Amici del blog, Enzo ci propone una rappresentazione con i suoi personaggi favoriti :IL PROFESSORE Scapizza
DON ACHILLE, il barbiere
DON RAFFAELE, il pizzaiolo
e…l’esistenzialismo
buona lettura!
ore 9.00 di una mattina di un giorno d’autunno in un negozio di barbiere.
DON ACHILLE “Don Rafè, solo 10 euro, per i capelli.”
DON RAFFAELE “Ecco,,,a voi!”
DON ACHILLE “Stamattina arriva Scapizza, ‘o professore, voi lo sapete, e’ puntuale. Alle 9,00 lo vedrete qui.”
DON RAFFAELE “E’ vero,,,sta arrivando!”
IL PROFESSORE (entra nel negozio) “ Buongiorno, Don Achille esimio, Buon giorno anche a Don Raffaele, l’illustre della pizza.”
DON RAFFAELE “Sempre puntuale, Prufesso’, come un orologio svizzero.”
DON ACHILLE “Prufesso’, vogliamo cominciare bene la giornata, gradite un bel caffè?” E voi, Don Rafè?”
DON RAFFAELE “E come si può rifiutare un caffè. E che scherziamo!”
(I caffè vengono presi)
DON RAFFAELE “Il caffè ci voleva proprio, vero, prufessò? Ci mettete di buon umore,
visto e considerato che stiamo passando un brutto momento…con
questa crisi che ci sta rovinando l’esistenza.”
DON ACHILLE “Don Rafè, non cominciamo con questi pensieri tristi…il professore tiene altro per la testa…”
IL PROFESSORE “A proposito di esistenza…lo sapete che cisono stati anche gli
esistenzialisti…insomma un po’ di anni fa …diciamo circa una
ottantina di anni fa.”
DON RAFFAELE Un nuovo partito politico?
IL PROFESSORE “No, nessun partito, era un nuovo modo di pensare. sapete… un modo di concepire la vita.”
DON ACHILLE “Come sarebbe, prufessò? Uno si alza la mattina e dice: ‘Così non va bene, devo pensare che la vita deve essere vissuta diversamente.”
DON RAFFAELE “E io, immaginate che io, una mattina mi alzo, e dico a mia moglie: “Annamarì, qui le cose non vanno bene, dobbiamo cambiare vita, dobbiamo pensare diversamente. sapete cosa mi risponderebbe: “ Che tieni, Rafilù, non ti senti bene? Perché parli così? Rafilù, ti devo prenotare una visita dallo psicologo? Tu ogni tanto te ne vieni con queste scemenze.”
DON ACHILLE “Professò non gli date retta, quello scherza.(poi rivolgendosi al suo
amico pizzaiolo) gli fa: “Lasciamo parlare il professore. Professò, continuate. e scusate l’interruzione.”
IL PROFESSORE “Signori miei, non vorrei parlare di filosofie, di dottrine, altrimenti vi faccio una testa così, e non sarebbe nemmeno corretto nei vostri riguardi.”
DON ACHILLE “Noi non abbiamo studiato tanto,,,e nemmeno Don Rafèle qui presente, che sicuramente è più ignorante di me. Comunque, siamo tutto orecchie , raccontate pure; dite le vostre spiegazioni in maniera semplice…pero’ non ci mettete in difficoltà con parole difficili…per carità.”
(e il professore riprende…)
IL PROFESSORE “Allora, lasciamo stare le filosofie, le dottrine. e pensate per un momento che persone di cultura, chessò intellettuali, cominciano a scrivere in qualche libro che alcuni pensieri, alcuni modi di concepire la vita, modi di affrontarla… siano sbagliati o da modicare.Il nuovo modo di pensare viene in testa non a operai, o a impiegati…”
DON ACHILLE “E nemmeno a noi che siamo semplici artigiani”.
DON RAFFAELE “Io, prufesso’, l’appoggio a Don Achille.”
IL PROFESSORE “…dicevo che i pensieri nuovi vengono in testa prima a loro. C’è chi legge, chi parla, chi scrive…insomma, per farvela breve, nacque parola esistenzialismo e le persone importanti, che difesero questo nuovo modo di affrontare la vita, si chiamarono intellettuali esistenzialisti. Questa parola cominciò a circolare intorno al 1930, dopo la prima guerra mondiale.
Più che una dottrina filosofica fu un clima culturale, un’atmosfera,una moda o una specie di moda; ci fu chi scrisse un romanzo. nacquero delle canzoni, Ci fu un nuovo modo di vestirsi, un nuovo modo di portare i capelli, cioe’ lunghi; per la strada si vedevano delle persone vestite in modo trasandato, senza giacca, senza cravatta.
La gente si sentì persa, priva di futuro; certa angoscia dentro si acuì..”
DON RAFFAELE Chiedo scusa, prufessò, quella parola che mo’ avete detto…non l’ho capita, che vuol dire?”
DON RAFFAELE “Che è diventata più forte, più intensa.”
DON RAFFAELE “Lo sapevo, lo sapevo quasi…che era più intensa. Ci avrei giurato.”
DON ACHILLE “Meglio di no, Don Rafè, non giurate. Se poi vi sentite male?!”
IL PROFESSORE (il professore Scapizza riprende )…temi ricorrenti: quali l’inevitabilità della morte, i valori umani, i problemi di affrontare ogni giorno la vita, ribollivano…”
DON ACHILLE “Insomma un brutto momento per tutti.”
Il PROFESSORE “E si, amici miei, la gente dopo le brutture della prima guerra
mondiale, si sentiva persa. più che ai pensieri si pensò a vivere da un
punto di vista pratico, angosciata com’era, ma più che a vivere ad
esistere.”
DON RAFFAELE “Prufessò, scusate, noi, in questo momento di crisi, esistiamo
solamente ma non viviamo. E’ così?”
DON ACHILLE “Ma non lo dite a vostra moglie, se no, la fate preoccupare.
Se si sparge la voce che esistiamo e non viviamo, io e voi rischiamo
di perdere tutti i clienti.”
DON ACHILLE “Non gli date retta, Prufessò Scapizza, gli vengono spontanee certe
parole. Però come fa le pizze, riconosco, non le fa nessuno.”
DON RAFFAELE “Anche voi siete bravo con i capelli, sono io che se sbaglio una pizza,
la butto, voi, invece, se sbagliate un taglio, non potete rimediare.”
IL PROFESSORE “Uè, però la cultura e’ cultura , non ce lo dimentichiamo, posso farvi
dei nomi importanti, gente di cultura che ci ha deliziato con i loro scritti…come Kierkegaard.Sartre. Camus, Dostoevskij, Kafka, e poi gli italiani Montale, U…ngaretti…”
DON RAFFAELE “Scusate, Prufessò, non per mancanza di rispetto, il primo che avete
nominato,,,come avete detto che si chiama?”
IL PROFESSORE “Kierkegaard!”
DON RAFFAELE “A me sembra ‘na brutta parola…mi viene in mente…un certo momento…”
IL PROFESSORE “Ne avete di fantasia, Don Rafè!”
DON RAFFAELE “Prufessò…mi pare che avete nominato anche un certo
Kaffa…Kraft…”
IL PROFESSORE “No, don Rafè, le sottilette non c’entrano…ho detto Kafka…”
DON RAFFAELE “Senza offesa, ma molto cortesemente, anche questa parola. come dite voi, mi sembra sconcia.”
DON ACHILLE “Professò, Don Raffaele e’ così dalla nascita. La moglie, santa donna,
lo vuol portare dallo psicologo, ma lui non ne vuole sapere e le
risponde sempre: “Non, non esiste proprio, devi guarire prima tu."
ENZO