sabato 6 agosto 2011

PREMIO "TOMASI DI LAMPEDUSA"



Pochi anni di vita ed è già diventato uno dei premi letterari più autorevoli del panorama culturale italiano e del Mediterraneo. Nasce in Sicilia, nella Valle del Belìce, e più precisamente a Santa Margherita di Belìce, dove sono state ambientate alcune delle pagine più belle de “Il Gattopardo” e dove Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha trascorso parte dell’infanzia e della giovinezza.

Un legame che non si è mai spezzato tra lo scrittore siciliano e la cittadina, tanto da dedicargli un Premio internazionale che, nelle scorse edizioni, è stato assegnato ad autori come: Abraham B. Yehoshua nel 2003 con il romanzo La Sposa liberata (Einaudi), Tahar Ben Jelloun nel 2004 con Amori stregati (Bompiani), Claudio Magris con Alla Cieca (Garzanti) nel 2005 e nel 2006 ad Anita Desai con Fuoco sulla montagna (Einaudi).

Non è un caso che la Giuria del Premio – presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi figlio dell’autore, e composta dalla poetessa Maria Luisa Spaziani, i docenti di letteratura italiana Salvatore Silvano Nigro, Natale Tedesco e Antonio Di Grado – abbia scelto questi nomi. Infatti l’intento del Premio è quello di cogliere nella produzione letteraria i temi della pace e della convivenza dei popoli. Un messaggio etico, ma anche politico, per sottolineare quanto l’intreccio tra le culture sia davvero ricchezza per l’umanità tutta, frutto dell’incontro dei popoli e, quindi storia/storie di uomini, al di là dei luoghi in cui nascono, vivono e muoiono, condividendo un comune destino di speranza, di impegno e di umana consapevolezza.
Una civiltà dell’ascolto che ripudia l’offesa e che sa cogliere nella differenza un elemento di crescita e di ricchezza.. Una coerenza di pensiero che la Giuria ha saputo cogliere nelle opere di questi due grandi letterati, ritrovando il filo conduttore che lega l’Identità alle Differenze, la chiosa illuminante voluta per il Premio Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Un riconoscimento letterario che, sin dall’inizio, si è inteso distinguere, accentuando il rapporto – materiale e immateriale – con il territorio delle Parco Culturale Terre Sicane (Sciacca, Sambuca di Sicilia, Montevago, Santa Margherita di Belìce, Ribera, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Caltabellotta, Menfi), dove l’identità e le differenze costituiscono esse stesse la chiave di lettura dell’anima di questo pezzo di Sicilia, teso tra la conservazione del proprio patrimonio culturale e la ricerca di una modernità finalmente intesa come vocazione (produttiva), evocazione (letteraria) e speranza (integrazione e pacifica convivenza tra i popoli).
Un progetto ideato dal Parco Culturale delle Terre Sicane e dall’ Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa che ha raccolto il sostegno dell’Azienda vitivinicola Donnafugata che, al Premio, ha anche voluto legare la sua vendemmia notturna, appuntamento di richiamo per giornalisti e cultori del buon vino.

La cerimonia di premiazione si svolge ogni anno nella prima settimana di agosto a Santa Margherita di Belìce, in provincia di Agrigento, nella splendida cornice del Palazzo Filangeri di Cutò. Nel 2004 madrina del Premio è stata l’attrice Claudia Cardinale, la memorabile Angelica del Gattopardo di Luchino Visconti, mentre nel 2006 l’ospite d’onore è stato il grande maestro Nicola Piovani.


PREMIO LETTERARIO GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
Sabato 6 Agosto 2011 ore 20,30


Premio 2011 alla
scrittrice Valeria Parrellaper l'opera
"Ma quale amore" 

venerdì 5 agosto 2011

RICETTE D' ESTATE segnalate da MARIA



RICETTE D’ESTATE


Oggi prima di sedermi al pc per scegliere le proposte gastronomiche, ho pensato di dissetare le piante sul mio balcone ed esse mi hanno “ringraziato” con le tante sfumature dei loro colori.

Ho pensato allora di scegliere proprio i colori, come protagonisti dei piatti che ho scelto per voi . . . Allora mano alla tavolozza . . . pardon, di corsa in cucina !


Riso Alla Cantonese

Ingredienti per 4 persone : riso superfino Arborio 250 g – pisellini freschi o surgelati 200 g – prosciutto cotto 80 g (una sola fetta, a dadini) oppure gamberetti 100 g – 2 uova – 3cucchiaidi olio di sesamo – 1 cucchiai di salsa di soia – sale e pepe Preparazione : cuocete i pisellini in acqua salata in ebollizione e metteteli da parte. Se usate i gamberetti, cuoceteli per 2minuti e metteteli da parte. Bollite il riso per 10 minuti e fatelo raffreddare. In una padella larga fate scaldare l’olio, versatevi le uova sbattute con un pizzico di sale e di pepe; strapazzatele mescolando rapidamente con un cucchiaio di legno. Aggiungete il riso preparato,i pisellini, il prosciutto a dadini oppure i gamberetti; fate saltare per qualche minuto per fare insaporire il tutto. Aggiungete ancora un pizzico di sale, a piacere, e la salsa di soia diluita in 4 cucchiai d’acqua. Con 2 forchette sgranate bene il riso e mescolate bene, servendo subito. Importante . non usate olio di oliva, per non perdere il gusto esotico del piatto.

Involtini Di Prosciutto Al Verde

Ingredienti per 6 persone : 250 g di prosciutto crudo affettato – 200 g di piselli lessti – 200 g di formaggio mascarpone – salsa Worcester – Tabasco – pepe e sale Preparazione : passate i piselli al passaverdure con il disco a fori piccoli e raccogliete la purea in una ciotola. Aggiungete il mascarpone, 3-5 gocce di salsa Worcester e 2-3 gocce di Tabasco, un pizzico di sale e uno di pepe e mescolate bene. Avvolgete le fette di prosciutto sugli appositi conetti di metallo per i cannoli, formando dei coni regolari. Sistemate il composto di piselli e mascarpone in una tasca di tela con la bocchetta spizzata, sfilate i coni di prosciutto dagli stampini e farciteli con il composto. Sistemateli su un piatto da portata, guarnite a piacere e servite. Volendo ottenere un piatto più “dietetico” potete sostituire il mascarpone con un formaggio morbido meno grasso o anche con ricotta.

Patate Tricolore

Ingredienti per 4 persone : 400 g di patate – 1 pomodoro – 3 uova – 1 ciuffo di prezzemolo – 80g di burro – pepe e sale.
Preparazione : lavate con cura le patate sotto l’acqua corrente e cuocetele in acqua salata, scolatele e lasciatele intiepidire. Nel frattempo mettete le uova in un pentolino con acqua fredda e fatele rassodare, calcolando non più di 10 minuti dal bollore; sgusciatele. Immergete il pomodoro per qualche istante in acqua bollente, passatelo sotto l’acqua fredda e pelatelo; tagliatelo a dadini e insaporitelo in una casseruola con 30 g di burro e salate. Mondate , lavate e tritate il prezzemolo. Sbucciate le patate, tagliateli a cubi e metteteli in una insalatiera. Aggiungete il pomodoro, le uova passate attraverso un setaccio,un pizzico di sale e pepe, il trito di prezzemolo ed il burro rimasto, fuso. Mescolate e servite appena tiepido, guarnendo secondo la vostra fantasia.

Ma non dimentichiamo che abbiamo bisogno di liquidi . . . e non solo di acqua, che resta la principale bevanda dissetante, indispensabile per contrastare il caldo e le perdite dovute alle temperature estive.

Aperitivi, cocktail, succhi, bibitoni : con la bella stagione il bicchiere diventa un tripudio di colori e di profumi. Merito della frutta, che frullata, spremuta o addirittura centrifugata, regala sorsi di bontà e di salute. Un succo di frutta è perfetto la mattina o durante il pomeriggio, all’ora di pranzo gli irriducibili dell’aperitivo si seggono di buonumore a tavola dopo aver bevuto una bevanda che risveglia l’appetito con le sue essenze ed i suoi aromi, mentre il cocktail serale crea sempre una particolare atmosfera. E allora, all’opera . . . niente di meglio di un’allegra girandola di bibite “arlecchino” per celebrare colori e sapori della natura

FRUTTA NEL BICCHIERE

Ananas frizzante : riunite in una caraffa il succo di un ananas,il succo di 1 mela golden e 4 fragole frullate. Aggiungete 1 bottiglietta di Schweppes e versate nei bicchieri.
Raggio di luna : mettete sul fondo del bicchiere 2 ciliegine da cocktail, aggiungete 1 cucchiaio di sciroppo alla menta e diluite con ½ bottiglietta di soda. Aggiungere 2 palline di sorbetto alla mela verde e decorate con foglie di menta.
Bonanza : mescolate in una caraffa 1 dl di sciroppo di ananas insieme con 1 dl di succo di arancia rossa. Tritate grossolanamente 4 fette di ananas; tagliate a ventagli etti 2 fette di arancia. Mettete in ogni bicchiere 3 cubetti di ghiaccio e distribuite in ciascuno l’ananas tritato e il succo di ananas e arancia. Riempite di soda e mescolate. Adagiate in superficie una pallina di gelato di ananas e decorate con i ventagli etti di arancia.

Melba cocktail : centrifugate la polpa di 2 mango (meno qualche fettina) e 2 pesche. Frullate il succo con 4 dl di latte e 1 cucchiaio di yogurt magro. Versate nei bicchieri, unite qualche cubetto di ghiaccio e decorate con il mango tagliato a dadini. Sangria d’anguria : ricavate da ¼ dianguria 20 palline e mettetele in una coppa da sangria.

Frullate la polpa di anguria rimasta, versatela nella coppa e aggiungete 1 bottiglia di spumane, la scorza di ½ arancia e la scorza di ½ limone non trattati, a listarelle. Mescolate e decorate con un rametto di melissa 

Sottobosco : frullate un cestino di more e mirtilli. Centrifugate 2 pere ed unite il succo al frullato. Raffreddate con qualche cubetto di ghiaccio.
Macedonia dei tropici :


riducete a dadini uno spicchio di anguria, 1 mango, 2 kiwi, 2 pesche con la pelle, 1 piccola papaia. Riunite la frutta in una larga coppa, spruzzatela con 2 cucchiai di brandy e versate ½ bottiglia di spumante freddo. Mescolate e servite nei bicchieri vino e frutta insieme.
Come avete potuto notare in alcune preparazioni è previsto l’uso di alcolici, che se consumati devono esserlo con cautela e parsimonia e solo per rendere appena più “frizzante” una serata tra amici o un incontro . . . a lume di candela , , ,
Ed ora, gustatevi l’estate all’insegna del . . . . . . Buon Gusto !


MARIA

MESSAGGIO PER UN ANONIM0/A SARCASTICO NEI CONFRONTI DI MARIA

Mi rivolgo a quella persona che nel blog manifestamente dimostra di nutrire invidia e gelosia nei confronti di Maria . Tendo a pensare tu sia una donna e come ti ho già scritto precedentemente non è lasciando commenti sarcastici che potrai ferire una persona intelligente come Lei , nonostante la sua sensibilità.  Questo tuo rancore nei suoi confronti lascia intendere che sei stata rifiutata...e forse te lo meriti, non credi? E' sicuramente un boomerang a tuo sfavore. Maria non è minimamente toccata (te lo posso garantire) dalle tue battute al veleno.
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anonimo dice
Aspettati una bella sorpresa ah ah....riferito alla poesia di Maria "sorprendimi"
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 anonimo dice
il tuo sogno è finito, ora sogna un'altra .. riferito alla poesia di Maria "eppure"
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anonimo dice
ormai non ti toccherà più eh eh eh ma non essere triste ne acchiapperai un altro...riferito alla poesia di Maria"toccata dall'amore"

Annamaria

giovedì 4 agosto 2011

TEST il complesso d’inferiorità , proposto da ENZO



COME STIAMO A SENSO D’INFERIORITA’"?”

Gentili Lettori,
non faccio male a chiarire qualche concetto sul senso d’inferiorità, detto anche sentimento d’inferiorità. Cos’è? Scommetto che tutti alzeranno la mano e diranno “Sentirsi inferiori a…”. Va bene, ma cerchiamo di dire qualche cosina in più.

È un sentimento di inadeguatezza, a volte basato su elementi reali, altre volte immaginari, che può riguardare i più diversi campi di attività, fisica o psichica, e i loro riflessi sociali.
In altre parole, la persona non si sente sufficientemente adatta, adeguata, proporzionata a uno scopo specifico, o all’altezza di un compito o funzione.
Credo che vada bene come spiegazione.


Tale sentimento può dar luogo a comportamenti aggressivi e competitivi con cui l’individuo cerca di compensare e superare la propria inferiorità. Come abbiamo detto all’inizio, i sentimenti d’inferiorità sono sentimenti di afflizione. In certi casi la persona non è afflitta perché si sente inadeguata, ma piuttosto per non essere valutata nelle proprie capacità e per sentirsi vittima di un’ingiustizia. Avrete certamente sentito parlare di questo “complesso d’inferiorità” ma il più delle volte, non ne viene ben compreso il vero significato. Diamo qualche pizzico di cultura.
Secondo lo psicologo Adler, fedele allievo di S. Freud da cui poi si distaccò, la spinta dell’uomo a realizzarsi viene frenata, sin dall’infanzia, da sentimenti di soggezione e di inferiorità nei confronti degli altri e del mondo; questo è un fatto positivo, perché favorisce una tendenza compensatoria verso la perfezione e la superiorità. Se tali sentimenti diventano troppo accentuati, però, si finisce col sentirsi come paralizzati e può insorgere il famoso “complesso d’inferiorità”.

Intanto, la curiosità vi ha preso e volete sapere a che punto siete…con questo sentimento.
Provate a rispondere, così vi toglierete lo sfizio, a rispondere in modo spontaneo alle seguenti 30 domande. Attenti, il punto interrogativo sta per incerto-dubbioso, i SI e i NO hanno punteggi assegnati secondo il nostro criterio.

Pronti, via!

01- Vi ritenete capaci di eseguire i lavori e gli incarichi altrettanto bene di chiunque altro?

SI ? NO
1 0.50 0
02- Ritenete di avere ben pochi motivi per sentirvi soddisfatti?

SI ? NO
0 0.50 1

03- Vi considerate spesso dei falliti?

SI ? NO
0 0.50 1

04- Soffrite per qualche senso d’inferiorità?

SI ? NO
0 0.50 1

05- In generale vi sentite piuttosto sicuri di voi stessi?

SI ? NO
1 0.50 0

06- Vi augurate spesso di essere un’altra persona diversa da quella che siete?

SI ? NO
0 0.50 1

07- Vi sentireste in preda al panico se doveste parlare in pubblico?

SI ? NO
0 0.50 1

08- Ci sono molte cose nella vostra personalità, che potendo, cambiereste?

SI ? NO
0 0.50 1

09- Ritenete, in linea di massima, di riuscire molto simpatici agli altri?

SI ? NO
1 0.50 0

10- Avete molta fiducia nella bontà delle vostre decisioni?

SI ? NO
1 0.50 0

11- Potreste dire di nutrire un’ottima opinione di voi stessi?

SI ? NO
1 0.50 0

12- Vi vergognate spesso di certe azioni?

SI ? NO
0 0.50 1

13- Guardando le vostre foto, rimanete male e dite che in genere non vi rendono giustizia?

SI ? NO
0 0.50 1

14- Qualcuno dei familiari vi fa sentire di non essere abbastanza buoni?

SI ? NO
0 0.50 1

15- Siete profondamente turbati se qualcuno vi critica?

SI ? NO
0 0.50 1

16- Gli altri considerano utile la vostra presenza?

SI ? NO
1 0.50 0

17- Siete portati a chiedervi spesso qual è il vostro valore come persona?

SI ? NO
0 0.50 1

18- Quando altre persone dicono bene di voi, stentate a credere che siano veramente sincere?

SI ? NO
0 0.50 1

19- A volte vi astenete dall’esprimere un’opinione per il timore che gli altri ridano di voi e vi critichino?

SI ? NO
0 0.50 1

20- Siete timidi e impacciati in società?

SI ? NO
0 0.50 1

21- Siete inclini a ritenervi da meno delle persone che vi vengono presentate, anche se, obbiettivamente, non vi sono, in alcun modo, superiori?

SI ? NO
0 0.50 1

22- Generalmente siete convinti di avere le capacità di fare le cose che desiderate?

SI ? NO
1 0.50 0

23- Siete soddisfatti del vostro aspetto esteriore?

SI ? NO
1 0.50 0

24- Vi mantenete spesso riservati con gli estranei, perché pensate che non vi dimostrerebbero comprensione?

SI ? NO
0 0.50 1

25- Trovate difficile agire in maniera da attirarvi l’approvazione e l’interesse altrui?

SI ? NO
0 0.50 1

26- Vi sorprendete spesso nell’atto di fingervi migliori di quello che siete in realtà?

SI ? NO
0 0.50 1

27- Qualche volta vi capita di pensare che non riuscirete mai a combinare qualcosa di buono?

SI ? NO
0 0.50 1

28- Vi capita spesso di dubitare della vostra capacità sessuale?

SI ? NO
0 0.50 1

29- Possedete una dose, almeno normale, di amor proprio?

SI ? NO
1 0.50 0

30- Pensate che la vostra personalità eserciti un’attrattiva sull’altro sesso?

SI ? NO
1 0.50 0



VALUTAZIONI INTERPRETATIVE:
Punteggio:

15 - 20 = E’ il punteggio della persona che non pende né da una parte né dall’altra. Persona con giusto equilibrio.

0 – 15 = Più il risultato si avvicina allo ZERO, tanto più pesante e limitante diventa il senso d’inferiorità; la persona non ha una grande opinione di sé e pensa di essere un “completo fallimento”, in grado di ispirare poche simpatie.

20 – 30= Quanto più il risultato si avvicina al 30, tanto più la persona sarà caratterizzata da un atteggiamento di fiducia in se stessa e nelle proprie capacità; si considera meritevole e utile; ha la certezza di essere benvoluta da tutti.

FINE

Enzo

martedì 2 agosto 2011

TRUFFE: A TAVOLA IL BUSINESS VALE UN MILIARDO DI EURO

Alimentare



Dal finto prosecco all’olio di semi spacciato come extravergine, dalle mozzarelle ottenute con cagliate importate dall’estero alle fiorentine di falsa chianina fino al limone spagnolo venduto come di fosse di Sorrento, il business della truffa a tavola ha un valore stimato di un miliardo di euro, ma incalcolabili sono i danni che può provocare alla salute e all’ambiente. E’ quanto afferma la Coldiretti che chiede l’immediata introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti per consentire la rintracciabilità delle produzioni e il rafforzamento dei controlli, ma anche per combattere i fenomeni speculativi sui prezzi che si annidano proprio nella mancanza di trasparenza. Grazie al lavoro dei Nas di Perugia mentre Greenpeace ha lanciato l’allarme sui risultati delle analisi che dimostrerebbero l'utilizzo di riso Ogm, non autorizzato in Italia, in un tipo di birra. Vendita di falsi prodotti a denominazione di origine, etichettatura non conforme alla realtà, mancanza di informazioni obbligatorie per legge come l’indicazione di origine dell’ortofrutta fresca con prodotti stranieri spacciati come italiani sono - riferisce la Coldiretti - tra i principali illeciti registrati. Le truffe secondo la Coldiretti trovano spazio anche grazie alle maglie larghe della legislazione nazionale e comunitaria che consente che piu’ della metà dei soldi spesi dai consumatori italiani per l’acquisto degli alimenti siano destinati a prodotti “anonimi” per i quali non è obbligatorio indicare la provenienza del prodotto agricolo utilizzato: dai salumi ai formaggi, dalla carne di maiale a quella di agnello, dalle conserve vegetali ai succhi di frutta, ma anche per il latte a lunga conservazione. Non mancano tuttavia le notizie positive. Grazie alla mobilitazione della Coldiretti, che ha raccolto un milione e mezzo di firme per una iniziativa di legge popolare a sostegno della trasparenza dell’informazione in etichetta, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.243 del 18 ottobre del decreto sull'obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive impiegate nell'olio vergine ed extravergine, solo la scritta in etichetta “olio ottenuto da olive italiane” garantirà la provenienza nazionale dell'extravergine in commercio per impedire di “spacciare” come Made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, come è avvenuto fino ad ora senza alcuna informazione per i consumatori. E' evidente infatti per l'Italia, che ha il primato della qualità alimentare, la necessità di svolgere una funzione di avanguardia in Europa nelle politiche rivolte alla sicurezza alimentare e di accelerare con coerenza il percorso già intrapreso a livello comunitario con l'estensione a tutti i prodotti alimentari dell'obbligo (già in vigore nella UE per carne bovina, uova, miele, ortofrutta fresca) di indicare nelle etichette l'origine della componente agricola impiegata, come è avvenuto con norme nazionali oltre che per l’extravergine anche per il latte fresco, per la carne di pollo e per la passata di pomodoro.

GLI ALIMENTI CON L’OBBLIGO DI INDICARE L’ORIGINE IN ETICHETTA

Carne bovina: dal 1° gennaio 2002 obbligo etichetta origine dopo mucca pazza.
Pesce: dal 10 aprile 2002 deve riportare l'indicazione della provenienza.
Frutta e verdura fresche: dal 25 febbraio 2003 su etichette obbligatorio indicare origine, varietà e categoria.
Uova: dal 1° gennaio 2004 è obbligatorio il codice sul guscio.
Miele: dal 1° agosto 2004 è d'obbligo etichetta con Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.
Latte fresco: dal 7 giugno 2005 deve essere indicato il luogo di provenienza degli allevamenti di origine da giugno 2005.
Carne di pollo: dal 17 ottobre 2005 obbligo etichetta tra i provvedimenti per fronteggiare virus polli.
Passata di pomodoro: dal 15 giugno 2006 obbligo di etichetta che indica il luogo di coltivazione.
Olio di oliva extravergine: il 18 ottobre 2007 è stato pubblicato il decreto che obbliga ad indicare la zona di coltivazione delle olive impiegate
Fonte: Elaborazione Coldiretti

L'ETICHETTA CON L'ORIGINE SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI

I CIBI CON LA CARTA DI IDENTITA'
Carne di pollo e derivati
Carne bovina
Passata di pomodoro
Frutta e verdura fresche
Uova
Olio extravergine di oliva
Miele
Latte fresco
Pesce

E QUELLI SENZA
Carne di maiale
Carne di coniglio
Formaggi
Salumi
Frutta e verdura trasformata
Derivati del pomodoro
Latte a lunga conservazione
Derivati dei cereali
Fonte: Elaborazioni Coldiretti

ALCUNI DEI PRINCIPALI ILLECITI ACCERTATI

Derivati dei cereali: Omissione di indicazioni obbligatorie in biscotti, paste secche, prodotti da forno; denominazione di vendita non corretta e presenza in etichetta di indicazioni ingannevoli per il consumatore in paste secche, biscotti, prodotti dolciari; illecita menzione in etichetta di denominazione di vendita registrata in pane generico (Pane di Altamura) o del marchio di garanzia del Consorzio Vialone nano in riso di varietà vialone nano non a Igp;

Lattiero caseari: Denominazione di vendita evocativa di produzioni registrate a Dop (Pecorino romano e siciliano) in formaggi pecorini generici e in ricotte (Ricotta romana); omissione di indicazioni obbligatorie in formaggi; vendita di formaggi freschi a pasta filata non preconfezionati; irregolare indicazione di caratteristiche non possedute nella denominazione del prodotto in latte di capra, caciotte;

Conserve vegetali: Denominazione di vendita non corretta o assente in confetture ed altre preparazioni a base di frutta; impiego di diciture ingannevoli od omessa indicazione di menzioni obbligatorie nell’etichetta; illecito impiego commerciale di denominazioni protette in conserve di pomodoro:

Uova: Vendita di uova della categoria extra oltre il termine consentito; commercializzazione di uova scadute; omissione di indicazioni obbligatorie;

Vini IGT e VQPRD: Omissione di indicazioni obbligatorie nell’etichettatura di vini a IGT (lotto) e, in qualche caso di VQPRD (codice identificativo dell’imbottigliatore); utilizzo di menzioni non consentite nell’etichettatura di vini a IGT (varietà di vite non riconosciuta ed in contrasto con una DOCG); Ortofrutticoli: Commercializzazione di ortofrutticoli mancanti di indicazioni obbligatorie; commercializzazione di ortaggi o frutti evocanti denominazioni registrate a IGP;

Carni e prodotti a base di carne: Commercializzazione di carni avicole mancanti di indicazioni obbligatorie; commercializzazione di prosciutto con designazione evocante la DOP

Miele: Commercializzazione di miele con denominazione di vendita non conforme; vendita di miele con etichettatura mancante di alcune indicazioni obbligatorie

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lunedì 1 agosto 2011

Quando il problema è la "carta"! -da LiberVox




Non solo nelle scuole, ma pure nei tribunali italiani manca la carta! Sì, la carta! Quei fogli bianchi che servono per le fotocopiatrici, insomma la carta per scriverci su verbali e sentenze, mica la luna! Ma 'loro' sono troppo impegnati a spostare i ministeri, a discutere di 'lodo', processo 'breve, processo 'lungo'... processo 'su misura'! Accade così che il presidente della Provincia della Spezia, Marino Fiasella, raccoglie l'invito del Tribunale spezzino presieduto dal dr Edoardo D'Avossa, che in una lettera alle istituzioni aveva lanciato l'allarme sulla mancanza di carta negli uffici giudiziari sottolineando il rischio del blocco dell'attività amministrativa. Fiasella, che promette di aiutare il Tribunale, non risparmia critiche al Governo: "Siamo pronti ad aiutare il Tribunale della Spezia, ma è impensabile che un Governo che si reputa all'avanguardia nella riforma giudiziaria possa ridurre ai minimi termini le funzionalità delle proprie strutture. Da cittadino non posso che provare sdegno per l'ennesimo segnale di decadimento degli organi statali, senza dubbio frutto dell'opera di impoverimento istituzionale portato avanti dal Governo. E' vergognoso che chi da tempo sta portando avanti il proprio disegno di riforma della giustizia sia lo stesso che non riesce a far funzionare degnamente l'attività dei tribunali: dopo l'impoverimento della scuola, con le maestre costrette a far portare da casa ai propri alunni materiale e carta igienica ora è il 'turno' della giustizia".