lunedì 11 novembre 2013

LA CIPOLLA...NON SOLO QUESTIONE DI "LACRIME"!




Nel 1919, quando l'influenza ha ucciso 40 milioni di persone c'era un medico che ha visitato i molti agricoltori per vedere se poteva aiutarli a combattere la terribile “Spagnola”;  molti degli agricoltori e delle loro famiglie avevano contratto la malattia e molti morirono.
Il medico venne presso un contadino e con sua grande sorpresa, constatò che tutti in famiglia erano molto sani.
Quando il medico chiese cosa stesse facendo l'agricoltore perché in famiglia erano tutti sani, la moglie rispose che aveva messo una cipolla non sbucciata in un piatto nelle stanze della casa, (probabilmente solo due camere allora).
Il dottore non riusciva a crederci e gli chiese se poteva avere una delle cipolle per esaminarla al microscopio .
Il contadino diede al dottore una di quelle cipolle e, guardando al microscopio il medico trovò il virus dell’influenza nella cipolla, la quale aveva assorbito i virus mantenendo la famiglia sana.(. . . ma i virus non si osservano solo al microscopio elettronico?!?)




Questa storiella gira in rete ma non è certo l’unica sul miracoloso effetto curativo della cipolla
Un parrucchiere racconta che diversi anni fa, molti dei suoi dipendenti e dei suoi clienti erano giù per avere preso l'influenza.
 L'anno successivo ha disposto diverse ciotole con cipolle in giro nel suo negozio : con sua sorpresa, nessuno del suo staff si è ammalato!


Direttamente dall’Oregon, un’altra interessante esperienza sulle cipolle : tagliare entrambe le estremità di una cipolla, metterla in un barattolo vuoto, posizionandolo accanto al paziente malato di notte, cura di tutto anche la polmonite.                                                                                                                           
La cipolla diventa addirittura nera di germi questo perché, secondo queste credenze, le cipolle hanno potenti antibatterici e quindi proprietà antisettiche.
In molti articoli si raccomanda di non mangiare una cipolla dopo troppo tempo dal momento in cui è stata tagliata, perché ha assorbito i batteri dannosi : praticamente  un enorme magnete per i batteri, in particolare se le cipolle sono cotte.                        
                                                                                            Non si dovrebbe mai conservare una parte di una cipolla affettata ed è pericoloso tagliare una cipolla e utilizzarla in cucina il giorno dopo, poiché diventa altamente tossica anche per una sola notte, creando  batteri tossici che possono causare infezioni dello stomaco,  secrezioni biliari in eccesso e anche intossicazioni alimentari.
Probabilmente di vero in queste storie c'è ben poco, si tratta delle solite leggende metropolitane;  però non si può tacere sulle proprietà benefiche della cipolla e sulla sua conservazione.
         
                                                                                   
         La cipolla contiene calcio, ferro e fosforo che risultano di grande aiuto contro la stanchezza fisica e mentale, l'astenia e l'esaurimento ; vi sono poi zinco, sodio e potassio che mantengono i tessuti elastici ed il colorito sano. Non bisogna dimenticare le sostanze disinfettanti che aumentano le difese immunitarie e proteggono l'organismo dai funghi cutanei.                                                                                                                            

Contiene inoltre le prostaglandine, sostanze naturali che svolgono un'utile funzione di controllo per quanto riguarda la pressione arteriosa e il colesterolo.                                                                                                                 
                                                                                     Nella cipolla, infine, troviamo proteine, anche se in quantità ridotte, e tutte le vitamine del complesso B, C ed E, e la vitamina A; molto importante è anche la glucochinina che le conferisce un'azione antidiabetica.
Un'altra proprietà della cipolla è quella di essere benefica per l'apparato respiratorio.                                                                                                                                      Il suo consumo è efficace anche contro gli ascari e gli ossiuri, piccoli vermi intestinali;  migliora la digestione ed è d'aiuto per chi soffre di malattie epatiche.


                                                                                                                                                                  
È, invece, sconsigliata per chi soffre di ulcera e iperacidità; molto rilevante è la sua funzione regolatrice della flora intestinale, per cui rallenta i processi di putrefazione che liberano sostanze tossiche irritanti legate alla formazione del cancro al colon e al retto.
Per quel che riguarda la conservazione, una volta aperta una cipolla, la parte rimanente può essere affettata o tagliata a cubetti e congelata in vista di futuri utilizzi.                                                                                                                  
La cipolla aperta può anche essere conservata per due o tre giorni in frigorifero all'interno del cassetto della frutta e della verdura.                                                 
E’ anche vero che se conservata per lungo tempo ad una temperatura inadatta, possono formarsi sostanze tossiche a causa delle quali la cipolla potrebbe non essere più commestibile.                                                                                                                                                                               
                                                       
 La cipolla ammuffisce in fretta una volta aperta, mentre come tutti gli altri vegetali che hanno la stessa composizione in acqua, dura anche settimane se è integra.
A proposito dei intossicazioni alimentari vi segnalo una curiosità legata al consumo di alcune insalate contenenti cipolle : le persone sono sempre preoccupate che la responsabile sia la  maionese spesso usata per condirle.
Le maionesi non hanno nemmeno bisogno di essere refrigerate anche se abitualmente le teniamo in frigorifero dopo l’apertura : il pH nella maionese si trova ad un punto che i batteri non possono sopravvivere in questo ambiente.
Quando si verifica un'intossicazione alimentare, la prima cosa che i medici dovrebbero accertare se e quando le vittime abbiano mangiato cipolle,  e se tali cipolle provengono da un’insalata con patate.



Più che la maionese a procurare l’intossicazione potrebbero essere state le cipolle, e se non le cipolle affettate da troppo tempo, magari le patate.
Ciò si spiega con il già descritto potere della cipolla tagliata di attrarre i batteri,  per cui non è sicura nemmeno se la mettiamo in un sacchetto a chiusura lampo e dentro al frigorifero, poiché è già abbastanza contaminata solo per essere stata fuori per un po’ dopo essere stata tagliata.
Dunque se si prende la cipolla rimanente e la si cuoce molto, probabilmente è tutto bene, ma se mettiamo nel panino una cipolla tagliata da tempo, sin cerca di guai.
All’attenzione dei frequentatori delle paninerie : quando volete gustare un buon panino, non fate mettere cipolle nel panino.



Sia le cipolle che le patate umide in una insalata di patate attireranno e faranno crescere i batteri più velocemente di qualsiasi maionese commerciale.

Un consiglio anche per i nostri fidi amici : i cani non devono mai mangiare cipolle poiché il loro stomaco non riesce a metabolizzare le cipolle.


Ho scovato addirittura uno scrittore che ha dedicato alla cipolla un vero tributo d’amore . . .

--Io, la cipolla 

storia d'amore di magia e di cucina --



Anche se non apprezzate questo bulbo, è una lettura davvero interessante.



Maria...a dopo


2 commenti:

  1. La lettura non è solo interessante, Maria, ma interessantissima. Ma io la cipolla la odio, perdonami.

    RispondiElimina
  2. Lo so, lo so, Lorenzo... peccato! Però se mi segnali qualche cibo che ti piace in particolare, potrei farne una "celebrazione" ah ah ah Ciao. maria.sa

    RispondiElimina