venerdì 14 ottobre 2011

UN CONCORSO LETTERARIO di ENZO

Tra il serio e il faceto , si insomma alla sua maniera ,Enzo (Ducky) lamenta la cancellazione di una sua poesia ad un corcorso letterario , raccontando la sua versione. Ovviamente noi collaboratori ci dissociamo limitandoci semplicemente alla pubblicazione. Gli interessati chiamati in causa possono ribattere o ignorare tale protesta. Enzo riteneva doveroso far sentire anche "il suo campanellino" per dare dei chiarimenti in merito a questa vicenda . Essendo questo "uno spazio aperto" c'è completa libertà di espressione "senza bavagli ." e quindi abbiamo ritenuto opportuno pubblicare.http://nonsoloorologi.myblog.it/media/02/02/1980547771.jpg

“Il Campanellino d’oro” (Eldy)

Un concorso letterario? Un concorso di gossip emotivo per simpatia-antipatia? Un’armata Brancaleone di pseudo poeti e pseudo poetesse che scrivono lettere d’amore convinti di creare "liriche”?

(Ducky intervista l’alterego ENZO)

DUCHY Buongiorno, Enzo!

ENZO Veramente è un “buongiorno” adatto più a una giornata inconsueta.

DUCKY Che c’è? Non so come ti vedo!

ENZO Mezzo calmo e tranquillo e mezzo contrariato.

DUCKY Preferisco intervistare quello tranquillo Ti va?

ENZO Rivolgiti a entrambi.

DUCKY Insomma, ti riferisci…ah ecco,,,c’ho messoun po’ di tempo…alla cancellazione della tua poesia?! Un brutto scherzo davvero!

ENZO Bingo!

DUCKY Allora l’intervista è d’obbligo, fratello caro. Bisogna che tu risponda a tutto quello che ti chiedo. Non ha importanza che tu sei il mio fratello gemello, dovrai rispondere sinceramente a tutte le mie domande e sarà una raffica. Mi dovrai descrivere dei fatti con precisione massima, poi farai le due deduzioni conclusive. Intingi la lingua nell’inchiostro giusto. Sei pronto?

ENZO Prontissimo!

DUCKY Domanda. Tu scrivevi e tuttora scrivi per un Blog?

ENZO Sì! E questo Blog sta avendo un grosso rilievo perché si avvale della serietà e della competenza dello staff dei suoi collaboratori. Ora il blog ha quasi due anni.

DUCKY Anche la signora Francesca – alias Franci – ci scriveva o ci scrive?

ENZO Ora o al momento non so se collabora. All’epoca la signora Francesca, da me conosciuta in Eldy, si dilettava a scrivere dei resoconti di sortite turistiche con amiche che poi pubblicava in Eldy.

DUCKY Scriveva anche poesie, che tu sappia?

ENZO Devi sapere che la signora Francesca scriveva dei discreti pezzi, storie di viaggetti, siti archeologici,,,musei…, parlo di prosa chiaramente e non di poesia.

DUCKY Perché solo prosa…e le poesie?

ENZO Lei non aveva e non ha attualmente alcuna disposizione per la poesia; non ne ha la capacità, né la sensibilità e né le potenzialità tecniche di creare vere e proprie liriche. Ogni individuo è portato per qualcosa…chi per la chimica, chi per la gastronomia, chi per il giardinaggio, chi per le arti figurative…o altro. Lei non ha alcuna attitudine per la poesia…a comporre intendo. La maggior parte delle lettere d’amore vengono, per insipienza culturale, considerate dagli autori, “con convinzione”, poesie. Uno scritto, per assurgere a POESIA, necessita di ben altri requisiti.

DUCKY Poi, Enzo…

ENZO Frena…devi sapere ancora che la signora Francesca, quando componeva, si fa per dire, dei lavori in versi, me li spediva pregandomi di “vederli”, “esaminarli”, valutarli. Non disdegnava di chiedermi dei suggerimenti utili alla forma e al contenuto e di quant’altro poteva servirle per imparare a poetare: insomma, voleva imparare e mi chiedeva aiuto.

DUCKY Lei chiedeva spesso questo aiuto letterario-culturale.

ENZO Sì, frequentemente.

DUCKY Poi cosa è accaduto?

ENZO Un venerdì, precisamente il 18 giugno dello scorso anno, lei, la signora Francesca, mi mandò, per il solito esame, un elaborato dal titolo “SE T’INNAMORI”.

DUCKY Lo esaminasti?

ENZO Come al solito e…sinceramente, la “poesia” non mi piacque: aveva un contenuto…strano…la forma era buona…ma…

DUCKY …ma cosa?

ENZO Non mi andrebbe…tu potresti anche dire che…parlo così per svalutare o sminuire il contenuto della composizione…ma…

DUCKY Enzo, la verità, tutta la verità nient’altro che la verità…come in tribunale, insomma…dì quello che “avvertisti” leggendo.

ENZO Però mi devi credere, Duc!

DUCKY Non fare storie, spiegati… per la miseria!

ENZO E va bene, mi sembrò una serie di messaggi nevrotici come se fossero stati scritti da una persona con qualche problema psicologico.

DUCKY In che senso?

ENZO Data la mia natura interiore, il mio modo di sentire e considerare il sentimento d’amore, i versi mi sembrarono che avessero un messaggio…un contenuto astioso e avverso all’amore, che è il sentimento principe, sublime, assoluto. Riesci a comprendermi, Duc?

DUCKY Completamente…vai avanti.

ENZO Io la introdussi, la signora Francesca, nel Blog citato prima e quella “poesia” fu pubblicata con un errata comprensione, insomma un piccolo equivoco, con le firme “Francesca” e “Enzo” e fu un errore! Chiesi alla Responsabile del Blog la rettifica perché la poesia era stata scritta solo ed esclusivamente da lei (Francesca). La Responsabile la rettifico togliendo il mio nome in calce al testo.

DUCKY Chiaro, continua!

ENZO In me, nel frattempo si era insinuato qualcosa, credo il lampo ispiratore, la c.d. “scossa”; qualcosa cozzava con il mio mondo interiore…così ispirato, volli scrivere d’istinto la MIA concezione del modo di sentire il sentimento d’amore in una coppia e “VIDI” INNAMORATI VERI: così buttai giù la prima stesura alle 2.00 o 2.30 di notte, della MIA poesia con lo stesso titolo “SE T’INNAMORI”. Ti assicuro, Ducky, sentita con il cuore e l’anima come un’invocazione all’amore vero.

DUCKY Capisco, e conosco bene il tuo modo di “sentire”. La TUA poesia aveva lo stesso titolo, ma il messaggio o i messaggi sono severamente e chiaramente opposti. Il contenuto della sua era ed è come un rifiuto dell’amore, il tuo un’invocazione, un’accettazione dell’amore. Proseguiamo o facciamo una pausa con un caffè?

ENZO Si va avanti.

DUCKY E allora, su vai avanti!

ENZO Composta la mia, mi misi in contatto con la signora Francesca e le chiesi se era d’accordo che le due composizioni fossero pubblicate entrambe nel Blog CON I RISPETTIVI NOMI, il suo e il mio. Lei ne convenne…ripeto ne convenne! : non sollevò alcuna obbiezione. Chiaro?

DUCKY Veniamo al concorso “Il Campanellino d’oro”.Hai spedito la tua poesia al Concorso; Hai saputo poi che la tua poesia era stata esclusa…cioè cancellata. Come mai?

ENZO Sono stato in Eldy e ho sentito che si sono levate voci di copia…copia, che la mia poesia…e non faccio nomi di persone…figurati, era stata copiata da quella della signora Francesca..ho saputo…senza fare nome…figurati ancora che era stata cancellata con la motivazione che “a norma di regolamento era stata pubblicata…capiscimi bene, Duc, in un Blog”. Poi mi sono chiesto “come fanno a sapere della mia poesia, quando deve essere solo il Comitato esaminatore a conoscerne il contenuto? E mi è venuto da pensare “qui si fa dell’umorismo che mi sfugge: motivo della defenestrazione: la pubblicazione in un blog.

DUCKY Allora, tu pensi di aver subito un sopruso!?

ENZO E vinceresti la scommessa!

DUCKY Allora ti hanno addebitato il plagio?
Questo benedetto “plagio”! Dimmi quello che ritieni nella fattispecie…anche per aprire la mente ai profani.

ENZO Del plagio non tutti hanno le idee chiare. E chiarisco. Questo termine PLAGIO può avere i seguenti significati:

nel diritto d’autore, è l’appropiriazione della paternità di un’opera dell’ingegno altrui.

DUCKY Uè, nel tuo caso ti saresti appropriato dell’ingegno della signora Francesca!?

ENZO Perché tu hai notato dell’ingegno? ad essere franco…non me ne sono mai accorto. Lasciamo continuare, ti prego.
nel diritto penale era il reato previsto dal codice penale italiano del 1930 dichiarato incostituzionale per indeterminatezza della fattispecie criminosa;
nel diritto romano era la riduzione di un uomo libero in stato di schiavitù o sottrazione di uno schiavo altrui.

DUCKY Ci vai profondo come sempre. A proposito, anche in psicologia esiste il comportamento di plagio.

ENZO Complimenti, bravo…si verifica quando una persona riduce un’altra persona in uno stato di totale soggezione al proprio potere.
Il dizionario DEVOTO-OLI dice: falsa attribuzione a sé di opere letterarie o scoperte delle quali spettino ad altri i diritti di invenzione o di priorità.
Il dizionario DE AGOSTINI dice: appropriazione di opere letterarie o artistiche altrui allo scopo di farle passare per proprie.
Quindi, possiamo dire che PLAGIARE significa copiare o imitare qualcosa facendola passare per propria.

DUCKY Chiaro, anzi, molto chiaro. Però mi sorge una domanda: Quando e come uno si appropria DI FATTO DI UN’OPERA?

ENZO Questa è la domanda più intelligente che potevi e dovevi farmi. A volte è difficile dire quando si verifica un’azione di plagio.

DUCKY Come si fa a capirlo?

ENZO Ho consultato i miei libri..compreso Internet e ora ti riporto pari pari quello…una parte s’intende…del testo che ora ti leggo.
IL DIRITTO D’AUTORE E INTERNET
L’art. 1 della legge italiana sul diritto d’autore n. 633 del 22 aprile 1941 tutela le opere dell’ingegno di carattere creativi che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. Inoltre, sono protetti i programmi per l’elaboratore in virtù della Convenzione di Berna (ratificata e resa esecutiva con legge 20 giugno 1978, n. 399), nonché le banche dati che per la scelta o la disposizione del materiale, costituiscono una creazione intellettuale dell’autore. Mi segui , Ducky?

DUCKY Sì, attento e immbile!

ENZO La norma offre tutela alle opere dell’ingegno umano, a condizione che sia presente…attento, Duc…,il carattere della “CREATIVITA’, vale a dire un opposto personale dell’autore che, per quanto piccolo, consenta di presentare un “QUID NOVI” rispetto all’opera preesistente.

DUCKY Bene…ma non mi dire che sono petulante…fai un po’ più cuce sulla “CREATIVITA” a beneficio mio e delle tante, non tutte, amiche Eldyane che non possono vantare sentimenti di simpatia.

ENZO Giusto, Duc, ma tu credi che comprenderanno?

DUCKY Ne dubito anche nei riguardi dei responsabili della esclusione dal concorso.

ENZO Orbene, il concetto di “CREATIVITA’ di una nuova opera, non coincide con quella novità assoluta, ma va individuato…e qui mi rivolgo ai responsabili della cancellazione, in un grado di orginalità che, seppur minimo, sia idoneo a distinguere un’opera dall’altra…

DUCKY Questo lo asserisci tu?

ENZO No, caro gemello, lo asserisce la Sentenza della Corte d’Appello di Perugia, del 23 febbraio 1995. Ne dubito assai, ma mi auguro che CHI DI DOVERE capisca.

DUCKY E’ probabile che alcuni o qualcuno ignorasse la procedura di gestione di un concorso letterario. Nel merito vuoi chiarire quanche punto?

ENZO Volentieri. Tra le altre cose il bando di concorso stabilisce, in base al regolamento che la Giuria o Commissione esaminatrice, quante copie della poesia devono essere inviate IN ANONIMO e 1 (una sola) dovrà riportare i dati anagrafici e indirizzo dell’autore.

DUCKY Un esempio?

ENZO Supponiamo che la Giuria sia composta da 5 (cinque) persone, l’Autore dovrà spedire 5 (cinque) ANONIME della stessa poesia e 1 (una) con i dati identificativi, con indirizzo e firma. La Giuria così ignora l’autore durante l’esame delle opere. I vincitori dei vari premi sono avvisati a mezzo del servizio postale. Una eventuale opera “irregolare” sarebbe esclusa dalla Giuria stessa, Ripeto, ad eccezione degli esaminatori, nessun altro conosce il testo e l’autore.

DUCKY Ok, dimmi con quale motivazione la tua poesia è stata cancellata?

ENZO E’ stata pubblicata in un blog. Nei concorsi normali vengono normalmente escluse le opere premiate o che hanno ricevuto una qualche onorificenza, una segnalazione particolare. Ed è anche logico escludere per un minimo riconoscimento. Ma una pubblicazione in una rivista o in un blog non accredita alla poesia un plusvalore.
Io penso che si è voluta escludere la mia poesia per coprire il dubbio del sospetto “copia”. E poi chi sarebbero le menti eccelse che avrebbero la competenza culturale e professionale di giudicare le opere dei partecipanti al concorso? In America esistono I democratici e i Repubblicani; in Eldy-chat, gli amici o per meglio dire le amiche eldyane si dividono in due scomparti, quelle a cui sono simpatico e quelle a cui sono antipatico.

DUCKY Ne ricordo una che non nomino per garbata educazione, una vera perla d’amor proprio.

ENZO Una “non titillata”, Ducky!

DUCKY Come come?...”titillata?”

ENZO Trascurata, ignorata…e una trascurata diventa velenosissima. Non appena ha l’occasione ti crucifigge.
DUCKY Una battuta in chiusura?

ENZO Te la dico in dialetto campano, poi traduco: “È ghiuta ‘a pazziella mmane ‘e criature”, letteralmente vuol significare “Hanno dato il giocattolo in mano ai bambini!” il significato intrinseco lo conosci?
DUCKY Lo so, permettimi…”Un affare serio è gestito da gente non competente”.

ENZO Perfetto, Ducky, In riferimento ai Responsabili del concorso vi informo che io non ho problemi di ispirazione, tant’è che ad una parte del mio studio fanno bella mostra parecchi premi vinti in corcorsi letterari e uno degli ultimi è “IL SUPERPREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA – IL POETA DELL’ANNO - 4^ Edizione – 2009.

DUCKY Un’ultima domanda, a chi è diretto il proverbio?

ENZO I destinatari lo avranno capito. Quello che si doveva chiarire, è stato chiarito. E grazie a te.

DUCKY No, sono io che devo ringraziare te.


FINE


lunedì 10 ottobre 2011

BUDDY VALASTRO : IL BOSS DELLE TORTE

Buddy ,mastro pasticcere Italo- Americano, originario di Lipari in Sicilia, è titolare del "Carlo’s City Hall Bake Shop" situato a Hoboken (New Jersey).



Ho scoperto questo pasticcere attraverso il canale "Real Time" dove conduce il programma
 "Il Boss delle Torte."

Gestisce una squadra di lavoro composta anche dalla madre, quattro sorelle più grandi, tre cognate e una clientela vip.

La sua pasticceria è una delle più famose d’America:
125 dipendenti, 16.000 chili di zucchero al mese, 100 quintali il peso della torta più grande che ha fatto e 40.000 dollari il prezzo più alto pagato per una torta del “Boss”.

Ormai famoso in tutto il mondo per la sua trasmissione "Il Boss delle Torte" In ogni puntata  fa “ingrassare” (mentalmente) di almeno un paio di chiletti con le sue prelibatezze, dalla torta a forma di biliardo

 

(in dimensioni reali) fino al...wc... passando per circo e squali.  Il programma coinvolge  creando  una naturale curiosità in noi spettatori chiedendoci  quali sculture , perché di questo si tratta , preparerà nella prossima puntata?

 Il sogno di Buddy è di rendere il “Carlo’s City Hall Bake Shop” di Hoboken (New Jersey) un marchio noto in tutto il mondo, proprio come avrebbe voluto il suo defunto padre. Una squadra affiatata, la sua, considerando che lavorare gomito a gomito con i familiari non sempre è facile...



Le ricette e le torte realizzate da Buddy hanno una base italiana negli ingredienti ma esteticamente si presentano come tipiche torte americane, quelle con diversi piani. Buddy è anche specializzato in torte nunziali ma non solo, è anche capace di realizzare delle vere e proprie sculture come la fantastica Torre di Pisa.

E'capace di unire antica passione e tradizione a moderne tecniche dolciarie. Anche per questo si è lanciato nell’avventura del reality.

 torta Rinoceronte
 torta New York


 Per me scoprirlo è stata una piacevole e... "dolce" sorpresa...!
Annamaria... a dopo 


CONSIGLI UTILI da Annamaria2 (la mia omonima)



con i consueti consigli della nostra cara amica ,esperta, Annamaria!





Per ottenere una lievitazione perfetta di qualunque impasto, aggiungete un cucchiaio di aceto di vino bianco ogni mezzo chilo di farina.



Per una pizza fatta in casa più soffice provate a sostituire all’acqua dell’impasto del latte tiepido in cui scioglierete il lievito di birra.

Per non trovarvi le foglie di rosmarino intere nel piatto, provate a polverizzarle nel macinacaffè prima di aggiungerle alla carne o ai sughi.


Per ottenere dei dolci o dei biscotti croccanti, provate a spennellarli con il latte e poi infornateli. A fine cottura risulteranno lucidi e perfetti.


Una salsina leggera da accompagnare al pesce: mescolare un cucchiaio di maionese, un cucchiaio di yogurt magro, uno spicchio di aglio schiacciato, e una manciata di prezzemolo tritato.


L’aglio dura molto più a lungo se lo sbucciate e lo mettete in un vasetto di vetro coperto di olio d’oliva. Lo stesso olio di conserva può essere utilizzato come condimento, ricordatevi però di diluirlo con l’olio normale perché assume un sapore molto forte.


Per rendere i crauti più digeribili basta cuocerli insieme a una mela sbucciata e l’acidità sparirà.

Per evitare spiacevoli schizzi mentre sciogliete il burro in padella, provate a mettere un po’ di sale fino nella padella prima di mettere il burro.


Il cioccolato fondente, usato per la preparazione delle vostre torte, avrà un sapore originale se lo scioglierete in una tazzina di caffè.

Non salate la carne prima di cuocerla; la salatura fa fuoriuscire i sughi, le sostanze nutritive e la fa indurire.

Per avere la pelle liscia, tonica e rinvigorita spremete del succo di arancia. Diventa un ottimo tonico per il viso.

Annamaria2


domenica 9 ottobre 2011

Le riflessioni di CIPRIANO - "ATTENTI AL BABA'"






Quando l’ho letta alcuni giorni fa non volevo
crederci, ed ho quindi cercato conferma di
questa notizia, trovandola ovunque nei media.
La vicenda che vi racconto, risalente già ad
alcuni giorni orsono, ha davvero dell’incredibile.
Sembra tratta da un film o un romanzo comico.
I fatti. Una donna di Caserta, dopo avere
mangiato alcuni babà ad una festicciola del
nipotino, si è messa forse troppo allegramente
alla guida della sua bici.
Fermata dalla polizia, la signora ha dovuto
fare l’alcool test ed è risultata positiva! Già,
perché il tondo e goloso dolce è anche bagnato
notoriamente con un po’ di rhum, secondo la
più classica tradizione napoletana, che ha fatto
schizzare il tasso alcoolico nel sangue di quel
tantino che l’ha messa nei guai. Sembra una
storia accaduta in Svezia, in Svizzera o negli
immacolati e cristallini paesi nordici, invece e’
avvenuta nelle assolate lande casertane.
Il sempre attuale poeta latino Orazio sottoline-
ava che : - “Est modus in rebus: sunt certi
denique fi nes, quos ultra citaque nequit consi-
stere rectum” – tradotto in volgare : - C’è una
misura nelle cose; vi sono precisi confini, oltre
i quali e primo dei quali non può sussistere il
giusto - Come dire che nelle cose ci vuole
equilibrio, saggezza, normalità.
Così, mentre le nostre strade vengono attraver-
sate continuamente da auto, moto o camion in
folle corsa, a talvolta guidate da pirati della
strada, imbottiti di droghe o di alcool, che fanno
stragi di pedoni, ciclisti, persone sui motorini,
nonne mamme e bimbi nei carrozzini, che se
arrestati vengono condannati a pene vergogno-
samente irrisorie, ad una giovane donna caser-
tana e’ stata invece ritirata la patente di guida
perché trovata in lieve stato di allegra euforia
mentre era alla guida della propria bicicletta.
Non sono valse alla giovane donna le spiega-
zioni fatte alle forze di polizia che l’avevano
fermata, il chiarimento di non aver mai assunto
alcuna bevanda alcolica semplicemente in quanto
astemia. Ha solo candidamente confessato di
avere esagerato con i baba’ ( bagnati con il rhum
o limoncello) mangiati poco prima durante la festa
per il battesimo del nipotino.
La polizia giudiziaria in base alle nuove norme del
Codice della strada, che consentono di ritirare la
patente di guida anche a un conducente di una
bicicletta (in quanto anche questo tipo di mezzo e’
equiparato per legge ad auto e moto), ha ritenuto
opportuno applicare questo provvedimento alla
signora casertana. Certo è che gli italiani quando
vogliono sanno essere inflessibili e severi se, per
un reato più o meno simile, qualche tempo fa in un
paesino austriaco una ragazza trovata leggermente
allegra alla guida della propria auto da una pattuglia
di agenti, ha ricevuto un trattamento ben differente.
Colta sul fatto, la sventurata rea ha fatto vedere ai
severi gendarmi una torta adagiata sul sediolino
destro dell’auto, e che stava ancora sgranocchiando:
la famosa e pare squisita “Gugelhupf” imbevuta
secondo tradizione di vino dolce e caffè.
Tradotta in commissariato per le identificazioni di
rito, alla ragazza fu ridata subito indietro patente e
libertà,in cambio di un rimbrotto e la precisa ricetta
scritta del prelibato dolce, che fu naturalmente seque-
strato e consumato sul posto dagli agenti e dalla
stessa ragazza, rimessa in libertà dopo aver dimostrato
senza nessun dubbio di sorta, di essere non più in
preda ai fumi del dolce.
Bhé, da parte dei rigorosi ed inflessibili agenti
austro-ungarici, una prova di intelligente applicazione
della massima di Orazio.
Morale della storia, indipendentemente da come
questa vicenda va a finire, è chiara, inequivocabile,
evidente e palese a tutti : Golosoni di tutta Italia,
state alla larga dai posti di blocco, e sempre al grido
“A me o Babà! Dio me l’ha dato e guai a chi lo
tocca”.
Buon inizio settimana a tutti
Cipriano