sabato 19 maggio 2012

PENSIERO DI OGGI






PENSIERO POSITIVO DI OGGI







Mi impegno già da ora a fare delle scelte che siano più adatte a me e maggiormente coerenti con i risultati che desidero ottenere



Seguiamo il consiglio di Maria!!!

Ridiamo, ridiamo, ridiamo . . .
almeno fino a quando . . . non ci resta che ridere !!!
ah ah ah


Ancora un tuffo nelle acque  campane, quelle fresche e non inquinate, quelle dove spruzzarsi senza il timore di disturbare i classici “ perucchie sagliut” ( “pidocchi saliti” nel senso di persone con la puzza sotto il naso, magari provenirenti da ceti bassi che per casualità hanno scalato i gradini sociali) .                                                                                             A voi le belle cose . . .


Zi Nnacc''o Pennino
Si indica una persona, in genere donna, dalle forme inferiori non molto aggraziate. Il riferimento e' ad una certa "Zia Nacca" che abitava nel quartiere Pendino ed era famosa, appunto, per il suo bacino smisuratamente irregolare.

Na bona pella p''o lietto
Il riferimento e' chiaramente di carattere sessuale e rivolto ad una donna "facile". Molti sono i dubbi sul riferimento di "pelle". L'unico che abbia ampia credibilita' e' quello latino. Infatti con "scortum" si indica sia "pelle" che "meretrice".

Si 'o carro nun sedogne, nun cammina
Mai detto popolare e' stato piu' attuale in questi ultimi anni. La bustarella, il pizzo, la tangente sono solo moderni vocaboli per indicare cio' che ci e' sempre stato: la corruzione. Infatti basta ungere per ottenere a volte servizi che sarebbe nostro diritto avere.

'E nemmiccule cu 'e spiungule
E' in questo modo che vengono ironicamente provocate le persone esageratamente meticolose. Infatti risulta molto difficile ed estremamente meticoloso riuscire a mangiare le nemmiccule (le lenticchie) avendo come unica posata uno spillo!

'O caccavo 'e Santa Maria 'a Nova
E' in questo convento che anticamente i frati preparavano i pasti per i poveri in un enorme pentolone ('o Caccavo). Ed e' in questo modo che si indica l'insaziabilita' di alcune persone: non basterebbe il contenuto di un caccavo per sfamarli.

Alluccare
Alzare la voce, strillare, gridare, tutti termini che in napoletano vengono rappresentati da questo termine. Vale anche come rimproverare. Quindi un bambino irrequieto viene alluccato se combina pasticci. L'origine e' sicuramente latino medievale. Infatti si indicava con alucus (quindi alucari e poi alluccare) l'allocco, quell'uccello caratteristico per i suoi strilli ed allucchi.



Ammartenato
è una persona che si atteggia a guappo, da spavaldo con gli altri. Deriva dal "Martino" che nel gergo malavitoso indica il coltello. Il perche' si chiami cosi' il coltello, molto probabilmente lo si deve alla presenza della spada che di S.Martino ha con se. Si puo' anche indicare, al femminile, una donna, in genere del popolo, che vuole prevalere sulle altre vuoi per bellezza vuoi per possibilita' economiche.

Ammuccars
e dare ascolto a verita' rivelatesi poi false. Ecco, in quel caso ci siamo ammuccati una bugia prendendola per vera.. La derivazione etimologica non puo' essere che mmoccca (in bocca), cioe' qualsiasi cosa ci dicano con la bocca, gli crediamo ingenuamente.




Complicato ?    Ma nooooooooo . . .  ripassate la lezione che poi vi interrogo . . .
. . . parola di prof. Maria !!! ah ah ah




e ora si ride e si piange...








MARIA & ANNAMARIA




GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI...





Questo racconto di Enzo è già stato pubblicato il 4-02-2010. .. pescato a caso dall'archivio del blog!









Finito il film alla TV, Melania si avviò in camera, Si parò davanti allo specchio e si guardò; alzò le braccia e si diede una stiracchiata. Poi alzò le sopracciglia, cacciò la lingua e farfugliò: “Eccoti qua, ventotto anni, carina; mamma e papà sono in paradiso: ti ritrovi con una casa e un vitalizio. Ma sei sola, Lo studente biondo ‘ ti voleva e tu dicesti che era più giovane di te…e non lo volesti; il vigile del fuoco ti fece una corte serrata …e tu, non lo accettasti…dicesti che il suo lavoro era rischioso…: lo so, l’hai fatto per amore di mamma e papà: brava…brava.” Avvertiva tutto il peso della solitudine, in verità non si era mai innamorata di nessuno: e quindi ignorava perfino l’ondata di emozione di un bacio. Ma dentro di lei la speranza di trovare un lui non l’aveva mai abbandonata. Stette con una mano sul fianco, punto l’indice dell’altra mano verso la sua l’immagine nello specchio e la minacciò: “Se ti arrendi, giurò che ti tirerò le orecchie finché campi.” Si infilò il pigiama; diede un lungo respiro e si infilò sotto il lenzuolo. Bofonchiò quando lanciò lo sguardo alla sveglia: mancava un quarto alla mezzanotte. Melania sotto il lenzuolo avverti tutto il dominio del silenzio. La notte era silenziosa e mite; la luna piena illuminava la camera con un candido fascio di luce. Melania cadde in pochi minuti in un sonno profondo. Scuoteva leggermente il viso e le sue labbra emettevano incomprensibili sbuffi seguiti da gemiti e piccoli lamenti: aveva cominciato a sognare: si trovava sola a percorrere un viottolo che fiancheggiava un campo di girasoli. Un sole splendido attirava i fiori; faceva caldo. Lei si fermò; portò una mano alla fronte per ripararsi dal fulgore solare. poi girò lo sguardo verso il campo di girasoli, Quei fiori sembravano ubbidire a un dettame, a vederli fermi, dritti nella loro fierezza. Abbassò la mano e chiuse gli occhi per assaporare la carezza del calore del sole; si girò e vide un gruppo di donne che venivano verso di lei: era un confabulare incomprensibile, e una volta vicino a lei, sorridevano parlando sottovoce; Ebbe la sensazione di essere derisa.. “Tranne qualcuna, le altre non sono tue amiche” esordì l’uomo, con voce morbida e chiara. Lei si voltò: l’uomo, sulla trentina, era di bell’aspetto, i capelli corti e castani. “Mi ha quasi spaventata.” “Ha ragione, mi scusi, la prego si rilassi ora. Le assicuro che sono una persona rispettabile e sono anche il proprietario di tutti quei girasoli che lei può ammirare. Mi permetta, lei è una donna graziosa, se li porta bene i suoi anni. E stia certa che non le chiederò l’età.” Lei replicò subito:”Lo credo bene come persona rispettabile e spero anche galante, perché se per caso lei non è come dice di essere, le conviene sparire.” L’uomo, si affrettò a chiarire: “Caspita, che tipo, devo ammettere che è un vero e proprio peperino.” “Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, sono fatta così.” Si avvide che sul volto dell’uomo aleggiava un sorriso. E Melania si affrettò ad aggiungere: “ Sono un po’ piccola di statura, ma ho un certo temperamento.” “Forse serve per compensare la figura” esclamò l’uomo. “Mi lasci dire, e non si offenda ,mi creda, intendo dire…se un braccio venisse a mancare per, che so, un incidente, l’altro tende a rinforzarsi.” “Lo credo anch’io. Comunque, mi sarebbe piaciuto essere un po’ più alta” disse lei. “Ma non ne ho mai fatto un problema…e di problemi ne ho proprio tanti.” “Tutti hanno dei problemi” proferì l’uomo, con serietà. “E lei ha…un problema, ma più che un problema , le manca una cosa molto importante.” “Non credo proprio” ribattè lei. “E cosa mi mancherebbe?” “Un LUI, Le manca ‘l’uragano dentro’ ; ha tutta l’Ansia di Amare, come ce l’hanno tutti, ma le manca un Lui da mettere qui.” Così dicendo l’uomo portò la mano all’altezza del petto. “Tutti si affannano nella ricerca di qualcuno.” Melania si sentì disorientata; era come se quel tipo le avesse riconosciuto un difetto o un errore commesso. Girò il viso di lato e lo guardò di sbieco; pensò che quel tizio le stesse raccontando frottole; gli disse mugugnando che quella “Ansia Dentro” non le stimolava alcuna ricerca. E quelle ‘cose’ erano tutte fisime da ragazzine. “Lei è come uno di quelli” dichiarò l’uomo indicando i girasoli nel campo. Melania rispose, un po’ risentita: “Cosa?, secondo me le manca qualche rotella qui”. Io un girasole?!” e cosi dicendo portò l’indice alla tempia. E l’uomo spiegò: “Ascolti, questi girasoli sono tutte Anime che in vita hanno avuto la fortuna di amare…” Melania rimase per alcune attimi con la bocca semiaperta, poi proruppe: “Eh no, di nuovo con queste cretinate, la smetta!” Gli parlava calma e incredula, convinta che quell’uomo le stesse propinando ancora frottole. Ma nello stesso tempo era incuriosita. E l’uomo riprese: “… sono Anime che in vita amavano e poi un fatto ‘tragico’ glielo ha impedito, come per esempio …una malattia incurabile …un incidente d’auto; insomma sono scomparse per un fatto tragico. Ebbene, queste anime che non hanno potuto amare in vita … “Ehm, dice delle cose pazzesche, ma…voglio ammettere, ma solo per ipotesi, che sia come dice lei. Mi dica, queste ‘anime’,soffrono?” “No, non è una vera e propria sofferenza, ma hanno un gran desiderio: quello di infondere amore nel cuore di tutte le persone che – con l’Ansia Dentro cercano l’Amore., cioè la persona da amare, cioè un ‘Lui’ o una Lei.” Melania accennò un mezzo sorriso e ribattè: “E’ come fare il pieno al cuore, anziché di carburante, lo fanno d’amore!” Capita la scherzosità della battuta, gli chiese, seria: “Secondo Lei, io avrei quella ‘cosa dentro’, l’Ansia di…come dice lei?” “L’Ansia Di Amare!? Certo che ce l’hai, eccome. La solitudine non piace a nessuno perché…fa sentire triste, è nella natura di ognuno di noi ‘amare’ il che vuol dire desiderare una persona, volere il suo bene, e stare bene spiritualmente e fisicamente con lui, e poi…” Melania mise le mani avanti e lo interruppe: “Oh Dio, piano, piano, un vulcano… è proprio un vulcano.” “Ha proprio ragione, mi scusi…ma abbia pazienza, devo dirle ancora un’altra cosa!” “Sì!” E l’uomo aggiunse: “Non temere, non devi aver paura del vulcani: ci sono vulcani che hanno il fuoco dentro…ma non fanno del male…non devastano…anzi… sai che ti dico? sul tuo cammino c’è proprio…un vulcano…un vulcanoo… un vulcanooo”… la voce dell’uomo diventava sempre più forte in crescendo. Sicché Melania aprì gli occhi, si scoprì togliendo via il lenzuolo, era turbata. “Che sogno, , quel chiacchierone…i girasoli…le anime …la ricerca….porca miseria a lui e all’ansia della ricerca dei cavoli suoi…” e continuò con la tiritera per un bel po’.” L’emozione del sogno fu viva nella sua mente per alcuni giorni. Era l’ultimo pomeriggio di giugno. La temperatura era gradevole, Il sole era laggiù all’orizzonte in uno splendore arancione che si allungava dritto verso di lei. Melania stava là ferma, e gustava lo strano e caratteristico odore del mare; lasciò affondare i piedi nella soffice sabbia del bagnasciuga. Col viso rivolto all’orizzonte si lasciava accarezzare dai caldi e inebrianti raggi del sole. Chiuse gli occhi per alcuni secondi per apprezzarne il tepore. Poi tolti i sandali, e accorciati i jeans, cominciò a passeggiare sulla battigia. Ma un’onda impetuosa la squilibrò e Melania cadde di fianco; cercò di sollevarsi, ma la fitta al piede glielo impediva. “Forse una storta, le fa male la caviglia?” “Credo. Mi fa un po’ male” rispose lei. L’uomo l’aiutò prendendola sotto le braccia alle spalle. E l’aiutò adagiandola sulla sabbia asciutta. Diede un rapido esame alla cavigla e le comunicò: “Non sono medico, ma se fra cinque minuti le fa ancora male, la porterò al pronto soccorso.” Melania lo guardò mentre esaminava la caviglia: la sua voce era calda e gradevole. Poi l’uomo affondò lo sguardo nelle pupille castane di lei, e per la prima volta, quello sguardò le scivolò tutto addosso come una candida carezza. Melania batté le ciglia e distolse lo sguardo e proferì: “Mi sembra che non mi faccia più male.” “Le sembra…o non le fa più male?...provi a muovere piano il piede.” Lei eseguì: “Non sento più nulla.” “Bene, vuol dire che è tutto a posto.” Quel tono di voce melodioso, suadente l’avevano colpita: e dentro di sé sorrise. Quando lui posò gli occhi nelle sue pupille, Melania non poté fare a meno di arrossire e il suo cuore avvertì un tuffo. Era un po’ frastornata dalla sua vicinanza fisica e quella voce ‘calma, melodiosa e rassicurante’ la facevano sentire stranamente bene. “Mi chiamo Giulio!” “Hem. come scusi?” “Sono Giulio! “Io, Melania!” “Ha i jeans bagnati…se non le creo problemi…le do uno ‘strappo’ fin sotto casa, così avrà modo di cambiarsi.” “Uh, quasi non me ne accorgevo…!” mentì lei. “Abito laggiù a cinque minuti dalla spiaggia; possiamo fare due passi, se vuole.” Lui l’aiutò a rialzarsi. “Provi ad appoggiare e a fare qualche passo” le propose. Nessun problema alle caviglie. E s’incamminarono. Lei gli disse che era casalinga, che aveva perso entrambi i genitori alcuni anni prima. “A loro ho dedicato tutta la mia vita, erano tutto per me…ho rinunciato a tante cose per mamma e per papà.” Pensò un attimo a loro e la sua voce diventò quasi afona. Giulio ascoltava con attenzione; il suo occhi si incamminarono sul confine della fronte e i capelli a mala pena ingrigiti di lei; quello sguardo seguì le fattezze di tutto il viso, alla fine incontrarono quelli di lei. Giulio chiese quasi sussurrando: “Ha rinunciato proprio a tutto…anche all’amore?” Ma si accorse subito di aver violato il limite della riservatezza e si scusò: Credo di aver fatto una gaffe, mi scusi.” “Niente di grave, nessun problema.” Erano arrivati sotto casa. “Sono proprio contento di averla aiutata, ma soprattutto di averla incontrata. E…ecco, mi è molto simpatica, davvero!” Erano l’uno di fronte all’altra. Melania lo fissò, prendendo il coraggio a due mani, e gli rispose: Si sentì lusingata e avvertì un altro tuffo al cuore. Anche lei non scherza come simpatia. Ma devo essere io a ringraziare lei. E per dimostrarle la mia gratitudine,” fece una pausa e propose “ togliamo di mezzo questo ‘lei’ “cosi dicendo gli abbozzò un sorriso. “Ok, toccava a te dirlo, secondo le leggi del ‘bon ton’. Segui una pausa di silenzio. “Senti, Melania…! “Sì!” “Ecco, non so…” “Cosa non sai?” . “Insomma, sei così simpatica.” “L’hai già detto. Anche tu lo sei.” Che ne dici se prendessimo un caffè insieme… domani magari…che ne dici? qualcos’altro.” E si affrettò a chiarire: “Sono una persona seria e… non ho problemi di famiglia. Sono scapolo. Lo so, forse ho commesso un errore …sai non sono un giovanotto,,,e incontrare una donna e chiederle di rivederla dopo nemmeno un’ora,…mi sembra di essere stato inopportuno, eccessivo. Però, mi farebbe tanto piacere.” Anche a Melania piaceva tanto quell’uomo, quel Giulio, soprattutto per la voce: aveva qualcosa di familiare, qualcosa di già ‘sentito’; quel tono di voce così carezzevole la rilassavano in tutta la sua femminilità. Quelle parole erano per lei come della melodiosa musica. “Volentieri!” Si scambiarono il numero dei cellulari. Melania era fortemente attratta da quell’uomo che le aveva così improvvisamente sferrato il classico pugno nello stomaco. Ed anche Giulio si era innamorato di lei: e, coi favori del Destino, entrambi si erano innamorati per la prima volta. Una mattina la chiamò e le disse: “Melania, non so perché ma sento il bisogno di chiamarti e sentire la tua voce.” Lei senza un attimo di esitazione gli fa: “Anche per me è così!” Erano follemente innamorati. Melania e Giulio si amavano e lui l’amava ricambiando il sentimento con grande fervore: era Giulio che la distraeva, era Giulio il suo pensiero fisso; era Giulio che le percuoteva il cuore, era Giulio il suo ‘cucciolo’, il suo ‘vulcano’: era sempre Giulio. Ma Melania non aveva mai avuto alcuna esperienza dell’amore fisico: il suo corpo ignorava completamente i fremiti e le gioie di un vero e proprio amplesso sessuale. Era il 13 febbraio. Era lui al cellulare: “Ciao, Melania! Lo sai che giorno è, domani?” “No, cos’è?” “Dio mio, come si fa a non ricordare un giorno così importante? Riguarda gli innamorati: e cioè anche una ‘testolina’ di cui mi sono tanto scimunito.” Lei rise e replicò: “Che io tengo dentro al cuore in un posticino molto caldo.” “Metti il più bel vestito che hai, fatti bella. E allo 8.30 verrò a prenderti domani, festa di San Valentino, perché alle 9.00 in punto saremo seduti nel migliore ristorante della città, l’Hotel Sirio, cinque stelle.” “Ma ‘Cucciolo’, sei matto, non potevi sceglierne uno meno caro?” protestò lei. “Il tuo cuore lo merita” sentenziò lui con la consueta voce calda e carezzevole, e soggiunse “ dopo cena, in camera, ti metterò due ali nella schiena, e volerai molto in alto…molto in alto!” La cena fu un evento straordinario e speciale per entrambi, ma soprattutto per Melania: in un ristorante a cinque stelle non c’era mai stata. E ciò la imbarazzava alquanto. Quando Giulio aprì la porta della camera, le tenne la mano e con l’altra fece un gesto come a dire, prego! Lei, splendida nel vestito di seta azzurra, lo guardò con una leggera punta di emozione e sfoggiò un sorriso appena accennato, quasi impercettibile. Sentiva che stava per succedere qualcosa di insolitamente travolgente. Strinse la mano di lui ed entrò. In una sfera di cristallo lei notò un fascio di boccioli di rosa. “Hai ventotto anni: quindi ventotto boccioli di rosa.” declamò lui. “ Oh, che belli, veramente stupendi!” Si avvicinò ai boccioli e ne accarezzò alcuni. Poi si girò e restò ferma; teneva stretta la borsetta nelle sue mani quasi a proteggerla. Giulio reggeva due bicchieri con una mano e con l’altra una bottiglia di champagne. “Tesoro, questo è champagne, viene direttamente da Chalons-sur-Marne, dove lo producono: un omaggio tutto per te, perché ti amo!” “Anch’io ti amo. Mi hai trapassato il cuore da parte a parte.” Brindarono nell’atmosfera irreale del silenzio. Giulio poggiò sul comodino la bottiglia e i bicchieri e prese ad ammirarla in tutto il suo splendore d’eleganza e sensualità. Era come se l’avesse vista per la prima volta. Dai piedi il suo sguardo passò a tutto il corpo sinuoso soffermandosi sul viso e infine sugli occhi. “Sei un portento di donna… come mi piaci, Melania! Mi piace tutto di te: i tuoi capelli corti e un pò grigi, il tuo modo di gesticolare, e sulla spiaggia … i tuoi occhi bruno-neri, come mi piace il tuo sguardo chiaro, a volte è esitante, direi timido, altre volte ...vagamente malinconico… e…” “Non credi che sia ora di smetterla? “Ti ho incontrata e… in due minuti…la mia vita è cambiata da così a così. Amami e non lasciarmi mai. La mia vita la voglio trascorrere con te” le disse, serio. Melania si avvicinò a Giulio, gli mise una mano sulla gancia e gli disse con un filo di voce : “Anche tu hai messo a soqquadro il mio cuore; sei stato come un terremoto improvviso: anch’io voglio fare lo stesso cammino con te. Spero che il Destino ci tenga sempre uniti.” “Ancora un drink?” chiese lui. “Ok, cucciolo!” “Ok, cucciola!” Bevvero di nuovo: lo champagne le allentò la tensione. Il cuore cominciò a percuoterla; sentiva che stava per vivere un momento particolarmente travolgente. Giulio passò dietro di lei, le appoggiò le labbra sulla nuca e la baciò; Melania ebbe un fremito; il cuore continuava a battere. Giulio la girò verso se stesso. Erano l’uno di fronte all’altra. Il corpo di Melania aderiva a quello di Giulio. Lui accostò lentamente le sue labbra a quelle di lei: e le loro lingue si incontrarono. La bocca di Giulio cercò avidamente la lingua di Melania, la prese e la trattenne succhiandola per gustarne tutta l’emozione. Lei si divincolò e si lamentò con un filo di voce soffocata: “Non m fai respirare…sento un calore…” Giulio allentò l’abbraccio: “Ti voglio,,,se sapessi quanto ti voglio…! “Cucciolo,,,ascoltami!” “Sì, cosa c’è?” “E’ ora che te lo dica: non ho mai conosciuto…un uomo, sessualmente, intendo!” “ No, davvero?” “E’ così, sono ancora illibata.” Giulio non disse nulla: “La prese fra le braccia, e stringendola, le sussurrò: “Sei proprio una piccola bambina, sei la mia cucciola.” “Tesoro, ho bisogno di tutta la dolcezza di cui sei capace!” invocò lei. “Oltre alla dolcezza ci metterò anche la tenerezza.” Cominciò a spogliarla lentamente: e quando furono nudi entrambi, s’infilarono nel letto. Lei si rannicchiò vicino a lui. Tesa, emozionata e ansiosa di diventare completamente donna, si offriva all’uomo che amava. Le mani di lui presero a sfiorare il corpo d lei; calavano sulle sue colline, sfioravano il corpo di lei con una lentezza che la facevano respirare affannosamente; lui la palpeggiava, la carezzava con desiderio che accompagnava con baci brevi e lunghi. Le prese il viso tra le mani e in preda all’ardore cercò di nuovo le sue labbra; Melania si sentì prendere dalle fiamme in tutto il corpo e la sua lingua fu preda del suo uomo, che in quell’istante le stava accarezzando la sua ‘intimità’. Lei fremeva, fremeva con un respiro che si faceva sempre più rapido: “Ora… prendimi, Giulio… entra dentro di me…ora…ora!, prendimi” lei lo implorava schiava dell’irrefrenabile desiderio. E Giulio, impugnò la sua virilità, ed entrò dentro di lei già umida di orgasmi goduti attimi prima. Lui, con dolcezza, affondò la sua virilità più volte nelle sue viscere sopprimendole l’illibatezza; mentre Melania emetteva gemiti di gioia, Giulio le donava la femminilità di cui lei, da quel momento poteva pregiarsi. Di colpo il culmine dell’eccitamento ebbe il sopravvento ed entrambi si sentirono sollevare dal letto, in preda ad una frenesia immensa, e avvolti in un vortice di felice follia. I loro corpi nudi, esausti, e madidi di sudore, per un certo tempo, giacquero immobili nell’incanto di un silenzio nuovo e irreale. Il giorno dopo Melania sentì suonare il citofono. “Sì…” “Posta, c’è un pacco per lei” annunciò una voce giovanile. “Senta, non posso scendere, le dispiace portarmelo all’ingresso? Ultimo piano.” Il ragazzo salì e le consegnò il pacco. Melania aprì il pacco ed estrasse un quadro con appiccicato una piccola busta; lei tirò fuori il biglietto e lesse: Tesoro, il quadro originale costa l’ira di Dio. Questa è una riproduzione in omaggio a Te, donna speciale, alla tua femminilità. e ai momenti di magia vissuti ieri : E’ il VASO DI GIRASOLI di Van Gogh. Il tuo cucciolo Lesse due volte il testo , ma rimase perplessa, si fermò a pensare, aggrottò le ciglia e cominciò a bisbigliare tra sé: “..girasoli…i girasoli di …Van Gogh.” Improssivamente il suo viso si rischiarò e le venne in mente il sogno:…si ricordò dell’uomo e del campo di girasoli.. “Ma sì, quell’uomo diceva che i girasoli riempiono il cuore degli uomini dell’amore di cui hanno bisogno……e ora… il quadro di Van Gogh...” Questi pensieri affollarono la mente di Melania; diede ancora uno sguardo al biglietto che rilesse, diede un lungo sguardo al quadro, prese ad accarezzare la cornice mentre gli occhi lucidi di lacrime le deformavano i petali dei ‘girasoli’. Andò fuori al terrazzo, portò l’indice alle labbra, schioccò un bacio e lo inviò all’orizzonte dove un SOLE rosso fiammeggiante stava nascondendosi dietro il monte. Poi ripensando a quel campo di girasoli, bisbigliò: “Chissà, forse sono solo fiori… o sono ‘Anime Vere’ che riempiono d’amore il cuore di tutti noi.” Tornò in camera, prese il telefono e fece il numero di Giulio: “Tesoro, grazie. Voglio dirti che ti amo, ti amo, ti amerò sempre.” “Lo so, anch’io ti amerò sempre, ma non te ne approfittare” disse ridendo e aggiunse: “Ti sono piaciuti i ‘girasoli’?” “Non puoi immaginare quanto! Un giorno avrò bisogno del Sole, perché anch’io diventerò ‘un girasole’! 


 ENZO

venerdì 18 maggio 2012

MATRIMONIO '9


Nel Paradiso non esiste il matrimonio;

 evidentemente per non turbare la serenità

 del luogo.


Samuel Butler




          “L’Amore non è bello se non è litigarello”

DUCKY   Enzooo, noi litighiamo spesso! Facciamo bene o male. Litigare serve a qualcosa?

ENZO Intanto, non urlare. Parla in modo normale, Duc. Sì, litighiamo, è vero, non è mica la prima volta. Ci sfottiamo, ci prendiamo in giro, però  non ci facciamo del male; spesso o quasi sempre, sono litigi più comici che seri.

DUCKY   Sì…se fossimo marito e moglie…eh?!

ENZO     Io, sposato con te…meglio ‘na monaca francescana, una benedettina, così le insegnerei di giorno la castità e di notte l’amore... a cavallo.

DUCKY   Io le lezioni d’amore gliele darei anche di giorno.     Mi riferivo, poi, e non necessariamente, a una coppia sposata e tu subito vai fuori binario. Ma, putacaso, se dovessi stare in un convento e tu fossi monaco, chi vorresti come suora con cui pregare e litigare di giorno?

ENZO     Porterei come madre badessa una siciliana e la nominerei Suora Mamie, Le darei l’incarico di creare un blog, ma a condizione che io e lei dovremmo pregare insieme, non solo ma anche litigare insieme. Con Suora Mamie, litigherei volentieri.(i litigi sono il mio forte...nota di Mamie)

DUCKY   Adesso sono io a dirti di fare il serio.

ENZO     Hai ragione, mi contengo. Allora, da un sondaggio di una rivista italiana è risultato che il 70 per cento degli intervistati ha dichiarato che il litigio è da evitare.

DUCKY   Ovvio!

ENZO     Tutte le coppie litigano. Non è vero che chi litiga rischia il divorzio. Litigare fa parte della vita di coppia. Ci sono coniugi che litigano ogni giorno, ma la loro unione è salda e altri coniugi che pure litigano ogni giorno, ma non vanno d’accordo; ci sono coniugi che non litigano mai, ma il loro legame si sta spezzando.
Quando si rinuncia persino a litigare, significa, ormai, che l’amore è finito, che il matrimonio è alle ultime battute. Il litigio, quindi, non è solo uno scontro, ma anche una valenza positiva di assestamento e di amalgamazione.; non è solo un momento di rottura, ma anche un punto obbligato verso un maggiore equilibrio, o anche un mezzo per migliorare un rapporto.

DUCKY   Credo che sia esatto quello che dici…

ENZO     …mi fa piacere…in secondo luogo. Litigando si scaricano tensioni che si sono accumulate dentro.

DUCKY   Forse perché non si fa l’amore eh...? È così?

ENZO     Anche quella “carenza” causa una tensione… e guai se non trovassero uno sblocco, potrebbero uccidere l’amore o, addirittura, farci ammalare.

DUCKY   Pensa che un mio amico, diventò nevrastenico, perché la moglie ebbe una specie di crisi religiosa: in un anno quel poveretto cominciò a balbettare per carenza di rapporti sessuali. Si fece visitare da uno psicoterapeuta che gli diagnosticò una disfemia, insomma quando parlava in pubblico si “impappinava”: era diventato quasi “cacaglio”.

ENZO Be’,  non esagerare come al solito. La disfemia è un disturbo che colpisce il modo di parlare, si manifesta quando una persona parla in pubblico. Questo disturbo può interessare studenti durante interrogazioni in esami scolastici o i dei candidati a un concorso, più spesso poco preparati.

DUCKY  Nel caso del mio amico…fu lo sciopero erotico della moglie, che ignorava cosa si perdeva.

ENZO     Ora torna in te, Duc,. sappi che, la collera espressa spesso diventa rancore.

DUCKY   Se sapessi quante volte non riesco a prendere sonno…

ENZO     A chi lo dici. Io spesso me ne vado a dormire sul divano in sala. Gli studiosi dicono che la rimozione…

DUCKY   Delle auto…io solo quella conosco…per fortuna non mi è mai successo…

ENZO     Ho capito, semplifico,,, gli studiosi dicono che la ”re-pres-io-ne”, la rabbia inespressa,  possono provocare malattie psicosomatiche, come è capitato a te che sei diventato più psico che labile.

DUCKY Mentre tu sei scombinato geneticamente, tu sei scombinato persino nel DNA.

ENZO     Smettila ora…e lasciami continuare. Nelle coppie che evitano di litigare, si crea una calma strana e artificiosa, una “pace armata”, una tensione che può esplodere da un momento all’altro. Invece, è opportuno esternare le proprie emozioni, far sapere all’altro che su una certa questione si è di diverso avviso.
Covare dentro rancore fa molto male prima al rapporto di coppia, poi alla nostra salute.

DUCKY   Allora, bisogna litigare tutti i giorni?

ENZO     Non dire sciocchezze, bisogna litigare soltanto se c’è un motivo valido per farlo, ma bisogna operare affinché i nostri litigi siano costruttivi e non distruttivi, rinsaldino la relazione, migliorino il rapporto invece di spezzarlo.

DUCKY   Ti ricordi? Mina cantava quella canzone che faceva così…”parole parole parole”.

ENZO     Badi che la differenza è notevole: se si sa litigare, l’unione ne esce rafforzata. Lo psicologo J. Gottman ha dichiarato. “Momenti di tensione devono essere sempre bilanciati da un numero maggiore di momenti di affetto, gratificanti per entrambi.”
In effetti, in una relazione felice le interazioni positive……no non mi chiedere cosa sono le interazioni…te lo spiego subito…cioè i segnali di affetto stima e gratificazione, devono essere sempre più numerosi di quelli negativi.

DUCKY   Dici bene! Però, i matrimoni e le unioni si sgretolano anche in modo violento.

ENZO     Purtroppo è così. E con la recessione si è arrivati persino ai suicidi e alle violenze in famiglie e nelle coppie di fatto.

DUCKY   A proposito di violenza,  che puoi dire in proposito?

ENZO     La violenza sulle donne non fa che aumentare giorno dopo giorno. Le donne e gli uomini devono evitarla; ogni volta che le discussioni finiscono con occhi neri, lividi, schiaffi e piatti rotti, il litigio è distruttivo al massimo: le conseguenze sono odio, rabbia, rancore. Se si picchia il partner, si apre la strada per la separazione e il tribunale civile…e le tragedie  sfociano  in brutali reati penali. Questo non è amore litigarello, ma tutt’altro.

DUCKY   Hai toccato il nervo e adesso spiega, vista l’esperienza e cultura.

ENZO     Ben detto, e ti servo subito, ma guarda che quello che dirò riguarda anche te.

DUCKY Sentiamo.

ENZO     Non temere, sarò molto generoso nella trattazione. Stasera però niente cena in casa, si va alla “BELLA NAPOLI,  dove ci attendono due pizze “capricciose”

DUCKY   Offri tu, però!

ENZO     Offro io, non stare a preoccuparti, tirchiotto che non sei altro.

DUCKY   Oh, Gemè, la settimana scosa ho pagato io.

ENZO     Ah, sì, ricordo.

DUCKY   Mi sa che mi volevi fregare. Oltre a essere scombinato ti scopro anche volpone…

ENZO…e tu eclettico, poliedrico con diverse sfaccettature con meno pregi e parecchi difetti.

DUCKY   Tu tutto d’un pezzo con una molteplicità di interessi culturali, un temperamento emozionale notevole, empatico e romantico, qualità che si riflettono nelle cretinate che scrivi, come poeta vali poco e come narratore…meglio che non lo dico, sei…

ENZO     Dai, smettila, ti sei esibito abbastanza…credo che tu sia un occulto adulatore…da strapazzo…ah ah! A dire il vero, ognuno è fatto in un certo modo, noi due abbiamo una cosa in comune…
DUCKY   Quale?

ENZO Vantiamo una bella lingua io e te…

DUCKY   …una bella lingua? In che senso?

ENZO     Nel parlare…una lingua sciolta, dotata di dialialettica e affabulazione.

DUCKY   Affabulazione? Io e te affabuliamo?

ENZO     Sì, Alter Ego mio, specie nell’ambito …muliebre…

DUCKY   Affabuliamo? Che vuol dire?

ENZO     …saper dire, saper raccontare…in senso buono però.

DUCKY   Chiaro, bè siamo uniti da qualche cosa, e non me ne dispiace. Ora basta, vado a letto, sono un po’ stanco.

ENZO     Io resto ancora un po’, ho bisogno di pensare a qualcuna!

DUCKY   Pensala anche per me. Buona notte!

ENZO     …notte!



ENZO 
Bibliog. Mondlibri
G. Gargione







giovedì 17 maggio 2012

VEDREMO UN FILM...


E’ assolutamente evidente che l’arte del cinema si ispira alla vita mentre la vita si ispira alla televisione.       Woody Allen
                                                                                                                          Numerosi i film che saranno

 nelle sale cinematografiche 

da venerdì 18 maggio . . .


Another Earth
Un amore improvviso ai confini dell'universo


Regia di Mike Cahill [II]. Con William MapotherBrit MarlingJordan BakerFlint BeverageRobin Taylor
Genere Drammatico -  USA, 2010. Durata 92 minuti circa.
Rhoda Williams è una studentessa dalle ottime capacità tanto che è stata ammessa al MIT (Massachusetts Institute of Technology). Il suo interesse per l'astrofisica è intenso tanto che una sera provoca un drammatico incidente stradale. La causa immediata è data dal fatto che è stato scoperto un pianeta che è speculare alla Terra e che lo stesso sta iniziando a fare la sua comparsa nel cielo. Rhoda, alla guida della sua auto si distrae guardando in alto e uccide il figlio e la moglie incinta di John Burroughs, un noto compositore.

Quella casa nel bosco
Mai avvicinarsi ad una casetta sperduta nel bosco…


Regia di Drew Goddard. Con Kristen ConnollyChris HemsworthAnna HutchisonFran Kranz,Jesse Williams
Genere Horror - USA, 2011. Durata 95 minuti circa.
Un gruppo di amici decide di accamparsi in una casetta in mezzo al bosco ma presto scopriranno che il luogo è infestato da presenze maligne. Scritto in collaborazione con Joss Whedon (qui anche produttore ma conosciuto soprattutto per essere uno dei principali registi della serie tvBuffy – L’ammazzavampiri), è il primo film diretto da Drew Goddard. Sono numerose le problematiche che ha subito il film in fase di post-produzione, tanto che la data di uscita nelle sale ha subito molti spostamenti. Inizialmente prevista per il 5 febbraio 2010, è stata slittata, prima al 14 gennaio 2011, successivamente al 13 aprile 2012 che dovrebbe essere ormai la data ufficiale. Uscirà contemporaneamente in Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Italia e si potrà vedere anche nella versione 3D.


Margin Call
La crisi del 2008 raccontata con la qualita' del grande cinema di denuncia made in Usa.



Regia di J.C. Chandor. Con Kevin SpaceyPaul BettanyJeremy IronsZachary QuintoPenn Badgley
Genere Thriller -  USA, 2011. Durata 109 minuti circa.
Wall Street. Eric Dale, uno dei capi settore di una grossa banca di credito finanziario, viene licenziato in tronco. Ha solo pochissimo tempo per prendere i suoi effetti personali ed andarsene. Fa in tempo però a consegnare una chiavetta di computer al giovane analista Peter Sullivan dicendogli di fare attenzione. Peter, dopo che i suoi compagni di lavoro sono usciti, scopre che i dati che emergono dai file di Eric dicono che la banca, appoggiandosi su azioni virtuali, ha le ore contate. Sullivan mette in allarme le alte sfere e si convoca nella notte una riunione di emergenza. Bisogna decidere in tempi rapidissimi il da farsi o il crollo dell’Istituto sarà verticale. Le scelte da compiere dovranno fare (o non fare) i conti con l’etic


Damsels in Distress
Una riscrittura arguta e brillante dei cliché del teen-movie


Regia di Whit Stillman. Con Megalyn EchikunwokeGreta GerwigAdam BrodyAnaleigh Tipton,Carrie MacLemore
Genere Commedia -  USA, 2011. Durata 100 minuti circa.
Il film è incentrato su un gruppo di ragazze che frequentano il college di belle arti che prendono sotto la loro ala una nuova studentessa e le insegnano i loro modi fuorviante per aiutare le persone. Lily, una nuova studentessa del Seven Oaks University, si inserisce in un gruppo di ragazze dinamiche ed altamente individuali, fanatiche dell'eleganza del passato: Heather, Violet e Rose sono volontarie al centro per la prevenzione dei suicidi al campus, e sono convinte che la musica da ballo, dei bei vestiti e una buona igiene – il profumo di Dior, “Diorissimo”, è la loro firma – possono contribuire a salvare dagli inevitabili impulsi all'autodistruzione che colpiscono dopo il fallimento delle storie d'amore del college. Nonostante il loro modo di parlare sofisticato e l'abbondante uso di profumo, le ragazze sono tormentate dalle frecce di Cupido e devono regolare la loro mente sull'insorgenza dell'amore.


Roman Polanski: A Film Memoir
Documentario biografico su Polanski


Regia di Laurent Bouzereau.                                                                                                                                    Genere Documentario - Italia, 2012. Durata 94 minuti circa.
Un film documentario interamente dedicato alla vita e all'opera di Roman Polanski. Uno dei più grandi maestri del cinema contemporaneo si racconta, guardandosi indietro per ripercorrere la propria vita e gli eventi che l’hanno contraddistinta. Intervistatore d’eccezione è Andrew Braunsberg, suo amico di lunga data nonché produttore di alcuni dei suoi migliori film.

La luce fredda luce del giorno
Una vacanza pericolosa



Regia di Mabrouk El Mechri. Con Henry CavillSigourney WeaverBruce WillisVerónica EcheguiRoschdy Zem
Genere Thriller - USA, 2011. Durata 93 minuti circa.
Quando Will Shaw (Henry Cavill) arriva con la sua famiglia in Spagna per una vacanza in barca a vela per una settimana, lo stressato giovane uomo d'affari non è in vena di vacanze. L'azienda che ha da poco avviato è appena andata in bancarotta e il teso rapporto con il padre Martin (Bruce Willis), un uomo severo, non fa che peggiorare le cose. Ma quando la famiglia viene rapita da alcune spie che stanno cercando di recuperare una misteriosa valigia, Will si trova improvvisamente in fuga. Tutto il suo mondo viene messo sottosopra quando Martin riappare, rivelando che è un agente sotto copertura in una rete intricata di segreti e menzogne intergovernative. Nel corso di un incontro clandestino, Martin viene ucciso da un cecchino, e Will deve trovare un modo per riottenere il resto della sua famiglia ancora viva. Mentre i rapitori fanno il conto alla rovescia, la polizia spagnola ha il fiato sul collo di Will per un omicidio che non ha commesso e una squadra di assassini americani è sulle sue tracce. In una fuga attraverso Madrid Will cerca di districare gli indizi su una cospirazione labirintica quanto la città in cui si trova, e vecchia quanto le sue strade. Di chi può fidarsi? Chi ha ucciso suo padre? E dove è la misteriosa valigetta che sembra la chiave per ottenere indietro la sua famiglia? Nella sua ricerca per trovare delle risposte, Will scopre Lucia (Veronica Echegui) - una sorellastra che non ha mai saputo di avere che è determinata ad aiutarlo. Vincolati da un bacio condiviso, i fratelli sono una forza da non sottovalutare, ma possono vincere con delle basse probabilità di vittoria prima che sia troppo tardi?


Il pescatore di sogni
Uno scienziato londinese verso lo Yemen


Regia di Lasse Hallström. Con Ewan McGregorEmily BluntAmr WakedKristin Scott Thomas,Tom Mison
Genere Drammatico - Gran Bretagna, 2012. Durata 112 minuti circa
Il pescatore di sogni è la storia del dottor Alfred Jones (Ewan McGregor), uno scienziato introverso che lavora per il Ministero della Pesca e dell’Agricoltura britannico. Il suo mondo, fatto di un lavoro ormai monotono e un matrimonio stagnante, è improvvisamente messo sottosopra quando si ritrova, suo malgrado, coinvolto in un progetto escogitato da uno stravagante sceicco (Amr Waked) che sogna di realizzare qualcosa di apparentemente impossibile: introdurre la pesca al salmone negli aridi altipiani dello Yemen.

. . . e da mercoledì 23 maggio . . .


Men in Black 3
Tornano gli agenti Jay e Kay con i loro vestiti neri per un viaggio nel tempo in 3D


Regia di Barry Sonnenfeld. Con Will SmithTommy Lee JonesJosh BrolinJemaine Clement,Michael Stuhlbarg                                                                                                                                                        Genere Azione -  USA, 2012. Durata 105 minuti circa.
L'agente Jay viaggia indietro nel tempo fino al 1969 per incontrare una giovane versione dell'agente Kay che sta ancora famigliarizzando con l'agenzia.


Molto forte, incredibilmente vicino
Un cast d'eccezione per una storia commovente tratta dall'omonimo libro di Jonathan Safran Foer


Regia di Stephen Daldry. Con Tom HanksSandra BullockThomas HornMax von SydowViola Davis
Genere Drammatico - USA, 2012. Durata 129 minuti circa.
È passato del tempo dal “giorno piu brutto”, ma Oskar Schell non si dà pace. Suo padre lo ha lasciato con una missione incompiuta, con molte domande e una sola certezza: non deve smettere di cercare. Quando, nell'armadio del genitore, trova una chiave e un nome, Black, Oskar trova con essa anche la spinta e l'alibi che gli mancavano. Incontrare tutti i 472 Black di New York City per testare le loro serrature diventa per il bambino un modo di coltivare il sogno che quella chiave possa schiudergli un ultimo messaggio del padre e una maniera di scappare ancora il più a lungo possibile dall'evidenza.

Operazione vacanze
Jerry Calà sul grande schermo.... Ancora in vacanza!


Regia di Claudio Fragasso. Con Jerry CalàValeria MariniMaurizio MattioliEnzo Salvi,Francesco Pannofino
Genere Commedia - Italia, 2012. Durata 90 minuti circa.
Bebo, simpatico cantante di un piano bar in una località di mare della Basilicata, viene ingiustamente accusato da Monica, figlia del boss Fefè Lucanica, di essere responsabile della sua gravidanza, anche se in realtà è rimasta incinta di un cameriere. Bebo è costetto a darsi alla macchia, ma il provvidenziale incontro con Lello Spada, un amico di vecchia data che sta per prendere il ruolo di capo villaggio in un lussuoso resort della costa ionica, lo salva da fine certa. Lello infatti ha un incidente e così Bebo coglie al volo l'occasione per sostituirsi all'amico e far perdere le proprie tracce. Ovviamente però non sa da che parte cominciare e il personale del villaggio, un nucleo familiaer bengalese che si occupa della cucina e un manipolo di camerieri e cameriere, è quanto di peggio possa esserci su piazza.



E, come sempre . . .  buona visione a tutti da Maria !