sabato 10 settembre 2011

LE CANZONI PIU' BRUTTE DEGLI ANNI '90, SECONDO LA RIVISTA "ROLLING STONE"

Non è bello ciò che è bello  ma è bello ciò che piace...dice un detto popolare.
Anche i critici sono persone, di conseguenza  i loro giudizi sono da prendere con le pinze...

È stato il decennio del grunge e dell’alternative rock, in cui band già affermate o emergenti hanno prodotto canzoni indimenticabili. Da «One» degli U2 a «Losing my religion» dei Rem fino alle liriche arrabbiate e struggenti dei Pearl Jam e degli Smashing Pumpkins, sono innumerevoli le canzoni degli anni '90 che resteranno nella storia della musica. Peccato che - come scrive Rolling Stone, la bibbia del rock - alla radio in quel decennio non si ascoltassero solo le hit dei Nirvana e dei Radiohead. In quel periodo infatti è stata prodotta tanta, troppa musica-spazzatura. Partendo da questa constatazione la rivista americana ha effettuato un sondaggio tra i propri lettori per stabilire quali siano le canzoni più brutte degli anni '90 e i seguaci di Rolling Stone hanno dimostrato che vi è davvero l'imbarazzo della scelta.

giovedì 8 settembre 2011

BUONGIORNO!


Cari amici, per una settimana circa io, Enzo e Maria abbiamo degli impegni che non ci permetteranno  la pubblicazione, quasi quotidiana. Saremo assenti per motivi diversi : Enzo una meritata vacanza al mare, Maria per la ripresa scolastica ed io per la partecipazione all'evento Eldyano che si terrà domani a Milano(Eldy2).Anche se sono fuori dalla chat eldy da diversi mesi, credo molto in questo progetto che ,come ben sapete,  permette  a molte persone over di dialogare  a distanza, conoscendo nuovi amici, da ogni parte d'italia e del mondo. Offrendo loro anche vari servizi sociali utili, attraverso internet . Ringrazio Eldy di avermi resa partecipe per questo nuovo progetto, con la certezza che sarà un successo come il primo incontro ad Assisi nel 2010.

A presto ...Annamaria, Maria , Enzo

Un in bocca al lupo accompagnato da un grandissimo abbraccio  per   CATERINA!!!

martedì 6 settembre 2011

Cresce il fenomeno dei geosocial-network.- da LIBERLVOX


Dove si trovano i miei amici? Quale buon ristorante posso trovare in zona? In quale negozio posso fare shopping risparmiando? A queste e tante altre rispondono oggi i geo social network, servizi in grado di localizzare persone in tempo reale utilizzando le coordinate geografiche (latitudine e longitudine). Il costo accessibile degli smartphone, con funzionalità GPS incorportate, ha decretato il successo dei geo social network. Scopriamo quali sono e come funzionano questi social network. In principio fu Dodgeball comprato e poi trasformato da Google in Latitude, poi vennero Loopt e Brightkite, ma per un pò di tempo ad usufruire della possibilità di indicare agli altri la propria posizione geospaziale (in gergo check-in) è stato un ristretto gruppo di early adopter. Oggi Gowalla (oltre 150.000 utenti) e Foursquare (oltre 600.000 utenti), creato da Dennis Crowley, già artefice di Dodgeball, provano ad uscire dalla nicchia dei geek, ponendosi all’incrocio tra guida turistica user generated e gioco sociale (sono anche chiamati locative social games). Qui infatti gli utenti sono stimolati a segnalare i luoghi visitati, offrendo consigli ai futuri visitatori, da un complesso e misterioso sistema di premi virtuali (badge). In alcuni casi ai più attivi viene assegnato un livello di permessi superiore a quello degli altri (es. la possibilità di cancellare segnalazioni fasulle). La leva premiale diventa anche un nuovo elemento di marketing per quelle aziende che hanno una presenza sul territorio, come Starbucks, che decidono di offrire un badge personalizzato o un dono reale agli avventori/promotori più fedeli. Infine è interessante riflettere su come il concetto di “amicizia” nei geo social network assuma un significato nuovo: è amico colui che viene abilitato a conoscere la nostra posizione geografica. L’elemento del gioco, unito alla crescente disponibilità di dispositivi mobili con GPS, potrebbe spingere l’utilizzo di questi nuovi servizi, ma cosa accadrà quando Facebook darà la possibilità di comunicare la propria posizione geospaziale ai suoi 400 milioni di utenti ? Come cambierà il nostro concetto di privacy ? …intanto per sbirciare dove sono stati i vostri amici vi suggerisco Check in Mania .
Da 0 a 10 milioni di utenti in 2 anni. A questa velocità corre il fenomeno dei geosocial-network, almeno osservando i dati diffusi da Foursquare che, alle soglie di quella che sembra prefigurarsi come una rivoluzione location-based, si assesta ancora come il servizio più gettonato (c’è anche chi si è fatto tatuare il simbolo dell’avvenuto check-in sul polso). A marzo, 4sq aveva lanciato la versione 3.0 del servizio, che consentiva all’utente, tra le altre cose, di conoscere luoghi di possibile interesse a seconda della cronologia dei suoi check-in. Nell’ambito di un’incessante campagna di fidelizzazione dell’utente, inoltre, non passa settimana senza che Foursquare stringa nuove partnership con compagnie commerciali, aziende e enti che offrono sconti, opportunità e vantaggi in cambio di un check-in. Ma il trono di Foursquare da qualche tempo sta traballando, e non è solo colpa di Facebook Places. Abbiamo esplorato il panorama dei servizi location-based e ci siamo concentrati sui 10 servizi location-based più interessanti e promettenti, che da qualche mese a questa parte si contendono utenti a colpi di badge, sconti e check-in. Foursquare. 10 milioni di utenti, 3 milioni di check-in effettuati nel mondo ogni giorno (è ufficialmente record), se Foursquare è riuscito a tenere botta dopo la discesa in campo rutilante del colosso concorrente targato Facebook un motivo ci deve essere. Infatti ce ne sono diversi. La sua impostanzione pseudo-ludica per cominciare, con quella pioggia di badge, punti esperienza (si fa per dire) e mayorships. E poi il suo sapiente equilibrio tra semplicità d’uso, hype (si pensi che il sindaco di New York, Michael Bloomberg, è anche il mayor ufficiale del suo municipio su foursquare) e abbondanza di dettagli. C’è pure chi l’ha scelto come protagonista di un cortometraggio noir (vedere video). Recentemente, Foursquare ha stretto una partnership con American Express per offrire sconti location-based. Google Latitude. Prima ancora che Foursquare raggiungesse l’asticella dei 10 milioni, un altro servizio di geolocalizzazione aveva già raggiunto la soglia dei 7 zeri. Si tratta di Google Latitude che, a due anni dal suo lancio, conta ormai 10 milioni di utenti attivi. In principio c’era un servizio di geolocalizzazione chiamato Dodgeball, che nel 2005 è stato poi acquisito da Google per diventare l’embrione di quello che poi nel 2009 sarebbe diventato Latitude. Nonostante la mancanza di componenti ludiche (badge, mayorships etc.), nonostante le preoccupazioni sulla privacy che Google non manca mai di sollevare, negli ultimi due anni Latitude ha attratto milioni di utenti (grazie anche all’integrazione con Maps), e di brand interessati a sfruttarne le potenzialità di marketing. Lo scorso febbraio, poi, sono stati introdotti anche i check-in, l’attacco a 4sq e Places è stato ormai lanciato. In due anni, la start-up fondata da Seth Priebatsch ha raccolto più di 1 milione e mezzo di utenti, può contare su un database di più di 380.000 luoghi (grazie a una partnership con Google). L’applicazione è stata sfruttata da più di 1000 brand (tra cui Coca-Cola e Hp) per organizzare campagne local-based. Gowalla. Nato nel 2009, Gowalla oggi detiene una fetta marginale di utenza rispetto a 4sq e Places. Come Foursquare, anche Gowalla vanta una serie di componenti ludiche trasformandosi in una sorta di passaporto virtuale, con la possibilità di ricevere timbri che attestino i viaggi da te compiuti, un po’ come quelli che tappezzano i documenti dei grandi viaggiatori. Altro elemento interessante sono i Trips, una serie di “itinerari” ufficiali da percorrere per ottenere spillette (Pins) e premi virtuali, si va dagli itinerari ufficiali indicati dal National Geographic a tour per i pub della città ottimi per serate abrasive all’insegna dell’alcol come il London Pub’s Crawl. Una ricerca condotta tra gli universitari americani ha rivelato che solo l’1% dei check-in viene fatto tramite Gowalla. A partire dal lancio dell’applicazione per iPhone 4 (dicembre 2010) e per android (marzo 2011) Gowalla permette di integrare i check-in di Facebook e Foursquare. Pochi giorni fa, tuttavia, Gowalla ha bruciato Foursquare sul traguardo lanciando per prima una app dedicata per Windows 7. Brightkite. Fondato nel 2007 da Brady Becker, Martin May e Alan Seideman, Brightkite è considerato uno dei geolocal-network più a rischio, dopo l’arrivo di Facebook Places. Dalla sua fondazione, il servizio è riuscito ad aggregare fino a 2 milioni di utenti attivi mensili. Lo scorso dicembre, la compagnia ha dichiarato che sempre minore attenzione verrà data ai check-in (ormai presenti in decine di altre applicazione) per concentrarsi sul group-texting e, se possibile, diventare “ l’applicazione default di text messaging per tutti i telefoni.” Facebook Places. Qualcuno ha ironizzato sul fatto che se Foursquare stappava champagne per festeggiare i suoi 10 milioni di utenti, il diretto concorrente di Facebook già pochi mesi dopo il lancio aveva contato che almeno 30 milioni di utenti si erano avvalsi del suo servizio. Ma stando ai dati raccolti da SocialBaker (Facebook ancora non rilascia dati ufficiali su Places) i check-in che vengono fatti ogni giorno non superano gli 1,8 milioni, contro i solidi 3 milioni al giorno vantati da Foursquare. In Italia, in particolare, il numero di utenti che fanno check-in ogni giorno è decisamente ridotto, con 15.000 check-in giornalieri (in Germania sono 40.000), perlopiù effettuati in aeroporti, stazioni (Malpensa e Milano centrale) e discoteche. Gli analisti prevedono che, dato l’enorme bacino potenziale di utenza su cui può contare il social-network di Zuckerberg, presto il numero degli utenti e dei check-in surclasserà 4sq. Ma dai piani alti della concorrenza si dichiarano tranquilli: a marzo Dennis Crowley aveva spiegato che, in realtà, i due servizi non sono esattamente rivali, dal momento che 4sq è più orientato a stimolare attività offline e la componente ludica, mentre Facebook punta più sulla condivisione di contenuti geo-taggati. Loopt. Dal momento lancio della app dedicata per mobile ad oggi, la compagnia di Mountain View ha raggiunto i 4 milioni di utenti attivi. Loopt è una piattaforma geolocal che sfrutta come punto di forza la possibilità di individuare con facilità i propri contatti sulla mappa GPS e di recensire nel dettaglio i posti che si frequentano. Da qualche mese Loopt ha lanciato un nuovo servizio, chiamato Loopt-Qs, un sistema semplificato per valutare ristoranti, bar, palestre, cinema etc... Se spesso per capire quanto sia affidabile un servizio devi sfrondare decine di lunghissime recensioni, Loopt ti offre la possibilità di dare un voto a ogni singola caratteristica del posto in questione (ad esempio: la disponibilità di posti in un ristorante, la qualità del cibo, il miglior drink da ordinare). Socialight. Da una sua costola è nato Foursquare (il co-fondatore Naveen Selvadurai era Lead Architect di Socialight). Oggi, questo servizio si è allontanato dal modello originale per virare verso una piattaforma per la produzione e la condivisione di contenuti location-based. Con Socialight è possibile creare app personali e community per condividere informazioni e consigli relativi a uno specifico argomento (ad esempio, i posti più sicuri dove portare i figli a giocare), con l’obbiettivo di spostare l’attenzione dai luoghi alle persone che più spesso li visitano. Gbanga. Gbanga è uno dei primi esempi funzionanti di piattaforma per il geolocal-gaming. L’applicazione propone una serie di giochi a tema che richiedono di spostarsi in vari punti di una città per raccogliere oggetti virtuali che possono dare accesso a premi e sconti. I giochi possono avere finalità educative, come nel caso di Zooh, un gioco location-based lanciato in collaborazione con lo zoo di Zurigo nel 2009, che ha portato migliaia di utenti a girare la città in cerca di animali virtuali fuggiti. Ma possono avere anche finalità di puro intrattenimento, come nel caso di Famiglia, una specie di versione geolocal di un videogame di mafia, in cui devi prendere possesso della città setacciando diversi locali malfamati (in realtà bar normalissimi). The Hotlist. Sono le 22 di venerdì sera e ancora non sai cosa fare. Panico: la prossima mezz’ora la passerai a setacciare la montagna di inviti a eventi Facebook in cerca di qualcosa che sia minimamente divertente vicino a casa tua. Ecco, se avessi Hotlist (e se Hotlist fosse diffuso quanto Facebook) ti basterebbe accedere alla mappa dell’App e vedere in una sola schermata quali eventi sono in programma nei prossimi giorni e dove. Lanciata nel novembre del 2009 a New York, da due ragazzi frustrati da diversi venerdì come quello sopracitato, la app theHotlist permette di sapere dove sono stati i tuoi amici, dove sono e dove saranno. Non solo, ti permette di organizzare una lista di eventi “papabili” a seconda dei gusti e degli amici con cui preferisci ingollare birre, ma anche di sapere in quali posti ci sono più ragazze (funzionalità chiave di altre app come questa) e di conoscere dettagli su oltre 1,2 milioni di locali in 86 città. TheHotlist è arrivato a contare 160.000 utenti, ma grazie all’integrazione con Facebook questo numero è destinato a salire. Man mano che il fenomeno geolocal si espande spuntano fuori nuove app e nuove reti sempre più specializzati. Basti fare l’esempio di Epic Mix, una app pensata appositamente per diffondere i check-in sulle piste da sci: con Epic Mix puoi registrare nuovi tracciati, individuare quali contatti stanno scendendo dal tuo stesso lato della montagna in un preciso momento, sbloccare pins e trofei che, a seconda della pista da sci, possono darti diritto a sconti e, soprattutto, utilizzare il tuo smartphone come uno ski-pass. È poi interessante citare il caso di Geomium, un servizio lanciato lo scorso settembre nel Regno Unito, che ha la particolarità di aggregare contenuti da altre piattaforme come Yelp!, Qype e Eventful. Ci sono poi le app dedicate alla creazione di mappe come Tagzania, o alla condivisione di foto location based come la spagnola Panoramio. Sul versante geolocal-games, poi, è interessante il caso di Wherigo, un servizio ancora in versione beta che consente di creare e scegliere delle missioni (chiamate cartridge, come le cartucce dei videogame anni ’80) basate sull’esplorazione e la conoscenza di un determinato luogo.
 
Annamaria... a dopo

HO LETTO UN LIBRO -""Tutto per amore" di Catherine Dunne"

Cari amici Vi segnalo un libro interessante, sulle donne , ma non solo per le donne.

Sono tutte donne, le protagoniste di Tutto per amore, il nuovo romanzo della scrittrice irlandese Catherine Dunne. Con l’eccezione di William, il compagno del personaggio principale, Julia Seymour, che ha, tuttavia, un ruolo così importante da avere dei capitoli per sé, alternati a quelli intitolati ‘Julia’, per raccontare una sola storia vissuta da due diversi punti di vista: Julia è colei che compie delle scelte, William la segue, cercando di capire, per amore. Perché il titolo scelto per l’edizione italiana spiega sia il mistero che circonda Julia (di cui non potrò dire nulla, per ovvii motivi) sia il percorso seguito da William alla ricerca di Julia.

Julia Seymour è un medico in pensione. Vive a Dublino, è vedova, ha una figlia sposata con due bambini. Da tre anni ha una relazione con William, scrittore di romanzi polizieschi.
È successo quello che pareva impossibile: innamorarsi di nuovo, in età non più giovane.


William ha comprato un anello, pensa di chiedere a Julia di sposarlo. Ma Julia scompare.
Il lettore non conosce il motivo della sua decisione, ma segue i suoi preparativi. Sono mesi che Julia programma la partenza: ha svuotato gli armadi, viaggerà leggera, un trolley, uno zainetto di tela, la borsa del computer. Si allontana nelle prime ore del mattino e si imbarca sul traghetto per l’Inghilterra non dal porto più ovvio, ma da quello nell’Irlanda del nord. Si dirigerà poi verso Londra, dove sarà ospite di un’amica.
Da Londra prenderà un aereo per l’India, dove era già stata in viaggio con un’altra amica.

Passano un paio di giorni prima che William si allarmi perché Julia non ha risposto ai messaggi lasciati sulla segreteria telefonica - ma Julia aveva detto che sarebbe andata a incontrare un’amica a Wicklow. Quello che è strano, che la figlia si rifiuta di accettare e che William non capisce, è che Julia non abbia lasciato detto nulla. Almeno, nulla di esplicito, perché William è certo che la regina bianca posizionata su un riquadro nero della scacchiera sia una sorta di messaggio cifrato per lui, scrittore di gialli. Un indizio che è un invito a cercarla, a seguirla.
Missing Julia è il titolo originale che sfrutta un gioco di parole intraducibile. Perché il participio presente missing può riferirsi a chi sente la mancanza di Julia oppure a Julia che è scomparsa. E la narrazione procede lungo i due filoni del racconto, con il devoto, innamorato, paziente William che cerca le amiche di Julia (ah, perché prestava così poca attenzione quando lei parlava dell’una o dell’altra!) per interrogarle sui possibili motivi di Julia per allontanarsi o sulla direzione che lei può aver preso (come un investigatore dei suoi romanzi) e, nello stesso tempo, ricostruisce la storia del loro amore. Dall’altra parte seguiamo il viaggio di Julia e, a poco a poco, comprendiamo che cosa l’abbia spinta a partire e perché abbia agito come ha fatto, senza lasciar detto nulla. Per amore, tutto per amore. Sia le sue scelte, impegnative e ponderate, nel passato. Sia quelle che ha appena fatto e che la portano in India.

Catherine Dunne è straordinaria nel dar voce alle donne: non sono soltanto i dialoghi che risultano così naturali e credibili, per le parole usate e per gli argomenti, ma è proprio la vivezza e la quotidianità delle amicizie femminili che balza fuori da tutti i suoi romanzi come un prezioso tesoro. Questo piccolo mondo femminile, che si allarga spaziando dall’Irlanda alla California a Mumbay e che è capace di offrire solidarietà e conforto, è la parte migliore di un romanzo che affronta un tema molto serio e molto attuale, molto umano e molto doloroso, e che però risulta sfumato nello sforzo della protagonista di cercare un compenso, o un riscatto per le azioni compiute.

 
MARIA... a dopo

lunedì 5 settembre 2011

UOMINI E DONNE ... vogliamo sorriderne


Girovagando sul web, ho trovato . . .
Alcune delle frasi da non dire a letto ad  una donna . 
 
* Ho capito che saremmo stati insieme quando ti ho vista attraverso il mio binocolo.

* E’ incredibile come sembravano diverse sotto il tuo maglione.
* Sai, se lascio acceso su Bruno Vespa duro di più. Mi basta sapere che lui è lì.
* Non ti da fastidio la web-cam, vero?
* Guarda! La spada laser!



* Sai, vista da qui potresti essere chiunque.
* Perché non ti metti questi occhialini da piscina?
* Non stavo ridendo, era un’espressione di incredulità.
* Non riesco a credere che tu sia una ragioniera.
* No, adoro i tuoi animali impagliati. Sono molto assorbenti.
 (Un uomo brutto quando regala un gioiello ad una donna chissà perchè poi ai suoi occhi diventa bellissimo)
* Trovato! Credo.
* Hai la pelle così morbida e soda, sembra formaggio.
* Pensavo che la Chiesa avesse tolto il veto nel Concilio Vaticano Secondo!
* Continua a fare quell’espressione, prima però torna dentro l’inquadratura della videocamera.
* Oh! Sembra che stia per scoppiare!
* Questa me la devo segnare: una durata da record personale.

* Te l’avevo detto che potevo concludere prima della fine della pubblicità.
* Se sei la migliore amante che abbia mai avuto? Sicuramente, almeno tra le italiane.
* Wow, mi viene l’istinto di lasciare dei soldi sul comò.
* Non ce la faccio a trattenermi: ti devo mandare questa e-mail in ufficio per dirti quanto sono impazzito con la sco... galattica che ci siamo fatti stanotte.
* Dove hai imparato queste robe?
 MARIA & ANNAMARIA... a dopo

domenica 4 settembre 2011

Ho visto un film . . . anzi, vedremo un film . . .di MARIA



Per un po’ seguire la cinematografia mi è riuscito difficilissimo. Il forte richiamo del mare è stato perentorio ed io, ubbidiente come raramente mi accade di essere, l’ho assecondato col massimo piacere, ricavandone deliziose sensazioni. Ma non ho certo dimenticato coloro che amano come me le belle pellicole e dunque rieccomi a segnalare le prime uscite del mese di settembre.



Nelle sale dal 2 settembre


Il signore dello zoo

Genere Commedia
Dopo aver subito un trauma amoroso quando la fidanzata Stephanie si è rifiutata di sposarlo di fronte alla più romantica delle cornici, Griffin è tornato a svolgere con passione il suo lavoro come guardiano del Franklin Park Zoo di Boston, in mezzo agli animali che ama tanto e dai cui è amato a sua volta. Cinque anni più tardi, ritrova per caso la sua ex alla festa di fidanzamento del fratello e torna in crisi, iniziando a pensare che abbandonare l'amato lavoro come guardiano per cominciare a vendere auto di lusso assieme al fratello rappresenti l'unico modo per conquistare una donna come Stephanie…

Pink Subaru

Genere commedia
Avere un’auto, in una piccola città arabo-israeliana, è fondamentale, e Elzober, cuoco in un sushi bar di Tel Aviv, finalmente ha i soldi necessari. Compra una Subaru, che la notte stessa gli viene rubata. Commedia surreale popolata di arabi, ebrei, giapponesi, maghe, sfasciacarrozze, parenti, equivoci, diretta da un giapponese che vive in Italia e scritta da un arabo israeliano.

Solo per vendetta

Genere thriller
Will Gerard (Nicolas Cage) è un insegnante d’inglese la cui vita viene sconvolta quando la moglie Laura (January Jones) viene violentemente aggredita senza un apparente motivo. Mentre osserva sua moglie nel letto d’ospedale, si avvicina un perfetto sconosciuto chiamato Simon. Simon espone a Will la possibilità di vendicare sua moglie. Potrebbe aspettare che la polizia trovi il colpevole, lo arresti e lo metta nella mani della giustizia. Oppure, potrebbe affidarsi a Simon e ai suoi ‘amici’ che troverebbero il colpevole e lo giustizierebbero entro l’alba del giorno dopo. Emotivamente provato, Will accetta l’offerta, che purtroppo innescherà una spirale infernale di eventi che lo porteranno piano piano a perdere totalmente il controllo della sua vita ...

Ruggine

Genere drammatico
Siamo in una città del nord Italia alla fine degli anni settanta. Durante una calda estate in un quartiere di periferia abitato da immigrati meridionali e del nord est, in una piccola babele linguistica, la banda capitanata dal siciliano Carmine passa il tempo tra giochi e scontri con altre piccole bande. Giocano a fare gli adulti per sentirsi grandi, soprattutto nel loro luogo mitico, il loro regno, il Castello, due vecchi silos arrugginiti sui quali col tempo si sono accatastati rottami e ferraglia. Quell’estate, un nuovo medico arriva nel quartiere; il dottor Boldrini, un elegante e aristocratico signore.

Singolarità di una ragazza bionda

Genere drammatico
Il giovane Macario lavora come contabile nell'azienda dello zio a Lisbona. Durante un viaggio in treno verso l'Algarve, inizia a raccontare la sua singolare storia d'amore alla compagna di viaggio: ogni giorno dalla finestra del suo ufficio scorge una giovane fanciulla bionda, della quale si innamora perdutamente. I due si incontrano e Macario è intenzionato a sposarla, ma gli eventi porteranno a un epilogo inaspettato.

Bad teacher: una prof da sballo

Genere commedia

La protagonista Elizabeth, un’insegnante delle medie dai metodi poco ortodossi: fuma marjuana davanti agli studenti, parla come un camionista e indossa mise super sexy che fanno girare la testa e gli ormoni ai poveri alunni. Dopo essere stata scaricata dall’ennesimo boyfriend, Elizabeth decide di conquistare il professore modello della scuola, un giovane supplente, rampollo di una ricca famiglia. Ma a quanto pare, non è l’unica ad avere avuto questa idea…


I segreti della mente

Genere drammatico
Vita sociale azzerata e vita online densa di appuntamenti. I personaggi di Chatroom sono così, chi per un verso e chi per l'altro schifano la propria vita e la propria realtà, trovando solo online persone con cui parlare in grado di comprenderli. Ma nelle chatroom si aggira anche una mela marcia che finge di comprendere e in realtà vuole manipolare. Noto in tutto il mondo per essere stato il regista di Ringu, film che contribuì a definire la categoria di j-horror e renderla famosa anche grazie ad un remake americano (The ring), Hideo Nakata fino ad oggi non è riuscito a sopravvivere al proprio mito.


Cose dell'altro mondo dal 3 settembre

Genere Commedia Con Diego Abatantuono
Mettiamo una bella, civile e laboriosa città del Nord Est. Mettiamo che questa città abbia una percentuale alta di lavoratori immigrati, tutti in regola e ben inseriti. E mettiamo, per esempio, che un buontempone d’industriale si diverta a mettere quotidianamente in scena un teatrino razzista: iperbole, giochi di parole, battute sarcastiche, tutte, ma proprio tutte, così politicamente scorrette da risultare esilaranti. Mettiamo che un giorno il teatrino si faccia realtà, che gli immigrati, invitati a sloggiare, tolgano il disturbo. Per sempre.



Da mercoledì 7 settembre troverete . . .

Terraferma

Genere drammatico
Il film racconta la storia di un'isola siciliana, di pescatori, quasi intatta. Appena lambita dal turismo, che pure comincia a modificare comportamenti e mentalità degli isolani. E al tempo stesso investita dagli arrivi dei clandestini, e dalla regola nuova del respingimento: la negazione stessa della cultura del mare, che obbliga al soccorso. Una famiglia di pescatori con al centro un vecchio di grande autorità, una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Tutti messi di fronte a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita.


Questa storia qua

Genere biografico
Attraverso il racconto e le canzoni di Vasco e un ricco materiale di repertorio, il film ci regala un intimo e inedito ritratto dell'unica vera rockstar italiana. Per citare una canzone di Vasco Rossi, si potrebbe definire questo film, come un "rock'n'roll show" della sua vita, dei suoi momenti, dei suoi concerti, della sua aria da rock star, venuta dalla provincia e che ha fatto il pieno in tutti gli stadi e palazzetti d'Italia, che ha fatto innamorare intere generazioni a suon di note e poesie.


. . . mentre da venerdì 9 settembre potrete assistere a . . .

Super 8

Genere Fantascienza

Ohio, estate del 1979. Nel tentativo di girare un scena particolarmente efficace per un film in super 8 da mostrare ad un festival provinciale, un gruppo di ragazzi è involontariamente testimone di un terribile disastro ferroviario dal quale “qualcosa” fugge. La questione è talmente importante che la loro cittadina si riempie di militari intenti ad indagare mentre misteriosamente dalle case spariscono oggetti tecnologici, persone e cani. Alla fine starà ai ragazzi riuscire a mettere insieme i pezzi di una storia che procederà comunque, con o senza il loro intervento, e dalla quale dovranno uscire vivi.


Box Office 3D - Il film dei film

Genere Comico Di Ezio Greggio

Costato cinque milioni di euro e presentato in occasione della pre-apertura della Mostra di Venezia, il nuovo film di Ezio Greggio è una parodia di blockbuster tra cui Avatar, Twilight, Il Codice Da Vinci, Harry Potter e Il gladiatore. In un anno in cui Hollywood è pronta a far uscire in sala ben 27 sequel, Greggio si diverte a prendere in giro questo fenomeno con una serie di parodie di alcuni tra i generi cinematografici di maggior successo degli ultimi anni. Nella migliore tradizione parodistica imparata lavorando a fianco di Mel Brooks (indimenticabile autore di Frankenstein Junior), Greggio porta in sala il primo film italiano in 3D.


Contagion


Genere Thriller

È passato un anno da che il bombardamento mediatico sull'influenza H1N1 innescasse il panico a livello mondiale e proprio in questi giorni Steven Soderbergh ha iniziato la pre-produzione di un thriller pandemico intitolato Contagion. Autore della sceneggiatura è lo scrittore, produttore e regista Scott Z. Burns (Plutonio 239 - Pericolo Invisibile, The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo e già al fianco di Soderbergh in The Informant!) che ha ideato una storia che vede l'umanità in pericolo a causa di una malattia molto simile, per causa ed effetto, all'influenza suina.


Tutta colpa della musica

Un film di Ricky Tognazzi. Genere Commedia Questa è la storia di un “secondo amore”. Giuseppe ha cinquantacinque anni, è sposato, ha una figlia, ma non si può certo dire che sia felice. Grazia, la moglie, presa dal suo radicalismo religioso (è una fervente testimone di Geova), da anni ha con lui un rapporto di fredda indifferenza, e anche Chiara, la figlia, che ha seguito la madre nella sua infatuazione religiosa, non si può dire che abbia poi questo gran dialogo con lui. Napoleone, l’amico di tutta una vita, lo convince a darsi una scrollata e a provare a “vivere”, cioè ad andare con lui a cantare nel coro della città, una sala in una chiesa sconsacrata.


L'ultimo terrestre

Genere Fantascienza

La storia si svolge durante l’ultima settimana prima dell’arrivo di una civiltà extraterrestre sulla terra. Un arrivo annunciato dai governi. Una notizia in seconda serata, che non ha entusiasmato nessuno. Gli extraterrestri trovano un paese stanco e disilluso, in una crisi economica conclamata e gravissima. Le reazioni delle persone alla venuta degli extraterrestri vanno da quella razzista a strampalate interpretazioni mistico-religiose. Questa è l’ambientazione che ospita la nostra storia.


The Apparition

Genere Horror

Una presenza terrificante entra nella casa di una giovane coppia, perseguitandola. Kelly e Ben scoprono che la causa scatenante è stata l'evocazione avvenuta durante esperimento di parapsicologia all'università e chiamano in loro aiuto un esperto di fenomeni soprannaturali. Il suo intervento giungerà in tempo per placare la furiosa presenza?


Presto tornerò a presentarvi tanti film nel dettaglio, per ora . . .

fresca visione a tutti da Maria !