Un regista teatrale sta cercando un'attrice adatta al ruolo di un personaggio di un romanzo che vuole adattare. Compare una donna che sembra l'antitesi di ciò che a lui interessava, la quale si dimostra pronta letteralmente a tutto pur di ottenere la parte, arrivando a rovesciare i rapporti di dominanza uomo-donna.


Third Person



Tre storie, tre amori, tre città

Regia di Paul Haggis.  Con Jude LawOlivia WildeLiam NeesonJames FrancoMila Kunis
Genere  Drammatico  -  Belgio  2013.

Dopo Crash, Paul Haggis scrive un nuovo film drammatico d'insieme. Questa volta la pellicola segue la vita di tre coppie che vivono in paesi diversi. L'idea del film è di raccontare una seria e moderna storia sulle relazioni: le storie si svolgeranno a New York, a Parigi, mentre la terza sarà ambientata a Roma.


. . . da domenica 17 novembre . . .


Il corsaro


Balletto in tre atti su musiche di Adolph Adam

Genere  Balletto  -  Russia  2013  -  Durata 180 minuti circa.

Pirati, rapimenti, un naufragio e un record di 120 ballerini sul palco; suspense alle stelle per questo magnifico racconto esotico.


. . . e da lunedì 18 novembre . . .



Amanti perduti



Capolavoro senza tempo, che conserva intatto il fascino della poesia eterna

Regia di Marcel Carné.  Con ArlettyPierre BrasseurJean-Louis BarraultMarcel HerrandPierre Renoir
Genere  Drammatico  -  Francia  1945  -  Durata 95 minuti circa.

Il film apparve in Francia in due episodi: “Il boulevard del delitto” e “L'uomo in bianco”. Nella Parigi del 1840, il mimo Baptiste Debureau, romantico e malinconico, incanta le folle del teatro dei Funambules, commuovendo i ragazzi del loggione (Les enfants du paradis). Si innamora perdutamente di Garance, donna dal fascino inarrivabile. "Je m'apelle Garance", nella scia di questa frase di Arletty, che per lui lascia Lacenaire, bandito dandy, si crea un clima struggente.



Enzo Avitabile Music Life




Regia di Jonathan Demme.  Con Enzo AvitabileEliades OchoaLuigi LaiTrilok GurtuGerardo Núñez
Genere  Documentario  -  Italia, USA  2012  -  Durata 80 minuti circa.

Un documentario su Enzo Avitabile, protagonista della scena musicale internazionale, e del suo percorso musica, fatto di ricerca e sperimentazione. Ripercorrendo la carriera di Avitabile, Jonathan Demme si sofferma anche su una città, Napoli, evidenziandone le bellezze ma anche le molte contraddizioni.


. . . mentre da martedì 19 novembre . . .



Macbeth


Regia di Rob AshfordKenneth Branagh. Con Kenneth BranaghAlex Kingston. 
Genere  Teatro  -  Gran Bretagna  2013.

Dal National Theatre il classico di William Shakespeare, con Kenneth Branagh nei panni del Re di Scozia e Alex Kingston nel ruolo di Lady Macbeth, diretto da Rob Ashford e Kenneth Branagh.



 . . . ed infine da mercoledì 20 novembre . . .





Thor : The Dark World





Hemsworth ritorna nei panni dell'epico personaggio dei fumetti

Regia di Alan Taylor.  Con Chris HemsworthTom HiddlestonNatalie PortmanStellan SkarsgårdIdris Elba
Genere  Azione  -  USA  2013.

The Dark World prosegue le avventure sul grande schermo di Thor, il possente Vendicatore, mentre combatte per salvare la Terra e tutti i Nove Regni da un nemico oscuro che precede lo stesso universo. Thor combatte per ristabilire l'ordine nel cosmo... ma un'antica razza guidata dal vendicativo Malekith torna a immergere l'universo nel buio. Di fronte a un nemico a cui nemmeno Odino e Asgard possono resistere, Thor deve intraprendere il suo viaggio più pericoloso e personale, che lo riunirà a Jane Foster e lo costringerà a sacrificare tutto, per salvare tutti quanti.


Buona visione a tutti da Maria !