venerdì 31 luglio 2015

ELDYANI, MEGLIO TARDI CHE MAI!


La mia querelle con  Enrico Neri si è conclusa! 
Anche il mio amico Enzo ha concluso , con un commento che riporto, riguardo alla nostra (e di altri utenti) deludente esperienza in questa Onlus ,piena di misteri...
 In maniera definitiva cancelliamo questa brutta parentesi virtuale. Attenzione ai vari nick falsi, come ad esempio Andrea5.ve ! Dietro questo nick si nasconde una persona "labile". 
La presidente , per tutelare se stessa e  la sua utenza dovrebbe indagare. E penso che per lei (grazie a E. Neri...) problemi non ce ne siano. 

Enzo-Ducky
I RESTI DI UN ANTICO SPLENDORE
Di Eldy sana non è rimasto nulla; troppi sentimenti cotrastanti. E’ mancato l’equibrio direzionale con una incompetenza abissale; gli aficionados furono divisi due ali: pro Direzione e contro. Non c’era più giustizia in chi doveva essere giusto ed equilibrato soprattutto nell’uso nevrotico della bannazione. Nonostante i reiterati consigli di tentate “rinascite” indirizzate alla Direzione, non ebbi nessun riscontro ma silenzio assoluto. Come in Libia in guerra: la gente scappa. L’esodo da Eldy era inevitabile e così e’ stato.
Ho avuto modo di “sentire” e ancora “sento” altri ex frequentatori di Eldy, tutti esprimono la sressa riflessione: non più rabbia ma delusione.
Perdura da diversi anni la mia “assenza” da Eldy, E credetemi l’avevo quasi dimenticata. Per caso, e non ci vado quasi mai sono entrato nel primo blog di Annamaria Merluzzi e ho letto i diversi avvisi su Eldy e sentire gli umori dei presenti. Ebbene, ho avvertito delusione e scoramento. Ora per concludere, ringrazio chi ha avuto la pazienza di avermi letto.
Mi sento di darvi alcune importanti considerazioni in merito ai mali dell’ENTE Eldy.
LA RINASCITA DI ELDY E’ POSSIBILE:
a condizione che:
– ogni attuale simpatizzante, frequentatore, chattatore, responsabile eventuale veda le cose con spirito nuovo abbandonando ogni sentimento NEGATIVO nei confronti di tutti, una specie di catarsi (o give my five psicologico); senza questo cambiamento interiore in equilibrio e giustizia, Eldy continuerà ad affondare;
– sappiate, che io svolgo una intensa collaborazione con il Blog di Annamaria Merluzzi e ne sono ben lieto e gratificato. I miei scritti compaiono anche su altri Blog. Dare a chi sbaglia una seconda chance è cosa buona e anche giusta. Ed io l’input ve l’ho fornito.
Un cordiale saluto A TUTTI.
  


articolo del 31/7/2015





http://eldi.it/2015/07/30/eldy-scritto-da-franco-muzzioli-e-franci/










Commenti estrapolati dall'articolo sopra riportato nel link
edis.maria scrive:
luglio 30, 2015 alle 6:33 pm
Ricordo la mia iscrizone ad Eldy, non ricordo se 7 o 8 anni fa! Mi conquistò subito il dialogare semplice, ma amichevole che nelle ” stanze” fluiva su diversi argomenti! Non partecipai mai ai raduni, ma se ne parlava in chat e , coloro che c’erano andati, raccontavano, avevano fotografato, cosicchè anche gli assenti erano ” presenti”! Che belle conversazioni si intrecciavano in ogni momento della giornata e soprattutto alla sera! Che nostalgia provo per quei discorsi educati, anche s e , a volte, i pareri contrastavano , ma mai sovrastavano! Anche io vorrei sapere ora CHI E’ ELDY, CHE COS’E? ELDY, il suo scopo è ancora INSEGNARE AGLI ANZIANI L’USO DEL COMPUTER? Anche io mi pongo la curiosità di saperne di più!!!! Chi lo sa, magari qualcuno della Direzione ( ci sarà una Direzione?), potrà sanare questa mia curiosità?

Giulio Salvatori scrive:
luglio 31, 2015 alle 5:36 pm

Condivido quanto avete scritto. Avevo giò detto il -mio punto di vista- in riferimento a Eldy. Sembra un dialogo fra pochi come se al vertice non interessasse nulla di quello che scriviamo . Come si dice in Toscana, ce la suoniamo e ce la cantiamo. Eppure, spesso ho letto cose molto interessanti che dovrebbero inorgoglire la direzione. Nel mio povero scritto -Il treno di Eldy- facevo notare che c’è l’Italia in casa, con la sua cultura variegata che va dai piccoli borghi alla città. Potrebbe essere una Tribuna (scritto maiuscolo ) didattica da far conoscere al mondo della scuola. Un enciclopedio mobile e illusttata scritta con i calli nelle mani e con la sapienza . Non si tratta di nonni rimbambiti con lo sguardo rivolto ai cipressi, ma persone che hanno tanto da dire e raccontare. Dovrebbe essere il fiore all’occhiello di Eldy e far conoscere il -LORO PRODOTTO- anche alle antenne delle Tv. Macchè ! Cosa significa questo silenzio? Se i nostri scritti non sono interessanti, si chiude baracca e vi orienterete verso altre spiagge. Ma, qual’è quell’associazione che può vantare una tribuna così grande ? Cosa vi costa sentire la vostra voce ? Si, vanno bene i raduni, le feste, etc, servono per conoscerci, ma dopo, si ritorna nel silenzio più assoluto. o nel dialogo di “quattro amici al bar ” . Ecco che, anche chi, aveva la voglia di scrivere, di presentare magari il suo Borgo, la sua storia, etc. rimette la penna al suo posto. Se è questo che volete, basta che lo dite e, si ricoderà come un film sbiadito, dove i peronaggi non si riconoscono più.Il solito Maledetto Toscano.





Annamaria


lunedì 27 luglio 2015

COACH DELLE ABITUDINI





Accettare la realtà è un processo fondamentale per essere risoluto nel prendere una decisione e arrivare in fondo al nostro obiettivo. 
Fino a quando continuiamo a lamentarci che "c'è crisi", "non c'è lavoro", "la relazione non va bene", continuiamo ad aspettare che qualcuno cambi la realtà per noi, rendendola perfetta perché noi possiamo partire. 
Accettare significa dire: "constato che c'è crisi. Cosa posso fare, in questa realtà, per avere successo lo stesso come imprenditore?"
Accettare la realtà libera la mente da vagheggiamenti vittimistici su quanto siamo sfortunati. Ogni realtà ha i suoi lati positivi e negativi. Non serve continuare ad iper-analizzarla per giustificare il nostro non agire. Serve agire nonostante tutto.
La mente in questo caso sarà vuota e potrà concentrarsi sulle decisioni più efficaci per andare avanti.

1) Quale realtà devi accettare?
2) Una volta accettata la realtà, qual è la decisione migliore da prendere?
3) In questa realtà, quali sono le tre azioni fondamentali che devi intraprendere?



Annamaria