“Se c’è un partito che in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito è stato Forza Italia ed oggi è Il popolo della Libertà. Se cé un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi più netti e coerenti, questo è il mio governo”. Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi constatando come “dalla lettura dei quotidiani di questi giorni appaia evidente ad ogni persona onesta e di buon senso che ci troviamo di fronte all’attacco più incredibile ed ignobile che mi sia stato rivolto nel corso di questi ultimi anni”.
Non cii resta che dire staremo a vedere, ci auguriamo che non sia così, adesso ci sorge un dubbio, non è che magari si vuole distogliere l’attenzione dalla legge finanziaria, a mio avviso non delle migliori?
Qualche giorno fa Silvio Berlusconi ha scherzato sulla mafia e ha detto che strozzerebbe gli autori della fiction TV “la Piovra” perchè hanno dato al mondo questa immagine dell’Italia… non oso immaginare quella che ne verrebbe fuori se risultasse colpevole… per il resto le accuse che gli sono state rivolte sono infamanti, afferma il premier.
Mafia e presunti avvisi di garanzia nei suoi confronti che la procura di Firenze ha smentito attraverso il suo responsabile, il Procuratore Giuseppe Quattrocchi. Berlusconi e Marcello Dell’Utri non sono indagati per le stragi eseguite dalla mafia nel 93 a Roma, Firenze, Milano. Smentita arrivata dopo che il quotidiano il giornale e libero parlavano di un’iscrizione nei registro degli indagati del capo del governo avvenuta a metà ottobre. (Ecco perchè sospetto che siano notizie false con il solo obiettivo di voler distogliere l’attenzione dalla finanziaria). Indagini che scaturiscono dalle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza su cui sta lavorando anche la procura di Palermo. Il procuratore aggiunto Antonino Ingroia non parla di indagati ma intanto venerdì prossimo 4 dicembre la corte d’appello di Palermo in trasferta a Torino ascolterà proprio Spatuzza. Chiuso il fronte giudiziario toscano rimane aperta tutta la polemica su mafia e fiction… per Anna Finocchiaro presidente dei senatori PD ed ex magistrato in Sicilia c’è il rischio che alla fine qualcuno torni a dire che la mafia non esiste. E secondo Antonio di Pietro dell’Italia dei Valori Berlusconi invece di scherzare dovrebbe spiegare perché si è tenuto in casa un mafioso come Mangano....
Mafia e presunti avvisi di garanzia nei suoi confronti che la procura di Firenze ha smentito attraverso il suo responsabile, il Procuratore Giuseppe Quattrocchi. Berlusconi e Marcello Dell’Utri non sono indagati per le stragi eseguite dalla mafia nel 93 a Roma, Firenze, Milano. Smentita arrivata dopo che il quotidiano il giornale e libero parlavano di un’iscrizione nei registro degli indagati del capo del governo avvenuta a metà ottobre. (Ecco perchè sospetto che siano notizie false con il solo obiettivo di voler distogliere l’attenzione dalla finanziaria). Indagini che scaturiscono dalle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza su cui sta lavorando anche la procura di Palermo. Il procuratore aggiunto Antonino Ingroia non parla di indagati ma intanto venerdì prossimo 4 dicembre la corte d’appello di Palermo in trasferta a Torino ascolterà proprio Spatuzza. Chiuso il fronte giudiziario toscano rimane aperta tutta la polemica su mafia e fiction… per Anna Finocchiaro presidente dei senatori PD ed ex magistrato in Sicilia c’è il rischio che alla fine qualcuno torni a dire che la mafia non esiste. E secondo Antonio di Pietro dell’Italia dei Valori Berlusconi invece di scherzare dovrebbe spiegare perché si è tenuto in casa un mafioso come Mangano....
Come la pensate voi a riguardo ?
Documentario francese di canal + del 3/02/2008 che racconta i rapporti di Berlusconi con la mafia
ANNAMARIA... a dopo
La direttora ha fatto una bella nota di informazione e introduzione all'approfondimento. Purtroppo a noi, miseri mortali, mancano elementi di conoscenza reali. E anche l'ipotesi che tutto quanto avvenuto sia diretto a non parlare della finanziaria non lascia elementi di sicurezza. Io in questi casi dico: Stiamo a vedere. E spesso soggiungo: Che Dio ce le mandi buona.
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