domenica 29 novembre 2009

FORCA E FORCHETTE - Riflessione di CIPRIANO-






Notizia Ansa di qualche giorno fa che ha poi fatto ampiamente
il giro del mondo con foto, filmati, molti articoli e commenti. Ecco la notizia che forse molti di voi già conoscono:“Due condanne a morte, nell’ambito dello scandalo del latte contaminato alla melamina che ha causato la morte di almeno sei neonati e l’intossicazione di altri 300mila, sono state eseguite oggi in Cina.
Lo riferisce Nuova Cina. Le due persone messe a morte sono Zhang Yujun, e Geng Jinping colpevoli, secondo l’accusa, “di aver messo in pericolo la salute pubblica, per aver prodotto e venduto il latte contaminato”.
Zhang ha prodotto oltre 770 tonnellate di latte contaminato alla melamina, vendendone piu’ di 600 tonnellate tra il luglio
2007 e l’agosto 2008. Geng ha venduto oltre 900 tonnellate di latte contaminato. 


Lo scandalo del latte alla melamina e’ esploso in settembre dopo una denuncia della Fonterra, l’impresa neozelandese
socia della Sanlu. La general manager della compagnia, Tian Wenhua, e’ stata (solamente) condannata all’ergastolo, scatenando le proteste dei parenti delle vittime.
Di commenti se ne possono fare pochi, ma di considerazioni molte.
Premetto che sono assolutamente contrario alla pena di morte, ma è altresì con la pena di morte nel cuore che deve assistere allo scempio di diritto che si effettua quotidianamente in questa nostra Italia che poi si erge a severo giudice altrui. Questa storia
del latte contaminato cinese e del suo veloce e severissimo
epilogo dovrebbe far riflettere molte persone abituate nelle
nostre contrade solo a coltivare i propri interessi, in molti casi anche illecitamente, abusando di una giustizia sempre lenta, accondiscendente con i potenti, garantista a priori ed a posteriori, con poche soddisfazioni per chi viene riconosciuto danneggiato o peggio vittima.
Sia ben chiaro che la colpa non è dei Giudici ma è del materiale con cui devono operare, la legge in primis.
Ritornando in Cina e ribadendo che è immorale che uno
Stato appenda per il collo un delinquente, quel Paese ci ha
però mandato un altro insegnamento su cui, chi è moralmente
integro e sufficientemente realista, deve riflettere…
Lì c’è stato un grave caso di contaminazione alimentare, velocemente scoperto e risolto in tribunale in tempi record
(molto meno di un anno). Ma la cosa più importante è che i responsabili principali di questa grande azienda (pare che fossero tra l’altro anche dei personaggi molto famosi ed
influenti nel mondo industriale) condannati in maniera
assolutamente esemplare.
Il loro messaggio è stato in ogni caso inequivocabilmente chiaro: chiunque sgarra, potente compreso, se viene beccato paga velocemente e duramente.
Ora veniamo alle nostre miserie; abbiamo avuto anche noi negli anni numerosi casi di attentati alla salute pubblica con contraffazioni alimentari più o meno gravi. A memoria ricordo il vino al metanolo, l’olio di oliva addizionato con acidi
pericolosissimi, animali da macello pompati di anabolizzanti,
mozzarelle alla diossina e decine e decine di casi ugualmente pericolosi con contraffazioni alimentari tutte nocive alla salute umana.
Ricordate voi qualche veloce processo e qualche condanna
Esemplare (bastano anche trenta anni di carcere, bonus esclusi). …Io ricordo solo tanto can-can italico, tanto rumore ma non altro, perché i processi si sono infossati nella notte dei tempi, grazie anche alle complesse procedure che a ciò portano, con il risultato che nessuno ricorda più niente, e tanto meno chi ha pagato e quanto. (che tristezza)
Io non sogno la forca cinese, ma detesto l’ipocrita e vergognosa forchetta italiana, abituata evidentemente solo ad avvolgere gli spaghetti.
Ciao


CIPRIANO



3 commenti:

  1. Quanto hai ragione Cipriano. Articolo interessante ed istruttivo.

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  2. L'articolo meritava qualche colpo di frusta in più perchè concerne la vita umana che è il massimo dei valori. Bene

    ENZO

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  3. Grazie miei cari amici
    Cipriano

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